Redazione

Brindisi. Viola l’obbligo di isolamento imposto dall’Autorità Sanitaria per le persone risultate positive al virus Covid–19, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 81enne del luogo, poiché il 29 marzo scorso, in una via del centro abitato, è stato sorpreso fuori dalla sua abitazione senza alcuna autorizzazione, nonostante fosse stato sottoposto al provvedimento di isolamento per l’accertata positività al Covid–19, emesso dall’Autorità Sanitaria del luogo.

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Le chiusure affossano i 900 agriturismi pugliesi con la primavera che è la stagione preferita per gite fuori porta e scampagnate. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia nel sottolineare che dall’inizio della pandemia l’agriturismo in Puglia ha perso oltre 150 milioni di euro di fatturato.

L’arrivo della bella stagione – sottolinea la Coldiretti regionale – è particolarmente apprezzata dagli amanti della campagna per assistere al risveglio della natura con piante, fiori e uccelli migratori, ma anche delle attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie da portare in tavola. Gli agriturismi, peraltro, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – precisa Coldiretti Puglia – i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

“Gli agriturismi in aperta campagna sono luoghi più sicuri in cui le distanze si misurano in ettari e non in metri, in cui gustare il meglio della tradizione locale e vivere appieno una vacanza Made in Italy. Pur di resistere molti agriturismi di Terranostra nel periodo di chiusura si sono tuttavia organizzati per non fare mancare i menu tradizionali della cucina contadina sulle tavole con consegne a domicilio e asporto”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

L’assenza di stranieri in vacanza in Puglia grava pesantemente sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – sottolinea Coldiretti Puglia – i turisti dall’estero da paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa ma che adesso sono anche quelli che stanno procedendo velocemente nella campagna di vaccinazione.

L’arrivo per l’estate del passaporto vaccinale Ue – aggiunge Coldiretti Puglia - potrà salvare almeno il turismo straniero in Puglia che ha subito un buco di oltre 3,5 miliardi nelle spese dei viaggiatori dall’estero, che sono crollate del 61% nel 2020 rispetto all’anno precedente, toccando il minimo da almeno venti anni.

“La Puglia è fortemente dipendente dall’estero - insiste il presidente De Miccolis Angelini - per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi dall'estero di viaggiatori stranieri e 3,8 milioni di pernottamenti internazionali  che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio”.

Il certificato in formato digitale o cartaceo sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato, consentirà dunque – sottolinea la Coldiretti regionale - ai cittadini europei di tornare a viaggiare quest'estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi.

La mancanza di vacanzieri si trasferisce a valanga sull’insieme dell’economia per il crollo delle spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Non è un caso che nel 2020 a far registrare il risultato più negativo nei consumi – continua la Coldiretti regionale – sono stati gli alberghi ed i ristoranti con un calo del 40,2%, seguiti dai trasporti che si riducono del 26,5% e dalle spese per ricreazione e cultura che scendono del 22,8%.

Il cibo infatti – aggiunge Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

 “L'agriturismo e lo sviluppo multifunzionale delle aziende agricole devono rientrare nelle strategie regionali, ivi incluse – incalza il presidente De Miccolis - quelle a sostegno del settore turistico per emergenza Covid. Gli indennizzi per calo di fatturato sono solo un placebo, cosi come non mancano difficoltà per accedere al credito. Gli ammortizzatori sociali sono ormai insufficienti per entità e tempistica a dare respiro alle tante famiglie che hanno vissuto mesi di inoccupazione. In compenso sono aumentati burocrazia ed adempimenti, tanto che alcuni operatori del settore, presi dallo sconforto e dalla paura di sanzioni, stanno valutando se valga la pena riaprire, eventualità che avrebbe effetti disastrosi sull’occupazione”, conclude il presidente De Miccolis.

Serve una svolta – continua la Coldiretti Puglia - per salvare il turismo estivo dopo che oltre sette viaggiatori stranieri su dieci (70%) hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia nel 2020 bloccati alle frontiere dall’emergenza Covid.

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A seguito dell’informazione del 29 marzo ultimo scorso, con la quale si annunciava che la CGIL Camera del di Lavoro di Mesagne, esprimeva con convinzione solidarietà alle lavoratici e lavoratori agricoli per il mancato riconoscimento di misure economiche per fronteggiare la pandemia, sostenendo senza se e senza ma, tutte le iniziative che le organizzazioni sindacali avrebbero messo in campo, pertanto, si comunica che la CGIL di Mesagne sarà presente il 10 aprile, al presidio davanti la Prefettura di Brindisi, con una propria delegazione, in rappresentanza delle lavoratrici e lavoratori agricoli, composta da Cosimo ZIZZA coordinatore della Camera del Lavoro Territoriale di Mesagne e Claudio SUPERCHI responsabile politico FLAI Mesagne.

