Redazione
Epilessia, più se ne parla meno si discrimina
L’ AICE ( Associazione Italiana Contro l’Epilessia ) insieme al Consorzio ATS BR/4 continua la sua opera di informazione nelle scuola di ogni ordine e grado della provincia di Brindisi; ieri è toccato ai docenti della scuola primaria, agli educatori e al personale scolastico dell’Istituto comprensivo di S.Pancrazio S., grazie anche alla sensibilità e attenzione del Dirigente Scolastico Prof. Paolo Antonucci che ha fortemente voluto questo incontro ed hanno accolto nell’aula magna della scuola media A. Manzoni sempre dello stesso Istituto, la Dott.ssa Elia Marisa neuropsichiatra ed esperta epilettologa che ha illustrato ad un corpo docente e a tutto il personale scolastico attento e partecipe, come si gestisce una crisi all’interno della scuola, tenendo presente che i bambini trascorrono il 40% del loro tempo nelle aule e il 30% delle crisi avvengono proprio in ambito scolastico. Nella scuola come nella vita dovremmo essere attrezzati per far fronte alle emergenze, mettere le famiglie nelle condizioni di avere fiducia del personale scolastico ed aprirsi perché più si conosce,è meglio per tutti. Alle volte i bambini nascondono questa patologia per paura di essere ritenuti stupidi, ma epilessia significa essere colti di sorpresa non …..In passato ne hanno sofferto Socrate, G. Cesare,Napoleone,Dante,Michelangelo, Van Goch che stupidi certo non erano. L’obiettivo dell’AICE è quello di far parlare di questa condizione medica, perché la conoscenza della diversità elimina la paura delle differenze. Il prossimo incontro formativo e in formativo si svolgerà il 13 marzo a Mesagne con le scuole medie M. Materdona e A. Moro.
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10eLotto: centrato un 9 da 20 mila euro
10eLotto: a Modugno (BA) centrato un 9 da 20 mila euro. Puglia in festa con il 10eLotto. Nell’estrazione di martedì 5 marzo, come riporta Agipronews, a Modugno, in provincia di Bari, realizzato un 9 da 20 mila euro. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per oltre 30 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 735 milioni di euro in questo 2024.
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Con il calo della produzione a livello mondiale che ha fatto balzare i prezzi dell’olio di oliva di oltre il 40% in media in Puglia, il mercato vive una fase di stallo con l’aumento del 25% di extravergine nei magazzini, per cui è importante stringere le maglie dei controlli per difendere la produzione regionale e garantire la sicurezza alimentare dei cittadini. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi di Frantoio Italia dell’ICQRF del MASAF sui quantitativi di olio sfuso detenuto nei magazzini pari ad oltre 83mila tonnellate al 31 gennaio 2024, in aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2023, in occasione di Enoliexpo Fiera internazionale di macchinari, tecnologie e servizi per la produzione di olio.
L’azione di contrasto delle forze dell’ordine è importante – sottolinea Coldiretti Puglia - in una situazione in cui sono straniere 3 bottiglie su 4 consumate in Italia. Le frodi a tavola – precisa Coldiretti - sono un crimine particolarmente odioso perché mettono a rischio la salute delle persone, si fondano sull’inganno e colpiscono soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo. Da difendere c’è – continua Coldiretti Puglia – un patrimonio di biodiversità unico al mondo con l’ulivo in Puglia che è presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato dove si producono anche 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva.
Sull’aumento dei prezzi pesa proprio la scarsa raccolta all’estero, in particolare in Spagna che è il primo produttore ed esportatore in Italia e nel mondo. Quest’anno la Spagna - sottolinea Coldiretti regionale - dovrebbe attestarsi a circa 765 mila tonnellate, del 34% inferiore alla media degli ultimi quattro anni. Mentre in Turchia la produzione di olio dovrebbe scendere intorno alle 280 mila tonnellate, circa 100mila tonnellate in meno rispetto alla scorsa campagna. Crolla anche la Grecia – sottolinea la Coldiretti - con 200mila tonnellate previste rispetto alle 350mila dello scorso anno. Solo la Tunisia sembra in recupero con una produzione che può superare le 200 mila tonnellate, sopra le 180mila dell’ultima stagione, avvicinandosi alla media degli ultimi 5 anni che è di 228 mila tonnellate. Per questa situazione internazionale, con le scorte che si stanno esaurendo, il prezzo medio dell’olio extravergine d’oliva è arrivato a livelli record
Anche per sostenere l’economia ed il lavoro, il consiglio di Coldiretti è di scegliere le produzioni Made in Italy verificando attentamente l’etichetta. Infatti sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati – denuncia Coldiretti Puglia – non sempre è messo in evidenzia e ben leggibile che si tratta di “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva per garantire ai consumatori una maggior consapevolezza su quello che acquistano.
