Redazione
TURISMO: COLDIRETTI PUGLIA, A TAVOLA 1/3 SPESA VACANZE; SUPERA 1 MLD.
La stima di Coldiretti in Puglia dove sono previsti per l’estate 2023 oltre 2,8 milioni di arrivi.
Oltre un terzo della spesa turistica nell’estate 2023 sarà destinato alla tavola per un valore che supera 1 miliardo di euro per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di paese. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia per la prossima estate del turismo in Puglia, dove si prevedono 2,8 milioni di arrivi, con un aumento dell’3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Da nord a sud – continua Coldiretti regionale – la Puglia può contare sui mercati contadini e fattorie di Campagna Amica dove acquistare specialità locali a chilometri zero direttamente dai contadini. Una rete – spiega Coldiretti – che salva dall’estinzione anche antichi prodotti come i Sigilli di Campagna Amica protetti nei piccoli borghi che rappresentano storia, tradizione ma anche economia e posti di lavoro. I “Sigilli” sono prodotti rari che – evidenzia Coldiretti - posseggono caratteristiche assolutamente preziose sapientemente protette contro l’omologazione e la banalizzazione grazie anche all’opera, l’entusiasmo e l’impegno delle giovani generazioni.
Uno scenario che dimostra la centralità per la vacanza Made in Italy del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione – precisa la Coldiretti – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Il cibo è dunque la voce più importante del budget della vacanza estiva tanto che – sottolinea la Coldiretti – è diventato per molti turisti la principale motivazione del viaggio con il boom del turismo enogastronomico anche grazie alle numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.
Tra gli agricoltori custodi dei Sigilli, più della metà (56%) è composta da under 40 e il 15% ha addirittura meno di 30 anni con 1 azienda su 3 (32%) che si trova in aree di montagna e il 60% in Comuni con basso grado di urbanizzazione. Non è un caso infatti – continua la Coldiretti – che ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasca su quel 54% del territorio nazionale rappresentato dai piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti, dove il patrimonio dell’enogastronomia sostenibile e a km zero è conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.
Tra i sigilli della biodiversità in Puglia si va dall’azzeruolo, piccolo frutto molto buono e gustoso ma poco conosciuto, viene chiamato "lazzeruolo", azzarruolo, azzaruolo, alla capa di morte, conosciuta come chepe de murte” o “Grucciolo”, questo cavolo rapa caratterizzato per la parte inferiore che somiglia ad una grossa rapa, dal mugnolo, considerato il cavolo povero dei contadini, progenitore del broccolo, oggi in pericolo rischia di scomparire, alla sporchia, una pianta parassita delle fave, in quanto si alimenta della clorifilla proprio di quest’ultima, dolce con un retrogusto leggermente amara e i contadini – aggiunge Coldiretti Puglia - la trasformarono in cibo prelibato dopo averla riscoperta, fino allo sponzale, appartenente alla stessa famiglia delle cipolle, sono dei piccoli bulbi con un fusto verde commestibile e ai cardoncelli, una verdura selvatica dal gusto leggermente dolciastro.
Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare la necessità di difendere questo patrimonio del Made in Italy dalla banalizzazione e dalle spinte all’omologazione e all’appiattimento verso il basso perché il buon cibo insieme al turismo e alla cultura rappresentano le leve strategiche determinanti per un modello produttivo unico che ha vinto puntando sui valori dell’identità, della biodiversità e del legame con i territori.
I carabinieri recuperano 3707 beni culturali
Il Nucleo Carabinieri TPC di Bari, nell'ambito delle attività investigative avviate sulle regioni di Puglia e Basilicata ma con riflessi sull’intero territorio nazionale e all’estero ha restituito, nel corso dell’anno 2022, al patrimonio culturale italiano, un ingente numero di beni culturali a rischio di definitiva dispersione sul territorio.
L’attività operativa evidenzia, nel 2022, una graduale diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale, anche alla luce delle innovazioni legislative che hanno inasprito il sistema sanzionatorio, rendendo più efficace l’attività repressiva. Sotto quest’ultimo profilo il Nucleo di Bari ha deferito all’Autorità Giudiziaria 119 persone per reati di ricettazione, violazioni in materia di ricerche archeologiche, contraffazione di opere d’arte, violazioni in danno del paesaggio ed altre tipologie di reato previste dal Codice dei beni Culturali e del paesaggio e dal Codice Penale.
