Redazione

“L’Italia dei mille vini” firmati Riccardo Cotarella, enologo di fama internazionale, è un evento che nasce da un’idea di Davide Gangi, direttore di Vinoway Italia.
Il 28 e 29 giugno prossimi, a Cellino San Marco – provincia di Brindisi – presso le strutture vinicole e ricettive di Cantine Due Palme si terrà una due giorni dedicata alla degustazione di vini che portano la firma di Cotarella. Una Masterclass che si svilupperà in tre distinti momenti, attraverso la degustazione di vini del nord Italia, di quelli prodotti nel centro Italia e quelli che nascono dal sud del Paese. Sarà un vero e proprio viaggio enoico, unico ed emozionante che permetterà di narrare come meglio non si potrebbe la nostra Italia.
Tre degustazioni uniche nel loro genere che ci permetteranno di assaggiare le tradizioni, i sapori e le storie più profonde dei territori da cui vengono prodotti i vini selezionati.
Saranno tre grandi esperti del settore, a spiegare e raccontare i vini che verranno versati nei calici.
Vinoway Italia, guidata dal Ceo & Founder Davide Gangi, per realizzare tutto questo si è avvalsa anche della disponibilità di Cantine Due Palme e dell’Associazione Chef del Mediterraneo.
Andando nel dettaglio dell’evento, il 28 giugno, presso la sala Mille e Trenta Eventi di Cantine Due Palme (Cellino San Marco) si terranno due delle tre Masterclass con una selezione delle produzioni curata dallo stesso Cotarella.
La prima, in programma, alle ore 16: “Vini del Centro Italia”, sarà condotta da Gigi Brozzoni.
Successivamente la Masterclass vedrà protagonisti i “Vini del Nord Italia” condotta da Gianni Fabrizio.
Il 29 giugno, l’evento riprenderà con una Masterclass dedicata ai “Vini del Sud Italia”, diretta da Luciano Pignataro, presso la sala Mille e Trenta Eventi di Cantine Due Palme.
Ma ad essere degustati non saranno soltanto vini italiani ma anche vini, sempre curati da Riccardo Cotarella, prodotti in Francia, Spagna e Giappone.
La giornata del 29 proseguirà a Villa Neviera Wine Resort di Cantine Due Palme con un’interessante Talk Show “Imprenditori ed artisti che hanno investito nel mondo del vino”, moderato da Davide Gangi, durante il quale Riccardo Cotarella ed altri ospiti illustri condivideranno le loro visioni ed esperienze nel settore vinicolo, affrontando temi di attualità e sfide future.
Sarà possibile accedere all’evento solo su invito strettamente personale.
 

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Abbiamo temporeggiato qualche giorno prima di dare il nostro parere sulla nuova giunta, in considerazione della mancata assegnazione di ulteriori incarichi che evidentemente il neosindaco ha deciso di tenere per se, confermando la deriva bolscevica propria del nuovo corso della politica mesagnese. Qualche riflessione è dovuta: il sindaco aveva nella sua squadra brillanti medici mesagnesi: Dott Mattia, specializzando all’ultimo anno in igiene (cioè quella specializzazione che apre le porte alla gestione sanitaria), dott. Devicienti da anni medico di famiglia, dott.ssa Crusi, specializzata in rianimazione, una delle colonne portanti della terapia intensiva di Brindisi, dott. Lecce, medico legale dell’asl, per anni medico del 118 a Mesagne. Invece abbiamo appreso con enorme stupore la nomina ad assessore alle politiche sanitarie di un’infermiera di sala operatoria (quindi con una conoscenza dei problermi sanitari locali pari a zero) che vive a Mesagne da pochissimi anni.

Alla stessa vengono assegnati i servizi sociali, sfiduciando quindi Annamaria Scalera, che in campagna elettorale aveva fatto vanto del suo operato in questo campo.. Del resto da chi è riuscito a far nominare presidente della commissione sanità regionale una persona il cui lavoro era occuparsi di prenotazioni e riscossione ticket sanitario non potevamo aspettarci niente di diverso. Il sindaco ha poi confermato tacitamente quello che abbiamo da sempre ribadito in questa campagna elettorale, cioè la gestione inefficace dei lavori pubblici, sottraendo questo ruolo al confermato consigliere D’ancona e tenendo per se la delega.

