Redazione
A causa della siccità i campi sono allo stremo in Puglia e hanno già perso in media 1/3 delle produzioni dalla frutta al grano, dal foraggio per alimentare gli animali al latte, fino alle olive e alle cozze, con gli effetti anche sull’annata prossima, mentre gli invasi registrano un calo progressivo dell’acqua, con le zone non servite da ‘serbatoi’ artificiali dove agricoltori e allevatori si approvvigionano dai pozzi ormai esauriti e con le autobotti. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento all’arrivo della nuova grande ondata di caldo che aggrava l’emergenza raccolti con la necessità che venga richiesta senza indugio dalla Regione Puglia la dichiarazione di stato d’emergenza, dopo l’annuncio della probabile estensione dell’emergenza per la siccità ad altre quattro regioni annunciata dal Ministro dell'Agricoltura, Stefano Patuanelli, dopo che il Consiglio dei Ministri lo aveva già deliberato per le prime 5 regioni.
In Puglia gli invasi hanno distribuito, in una settimana, circa 18 milioni di metri cubi d'acqua, quando gli invasi artificiali – riferisce Coldiretti Puglia, su dati dell’Osservatorio dell’ANBI Nazionale – da maggio a luglio registrano una continua discesa dei volumi di acqua invasati pari a -80,12 milioni di metri cubi, con una differenza rispetto alla capacità effettiva di -130,2 milioni di metri cubi e il peggio deve ancora venire.
Il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – argomenta Coldiretti Puglia - con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa, con l’urgente riconoscimento di evento catastrofale eccezionale richiesto da Coldiretti Puglia al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, tale da superare per ragioni di gravità il Decreto Legislativo n.102/2004 che disciplina il Fondo di Solidarietà Nazionale.
In Puglia – spiega Coldiretti regionale – si registrano già cali del 45% per i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 35-40% per il grano duro per la pasta, di oltre il 15% della frutta ustionata da temperature di 40 gradi, del 20% delle cozze e del 35% della produzione di miele.
La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l’acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla. In questo scenario critico, serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve, ma urge il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi, in uno scenario aggravato in Puglia – dice ancora Coldiretti regionale - dal ventennale commissariamento dei Consorzi di Bonifica, con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali.
La siccità grave e perdurante sta costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il caro gasolio – spiega Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi di acqua con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando.
Bisogna ripartire dalle incompiute – segnala Coldiretti Puglia nella lettera al Presidente Emiliano . come la diga del Pappadai in provincia di Taranto, un’opera idraulica mai utilizzata e di fatto abbandonata, utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo, che una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti; 80 progetti finanziati e non ancora completati;
Il completamento delle opere di sistemazione idraulica e di conservazione del suolo nel bacino del torrente Vallona a protezione dell’area irrigua di San Nicandro garganico – ricorda Coldiretti Puglia - con inizio lavori a luglio 1991 interrotti a giugno 1993 e sul torrente Scarafone, con inizio lavori ad ottobre 1990 interrot- ti nel luglio 1992 in provincia di Foggia, Il completamento e la sistemazione del bacino Capo D’acqua ed utilizzo irriguo acque alte e del Serbatoio Tempa Bianca sul torrente Saglioccia, con lavori ultimati ma non collaudati perché difformi dal progetto;
La definitiva concretizzazione di rapporti e accordi con la Regione Molise per la realizzazione di una condotta di 10 chilometri per drenare acqua dall'invaso del Liscione sul Biferno fino all'invaso di Occhito sul Fortore.
Come se non bastasse, la Puglia brucia con oltre 940 incendi in 15 giorni (dal 15 al 30 giugno) da sud a nord della Puglia - insiste Coldiretti Puglia - in una estate segnata da una siccità che non si registrava da anni che sta devastando campi e colture, dopo una primavera che si è classificata come la sesta più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.
Serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori – conclude Coldiretti - con l’Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche, abbiamo elaborato un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di bacini di accumulo (veri e propri laghetti) per arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua dalla pioggia. Si tratta di 6mila invasi aziendali e 4mila consortili da realizzare entro il 2030 multifunzionali ed integrati nei territori perlopiù collinari o di pianura.
Andamento dei volumi invasati da maggio a luglio 2022 (Mln mc) |
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PUGLIA |
3 maggio 2022 |
7 giugno 2022 |
12 luglio 2022 |
Differenza |
Invasi artificiali Occhito Capaccio Capacciotti Osento |
286,12 |
260.81 |
206 |
- 80,12 |
* Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Osservatorio ANBI Nazionale.
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Brindisi calcio giovanile, 150 allievi negli stage
Il nuovo numero di “Buone Nuove - l’altra informazione”
Nelle edicole il nuovo numero di “Buone Nuove – l’altra informazione”, il periodico edito dalla Km707 Smart srls che porta le firme di due giornalisti di Mesagne: Cosimo Saracino e Tranquillino Cavallo.
Stralcio dell'Editoriale che potrete leggere nel nuovo numero:
SI TORNA A FAR FESTA
Finalmente è estate. In un attimo si sono dissolti i mesi di pandemia, anche se il contagio è sempre in agguato, mentre la città è tornata a vivere. Così, come promesso da tempo anche l’Amministrazione comunale ha predisposto una serie di iniziative per accogliere quanti stanno trascorrendo le loro ferie a Mesagne. ...
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La polizia arresta 12 individui per diverse attività illecite
Nelle prime ore del mattino di oggi, 14 luglio 2022, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare a carico di dodici soggetti, sei dei quali in carcere e sei ai domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica — D.D.A. nei confronti di un sodalizio criminoso che sarebbe riferibile al clan Romano — Coffa, operante nel territorio di questa provincia.
La Squadra Mobile di Brindisi, nell'ambito delle attività di contrasto alla criminalità organizzata, ha posto in particolare l'attenzione su un presunto sodalizio criminoso, particolarmente attivo sul territorio, che secondo gli elementi raccolti si sarebbe reso responsabile di una serie di attività illecite, peraltro ampiamente riscontrate in vari episodi delittuosi di diversa indole commessi in questo capoluogo. L'attività di indagine ha, innanzi tutto, avrebbe consentito di delineare una puntuale mappatura delle piazze di spaccio operative in questo centro cittadino, che sarebbero controllate, quando non direttamente gestite, dal clan malavitoso in parola.
Le piazze di spaccio maggiormente attive avrebbero interessato il quartiere Sant'Elia, vera e propria base operativa del sodalizio, il rione Paradiso e i luoghi della movida brindisina ove sovente avrebbero stazionato referenti del clan che si sarebbero avvalsi, per la consegna delle dosi di stupefacente, di pusher che, nell'ottica di una pronta e facile mobilità, oltre che per evitare i controlli, spesso si sarebbero mossi con performanti e-bike.
Nel corso delle indagini sarebbe emerso che l'attività di spaccio, nel novembre 2019, avrebbe avuto un grave epilogo col decesso di un giovane tossicodipendente. Questi, allontanatosi da una comunità terapeutica presso la quale era degente, a causa dell'assunzione di una dose di stupefacente, perdeva la vita mentre si trovava al rione Paradiso di Brindisi, nell'abitazione di una donna che lo aveva momentaneamente ospitato e lo aveva agevolato nell'acquisto della droga. Oltre alle attività di spaccio di stupefacenti, che sarebbe stata esercitata anche in maniera associata, le indagini avrebbero posto in risalto come molti commercianti di questo centro fossero costretti a sottostare a continue vessazioni da parte del gruppo criminale attenzionato. I soprusi avrebbero spaziato tra l'omesso pagamento di quanto acquistato o prelevato negli esercizi commerciali e vere e proprie richieste estorsive, a volte di poche decine di euro, cui i commercianti erano costretti a soccombere pena la minaccia di gravi ritorsioni o con l'esercizio di veri e propri atti di violenza.
