Redazione
L’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it – il portale leader nel mercato italiano della comparazione tramite internet di prodotti assicurativi, utilities e prodotti di credito – registra un premio medio RC Auto di 443,5€ ad aprile 2024, in crescita del 9,3% sullo stesso mese del 2023, nonostante il lieve calo sul mese precedente (-1,3%).
Approfondendo l’andamento nei primi 4 mesi dell’anno, si nota come i prezzi siano saliti del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli aumenti sono diffusi su tutto il territorio, fatta eccezione per la Calabria che è l’unica a registrare un lieve calo nel periodo, pari al -2%. Altre Regioni in cui sono stati rilevati degli aumenti contenuti sono Molise (+4,3%), Valle d’Aosta (+5,1%) e Campania (+5,5%).
Al contrario, gli aumenti più marcati si registrano nel Lazio con un +17,6%, seguita da Toscana (+16,1%), Sardegna (+15,3%) e Lombardia (+15%). (Tabella 1).
Se si guarda nel dettaglio ai dati della Puglia si nota che (Tabella 2):
- Il premio medio RC Auto del primo quadrimestre è stato di 470,9€, con una crescita anno su anno del 9,8%, al di sotto della media nazionale;
- La Provincia più colpita dai rincari è stata Taranto, con il +15,9%, seguita da Lecce (+10,4%) e Brindisi e Bari (entrambe con un +10%);
- Aumenti molto più contenuti invece a Barletta-Andria-Trani (+2,9%) e Foggia (+4,7%), dove comunque il premio medio, pari a 545,6€, è al di sopra della media regionale.
In questo contesto di rialzo dei prezzi, gli italiani si sono dimostrati più attivi nella ricerca di una polizza più conveniente. Infatti, il tasso di cambio compagnia, ossia la percentuale di assicurati che al momento del rinnovo cambia compagnia, è stato del 17,8% a gennaio 2024, in crescita del 19,5% sullo stesso mese dell’anno precedente (Tabella 2).
Se da un lato è quindi in crescita la percentuale di italiani che cambia compagnia al momento del rinnovo, la maggior parte, circa l’82,2%, rinnova ancora con la stessa compagnia, senza valutare eventuali alternative più economiche o adatte al proprio profilo.
Il consiglio per questi utenti è quello di usufruire di un servizio per comparare diversi preventivi di assicurazione auto come quello offerto da Segugio.it, con il quale è possibile valutare più offerte e scegliere la più adatta alle proprie esigenze. Dai dati dell’Osservatorio di maggio 2024 risulta infatti che circa il 38% degli utenti risparmia oltre il 50% per la propria RC auto attraverso la comparazione.
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Sostenuta da un folto pubblico di appassionati, domenica 2 giugno, la squadra del C.T. “Dino De Guido” Mesagne, nella serie B1 maschile, ha trionfalmente battuto il T.C. “Filari” Messina con un perentorio 6-0. Il T.C. “Filari” è scesa in campo con una formazione rimaneggiata per l’assenza di un giocatore, tant’è che non si è potuto disputare il quarto singolare e uno dei due doppi.
Senza storia la vittoria nei tre singolari, con punteggi netti e un ritiro al terzo set. Netta anche la supremazia nell’unico doppio disputato con un punteggio che ha lasciato agli avversari un solo gioco a favore. L’incontro con il T.C. “Filari” è stato l’ultimo giocato in casa dalla squadra gialloblù.
Questi i risultati finali: nei singolari, Oleksandr Ovcharenko (C.T. “Dino De Guido” Mesagne) b. Luca Catelnuovo (T.C “Filari” Messina) 6-7 / 6-1 ritirato; Lautaro Agustin Falabella (C.T. “Dino De Guido” Mesagne) b. Pascual De Zulveta Germes Asier ( T.C. “Filari” Messina) 6-0 / 6-1; Andrea Massari (C.T. “Dino De Guido”Mesagne) b. Nicolò Romano (T.C. “Filari” Messina 6-0 / 6-1; Simone Pacciolla (C.T. “Dino De Guido” Mesagne) giocatore T.C. “Filari” Messina non presentato; nei doppi, Falabella/Rosato (C.T. “Dino De Guido” Mesagne) b. Pascual De Zulveta/Giacobbe (T.C. “Filari” Messina) 6-1 / 6-0; Massari/Pacciolla (C.T. “Dino De Guido” Mesagne) b. Romano/giocatore non presentato (T.C. “Filari” Messina).
