Redazione
Terza Commissione. "Morte serena": nella prossima seduta auditi i presidenti dei Comitati etici, poi, il voto
Riunita la Terza Commissione, coordinata dal presidente Mauro Vizzino. Due gli argomenti affrontati: 1) l’audizione, chiesta dal consigliere Tutolo, dell’assessore alla Salute, Palese-oggi trattenuto da altri impegni istituzionali- del Direttore del Dipartimento, Vito Montanaro e della presidente dell' Associazione Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, sul tema “ Temi e problematiche relativi alla Reumatologia considerati prioritari nell’ambito dell’amministrazione e del territorio della Regione”; 2) l’esame in sede referente della Proposta di Legge Fabiano Amati ed altro “ Assistenza sanitaria per la morte serena ed indolore di pazienti terminali”.
Prima di affrontare gli argomenti in esame, il consigliere Galante ha lamentato la mancata risposta dell’assessore alla Salute della richiesta formulata dalla sottocommissione e relativa alla sospensione del termine del 31 luglio quale data ultima perchè i Laboratori di Analisi si adeguino al Modello B1 previsto dalla normativa nazionale. La sospensione sarebbe argomentata con l’attesa di specifiche risposte da parte del Ministero sull’interpretazione autentica da utilizzare per il concetto di “ soglia minima di prestazioni” , da parte degli stessi Laboratori.
Il Direttore di Dipartimento ha detto che era già previsto, nei prossimi giorni, un approfondimento del tema da parte dell’assessore.
Sul primo punto esaminato, la Commissione ha ascoltato la presidente dell’APMARR, Antonella Celano, che ha sottolineato come il Covid non abbia fatto che peggiorare una situazione già di per sé delicata: liste di attesa lunghissime che negano la diagnosi precoce che in buona parte delle patologie reumatologiche fa la differenza sull’esito della patologia stessa; posti letto insufficienti, viaggi in altre Regioni anche soltanto per “diagnosticare” la patologia.
E’ intervenuto su questo il Direttore del Dipartimento alla Salute che ha sottolineato come a questi temi presenti già prima dell’emergenza Covid si stia tentando di dare ogni risposta possibile, al netto di difficoltà oggettive, come, ad esempio la carenza di medici specialisti.
La Commissione è poi passata all’esame della Proposta di Legge sulla “ Morte serena” che il consigliere primo firmatario avrebbe voluto portare entro questo mese all’esame dell’Aula. Ma proprio l’importanza e la delicatezza dei temi che la PdL affronta, ha spinto poi la Commissione, su richiesta dei consiglieri Ciliento, Perrini e Tutolo , a chiedere che la Commissione possa approfondire ogni aspetto e dirimere eventuali dubbi e perplessità, ascoltando in audizione i Presidenti dei Comitati Etici. Il Presidente Vizzino ha annunciato tale audizione per la prossima seduta della Terza Commissione, fissata il 18 luglio, ipotizzando che le audizioni possano essere seguite dal voto, nella stessa seduta.
Ospedale Comunita’ Cisternino. Caroli: “I cittadini devo saperlo, ci vorranno almeno 5 anni per realizzarlo”
Di seguito la dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, a margine delle audizioni in Commissione
“Lo studio di fattibilità del rifacimento e ampliamento dell’ospedale di comunità di Cisternino con annesso poliambulatorio è sulla carta e qui potrebbe rimanere per molto tempo ancora ed è bene non illudere i cittadini. Senza voler essere pessimisti, ma realisti è bene annunciare che ci potrebbero volere almeno 5 anni per vedere la parte esistente ammodernata e l’ampliamento necessario, per il quale (peraltro) è indispensabile l’esproprio di alcuni terreni, la valutazione di conformità urbanistica delle aree interessate e i pareri degli enti sovraordinati relativi alla media e alta pericolosità idraulica su cui insisterà la nuova struttura. Senza contare che non è ancora un finanziamento stanziato e che i 7 milioni previsti la Regione conta di recuperarli dai Fondi europei.
