Redazione

COVID: COLDIRETTI PUGLIA, VOLANO PREZZI VERDURE DAL CAMPO ALLA TAVOLA FINO AL 500%. Chiusura bar, mercati e ristoranti ha ridotto concorrenza con funzione calmieratrice dei prezzi

Volano i prezzi al consumo per la verdura e le primizie di stagione come fave fresche e piselli, ma anche carciofi, finocchi, cicorie e zucchine con una forbice dei prezzi dal campo alla tavola che registra percentuali a due zeri fino al 500%. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia sulla base dei prezzi riconosciuti in campagna agli agricoltori, a cui corrispondono prezzi stellari sui banchi della vendita al dettaglio.

“Mentre l’inflazione a marzo segna in generale un aumento dei prezzi dei beni alimentari non lavorati del +1% su base tendenziale, si registrano forbici dei prezzi molto larghe dal campo alla tavola con remunerazioni basse riconosciute agli agricoltori tensioni sui prezzi dei beni alimentari con punte più elevate per i prodotti freschi. A pesare è il persistere della chiusura di ristoranti, bar, agriturismi che moltiplicando gli sbocchi di mercato e ampliando la concorrenza svolge una funzione calmieratrice sui prezzi”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Ai pochi centesimi riconosciuti agli agricoltori la forbice si allarga a dismisura al consumo – denuncia Coldiretti Puglia - come per esempio per i piselli che da 1,50 euro al chilo nei campi il prezzo schizza a 4,00  euro al dettaglio con una forbice che segna il +167%, le cicorie che da 0,30 euro pagati agli agricoltori vengono vendute a 1,70 euro al chilo con +467%, i carciofi con prezzi al dettaglio del + 350% rispetto ai campi, i finocchi che da 0,30 euro in campagna sono venduti al consumo a 1,50 euro al chilo con una forbice del 400%, fino a zucchine e fave fresche che subiscono un ricarico del 150%. Il balzo dei prezzi di verdura e frutta è anche un effetto del clima pazzo, con gelo, grandine e bufere di vento che si sono alternati alla siccità con pesanti effetti sulle coltivazioni in sofferenza.

Con l’emergenza Coronavirus i consumatori – sottolinea la Coldiretti regionale - vanno a caccia di vitamine per aiutare a rafforzare il sistema immunitario contro il virus, Una crescita trainata dalla voglia di avere in casa una riserva naturale di vitamine consigliata anche dall’ISS che sul sito, nei consigli sull’alimentazione durante l’emergenza COVID-19, invita proprio ad “aumentare la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta” con “più frutta e verdura e più legumi in ogni pasto della giornata”.

A pesare sui prezzi sono anche le chiusure della ristorazione che privano di un importante mercato di sbocco produzioni deperibili. Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve responsabilità con un “patto etico di filiera” – conclude la Coldiretti – per garantire una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio come sostenuto dalla campagna Coldiretti #mangiaitaliano.

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Cellino San Marco. Al controllo, rifiuta di fornire le generalità e insulta gli operanti, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco hanno denunciato in stato di libertà un 57enne del luogo, per oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale. L’uomo, controllato nell’ambito di un servizio per il contenimento della diffusione del virus da Covid-19, dapprima si è rifiutato di fornire le proprie generalità agli operanti e successivamente li ha insultati verbalmente, offendendone l’onore alla presenza di altre persone.

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Latiano. Irrompe in banca e minaccia di morte i dipendenti, arrestata una donna. Si era invaghita di un impiegato e non sopportava di non essere corrisposta. A Latiano, a conclusione degli accertamenti, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato una 43enne del luogo, per atti persecutori, detenzione e porto abusivo di armi, violenza privata e danneggiamento. In particolare, nel tardo pomeriggio di ieri, i militari operanti sono intervenuti presso la filiale della banca Intesa Sanpaolo a seguito della richiesta sul 112, che segnalava la presenza di una donna armata all’interno, intenta a minacciare di morte i dipendenti. Giunti sul posto, i militari hanno bloccato la donna e hanno appurato che la stessa si era guadagnata l’accesso dopo aver forzato la porta dell’istituto di credito – in quel momento chiuso al pubblico – e brandendo un coltello da cucina lungo 30 cm, aveva tentato di colpire il direttore e i dipendenti.