L’incontro con il T.C. “Filari” è stato l’ultimo giocato in casa dalla squadra gialloblù e la quarta vittoria consecutiva conseguita nel girone, così consolidando il suo primo posto in classifica con 12 punti, unitamente al T.C. Lecco (che dovrà peraltro osservare il turno di riposo) vincitore in casa contro il T.C. Siracusa con il punteggio di 6-0.
Ora il C.T. “Dino De Guido” dovrà affrontare in trasferta le ultime due gare in programma nel girone: il 9 giugno contro il T.C. “Guidizzolo” (Mantova) e il 16 giugno contro il T.C. Siracusa.
Aumentano le aspettative per il sodalizio mesagnese, per i suoi dirigenti e per i suoi magnifici sostenitori. La squadra ha dimostrato ancora una volta, determinazione e grande affiatamento, requisiti indispensabili per poter competere a questi pregevoli livelli tecnici.
Il campionato sin qui svolto in serie B1, sta contribuendo a plasmare per il C.T. “Dino De Guido”, insieme a tutti gli altri risultati positivi, una esaltante stagione agonistica.
MESAGNE. PICCOLO CINEMA KEN LOACH, SI PARTE COI FILM
Dopo il grande interesse suscitato a livello nazionale, culminato con le partecipazioni del 4 e del 25 maggio alla trasmissione di Massimo Gramellini, il Piccolo Cinema Ken Loach nato nel cuore di Mesagne lancia il suo primo weekend di programmazione.
Appena rientrati dalla trasferta romana a La7, i ragazzi e le ragazze seguiti dagli ideatori del progetto Floriana Pinto e Simone Amendola, si sono messi a lavoro per scegliere i film e aprire le porte del cinema. E così venerdì 7 e sabato 8 giugno il Piccolo Loach, fedele alla sua mission di hub culturale per tutte le fasce d’età, inizierà l’attività con film per ragazzi e un film-documentario sul cinema italiano. Sarà l’occasione per ricevere il programma settimanale e ci si potrà tesserare.
Ci saranno anche due tessere d’onore: la numero 1 sarà conservata per il regista Ken Loach che nella sua ultima mail ha ribadito <<in attesa di venirvi a trovare spero che tantissima gente venga al vostro cinema>>, mentre la numero 2 sarà consegnata prima della proiezione al Sindaco Toni Matarrelli, “per aver permesso al sogno di avverarsi”.
I FILM
Venerdì 7 Giugno, alle 18, inizia il ciclo di grandi film di animazione per bambini dai 7 anni in su, e a seguire, alle ore 20, torna a grande richiesta il documentario Un villaggio del sud presentato all’inaugurazione. Realizzato all’interno del primo workshop di cinema documentario curato da Blue Desk a Mesagne nel 2016, con il coinvolgimento di cittadini di varie età, Un villaggio del sud è uno spaccato di Salento fuori dal turismo e dal folclore, un collage di ritratti poetici, a volte ironici, a volte dolenti.
Sabato 8 giugno alle ore 20 dalla Festa del Cinema di Roma arriva il film-documentario Nessun nome nei titoli di coda di Simone Amendola, del 2019.
Il film, che ha avuto grande riscontro di pubblico e critica, racconta un aspetto invisibile del mondo del cinema, quello delle comparse. Lo fa pedinando Antonio Spoletini, re senza nome di Cinecittà, che sin da giovanissimo ha ‘cercato le facce’ per i più importanti registi del cinema, da Fellini a Pasolini, da Terry Gilliam a Scorsese.
L’appuntamento per tutti è al Piccolo Cinema Ken Loach in Piazza Commestibili 1.
Per info e prenotazioni:
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Instagram: Piccolo Cinema Ken Loach
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Mesagne. Rottura condotta del Pertusillo, pressione idrica ridotta in 7 comuni di Tarantino e Brindisino
Il danno causato da terzi con un escavatore, nelle campagne di Grottaglie. Tecnici di AQP al lavoro, ritorno alla normalità previsto per la sera del 5. Disagi a Sava, Manduria, Monteiasi, Oria, Mesagne, Latiano e in una via di Massafra.