L'inclinazione alla violenza dei componenti il gruppo criminale sarebbe stata altresì riscontrata in più episodi durante i quali sarebbero stati anche esplosi colpi di arma da fuoco, verificatisi al quartiere Paradiso e finalizzati ad affermare il controllo del territorio anche nei confronti di personaggi storicamente inseriti nella criminalità brindisina e che mal sopportavano la presenza di "nuove leve" che, di fatto, ne insidiavano lo storico predominio. stato eseguito, altresì, un decreto di sequestro patrimoniale preventivo di un immobile, in località Giancola, nella disponibilità del clan Romano-Coffa, che si sarebbe ritenuto, nonostante l'interposizione fittizia del bene ad altro soggetto, acquistato con in proventi delle attività illecite.
Mesagne. I vigili urbani trovano 2 caprette fuggite dall'ovile
Sembrava una segnalazione di routine quella giunta al Comando di polizia locale di Mesagne nel tardo pomeriggio di oggi allorquando segnalava due caprette al centro strada, in fila indiana, lungo la trafficata provinciale Mesagne-San Vito dei Normanni.
Nominati i direttori del Distretto di Francavilla Fontana, Neurochirurgia del Perrino e Medicina interna di Ostuni
La direzione strategica della Asl Brindisi ha nominato tre nuovi direttori: Giovanni Taurisano per il Distretto sociosanitario 3 di Francavilla Fontana (che comprende anche i territori di Carovigno, Ceglie Messapica, Oria, San Michele Salentino e Villa Castelli), Francesco Romeo per l'Unità operativa complessa di Neurochirurgia dell'ospedale Perrino di Brindisi ed Emanuela Ciracì per l'Unità operativa complessa di Medicina interna dell'ospedale di Ostuni.
Ai medici è stato conferito incarico di direttore di Struttura Complessa a seguito di avviso pubblico.
Il dottor Giovanni Taurisano dal 1987 è dirigente medico della disciplina di Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica nel Dipartimento di Prevenzione. Ha lavorato nel Servizio per le tossicodipendenze e nel Servizio di Igiene e Sanità pubblica, con funzioni di referente per Francavilla Fontana.
Il dottor Francesco Romeo è in servizio al Perrino dal 2005: negli ultimi anni è stato prima direttore vicario e poi direttore facente funzione del reparto di Neurochirurgia, Centro di riferimento regionale per il trattamento chirurgico del Parkinson.
La dottoressa Emanuela Ciracì lavora per la Asl di Brindisi dal 2010, in servizio nell'ospedale di Ostuni, ed è stata dal 2020 direttore facente funzione dell'Unità operativa di Medicina interna. È anche referente clinico-organizzativo della struttura post Covid di Mesagne.
Mesagne. Al via la quarta edizione del Messapica Film Festival
Mesagne. Al via la quarta edizione del Messapica Film Festival una settimana di cinema d’autore, documentari, libri, workshop, cinema per ragazzi.
LA SICCITA’ SPINGE I CINGHIALI IN CITTA’ E SUI LITORALI
SICCITA’: SPINGE CINGHIALI IN CITTA’ E SUI LITORALI, IN PUGLIA SONO 250MILA. NASCE ALLEANZA COLDIRETTI-CNCN PER SALVARE TERRITORI.
La siccità che assedia le campagne spinge i cinghiali nelle città e persino sui litorali, a caccia di cibo tra i rifiuti, aggravandone i problemi di gestione, dopo aver fatto piazza pulita di quel che rimane delle coltivazioni, ma è allarme per la sicurezza delle persone con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia e del Gargano divenute l’eldorado dei cinghiali, causa di incidenti stradali gravi anche mortali. A lanciare l’allarme è la Coldiretti in occasione della prima alleanza tra il mondo agricolo e il mondo venatorio e della gestione faunistica siglata a Roma, con la nascita dell’Associazione Agrivenatoria Biodiversitalia firmata a Palazzo Rospigliosi dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini e dal presidente del Comitato Nazionale Caccia e Natura (Cncn) Maurizio Zipponi.