Sfiduciato anche Mingenti evidentemente il suo impegno per le attività produttive non è stato apprezzato dal sindaco. Così si è verificata la situazione paradossale che il più suffragato tra i 128 candidati del sindaco, con ben 743 voti rimane a bocca asciutta. Ci sembra del tutto evidente che Il sindaco ha creato questa coalizione più per conseguire il proprio obiettivo personale della ricerca dei consensi e appagare il proprio ego smisurato piuttosto che cercare la qualità della neo giunta comunale. 

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Da gennaio 2024 ARCA NORD Salento ha modificato i criteri di calcolo dei canoni di locazione. Nonostante non vi sia stata alcuna modifica nella legge, l'Arca Nord Salento ha deciso che, nel calcolo del reddito convenzionale degli inquilini, i redditi da pensione non debbono più essere abbattuti del 40% come invece avviene per i redditi da lavoro dipendente, come avviene in tutti gli altri istituti e Comuni pugliesi. In tal modo i nuovi criteri di calcolo applicati penalizzano i pensionati interessati che si sono visti aumentare  i canoni di locazione.

Si crea quindi una disparità di trattamento, in condizioni di uguale situazione  reddituale, tra lavoratori e pensionati. CGIL, SPI CGIL, SUNIA CGIL di Brindisi hanno appena inviato il terzo sollecito di chiarimento interpretativo della norma a Regione Puglia, preoccupati non solo del danno economico e sociale che questo criterio di calcolo procura alla fascia più debole della popolazione, cioè gli inquilini pensionati, ma anche delle ricadute negative che ciò comporterebbe per tutti i bandi di assegnazione degli alloggi di E.R.P. in cui il diritto viene calcolato con l’abbattimento del 40%, e che sarebbero, quindi, inficiati dall’interpretazione  della norma che dà ARCA Nord Salento di Brindisi.  L’auspicio è che Regione Puglia, con urgenza, per la responsabilità che le compete, chiarisca quale sia il giusto criterio di calcolo da applicare evitando che la diatriba tra l’Istituto di Brindisi e le Organizzazioni Sindacali si prolunghi oltremodo, facendo crescere il disagio e l’esasperazione tra i pensionati interessati, che diventa sempre più difficile da gestire e che, senza chiare risposte, porterà sicuramente ad indire manifestazioni di protesta a tutela del diritto di equità sociale.

       CGIL BRINDISI                                 SPI CGIL BRINDISI                  SUNIA CGIL BRINDISI

            A.Macchia                                           M. Almiento                                      M. Petarra

Inaugurato oggi a San Michele Salentino il Parco giochi inclusivo intergenerazionale della Zona 167 finanziato nell’ambito del Progetto OASI (Opportunità Accessibile di Spazi Inclusivi), finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi dell’art. 72 del D.lgs. n. 117/2017 avviso 2/2020. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Giovanni Allegrini, i componenti della giunta municipale, il Presidente Nazionale UNIAT APS Pietro Pellegrini e la presidente Uniat APS Puglia Anna Pesce.
 
È nato così un luogo di incontro aperto ai cittadini e soprattutto accessibile alle persone con disabilità per rendere l’inclusione realtà e l’integrazione un fatto concreto. Si tratta di un intervento che ha visto lavorare insieme le Istituzioni in particolare il Comune di San Michele Salentino e le Associazioni Uniat Nazionale APS e Uniat APS Puglia. Un esempio virtuoso di collaborazione per dare vita ad uno spazio inclusivo, uno spazio dedicato alla cittadinanza come luogo di incontro, confronto e integrazione.
 
“La mia gratitudine va all’Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio APS Nazionale, che ha scelto San Michele Salentino per realizzare uno spazio di integrazione e inclusione destinato a tutti i cittadini” ha dichiarato il Sindaco Allegrini nel suo intervento di saluto. “La nostra comunità ha sempre investito nelle occasioni di integrazione e nei rapporti intergenerazionali, poiché è convinta che lo scambio di culture e il dialogo siano gli elementi essenziali per una crescita umana e sociale”.
 