A causa di una rottura improvvisa in un tratto della condotta del Pertusillo, causata da un mezzo escavatore di terzi che operava senza autorizzazione in un terreno di Acquedotto Pugliese (AQP) nelle campagne di Grottaglie, è in corso una riduzione della pressione idrica in alcuni comuni delle province di Taranto e Brindisi: Sava, Manduria, Massafra (nella sola zona via Benedetto da Massafra), Oria, Mesagne e Latiano. A Monteiasi, nel Tarantino, la fornitura idrica è attualmente interrotta. Tecnici di AQP sono al lavoro senza sosta per riparare la condotta. Il ritorno alla normale fornitura è previsto per la sera del 5 giugno. Al fine di limitare gli eventuali disservizi, Acquedotto Pugliese, di concerto con le amministrazioni locali, in caso di necessità predisporrà un servizio integrativo di autobotti e sacchetti d’acqua.
La condotta danneggiata – realizzata in cemento armato precompresso, 1,9 metri di diametro e 1.800 litri al secondo di portata – è uno dei vettori principali di Acquedotto Pugliese e fa parte dello schema idrico del Pertusillo, lungo 190 chilometri circa, e che alimenta diversi serbatoi, sia in provincia di Lecce, sia in provincia di Bari e Taranto e parte della rete della Basilicata. Grazie all’interconnessione con lo schema idrico del Canale Principale e alle manovre messe prontamente in atto dai tecnici di AQP, si è riusciti a contenere i disagi a soli 7 abitati.
A seguito della rottura è stato necessario procedere con l’isolamento del tratto, lo svuotamento della condotta e uno scavo per verificare l’entità del danno. Operazioni completate nella mattina di oggi. Per la riparazione, già avviata, è necessario applicare un manicotto di congiunzione realizzato su misura: un intervento complesso e delicato. Il completamento è previsto per la serata di oggi. A seguire, i tecnici procederanno con il lavaggio della condotta e il graduale reinserimento dell’acqua, fino al ritorno alla normale erogazione nei 7 abitati previsto per la sera del 5 giugno.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
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“Da Salvini solo propaganda. Grave silenzio complice del Direttore Enel Lanzetta”. La passerella elettorale di Matteo Salvini a Brindisi ha delineato l’esempio perfetto del qualunquismo con cui il governo Meloni sta affrontando la grave crisi che sta colpendo il tessuto economico e industriale di questo territorio. Fa oltremodo rabbia il modo con cui si pensa di prendere in giro, insultando l’intelligenza di un’intera comunità produttiva, mediante l’ennesimo annuncio di un investimento di cui non si ha traccia concreta e che, qualora fosse realizzato, non sarebbe idoneo a frenare l’impoverimento economico e la grave emorragia di posti di lavoro, soprattutto tra l’indotto che è stato alimentato negli ultimi 40 anni proprio dalla mono committenza di Enel. L’aspetto più grave di tutta questa vicenda però è rappresentato dall’atteggiamento supino avuto dai rappresentanti di due aziende di Stato come Enel ed Rfi che si sono prestati ad un teatrino finalizzato a mera propaganda.
È inconcepibile che Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel, azienda che ha preso tantissimo da questo territorio, si sia prestato quale complice silente di una vergognosa messinscena elettorale senza contraddittorio con coloro, aziende e lavoratori, che sono vittime del disimpegno di Enel.
Lanzetta, piuttosto che fare il convitato di pietra nel codazzo da campagna elettorale del ministro di turno, torni subito a Brindisi e ci resti finché non renderà noto come e quanto vuole investire concretamente Enel su questo territorio.
La pazienza è davvero finita e da un’azienda di Stato che ha sfruttato per anni questo territorio non sono ammissibili né mance né elemosine elettorali e dai propri rappresentanti ci aspettiamo serietà e responsabilità nei confronti della comunità brindisina.
Se le prospettive di investimento sono quelle raccontate ieri nella conferenza stampa al fianco del Sindaco Marchionna è evidente che oltre i socialisti (sic!) a Matteo Salvini non stanno simpatici neanche i brindisini.
A questo punto urge un chiarimento sulle reali intenzioni di Enel ed una risposta parlamentare che faccia comprendere che si voglia realmente passare dalle chiacchiere alle proposte concrete.
Francesco Cannalire, segretario cittadino Pd Brindisi
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IGIENE URBANA – LUPERTI E GRECO: “TEOREMA” SMASCHERATA! ASSUNZIONI EFFETTUATE CON MOBILITA’ SOSPETTE
Niente da discutere su questa scelta, ma è gravissimo che neanche il primo cittadino sia a conoscenza dei criteri con cui sono state effettuate queste assunzioni che in alcun modo possono essere considerate “chiare e trasparenti”. Un fatto assai discutibile, soprattutto se rispondono al vero le voci secondo cui sarebbero stati assunti elementi segnalati da alcune sigle sindacali. Insomma, nessuna procedura pubblica, a dimostrazione del fatto che non c’è una sola cosa che funziona nel servizio della Teorema.
