Redazione

Nella Asl di Brindisi ieri sono state oltre 3.000 le somministrazioni di vaccino anti Covid, mentre oggi sono in programma circa 3.500 vaccinazioni.

L'Ufficio Cup, nella sede della Direzione generale, ha verificato i dati dei soggetti fragili individuati dalla Regione e non ancora vaccinati. Alcuni di questi risultano già prenotati ed è stata compilata una nuova lista. Per quanto riguarda le seconde dosi dei vaccini Pfizer e Moderna (a Rna messaggero), programmate a 35 giorni dalla prima e non più a 21-28 giorni, le persone che sono state vaccinate dal 10 maggio in poi hanno già ricevuto la comunicazione della data. La variazione riguarda anche coloro che avevano la prenotazione della seconda dose programmata dal 17 al 31 maggio, in particolare fragili, sanitari, persone con patologie rinviate nelle giornate in cui era disponibile solo AstraZeneca. Per informare gli utenti della variazione dell’appuntamento sono in corso chiamate da parte degli operatori della Asl.

CAPITAN FINDUS A GALLIPOLI PER LA TUTELA DEI MARI: “ADOTTATO” UN SEABIN NEL PORTO DELLA CITTADINA PUGLIESE.

La campagna di adozione è parte del progetto “Un mare di idee per le nostre acque” di Coop, in collaborazione con LifeGate, e rappresenta un ulteriore passo in avanti nel cammino di sostenibilità di Findus che garantirà il corretto funzionamento di questo moderno cestino “mangia plastica” dispersa nel mare. Il Seabin riesce a catturare fino a 500kg l’anno di rifiuti galleggianti, incluse plastiche e microplastiche.

 

Findus, azienda leader nel settore dei surgelati, segna un ulteriore passo in avanti nel cammino di sostenibilità, di cui Capitan Findus si fa promotore: dopo l’installazione di un Seabin – cestino “mangia rifiuti” capace di catturare circa 1,5 kg di detriti galleggianti al giorno –  nelle acque di Portoferraio ad ottobre dello scorso anno, ha lanciato una speciale operazione di ‘adozione’ di 10 Seabin lungo le coste italiane in 10 diverse località, prendendo così parte alla campagna “Un mare di idee per le nostre acque” promossa da Coop. L’obiettivo? installare, in collaborazione con LifeGate PlasticLess®, centinaia di Seabin in Italia nei prossimi anni. Nel porto di Gallipoli, in provincia di Lecce, è stato attivato oggi il moderno e tecnologico cestino raccogli-plastica per il quale Findus contribuirà al suo corretto funzionamento e alla sua manutenzione, grazie alla collaborazione con LifeGate.

Nei giorni scorsi erano già stati attivati tre Seabin in Romagna, nei porti di Ravenna, Cattolica e Cesenatico, uno nel Lazio, nelle acque del porto di Gaeta e uno a Varazze.

Ma come funziona Seabin? Come detto, è in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti galleggianti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm, invisibili all’occhio umano. Il Seabin può inoltre catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta, purtroppo anch’essi molto presenti nelle acque. Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del cestino, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. I rifiuti vengono catturati nel filtro, che può contenere fino a un massimo di 20kg, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare; quando il filtro è pieno, viene svuotato e pulito. Può funzionare 24 ore al giorno e quindi è in grado di rimuovere molta più spazzatura di una persona dotata di una rete per la raccolta. Il dispositivo risulta straordinariamente efficace in aree come i porti, darsene e anse fluviali poiché sono naturali “punti di accumulo”, in cui convergono la maggior parte dei rifiuti in mare.

«L’adozione di questi 10 seabin – racconta Nicola Pasciuto, Marketing Manager Fish & Poultry di Findus –segna un ulteriore passo in avanti nell’ ampio percorso di sostenibilità ambientale intrapreso da Findus. Per noi la salute e la salvaguardia dei mari e degli oceani sono un valore fondamentale, per questo ci impegniamo quotidianamente per preservarli. Adottiamo metodi di pesca sostenibile e di acquacoltura responsabile che minimizzino l’impatto sulla flora e sulla fauna marina e sempre più organizziamo e partecipiamo attivamente ad iniziative come questa – in partnership con Coop - che hanno un impatto positivo sull’ambiente e sul territorio italiano».

