Redazione

Serve stretta per la pubblicazione del decreto per rendere operativa la Legge nazionale contro le pratiche commerciali sleali che ha recepito la direttiva europea. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’avvio della procedura di infrazione avviata dalla Commissione contro dodici Stati membri, tra cui l'Italia, per non aver recepito le norme dell'Ue che vietano le pratiche commerciali sleali nel settore agroalimentare.

“Con le pratiche sleali si aggravano le distorsioni dal campo alla tavola, visto che per ogni euro di spesa in prodotti alimentari solo 15 centesimi arrivano all’agricoltore ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi, con i problemi maggiori in Puglia per gli ortaggi e la frutta fresca come ciliegie e uva da tavola. La crisi causata dal Covid rischia di peggiorare la situazione, con ripercussioni sugli anelli più deboli della catena alimentare, gli agricoltori e i consumatori”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato. Le vendite sottocosto dovranno ora rispettare una serie di parametri a partire dal semplice superamento dei costi medi di produzione elaborati dall’ Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea).

E’ lunga la lista delle pratiche commerciali sleali - dice Coldiretti Puglia - messe al bando dalla direttiva Ue e recepita dalla legge nazionale che deve diventare operativa. Pagamenti in ritardo (oltre 30 giorni dal termine stabilito di consegna per i prodotti agroalimentari deperibili e superiore ai 60 giorni nel caso di non deperibilità), annullamento dell’ordine da parte dell’acquirente con preavviso breve (inferiore a 30 giorni) e che non consente al fornitore di trovare acquirenti alternativi ai suoi prodotti, modifica unilaterale delle condizioni di un accordo di fornitura – aggiunge Coldiretti Puglia - richiesta al fornitore di pagamenti che non sono connessi alla vendita e di indennizzi per deterioramento o perdita di prodotti agricoli e alimentari che si verificano quando sono già di proprietà dell’acquirente o comunque già nei suoi locali, rifiuto di confermate in un contratto scritto le condizioni di vendita, divulgazione illecita da parte dell’acquirente di segreti commerciali, minaccia al fornitore di ritorsioni commerciali quando il fornitore rivendica i suoi diritti contrattuali, addebito al fornitore del costo sostenuto per i reclami dei clienti anche se questi non ha alcuna responsabilità.

E ancora – insiste Coldiretti Puglia - la restituzione dei prodotti senza alcun pagamento, la richiesta di un pagamento per la messa a disposizione del mercato e di un contributo del costo degli sconti per la promozione e per la pubblicità, il marketing o per il personale impegnato ad organizzare gli spazi dove avviene la vendita dei prodotti.

Ma la legge colpisce anche il meccanismo delle aste al doppio ribasso che provoca forti distorsioni e speculazioni aggravando così i pesanti squilibri di filiera della ripartizione del valore visto che per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo.

Per difendere gli agricoltori dallo strapotere delle grandi catene distributive – spiega la Coldiretti – si interviene anche sui ritardi di pagamento delle forniture e sulle modifiche non concordate dei contratti, fino ai mancati pagamenti per i prodotti invenduti. E’ stato introdotto nel provvedimento anche l’anonimato di chi denuncia tali vessazioni e viene data alle associazioni di rappresentanza la possibilità di presentare le denunce per conto dei propri soci.

Nel testo approvato è importante – conclude la Coldiretti – la valorizzazione dell’intervento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentare (ICQRF) funzionale al rispetto del funzionamento del mercato e delle filiere per le acquisite competenze in ambito agroalimentare.

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La città di Mesagne si è candidata a essere per il 2024 la “Capitale italiana della Cultura”. Tra le tante peculiarità che l’Amministrazione comunale presenterà nella proposta c’è un asso: Vito dell’Aquila, il giovane atleta medaglia d’oro per il taekwondo alle Olimpiadi di Tokyo. Sono 24 le città italiane che hanno presentato la manifestazione d'interesse al ministero della Cultura per partecipare al titolo di «Capitale italiana della cultura» per l'anno 2024.