Sono state eseguite 26 perquisizioni domiciliari e locali che hanno consentito il recupero di 3.707 beni culturali (erano 2.009 nel 2021), di cui 5 di tipo antiquariale, archivistico e librario, 3613 reperti archeologici, 80 reperti paleontologici oltre a 9 opere d’arte contraffatte, per un valore economico stimato in € 2.811.500 per i beni autentici e di € 255.000 per quelli contraffatti, qualora immessi sul mercato come autentici.
Particolare impulso è stato dato alla tutela delle aree archeologiche. Infatti, il fenomeno che ancora oggi minaccia maggiormente il patrimonio culturale in Puglia
e Basilicata è sicuramente lo scavo clandestino che alimenta un traffico di reperti archeologici e numismatici di importanti proporzioni, intorno al quale ruotano enormi interessi economici e commerciali. Provengono da queste due regioni, del resto, gran parte dei reperti archeologici nazionali (spesso di inestimabile valore storico-culturale) illecitamente trasferiti e venduti all’estero. In tale quadro, nel 2022, sono state adottate misure tese all’identificazione sia dei diretti responsabili degli scavi clandestini che dei fruitori dei beni archeologici estirpati dal territorio. Le molteplici indagini investigative hanno consentito il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 11 persone per lo specifico reato di scavo clandestino ma anche, attraverso l’attento monitoraggio delle piattaforme Marketplace ed e-commerce, ormai divenuti canali preferenziali per la compravendita di arte, il recupero di oltre 2600 reperti archeologici databili III e IV sec. a.C. con il contestuale deferimento di 55 persone per ricettazione di beni culturali appartenenti allo Stato.
In materia di tutela del paesaggio sono state incrementate le attività finalizzate a perseguire la realizzazione di opere edilizie abusive o realizzate in difformità rispetto ai progetti approvati in centri storici o comunque in aree sottoposte a vincolo e in tale contesto sono state denunciate 29 persone.
Il costante impegno profuso dai militari del Nucleo TPC di Bari ha permesso, altresì, di esprimere un’efficace e coordinata azione preventiva e di controllo in Puglia e Basilicata, così riepilogata:
- 40 controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di oggetti antiquariali;
- 11 verifiche alla sicurezza anticrimine di musei, biblioteche ed archivi congiuntamente agli organi periferici del MiC con la finalità di individuare i punti di criticità dei sistemi difensivi;
- 86 controlli nelle aree archeologiche ritenute potenzialmente più esposte alle aggressioni criminali, svolti congiuntamente al personale delle Soprintendenze, del 6° Nucleo Elicotteri di Bari e dell'Arma Territoriale;
- 64 controlli ad aree tutelate da vincoli paesaggistici;
- 522 controlli di beni culturali nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti.
Tra le operazioni più importanti dell’anno, anche a livello nazionale, è sicuramente da menzionare “FREEZING” che ha consentito il rimpatrio, dall’Austria, del dipinto “Caritas Romana” di Artemisia Gentileschi.
La tela seicentesca, appartenente all’eredità del Conte Giangirolamo II Acquaviva, già conservato presso il Castello Marchione di Conversano (BA), era stato esportato illecitamente dal territorio nazionale nel tentativo di commercializzarlo all’estero. Due persone sono state indagate e deferite all’Autorità Giudiziaria per truffa ed esportazione illecita di beni culturali. Le stesse, avevano presentato il dipinto, nel 2019, per il tramite di un’agenzia di intermediazione toscana, all’Ufficio Esportazione (del Ministero della cultura) di Genova, dissimulando l’attribuzione alla pittrice italiana di scuola caravaggesca Artemisia Gentileschi (1593 – 1653), dichiarando un valore economico decisamente sottostimato e tacendo il legame pertinenziale storicamente documentato con contesti architettonici vincolati (Castello di Conversano e, successivamente, Castello Marchione di Conversano, risalente al sec. XVI-XVII), riuscendo così ad ottenere un attestato di libera circolazione viziato dalla erronea rappresentazione e valutazione dei fatti posti a base della decisione della Commissione consultiva.
