Redazione
Interventi di sicurezza stradale in via Nicola Brandi
L’amministrazione comunale di Brindisi nell’ambito degli interventi per la sicurezza stradale in prossimità di scuole e sulle strade a maggiore traffico veicolare, ha disposto l’installazione di un attraversamento pedonale sopraelevato e segnalato da catarifrangenti luminosi in via Nicola Brandi all’altezza del liceo Scientifico.
Inoltre in via Nicola Brandi è istituito il limite di velocità di 30 Km/h dato il notevole transito pedonale per la presenza di diversi istituti scolastici, della caserma della Guardia di Finanza, della sede provinciale dei Vigili del Fuoco, di un centro di riabilitazione, di un centro educativo e di abitazioni private.
“Insieme all’installazione delle telecamere agli incroci semaforici, questo è uno degli interventi nell’ambito della sicurezza stradale poichè via Nicola Brandi è una strada molto trafficata e allo stesso tempo ha una elevata affluenza pedonale.
Proseguiremo con la messa in sicurezza di altri attraversamenti pedonali dando priorità agli accessi alle scuole e alle strade in cui si verifica una frequenza maggiore di incidenti e recependo le segnalazioni dei cittadini”, lo dichiara il sindaco Riccardo Rossi.
Sciopero Globale per il Clima a Mesagne
Venerdì 23 settembre il Comitato studentesco dell’ IISS Ferdinando di Mesagne, insieme agli studenti della redazione di emergenzaclimatica.it e Fridays for Future Mesagne, partecipano allo Sciopero Globale per il Clima indetto in tutte le città del mondo. Lo sciopero vuole coinvolgere tutti i giovani della provincia di Brindisi.
Il corteo partirà alle ore 10.10 dal piazzale antistante il Liceo di Mesagne in Via Eschilo e attraverserà la città lungo via San Donaci per confluire alla Villa, dove il Comune ha predisposto un palco per gli interventi.
Interverrà il sindaco del Comune di Mesagne, che in agosto, su nostra richiesta, ha deliberato la Dichiarazione di Emergenza Climatica del Comune.
Ci viene ripetuto che alla crisi climatica e ambientale ci pensano gli adulti, che noi dobbiamo pensare alla nostra istruzione, che non va tutto poi così male e che per queste cose possiamo aspettare. Oppure ci dicono che così non risolviamo nulla, ci dicono di andare a fare qualcosa di utile per l’ambiente al posto di passare pomeriggi nelle piazze a divertirci.
La risposta è semplice: scioperiamo perché non abbiamo scelta. Stiamo lottando per il nostro futuro e per il futuro dei nostri figli. Scioperiamo perché c’è ancora tempo per cambiare, ma il tempo è essenziale. Prima agiamo, migliore sarà il nostro futuro condiviso.
La crisi climatica è già qui! Lo abbiamo visto quest’estate con gli incendi, le ondate di caldo e la siccità, e poi tornado e le alluvioni. Ormai ogni pioggia diventa una catastrofe. Lo dicono gli scienziati da ormai 50 anni. Minore è l’aumento della temperature minori saranno le vittime di questa crisi. La Terra si sta già riscaldando. Nell’accordo di Parigi del 2015, i paesi si sono impegnati a perseguire sforzi ambiziosi per limitare l’aumento della temperatura globale ben al di sotto gli +1,5°C. Livelli più elevati di riscaldamento stanno causando ondate di calore peggiori, più siccità e inondazioni e un aumento del livello del mare, causando la distruzione della terra che abbiamo ereditato. Questi effetti avranno un impatto su tutti, ricchi e poveri, e saranno più devastanti per le persone più vulnerabili: i più poveri e i più giovani.