Quasi identica distribuzione geografica tra le diverse zone del Paese con 7 città al centro, 7 al nord e 10 tra sud ed isole. Adesso tutte le città partecipanti dovranno presentare il proprio progetto che sarà sottoposto alla valutazione di una commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali. La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell'intera comunità. Il titolo di Capitale Italiana della Cultura nasce dalla vivace e partecipata competizione che culminò il 17 ottobre 2014 nella designazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. «La storia pluriennale di questa sfida ha dimostrato tutta la capacità della cultura di mettere in moto dei meccanismi virtuosi e percorsi di valorizzazione di tutte le città al di là della vincitrice» ha commentato il Ministro della Cultura Dario Franceschini. Per il sindaco Toni Matarrelli: “Mesagne ha come caratteristica un elemento che può concorrere alla pari di altri Comuni che stanno partecipando: 3000 anni di storia. Infatti, abbiamo le terme romane, il castello Normanno-Svevo, un centro storico importante, i parchi archeologici di vico Quercio e di Muro tenente, diverse chiese barocche con un corredo pittorico eccellente. Sono dei musei ecclesiali che si aggiungono al museo della civiltà messapica, al museo liturgico, al museo dei padri Carmelitani e al museo della luce. Insomma, un patrimonio culturale invidiabile e un fermento intellettuale vivo”. Ma il sindaco ha tenuto a sottolineare anche “le tantissime iniziative che rendono questa città una delle più avanzate in linea con la proposta culturale espressa dal ministero. In fase di stesura del progetto daremo una caratterizzazione alla nostra proposta e abbiamo fiducia che sia presa in considerazione”. Non è tutto poiché la città ha una cultura sportiva importante. La conquista della medaglia d’oro nelle Olimpiadi di Tokyo, da parte di Vito Dell’Aquila, ha portato la città di Mesagne all’attenzione della cronaca internazionale. Pertanto, la città aspira ad avere altrettanti riconoscimenti internazionali.

“Sicuramente – ha confermato il primo cittadino - ormai Mesagne è considerata la Capitale europea del taekwondo. La medaglia d’oro vinta da Vito dell’Aquila è un dato di fatto. È accaduto qualcosa di miracoloso. Nella stessa città nel giro di 2 olimpiadi, nel 2012 e nel 2021, sono state vinte 2 medaglie d’oro da atleti pugliesi e in particolare mesagnesi. Solo nel 1976 un altro pugliese, Pietro Mennea, aveva vinto una medaglia d’oro”. Quindi, il sindaco Matarrelli ha spiegato i motivi di questo primato. “A Mesagne – ha detto - abbiamo la palestra del maestro Roberto Baglivo che negli anni ha prodotto 6 campioni del mondo, 19 campioni europei e 1100 campioni italiani. Tantissimi i giovani che ogni anno chiedono di allenarsi in questa palestra. Alcuni di loro arrivano da varie parti d’Italia. Numeri da guinness dei primati”.

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Il movente dell’atto vandalico, ed intimidatorio nello stesso tempo, perpetrato a Cellino San Marco alcuni giorni fa, con la distruzione di oltre mille piante di un giovane vitigno Primitivo ai danni di un imprenditore locale, inizia a delinearsi sempre di più. Ogni giorno gli investigatori stanno aggiungendo un tassello al puzzle che stanno ricostruendo da alcuni anni. Una sequela di atti intimidatori perpetrati ai danni di alcuni produttori viticoli che riportano a una sola regia e ad una solo strategia: la guerra dei terreni. In pratica sotto scacco dei delinquenti si sono trovati, uno dopo l’altro, alcuni proprietari di cinque ettari di vigneti, ubicati in contrada “Li Veli”, vendutI a un imprenditore vitivinicolo toscano, anch’egli finito nelle grinfie dei criminali che gli hanno distrutto quattro ettari di vigneto. Prima di lui c’era stato Angelo Maci e dopo di lui Cosimo Fortunato, che solo nel gennaio 2021 gli ha venduto la sua proprietà. Logico che la domanda che gli investigatori si sono posti è stata a chi facevano gola quei vigneti e perché? Intanto, sulla vicenda è intervenuta la prefettura che per il giorno 30 luglio ha convocato il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Chiara la pressione che sia gli imprenditori e le organizzazioni di categoria sia l’opinione pubblica stanno facendo al fine di ritornare ad avere un clima di serenità nella cittadina di Cellino San Marco.