“Insomma tempi lunghi per uno dei presidi sanitari essenziali per Cisternino e il suo territorio, dalla data di completamento della progettazione sono, infatti, previsti per il completamento 1.495 giorni (vale a dire più di 4 anni), ma siccome ad oggi abbiamo – così come spiegato in Commissione – solo lo studio di fattibilità e non un progetto che sarà affidato nel momento in cui ci saranno le risorse è prevedibile che il taglio del nastro non avvenga prima del 2027.
“Stessi problemi anche per l’ex ospedale in via Regina Margherita a Cisternino dove non vi è traccia della progettazione dei lavori di ristrutturazione con finanziamenti PNRR per circa 3 milioni di euro.
“Seguiteremo a sollecitare e a vigilare perché i tempi possano essere accorciati. Qualcuno dovrebbe scusarsi per aver utilizzato queste strutture per fare campagna elettorale promettendo che sarebbero state completate in brevissimo tempo.”
Lavoro in Italia: si cercano più diplomati e magazzinieri
In Italia, soprattutto negli ultimi anni, si è imposto in maniera molto forte un sistema basato sul 'lavoro professionale', ossia, bisognoso di figure qualificate che conoscano ciò che fanno, ma soprattutto siano in grado di farlo bene, all'interno di una realtà aziendale in costante crescita e sviluppo tecnologico.
Proprio per questo, si sono venuti a creare degli standard di ricerca per il personale, diversi regione per regione e sempre in aumento.
Infatti, la continua richiesta di determinati ruoli, varia in base alla quantità di aziende che ne fabbisognano, determinandone così una domanda molto forte, che spesso viene disattesa.
Ma perché non ci sono abbastanza lavoratori esperti per alcuni settori del nostro mercato?
La domanda di lavoro in Italia: provincia per provincia
Nel nostro paese, la domanda, ma soprattutto l'offerta, sono sensibilmente sbilanciate.
Nello specifico, è opportuno ricordare che non tutte le regioni con le loro province sono in grado di sopperire alle crescenti richieste da parte dei cittadini per riuscire a trovare un posto fisso.
Infatti, si sta delineando un trend molto difficile da accettare, caratterizzato da un numero sempre maggiore di retribuzioni a tempo determinato e tutte concentrate nelle maggiori città del nord.
I dati cosi schematizzati vedono sul podio:
- 1° posto: Milano
- 2° posto: Roma -49% rispetto a Giugno
- 3º posto: Bologna -37% rispetto a Giugno
Le province così classificate, tranne Milano al primo posto, detengono per ora un andamento netto del lavoro decisamente negativo rispetto ai mesi precedenti, determinando così una sostanziale diminuzione delle assunzioni la lista completa e aggiornata è su annuncilavoro360.
Statistiche 2022: i ruoli più richiesti dalle aziende
Nonostante un calo del trend, vi sono alcune figure professionali più richieste dalle imprese rispetto ad altre, che abbiano qualifiche ben precise, ma soprattutto esperienza nel settore, in modo tale da essere subito disponibili e senza l'ausilio di una formazione pregressa.
Le principali categorie di lavoratori sono:
- magazziniere
- logistica/marketing
- lavoro autista
- ingegnere
- operaio
Queste sono solo alcune delle mansioni di cui si ha necessità, e purtroppo, difficilmente è possibile trovare personale adatto, dal momento che, sempre secondo statistica, per l'educazione dei nuovi professionisti non sono stanziati fondi sufficienti.
In quali aziende però sono concentrate le maggiori richieste?
Quali sono le aziende più produttive?
Vi sono aziende però, che hanno saputo ritagliarsi il loro posto nel mercato nazionale e estero, potendosi definire top.
Queste sono riuscite a prevalere sulle altre grazie a un'adeguata pianificazione del lavoro, ma soprattutto un oculato commercio estero, tale da rimanere attive e procurando lavoro a tantissimi italiani.
Le migliori del 2022 sono:
- Adecco Italia Spa
- Randstad Italia Spa
- Manpower Group
Il podio vede la maggioranza di aziende, due su tre, che hanno un background 'manuale', avvalorando i precedenti dati, che danno come principali mansioni richieste magazzinieri e operai.
In Italia quindi, è possibile affermare che il lavoro è principalmente basato su operai e magazzinieri, e molto meno 'logistico' e 'mentale'.
