Redazione

Sabato 10 aprile in Piazza Prefettura presidio di protesta, di lotta e di proposta, dei lavoratori agricoli, florovivaisti e della pesca, per dare evidenza ad una mortificazione: l’esclusione ingiustificata e reiterata dai ristori, di una categoria esiziale per il fabbisogno alimentare che ha pagato un prezzo elevatissimo in termini di occupazione. I ristori destinati alle imprese agricole sostanziano, in maniera inequivocabile, la presa d’atto dei danni subiti dal settore primario, salvo dimenticarsi di una parte dei lavoratori di questo settore: i dipendenti. Ridare dignità vuole dire rendere giustizia cancellando la insostenibile discriminazione tra precari e stagionali e tra impresa e lavoratori dello stesso settore. Prime iniziative di lotta che risentiranno, in termini di potenziale partecipazione, dalle imposizioni prescrittive anti COVID, che avranno un unico obiettivo: dare centralità ai temi del lavoro dipendente agricolo e che cesseranno solo una volta ottenuta la giusta considerazione. Insieme : Uila , fai e Flai per le misure di ristoro, per il trascinamento delle  giornate agricole, per la cassa integrazione ai lavoratori della Pesca, per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro scaduti da più di un anno.

Emergenza epidemiologica, gli aggiornamenti: nella  giornata di oggi a Mesagne si contano 6 nuovi casi e 7 guariti. 

 
Sono 77 le persone attualmente positive, di cui 4 in ospedale.

Il nuovo Decreto Sostegni, approvato qualche giorno fa dal Governo Draghi, ha inserito, tra le misure anti crisi, anche il nuovo Reddito di Emergenza per i mesi di marzo, aprile e maggio. La misura è un sostegno economico ai nuclei familiari in condizioni di necessità che varia dai 1.200 ai 2.400 euro con incrementi nel caso siano presenti in famiglia componenti con disabilità. 

Siamo consapevoli che il Reddito di emergenza è un’azione sociale importantissima per fare fronte ad una situazione che nella nostra città si è fatta molto difficile e che segue le stime pubblicate qualche giorno fa dall’ISTAT, la povertà assoluta è in crescita sia in termini familiari, sia in termini di individui e che raggiunge, in Italia, i valori più elevati dal 2005. Per tanto, tutti i servizi della CGIL, CAF e PATRONATO, si sono messi a lavoro da subito, istituendo una task force, aprendo per il mese di aprile anche il sabato e ce la metteremo tutta affinché tutti coloro che vivono in situazioni complesse e hanno diritto al REM, riescano a fare la domanda all’INPS. 
Considerati i tempi molto ristretti e che le domande del reddito di emergenza vanno presentate entro il 30 aprile prossimo, i cittadini possono prendere un appuntamento presso la nostra sede sita a Mesagne in via Castello 20, o telefonando al numero 0831 771320.
Inoltre, invitiamo le parrocchie, le associazioni, i gruppi di sostegno a chi è in difficoltà economica a contattarci per concordare una modalità di collaborazione più rapida tra le famiglie da loro seguite e i nostri servizi, tramite email appositamente generato Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Per fare la domanda del Reddito di emergenza bisogna avere il modello ISEE aggiornato, pertanto consigliamo, a chi ne fosse sprovvisto, di prendere subito un appuntamento con i nostri operatori del CAF.
Poi ci sono una serie di ulteriori requisiti, questi i principali:
Valore del reddito familiare riferito alla mensilità di febbraio 2021 inferiore a una soglia pari all’ammontare del beneficio REM. Per i nuclei familiari che risiedono in abitazione in locazione, la soglia reddituale di accesso al beneficio aumenta di un dodicesimo del valore annuo di locazione, come da dichiarazione ISEE.
Residenza in Italia, con riferimento al solo componente che richiede il beneficio.
Patrimonio mobiliare inferiore a 10.000 euro riferito all’anno 2020. La soglia è aumentata di ulteriori 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare diverso dal richiedente, fino a un massimo di 20.000 euro. Tale massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 15.000 euro.
Nel nucleo familiare non devono essere presenti componenti che percepiscono, o hanno percepito, una delle indennità Covid per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport.
Nel nucleo familiare non devono essere presenti componenti titolari di pensione diretta o indiretta (ad esclusione dell'assegno ordinario di invalidità) o percettori di Reddito o Pensione di Cittadinanza.
Possono chiedere il Reddito di emergenza anche coloro che usufruivano di NASPI o DIS-COLL, purché in presenza di queste condizioni: 
Aver cessato di usufruire NASPI o DIS-COLL tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021;
Non avere in corso nessun contratto di lavoro subordinato, ad esclusione del contratto a intermittenza senza diritto all’indennità di disponibilità;
Non avere in corso nessun rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
Avere un ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 30.000 euro;
Non essere titolare di pensione diretta o indiretta, a esclusione dell'assegno ordinario di invalidità;
N on essere titolare di Reddito o Pensione di cittadinanza.
 

Chronic Covid Syndrome, al Perrino il day service per la cura delle sequele da Covid. 