L’iniziativa è promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che intende rendere le città e gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri e sostenibili, promuovendo la salute e il benessere di tutti i cittadini, di tutte le età. Il Parco è un importante luogo di incontro per la cittadinanza e di confronto tra generazioni, rappresenta il frutto della collaborazione prestata dal Comune al progetto, un momento di lotta all’emarginazione e una opportunità di integrazione per la cittadinanza oltre che di valorizzazione del territorio.
 
“Il Parco Giochi Inclusivo, realizzato nell'ambito del progetto OASI, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rappresenta un logo di confronto e di integrazione - afferma Pietro Pellegrini Presidente Uniat Aps Nazionale - messo a disposizione di tutti i cittadini. L'integrazione e la lotta all'esclusione sociale - conclude Pietro Pellegrini - sono priorità per Uniat e portiamo avanti questo impegno a livello nazionale, regionale e territoriale. La giornata di oggi dimostra che lavorando assieme si possono realizzare attività concrete a vantaggio dei cittadini".
 
 
Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi dell’art 72 del D.lgs. n. 117/2017 - Avviso 2/2020.

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A Mesagne è possibile fare una sauna completamente gratis. Basta recarsi al Punto di primo intervento territoriale dell’Asl, ex ospedale san Camillo de Lellis, è la sauna è servita. Almeno secondo quanto afferma la denuncia che ha presentato la Cgil funzione pubblica di Brindisi con una nota che ha inviato alla stessa direzione territoriale dell’Asl nella quale ha sottolineato una serie di criticità presenti nella struttura. In primis la mancata manutenzione ordinaria degli ambienti sanitari che ha portato al blocco dei condizionatori d’aria cui si è aggiunto il caldo torrido di questi giorni che ha messo in difficoltà gli operatori del 118, incidendo sugli stessi interventi. Le temperature sono salite oltre il livello di guardia tanto da mettere in discussione la sicurezza sanitaria di operatori e pazienti. “È di ieri la notizia che, oltre ai condizionatori già non funzionanti da tempo, si è aggiunta la rottura di una tapparella che non consente il ricambio d’aria. Le temperature torride di questi giorni, sommate al calore sviluppato dai macchinari presenti, rendono insostenibile la permanenza dei lavoratori all’interno dei locali”, ha scritto nella nota Luciano Quarta, segretario generale FpCgil di Brindisi -. Da tempo denunciamo il deterioramento della struttura afferente il Ppit del 118 di Mesagne, con il personale Asl e Sanità service costretto ad ingegnarsi per garantire la tutela della salute dei cittadini ed il benessere e la sicurezza dei pazienti, che hanno creato condizioni potenzialmente pericolose”.

Ed a proposito della pericolosità di tale situazione il rappresentante dei lavoratori dell’Asl per la Cgil, Enzo Maglie, ha aggiunto: “Oltre alle carenze già evidenziate da tempo, come la porta elettronica d’entrata mai riparata e sempre aperta, esponendo il personale Asl e Sanità service a rischi e alle intemperie, e le porte interne che ormai non si chiudono più, la questione dei condizionatori non funzionanti e delle tapparelle bloccate rappresenta il punto di non ritorno”.  Criticità che possono incidere sulla qualità del servizio erogato. “Il palliativo delle tendine per il sole non è più utilizzabile in quanto sono rotte da tempo e mai riparate. Le tapparelle forzate in chiusura creano un ambiente insalubre per mancanza di ricambio dell’aria. Questa condizione non solo alimenta la nostra preoccupazione, ma rappresenta una flagrante violazione delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e tutela della salute dei pazienti”, ha chiosato Francesco Pollastro, coordinatore sanità per la FpCgil di Brindisi. Secondo il coordinatore “le alte temperature provocano un incremento significativo delle chiamate al 118, soprattutto per patologie legate al caldo come colpi di calore, disidratazione e scompensi cardiaci. Questo aumento del carico di lavoro, combinato con le condizioni disumane in cui il personale è costretto ad operare, crea una situazione di estremo rischio sia per gli operatori che per i pazienti”. In assenza di un riscontro concreto e di azioni tangibili “entro cinque giorni dal ricevimento della presente ci vedremo costretti ad intraprendere tutte le azioni sindacali e legali necessarie a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini”, hanno concluso i tre rappresentanti sindacali.