Si tratta di una grande rete di migliaia di aziende per il monitoraggio e la gestione del territorio nazionale con l’obiettivo di rappresentare un argine alla proliferazione indiscriminata di fauna selvatica che mette a rischio la vita dei cittadini sulle strade e le produzioni agroalimentari Made in Italy, a partire dai suoi settori di punta, ma anche di tutelare l’ambiente, attraverso una presenza capillare in grado di prevenire gli incendi e i pericoli legati al dissesto idrogeologico e combattere il cambiamento climatico valorizzando il ruolo dei boschi di catturare Co2.
La mancanza di pioggia, con precipitazioni dimezzate nel 2022, e il caldo record hanno fatto seccare i raccolti e reso asciutti i corsi d’acqua portando i branchi sempre più verso i centri urbani e i litorali a caccia di cibo e di acqua.
I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.
Si tratta – evidenzia la Coldiretti regionale - solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati.
L’invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè - pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali.
Ma, oltre che sul controllo degli animali selvatici, l’alleanza tra Coldiretti e Comitato Nazionale Caccia e Natura ha importanti effetti anche dal punto di vista economico per il comparto turistico e agroalimentare. Si va dalla possibilità di garantire nei piccoli borghi la presenza di corner per la commercializzazione dei prodotti agricoli locali alla costituzione di una vera e propria filiera certificata consenta lo sviluppo di una filiera della carne di selvaggina l00% italiana, tracciata e certificata colmando così un vuoto. Nonostante il numero dei selvatici sia letteralmente esploso, la carne di cinghiale e dei suoi prodotti trasformati consumata nei ristoranti in Italia arriva per il 90% dall’estero.
La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per la “Rifunzionalizzazione del campo polivalente interno al campo sportivo di via Puccini”. Il finanziamento per i lavori, pari a 100mila euro, fu richiesto nel 2019 e l’iter burocratico completato da questa Amministrazione comunale. Il lavoro di verifica e inserimento dei fondi necessari nel bilancio per il campo sportivo ha portato all’approvazione del progetto esecutivo redatto dall’arch. Teresa Ramona Iacca.
Secondo l’elaborato progettuale verranno riqualificati gli spogliatoi che si trovano in totale stato di degrado e abbandono. Il progetto esecutivo prevede l’adeguamento dei servizi igienici, attualmente adibiti a locali spogliatoi per arbitri, per l’utilizzo da parte di atleti disabili e/o con ridotte capacità motorie. L’attuale condizione dei vani non consente il passaggio di persona su carrozzella ed è totalmente sprovvisto di adeguati arredi sanitari dedicati alle persone disabili.
Inoltre, sono stati previsti interventi localizzati di rifunzionalizzazione dell’edificio mirati esclusivamente a rendere i servizi igienici fruibili da parte degli atleti disabili. Infine verrà realizzato un campo polivalente con uno spazio per la pallavolo e uno per il calcetto. Questi nuovi campi saranno dotati di attrezzature sportive per lo svolgimento delle attività come i pali e le reti per lo svolgimento del gioco da pallavolo, le porte da calcetto amovibili e verrà sostituita la rete perimetrale del campo. Secondo gli intendimenti dell’Amministrazione verrà messa in sicurezza la copertura degli spalti divelta nel tempo a causa del forte vento.
“Ogni intervento sugli edifici pubblici rispetta il PEBA, il Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche – spiega il Sindaco Pasquale Nicolì -. Anche in questo progetto abbiamo chiesto un’attenzione particolare alle persone con diversa abilità per dare la possibilità a tutti di fruire del Campo”.
“Abbiamo trovato negli uffici comunali una domanda di finanziamento che non aveva avuto l’input amministrativo necessario per il completamento – dichiara Pamela Melechì, assessore allo sport -. Subito ci siamo messi all’opera per arrivare all’approvazione del progetto che ci permetterà di cantierizzare i lavori. Il campo comunale è stato abbandonato per troppo tempo, adesso è arrivato il momento di recuperare un’opera pubblica necessaria per le attività sportive”.