I privati proprietari, avevano fatto così uscire dal territorio italiano il dipinto seicentesco a olio su tela (cm. 121x147) di straordinario pregio storico-artistico raffigurante Caritas romana (Storia di Cimone e Pero narrata da Valerio Massimo nel Factorum et dictorum memorabilium libri IX), già appartenente alla grande collezione d’arte del Conte Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona (1600 – 1665), che lo aveva commissionato alla pittrice romana intorno alla metà del ‘600, affidandolo ad una prestigiosa Casa d’aste austriaca per massimizzare il ricavo economico derivante dalla vendita all’estero dell’opera, che sarebbe così stata sottratta definitivamente e irrimediabilmente al patrimonio culturale nazionale.
Le indagini, dirette dalla Procura di Bari, consentivano i rintracciare il dipinto presso la Casa d’aste in Vienna, dove veniva sottoposto a sequestro in esecuzione di un Ordine Europeo di Indagine (OEI) emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari e in esecuzione di un provvedimento di freezing previsto dal Regolamento Europeo 1805/2018 ed altresì di un sequestro preventivo emessi dal GIP del Tribunale di Bari in accoglimento delle richieste degli inquirenti, consentendo - con il coordinamento dell’organismo europeo di cooperazione giudiziaria penale Eurojust e la collaborazione della Polizia austriaca - di recuperare e rimpatriare l’opera, salvandola dal meccanismo speculativo implicante la definitiva sottrazione del bene al controllo statale sui beni culturali, ovvero la sua perdita a seguito di commercializzazione all’estero.
Altra importante attività investigativa avviata e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, consentiva di individuare una preziosa collezione archeologica, consistente in 103 reperti di natura ceramica risalenti al periodo compreso tra il V sec. a.C. e il I sec. d.C., di inestimabile valore storico-culturale ed importantissimo valore economico, custodita all’interno della sala riunioni della sede centrale della Banca Popolare di Bari. Le investigazioni, che hanno accertato l’assoluta estraneità della nuova dirigenza, secondo l’impostazione accusatoria, afferiscono ad un’operazione di compravendita di reperti archeologici perfezionata nell’anno 2009 dall’allora Amministratore Delegato dell’istituto bancario, che aveva fatto approvare al consiglio di amministrazione dell’istituto la proposta di acquisto per un controvalore di centomila euro a favore di collezionista privato. Tuttavia la raccolta archeologica, pur essendo stata denunciata alla competente Soprintendenza dagli originari proprietari, non aveva mai ottenuto la dichiarazione di legittimità di possesso. Le indagini hanno infatti acclarato l’illecita provenienza della stessa che, a fronte di una prima denuncia di possesso presentata nel 1993 nel numero di 41 reperti in piatti e vasellame, di fatto veniva incrementata fino a 103 pezzi formalmente e fisicamente ceduti alla Banca Popolare di Bari.
L’intera collezione, quindi, essendo interamente appartenente al patrimonio dello Stato Italiano, non essendo mai stata dimostrata la legittima detenzione in data antecedente al 1909 (Legge 364/1909), veniva sequestrata preventivamente su decreto del G.I.P. di Bari.
In data 14 settembre 2022 nel corso di una cerimonia questo Nucleo restituiva alla Chiesa di San Giovanni Battista in Casanova del Comune di Leonessa (RI) quattro preziose reliquie consistenti in un frammento della mangiatoia che fu la culla di Gesù Cristo, un frammento del mantello di San Giuseppe sposo, una porzione della cintura in cuoio di San Francesco D’Assisi e un frammento di pelle di San Carlo Borromeo, rubati dalla stessa Chiesa il 4 febbraio 1994 e recuperate da personale di questo Nucleo nel 2002 a seguito di una perquisizione eseguita in Perugia presso l’abitazione di un antiquario del posto.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Cultura al parco urbano di Mesagne
Ieri sera è stato presentato il libro “Una guerra ingiusta” della giornalista “inviata di guerra” di RAI1 Stefania Battistini, nella splendida cornice del parco urbano di Mesagne “ R. Potì “, un non luogo per questo genere di manifestazioni, ma l’evento è perfettamente riuscito. La partecipazione è stata cospicua nonostante il vociare dei bambini che giocavano li vicino nello spazio dedicato a loro e hanno contribuito a rendere ancora più bello e interessante l’incontro.