E’ meglio quindi – insiste Coldiretti Puglia - guardare con attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive. In tale ottica i contratti di filiera con i fondi del Pnrr sono fondamentali per lo sviluppo di prodotti 100% italiani per dare opportunità di lavoro, sostenendo ambiente e cultura, con l’olio extravergine d’oliva che è una delle componenti fondamentali della Dieta Mediterranea e della cucina italiana – conclude Coldiretti - candidata a diventare patrimonio dell’Unesco come riconoscimento di un legame fra enogastronomia, storia, società e lavoro che rappresenta ormai un asset determinante per il Paese.
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Il Segretario Generale della Fials Giuseppe Carbone esprime preoccupazione e sconcerto riguardo alle recenti pratiche adottate dall'ASL Brindisi che, purtroppo, sembrano riversarsi in un trattamento discriminatorio nei confronti dei dipendenti.
La Deliberazione n. 409 del 21/02/2024 che autorizza il comando in entrata di personale solleva questioni fondamentali legate alla parità di trattamento e alla tutela dei diritti dei lavoratori. “L'ASL Brindisi – dice Carbone - ha il dovere di operare nel rispetto della normativa vigente e delle disposizioni regionali, nonché di promuovere un ambiente di lavoro etico, equo e rispettoso. Nonostante le indicazioni della delibera regionale, l’Asl arbitrariamente autorizza un comando e contestualmente nega a tanti alti dipendenti la stessa procedura. La pratica discriminante non solo vìola i principi fondamentali della legalità, ma mette anche in discussione l'efficacia del piano assunzionale autorizzato dalla Regione Puglia. Abbiamo chiesto all'ASL di avviare immediatamente avvisi pubblici per mobilità e comandi, inclusi gli Operatori Socio-Sanitari (Oss). La carenza di personale, dovuta a varie assenze, rende necessarie numerose sostituzioni, e stante l'assenza di qualsivoglia graduatoria, l'avvio di tali procedure è imperativo per garantire una selezione trasparente ed equa”.
Il Segretario Generale sottolinea che ogni forma di discriminazione è inaccettabile e va contro i valori etici e di equità che dovrebbero guidare ogni ente pubblico. La tutela dei diritti dei lavoratori e il rispetto delle procedure sono pilastri imprescindibili per la costruzione di un ambiente di lavoro sano e rispettoso.
“Si richiede, pertanto, all'ASL Brindisi – dice Carbone - di revocare immediatamente la Deliberazione n. 409 del 21/02/2024, con la conseguente risoluzione del contratto di lavoro a tempo determinato sottoscritto illegittimamente. Inoltre, si chiede di avviare le procedure previste per rendere noti i posti vacanti attraverso la mobilità e il comando, nel rispetto della normativa vigente. La Regione Puglia, di contro, è invitata a intervenire e verificare che le irregolarità siano prontamente corrette, con la dichiarazione di nullità del contratto di lavoro a tempo determinato sottoscritto in violazione delle disposizioni regionali”.
Il Segretario Generale chiede a tutti gli Organi Ispettivi di avviare immediatamente un'attività ispettiva per valutare ogni possibile forma di responsabilità erariale e disciplinare legata all'adozione di atti illegittimi. La trasparenza e la responsabilità devono essere garantite in ogni aspetto della gestione amministrativa.
“La tutela dei diritti dei lavoratori – conclude Carbone - è una priorità assoluta. Ogni dipendente merita rispetto e uguaglianza. Non possiamo tollerare alcuna forma di discriminazione all'interno dell'ASL Brindisi”.
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FASANO – Un numero elevatissimo di colloqui, circa mille a fine giornata, ha caratterizzato la terza edizione del Job Day, organizzata da Città di Fasano e Provincia di Brindisi con il patrocinio della Fondazione ITS Istituto Tecnologo superiore per l’industria dell’ospitalità e del turismo allargato, in collaborazione con Arpal Puglia, Fortis parco culturale, Sviluppo Lavoro Italia spa (già Anpal servizi) e Adecco. Una giornata, dedicata principalmente al settore turistico, che ha visto l’incontro tra le 38 aziende che hanno aderito all’iniziativa e gli oltre 300 iscritti in cerca di occupazione, che hanno potuto valutare concretamente le tante opportunità di lavoro esistenti attualmente.