Cosa si aspetta ad assumere provvedimenti conseguenti?
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Elezioni 2024, richiesta di voto assistito a Mesagne
In occasione delle consultazioni elettorali, gli elettori affetti da gravi infermità o fisicamente impediti a esprimere il voto in modo autonomo, possono essere accompagnati in cabina da un altro elettore della propria famiglia o da un elettore liberamente scelto. Il diritto di voto assistito potrà essere esercitato richiedendo specifica attestazione medica che potrà essere rilasciata nei seguenti giorni e orari:
- Giovedì 6 e venerdì 7 giugno presso la sede dell'Ufficio territoriale di Igiene Pubblica di Mesagne (in piazza Gioberti) durante gli orari di apertura;
- Sabato 8 e domenica 9 giugno dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:30 alle ore 21:30 presso l'Ufficio Elettorale del Comune di Mesagne.
L'attestazione medica dovrà essere esibita al presidente del seggio prima del voto insieme alla tessera elettorale dell’accompagnatore.
In caso di impedimento fisico permanente, sarà possibile richiedere all'Ufficio Elettorale l'apposizione del cosiddetto timbro "AVD" sulla tessera elettorale.
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NAVE FANTASMA: COLDIRETTI PUGLIA, PRESIDIO AD OLTRANZA AGRICOLTORI AL PORTO DI BARI; DOPO CONTROLLI SU CARICO GRANO TURCO
Secondo informazioni circoliate la nave ALMA era già stata respinta dai porti tunisini
Gli agricoltori di Coldiretti stanno presidiando ad oltranza il porto di Bari, dopo i controlli delle forze dell’ordine sulla nave ‘fantasma’ carica di grano turco, a seguito del blitz all’arrembaggio in mare aperto in rade della nave. A darne notizia è Coldiretti Puglia dopo che con l’azione del Governo sono stati effettuati i controlli sulla nave Alma, battente bandiera maltese, con un carico di 26mila tonnellate di grano di origine turca, che secondo le informazioni circolate sin dalla settimana scorsa era stata respinta dalla Tunisia,.
Occorre fermare le importazioni sleali, introducendo con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno. Una concorrenza sleale che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole.
La ennesima asta turca riguarda l’esportazione di oltre 75mila tonnellate di grano che salperanno attorno alla metà di giugno, con il capitombolo registrato negli ultimi mesi delle quotazioni del grano, mentre nei porti pugliesi continua il via vai di navi mercantili provenienti dalla Turchia, con un fenomeno che ormai sembra inarrestabili del boom delle importazioni di grano dai Paesi Extracomunitari dell’800% dalla Turchia, di oltre il 1000% dalla Russia, del 170% dal Kazakistan, nel 2023 rispetto all’anno precedente, mentre solo nei primi 2 mesi del 2024 dalla Turchia sono stati importati quasi 35 milioni di chili di frumento duro, quasi lo stesso quantità registrato in tutto il 2022. Ma crescono del 47% anche le importazioni di grano duro dal Canada, aggiunge Coldiretti Puglia, trattato con glifosato, secondo modalità vietate a livello nazionale, che rappresenta un grave pericolo per la salute dei cittadini, a partire dalle mamme in allattamento, mettendo a rischio l’alimentazione dei loro bambini.
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DOMUS ADA MESAGNE: LA STRUTTURA RESIDENZIALE PER PAZIENTI AUTISTICI ANCORA CHIUSA, PROMESSE NON MANTENUTE
Maximum Srl in data 03 Giugno 2024 ha inviato una lettera via PEC alle autorità competenti della
Regione Puglia, sollecitando un’audizione urgente per porre fine alle lungaggini burocratiche che
ostacolano l'apertura della struttura Domus Ada. Nonostante sia pronta e accreditata da quasi un
anno, la struttura non può ancora iniziare le sue attività.
Si riporta la nota in extenso:
Egregi,
facendo seguito alla precedente Ns del 3 agosto 2023, con la presente siamo a significare quanto
segue:
Nonostante l’avvenuto accreditamento della comunità residenziale socio-educativa-riabilitativa
denominata “Domus Ada” ubicata in Mesagne con determinazione regionale n. 00205 del
18/7/2023, nonostante l’avvenuta assunzione di tutti i 14 dipendenti così come richiesto
obbligatoriamente per l’inizio dell’attività che rimangono congelati da settembre 2023 e non
possono prestare la propria attività lavorativa altrove;
nonostante i costi supportati per la realizzazione della predetta struttura pari a circa €
1.000.000,00 ai quali vanno aggiunti circa € 20.000,00 mensili per gli investimenti finanziari di cui
l’Azienda si è fatta carico compresi gli impegni assunti con le varie banche, ad oggi la nostra
struttura rimane CHIUSA.
Tutte le promesse e/o rassicurazioni fatte dalle S.V. Ill.me nel corso dell’ultimo anno non
hanno trovato alcun seguito effettivo; le famiglie dei pazienti affetti da DSA rimangano prive di
qualsivoglia supporto e/o servizio e continuamente chiedono il nostro sostegno, sostegno che siamo
impossibilitati a fornire a causa del mancato stanziamento dei fondi più e più volte promesso e mai
ottenuto, sebbene anche l’ultima Delibera Regionale n. 186 Reg. Deliberazioni Seduta pubblica del
20/12/2023 avente ad oggetto “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2024 e
bilancio pluriennale 2024-2026 della Regione Puglia (Legge di stabilità regionale 2024)” la quale
all’art. 76 ha stanziato una ulteriore somma pari ad € 1.000.000,000 da destinare alle strutture già
autorizzate all’esercizio e accreditate nel corso dell’anno 2023, come la sottoscritta Società.
Come a tutti Voi ben noto, ciò rappresenta una evidente e oramai non più accettabile
compromissione dei L.E.A. di cui all’art. 60, Capo VI, del D.P.C.M. del 12/01/2017.
In conclusione, nel ribadire il gravissimo danno non solo economico ma anche all’immagine
della scrivente società che, che negli ultimi sette anni ha pedissequamente adempiuto al complesso
iter burocratico richiesto dalla normativa, con la presente si rinnova la richiesta di un incontro
urgentissimo che possa essere risolutivo al fine di poter continuare a offrire i servizi alla persona
che caratterizzano la mission aziendale di Maximum S.r.l., nel rispetto dei nostri dipendenti e,
MAXIMUM SRL - Via Po, 53 72023 Mesagne (BR) - Telefono: 388-5657446 P.IVA: 02439000742 -
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
soprattutto nel rispetto dei pazienti affetti da DSA e delle loro famiglie, che, siamo pronti a
sostenere anche intraprendendo le dovute battaglie legali.
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Mancato accordo CIG - SIR/cobas
Il Sindacato Cobas ha svolto una riunione in Confindustria ieri , lunedì mattina del 3 Giugno , con la ditta SIR relativa alla procedura di licenziamento per 76 lavoratori che svolgevano attività per lo scarico del carbone.
La ditta Sir ci ha comunicato che rinuncia alla applicazione della cassa integrazione per cessata attività della durata di un anno e continua sulla strada dei licenziamenti;atteggiamento gravissimo dopo gli impegni presi nelle scorse settimane nell’incontro a Bari presso la Task Force Regionale sulla occupazione , guidata dal Presidente Leo Caroli.
Di fronte a tutto questo il Cobas ha chiesto immediatamente alla Task Force la riconvocazione del tavolo a Bari , informando dei contenuti della riunione la Presidenza del tavolo barese.
L’atteggiamento di SIR si configura come una grossa provocazione , forse attuata al fine di strumentalizzare a scopi aziendali la situazione ma a pagare non possono essere i lavoratori.
Negli incontri precedenti il Cobas aveva rifiutato la loro proposta che consisteva che lavoratori rimasti in attività dovevano rinunciare ai buoni pasto ed altri emolumenti.
L’azienda sosteneva che i costi della cassa integrazione erano elevati e da qualche parte li dovevano recuperare.
Questo comportamento può creare pregiudizio anche nelle altre aziende di Cerano ed è la fine per tutti.
Il Cobas ha affermato nel corso dell’incontro che la situazione di Cerano abbisogna di tempo, a cui non possiamo rinunciare.
La lotta per recuperare investimenti alternativi deve continuare , anche alla luce della propaganda elettorale di Salvini che promette per Brindisi quello che in parte era già nostro e che ci era stato tolto.
La pressione esercitata dai lavoratori del Cobas è stata forte , continuerà nonostante gli atteggiamenti che riteniamo fortemente negativi delle altre organizzazioni sindacali che escludono di fare lotte unitarie di fronte ad una situazione a dir poco disastrosa.
Brindisi 04.06.2024
Per il Cobas Roberto Aprile
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