Dopo i saluti istituzionali del presidente del Consiglio Comunale di Mesagne dott. Omar Ture, la Battistini, molto affabile, è entrata subito in empatia con il numeroso e attento pubblico molto preparato e sensibile a questi temi; dopodiché la scrittrice sollecitata dai due giornalisti moderatori, Raffaele Romano e Nico Lorusso, ha prima raccontato le atrocità a cui assiste ogni giorno e alcuni accadimenti che ha riportato nel suo libro e poi ha risposto alle tante curiosità chieste dal pubblico, entusiasta e molto soddisfatto per come si è svolta la serata.
Dopo l’incontro Stefania si è trattenuta a lungo per scambiare un saluto con tutti, per autografare i tanti libri acquistati e per le tante foto richieste dal pubblico. Il parco farà ancora da cornice, martedì 4 luglio, alla presentazione di un altro libro “Storie maledette del calcio” di Roberto Maida, ricordando a tutti che quel luogo ora diventato parco è stato un campo di calcio sul quale si sono giocate migliaia di partite dal 1953, anno di inaugurazione, fino al 2016 quando è stato trasformato in parco urbano.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Esami di maturità: il mesagnese Pier Paolo Delli Noci 100 e lode all'ITT Giorgi di Brindisi
Esami di maturità: il mesagnese Pier Paolo Delli Noci 100 e lode all'ITT Giorgi di Brindisi.
Deposito Gnl Edison, Brindisi che Produce: “La storia si ripete. E’ ora di cambiare pagina”
Apprendiamo dalla stampa, con non poco stupore, che il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, avrebbe convocato per il prossimo 11 luglio un incontro, presso la sede dell’associazione, per presentare il piano di committenza preliminare relativo all'opera di realizzazione del deposito di Gnl nel porto di Brindisi, proposto da Edison Spa. Incontro che, sempre da notizie di stampa, sarà aperto esclusivamente alle aziende associate. Ciò significa che le sole imprese convocate ed invitate potranno, quindi, comprendere con grande vantaggio quali e come saranno gli interventi previsti e, di conseguenza, prepararsi al meglio ad una eventuale gara d’appalto. Il piano di committenza, infatti, raccoglie tutte le informazioni necessarie all'espletamento delle procedure di gara. In qualità di Associazione da sempre attenta e vigile su ciò che avviene sul nostro territorio, a tutela dell’imprenditoria locale e del futuro dei nostri giovani, ci chiediamo: per poter essere ‘selezionati’ ed invitati a tale incontro, a quale Ente occorre fare richiesta di partecipazione?
Oppure si dà già per scontato che le sole aziende associate a Confindustria potranno eventualmente candidarsi a partecipare alla gara d’appalto? Dispiace dire che la storia, purtroppo, si ripete e che, invece, è arrivato il momento di voltare pagina a partire dall’attuale, nuova Amministrazione comunale. Riteniamo che il luogo idoneo per presentare nuovi investimenti non sia la sede delle associazioni di categorie, bensì il Palazzo di Città, alla presenza del Sindaco di Brindisi. Pertanto, chiediamo al primo cittadino Pino Sindaco Marchionna di pensare ad una delega speciale - da assegnare ad un consigliere comunale o ad un tecnico di sua fiducia - che gestisca i rapporti tra l’Amministrazione Comunale e le grandi società presenti sul nostro territorio, sia per le nuove opportunità di inserimento nel mondo del lavoro che per i nuovi investimenti. Non solo. Ci permettiamo di consigliare di studiare un protocollo d’intesa tra il Comune e le grandi aziende che garantisca opportunità lavorative ai giovani del nostro territorio e che tuteli l’imprenditoria locale, così come ha già fatto Eni in Basilicata. A tal proposito, nei prossimi giorni chiederemo un incontro proprio al sindaco Marchionna. La nostra associazione rispetterà, come sempre, le decisioni della politica, ma rimaniamo fiduciosi che il primo cittadino difenderà il territorio con pari opportunità e dignità.