“Sono una persona tranquilla, non ho mai litigato con nessun né ho avuto screzi – ci ha raccontato Cosimo Fortunato – non ho la mi nima idea di chi possa essere stato. Ho venduto un mio terreno poiché ho allentato il lavoro. Non sono mai stato contattato da qualcuno che mi abbia chiesto precedentemente l’acquisto del terreno. Pertanto non comprendo per quale motivo sono stato preso di mira da questa gente”. In ogni modo Fortunato ha assicurato che ripianterà il vigneto che i malviventi gli hanno distrutto.  Per il presidente del Consorzio Ue Coop, del Consorzio di tutela del Brindisi e Squinzano Dop e di Cantine Due Palme, Angelo Maci, la matrice è chiara: “L’atto incendiario dello scorso anno subito da Due Palme e poi subito dopo la sparatoria sulla vetrata di casa mia è la stessa regia della distruzione del vigneto della masseria “Li Veli” e del vigneto dell’amico, Cosimo Fortunato, stessi mandanti stessi esecutori”. Infine, la prefetta di Brindisi, Carolina Bellantoni, ha convocato per venerdì 30 luglio alle ore 11 un incontro del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica allargato al sindaco di Cellino San Marco, territorio dove le scorse settimane e ancora pochi giorni fa diversi imprenditori vinicoli sono stati bersaglio di atti vandalici. Alla riunione del Comitato parteciperanno anche le associazioni di categoria. In particolare nella notte fra giovedì e venerdì scorsi in un vigneto sono state danneggiate oltre mille piante con il frutto in maturazione. Meno di un mese fa, il 29 giugno, era stato distrutto un intero vigneto di un’azienda agricola.

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1°SUMMER FOOTBALL 2021 DELL'ACCADEMIA CALIO MESAGNE.
Prende il via oggi il 1°Summer Football 2021, torneo di calcio a 6 Giovanile riservato alla fascia di età mista fra Under 17 e Under 15. Il torneo si svolgerà c/o il campo Parrocchiale di S.Pio sede degli allenamenti della Scuola Calcio gialloblù, con la collaborazione del Csi Brindisi e prevede la partecipazione di otto squadre suddivise in due gironi che si sfideranno ogni giorno per due settimane a partire dalle ore 18.30. Il Torneo organizzato dal Responsabile della Scuola Mister Carlo Carvignesi, fungerà da "antipasto" alla nuova Stagione Sportiva calcistica Giovanile 2021/22. Queste le squadre partecipanti: Mesangeles Lakers, Divano Kiev, F.C.Latiano, Cicristi, Baba, Carla Devicienti, Trimonazzi, LI Numeri Uno.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 27 luglio 2021 in Puglia, sono stati registrati 11.186  test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 132 casi positivi: 30 in provincia di Bari, 12 in provincia di Brindisi, 13 nella provincia BAT, 18 in provincia di Foggia, 27 in provincia di Lecce, 27 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.

E’ stato registrato un decesso, in provincia di Foggia.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.850.144 test.

246.745 sono i pazienti guariti.

1.824 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 255.237 così suddivisi:

95.643 nella Provincia di Bari;

25.724 nella Provincia di Bat;

20.018  nella Provincia di Brindisi;

45.394 nella Provincia di Foggia;

27.497 nella Provincia di Lecce;

39.725 nella Provincia di Taranto;

842 attribuiti a residenti fuori regione;

394 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Mesagne. Si era impossessato di un telefono cellulare prelevandolo nell’abitazione del suo amico, arrestato a Brindisi.

A Brindisi, a conclusione di attività di indagine, i Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato un 66enne di Brindisi per furto. In particolare, nella serata del 26 luglio, un 47enne di Mesagne ha denunciato presso la locale stazione di aver subito un furto presso la propria abitazione. Nell’occorso, gli era stato asportato anche un telefono cellulare che i militari operanti hanno immediatamente localizzato all’interno dell’abitazione del 66enne, in Brindisi. La successiva perquisizione domiciliare ha infatti consentito di rinvenire quel dispositivo nella cucina. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, il 66enne è stato rimesso in libertà.