Dagli accertamenti è emerso che la donna, dal mese di gennaio u.s., aveva posto in essere atti persecutori e minacce anche a mezzo telefono, nei confronti di un dipendente di quell’istituto, del quale si era invaghita, non sopportando di non essere corrisposta. Proprio a seguito di tali rifiuti, asserendo infondatamente che l’uomo intrattenesse una relazione con un’altra dipendente della medesima banca, la 43enne nei giorni precedenti aveva minacciato esplicitamente il citato dipendente, riferendogli che si sarebbe presentata con un coltello presso la banca con l’intenzione di uccidere lui e la collega. Il coltello rinvenuto è stato posto sotto sequestro. L’arrestata, concluse le formalità di rito, è stata tradotta presso la sua abitazione al regime degli arresti domiciliari.

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Alle prime ore di giovedì 15 aprile 2021, in tre località delle Province di Brindisi e Taranto, la Compagnia di Francavilla Fontana (BR) ha eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, Dott. Maurizio SASO, applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 3 indagati (1 destinatario della custodia cautelare in carcere, 1 degli arresti domiciliari ed 1 dell’obbligo di dimora), due dei quali già censiti penalmente, ritenuti responsabili dei reati di riciclaggio e ricettazione in concorso, truffa, uso di atto falso in relazione alla falsità materiale commessa da privato e da pubblico ufficiale in atti pubblici, possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi.

L’attività d’indagine, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana tra settembre 2018 e ottobre 2020, è stata avviata a seguito di una denuncia presentata da una donna che ha riferito di aver scoperto che l’autovettura di sua proprietà risultava intestata ad una terza persona, precisando nella circostanza di non aver venduto il veicolo a nessuno e di non conoscere il nuovo proprietario del mezzo.

Le successive indagini condotte, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Brindisi, Dott. Francesco Carluccio, hanno quindi consentito di:

a.  accertare come, effettivamente, sul territorio nazionale, circolasse un clone dell’autovettura della denunciante, alla stessa identica per modello, colore, targa e telaio;

b.  accertare la contraffazione del telaio, delle targhe e della carta di circolazione di tale clone. In particolare, la carta di circolazione è risultata fare parte di un intero stock di carte in bianco provento di furto avvenuto nel 2004, in danno della Motorizzazione Civile di Enna;

c.   individuare il numero di telaio realmente corrispondente al veicolo clone, accertando come tale veicolo fosse provento di furto denunciato a Fasano (BR) ad aprile 2018;

d.  comprendere come, al fine di consentire la commercializzazione apparentemente lecita del clone, fosse stato messo in scena un finto trasferimento di proprietà, avvenuto, tra l’indagato associato alla Casa Circondariale, curatore della vendita del veicolo e l’acquirente dello stesso, presso un’agenzia di pratiche auto di San Pancrazio Salentino (BR);

e.   accertare la conoscenza e la presumibile collaborazione del titolare di citata agenzia di pratiche auto, sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, con l’autore del reato, tanto che il primo aveva apposto la propria firma in segno di autentica della sottoscrizione del venditore del veicolo originale, ossia la denunciante, in realtà totalmente inconsapevole di ciò che stava accadendo.

Le successive indagini rivolte ai soggetti coinvolti nella vicenda hanno quindi permesso di accertare ulteriori analoghe condotte poste in essere dagli indagati, in relazione al riciclaggio di altri veicoli, operazioni nelle quali è risultato coinvolto anche il titolare di una concessionaria di auto usate di Tuturano (BR), sottoposto all’obbligo di dimora, reo di avere avviato, con artifizi e raggiri, trattative commerciali con acquirenti, inconsapevoli del vizio di natura illecita.