E intanto, qui tra Brindisi e Mesagne c’è il PARADOSSO ASSOLUTO: mentre dovremmo “decarbonizzare” le industrie del territorio e ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030, il Governo dimissionario di Draghi va nella direzione opposta a Brindisi: ordina alla centrale a carbone di Enel di Cerano di andare al 100% col carbone (ora va la 25% e doveva chiudere tra 2 anni), alla raffineria SFIR di bruciare più olio di palma, autorizza un nuovo deposito a gas liquido di Edison a Costa Morena,autorizza un nuovo deposito benzina e diesel della Brundisium nel porto, abbiamo il più grande deposito di GPL di IPEM nel porto, poi è aumentato il metano che arriva col gasdotto TAP, che arriva a Matagiola, a pochi passi dalla nostra scuola. Ora dovrebbe arrivare a Mesagne anche il gasdotto Poseidon da Israele e vogliono costruire il nuovo megagasdotto Matagiola Massafra, che passerà a pochi chilometri dalla nostra scuola. Poi c’è il petrolchimico ENI con le sue emissioni e le altre aziende chimiche. La centrale a turbogas di EniPower, la centrale A2A di Brindisi Nord… E chissà quali altri progetti dannosi e ulteriore cemento arriveranno col PnRR. A Mesagne e Brindisi le emissioni di CO2 aumenteranno del 55% entro il 2030 !
E mentre il Governo taglia lo 0.50% del PIL per la scuola, finanzia al 2% del PIL le armi. La pace, secondo loro, si fa con le armi e la guerra.
L’AZIONE COLLETTIVA È L’UNICA RISPOSTA A QUESTA CRISI, scendere in piazza, fare disobbedienza civile: tutto serve per creare un’opinione pubblica sul tema e obbligare chi ne ha potere a risolverla!
Siamo l’unica generazione che può fermare questa crisi!
Redazione di emergenzaclimatica.it
Fridays for Future Mesagne
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Covid 19. Oggi sono complessivamente 814 i casi positivi in Puglia di cui 91 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 21 settembre 2022
Dati complessivi
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Mesagne. La benedizione di Papa Francesco agli indigenti e volontari
“Un pensiero speciale per i poveri e i volontari della “Casa di Zaccheo” di Mesagne affinché il signore vi benedica e la madonna vi custodisca”. A pronunciare queste parole, domenica scorsa al termine dell’Angelus, è stato il pontefice Papa Francesco che da quattro è sempre stato silenziosamente a fianco di questa realtà locale che ogni giorno è vicina a decine e decine di indigenti con vari servizi di carità. Il primo incontro tra Papa Francesco e don Pietro De Punzio era avvenuto il 14 marzo 2018, durante un’udienza pubblica, quando don Pietro aveva mostrato al pontefice il progetto di “Casa Zaccheo”. Il Papa era rimasto particolarmente colpito da quel programma tanto che lo aveva benedetto, firmato e aveva esortato il sacerdote e i volontari presenti in piazza San Pietro a essere “accoglienti e testimoni di carità”. Tutto sembrava fosse finito lì. Invece a distanza di un mese a “Casa Zaccheo” arrivò una missiva pontificia con all’interno la somma di 10 mila euro che Francesco aveva donato al sodalizio per accelerare la conclusione di quell’ambito progetto.
“Fu un dono inaspettato che ci ha colmato il cuore di gioia perché abbiamo constatato la sollecitudine del Papa che viene incontro non solo alle grande opere di carità, ma anche a quelle piccole”, ha spiegato don Pietro. Ogni giorno 84 persone usufruiscono del servizio pasti di “Casa di Zaccheo” che, inoltre, offre un servizio di lavanderia, docce, alloggio temporaneo e centro di accoglienza. Ormai da un bel po' il sodalizio religioso cammina con le sue gambe. Tanti sono i volontari e i benefattori che durante l’anno contribuiscono alla solidarietà umana offrendo oboli, cibo, vestiario. Così, qualche giorno fa don Pietro De Punzio ha voluto condividere con Papa Francesco questo cammino, aggiornarlo sull’attività e, pertanto, ha inviato una nota al pontefice. La risposta non è tardata ad arrivare. L’11 settembre scorso Papa Francesco ha risposto al sacerdote con una nota da lui vergata nella quale si legge: “Caro fratello, grazie tante per la tua lettera. Grazie per tutto ciò che fate nella “Casa di Zaccheo”. Vi sono vicino e prego per voi mentre voi pregate per me. Che il signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. Fraternamente, Francesco”. La scorsa settimana a don Pietro è giunta una telefonata da parte della segreteria Vaticana che annunciava la benedizione del Papa al termine dell’Angelus di domenica 18 settembre. “Un gesto bello ed emozionante – ha precisato il sacerdote -. Il papa ha parlato di un pensiero speciale per i poveri e i volontari.