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Proseguono le attività programmate dall’Amministrazione Comunale di Francavilla fontana per il decoro cittadino e il miglioramento della pubblica illuminazione.

In queste ore sono state installate in alcuni punti critici del centro urbano delle fioriere che avranno la funzione di abbellire il contesto architettonico e dissuadere gli automobilisti dalla sosta selvaggia.

“Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale del regolamento che disciplina il posizionamento di fioriere all’esterno delle abitazioni private – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo deciso di avviare anche nelle aree pubbliche questo inedito percorso per la Città. L’obiettivo è dissuadere gli automobilisti dai comportamenti incivili senza usare la forza, ma facendo leva sulla bellezza.”

Un altro fronte in evoluzione riguarda il rinnovamento della pubblica illuminazione, come programmato nei mesi scorsi. L’intervento consiste nella sostituzione dei vecchi pali con nuovi corpi illuminanti che, oltre a ingombrare meno i marciapiedi, aumentano la capacità di illuminazione delle strade.

Dopo via Barbaro Forleo, sono attualmente in corso i lavori lungo via Di Vagno e a breve si avvieranno gli interventi in via Michele Imperiali.

“La situazione della pubblica illuminazione rappresenta un fattore di criticità che abbiamo ereditato dal passato. Sin dal nostro insediamento – prosegue il Sindaco – stiamo intervenendo per mettere in sicurezza le strade interessate da questo problema.”

Intanto proseguono le operazioni di sfalcio. Nelle scorse ore sono stati avviati gli interventi nella zona PIP, in Contrada Mozzoni, via Pisacane, via Costantino, via Massari, via Della Conciliazione, via Simeana, via Pastorelli, via Trieste e vicolo Sardiello.

“Come ho avuto modo di dichiarare in più occasioni – conclude il Sindaco – le operazioni di sfalcio su un territorio esteso come quello di Francavilla Fontana richiedono tempo. Con pazienza arriveremo in tutte le aree della Città.”

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Il Movimento No Tap/Snam della Provincia di Brindisi insieme ad altri movimenti ed associazioni di carattere nazionale e collegamenti mediterranei organizza un incontro dall’1 all’8 Agosto 2021 presso il Camping “Cala dei Ginepri” (Costa Merlata di Ostuni ) per discutere di cambiamenti climatici ,della necessità di uscire immediatamente dai combustibili fossili, di differenze di genere, di fermare la  rapina di risorse economiche come il PNRR, dello sfruttamento e depredamento di terra e materie prime di interi paesi, di profughi economici e di tante morti in mare .
Si può trovare programma e materiali sul sito ed anche pagina facebook "Climate camp Ostuni 2021".

In queste giornate parleremo quindi della  lotta ai combustili fossili e di bloccare  subito i programmi dei gasdotti, dal Tap al Poseidon, che significa immediatamente contribuire a  salvare il pianeta e lottare contro un capitalismo sempre più vorace .

E’ la stessa filosofia che percorre   il PNRR che non è altro che un finanziamento alle grandi opere inutili, dannose e costose, aumentando a dismisura un debito pubblico che sarà pagato da tutti i cittadini.

Ci troviamo di fronte ad un  capitalismo  sempre più vorace , capace di scatenare guerre “umanitarie” per i loro interessi economici e dall’altra  gli stessi propongono al mondo  . attraverso i G7 e G20, una velleitaria lotta ai cambiamenti climatici.

I diversi G20 che si sono svolti in Italia fino ad oggi hanno dimostrato che la loro economia viene sempre al primo posto.

In Puglia ad esempio abbiamo vissuto il G20 dei Ministri degli Esteri che ha avuto come epilogo la decisione della lotta al Daesh nel Sahel, che ha tutto il sapore dell’ennesima avventura coloniale rivolte alla certezza dello sfruttamento delle materie prime.