Nel corso delle investigazioni sono quindi stati individuati e sequestrati tre veicoli, tutti provento di furti, avvenuti nelle province di Brindisi, Taranto e Napoli, nonché i relativi documenti di circolazione, anch’essi provento del già citato furto avvenuto a Enna.

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Le Associazioni vicine alle donne malate di cancro alla mammella aBRCAdabra onlus, ANDOS Brindisi, Cuore di Donna, Fondazione di Giulio desiderano stigmatizzare le decisioni dell’Azienda Sanitaria Locale Brindisi di penalizzare continuamente le opportunità per le donne malate di cancro alla mammella, prima con la riduzione delle sedute operatorie e la chiusura dei reparti chirurgici, poi con la limitazione dei centri di diagnosi e screening come successo con la senologia a San Pietro Vernotico, causando notevoli ritardi nella diagnosi e cura di una patologia spesso letale o invalidante, quanto o più del Covid.

I quattordici mesi dall’inizio della pandemia stanno causando disagi notevoli nella gestione delle pazienti della senologia; quando potremo dire di essere usciti o di cominciare a vedere la fine dell’incubo Covid, ci dovremo misurare con un’altra emergenza sanitaria: la scoperta che un numero enorme di donne avrà notevolmente ritardato la diagnosi del suo cancro, rendendolo poco aggredibile tramite chemioterapia perché ormai metastatico o vedendo cronicizzarsi un tumore che si sarebbe potuto curare in fase precoce. Il diradarsi di esami clinici e strumentali, l’allungarsi delle liste d’attesa per l’intervento chirurgico causeranno la perdita di un considerevole numero di madri, figlie, sorelle nei cui confronti non saranno state colpevolmente messe in atto tutte le corrette strategie di prevenzione, diagnosi precoce e cura adeguata; dati accreditati a livello nazionale ci dicono chiaramente che nel 2020 sono stati eseguiti circa un quarto degli interventi della mammella in meno dell’anno precedente: impossibile accettarli come danni collaterali della pandemia, anche perché in una patologia come il tumore mammario i danni non si evidenziano immediatamente.

Un intervento chirurgico o un esame clinico rinviato non saranno più recuperati e mostreranno i loro effetti nefasti nell’era post-Covid. Ricordiamo che gli interventi oncologici hanno valore terapeutico se eseguiti rapidamente e tempestivamente: è evidente che alcune patologie siano più tempo-dipendenti di altre. Un tumore operato in fase iniziale ha maggiori probabilità di prognosi fausta di uno curato tardivamente, evidentemente. A Brindisi le conseguenze saranno presto evidenti, perché si continua ad attingere sempre dai reparti di senologia per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid… ma di cancro al seno si muore lo stesso, solo più lentamente.

Non possiamo arrenderci a essere dimenticati; i malati oncologici hanno gli stessi diritti dei malati di Covid; per questo chiediamo che i reparti oncologici siano protetti, che la chirurgia senologica e anche quella ricostruttiva riprenda i suoi ritmi normali, che lo screening proceda regolarmente; ci rendiamo conto di chiedere un notevole sforzo organizzativo, ma siamo certi che saprete accogliere le istanze di chi fino ad ora ha visto solo accumularsi ritardi gravissimi, a rischio della propria vita o di quella dei propri cari.

Chiediamo di ripristinare al più presto anche le sedute operatorie di mastectomia profilattica, ferme ormai da oltre un anno: le portatrici di mutazione genetica, ad altissimo rischio oncologico, la cui unica forma di prevenzione è quella chirurgica, non possono abbassare la guardia e chiedono di essere aiutate in questa battaglia contro il tempo e l’indifferenza.