È stata una carezza del Papa alla “Casa di Zaccheo”, ai volontari che ogni giorno sono impegnati per preparare il pranzo per 84 persone e offrire una serie di servizi. Un gesto che ha messo in evidenza l’attenzione della Chiesa nei confronti di quest’opera di carità che non appartiene a nessuno, ma a tutti: dal Papa alla diocesi, dalle comunità parrocchiali all’Amministrazione comunale. Una rete di solidarietà che fa riferimento alla “Casa di Zaccheo”. Così, la benedizione di Papa Francesco è un segno di benedizione e solidarietà per coloro che vivono momenti di difficoltà e indigenza”.
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Consiglio monotematico sull’ospedale Dario Camberlingo
Martedì 20 settembre, alla presenza del Direttore Generale della ASL dott. Flavio Roseto, del Direttore Sanitario del Camberlingo dott. Antonio Montanile e del Segretario Generale CGIL Brindisi Antonio Macchia, si è tenuto il Consiglio Comunale monotematico sulle difficoltà operative e sanitarie dell’ospedale cittadino.
Il Sindaco, salutando i numerosi operatori sanitari presenti in aula, ha ribadito la ferma volontà dell’Amministrazione Comunale di attuare tutte le azioni necessarie per salvaguardare l’Ospedale Camberlingo da ipotesi di ridimensionamento o di chiusure parziali. Il Camberlingo ed i suoi operatori sono un punto di riferimento per l’intera comunità cittadina ed è compito delle Istituzioni garantire all’intero comparto condizioni lavorative dignitose. La situazione in cui versa la struttura ospedaliera impone un intervento urgente della politica che deve individuare soluzioni adeguate alle criticità esistenti per garantire all’utenza il rispetto del diritto alla Salute così come previsto dalla Costituzione.
Nel suo intervento il dott. Montanile, che nelle scorse settimane aveva incontrato il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale, ha ribadito la situazione di grave difficoltà causata dalla carenza di medici. Le maggiori sofferenze si registrano nel Pronto Soccorso che, oltre ad essere sprovvisto di un Primario da molti mesi, non ha il personale sufficiente per il suo regolare funzionamento. Per garantire la continuità di questo servizio essenziale è necessario attingere medici da altri reparti con conseguenze sul funzionamento di questi ultimi.
Il dott. Roseto ha rassicurato che non c’è da parte della direzione generale alcuna intenzione di chiudere reparti o ridimensionare i servizi. Le problematiche che riguardano l’ospedale Camberlingo sono le stesse che vivono le altre strutture ospedaliere. L’origine di queste difficoltà, cui la Regione e gli altri Enti preposti stanno cercando di porre rimedio, deriva da un numero insufficiente di medici formati dal sistema universitario. Per ciò che attiene l’apertura della rianimazione, il reparto è quasi ultimato e a breve si terrà il collaudo e l’avvio della procedura di accreditamento.
Al termine della discussione il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità la mozione presentata dai Consiglieri di maggioranza con cui si impegnano l’Amministrazione Comunale e tutti gli organi istituzionali interessati ad avviare ogni iniziativa utile a salvaguardare l’integrità e l’efficienza dell’Ospedale cittadino.
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Il 23 settembre Brindisi ospita l’incontro con il Ministero della Cultura
Il 23 settembre Brindisi ospita l’incontro con il Ministero della Cultura, verso la candidatura della Via Appia a Patrimonio Unesco.
Procede l’iter per la candidatura della Via Appia nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO promossa dal Ministero della Cultura con la serie di quattro incontri, uno per ogni regione coinvolta, con gli attori dei territori interessati, finalizzata alla redazione del Piano di Gestione. L’invio della candidatura è previsto per gennaio 2023.
La città di Brindisi è stata selezionata dal Ministero della Cultura per ospitare venerdì 23 settembre presso Palazzo Granafei-Nervegna, a partire dalle ore 10, l’incontro di lavoro dedicato al territorio della regione Puglia, a cui parteciperanno gli amministratori di 25 comuni, e numerosi rappresentanti di enti ed istituzioni, associazioni, operatori culturali su invito del MIC.
L’iniziativa, coordinata dal Segretariato Generale del Ministero della Cultura e dalla Fondazione Santagata, consiste in uno spazio di lavoro e confronto dedicato al futuro Piano di Gestione e alle azioni di tutela, sviluppo sostenibile, valorizzazione e promozione della Via Appia.