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Il Circolo Remiero Brindisi (con il supporto di Brio Brindisi e il supporto tecnico di Decathlon Brindisi) propone un evento inclusivo dedicato a tutte le associazioni sportive e non solo che praticano attività nel mare del capoluogo adriatico senza l’ausilio del motore. Brindisi in Voga “Vuiandu rrenta rrenta alla banchina” (II edizione), inserito nel palinsesto di eventi estivi del Comune di Brindisi, vuole essere una parata di imbarcazioni, lance a remi, schifarieddi, canoe, kajak, barche a vela, sup, surf, kite surf, tavole di ogni genere e sub nelle acque del porto interno. È in programma sabato 16 luglio 2022 alle 18 presso il Lungomare Regina Margherita (davanti alla Scalinata Virgiliana). L’iniziativa vedrà la partecipazione dei rappresentanti istituzionali del Comune di Brindisi (l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Creatività Emma Taveri e l’Assessore allo Sport Oreste Pinto) e di una rappresentanza della Capitaneria di Porto che apriranno le attività alle 17.30. Presenterà il giornalista Nico Lorusso.
Dopo il successo della prima edizione tenutasi presso il Marina di Brindisi (base operativa di buon parte delle associazioni coinvolte), la comunità potrà assistere a una manifestazione inedita, un momento di aggregazione per tutti gli appassionati che da anni si impegnano per mantenere saldo il legame con il principale elemento che contraddistingue la città stessa: il mare. Un quadro a dir poco suggestivo per un’istantanea unica che racchiude tutti gli sport acquatici; un sogno che prende spunto da un disegno a matita realizzato da Franco Romanelli, presidente dell’associazione Vogatori Remuri.
“Poter ammirare tutte le associazioni animare la città e il nostro mare sarà uno spettacolo memorabile – dichiara l’organizzatore e presidente del Circolo Remiero Brindisi Antonio Romanelli - ci tengo a ringraziare tutti i rappresentanti delle stesse associazioni non solo per l’entusiasmo con cui hanno accolto l’iniziativa, ma soprattutto per il lavoro, l’impegno e la passione destinati ogni giorno dell’anno alle rispettive cause, alla volontà di salvaguardare il mare, di rispettarlo. Un grazie sentito va al Marina di Brindisi per l’impegno e la disponibilità profusa nei confronti delle associazioni e alla Capitaneria di Porto per la collaborazione. Tutti contribuiscono a costruire l’immagine positiva che il nostro mare merita. Al di là delle singole discipline, il filo conduttore è lo stesso, un messaggio per le vecchie e le nuove generazioni: il mare è una risorsa che deve essere preservata a tutti i costi”.
Non a caso, l’evento risponde ad un rinnovato e quanto mai auspicabile spirito ambientalistico e alla riscoperta delle tradizioni marinare brindisine; inoltre, dà concretezza alla comunanza di intenti delle associazioni mappate dallo stesso Circolo Remiero all’interno del progetto BrindisInMare.com (bando Palazzo Guerrieri).
Alle 18, tutte le imbarcazioni spinte da remi, pagaie e vento partiranno dalle acque antistanti la scalinata Virgiliana per dirigersi verso l’Antico Quartiere delle Sciabiche e a seguire verso il Villaggio Pescatori. Da lì, si raggiungerà il Monumento al Marinaio per poi dirigersi tutti insieme nuovamente verso la Scalinata Virgilio.
Un vero e proprio spettacolo per la comunità locale e non solo, una suggestione importante da cui prendere spunto nei termini dello sviluppo turistico del territorio.
Il pubblico potrà assistere allo spettacolo e reperire informazioni utili circa le varie attività che vengono svolte nel mare di Brindisi.
Sarà un tuffo nel passato che sa di un ritorno al futuro nella Brindisi che tutti desiderano.
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