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LA FP CGIL BRINDISI DENUNCIA LA DIFFICILE SITUAZIONE IN RELAZIONE A QUANTO ACCADE, BANDI DESERTI E NESSUN GOVERNO DEL SISTEMA O PROGRAMMAZIONE ORGANIZZATIVA PER I SERVIZI ESTERNALIZZATI DEL CONSORZIO DI BRINDISI

Non sono nuove le preoccupazioni in relazione ai servizi esternalizzati del consorzio BR 1 del Comune di Brindisi e San Vito dei Normanni. Andati deserti infatti anche i nuovi bandi proposti, con dubbie valutazioni a verifica dei costi reali del lavoro e delle tabelle ministeriali, in relazione a platee storiche rivenienti da esperienze pluridecennali in clausola sociale come segnalato da noi sui tavoli di confronto sindacali. Scotta il clima in relazione alla sempre più sconcertante agitazione ed incertezza in cui giacciono i lavoratori esternalizzati dei servizi di sostegno alla famiglia e del CAV che sono in proroga di appalto fino al 30 giugno con ancora nessuna determinazione per il loro futuro. Il servizio ADI attende ancora la liquidazione del TFR e gli emolumenti finali retributivi dalla vecchia cooperativa che gestiva l’appalto e altri lavoratori sono in attesa di liquidazione ed in causa presso vecchi gestori, con ultimi dubbi di aumenti contrattuali orari solo ad alcune lavoratrici ed ad altre storiche no. Queste e tante altre le questioni poste al vaglio di determinazioni da contrattare ai tavoli di confronto intercorsi senza alcun esito dalla nostra organizzazione. Ribadiamo di ritenere gravemente irrisolta la situazione afferente alla gestione dei servizi esternalizzati primari e non, del consorzio BR. 1,   che garantiscono i Lea sul nostro territorio, con nessuna visione strategica delle esigenze del territorio in una programmazione sempre estemporanea di welfare, non di prospettiva  e spesso mal condivisa, che abbiamo paura spinga Brindisi ancora più indietro e non avanti come meritano le persone fragili con i loro bisogni crescenti .Pertanto chiediamo a queste istituzioni responsabili di procedere tempestivamente ad una nuova programmazione atta a risolvere quanto segnalato e per giungere tempestivamente a determinazioni fattive nell’ interesse dell’ utenza e delle lavoratrici e dei lavoratori da noi rappresentati.

 

 

 

 

                                                                                                                    FP CGIL BRINDISI:

                                                                                  LA SEGRETARIA PROVINCIALE     CHIARA CLEOPAZZO

A distanza di circa di due mesi dall’inaugurazione del progetto “Refitting soul Demetra: io sono. Io posso”, modulo “Un tuffo a colori”, il sodalizio creatosi intorno all’avvio dell’iniziativa esprime grande soddisfazione. E lo fa soprattutto alla luce dell’entusiasmo che stanno mostrando i ragazzi coinvolti: intanto parte attiva per la valutazione delle criticità elettriche, meccaniche ed idrauliche, stanno partecipando a interventi di piccola manutenzione e ad attività di risanamento del legno. Tanti gli ornamenti per interni – lanternine, foto e dipinti a tema mare – già create da mani laboriose per abbellire Demetra. Emozioni e curiosità sono gli elementi che stanno accompagnando un’esperienza che si conferma una bella occasione sotto l’aspetto della crescita personale dei giovanissimi impegnati nelle attività. Sono i minori segnalati dal servizio sociale del Comune di Mesagne, gli ospiti della Cooperativa “Divenire” e di altre organizzazioni attive nel Terzo Settore – tra queste la Cooperativa “Sostegno” di Latiano e l’AIPD - Associazione Italiana Persone Down sezione di Brindisi – i protagonisti di un’avventura che sta restituendo una nuova vita all’imbarcazione sottratta all’illegalità.