Sono coinvolti anche Coldiretti e l'Istituto Alberghiero Sandro Pertini di Brindisi per la promozione delle produzioni locali.
Dalle ore 16:30 alle 18:30 presso la sala Gino Strada di Palazzo Granafei-Nervegna si svolgerà l’incontro aperto alla cittadinanza, per un confronto con le comunità del territorio. Sarà possibile partecipare liberamente, sia in presenza che in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Brindisi. In apertura verranno presentati i risultati del progetto Appia 2030, coordinato dal Comune di Brindisi, che coinvolge i Comuni del tratto brindisino della Via Appia: Mesagne, Latiano, Francavilla Fontana e Oria.
Appia2030 contribuisce alla candidatura UNESCO con proposte specifiche per il territorio di Brindisi e della sua provincia, realizzate nell’arco di quasi un anno di lavoro che ha previsto incontri con più di 250 persone nei 5 comuni sui temi della mobilità, dei servizi, della cultura, dell’ambiente, dello sviluppo rurale, della comunicazione e della creatività, per la valorizzazione culturale e il turismo.
Brindisi ha inoltre ospitato professionisti provenienti da tutta Italia durante due residenze in cui sono stati prodotti 4 progetti pilota di valorizzazione territoriale in chiave creativa e turistica (arredi, installazioni artistiche, servizi di design) a disposizione delle amministrazioni comunali coinvolte per future realizzazioni e candidature a prossimi bandi.
Tra le prossime iniziative di promozione della Via Appia e di Brindisi, nel weekend del 2 ottobre verrà organizzato un ricco programma di eventi, escursioni e visite guidate il cui calendario verrà comunicato nei prossimi giorni.
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Pasolini nei film - domani a Mesagne l’incontro con Alfredo Traversa
Nell’ambito delle iniziative “Il Sud di Pasolini”, l’associazione culturale “Porta d’Oriente” organizza l’incontro con Alfredo Traversa, regista, attore e scrittore, autore del saggio “L’ultimo Pasolini" (ed. Pubblicazioni Italiane, 2015). Nel suo libro, postfazione di Roberto Chiesi, Traversa ha raccontato la storia dell'ultimo sequestro dell’ultimo film di Pasolini, Salò o le 120 giornate di Sodoma. E del legame con Taranto, il Salento e la Grecìa salentina di uno dei più grandi intellettuali italiani del Novecento. L'iniziativa si svolgerà a partire dalle ore 19 nell'Auditorium del Castello comunale. Ingresso libero.
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SI SPENGONO SERRE FIORI E PIANTE CON +95% COSTI
ENERGIA: COLDIRETTI PUGLIA, SI SPENGONO SERRE FIORI E PIANTE CON +95% COSTI; E’ ALLARME PER INVASIONE DALL’ESTERO.
La stangata delle bollette di elettricità e gas spegne le serre di fiori, piante e ortaggi in Puglia con il peggio atteso proprio in autunno quando è vitale il riscaldamento di fiori e piante, con +95% dei costi per piante e sementi per cui è allarme rosso per i vivai travolti da rincari dell’energia che colpiscono l’intera filiera, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre con il calo delle temperature. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Crea in occasione del Flormart, fiera di un settore di eccellenza del Made in Italy messo a rischio dalla crisi energetica.
Le aziende florovivaistiche – evidenzia Coldiretti regionale - stanno affrontando aumenti di costi a valanga, come +250% per i fertilizzanti, +110% per il gasolio, +15% per i fitosanitari contro i parassiti, +45% per i servizi di noleggio, secondo gli ultimi dati Crea. Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi – continua Coldiretti - dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. E – sottolinea Coldiretti – sono esplose anche le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.
E se in altri settori si cerca di concentrare le operazioni colturali nelle ore di minor costo dell’energia elettrica – rileva Coldiretti Puglia - le imprese florovivaistiche non possono interrompere le attività pena la morte delle piante o la mancata fioritura per prodotti agricoli altamente deperibili. Le rose ad esempio hanno bisogno di una temperatura fissa di almeno 15 gradi per fiorire e lo stesso vale per le gerbere, mentre per le orchidee servono almeno 20-22 gradi per fiorire e 14 ore di illuminazione ed in assenza di riscaldamento muoiono.
