Mesagne. La circonvallazione rischia di cancellare antiche testimonianze

Dicembre 09, 2016 1838

circonvallazione con rondSembrerebbe essere ormai segnato

il destino di alcuni alberi di ulivo e di una grotta, di probabile origine basiliana, rifugio nel tempo di briganti e criminali. Da questi luoghi, infatti, passerà il tracciato della circonvallazione di Mesagne e tutto verrà, oltre che stravolto, distrutto. I paletti con in cima il nastro bianco e rosso sistemati di recente definiscono lo spazio dove le ruspe dovranno passare per costruire l’ultimo tratto della circonvallazione. La modernità non è stata fermata nemmeno di fronte al paventato pericolo di distruzione di una grotta che sembra essere stata scavata diversi secoli fa. Probabilmente quegli alberi di olivo millenari saranno ripiantati in un’altra zona. Resta, in ogni modo, il problema della grotta che andrebbe ulteriormente studiata. Così, grazie alla sensibilità dell'assessore ai Lavori pubblici, Palma Librato, gli operai incaricati dalla ditta esecutrice dei lavori della circonvallazione nei prossimi giorni continueranno a scavare per comprendere meglio che cosa c’è dentro. Intanto, per verificare i lavori la Soprintendenza ai Beni archeologici di Taranto nei giorni scorsi ha compiuto un sopralluogo in contrada "Chiancaro", dove c'è la grotta al di sotto di alcuni alberi di olivo plurisecolari. L’ispettrice Assunta Cocchiaro, responsabile della Soprintendenza per la provincia di Brindisi, è arrivata in contrada "Chiancaro" per verificare l’importanza del sito accompagnata dal direttore dei lavori e dalla ditta che sta realizzando un nuovo tratto della circonvallazione. Su questa porzione di territorio mesagnese passerà la bretella, utilissima alla città per decongestionare il traffico, che unirà la provinciale per Torre Santa Susanna con quella per San Pancrazio. Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, la Soprintendenza non avrebbe valutato il sito di particolare interesse archeologico. La grotta è stata parzialmente scavata e molto probabilmente si continuerà nello scavo per verificarne la dimensione e la profondità. Oltre che l'utilizzo fatto nei secoli. Secondo alcune informazioni i tecnici avrebbero allo studio anche una variante del tracciato originario della circonvallazione che, spostandosi di pochi metri, salvaguarderebbe la grotta e gli olivi nati sulla pietra calcarea che, se spostati, potrebbero seccare. Una scelta, quest’ultima, di buon senso che potrebbe salvaguardare la storia di questo sito che racconta di un rifugio di armi nelle guerre mondiali, ricovero di briganti e, purtroppo, nascondiglio anche di qualche criminale.