«Si ringraziano il Marina di Brindisi quale partner logistico, il cantiere navale Danese, partner esecutivo per i lavori, il Fondo di beneficenza dell’Istituto San Paolo per il contributo economico stanziato. Si ringraziano altresì tutti i privati, e le imprese e gli Enti che a vario titolo, ed in più occasioni, ci hanno sostenuto e continuano a farlo», dichiarano i referenti dell’associazione mesagnese “Demetra”, da cui prende il nome l’imbarcazione e l’intero intervento, che gode del patrocinio della Provincia di Brindisi e della città di Mesagne, di Avviso Pubblico e del Consorzio ATS BR4. Le opere di refitting continueranno per alcune altre settimane, successivamente i ragazzi coinvolti saranno i destinatari del nuovo progetto socio-educativo di velaterapia permanente. Demetra, la Bavaria Cruiser 46 usata dagli scafisti per immigrazione clandestina, sarà dispensatrice di amorevole attenzione, onorando la sua intitolazione.

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Nel 2023, Caravaggio e il suo tempo; quest’anno, G7: sette secoli di arte italiana. Per il secondo anno consecutivo la grande mostra organizzata - nell’ambito del Protocollo d’Intera Puglia Walking Art - da Micexperience Rete d’Impresa, con enti promotori il Comune di Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero della Cultura, è parte integrante, esperienza significativa, si può ben dire, della quarta edizione del workshop “Puglia, a way of life” che si terrà giovedì 27 giugno alle 16,00, nella sala conferenze della Stampa Estera, a Palazzo Grazioli (via del Plebiscito, 102) a Roma. I lavori verranno avviati da Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia ed avranno come ospite speciale Luca Bianchi, direttore generale della Svimez, esperto in economia e politiche di sviluppo territoriale. «“Puglia, a way of life” è un evento per ragionare su un modello integrato di promozione della qualità della vita che riguarda le persone e le comunità, attraverso pratiche che trovano il loro fondamento nel patrimonio materiale e immateriale della regione», spiega una nota istituzionale che riferisce della partecipazione dei vertici politici ed istituzionali della Regione negli ambiti della cultura e del turismo E stando a quei presupposti, le esperienze da raccontare sono quella della Fondazione Paolo Grassi, che celebra i 50 anni del Festival della Valle d’Itria e quella della Rete d’imprese Micexperience, che con il suo presidente Pierangelo Argentieri illustrerà la mostra G7: sette secoli d’arte italiana, allestita nel castello di Mesagne (Brindisi), ideale percorso in continuità con quanto accade nel maniero normanno svevo da diversi anni in qua.

«Oltre tutte le cose belle, che sono state già dette della mostra, curata dal prof. Pierluigi Carofano – ha detto Pierangelo Argentieri -, qui giova riflettere su un dato di fatto: come il G7 è stato evento straordinario e irripetibile per la Puglia, così è questa mostra che compendia 7 secoli di arte italiana attraverso 51 opere, che difficilmente sarà possibile ricomporre insieme in altro contesto. Dal seguace di Nicola Pisano ad Alberto Burri e con unico artista vivente il tarantino Roberto Ferri – ha proseguito Argentieri -, la mostra di Mesagne è stata costruita, opera dopo opera, con la collaborazione di musei e collezioni pubbliche e con il significativo apporto di collezionisti, fino a farne un unicum da godere nelle sale nobili del castello di Mesagne. Essa peraltro – ha concluso - è esempio virtuoso e consolidato di come si raggiungano grandi risultati con la collaborazione fra Enti e privati».
Non meno entusiasta il sindaco di Mesagne (Brindisi), on. Antonio Matarrelli, confermato di recente con un autentico plebiscito alla guida della città: «La mostra “G7: sette secoli di arte italiana” rappresenta il fiore all’occhiello della già ricca programmazione culturale della città di Mesagne degli ultimi anni – ha detto -. Ma è anche l’occasione per partecipare da protagonisti alla grande stagione pugliese che ha fatto degli investimenti culturali un volàno di sviluppo. Confidiamo, sulla scorta dell’esperienza degli scorsi anni, in un flusso di turisti nazionali ed internazionali ancora maggiore: sapremo accoglierli nel migliore dei modi – ha concluso -, tanto con un articolato cartellone di iniziative estive, quanto con una variegata offerta all’insegna dell’ospitalità e della proposta enogastronomica di eccellenza.»