La richiesta di laureati nel settore però, anche se minore, non è da sottovalutare, poiché il rapporto tra manager e semplici dipendenti non deve essere sbilanciato, tale da non creare imprese estremamente rigide e con una struttura gerarchica molto chiusa e superata.
Questo dato è essenziale per comprendere a tutto tondo la situazione Italiana delle imprese, che dopo anni difficili sta cercando di risollevarsi sensibilmente.
Ricercare le figure sopracitate, è diventata una necessità, un vero e proprio bisogno impellente di nuove mani, che possano aiutare il Paese a tornare ad essere uno Stato all'avanguardia e produttivo.
Le analisi statistiche sopra citate, in tutte le loro sfaccettature, danno una idea generale della realtà odierna, che si configura ibrida.
Nello specifico, vengono richiesti lavoratori professionali e con qualificazioni agli antipodi, (es. magazzinieri vs manager/laureati) ma pur sempre formati e pronti a impegnarsi in un contesto aziendale che li valorizzi.
Conclusioni finali
Le conclusioni che si possono trarre, sono riconducibili tutte verso una Italia, ora come non mai, alla ricerca di magazzinieri e addetti alla logistica, che possano ridare un volto alle imprese e alla loro produzione di qualità.
Non solo manualità ma anche idee e spinta al miglioramento, cercando di svecchiare e spingere il Paese verso un nuovo sviluppo che possa trascinare completamente tutto il territorio.
Infatti, le differenze sostanziali tra nord e sud, sono pressoché evidenti (es: le peggiori città per richieste di lavoro, sono ubicate proprio nel Sud Italia), dimostrando che ancora non si sono superate determinate problematiche che imperversano da decenni.
É essenziale quindi, incominciare ad attuare piani che tamponino questa evidente situazione di disagio, impostando aiuti alle aziende mirati verso un obiettivo concreto, che possa tornare a farci toccare il successo.
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 2933 i casi positivi in Puglia di cui 351 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 11 luglio 2022
Dati complessivi
NASCE “RETROSCENA” A CEGLIE MESSAPICA
Martedì 12 luglio alle ore 20.00 in via Beato Angelico a Ceglie Messapica l’Associazione Casarmonica inaugurerà “Retroscena” un luogo immaginato e realizzato insieme all’Amministrazione comunale di Ceglie Messapica per la formazione e l’aggregazione giovanile attraverso il gioco e le arti e i mestieri dello spettacolo.
Retroscena è un progetto che nasce in seguito alle esperienze maturate negli anni di attività soprattutto attraverso l’azione di formazione e aggregazione svolta con e per i volontari del Festival dei Giochi, che ha portato Casarmonica a formare intorno a se un bacino di ragazzi attivi e presenti sul territorio. In tale panorama, si vuole fortemente puntare sull’avvicinamento dei giovani al “mondo delle arti e dello spettacolo dal vivo”, non come mera partecipazione passiva, bensì come veicolo di valorizzazione delle potenzialità giovanili. L’innovazione, consiste nel porre i soggetti prima come beneficiari del progetto e dopo come protagonisti delle azioni, facendo loro “vivere” il processo creativo e organizzativo di eventi e manifestazioni come realizzatori diretti.
In occasione dell’organizzazione del Festival dei Giochi e di altre manifestazioni culturali e musicali, i ragazzi attueranno su campo le competenze acquisite, guidati dai loro formatori.
L’approccio nelle varie fasi creative, tecniche, organizzative e da ultimo rappresentative, vedrà i ragazzi accompagnati ed affiancati da professionisti appartenenti allo staff di Casarmonica.
Gli incontri, in una prima fase, saranno di natura formativa e laboratoriale prevedendo la partecipazione ai seguenti workshop: progettazione e organizzazione eventi, produzione, direzione artistica, direzione tecnica, scenografia, fonica, disegno luci, allestimenti, grafica, video e fotografia, post-produzione, e comunicazione social.
Alle 21.00 Francesco “Reverendo” Occhiofino, componente della storica band pugliese Pooglia Tribe presenterà il suo ultimo libro “Libera spina. Un anno meno un giorno”.