Brindisi che Produce
Girasoli e Lavanda di Puglia, campi disegnati e colorati per vivere l’esperienza unica della raccolta dei propri fiori
Per il terzo anno Cascina Savino a Foggia propone un’esperienza unica in campi coltivatiPer il terzo anno Cascina Savino a Foggia propone un’esperienza unica in campi coltivatiper accogliere persone che vogliono donarsi un momento felice in mezzo alla natura.La libertà di entrare in un campo di lavanda o di girasoli da fiore colorati, scorgerne labellezza, fermarsi a contemplarla, fissare quell’attimo, salire su una rotoballa per vedere lecose da un’altra prospettiva,Raccogliere per ri-accogliersi, sembra un gioco di parole ma è questo il senso di questicampi, dove la coltivazione avviene valorizzando gli spazi, dove puoi camminare eimmergerti nei profumi della lavanda, fermarti per un aperitivo, ritrovarti ad ascoltare musica,dove percorrendo un viale pieno di girasoli colorati puoi scorgere un anfiteatro di paglia eaccomodarti direttamente a teatro.
Campi coltivati per accogliere e per far felici le persone che verranno: è questa l’agricolturadelle relazioni declinata da Giuseppe Savino contadino di Cascina Savino insieme a suofratello Michele, e founder di Vazapp, primo Hub rurale in Puglia. “Tutti noi abbiamo desideri di serenità, pace e armonia” - commenta Giuseppe Savino -.“Stiamo bene quando instauriamo buone relazioni con ciò che ci circonda. La bellezza curale nostre anime, la natura pacifica i nostri cuori. “Chi viene in Cascina, arriva con l’intento di raccogliere semplicemente dei fiori. Qui, alcontrario, cerchiamo di dare ad ogni persona stimoli nuovi e gioiosi sulla vita, sulle relazionie sulla cultura. La terra diventa luogo di ricongiungimento; si torna a casa ‘diversi’ da comesi è arrivati: arricchiti di qualcosa che forse dà la consapevolezza che raccogliendo un fioresi sta ‘ri-accogliendo’ se stessi” - conclude Giuseppe Savino -.Come funzionano le giornate di raccolta?I campi sono due: Girasoli e Lavanda. È possibile scegliere di trascorrere il proprio tempoin uno solo dei due campi o in entrambi (con uno sconto sull’acquisto dei fiori).All’ingresso di Cascina Savino si verrà accolti dal nostro team. I visitatori riceveranno unpaio di forbici, (qualora non si arrivasse muniti delle proprie) ed un secchiello, con cuitrasportare i propri fiori. Una volta raccolti si andrà al punto di confezionamento perrealizzare la composizione.
Nel frattempo spazio alla fantasia e alla creatività: non possonomancare selfie, foto e video da condividere con chi si ama. Nel campo di Lavanda siraccoglieranno, invece, gli steli dalle sfumature di viola immergendosi in una bellezza unicadata dal contrasto della lavanda con il tappeto di paglia che ne ricopre i viali. Al punto diconfezionamento ci sarà chi creerà simpatici mazzetti legandoli tra di loro con dello spagoper portare a casa profumi di “provenza pugliese”. E non finisce qui, prima di andare via èpossibile gustare un aperitivo grazie alla collaborazione con il team Onlyfood “Eccellenze diCapitanata” (mercoledì, giovedì e venerdì) o fermarsi per uno spettacolo teatrale nelnostro “Teatro di Puglia” grazie alla collaborazione con la compagnia teatrale del Teatrodella Polvere/Avl (sabato e Domenica).
In cartellone diversi spettacoli: 8 luglio "O Mistero Buffo"di Dario Fo e Franca RameVersione in dialetto napoletano e regia di Nicola Mariconda, 9 luglio "Per sempre single - Il mio Cyrano de Bergerac" Produzioni Teatro FantàsiaRegia Alessandro Piazzola con Alessandro Piazzolla e Rosa Dicuonzo, 15 luglio "Best Of(f)"di e con Claudio Morici in collaborazione con Mo'l'estate - Spirit Festival16 luglio "Il codice del volo" - Compagnia del SoleScritto, diretto e interpretato da Flavio Albanese con la collaborazione artistica di Marinella Anaclerio, 22-23 luglio "Andy e Norman"Compagnia Teatro della PolvereProduzioni AVL. Tutti gli spettacoli teatrali inizieranno alle ore 21.00 con ingresso alle ore 20.30. I campi resteranno aperti dalle 18 alle 21 ogni giorno fino a fine luglio (se il caldo non neanticiperà la sfioritura). I campi per la raccolta dei fiori sono aperti solo il pomeriggio, è possibile consultare gli orari e i costi oppure seguendo la pagina di CascinaSavino su Facebook e Instagram. Per info whatsapp invece è possibile scrivere a questo numero: 3518491314 (solomessaggi).