Sin dalle 9 di ieri, martedì 5 marzo 2024, al Laboratorio Urbano di Fasano, i tanti giovani e meno giovani che hanno partecipato all’iniziativa dell’assessorato al Turismo hanno vissuto un’occasione di incontro con le imprese del territorio, tesa a favorire un canale diretto di confronto tra aziende del settore turistico-culturale e i profili professionali di riferimento. Perché «Turismo è lavoro», come recita il nome dell'evento.
Una crescita importante, quella del Job Day «Turismo è lavoro» che ha visto un aumento del numero delle aziende partecipanti, dalle 24 della prima edizione alle 30 della seconda, sino alle 38 di questa edizione: Masseria Salamina, 20 m2, Hotel Sierra Silvana, Masseria Montenapoleone, Angolo 128, Egnazia mare – Agribeach, Archeolido, Ciporti pub, Ostuni a mare, Borgo Egnazia, Canne bianche, Tenuta Monacelle, Ristorante “Il Punto”, Agavi Beach, Leo 3000 spa, Epoca collection, Hotel La Sorgente, Nicolaus Tour, Grand hotel Masseria Santa Lucia, Masseria & Spa LuciaGiovanni, Masseria Torre Coccaro, Masseria San Francesco, Masseria Villa Verde, Casale del Murgese, Associazione 2Bin Fasano, Tempo di viaggiare, DASEP srl, Hotel Monte Sarago, CDS Hotels SPA, Masseria Santo Scalone, Giardini Mileto, Granserena Hotel - Bluserena SPA, Ciriè, Masseria Garrappa / La Locanda di Felisiano, Società Agricola Marzalossa S.r.l., Alchimia Collection, Masseria Don Luigi Relais e Rocco Forte Hotels.
Molteplici le figure ricercate per la stagione estiva ormai alle porte, tra le quali anche agronomi, periti agrari, biologi e guide turistiche, oltre a cuochi, camerieri, plongisti, housekeeper, addetti al ricevimento, all’accoglienza, alle pulizie, alle attrazioni, bagnini, maître di sala, concierge, receptionist e social media content creator.
«Circa mille colloqui effettuati - dice il sindaco Francesco Zaccaria - per trenta profili professionali ricercati e trentotto aziende iscritte al terzo Job Day del Comune di Fasano, un'iniziativa concreta e trasparente che mette in contatto lavoratori e imprese turistiche, per affrontare insieme stagioni turistiche sempre più lunghe e complesse».
«Siamo estremamente soddisfatti del successo di questa terza edizione di "Turismo è Lavoro" - dice l’Assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi - L'entusiasmo e la soddisfazione delle imprese turistiche e dei cittadini che hanno partecipato qualifica l’impegno che abbiamo assunto nell’incentivare le occasioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Come ribadiamo sempre, il Turismo è uno dei fattori trainanti per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio e vogliamo continuare a dare forza a questa convinzione anche continuando a mettere in campo iniziative concrete come quella di oggi».
«Quest'anno, più di quelli precedenti, abbiamo raggiunto ottimi risultati sia in termini di aziende che di utenti che hanno deciso di aderire all'iniziativa - dice la consigliera con delega ai job days Madia Decarolis - Questo ci rende orgogliosi di quanto svolto fino ad ora, la cittadinanza ha accolto con grande entusiasmo questa terza edizione di "Turismo è lavoro". Siamo pronti ad impegnarci sempre di più nell’accompagnare i cittadini e le aziende fasanesi nella delicata attività di incontro domanda offerta di lavoro».
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La UIL di Brindisi presente con una significativa delegazione all’Assemblea per il 74 anni del Sindacato celebrata ieri, martedì 4 marzo, a Roma nel Teatro Brancaccio. L’Assemblea è stata occasione per il nostro Segretario Generale Pierpaolo Bombardieri di chiamare a raccolta tutte le categorie UIL in una nuova battaglia sociale e culturale: quella della sensibilizzazione attiva e della lotta al lavoro precario nel nostro Paese.
«In questi mesi - ha fatto sapere nel suo intervento Bombardieri - abbiamo discusso con la Segreteria Nazionale e abbiamo ritenuto che fosse importante iniziare assieme un percorso di sensibilizzazione e mobilitazione delle coscienze attorno ad un tema spesso sottaciuto: quello del lavoro precario».