Alle 22.00 “Retroscena” si animerà con il live della band composta dagli artisti di “FAME - INNOVATIVE MODEL for YOUNG ARTISTS CROSS BORDER LABORATORY”: Cristiano Cosa, Marina De Sario, Roberta Russo, Donatella Spinelli, Giannicola Speranza che porteranno in scena uno show nel quale si sono messi in gioco riarrangiando, in chiave inedita e corale, i propri brani, mescolando musica, stili e talenti.
Si tratta del progetto destinato a giovani cantautori pugliesi, promosso dal Teatro Pubblico Pugliese e finanziato nell’ambito del Programma Interreg IPA CBC Italy-Albania-Montenegro, e vede come partner in Italia il Comune di Civitacampomarano (CB), in Albania la Città di Tirana (Lead Partner) e in Montenegro la RTCG – Radio e Televisione del Montenegro.
La giovane band pugliese ha seguito nelle scorse settimane un percorso di formazione con
Francesco Occhiofino in arte Reverendo Revo (produttore discografico, autore, compositore e musicista), Carmine Errico (co-fondatore di Django Concerti), Giuseppe Ciciriello (attore, musicista, autore e regista) e Giorgio Consoli (attore, musicista, autore) che hanno guidato i ragazzi in un lavoro sul testo e sul corpo, ambedue fondamentali nell’approccio comunicativo col pubblico, e in una pratica di auto-racconto, anche attraverso il video e i social, che permetta loro di promuovere la propria immagine artistica attraverso il racconto di sé.
L’inaugurazione di Retroscena rientra nelle giornate di Anteprima della diciassetesima edizione del Festival dei Giochi: mercoledì 13 alle ore 21.30 in Piazza Sant’Antonio ci sarà la Visione del documentario “Aspettando la cuccagna” prodotto da “La Kinebottega” in partenariato con Casarmonica, la Cooperativa Sociale Oasi di Mesagne, l’Associazione Ricominciamo Insieme di Carovigno con il sostegno del progetto SOCIAL FILM FUND CON IL SUD di Fondazione
Apulia Film Commission e Fondazione con il Sudcon il sostegno del progetto SOCIAL FILM FUND CON IL SUD di Fondazione Apulia Film Commission e Fondazione con il Sud.
Avviso Pubblico per il servizio di trasporto scolastico
L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha approvato l’avviso pubblico rivolto alle famiglie per richiedere l’accesso al trasporto scolastico cittadino.
La principale novità, introdotta dal Consiglio Comunale lo scorso novembre, consiste nel potenziamento del servizio che è rivolto anche a studentesse e studenti che risiedono in periferia e a ragazze e ragazzi di età superiore ai 16 anni.
Il nuovo regolamento che disciplina l’utilizzo degli scuolabus è stato introdotto dall’Amministrazione Comunale per rispondere alle esigenze delle famiglie che vivono con difficoltà il quotidiano tragitto casa-scuola e viceversa dei propri figli.
“Con la modifica al regolamento sul trasporto scolastico – dichiara l’Assessore alla Pubblica Istruzione Sergio Tatarano – abbiamo potenziato un servizio finora riservato solo alle famiglie residenti nelle contrade. Il precedente regolamento escludeva una nutrita platea di studentesse e studenti che riscontravano difficoltà oggettive per raggiungere la scuola di appartenenza.”
Il bando e la modulistica per l’accesso al servizio sono disponibili sul sito internet istituzionale. Il termine ultimo per la presentazione delle istanze è il prossimo 26 agosto.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 0831 820404.
Passaggio di consegne alla presidenza del Lions Club Ostuni Città Bianca. Francesco Santoro nuovo Presidente
Si è svolta sabato 9 luglio 2022, presso l’Hotel Masseria Santa Lucia, la XVI Charter del Lions Club Ostuni Città Bianca con il "passaggio delle Consegne" tra il presidente outcoming Federica Silvestri ed il presidente incoming Francesco Santoro.
La cerimonia, svoltasi alla presenza delle autorità lionistiche del Distretto 108AB ha preso avvio, con l'ingresso dei nuovi soci: Alessandro De Benedictis, Valerio Grassi e Valeria Prete. Un momento significativo e determinante per la vitalità e la prosperità del Sodalizio.
È seguita, quindi, la fase clou del "Passaggio della Campana" fra i due presidenti.