Così come abbiamo assistito in questi giorni al rifinanziamento della missione in Libia, chiudendo gli occhi su torture e morti in mared altro ancora, pur di assicurarsi la presenza di aziende italiane come l’Eni e dintorni.

Il programma del campeggio ha lo scopo  di abbracciare una serie di temi su cui costruire percorsi sempre più unitari come era già avvenuto per il 23 marzo 2019 dove sfilammo in centomila ,quando unimmo in piazza la maggior parte delle vertenze territoriali italiane.

Discuteremo quindi di fonti fossili, di Grandi Opere e lotta al PNRR, di differenza di genere, della riscoperta del nucleare e del deposito nazionale , di estrattivismo , di migranti, di popoli  come  i Mapuche che lottano contro i Benetton in Patagonia , dell’uso della  emergenza per distruggere il territorio e proporre nuovi programmi per l’agricoltura come nel caso della Xylella,di cambiamenti climatici, del G20 a Roma il 30 Ottobre e della già programmata manifestazione nazionale dei movimenti, della preCop di Milano e della Cop di Gaslow.

Le assemblee si svolgeranno la sera vicino la caletta di Santa Lucia che si trova nei pressi della Masseria Santa Lucia ,sempre zona Costa Merlata .

La sera la trascorreremo insieme con la musica, per finire poi con i tamburelli sul mare in questa bellissima caletta di Santa Lucia.

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“La parte ambientalista del PD ha sventato il tentativo dell’amministrazione comunale di Brindisi di continuare la convivenza inquinante della città con petrolio, carbone, malattie e fame, bocciando il parere contrario al serbatoio di GNL nel porto di Brindisi. 
Ora spero che tutto il Gruppo consiliare recuperi unità, offrendo serenità a un dibattito pubblico che ha bisogno solo di cose concrete, perché l’amministrazione pubblica non è una riunione del collettivo studentesco, convocata al sol fine di decidere chi occuperà la prima fila del corteo”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano
Amati. 

“Il Governo nazionale, la Regione Puglia e il PD nazionale, regionale e provinciale, sostengono da sempre e con particolare vigore la transizione energetica, stufi dei ‘no’ continui alle tecnologie che disinquinano e assicurano il progresso civile ed economico. 
In questo processo di avvicinamento al nuovo mondo green, su cui sono rivolti tutti gli sforzi culturali ed economici dell’Europa, dell’Italia e della Puglia, ci sono pure i serbatoi di gas naturale liquefatto, che consentono di dare una qualificazione d’importanza ai porti proprio perché in grado di utilizzare il gas come carburante di transizione e quindi abbattendo le emissioni inquinanti da petrolio e carbone.
In questo contesto, contrastando politicismi e ideologismi travestiti con tecnicismi così impropri da tracimare in strafalcioni giuridici, alcuni Consiglieri comunali del PD hanno deciso di abbandonare la seduta del Consiglio al sol fine di ottenere il rispetto del programma nazionale, regionale e provinciale del loro partito sui temi dell’ambiente e dell’energia. 
E poiché in tutta questa vicenda, l’intero Gruppo consiliare del PD ha vissuto uno stato d’assedio incompatibile con un dibattito pubblico aperto, libero e di merito, sono certo che nel giro di qualche giorno sapranno recuperare amicizia e solidarietà, così da dare a Brindisi ciò che la città merita e all’amministrazione comunale un messaggio di responsabile lealtà e non di cieca fedeltà”.

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L’obbligo del green pass sul lavoro mette a rischio le forniture alimentari in una situazione in cui solo la metà della popolazione è completamente vaccinata e grandi difficoltà ci sono per l’arrivo di stagionali dall’estero dai quali dipende 1/4 dei raccolti Made in Italy. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento alle decisioni sull’utilizzo del green pass nel sottolineare che nelle campagne si è in piena attività per la raccolta di frutta e verdura mentre è prossima la vendemmia.