Concludendo, a nome di tutte le associate ad aBRCAdabra, ANDOS, Cuore di Donna e Fondazione di Giulio chiediamo che sia garantito il ripristino di tutto il percorso dedicato alla prevenzione, alla sorveglianza, allo screening e alla cura del tumore mammario: le donne hanno diritto ad essere prese in carico dalla diagnosi alla chirurgia, dalla terapia oncologica alla eventuale radioterapia nel rispetto dei percorsi disegnati a livello regionale dalla Rete Oncologica, perché la salute e il benessere delle donne sia tutelato nei fatti e non solo sulla carta.

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Al fine di rendere più efficiente il servizio di rilascio delle carte d’identità elettroniche, riducendone i tempi di attesa, e per smaltire il calendario delle prenotazioni, già al completo sino al mese di agosto, l’amministrazione comunale ha incrementato il numero di sportelli abilitati al rilascio CIE presso la sede centrale di piazza Matteotti.

Pertanto si comunica che il servizio di prenotazione online è temporaneamente sospeso. I cittadini possono effettuare la prenotazione unicamente telefonando al numero 0831.229256 negli orari di ufficio (lun. mar. mer. ven. dalle ore 09 alle ore 12 e il giovedì dalle ore 15,45 alle ore 18).

Coloro che invece precedentemente avevano già effettuato una prenotazione, saranno contattati telefonicamente per concordare una nuova data, anticipata rispetto a quella prenotata.

Restano invariate le modalità di prenotazione per la sede distaccata di Tuturano.

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Sarà Pippo Civati a chiudere l’edizione 2021 del Festival del libro emergente di Mesagne, l’evento culturale online organizzato da QuiMesagne che ha visto alternarsi diverse case editrici nazionali che hanno interagito con gli scolari mesagnesi e con il popolo del web. Dunque, oggi pomeriggio alle ore 19.00, in diretta sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di QuiMesagne, si concluderà il Festival del libro emergente, la kermesse di libri di autori sconosciuti al grande pubblico patrocinata dalla città di Mesagne, dal Teatro Pubblico Pugliese e sponsorizzata dalla Cantina Sampietrana e da Officina Design e Ottica Cuppone di Mesagne. A produrre e condurre la trasmissione web sono stati Regina Cesta e Cosimo Saracino. Il Festival ha avuto inizio lo scorso 21 gennaio ed ha avuto una cadenza settimanale durante la quale sono stati presentati ben 16 libri di scrittori emergenti. Ottimo il risultato anche del doppio appuntamento mattutino dello “Speciale legalità” che ha visto ospiti il giornalista Lorenzo Tosa ed Anarkikka. Tante le storie narrate e gli autori conosciuti ma anche tanti i temi trattatati: dalla Giornata della Memoria, ai diritti umani, alla violenza sulle donne, all’adolescenza con i suoi primi amori.

Durante gli incontri online si sono fatti conoscere autori di fantascienza e fantasy e poi i tanti libri dedicati ai bambini che sono stati grandi protagonisti di questa manifestazione. Il Festival è stato anche incubatrice di una sorpresa: la realizzazione di un libro per bambini interamente dedicato alla storia della cavallerizza Brigida Nigro, il cui ricavato sarà devoluto alla realizzazione del sogno di Brigida di partecipare ai campionati nazionali di Paradressage. Intanto, oggi, insieme a Regina Cesta e Cosimo Saracino, sarà ospite Giuseppe Civati, che presenterà il suo libro “Una Meravigliosa posizione”, edito da People. “Nel volume ho raccontato ciò che mi manca e ciò che mi piace. Spero possa piacere anche a voi”, ha spiegato Civati. Al webinar sarà presente anche il sindaco della città di Mesagne Toni Matarrelli. Un libro autobiografico, quello di Civati, che racconta al lettore l’esperienza del politico che nel 2018 non venne rieletto.

La diretta del 15 aprile sarà anche l’occasione per presentare, insieme a Civati, il concorso letterario “Scintilla” che la casa editrice People ha lanciato pochi giorni fa e che è rivolto a esordienti o emergenti scrittori di libri per bambini. È un concorso destinato a opere prime per prime lettrici e primi lettori, per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi. Il successo della prima edizione del Festival del libro emergente ha spronato gli organizzatori a proporre per il 2022 una seconda edizione sperando che la stessa si possa svolgere in presenza.