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Coco Romano è il nuovo capo allenatore della Mens Sana Mesagne. Dopo l’incarico conferito a Domenico Santoro come direttore sportivo, la società mesagnese pensa in grande e affida la panchina a un tecnico preparato e di provata esperienza. Il curriculum di Romano parla chiaro, dagli inizi quando diventa capo allenatore giovanissimo a soli 21 anni per passare poi su una infinità di panchine tra campionati regionali e Serie B a Ostuni, Ceglie, Brindisi. E poi ancora Pulsano, Oria, Bisceglie, Bari, San Vito, Monteroni, Monopoli e Mesagne. Insomma un vero lusso per il campionato di Divisione regionale uno dove la Mens Sana Mesagne parte con tante ambizioni. “E’ una opportunità che ho accettato e che mi ha caricato molto - dice coach Romano.   E’ risultato determinante il progetto semplice, chiaro, animato soprattutto da un’ottima visione.  Non nascondo la soddisfazione per il fatto che la Mens Sana e i nuovi dirigenti abbiano scelto me quale profilo tecnico a cui affidare questo incarico e,  per questo, ringrazio tutti quanti si sono prodigati affinché questo accordo si raggiungesse”. Romano avrà in campo uno staff tecnico di primissimo livello, Angelo Capodieci e Fabio Mellone, freschi di una prestigiosa salvezza e una finale Under 19, mentre Gabriele Agnello curerà le statistiche. E proprio lo staff tecnico è già al lavoro per la definizione del roster che sarà ai nastri di partenza all’inizio del prossimo campionato. Si riparte dal confermato Stefano Potì, ancora una volta con i gradi di capitano, e dai giovani Samuele Panico e Silvano Moro. Gli altri under, i protagonisti della passata stagione sportiva, si trasferiranno nelle sedi universitari del nord Italia.

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Nella mattinata di oggi, presso lo studio notarile Lexat di Roma, è stato ricostituito il capitale social del Brindisi Football Club S.r.l. da una cordata di imprenditori. Con il subentro del nuovo assetto proprietario, il socio Giuseppe Roma è stato designato alla presidenza del club. Si apre così una nuova pagina per la storia del calcio brindisino, il primo step di un percorso che guarda alla definizione di una nuova prospettiva e di un nuovo progetto, credibile e competitivo, ma soprattutto capace di ricreare un clima di fiducia e di aspettative attorno alla maggiore espressione di calcio della città.

La società è attesa a un protocollo di adempimenti che dovrà condurre all’iscrizione al campionato nazionale di serie D, entro il prossimo 14 luglio, e alla dotazione di una struttura dirigenziale chiamata ad allestire una squadra competitiva e ad assegnare ogni altro ruolo tecnico e operativo. La dirigenza sarà subito al lavoro per sviluppare talenti, pianificare la stagione sportiva, gestire le risorse umane e tecniche oltre che stabilire una comunicazione efficace all’interno e all'esterno dell’organizzazione.

La nuova proprietà è pienamente consapevole delle sfide che questa transizione comporta, ma è altrettanto determinata a perseguire con fermezza gli obiettivi stabiliti. Il Brindisi Football Club si impegna a mantenere aperti i canali di comunicazione con tutti i player della città - tifoseria, istituzioni, enti, aziende e comunità - per garantire trasparenza e coinvolgimento nella realizzazione dell’ambizioso progetto sportivo. Si ringrazia per quanto fatto negli anni scorsi la famiglia Arigliano, da oggi estranea alla nuova compagine societaria.

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