“Garantire sicurezza ai migranti anche sul fronte sanitario è stato il nostro obiettivo prioritario, perché stiamo offrendo servizi diversificati ai braccianti agricoli per integrarli al meglio. Per noi sono tutt’altro che ‘invisibili’, anzi sono divenuti parte integrante del lavoro in agricoltura, tanto da aver organizzato di concerto con l’Assessorato regionale alla Salute e le ASL, con l’hub vaccinale a Foggia dove sono state somministrate anche le seconde dosi ai migranti di Casa Sankara Ghetto Out e domani sarà chiuso il percorso anche nell’hub di Molfetta”, rende noto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

In Puglia è ottenuto da mani straniere più di ¼ del Made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore – aggiunge Coldiretti Puglia - con oltre 973mila giornate di lavoro fornite da lavoratori stagionali stranieri solo in provincia di Foggia, il 27,61% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore. La somministrazione delle dosi in campagna è una opportunità resa possibile dalla estensione del piano vaccinale alle categorie produttive che ha visto la Coldiretti protagonista a tutela della salute dei propri dipendenti e associati su tutto il territorio regionale.

Coldiretti ha raccolto l’appello del commissario generale Figliuolo per garantire in tempi rapidi la vaccinazione degli imprenditori, dei loro familiari e dei dipendenti delle aziende associate, perché la battaglia contro il virus – aggiunge Coldiretti Puglia – è la priorità numero uno per uscire da una crisi sanitaria, sociale ed economica che deve vedere le forze sociali al fianco delle Istituzioni.

Il certificato verde per i braccianti extracomunitari è importante per consentire la libera circolazione dei lavoratori –aggiunge Coldiretti Puglia - in un momento in cui sono in pieno svolgimento le campagne di raccolta della frutta e della verdura e tra poco inizierà la vendemmia e poi la raccolta delle olive.

Si tratta di appuntamenti non rinviabili che riguardano prodotti altamente deperibili già colpiti duramente dagli effetti del maltempo che ha drammaticamente ridotto le produzioni nazionali con cali che vanno dal 30% per le ciliegie al 40% per le pesche e nettarine fino 50% per le albicocche, rispetto ad una annata normale, secondo l’analisi della Coldiretti regionale, e a breve scatterà la vendemmia.

Peraltro il lavoro in campagna, con appena lo 0,3% degli infortuni da Covid 19 che hanno interessato il settore dell’agricoltura, è – sottolinea la Coldiretti - il più sicuro grazie all’attività all’aperto e alla possibilità di mantenere le distanze anti contagio. I dati Inail sulle denunce complessive di infortunio da Covid al 31 maggio 2021 evidenziano – precisa la Coldiretti - come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio in agricoltura dove peraltro non si è mai smesso di lavorare durante l’anno per garantire le forniture alimentari degli italiani

La comunità di lavoratori agricoli europei più presente in Italia – spiega Coldiretti – è quella rumena con 98.011 occupati ma tra gli europei ci sono tra gli altri soprattutto polacchi e bulgari. Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano per garantire professionalità ed esperienza alle imprese agricole italiane e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel proprio Paese. In questo contesto – sostiene la Coldiretti - è necessario superare il ritardo accumulato per l’emanazione del decreto flussi 2021 che dovrebbero portare nelle campagne pugliesi altri 5mila lavoratori extracomunitari ma anche le difficoltà burocratiche che ostacolano l’impiego dei lavoratori italiani in una situazione di difficoltà in cui si trovano altri settori economici. Una esigenza che si è fatta stringente con il calendario delle raccolte – insiste Coldiretti Puglia – che si intensifica con l’avanzare dei periodi di raccolta, dopo fragole, asparagi, carciofi, ortaggi in serra, ci saranno le grandi raccolte di ciliegie, albicocche, pesche e percoche fino all’uva da tavola, con la scalarità delle diverse varietà fino a settembre.

L’obiettivo del piano di vaccinazioni è quello di garantire la sicurezza delle forniture alimentari alla popolazione – conclude Coldiretti Puglia - sull’intera rete di oltre 100mila aziende agricole, stalle, agriturismi e più di 5mila imprese di lavorazione alimentare, dove non si è peraltro mai smesso di lavorare nonostante l’emergenza pandemica.

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