Il settore florovivaistico in Puglia si sviluppa sul distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione. In provincia di Lecce il settore florovivaistico rappresenta ben il 12,4% della produzione agricola, mentre in provincia di Bari il settore florovivaistico costituisce il 5,8% del valore della produzione agricola. In realtà, confrontando la distribuzione delle aziende per classi di superficie, si registra che, in termini di dotazione in fattore “terra”, le aziende pugliesi sono mediamente più grandi della media nazionale. Delle 853 aziende floricole il 65% si colloca tra 1 e 5 ha mentre a livello nazionale la stragrande maggioranza delle aziende (58,2%) ha una superficie inferiore ad 1 ettaro.
L’impatto sul settore florovivaistico è devastante – denuncia Coldiretti Puglia – con gli imprenditori che non hanno certezze circa i costi dell’energia elettrica e del gas, che stanno subendo fluttuazioni continue delle quotazioni con il rischio crack per i vivai ed effetti devastanti sull’occupazione.
Fra gennaio e giugno di quest’anno – evidenzia Coldiretti – le importazioni di piante e fiori hanno sfiorato i 452 milioni di euro coprendo in sei mesi il 77% del valore registrato in tutto il 2021. In pratica – avverte Coldiretti – 1 prodotto su 5 arriva dall’estero, nonostante la frenata degli scambi internazionali causati dalle tensioni per la guerra in Ucraina con la riduzione nella Ue del 40% del commercio di fiore reciso e della perdita del 30% del potere d'acquisto dei consumatori dell’Unione, secondo le ultime stime del Copa Cogeca.
Occorre combattere la concorrenza sleale di prodotti importati dall’estero facendo in modo che piante e fiori vendita in Italia ed in Europa rispettino le stesse regole su ambiente, salute e diritti dei lavoratori, afferma Coldiretti nel sottolinea nel sottolineare l’importanza di preferire in un momento difficile per l’economia nazionale le produzioni Made in Italy scegliendo l’acquisto di fiori tricolori, direttamente dai produttori o da punti vendita che ne garantiscano l’origine, per sostenere le imprese, l’occupazione e il territorio.
Mentre contro il caro bollette un primo passo – sottolinea Coldiretti – è rappresentato dall’estensione a fabbricati e serre della riduzione dei costi del gasolio fino alla fine dell’anno insieme al credito di imposta per i costi energetici e del gas ai quali accedono anche le imprese agricole rispettivamente per il 30% e il 40% della spesa sostenuta.
Tra le proposte della Coldiretti, c’è tra l’altro, lo sblocco di 1,2 miliardi per i contratti di filiera già stanziati nel Pnrr e l’incentivazione delle operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole. Infine c’è attesa per il provvedimento, trasmesso dal Ministero delle Politiche Agricole alla Conferenza Stato-Regioni, in discussione il prossimo 28 settembre, che – conclude Coldiretti - prevede misure di contributo per le imprese florovivaistiche che abbiano sostenuto nel periodo marzo-agosto 2022 costi superiori di almeno il 30% rispetto a quelli sostenuti nello stesso periodo dello scorso anno, per la gestione delle attività produttive, svolte essenzialmente in serra, per l'acquisto di energia elettrica, gas metano, G.P.L., gasolio e biomasse utilizzate per la combustione in azienda.
Atti osceni davanti alla scuola. Arrestato 33enne
Sorpreso a commettere atti osceni durante l’uscita dalla scuola di alunni minori. arrestato dai carabinieri di Oria. Alle ore 13.00 circa del 19.09.2022, durante l’uscita degli alunni dalla scuola “I.C. Monaco-Fermi” di Oria, i Carabinieri della locale Stazione hanno sorpreso un 33enne all’interno del proprio autoveicolo mentre era intento a compiere atti osceni. Dopo gli accertamenti di rito, il 33enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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Ostuni, al via i lavori per la nuova Terapia intensiva
Ostuni, al via i lavori per la nuova Terapia intensiva. Al via oggi nell'ospedale di Ostuni i lavori per la realizzazione di 8 posti di Terapia Intensiva. "Le risorse necessarie - spiega il direttore generale di Asl Brindisi Flavio Maria Roseto - ci giungono dal Piano per il potenziamento della rete ospedaliera finalizzato a incrementare il numero di posti letto di Rianimazione nel territorio provinciale. Lintervento, che avrà un costo di 2 milioni di euro, è stato affidato ad un raggruppamento temporaneo di imprese: RTI MST SpA-RM Appalti SpA".