Il presidente outcoming, Federica Silvestri, ha tracciato il bilancio dell’anno sociale 2021-22, illustrando le attività di Service svolte e ricordando ai presenti che quello appena trascorso, nonostante le difficoltà logistiche legate alla Pandemia ancora in atto, è stato un anno lionistico ricco di eventi e service per la comunità. Un anno sociale caratterizzato da un’attività molto intensa, dall’entusiasmo e dalla voglia di fare e continuare le attività dell'anno precedente, ma anche dalla ferma volontà di realizzarne nuove idee e, soprattutto, di ristabilire i contatti umani che per via del Covid sono mancati nei due precedenti anni sociali. Il Presidente outcoming ha concluso il proprio discorso manifestando la propria volontà di supportare il Presidente incoming Francesco Santoro e affermando che i soci dei club hanno rappresentato il motore di tutta l’attività di servizio: “Tutto ciò che è stato fatto, le numerose attività di Service realizzate a favole della Comunità e, quindi, gli ottimi risultati conseguiti dal Club, sono stati possibili grazie al contributo dato da ogni socio. Il nostro punto di forza è il NOI. Non è l’azione del singolo, per quanto meritevole, che fa la differenza, ma l’unione delle persone che nel Club contribuiscono con tutte le loro forze a rispondere alle esigenze umanitarie e comunitarie”
Dopo la prassi dello scambio delle spille e il tocco di campana che ha segnato l’inizio dell’anno sociale 2022/2023 ha preso la parola il Presidente Francesco Santoro che, dopo aver ringraziato il Presidente outcoming per aver guidato con passione ed entusiasmo il Club e per gli ottimi e importanti traguardi raggiunti, ha tracciato le linee programmatiche del nuovo anno sociale illustrando ai presenti la sua idea di Club: “Vedo un Club fatto prima di tutto da un gruppo di amici accomunati dalla stessa visione. Una squadra che con determinazione e fiducia lavora per lo stesso scopo comune nell’ambito delle linee guida dettate dalla nostra associazione e con il supporto della nostra Fondazione: LCIF. Immagino un club capace di rendere omaggio ai tre pilastri principali sui quali poggiano le linee programmatiche della nostra associazione: il SERVICE (la vocazione per il servizio alla comunità), la MEMBERSHIP (intesa come soddisfazione e accrescimento dei soci attivi nel service), la LEADERSHIP (abbiamo infatti bisogno della linfa vitale e dell’energia di nuove figure).”
A conclusione del proprio intervento, il neo Presidente ha presentato il direttivo dell’anno sociale 2022-22: Past Presidente e Coordinatore di Club per LCIF Federica Silvestri, 1° Vice Presidente (GLT) Michele Angelo Chiarelli, Segretario Rita Tamborrino, Cerimoniere Paola Clarizia, Tesoriere Filomena Chionna, Presidente del Comitato Soci (GMT) Giusy Fracchiolla, Coordinatore Comitato Service (GST) Serena Chiarelli, Coordinatore Comitato Marcketing e Comunicazione Valeria Prete, Revisore dei Conti Gabriele De Gioia, Consiglieri: Ignazio Anglani, Antonio Calamo, Sara Lorusso e Angela Taberini.
La Collevento chiede intervento urgente per mancati collegamenti STP con le marine di Cerano
Pre.mo sig. Prefetto
Carolina BELLANTONI
Preg.mo Presidente Provincia
Antonio MATARRELLI
Preg.mo Sindaco di Brindisi
Riccardo ROSSI
la ns. società è proprietaria dello stabilimento balneare “C-Beach”, situato in località Cerano proprio dove per decenni c’è stato il notissimo “Lido Cerano”.
Appena avviata l’attuale stagione estiva abbiamo chiesto alla Società Trasporti Pubblici il ripristino della fermata di Cerano nel collegamento tra le marine del litorale sud e la città di Brindisi. Fermata che è sempre esistita, al servizio di migliaia di bagnanti.