Tante le storie di precarietà raccontate da lavoratori e lavoratrici di ogni territorio nell’Assemblea romana. La campagna «No al lavoro fantasma» sarà una battaglia per raccontare la verità, una mobilitazione che sarà portata dal Sindacato in ogni territorio: quella dei lavatori invisibili, precari, che non si vedono e non si conoscono, che non sono tutelati, che non riescono a chiedere aiuto. Fantasmi, lavoratori e lavoratrici spesso giovanissimi, lavoratori a progetto spesso di realtà e servizi esternalizzati, lavoratori in “stage”, irregolari, senza contratto, giornalieri, cercati e sfruttati dai caporali.
È una condizione che interessa circa 3 milioni di italiani. Le donne, come sempre, le più colpite per la mancanza di parità di trattamento economico, la difficoltà di accesso ai servizi di infanzia, la mancanza di protezione sociale. Numeri impressionanti quelli raccolti dal Centro Ricerche UIL: l’«economia non osservata» vale circa il 10% del PIL nazionale, pari a 192 miliardi di euro. Molto di più dello 0,4% del PIL oggetto di contese e trattazioni nel Patto di Stabilità.
Nonostante questi dati il tema non è fra le priorità della politica. Tocca al Sindacato parlarne. Lo facciamo già ascoltando tanti di questi lavoratori nelle nostre Sedi ma questo non basta: occorre far diventare questi «fantasmi» delle «persone» con pieni diritti e dignità. «Pensiamo a tanti giovani che vogliono costruirsi un futuro, a partire dall’acquisto di una casa senza un contratto stabile e standard. Quanti – ha denunciato il Segretario Bombardieri - hanno lasciato il nostro Paese per andare all’estero. La precarietà non è solo contrattuale ma di vita, di identità sociale. Per loro è la nostra battaglia: per ridare speranza, diritti, visibilità e restituire dignità al lavoro, una dignità che oggi sembra negata».
Oltre alla Campagna di sensibilizzazione la UIL ha già avanzato numerose proposte legislative che possano aiutare a cambiare l’attuale situazione a partire dalla adozione del modello spagnolo in cui i contratti non sono mai a tempo determinato e la flessibilità è concessa solo in casi particolari contrattati di volta in volta con i Sindacati. In Spagna questa scelta non ha bloccato l’economia e l’occupazione ma ha garantito dignità.
La UIL di Brindisi risponde presente all’appello che il Segretario Bombardieri ha rivolto ad ognuno dei presenti a Roma: aggiungere al lavoro quotidiano del Sindacato questa nuova battaglia. Il nostro territorio conosce bene le ferite della precarietà e lotteremo assieme per rivendicare risposte ed un futuro migliore e diverso per i precari della Terra di Brindisi e del Paese.
Il Coordinatore provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo
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In merito a quanto segnalato dal Consigliere regionale Fabiano Amati sull’assenza di un neuronavigatore, che era già in dotazione alla Neurochirurgia di Brindisi, si precisa che la spesa per l’acquisto della nuova attrezzatura è stata prevista dalla Direzione strategica della ASL Brindisi nel Piano di investimenti per l’anno 2024, adottato nel mese di dicembre 2023, relativo all’approvvigionamento di beni riconosciuti di rilevante priorità, da finanziare con risorse proprie di bilancio.
Nella spesa complessiva di oltre 5 milioni di euro per l’acquisto di beni necessari a diverse strutture aziendali, è stata inserita anche quella del neuronavigatore, per un importo pari a 250 mila euro.
Si evidenzia che, in assenza di copertura di specifici fondi, gli acquisti delle Asl sono subordinati alla preventiva autorizzazione regionale. La richiesta è stata presentata alla Regione in data 23 gennaio (sottoscritta il 18) ed è stata riscontrata 16 febbraio. A seguito delle indicazioni fornite dal Dipartimento regionale della Salute, la Asl ha avviato l’istruttoria propedeutica all’acquisto del neuronavigatore, con l’interlocuzione con i diversi soggetti aziendali coinvolti nelle procedure.
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8 marzo, “Pezzi d’uomo”: a Mesagne lo spettacolo di Fabrizio Saccomanno.
La Stagione Teatrale organizzata dalla città di Mesagne in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese continua e in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne di venerdì 8 marzo, alle ore 21:00, propone uno spettacolo a tema: per la regia di Fabrizio Saccomanno, di e con Matteo Rocco Carbone, Riccardo Lanzarone, Simone Miglietta, Fabrizio Pugliese, Giuseppe Semeraro e Fabio Zullino, va in scena “Pezzi d’uomo”. Progetto di ricerca a mezzo teatrale, la pièce si propone di indagare, rovesciare lo stereotipo e il modello unico patriarcale, al fine di ricercare i pezzi sparsi del linguaggio dell’uomo moderno. “Pezzi d’uomo”, produzione “Ura Teatro”, è una sorta di indagine paradossale, un’interrogazione agli uomini su che cosa sanno, sentono e fanno in relazione alle donne. Con la partecipazione straordinaria di Guido Celli, collaborazione alla drammaturgia di Gianluigi Gherzi e Giulia Maria Falzea, e con il sostegno della Biblioteca Bernardini di Lecce e il patrocinio del Consiglio Regionale di Puglia. I biglietti sono disponibili online al link undefined, in tutti i punti vendita Vivaticket e al botteghino del teatro la sera dello spettacolo. Per info e prenotazioni chiamare al numero 339.1338519.