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Asili nido, scuole d’infanzia, centri polifunzionali a sostegno delle famiglie: sono 700 milioni di euro messi a disposizione dal Governo in favore degli enti locali per la messa in sicurezza e riqualificazione di questi spazi destinati in gran parte di minori. «L’avviso pubblico è già disponibile: si tratta di un’opportunità importante anche per tutti i Comuni della provincia di Brindisi. C’è tempo fino al prossimo 21 maggio per avanzare la candidatura ». E’ questo l’invito che l’on. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle) rivolge alle amministrazioni locali in merito alla nuova possibilità di ottenere fondi in materia di edilizia scolastica.

I 700 milioni sono così ripartiti: 280 milioni riguarderanno gli asili nido; 175 le scuole dell’infanzia; 105 i centri polifunzionali per servizi alla famiglia, 140 milioni la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati. Il 60% delle risorse di ciascuno di questi capitoli sarà destinato alle aree periferiche e svantaggiate, per recuperare i divari esistenti. «Progetti e fondi a disposizione delle realtà del Mezzogiorno, che si pongono come obiettivo quello di dare un nuovo e forte impulso – spiega la parlamentare brindisina- al processo di riequilibrio territoriale non più rinviabile. Queste risorse sono, infatti, finalizzate all'attivazione di servizi integrativi che concorrano all'educazione dei bambini e soddisfino i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato sotto il profilo strutturale ed organizzativo. Invito le amministrazioni del territorio a valutare questo avviso pubblico a tutela, anche delle fasce più deboli».​ Gli enti locali interessati, tramite il legale rappresentante o suo delegato, devono far pervenire la propria candidatura, utilizzando esclusivamente la piattaforma informativa del Ministero dell’istruzione, pena la non ammissione alla presente procedura, nell’apposita pagina dedicata all’edilizia scolastica.

Emergenza epidemiologica, gli aggiornamenti: tra ieri e oggi a Mesagne si contano 9 nuovi casi e 12 guariti.

Sono 78 le persone attualmente positive, di cui 4 in ospedale.

Lettera aperta di Fabrizio Sportelli. 

 
Scrivo queste poche righe per dare comunicazione di una decisione sofferta ed irrevocabile che ho preso in qualità di Presidente dell’A.S.D. Mesagne Volley, supportato dal parere prezioso dei miei dirigenti e della mia famiglia.
 
Sono nel mondo della pallavolo praticamente da sempre ed in questi anni ho contribuito a costruire una realtà di primissimo livello, che ha portato lustro all’intera cittadinanza e animato il palazzetto di via Udine di un calore sportivo che Mesagne aveva ormai dimenticato.
 
Le attuali vicissitudini legate al Covid19 hanno minato le nostre certezze economiche, forzandoci a cedere il titolo di B2 nazionale che avevamo guadagnato sul campo con tanto sacrificio. Nonostante tutto, negli ultimi mesi avevamo deciso di riprendere il nostro percorso con un progetto giovanile nella serie inferiore, il Campionato nazionale di I livello, la vecchia serie C.
 
Questa scelta voleva essere un segnale deciso di continuità sportiva per la pallavolo mesagnese e un trampolino di lancio per le nostre giovani speranze, che noi consideriamo da sempre come persone di famiglia. Durante le prime giornate di campionato, tuttavia, ci siamo resi conto che le incombenze imposte da questa decisione non ci rendevano possibile proseguire il nostro cammino con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto. 
 
Infine, nelle ultime settimane, alcune delle nostre tesserate, nonostante avessimo rispettato attentamente il protocollo sanitario, hanno contratto il virus probabilmente durante una gara ufficiale, mettendo a rischio se stesse ed i propri familiari. È una responsabilità che non possiamo più gestire, anche in relazione all’età delle nostre ragazze. Lo sport deve essere divertimento e passione e per noi, a queste condizioni, non lo è più.
 
Per questo motivo comunichiamo il ritiro di tutte le nostre squadre dai campionati di pertinenza (under 15-17-19 e serie C), consapevoli delle conseguenze, ma certi di aver preso la decisione più corretta in questo momento tanto particolare. La nostra priorità è proteggere le nostre atlete e le loro famiglie, il nostro staff e tutti coloro che orbitano intorno al nostro mondo.
 
Saluti
Fabrizio Sportelli

Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 4 aprile. 

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 4 aprile 2021 in provincia di Brindisi risultano positivi 1.909 soggetti, di cui 1.010 donne (52,9%) e 899 uomini (47,1%), con età mediana di 47 anni.
I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “contatto con caso accertato” 714 (37,4%), “sospetto di caso” 622 (32,6%), “screening” 53 (2,8%), “rientro da area a rischio” 12 (0,6%) e soggetto in Rssa 5 (0,3%); in 503 casi (26,3%) il fattore di rischio non è definito.
L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive 720 (37,7%) soggetti asintomatici, 854 (44,7%) paucisintomatici, 229 (12%) con sintomatologia lieve, 27 (1,4%) con quadro severo, 7 (0,4%) critici e 6 (0,3%) in fase di guarigione; per 66 soggetti (3,5%) il dato non è noto.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 500 a Brindisi, 246 a Fasano, 167 a Ceglie Messapica, 129 a Carovigno, 118 a Francavilla Fontana, 87 a San Vito dei Normanni, 76 a Mesagne, 76 a San Pancrazio Salentino, 68 a Ostuni, 64 a Torchiarolo, 62 a Oria, 56 a Villa Castelli, 47 a San Pietro Vernotico, 42 a Cellino San Marco, 39 a San Michele Salentino, 38 a Latiano, 36 a Cisternino, 21 a Torre Santa Susanna, 20 a San Donaci, 17 a Erchie. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torre Santa Susanna, Brindisi, Villa Castelli, Ceglie Messapica, Fasano e Oria.
Gli attuali positivi (1.909) sono così suddivisi per fasce di età: 285 nella fascia 0-18 anni, 1.232 tra 19-64 anni, 284 tra 65-79 anni, 108 negli 80 e oltre. Si conferma il trend in aumento dei casi.
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 4 aprile 2021 sono stati sottoposti a tampone molecolare 95.594 residenti nella provincia di Brindisi, 244,8 soggetti ogni 1.000 residenti. Per 79.717 (83,4%) soggetti sottoposti a test è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa il 45% dei casi.
Dei 95.594 soggetti sottoposti a tampone molecolare, 14.530 (15,2%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 372,1 casi x 10.000 residenti. I positivi comprendono 7.483 donne (51,5%) e 7.047 uomini (48,5%) con età mediana pari a 45 anni.
Il tasso di letalità è pari a 1,8%, inferiore al corrispettivo tasso pugliese del 2,5%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 263 i decessi totali: 205 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 37 tra i 60 e 69 anni, 16 casi tra i 50 e i 59, 3 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.
Campagna vaccinale al 4 aprile: sono 54.136 le dosi di vaccino anti Covid somministrate alla popolazione target, 38.034 prime dosi e 16.102 seconde dosi.

L’ACQUA E’ DI TUTTI: OGGI L’INCONTRO IN AQP CON IL PRESIDENTE DI CAGNO ABBRESCIA. 

In qualità di presidente dell'Autorità Idrica Pugliese, stamattina a Bari ho incontrato il presidente di Acquedotto Pugliese, l’on. Simeone Di Cagno Abbrescia. 
 
Abbiamo discusso degli importanti investimenti infrastrutturali che attraverso il Piano d'Ambito di prossima approvazione potranno essere garantiti in tutta la Regione. Gli interventi saranno resi attraverso servizi idrici più efficienti ed economici, anche nelle aree più periferiche, improntati all'utilizzo di tecnologie di ultima generazione e caratterizzati dall'impiego di sistemi di distribuzione progettati per combattere sprechi e dispersione. Al momento di salutarci, l’on. Di Cagno Abbrescia mi ha fatto dono del volume “Il palazzo dell’Acquedotto Pugliese”, un libro sulla storia della meravigliosa e prestigiosa sede di Aqp.
 
Il confronto con il presidente Aqp si è fondato su un principio condiviso: l'acqua è un risorsa preziosa per i nostri territori ed è fondamentale per la vita e per l'ecosistema che abitiamo.
 
Da qui l'impegno consapevole a salvaguardare e tutelare l'importante risorsa come bene pubblico: data la sua natura così strettamente correlata all'uomo non è ipotizzabile che possa diventare proprietà di pochi.

CAROVIGNO- FareAmbiente Carovigno - Ostuni (Mee) Movimento ecologista europeo esprime apprezzamento circa l’iniziativa di ampliamento della Riserva terrestre di Torre Guaceto, avviata nel 2015.

“La riserva, quindi, con il recepimento da parte dei comuni di Carovigno e di Brindisi, dell’ampliamento approvato dal ministero dell’Ambiente si estenderà di 34 ettari nel comune di Brindisi e di 50 ettari nel comune di Carovigno, permettendo, così, di far combaciare l'area marina con la porzione terrestre protetta. La visione antropocentrica dell’ambientalismo di FareAmbiente - dice il presidente Jacopo Russo - garantisce la piena vivibilità delle aree protette che devono essere godute dall’Uomo nel pieno rispetto delle leggi della natura e non interdette aprioristicamente. Per garantire, così, la salvaguardia dell’ambiente evitando speculazioni in favore di pochi”.

Diabete di tipo 1, avviato a Brindisi un progetto pilota dedicato ai giovani pazienti. Nasce a Brindisi un ambulatorio per la cura del diabete di tipo 1 (autoimmune insulinodipendente), la patologia cronica endocrinologica più diffusa in età evolutiva. In Italia ci sono circa 240 mila casi di diabetici di tipo 1 e 25 mila hanno meno di 18 anni. A Brindisi, invece, si stimano circa 380 casi, tra cui 120 sono i minori di 18 anni.  

L'ambulatorio, avviato dalla Asl in collaborazione con l'associazione “Delfini messapici”, è ospitato al terzo piano del Distretto sociosanitario di via Dalmazia a Brindisi. L'iniziativa è stata presentata stamattina nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone, il direttore sanitario, Andrea Gigliobianco, il responsabile per la collaborazione gestionale, Antonio Campa, l'endocrinologo Cosimo Rodia, responsabile dell'ambulatorio, la testimonial del progetto, la nuotatrice Monica Priore, e il presidente dell'associazione giovani diabetici “Delfini messapici”, Gianfranco Lobello. Erano presenti anche i figli di Antonio Marinazzo, già primario di Endocrinologia a Brindisi: durante la cerimonia, è stata scoperta una targa in sua memoria all'ingresso dell'ambulatorio. L'equipe in servizio è costituita da endocrinologo, psicologo, pediatri, dietisti e infermieri. 
“Nella Asl di Brindisi - ha sottolineato Pasqualone - abbiamo due centri per il diabete di tipo 1 in età pediatrica attivi al Perrino e al Camberlingo di Francavilla Fontana. Grazie al confronto con Monica Priore abbiamo pensato di sviluppare un protocollo per dare una risposta a quei pazienti una volta diventati adulti. L’avvio dell’iniziativa in questa fase – ha proseguito - ha un forte valore simbolico e rappresenta un segnale dell’impegno della Asl anche per i pazienti non Covid. È la partenza di un percorso che non sarà semplice: vogliamo che questo ambulatorio diventi un faro in tutta Italia per le persone con questa patologia”. 
“Sono particolarmente emozionata per questa inaugurazione – ha dichiarato Monica Priore - perché non è stato semplice arrivare qui. Le difficoltà sono state tante, ma io sono una sportiva e sono abituata a lottare per raggiungere traguardi importanti. La salute delle persone va messa al primo posto: ringrazio il direttore Pasqualone per aver creduto nella mia idea e l'associazione ‘Delfini messapici’ che l'ha sposata fin da subito. Insieme, con un gran lavoro di squadra, siamo riusciti ad avviare questa realtà che mi auguro possa funzionare al meglio e possa essere presa ad esempio nel resto d'Italia. Il diabetico di tipo 1 va gestito in maniera diversa, da specialisti formati su questa patologia. Un diabetico ben curato avrà meno problemi davanti a sé: le complicanze sofferte da chi è seguito a dovere si annullano e i ragazzi diabetici di oggi potranno avere un'anzianità più serena domani”.
“Il diabete di tipo 1 - ha aggiunto Rodia – è una malattia che colpisce giovani che necessitano di cure specifiche e differenti rispetto a quelle di chi soffre di diabete di tipo 2. Questo centro è unico, almeno per quello che riguarda la Puglia, proprio perché qui, grazie alla collaborazione coi colleghi pediatri degli ospedali di Brindisi e di Francavilla Fontana, seguiamo esclusivamente pazienti di questo tipo per garantire loro la necessaria continuità di cure a partire dalla transizione tra la gioventù e l'età adulta, dai 18 anni in poi, per poi proseguire per il resto della vita”.
Erasmo Marinazzo, figlio di Antonio, endocrinologo a cui è dedicato l'ambulatorio, ha ringraziato “la Asl, il direttore generale Pasqualone e Monica Priore che è stata il motore di questo progetto. Nostro padre ha incarnato la figura del medico che con poche risorse a disposizione faceva tanto per i pazienti perché la sua era una missione dedicata alle persone sofferenti. In questa iniziativa vediamo qualcosa di concreto che ha lasciato dal punto di vista professionale, qualcosa che ha trasmesso alle generazioni di medici che sono venute dopo di lui. Alcuni sono qui, giovanissimi e molto bravi: speriamo che questa tradizione continui”.
“A nome dei genitori di giovani con diabete di tipo 1 – ha concluso Lobello - esprimo enorme soddisfazione per l’approvazione di questo ambizioso progetto, che abbiamo promosso con il sostegno della campionessa di nuoto Monica Priore. Ringrazio il direttore generale per aver creduto fin da subito, senza remore, in questa iniziativa. L’ambulatorio diventerà un punto di riferimento specialistico per i tanti giovani, futuri adulti, che soffrono di questa patologia”.