Sta di fatto, però, che la STP non ha attivato il servizio e questo senza un minimo di motivazioni, solo dopo le nostre proteste e quelle dei cittadini interessati ha emesso un comunicato stampa nel quale si adducono delle difficoltà tecniche nella manovra dell’autobus nel punto della fermata. È proprio la STP, nello stesso comunicato, ad ammettere ufficialmente che la stessa fermata è rimasta attiva sino al 2017. Rispetto a quel periodo non è cambiato davvero nulla e quindi rimane incomprensibile la scelta di non ripristinare tale fermata: i luoghi sono gli stessi, la strada non ha subito restrizioni e finanche il direttore di esercizio della STP è lo stesso (ing. Muscogiuri).
Anzi, rispetto a qualche anno fa adesso la STP dispone anche di autobus di dimensioni più ridotte che annullerebbero i disagi – se pure esistessero – nell’esecuzione delle manovre.
È evidente che la soppressione della fermata crea un danno notevole soprattutto ai cittadini, ai turisti e non ultimo alla nostra società. Ci chiediamo se è questo il modo in cui si vuole incentivare la rinascita del litorale sud di Brindisi? Quel litorale compromesso dalla presenza di una delle centrali più grandi d'Europa non si vuole valorizzarlo? È un segnale da dare a chi ha a cuore il territorio e si impegna con mezzi propri a farlo tornare agli antichi splendori? È questo il modo di agevolare i tentativi di ripresa economica della nostra provincia? Siamo certi, poi, che questi ostacoli (che non si vogliono superare qualora ce ne fossero) vadano nella stessa direzione del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) che ha stanziato circa 200 milioni di euro di risorse pubbliche per far rivivere i nostri litorali?
Per le ragioni sopra esposte, chiediamo alle S.V. Ill.me un intervento urgente affinché si possa ripristinare la fermata a Cerano, nell’interesse collettivo attraverso l'utilizzo dei mezzi di cui la STP già dispone.
In attesa di un cortese riscontro, formuliamo cordiali saluti.
Amministratore Unico
Collevento Srl
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Coldiretti e l’alleanza con gli armieri. Enpa: “Un patto mortale di guerra alla fauna selvatica”
Mentre grava la minaccia del peggiore provvedimento da 30 anni a questa parte contro la fauna e contro fondamentali leggi nazionali - la 157/92 sulla fauna e la 394/91 sui parchi e questo addirittura per mano del governo ,senza troppo clamore è in atto un cambiamento nel mondo delle riserve di caccia, e non solo, con una vera alleanza tra produttori di armi e munizioni ed agricoltori, quelli di Coldiretti, per il lancio del turismo "rurale", rappresentato da quello venatorio Questa è la nuova "associazione delle riserve italiane agro venatorie ",di cui oggi si tenta la realizzazione .La legge 157 del 1992 prevede che le riserve possano coprire una percentuale del territorio nazionale non superiore al 15 per cento, che è già raggiunto. Siamo tutti ben consapevoli che in questa fase è in atto un tentativo sempre più forte di fare della fauna- patrimonio indisponibile dello Stato secondo la legge quadro -un business privatistico sul territorio.
Mentre l'agricoltura è presa nella morsa di una spaventosa siccità, mentre l'acqua diviene una risorsa sempre più scarsa e preziosa, sorprende che la più grande associazione degli agricoltori, Coldiretti, si rivolga al mondo delle armi e ad un modello che ancora una volta rappresenta un attacco agli animali. In nome del turismo venatorio, Infatti ,invece di chiudere per sempre la triste pagina del ripopolamenti ,tanto discussi sotto ogni aspetto e causa anche dell' inquinamento genetico delle popolazioni naturali, aumenteranno sempre più i fagiani di allevamento pronta- caccia ,quelli che vanno incontro all'umano in attesa del becchime e vengono invece accolti a fucilate. La privatizzazione del patrimonio rappresentato dagli animali selvatici è veramente un processo gravissimo, portato avanti attraverso la distruzione della legge 157/92 ,tentativo che vogliamo denunciare a tutti i livelli; basti pensare alla filiera della carne di "selvaggina" tanto oggi perseguita( quando si dovrebbe parlare di animali selvatici e non di "selvaggina", termine desueto e assai significativo) con riferimento alle uccisioni di cinghiali il cui numero, con tutte evidenza ,deve essere mantenuto più alto possibile per alimentare questa lucrosa attività. Alla faccia di chi poi grida che i cinghiali sono troppi e che occorre sterminarli. La memoria fa difetto a molti; gli agricoltori e tanti politici dovrebbero ricordare che l'introduzione nel nostro Paese del cinghiale dall'est Europa fu dovuto, alcuni decenni fa, proprio alle smanie venatorie, per avere animali da carniere grossi e prolifici, di grande soddisfazione. Non solo. La politica degli spari massicci praticata in questi anni dal fronte venatorio e da chi lo sostiene, è ,evidentemente , un clamoroso fallimento, se si grida poi alla forte crescita del numero degli ungulati sul territorio nazionale. Chiediamo a Coldiretti che invece di tessere alleanze con il mondo degli armieri, guardi con grande attenzione a quanto sta accadendo .Vorremmo che Coldiretti si battesse contro gli allevamenti intensivi, responsabili del surriscaldamento globale e dunque della siccità che tutti ci affligge e responsabili anche di un enorme consumo di acqua, se è vero ,come è vero ,che per avere un chilo di manzo sulle tavole si consumano almeno 15.000 litri di acqua.