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
COLDIRETTI PUGLIA, SE ASPARTAME CANCEROGENO SALTA NUTRISCORE
SALUTE: COLDIRETTI PUGLIA, SE ASPARTAME CANCEROGENO SALTA NUTRISCORE; VA SALVATO OLIO EVO
Se l’aspartame sarà dichiarato cancerogeno dovrà essere definitivamente detta la parola fine a ogni possibilità di presentare a livello di Unione Europea una proposta di etichetta a colori Nutriscore che attualmente nei supermercati boccia con il colore rosso cibi con zuccheri naturali e promuove con quello verde le piu’ note bibite gassate ricche di aspartame, di cui non si conosce neanche la ricetta completa. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la notizia che l'International Agency for Research on Cancer (Iarc), l'agenzia dell'Oms specializzata nella ricerca sul cancro, potrebbe presto classificare il dolcificante artificiale aspartame come "possibile cancerogeno per l'uomo" per il prossimo 14 luglio, quando sarà resa disponibile la monografia Iarc dedicata all'aspartame e la valutazione sarà pubblicata sulla rivista Lancet Oncology.
Una novità che – sottolinea la Coldiretti - dovrebbe metterne in dubbio la legittimità di utilizzo anche nei paesi in cui l’etichetta Nutriscore è già stata adottata, come Francia. “Il nutriscore e le etichette a semaforo finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. Si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea nel mondo”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Dall’olio extravergine d’oliva ai formaggi fino ai salumi sono solo alcuni dei prodotti di qualità del Made in Italy a tavola bocciati senza appello dall’etichetta a colori nutriscore che rischia di affermarsi in Europa, con i bollini allarmistici che, basandosi sulla presenza di determinate sostanze calcolate su 100 grammi di prodotto e non sulle effettive quantità utilizzate, favoriscono prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta e finiscono per escludere paradossalmente alimenti sani e naturali – afferma Coldiretti Puglia – con un grave danno per il sistema agroalimentare italiano proprio in un momento in cui potrebbe essere l’elemento di traino di un piano strategico di internazionalizzazione per far crescere la presenza del Made in Italy sui mercati stranieri.
L’aspartame – spiega la Coldiretti - non è peraltro utilizzato solo nelle bevande ma anche in altri alimenti, come dolciumi, cereali, patatine, gomme da masticare, ecc. esponendo quindi consumatori meno attenti, spesso i più piccoli, a effetti cumulativi e occorre dunque stare attenti all’etichetta che deve indicare tra gli ingredienti la presenza dell’additivo E951.
I rischi per la salute derivanti dall’aspartame che circolano negli ambienti scientifici non sono attualmente considerati dall’etichetta Nutriscore per la quale la presentazione di una proposta nella Ue in autunno non è ancora esclusa. Si tratta di un sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che – sottolinea la Coldiretti – finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti sintetici di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. I sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo – continua la Coldiretti – si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni e promuovendo paradossalmente cibi con dolcificanti artificiali come l’aspartame.