 

In merito all’operazione, la Lega Navale di Gallipoli ha dichiarato: «Siamo un Ente Pubblico Non Economico a Base Associativa nel cui Statuto è prevista la diffusione dell’amore per il mare, la sua conservazione e la conoscenza dei problemi marittimi, promuovendo iniziative culturali, sportive, ambientalistiche e naturalistiche. Seguendo questi principi la Lega Navale Italiana Sezione di Gallipoli dà la sua disponibilità a partecipare al progetto LifeGate PlasticLess per rafforzare ulteriormente il proprio impegno concreto volto alla tutela del mare e per sensibilizzare la cittadinanza verso il rispetto di questa preziosa risorsa con l'installazione del Seabin presso la Sede Nautica "Rivellino" sita nel Seno del Canneto di Gallipoli».

«Rimuovere plastiche e microplastiche dai nostri mari è fondamentale per preservare l’ecosistema marino, patrimonio di biodiversità e fonte essenziale per la salute del nostro pianeta – dichiara Enea Roveda, CEO LifeGate – siamo felici che sempre più aziende vogliano diventare parte attiva del cambiamento e ringraziamo Findus che, in collaborazione con Coop, ci permetterà di togliere in un anno oltre cinque mila chilogrammi di rifiuti dai nostri mari».

Findus ha a cuore la tutela dei mari: una recente ricerca della Commonwealth Industrial and Scientific Organization (Csiro)* parla di 14,4 milioni di tonnellate di microplastiche sedimentate sui fondali di tutto il mondo. Reti da pesca, cassette di polistirolo, tappi, bottiglie monouso e centinaia di altri prodotti di plastica che danno vita al marine litter, fenomeno di inquinamento soprattutto da plastica. Il Mediterraneo, inoltre, essendo un mare semichiuso, è particolarmente esposto al problema della plastica: si pensa che siano almeno 250 miliardi i frammenti di plastica al suo interno. Nel Tirreno il 95% dei rifiuti galleggianti avvistati, più grandi di venticinque centimetri, sono di plastica, il 41% di questi sono buste e frammenti.

Il piano di adozione dei Seabin ha preso il via lo scorso 30 marzo e, oltre a Varazze e le città citate in precedenza, interesserà anche Capri, Capraia, Viareggio e Venezia, dove i Seabin verranno accesi nelle prossime settimane.

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«Wow! Fasano», Gianna Nannini in concerto in piazza Ciaia il 23 luglio. 

ZACCARIA: «UNA ULTERIORE PERLA IN UNA ESTATE DI GRANDI EVENTI»

FASANO - L’evento è fenomenale come il titolo di uno dei suoi brani più famosi.

Gianna Nannini sarà in piazza Ciaia venerdì 23 luglio (info e biglietti www.friendsandpaetners.it).

La cantautrice italiana farà tappa a Fasano (unica tappa in Puglia) con il tour Piano e Forte e Gianna Nannini.

Un’estate davvero Wow. Come «Wow! Fasano», il cartellone di appuntamenti organizzato dall’amministrazione comunale che oltre alla Nannini avrà anche Colapesce e Dimartino (7 agosto), Diodato (8 agosto), Willie Peyote (17 agosto), Samuele Bersani (18 agosto), Roy Paci (12 settembre).

E, ancora non è finita qui: altri grandissimi nomi saranno svelati nei prossimi giorni tra musica, teatro, cinema con appuntamenti imperdibili.

Piazza Ciaia, il parco archeologico di Egnazia, le marine di Savelletri e Torre Canne, il Minareto di

Selva: tutto il territorio di Fasano sarà palcoscenico di artisti e spettacoli di altissimo livello.

Il cartellone di «Wow! Fasano», in fase di definizione, sarà completato con tutti gli eventi di Locus Festival, Luce Festival, Fasanomusica, Bari in Jazz, Teatro Pubblico Pugliese e Cinema all’aperto. Ogni giorno d’estate, insomma, sarà impreziosito da spettacoli, concerti, rappresentazioni per un totale di oltre 100 appuntamenti per ogni generazione.

 «Il concerto di Gianna Nannini è una ulteriore perla in una estate di grandi manifestazioni – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Fra qualche giorno sveleremo il cartellone completo con tantissimi appuntamenti che faranno vivere tutti gli spazi del nostro territorio ogni giorno d’estate nel rispetto di tutte le leggi anti Covid e negli obblighi previsti dalle normative governative. Queste manifestazioni potranno favorire la ripresa della stagione turistica e una estate di rilancio per tutto il territorio, gli operatori turistici e commerciali e le nostre strutture ricettive che potranno presentare ai loro ospiti un calendario di eventi che toccherà tutto il periodo estivo. Siamo fiduciosi che possa essere un’estate di ripartenza e di speranza, incorniciata da eventi di pregio».

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 Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 19 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 9.610 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 433 casi positivi: 160 in provincia di Bari, 45 in provincia di Brindisi, 78 nella provincia BAT, 12 in provincia di Foggia, 75 in provincia di Lecce, 61 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione.

Sono stati registrati 8 decessi: 2 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 1 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.406.397 test.

205.261 sono i pazienti guariti.

35.761sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 247.334 così suddivisi:

93.759 nella Provincia di Bari;

24.742 nella Provincia di Bat;

18.859 nella Provincia di Brindisi;

44.263 nella Provincia di Foggia;

25.853 nella Provincia di Lecce;

38.691 nella Provincia di Taranto;

790 attribuiti a residenti fuori regione;

377 provincia di residenza non nota.

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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, RIAPERTURA MATRIMONI E AGRIWEDDING SALVA 100MILA POSTI LAVORO. La ripartenza di matrimoni e agriwedding salvano oltre 100mila posti di lavoro in Puglia, con la riapertura di feste e cerimonie a partire dalla metà di giugno, dopo che nell’anno della pandemia è stato annullato in Puglia il 90% dei festeggiamenti di nozze. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, in riferimento all’entrata in vigore dell decreto legge Covid con la pubblicazione in Gazzetta.

“Tre le regioni più richieste dai buyer internazionali e nazionali per i matrimoni green c’è la Puglia che assorbe il 6,1% delle richieste italiane. L’impossibilità a festeggiare i matrimoni, in campagna ha fatto crollare il fatturato del segmento di attività con gli agriturismi che propongono “pacchetti di agriwedding” che includono agribomboniere realizzate in green style come orci di olio in ceramica decorata oppure accessori lavorati con lana di pecora, servizi fotografici con scenografie naturali e rurali, menù di nozze stampati su carta riciclata, spostamenti in carrozze trainate da cavalli o in bicicletta, o in tandem addirittura”, racconta Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

La cancellazione e il rinvio delle nozze, con lo stop ai festeggiamenti a causa dell’emergenza Covid nel 2020, ha provocato un crack di almeno 50 milioni di euro per l’agriwedding, dai fiori alla tavola, dalle bomboniere alle cooking class, con il segmento dei matrimoni green azzerato per effetto delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.

Nel 2019, secondo i dati Istat, si sono celebrati in Puglia 14mila matrimoni – aggiunge la Coldiretti regionale – di cui 2.064 in provincia di Foggia, 4.626 a Bari, 1 402 a Brindisi, 1.636 nella BAT e 1.626 in provincia di Taranto, mentre la crisi generata dal Covid 19  ha stravolto nel 2020 i programmi di promessi sposi e famiglie e azzoppato i bilanci delle aziende, dal catering alla fotografia, dai trasporti al fiori, dai viaggi all’abbigliamento, dal trucco alle acconciature, dall’immobiliare fino alla vigilanza privata.

Un terzo delle strutture agrituristiche pugliesi – sempre secondo i dati emersi e analizzati da Coldiretti Puglia – offrono agli sposi e agli ospiti cibi genuini e fedeli alla tradizione contadina, l’allestimento della tavola è a tema, oppure, a seconda dei gusti e delle preferenze, introduce elementi della tradizione come i centrotavola ad uncinetto fatti dalla nonna e composizioni di fiori di campo. Ci sono poi agriturismi attrezzati con percorsi benessere che offrono alle coppie e agli ospiti momenti di relax immersi in paesaggi rurali da sogno.

“Con la ripartenza, riprenderanno vita i servizi aggiuntivi per gli sposi ed i loro ospiti, come i pool party, le feste in piscina organizzate il giorno successivo al matrimonio, le cooking class e le degustazioni guidate, richieste dagli ospiti stranieri durante la giornata. I nostri agriturismi offrono alloggio, ristorazione, ma anche degustazioni e attività ludiche, ricreative e sociali e la presenza delle donne è sempre più forte e strategica proprio nell’agriwedding”, aggiunge Floriana Fanizza, responsabile nazionale di Coldiretti Donne Impresa e agrichef di Campagna Amica Puglia.

Proprio per questo – conclude Coldiretti Puglia – oltre alle attività specializzate come gli abiti e accessori, i settori che hanno pagato il prezzo più alto all’emergenza sono quelli dell’agriturismo con le 900 strutture presenti in Puglia ma anche il florovivaismo che registra un buco da 120 milioni di euro, un vero e proprio tsunami senza precedenti nella storia dell’Italia, dove per effetto delle misure di sicurezza anti virus e dei timori legati al contagio sono stati azzerati eventi pubblici, fiere e assemblee, cresime, comunioni, battesimi e sposalizi.

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“La città antica di Mesagne non deve diventare la dependance di qualche attività privata”. È quanto ha affermato l’onorevole Cosimo Faggiano, già sindaco della città, in una nota epistolare inviata al sindaco Toni Matarrelli, per invitarlo a non far divenire il cuore antico di Mesagne una “mangiatoia a cielo aperto”. Con l’imminente arrivo dell’estate, quest’anno più attesa che mai, ci sarà la ripresa a pieno ritmo di tutte le attività costrette, per lungo tempo, a restare chiuse. In particolare i bar, ristoranti, pizzerie e locali di intrattenimenti vari. Poiché rimane in vigore l’esenzione di pagamento per l’occupazione di suolo pubblico è prevedibile quanto già accade lo scorso anno con infinite richieste di spazi da occupare, intere strade, piazze, marciapiedi, conseguenti concessioni senza limiti, quanto più ampie possibili, con particolari rischi per il centro storico. “Già l’anno scorso – ha esordito l’onorevole Faggiano -, ho avuto modo di confrontarmi con te, sull’uso e “abuso” in alcuni casi, degli spazi pubblici, per quanto giustificabile possa essere, la volontà di sostenere, aiutare, incoraggiare, la ripresa di queste attività”.

L’ex sindaco ha, quindi, fatto presente “quanto detto per lo spazio antistante il sagrato della chiesa Matrice, con l’impegno da te assunto in quella occasione a non ripetere l’errore”. Una preoccupazione, quella di Faggiano, legata “al valore del centro storico, alla doverosa cura e tutela dei suoi beni monumentali, delle sue piazze, piazzette ed angoli, che tutti hanno diritto di vivere. Non voglio richiamare, ancora, l’impegno e il sacrificio che abbiamo profuso a più mani, negli ultimi decenni, per riportarlo al suo splendore, restituendolo al godimento dei cittadini mesagnesi e dei tanti visitatori. Una cosa questa, di cui tutti meniamo vanto, evidenziando quanto restino sbalorditi, di quanta storia, cultura e bellezza, sia racchiusa nel cuore della nostra città”. Per Faggiano “questo invidiabile patrimonio storico, culturale, sociale ed anche economico, non può diventare area di servizio monosettoriale, trasformando nei fatti, il cuore della città, in una sorta di “mangiatoia all’aperto” e di assembramento permanente. Ciò che oggi può apparire addirittura “una attrattiva nella attrazione”, magari redditizia per chi la usa a suo servizio, finisce per snaturare storia e valore del luogo, che invece avrebbe possibilità di valorizzazione, con una politica culturale finalizzata”. Ed a proposito “di utilizzo distorto, ho visto la pubblicità di una iniziativa musicale e di ristorazione “No stop” che si terrà in piazza Orsini del Balzo e che vedrà, una delle più belle piazze del Salento, trasformata in “dependance” di un’attività privata”.

L’onorevole ha tenuto a ricordare che “nel caso specifico, la gestione di tale attività non abbia dato buona prova di responsabilità, nel periodo più critico della pandemia. Certamente non mi sembra un buon inizio, come scelta di ritorno alla normalità, soprattutto vista in prospettiva da chi, culturalmente, si abitua a pensare, che tutto sia e debba essere, funzionale ai suoi “legittimi” interessi”. Per concludere l’ex primo cittadino ha ammesso che, “per esperienza personale, è difficile governare, soprattutto farlo nell’assoluto rispetto degli interessi della città tutta. Questo ci costringe a volte, a dover dire no, a richieste di amici, di elettori, o di chiunque, non consideri prevalente l’interesse pubblico, rispetto alle sue, per quanto legittime, esigenze private. È difficile, ma si può e lo si deve fare, salvaguardando il futuro della città”.

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“Abbiamo messo nuovamente K.O. la ex Banca Apulia, oggi Banca Intesa San Paolo, per la vendita di azioni Veneto Banca!” è questo il primo commento dell’avv. Emilio Graziuso, Responsabile del Coordinamento Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, all’indomani della sentenza del Tribunale di Brindisi (Giudice: dott.ssa Silvia Nastasia) con la quale è stata dichiarata la risoluzione del contratto di acquisto di azioni Veneto Banca ed il conseguente diritto al risarcimento del danno in favore del risparmiatore che aveva investito in tali titoli.

Agli inizi del mese di agosto 2014, il consumatore  aveva acquistato presso l’allora Banca Apulia, successivamente incorporata per fusione in Banca Intesa San Paolo, della quale era cliente da molti anni, azioni della Veneto Banca prospettati, a quanto sostenuto in giudizio dal risparmiatore, come titoli sicuri e senza rischio alcuno per il capitale.

Solo successivamente, a seguito delle note vicende di cronaca che hanno coinvolto la Veneto Banca, il risparmiatore si è reso conto della natura, dei rischi e della pericolosità dell’investimento posto in essere e che, pertanto, il valore delle azioni in suo possesso era pressoché  azzerato.

Vani sono stati i tentativi di addivenire ad un componimento bonario della controversia e nel 2017, il risparmiatore, assistito dall’avv. Emilio Graziuso ha promosso il processo conclusosi vittoriosamente con la sentenza del 15 maggio 2021.

Con essa, il Tribunale di Brindisi ha riconosciuto la violazione da parte della Banca intermediaria della normativa di settore ed in particolare degli obblighi di informazione sulla stessa gravanti con conseguente dichiarazione di risoluzione del contratto e diritto in favore del consumatore al risarcimento del danno pari all’intero importo investito, oltre interessi.

“È stata accolta in pieno la nostra linea difensiva – afferma l’avv. Emilio Graziuso - Più in particolare è stato riscontrato che la Banca, nel corso delle trattative e della stipula del contratto di acquisto dei titoli, non ha fornito al risparmiatore informazioni precise e dettagliate riguardo la natura, le caratteristiche ed le modalità di smobilizzo delle azioni”.

La sentenza si pone nel solco tracciato, sempre dal Tribunale di Brindisi (Giudice: dott.ssa Roberta Marra), nel corso del 2020, con la prima sentenza in Italia, a quanto consta, di condanna della allora Banca Apulia per la vendita di azioni Veneto Banca al risarcimento del danno, pari ad € 84.000,00, oltre interessi, in favore di un risparmiatore, anche egli associato al Coordinamento “Dalla Parte del Consumatore” ed assistito in giudizio dall’avv. Emilio Graziuso

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Autovettura rubata,  ritrovata dopo pochi minuti dal personale della Sezione Volanti. La Sala Operativa della Questura di Brindisi, alle ore 13.10, riceveva la telefonata concitata di una cittadina, la quale riferiva di aver parcheggiato la propria autovettura FIAT Panda in via Chimienti, di essersi allontanata per poco tempo, ma al suo ritorno aveva constatato che era stata rubata da ignoti.

Gli stessi operatori della Centrale Operativa accertavano che il veicolo in questione era dotato di sistema GPS, pertanto si attivavano immediatamente con la società di gestione del sistema di allarme, per captarne il segnale. In tal modo, dieci minuti dopo,  riuscivano a rintracciare l’autovettura, dando tempestive indicazioni agli equipaggi in perlustrazione sul territorio, dell’esatto luogo in cui il veicolo era stato lasciato.

Infatti, ricevute le esatte coordinate geografiche, gli agenti rinvenivano l’auto, lasciata in sosta in via Cappuccini,  e la riconsegnavano al legittimo proprietario.

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A 41 anni da quel tragico 19 maggio 1980 , in ricordo della morte di  tre giovanissime braccianti di Ceglie Messapica ancora oggi  purtroppo si parla molto di caporalato nonostante la non più attuale approvazione della legge 199/2016 che prevede disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.

E’ inaccettabile che quasi a 5 anni di distanza dall’approvazione della stessa  si ha riscontro del rispetto solo della prima parte repressiva e non della seconda parte propositiva.

E’ sufficiente addentrarsi anche solo con un po’ di attenzione nei contesti sociali ed economici dove è attiva l’intermediazione irregolare di manodopera per capire che il fenomeno del caporalato è ancora  presente.

Il problema riguarda anche le migliaia di lavoratori extracomunitari che vivono nelle campagne e sono molto spesso assoggettati ancora alle condizioni dettate dai caporali. E’ necessario vigilare perché sia attuata la legge 199/2016.

  A 41 anni di quel tragico 19 maggio, anche così si onorano e si rispettano Lucia Altavilla di 17 anni, Pompea Argentiero di 16 anni e Donata Lombardi di 23 anni.

“Lo sfruttamento esiste anche dove la mediazione di manodopera è del tutto legale”

                                                                                     Segreteria Flai Brindisi

   Gabrio Toraldo

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Novità in arrivo a Francavilla Fontana in tema di decoro urbano: provvedimenti e fototrappole. Il Sindaco Antonello Denuzzo nelle scorse ore ha emanato due Ordinanze per sanare le situazioni di degrado presenti nel centro storico e arginare il problema dell’abbandono di deiezioni canine sul territorio cittadino.

I destinatari del primo provvedimento sono i proprietari di immobili che, entro 60 giorni, dovranno provvedere alla pulizia e alla cura delle aree esterne di loro pertinenza che si affacciano su spazi pubblici. Si tratta di interventi di manutenzione ordinaria come rimuovere scritte dai muri, chiudere gli interstizi degli immobili inutilizzati togliendo i rifiuti accumulati, eliminare o coprire cavi, sistemi, centraline, nicchie con contatori dismessi e coprire le vetrine dei locali non occupati.

“Ho ritenuto doveroso assumere questo provvedimento – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – perché gli spazi pubblici e le aree di pregio architettonico della nostra Città formano un patrimonio straordinario che è di tutti i francavillesi e non di alcuni soltanto. E perchè governare significa accompagnare e stimolare cambiamenti e trasformazioni chiamando i cittadini alla partecipazione.”

L’altro provvedimento adottato dal Sindaco Denuzzo recepisce le numerose rimostranze della cittadinanza relative al disagio causato dalle condotte dei padroni di animali da compagnia. A partire da oggi non sarà più possibile lasciare i cani incustoditi nelle aree pubbliche ed è ribadita l’obbligatorietà di provvedere immediatamente alla raccolta delle deiezioni e alla pulizia dell’area interessata.

“In questo caso si tratta di un provvedimento di buonsenso – prosegue il Sindaco Denuzzo – non sono accettabili le condotte scorrette dei padroni dei cani che con il loro comportamento negligente contribuiscono al degrado delle aree pubbliche e favoriscono situazioni di pericolo.”

Intanto, in materia di tutela ambientale, l’Amministrazione Comunale ha approvato un potenziamento dell’Ufficio Ambiente con l’inserimento di un vigile a tempo pieno che si occuperà esclusivamente di decoro urbano e abbandono illecito dei rifiuti.

“Con il potenziamento dell’Ufficio Ambiente – conclude il Sindaco – potremo aumentare i controlli sul territorio, anche grazie all’installazione di 10 nuove fototrappole.”

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