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Giovedì 15 aprile gli utenti nati nel 1946 e 1947 possono presentarsi - con e senza prenotazione - nei centri attivi per la vaccinazione con AstraZeneca, che è riservato a persone che non siano in condizione di estrema fragilità o disabilità grave.

Sono arrivate oggi nella Farmacia dell’ospedale Perrino di Brindisi circa 8.200 dosi di vaccino Pfizer, che si aggiungono a quelle disponibili, per un totale di oltre 9mila dosi. Verranno pertanto vaccinati anche i cittadini di 74 e 75 anni con patologie che prevedono la somministrazione del Pfizer.

Possono presentarsi senza prenotazione anche gli utenti dai 79 ai 76 anni senza fragilità che vogliano vaccinarsi con AstraZeneca. Gli utenti dai 79 ai 76 anni, con fragilità, che non sono stati vaccinati con Pfizer, pur avendone diritto, saranno ricontattati dalla Asl per programmare la vaccinazione.

I centri aperti il 15 aprile sono: Marconi-Flacco e PalaVinci a Brindisi, Conforama a Fasano, palazzetto dello sport a Ceglie Messapica, palestra della scuola De Amicis a Francavilla Fontana, palestra scuola Falcone di Mesagne, struttura tensostatica a Oria, palazzetto dello sport di Ostuni, scuola primaria a San Donaci, centro pressostatico a San Vito dei Normanni.

I centri sono aperti dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 19, tranne Brindisi-PalaVinci, Francavilla Fontana e San Donaci, aperti solo la mattina.

Chi ha già effettuato l’adesione sul sistema “La Puglia ti vaccina”, avrà un accesso prioritario nei giorni e nella fascia oraria programmati.

Per gli over 80 in calendario per la seconda dose restano validi orari e centri indicati nella prenotazione.

Centri aperti il 15 aprile per i 75 74enni

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Sei spettacoli in streaming. Sei appuntamenti, cinque musicali e uno di teatro civile, che la Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi ha messo online tra febbraio e aprile per distogliere la “pausa di silenzio” cui i teatri sono tenuti da oltre un anno. E, conti alla mano, l’iniziativa ha raccolto oltre 280.000 visualizzazioni, un risultato che sorprende e documenta quel “desiderio di teatro e di spettacolo” che il pubblico trattiene in attesa della riapertura delle sale.

Gli spettacoli sono stati trasmessi con appuntamento domenicale su diverse pagine Facebook e canali Youtube in modo da raggiungere più bacini di utenza e un’audience quanto più distribuita. Lo streaming ha infatti coinvolto più account social, dal Comune di Brindisi al Teatro Pubblico Pugliese fino ai portali d’informazione del territorio, creando una sorta di trasmissione a “pagine unificate”, un esperimento che ha suggellato un patto comune a favore del teatro e della musica. E che ha riscosso partecipazione ed entusiasmo. «Quando abbiamo proposto di condividere la trasmissione social degli spettacoli - ha detto Carmelo Grassi, direttore artistico del Verdi - hanno dato tutti piena disponibilità. Non era scontato e per questo li ringrazio. Ciascuna pagina ha contribuito a un risultato che ci gratifica e ci fa riflettere perché è la cifra di quanto il teatro manchi alla gente. Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi, il pubblico ci aspetta, è il segno che l’attenzione e l’aspettativa non sono calate, anzi è vero il contrario. La privazione dell’arte gioca a suo favore. Abbiamo chiesto agli artisti di esibirsi offrendo alle telecamere lo sfondo della platea vuota, un modo per rendere protagonista il pubblico che non c’è. Lo spettacolo dal vivo “fa rumore” a dispetto del silenzio che lo pervade; ho apprezzato molto domenica scorsa l’idea della cantante Maky Ferrari di dare un significato diverso, vicino al teatro e alla musica, a un successo di Diodato».