Da marzo, un nuovo servizio ambulatoriale è stato messo a disposizione dei pazienti che sono guariti dal Covid: l'ambulatorio di Medicina interna dedicato alla Chronic Covid Syndrome. Il team è composto da internisti e reumatologi, oltre a neurologi, otorinolaringoiatri, cardiologi, pneumologi, psichiatri, psicologi e nutrizionisti e valuta i casi in cui, nonostante la guarigione dal Covid sia accertata, sono presenti alcuni sintomi accessori della malattia. L’accesso all’ambulatorio, in day service, avviene su segnalazione del medico di base o del Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl. 
«Uno studio epidemiologico canadese - dice Pietro Gatti, direttore del reparto di Medicina interna - stima che dall’8 al 12 per cento dei pazienti  infettati dal Sars Cov-2 soffrano di sindrome post-virale. Il paziente accusa disturbi da ‘neurocovid’, con stanchezza cronica, brain fog, o annebbiamento cerebrale, alterazioni di odori e sapori e in qualche caso problemi di altro tipo che coinvolgono tiroide, fegato e apparato genitourinario. Di ben definito non c’è molto: sappiamo che la sindrome colpisce spesso persone che sono state paucisintomatiche o asintomatiche e che a volte non hanno sviluppato neanche gli anticorpi ma hanno avuto una specie di risposta allergica al virus». 
Gatti aggiunge che «nell’ambulatorio, il paziente con alterazioni di gusto e olfatto viene sottoposto a una valutazione specialistica con indicazioni alla riabilitazione sensoriale per le cellule olfattive che porta anche a un miglioramento nella percezione dei sapori. La presenza di più competenze specialistiche è fondamentale nell’approccio a una sindrome che ha molti lati oscuri ma che va affrontata con tutti gli strumenti a nostra disposizione». 
I medici responsabili del servizio sono i reumatologi Gerardo Marino e Paola Chiara Francesca Falappone e l'internista Maria Angela Barletta. «L'ambulatorio dedicato a quei pazienti che soffrono le sequele del Covid – spiegano – è stato attivato nel marzo scorso, a un anno dall'apertura del reparto di Medicina interna Covid. La diagnosi parte da score ricavati da questionari, per passare agli esami di laboratorio e strumentali. Il servizio è rivolto in particolare a chi ha sviluppato un'importante faticabilità dopo la guarigione. Stiamo ricevendo le richieste tramite mail dai medici di medicina generale e dai pazienti stessi che riconoscono nella loro sintomatologia possibili strascichi dovuti alla malattia. Speriamo di poter accogliere tutte le richieste che ci arrivano – proseguono - e di valutare i pazienti per affrontare questo tipo di patologia che è dovuta alle sequele da Covid caratterizzate dalla fatica cronica, le cui basi fisiopatologiche, però, ancora non si conoscono. Importante, per questo, sarà aggiungere conoscenze scientifiche al fine di poter avere strumenti diagnostici più precisi e cure su misura a seconda dei sintomi e delle manifestazioni cliniche».

Un grave incidente stradale si è verificato nel pomeriggio di ieri lungo la statale 7 in territorio di Brindisi dove un’auto, per cause ancora in fase di accertamento, si è ribaltata. La donna che era al volante ha riportato gravi ferite. Sul posto sono giunte unità del 118 e della polstrada del capoluogo. La signora è stata condotta presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi in codice rosso. Su luogo dell’incidente si è formata una lunga coda di auto che ha dato avvio a un tamponamento. Per rilevare il secondo sinistro sono intervenuti i vigili urbani di Brindisi. In quest’ultimo caso non ci sono stati feriti gravi. Dunque, un grave incidente stradale si è verificato nel primo pomeriggio di ieri lungo la statale 7, nella direzione di marcia verso Brindisi, dove un’auto Nissan condotta da una signora quando è giunta nei pressi dello svincolo per Restinco, per cause ancora in fase di accertamento, ha sbandato e si è ribaltata. Ha strisciato lungo la carreggiata e poi si è fermata.

Fortunatamente nessuna delle auto che seguivano gli è finita addosso. La signora che era alla guida è rimasta all’interno. È stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta la polstrada e un’unità del 118 di Brindisi. I soccorritori hanno estratto la donna dall’auto e adagiata su una barella. Quindi i sanitari l’hanno visitata, riscontrando diversi traumi tipici dei sinistri stradali. Con celerità l’hanno trasferita, in codice rosso, presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stata sottoposta ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno confermato alcuni importanti traumi riportati nel sinistro. Pertanto è stata ricoverata per ulteriori accertamenti e per essere sottoposta a idonea terapia. Intanto, sulla statale 7 si è formato un lungo serpentone di auto. Ed è proprio nella coda automobilistica che, per cause ancora in fase di indagine, si è verificato un tamponamento a catena tra alcune auto. Sul posto è giunta la polizia locale di Brindisi che lo ha rilevato. Anche qui sono stati avviati accertamenti per stabilire le rispettive responsabilità.