I dubbi e le preoccupazioni su un dolcificante artificiale come l’aspartame in commercio da quaranta anni dovrebbero peraltro indurre alla prudenza e al rispetto del principio di precauzione di fronte all’arrivo dei cibi artificiali e sintetici contro i quali è nata una inedita, larga e composita alleanza di cui fanno parte Acli, AcliTerra, Adusbef, Anpit, Asi, AssoBio, Centro Consumatori Italia, Cia, Cna, Città del Vino, Città dell’Olio, Codacons, Codici, Consulta Distretto del Cibo, Ctg, Coldiretti, Demeter, Ecofuturo, Ewa, Federbio, Federparchi, Fipe, Fondazione Qualivita, Fondazione Una, Fondazione UniVerde, Globe, Greenaccord, Gre, Italia Nostra, Kyoto Club, Lega Consumatori, Masci, Movimento Consumatori, Naturasi, Salesiani per il sociale, Slow food Italia, Unpli, Wilderness. L’iniziativa è stata varata dai rappresentanti delle diverse Organizzazioni ha come primo obiettivo la sottoscrizione di un Manifesto per esporre le ragioni dell’alleanza ed aprire un confronto con istituzioni, associazioni, mondo scientifico, imprese e cittadini per l’avvio di una battaglia – quella contro il cibo sintetico e artificiale – che è possibile vincere – sostengono le Organizzazioni – anche in una proiezione europea, nella certezza di agire per il bene comune. Una assunzione di responsabilità nella ricerca delle ragioni tecniche e valoriali per contrastare rischi reali di desertificazione delle campagne, di speculazione finanziaria e monopolio brevettuale insieme a preoccupazioni di allarme per la salute dei consumatori.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
AIDO MESAGNE. Tanta solidarietà per la prima edizione del torneo di Burraco (Guarda le foto)
Si è svolto ieri sera presso la splendida cornice di Masseria "Elysium" il primo torneo di Burraco organizzato dall'Aido sezione di Mesagne per promuovere la donazione degli organi. Ad accogliere i 190 partecipanti c'erano la presidentessa Concetta Franco, e il vice presidente vicario, Antimo Sportelli. Con loro una pattuglia di soci Aido che ha collaborato affinchè la serata riuscisse nel migliore dei modi. I volontari dell'Aido hanno consegnato dei segnalibri con il logo Aido realizzati artigianalmente.
A tutti coloro che hanno partecipato è stato consegnato del materiale informativo sull'attività dell'Aido e, in particolar modo, sulla sensibilizzazione della donazione degli organi post mortem. In apertura del torneo, diretto in maniera impeccabile dal giudice federale, Vito Poletti, la presidentessa ha tenuto a comunicare ai presenti che "l'Aido promuove, da 50 anni, la cultura della donazione di organi e tessuti oltre alla conoscenza ed al mantenimento di stili di vita sani, atti a prevenire l'insorgenza di patologie che possano richiedere come unica terapia il trapianto di organi". Impeccabile anche il servizio offerto da Ugo Calò e consorte, proprietari della masseria "Elysium", e dal loro staff che gratuitamente hanno voluto offrire le loro prestazioni professionali. All'evento hanno preso parte il presidente Aido provinciale e diversi soci Aido della provincia di Brindisi.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Mesagne e le sue 5 attività artigianali storiche
Ci sono anche 5 attività commerciali di Mesagne nell'elenco della Regione Puglia teso a promuove la conoscenza e la valorizzazione delle attività commerciali e artigianali aventi valore storico, artistico, architettonico e ambientale, che costituiscono testimonianza della storia, dell’arte, della cultura e della tradizione imprenditoriale locale e regionale. Al fine di promuovere la valorizzazione delle attività che costituiscono testimonianza storico culturale tradizionale del territorio pugliese, la Regione riconosce e sostiene, in collaborazione con i comuni, le camere di commercio e le articolazioni regionali delle associazioni di categoria comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, le attività storiche e di tradizione. Queste le 5 attività mesagnesi:
- Il Mulino di Maria Carmela D'Errico, con attività artigianale al civico 5 di via Solferino. Svolge l'attività artigianale di molitura di cereali;
- L'azienda Tubicar con sede nella zona industriale, al civico 1 di via Pignatelli, svolge attività meccanica;
- Il fotografo Enzo Neve, con attività fotografica al civico 5 di via Guglielmo Marconi, svolge attività fotografica e cinematografica;
- L'Atelier Irene, di Irene Micelli con bottega artigianale al civico 10 di via Giulia Farnese svolge attività di cucitura di abiti da sposa e da cerimonia;
- La "Scuola Guida Gino Poci" con attività al civico 11 di via Guglielmo Marconi prepara giovani e meno giovani ad affrontare il mondo della guida di mezzi automobilistici.
Nei prossimi giorni il comune di Mesagne consegnerà ai titolari delle 5 attività storiche delle targhe aricordo dell'inserimento nell'elenco regionale.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci