Redazione

E’ bufera per i prezzi del grano 100% made in Puglia in caduta libera, con l’ultima quotazione della Commissione Cereali della Camera di Commercio di Bari che ha segnato -45 euro a tonnellata, una tendenza al ribasso che gli agricoltori non possono assolutamente permettersi dopo il rincaro stellare dei costi di produzione e la siccità che ha fatto crollare la produzione. E’ quanto denuncia Coldiretti che oggi a Foggia, di concerto con tutta la parte agricola, diserterà la seduta della Borsa Merci per sventare ulteriori colpi di mano a danno dei produttori pugliesi, proprio quando i prezzi del grano sono balzati a livello mondiale del 6,6% con una decisa inversione di tendenza sotto la spinta della ripresa del dialogo tra Usa e Cina.

La volontà degli industriali di far scendere il prezzo del grano italiano è emersa – aggiunge Coldiretti Puglia – anche durante la seduta della CUN a Roma, dove l’ultima proposta di riduzione è stata di euro 35,00 per il Sud, euro 25 per il Centro ed euro 25 per il Nord, rispedita al mittente dalla parte agricola.  

La speculazione in atto a causa del conflitto – spiega la Coldiretti – si sposta dai mercati finanziari ai metalli preziosi come l’oro fino ai prodotti agricoli dove le quotazioni dipendono sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di mercato che trovano nei contratti derivati “future” uno strumento su cui chiunque può investire acquistando e vendendo solo virtualmente il prodotto, a danno degli agricoltori e dei consumatori.

In Puglia, tra l’altro, la produzione è in calo del 35%-40% a causa della siccità, proprio quando coltivare grano è costato agli agricoltori pugliesi fino a 600 euro in più ad ettaro a causa dell’impennata dei costi di produzione causata dall’effetto a valanga della guerra in Ucraina dopo la crisi generata dalla pandemia Covid, che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti.

Ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali di costi correnti – continua la Coldiretti Puglia - sono state proprio le coltivazioni di cereali, dal grano all’avena, che servono al Paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato.

La minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio con incrementi medi dei costi correnti del 68% secondo elaborazioni Coldiretti su dati del Crea. Il taglio dei raccolti causato dall’incremento dei costi e dalla grave e perdurante siccità in alcune aree delle province di Bari e Foggia – sottolinea Coldiretti Puglia – rischia di aumentare ulteriormente la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari, con l’Italia che è già obbligata ad importare il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato, il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale, senza dimenticare che con i raccolti nazionali di mais e soia, fondamentali per l’alimentazione degli animali, si copre rispettivamente appena il 53% e il 27% del fabbisogno italiano secondo l’analisi del Centro Studi Divulga.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente,

Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma è necessario investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

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Dati del giorno: 13 luglio 2022

8.253
Nuovi casi
26.678
Test giornalieri
12
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.453
Provincia di Bat: 754
Provincia di Brindisi: 822
Provincia di Foggia: 905
Provincia di Lecce: 1.859
Provincia di Taranto: 1.282
Residenti fuori regione: 143
Provincia in definizione: 35
90.972
Persone attualmente positive
444
Persone ricoverate in area non critica
20
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.304.829
Casi totali
11.708.429
Test eseguiti
1.205.148
Persone guarite
8.709
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 425.782
Provincia di Bat: 115.001
Provincia di Brindisi: 122.595
Provincia di Foggia: 188.573
Provincia di Lecce: 262.930
Provincia di Taranto: 174.467
Residenti fuori regione: 11.228
Provincia in definizione: 4.253

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Latiano. Nello scorso mese di giugno, durante una riunione del movimento “Consenso Civico”, veniva affrontato dal gruppo consiliare, costituito dai consiglieri Angelo Caforio, Claudio Ruggiero e Lucia Salonne, dall’assessore Maria Spinelli e dai tutti i partecipanti, l’argomento riguardante l’aumento dell’indennità di funzione (stabilita dalla Legge n. 234 del 30/12/2021).
In tale riunione fu stabilito che sia il gruppo consiliare, che l’assessore, rinunciavano all’aumento dell’indennità di funzione per favorire, con tali somme, la costituzione di un fondo per gli studenti latianesi meritevoli a sostegno delle spese di studio e trasporto.
Questa mattina tale rinuncia, a firma del gruppo consiliare e dell’assessore (di cui si ringrazia la scelta di condivisone dell’idea del gruppo), è stata protocollata.

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Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza sanitaria nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl, elaborato su fonte dati Sorveglianza integrata dei casi di Coronavirus Covid-19 in Italia - Istituto Superiore di Sanità. I casi comprendono i positivi accertati con tamponi molecolari e antigenici certificati.

Alla data del 10 luglio 2022 risultano positivi 8.268 soggetti, il 45,6% uomini e il 54,4% donne, con età media di 48 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 1.245 nella fascia 0-18 anni, 4.979 tra 19-64 anni, 1.591 tra 65-79 anni, 453 negli 80 e oltre.

Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 1.980 a Brindisi, 1.128 a Fasano, 720 a Francavilla Fontana, 562 a Mesagne, 504 a Ostuni, 404 a San Pietro Vernotico e San Vito dei Normanni, 355 a Latiano, 285 a Ceglie Messapica, 267 a Carovigno, 245 a Oria, 238 a San Pancrazio Salentino, 229 a Cisternino,  158 a Villa Castelli, 151 a San Michele Salentino,147 a Torre Santa Susanna, 138 a Cellino San Marco, 130 a San Donaci, 114 a Torchiarolo, 109 a Erchie. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torchiarolo, Oria, Brindisi, Cellino San Marco.

Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 10 luglio 2022, i soggetti risultati positivi al test sono stati 119.842, con una incidenza cumulativa stimata pari a 3.069,28 casi x10.000 residenti. Dei 119.842 soggetti risultati positivi al test, il 54,2% sono donne e il 45,8% sono uomini e l’età media è pari a 40 anni.

Il tasso di letalità è pari allo 0,5%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso. Sono 605 i decessi totali: 496 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 67 tra i 60 e i 69 anni, 29 casi tra i 50 e i 59, 10 casi tra i 40 e i 49 e 3 nella fascia 30-39.

Si è conclusa domenica scorsa, nella quiete serale della Basilica del Carmine di Mesagne, la seconda edizione della rassegna regionale di Poesia Mariana ideata e condotta dall’Associazione di Volontariato socio-culturale “Solidea (1 utopia) – O.d.V.”

Ventritre poeti o aspiranti tali, prevalentemente del posto, ed altri provenienti dalle province di Lecce, Taranto e Brindisi, hanno reso omaggio in versi alla Protettrice della cittadina, chi con devoti richiami, chi con teneri accostamenti, chi con simpatici ricordi.

Aperta dalla recitazione di una lirica di Alda Merini da parte dell’attrice e poetessa Rita Greco, la rassegna ha visto ogni partecipante dare lettura dei propri componimenti; gli stessi autori ne davano valutazione, e la graduatoria finale scaturita dalle preferenze singolarmente espresse indicava meritevoli di particolare originalità la poesia in lingua “La Madonnina di Padre Lorenzo”, del prof. Antonio Fazzi di Torre Santa Susanna, e,  per la sezione dialettale, “La Matonna sapi”, del mesagnese Emanuele Castrignanò.fazzi_antonio.jpgcastrignano_emanule_solidea.jpg

Le operazioni di controllo sono state effettuate dalle Assistenti Georgiana Raluca Dosa e Stefania Radeglia, con il controllo di una delle Suore Carmelitane in servizio presso la parrocchia, una giovane concorrente ed una volontaria del pubblico.

La sequenza generale è scorsa sobriamente, per la voce di Annalisa Dini, ed è stata vivacizzata dagli interventi canoro-musicali di un dinamico ed inedito gruppo, per la circostanza costituito da Francesco LATERZA al basso elettrico, Gianfranco ROSATO chitarra e voce, Mattia CALIANDRO alla tastiera, Pantaleo Ancora tastiera, tamburello e voce.

Fuori programma, ha aggiunto professionalità e grazia alle composizioni eseguite la professoressa Mariarosa Laterza, soprano.

La chiusura poetica è stata affidata alla competenza di Rita Greco: a lei ed alle dinamiche collaboratrici, Antonella Liuzzi, presidente del CIF di Torre S. Susanna, ha fatto dono di un pensiero floreale. A seguire, Padre Romanus Harjito, in rappresentanza della Comunità, ha consegnato i simbolici riconoscimenti agli autori segnalati, mentre a tutti indistintamente, come da Regolamento di partecipazione, l’Associazione organizzatrice,  ha consegnato un attestato-ricordo ed un omaggio librario. Patrocinato dal parroco Padre Enrico Ronzini, la ormai tradizionale serata di Fraternità, come sempre all’insegna del volontariato, è stato possibile grazie anche a Franco Dipietrangelo, Lucia Maggiore, Maria Cellino, Vanessa Cavallo ed Amedeo Cellino.