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 Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedi 8 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 14.895 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.974 casi positivi: 809 in provincia di Bari, 194 in provincia di Brindisi, 249 nella provincia BAT, 198 in provincia di Foggia, 197 in provincia di Lecce, 323 in provincia di Taranto, 4 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 51 decessi: 14 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi, 3 in provincia BAT, 5 in provincia di Foggia, 13 in provincia di Lecce, 12 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.963.363 test.

149.726 sono i pazienti guariti.

50.755 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 205.576 così suddivisi:

80.217 nella Provincia di Bari;

20.095 nella Provincia di Bat;

15.025 nella Provincia di Brindisi;

37.614 nella Provincia di Foggia;

19.734 nella Provincia di Lecce;

31.891 nella Provincia di Taranto;

702 attribuiti a residenti fuori regione;

298 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Nel pomeriggio di ieri 7 aprile, personale della Sezione Volanti della Questura, ha arrestato e condotto presso la locale Casa Circondariale S.G. di anni 26, in esecuzione all’ordinanza di aggravamento di custodia cautelare.

S.G., lo scorso 17 marzo, era stato l’autore della tentata rapina ai danni del supermercato DOK, sito in via Bezzecca, per il quale era stato arrestato dagli operatori della Sezione Volanti e successivamente posto agli arresti domiciliari.

Lo stesso individuo, nella tarda serata del giorno di Pasquetta, nonostante ristretto agli arresti domiciliari, era stato sorpreso a passeggiare in Piazza Cairoli, pertanto veniva arrestato in flagranza e posto nuovamente agli arresti domiciliari.

L’Autorità Giudiziaria, dunque, richiedeva l’aggravamento della misura cautelare, la cui ordinanza è stata emessa nella giornata di ieri e prontamente eseguita, pertanto S.G. veniva tradotto presso la locale casa circondariale.

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Il presidente dell’Ordine degli infermieri di Brindisi eletto al Comitato centrale della Fnopi. Antonio Scarpa è stato nominato tra i dieci consiglieri nazionali della Federazione degli Infermieri

 È un momento storico per l’Ordine degli infermieri della provincia di Brindisi, che vede per la prima volta un suo rappresentante al Comitato centrale della Federazione nazionale degli infermieri, organo di governo per tutti gli infermieri d’Italia.

Lo scorso 28 marzo a Roma, infatti, sono terminate le elezioni per il rinnovo degli organi centrali della Fnopi, che hanno visto riconfermata come presidente nazionale la d.ssa Barbara Mangiacavalli ed eletto, per la prima volta, il presidente dell’Ordine degli infermieri di Brindisi dott. Antonio Scarpa quale consigliere.

“Sono soddisfatto per il traguardo raggiunto – commenta Antonio Scarpa – ma il ringraziamento più grande va alla mia squadra dell’Opi Brindisi, per il sacrificio e l’impegno posti in questi ultimi tre anni, che ci hanno permesso di arrivare fin qui. Far parte del Comitato centrale è un impegno di grande responsabilità, che sono pronto ad affrontare con la consueta dedizione verso la nostra professione, vera colonna portante del servizio sanitario nazionale. Sono fiero di rappresentare tutti gli infermieri pugliesi – conclude il neo consigliere nazionale – e mi impegno a lavorare in sinergia con tutti i presidenti dei vari Ordini provinciali per lavorare insieme a progetti importanti e per un futuro più roseo per la nostra professione”.

Per il prossimo quadriennio, quindi, tutti gli infermieri della provincia di Brindisi e della regione Puglia avranno l’opportunità di un’interfaccia diretta con gli organi centrali della Federazione, a cui spetta il compito di coordinare i 102 ordini provinciali e di rapportarsi con tutte le autorità pubbliche e di governo, in rappresentanza della categoria infermieristica.

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Francavilla Fontana. Denuncia falsamente il furto dell’auto sottoposta a fermo amministrativo, segnalata per simulazione di reato. I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti hanno denunciato in stato di libertà una 46enne del luogo, per simulazione di reato. In particolare, la donna, il 2 aprile scorso, presso la locale Stazione, ha denunciato falsamente il furto della propria autovettura, già sottoposta a fermo amministrativo dal mese di febbraio 2018. Attraverso l’esame delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza comunali, i militari hanno accertato che il 29 marzo 2021 il citato veicolo era stato trasportato all’interno di una ditta per la raccolta di materiali ferrosi, dove la denunciante è impiegata, mediante un carroattrezzi di proprietà della citata azienda, al fine di demolirlo.

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L’Azienda sanitaria di Brindisi ha appurato che in quella sessione per i caregiver, a Mesagne, soltanto una dose era risultata in più, rispetto a quelle potenzialmente utilizzabili. Da ogni fiala di AstraZeneca, infatti, si possono ricavare 10 dosi e si può arrivare, attraverso la diluizione, a 11 dosi iniettabili. Al momento della preparazione della dose, ci si può rendere conto che il volume del farmaco nella siringa non è sufficiente e pertanto la dose ricavata non è più utilizzabile. Di fatto, non si tratta di una dose “buttata”, ma di una dose non somministrabile perché non risponde agli standard necessari per la vaccinazione.

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