Lo streaming ha permesso di incontrare migliaia di utenti social, un bilancio che non può passare inosservato. Lo streaming ha dalla sua i numeri, il teatro dal vivo invece l’essenza stessa del teatro. Tradizionalmente inteso. Ma i due mondi, che non si incontrano, possono però viaggiare su piani paralleli. In Italia la pandemia ha accelerato la corsa a ricucire il gap tecnologico-culturale che in molti Paesi è stato risolto da anni, in alcuni perfino da decenni.

I numeri consegnati dallo streaming misurano la potenza di questo strumento. Al quale occorre guardare con meno disincanto e più interesse. Non solo evidenze di cui compiacersi, ma una realtà da considerare per sperimentare forme meno tradizionali, oltre le esigenze di promozione. «Il digitale è uno strumento - ha continuato Carmelo Grassi - che può portare il contenuto del teatro anche alle nuove generazioni. Con l’esperienza del Verdi abbiamo investito in uno streaming di qualità, con più camere e un lavoro di regia, fatto professionalmente da Mimmo Greco, combinato tra quella teatrale e quella di ripresa. Il discrimine è la qualità. Con sei spettacoli abbiamo abbracciato un pubblico più ampio, siamo entrati nell’intimo della parola e della musica attraverso le performance degli artisti della città, chiedendoci cosa potesse colpire l’attenzione dello spettatore».

Una volta Eduardo De Filippo ebbe modo di scrivere: «Per fare buon teatro bisogna rendere la vita difficile all’attore». Il Covid ci è riuscito appieno. E a più di un anno dall’inizio della pandemia la ripresa resta ancora un orizzonte sfumato. Prima dello scoppio pandemico il teatro era orientato a spalancare finestre di dialogo con altre pratiche artistiche. Dialoghi con la letteratura, poi con la scienza, l’economia, la storia. Mondi che stanno intorno al teatro e con i quali confrontarsi. Sarà così anche dopo o la drammaturgia post-pandemica racconterà di questo tempo? «Ciò che è importante - ha concluso Carmelo Grassi - è che la nuova drammaturgia, quale che sarà il suo indirizzo, rifletta le nuove geografie della nostra vita. Questa è una necessità per un teatro che, come il Verdi, vuole essere un luogo di riflessione per la comunità. Quando la pandemia sarà passata, penso che l’esperienza dello streaming entrerà a far parte della vita del teatro, senza velleità alternative o rimpiazzanti. Permetterà di intercettare fasce di pubblico che normalmente non vanno a teatro. Il digitale è un terreno fertile di sperimentazione, non un surrogato: se partiamo da queste basi la chiusura dei teatri avrà restituito una freccia in più all’arco della scena. Il Nuovo Teatro Verdi ha toccato con mano il fermento della “piazza virtuale” e come ogni esperienza sarà utile per il seguito della storia».

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Brindisi. Oggi il sindaco Riccardo Rossi ha incontrato alcuni rappresentanti del gruppo Eni e di Versalis che hanno illustrato il programma di lavori straordinari previsti all’interno dello stabilimento di Brindisi.

“Si tratta di un investimento importante, in particolar modo per il miglioramento del sistema elettrico, con nuove cabine elettriche, oltre 30 chilometri di cavi e le nuove interrelazioni tra la rete interna ed esterna dello stabilimento - dichiara il sindaco Riccardo Rossi -. A ciò si aggiunge l’istallazione del nuovo sistema di torcia a terra. Sono opere importanti che aumenteranno la stabilità dell’impianto.

Abbiamo inoltre discusso dell’implementazione della stazione di centraline di monitoraggio e controllo: l’azienda ha condiviso questa esigenza, da noi espressa, rendendosi disponibile ad aprire un tavolo con Comune ed Arpa per definire la rete di centraline all’interno e sul perimetro dello stabilimento. Abbiamo infine condiviso che tale rete debba essere allargata a tutta la zona industriale coinvolgendo tutte le realtà presenti nella stessa”.

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