Ha condotto Enzo Dipietrangelo, fondatore e presidente di Solidea, che ha dato appuntamento al prossimo impegno culturale dell’Associazione; l’evento nazionale “Incontri Letterari”, fissato per il 31 luglio presso il castello di Mesagne.-

(nelle foto, il saluto finale di gruppo, Antonio Fazzi ed Emanuele Castrignanò)

E' stato appena ritrovato il signor Giancarlo Bocci scomparso da casa e il cui appello era stato lanciato dalla figlia Elsa. Ricerca conclusa a lieto fine. L'uomo è stato trovato dai soccorritori in un casolare abbandonato. Le ricerche sono state condotte da polizia, vigili del fuoco e volontari del Ser-Protezione  civile. E' stata ritrovata dagli agenti della polizia locale. Dunque, si è conclusa pochi minuti fa la ricerca di un anziano mesagnese di 82 anni di cui i familiari non avevano più notizie da stamane.Le ricerche hanno visto la partecipazione di carabinieri, polizia di stato, vigili del fuoco, protezione civile, volontari e polizia locale .
Ed è stata proprio una pattuglia della polizia locale di Mesagne ad individuare l anziano, in stato confusionale all'interno di un vecchio casolare posto alla periferia lungo la strada provinciale per San Pancrazio.
Immediatamente e' stato soccorso dal servizio 118 che ne sta valutando le condizioni generali. 

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etti un sabato sera dove la movida entra contatto con lo sport, il tutto in pieno centro cittadino. È proprio quello che è successo lo scorso 9 luglio sui corsi e nelle piazze principali del centro di Brindisi caratterizzato dalla I Edizione del “Festival dello sport”,  l’iniziativa dal sapore agonistico ideata e organizzata dal Maestro Carmine Iaia con il coinvolgimento delle società sportive brindisine di Uniti per lo Sport ed il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
 
L’iniziativa, nata con l’obiettivo di puntare i riflettori sullo sport brindisino ed i suoi esponenti, attraverso l’invito colto dalle società partecipanti del Capoluogo Adriatico e della sua Provincia ha rappresentato una novità assoluta in termini di assemblaggio fornendo spunti interessanti fin dall’inizio dell’evento caratterizzato da una breve cerimonia di presentazione condotta dal giornalista brindisino Nico Lorusso, alla presenza dell’Assessore allo Sport del Comune di Brindisi Oreste Pinto, del dottore commercialista Stefano La Palma dell’organizzatore, il maestro Carmine Iaia e nel corso della quale si è registrato l’illustre intervento del Presidente del CONI Provinciale di Brindisi Mario Palmisano Romano.tango.jpg
 
 Un percorso ideale partito da Piazza Cairoli e snodatosi su Corso Umberto e Corso Garibaldi, passando attraverso Piazza della Vittoria; qui istruttori, allenatori, maestri ed esperti delle più disparate discipline, si sono messi a disposizione dei cittadini presenti per regalare loro esperienze dirette con il proprio sport preferito e offrendo la possibilità di cimentarsi in prove sportive con l’attrezzatura messa a disposizione gratuitamente dalle stesse società. Accanto a tutto ciò esibizioni e dimostrazioni che hanno letteralmente rapito l’interesse di chi era al passeggio sui corsi.  
 
Ancora questa volta il maestro Carmine Iaia ha voluto fosse  il pubblico il vero protagonista in quella che trasformerà nuovamente una vasta area della città in una vera e propria palestra a cielo aperto. Le società che hanno partecipato all’evento: la Boxe Iaia Brindisi, l’ASD 40 Nodi del Presidente Emilio Morocutti, la società Atletica Mesagne di Giovanni Guarini, la società Aurora Basket di Fabio Minieri, BDL Escule de baile del maestro Ciccio Laveneziana, il Black Deer SoftAir dell’Istruttore Fabio Fontò, la società Casale Volley 3 dell’Allenatore Claudio Scanferlato, il Circolo della Scherma del maestro Antonio Muraglia, Endpoint skateboard di Ivan Simone,  l’Invictus Fight Lab KickBoxing del maestro Mino Gorgoni, la Pallavolo Koru Brindisi della coach Titty Spinelli,  Padma scuola di Yoga di Claudia Tulsi Lovato, la Società Street Tango del maestro Alessandro De Virgilio e l’Asd Studio Dance Brindisi della maestra Laura Zicola.
 
Appagato dalla grande risposta di cittadini e società sportive il maestro Carmine Iaia che ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto della riuscita dell’evento, della presenza di un folto pubblico che ha mistrato di essere molto contento dell’iniziativa. Questa è l’ennesima iniezione di fiducia per contnuare, in collaborazione con le società sportiva, l’organizzazione di eventi mirati alla diffusione della cultura sportiva. Il prosiimo appuntamento è per sabato 30 luglio presso lo stabilimento Beach One per la <<Festa dello sportivo>> con un bel bagno serale in piscina. Ingresso sarà gratuito, ma su invito, gli interessati possono contattarmi al numero 347 / 94.28.957”.

Mattina da dimenticare per i passeggeri aerei dei voli Brindisi Bologna e Bologna Brindisi, che, nella giornata di ieri, lunedì 11 luglio, hanno riportato dei ritardi consistenti da parte della compagnia aerea Ryanair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie, il volo Brindisi Bologna FR4338 doveva partire alle 07:10 ed è atterrato solamente alle 12:37. Un pesante ritardo che ha comportato anche disagi con altrettanto successivo ritardo del volo Bologna Brindisi FR4339 con partenza prevista alle 08:55 e atterrato alle 14:33.

Per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, i passeggeri dei voli in ritardo Ryanair Brindisi Bologna e ritorno possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.

l Ministero della Salute nel suo Piano della performance 2022 – 2024 annuncia due importanti novità per la lotta al randagismo: l’obbligatorietà della microchippatura in tutt’Italia e la creazione di un’unica Anagrafe degli animali da compagnia che segnerà il superamento delle anagrafi regionali attraverso il potenziamento dei database per una migliore messa in rete dei dati e l’immediata rintracciabilità dei proprietari degli animali smarriti o abbandonati. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che lancia la sua campagna estiva contro l’abbandono dando una voce e un volto a chi, dopo avere adottato un randagio attraverso l’associazione, invita a non tradirlo mai, poiché: “Se adotti un animale è per tutta la vita”. Questa può apparire una frase scontata, ma purtroppo sono ancora troppe le persone che adottano non consapevolmente per poi abbandonare senza pietà il proprio familiare a quattro zampe.

Quattro gli adottanti di cani e gatti che nel video Oipa invitano a restare insieme ai propri animali “Oggi, domani e per sempre”, come recita lo slogan della campagna: Arianna con Duchi e Bismi, Maurizia con Ray, Paola con la sua Chanel e Thiago con Lenticchio e Pisellino. 

«L’estate è il periodo in cui si registra la percentuale più alta di animali domestici abbandonati», spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Ancora oggi c’è chi preferisce cedere per sempre il proprio animale, o addirittura commettere il reato di abbandono, piuttosto che vivere le vacanze insieme. Un comportamento inaccettabile per la sofferenza causata a quello che dovrebbe essere un membro della famiglia, ma soprattutto ingiustificato: ormai è facilissimo trovare mete, strutture ricettive e mezzi di trasporto aperti anche ai quattrozampe. In alternativa ci si può organizzare temporaneamente con un parente, un amico, un pet-sitter o una pensione che provveda al cane o al gatto di casa. Con la nostra campagna invitiamo a una riflessione poiché le vacanze estive non sono una sorpresa: bisogna pensare a come gestirle prima di accogliere un animale in famiglia. Ecco perché le associazioni, i rifugi, i canili e i gattili che si occupano di trovare casa agli animali offrono tutto il sostegno necessario a chi vuole adottarne uno, accompagnandolo fin dall’inizio del percorso».  

Sono 14.512.805 gli animali microchippati in Italia. Al 10 luglio 2022 risultano iscritti nelle Anagrafi regionali degli animali d’affezione 13.478.682 cani, 1.031.810 gatti e 2.313 furetti.

Le cifre sono estratte dalla banca dati dell'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome.

Dalle cifre emerge chiaramente come siano ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non esiste alcun obbligo d’iscrizione nelle Anagrafi territoriali per queste due specie.


L’Oipa da tempo chiede che anche per gatti e furetti sia introdotto l’obbligo di microchippatura, efficace strumento per combattere il randagismo.

«L’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo anche per gli altri animali d’affezione?».

L’Oipa, in attesa delle novità annunciate dal Ministero della Salute, rivolge infine un appello a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili.

GUARDA IL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=S7cRF1wn1JY

Dati del giorno: 12 luglio 2022

13.150
Nuovi casi
47.170
Test giornalieri
13
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 4.193
Provincia di Bat: 873
Provincia di Brindisi: 1.328
Provincia di Foggia: 1.406
Provincia di Lecce: 3.087
Provincia di Taranto: 2.017
Residenti fuori regione: 204
Provincia in definizione: 42
88.829
Persone attualmente positive
443
Persone ricoverate in area non critica
22
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.296.576
Casi totali
11.681.751
Test eseguiti
1.199.050
Persone guarite
8.697
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 423.329
Provincia di Bat: 114.247
Provincia di Brindisi: 121.773
Provincia di Foggia: 187.668
Provincia di Lecce: 261.071
Provincia di Taranto: 173.185
Residenti fuori regione: 11.085
Provincia in definizione: 4.218

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