Tutto questo comporta un aggravio delle condizioni del nostro territorio e della produzione alimentare. Chiediamo a Coldiretti di abbandonare la tattica dell'allarmismo sulla ":invasione degli animali selvatici nelle campagne e nelle città ",forse preludio a quello scenario da Far West che il ventilato provvedimento del Governo rischia di creare. Chiediamo a Coldiretti di rinunciare all’alleanza con gli armieri e di prendere consapevolezza della tragedia della fauna, devastata dalla crisi ambientale e dal clima. In questo scenario, l’ipotesi di aprire la caccia, quest'anno, è semplicemente pazzesca.
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Mesagne. La querelle sul percolato potrebbe finire in tribunale
Non si attenuano a Mesagne le polemiche sulla presenza di percolato nel piazzale dell’Ecocentro comunale di via Muri che inciderebbe negativamente sulla salute dei lavoratori presenti. Uno scambio di battute al vetriolo tra il Comitato di base dei lavoratori e la TeknoService che gestisce l’impianto di raccolta dei rifiuti della città. La società ha fatto sapere che si tratta “di un’accusa infondata proveniente solo da una sigla sindacale, perché?”. Secondo la TeknoService il sindacato Cobas ha “probabilmente inteso strumentalizzare i fatti occorsi a seguito di un incontro sindacale con i vertici aziendali. I fatti evidenziati non rispondono al vero e, nel merito, vanno analizzati e, forse, denunciati alla autorità giudiziaria”.
La società, che opera nel rispetto delle regole stabilite dal Contratto collettivo nazionale di categoria per i lavoratori e soprattutto nel rispetto delle norme sulla sicurezza, aveva provveduto allo svuotamento delle vasche di contenimento delle acque già nello scorso mese di maggio in maniera tale da poter accogliere altri liquami senza sversarli nel piazzale. Poi, incomprensibilmente, nei primi giorni di luglio le vasche, nonostante non fosse piovuto per niente, erano di nuovo piene. Una circostanza davvero molto strana che invita a riflettere. Intanto, il Cobas ha etichettato come false le giustificazioni fornite dall’azienda.
“Se l’azienda asserisce che è tutto a posto perché il giorno successivo alla nostra segnalazione la piattaforma è stata tirata a lucido? Se l’azienda assicura che non è successo nulla perché la stessa ha detto che non è stato possibile intervenire per le manutenzioni ordinarie a causa dell’assenteismo dei lavoratori? Quindi o la segnalazione del Cobas era fondata oppure l’azienda, il giorno dopo il nostro intervento, non avrebbe avuto la necessità di tirare a lucido la piattaforma avvalendosi di una ditta esterna”, ha tenuto a precisare Cosimo Quaranta, responsabile del Cobas. “Tuttavia – ha concluso il sindacalista - comprendiamo che l’azienda si è trovata in forte imbarazzo in termine di immagine per via delle condizioni pessime della piattaforma allagata da liquami, potenzialmente pericolosi per la salute e per l’ambiente, fuoriusciti dai mezzi durate le operazioni di trasferimento dei rifiuti organici”.
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