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Nota dei consiglieri regionali di centrodestra Paolo Pagliaro, Luigi Caroli, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Massimiliano Di Cuia, Antonio Gabellone, Paride Mazzotta, Renato Perrini, Antonio Scalera
“Continua il tour elettorale dell’assessora Maurodinoia nel Salento, finora ignorato e marginalizzato nelle politiche regionali su trasporti e infrastrutture. Oggi sarà a Campi Salentina per incontrare i sindaci dei comuni del nord Salento interessati al progetto della strada statale 7 ter Bradanico-Salentina. Una strada che improvvisamente, visto l’interesse mediatico suscitato dalle nostre battaglie per il rispetto del progetto originario del raddoppio a quattro corsie, diventa centrale nell’azione politica della Regione, tanto da scollare l’assessora dalla poltrona barese e portarla nel Salento. Più volte l’abbiamo invitata a venire, inascoltati, perché si rendesse conto dell’arretratezza delle nostre ferrovie e delle nostre strade, dei gap infrastrutturali da colmare rispetto a Bari.
L’abbiamo anche convocata in audizione nella Commissione Trasporti del Consiglio regionale, perché venisse a spiegarci perché la Regione abbia deciso di tirare dritto sul progetto di messa in sicurezza della 7 ter sull’attuale tracciato a due corsie, disattendendo gli impegni assunti in Consiglio regionale con l’approvazione della mozione per il raddoppio della statale nel tratto Lecce-Taranto, per collegare finalmente in modo diretto, moderno e sicuro i due capoluoghi dell’area ionico-salentina. Venga dunque Maurodinoia a rendere conto in Commissione Trasporti del suo operato, ci dia risposte sull’aggiornamento dello studio costi/benefici che abbiamo sollecitato al Comitato regionale di valutazione e la smetta di fare propaganda con i sindaci e i cittadini salentini, che non hanno certo l’anello al naso e sanno distinguere tra favole e realtà”.
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Dalla moratoria dei debiti fino alla revisione delle regole sugli aiuti di Stato contro la crisi di liquidità delle aziende agricole pugliesi, con 2237 imprese che hanno chiuso i battenti nel 2023. E’ la richiesta di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Movimprese che registra la cessazione dello 0,79% di aziende agricole in Puglia nel 2023, in occasione dell’incontro sul credito in agricoltura, a cui ha partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.
“Occorrono strumenti più agevoli e meno onerosi di accesso al credito, come per esempio il micro credito garantito, sperimentato durante il periodo Covid, e la moratoria dei debiti”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, nel sottolineare che “oggi i tassi sono decisamente superiori a quelli del credito agrario, mentre sarebbe vitale un prestito garantito a tassi bassi, in maniera tale da poter estinguere il vecchio mutuo a tassi agevolati invece che postergarlo”, dice Cavallo.
“E’ vitale fornire alle imprese del settore un supporto concreto per lo sviluppo dei processi di innovazione e la crescita dimensionale, considerato che alcune non possono più sopportare imposizioni burocratiche, follie e fenomeni che mettono a rischio il loro reddito e la loro stessa sopravvivenza, con gli aiuti di Stato come il de minimis che sono risultati inefficaci soprattutto su quelle filiere colpite dai fenomeni atmosferici”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.
L’aumento dei tassi di interesse, i costi di produzione aumentati a causa delle guerre, l’inflazione che riduce il potere di acquisto e le conseguenze di alcune scelte sbagliate dell’Unione Europea – insiste Coldiretti Puglia - stanno determinando situazioni di difficoltà in numerose aziende.
Sono stati oltre 100 gli eventi estremi in 1 anno che hanno fatto perdere alle aziende agricole il 34% in quantità della produzione – conclude Coldiretti Puglia - in un 2023 difficile sul fronte dell’andamento climatico folle con il conseguente attacco di virus e insetti alieni, sotto la minaccia della fauna selvatica e stretto nella morsa del difficile scenario internazionale e di manovre speculative che incidono sull’agroalimentare Made in Puglia.
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