Redazione

Caregiver, oltre duemila vaccinazioni a Pasqua e Pasquetta. Sono state oltre duemila, in provincia di Brindisi, le dosi somministrate, a Pasqua e Pasquetta, nella sessione straordinaria dedicata a caregiver e familiari conviventi di persone con gravi disabilità. L’iniziativa è stata realizzata dal Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl, su indicazione della cabina di regia regionale. Per le due giornate sono restati aperti sei centri vaccinali: il PalaVinci a Brindisi, Conforama a Fasano, la palestra della scuola De Amicis a Francavilla Fontana, la scuola Falcone a Mesagne, la scuola primaria a San Donaci e il centro pressostatico a San Vito dei Normanni. 

“Queste due giornate per i caregiver – ha detto il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone - si aggiungono a quella di sabato per i pazienti oncologici e trapiantati di fegato e rappresentano un forte impulso alla campagna vaccinale. Nei prossimi giorni partiremo con la vaccinazione di massa, secondo le fasce di età definite dalla Regione e metteremo in campo tutte le nostre risorse. A questo punto è necessaria una fornitura più consistente di vaccini: con le nostre strutture e il personale impegnato potremmo vaccinare tutta la popolazione della provincia di Brindisi in un mese e mezzo”.
Il direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica, Stefano Termite, ha sottolineato che “sono circa 13mila le dosi di AstraZeneca disponibili al momento nella Asl e che saranno destinate alle persone da 79 a 60 anni. Siamo in attesa, inoltre, di 5mila dosi di Pfizer che si aggiungeranno alle mille in giacenza. Per le sue caratteristiche guardiamo con interesse al vaccino monodose Johnsons&Johnson, la cui consegna è in programma in Europa dal 19 aprile, e ci sono buone notizie anche per l’italiano ReiThera, che è in fase avanzata di sperimentazione”.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 5 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 3978 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 677 casi positivi: 211 in provincia di Bari,5 in provincia di Brindisi, 23 nella provincia BAT, 265 in provincia di Foggia, 125 in provincia di Lecce, 44 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 20 decessi: 9 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.926.979 test.

145.721 sono i pazienti guariti.

51.220 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 201.872 così suddivisi:

78847 nella Provincia di Bari;

19697 nella Provincia di Bat;

14626 nella Provincia di Brindisi;

37220 nella Provincia di Foggia;

19254 nella Provincia di Lecce;

31230 nella Provincia di Taranto;

700 attribuiti a residenti fuori regione;

298 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Villa Castelli. Esecuzione ordinanza applicativa di misura coercitiva personale di divieto avvicinamento ai luoghi frequentati da persona offesa. I militari della Stazione di Villa Castelli hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura coercitiva personale di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da persona offesa, emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 60enne del luogo. Il provvedimento è scaturito a seguito di maltrattamenti in famiglia nei confronti dei conviventi dello stesso.

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San Vito dei Normanni. Maltratta la compagna in presenza dei figli minori, arrestato. I Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 21enne di nazionalità ghanese e domiciliato a San Vito dei Normanni, perché resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia in presenza di minori nei confronti della sua compagna, una 39enne anch’ella di nazionalità ghanese, attualmente in stato di gravidanza. In particolare, nel corso della notte del 4 aprile, a seguito di una segnalazione giunta sull’utenza di emergenza 112 pervenuta da un cittadino che aveva sentito urlare una donna, i militari si portavano prontamente nei pressi del centro storico, ove soccorrevano la stessa, che nel frattempo era risuscita a divincolarsi e fuggire dall’uomo, evitando ulteriori conseguenze. Nella circostanza, la donna riferiva agli operanti di essere stata percossa, minacciata e morsa dall’uomo, il quale anche alla presenza dei militari reiterava le medesime condotte. La vittima è stata soccorsa e medicata dal 118 e l’uomo dopo essere stato arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi, dove rimane ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Nel week end pasquale i carabinieri della stazione di Mesagne hanno effettuato diversi controlli presso le attività commerciali per constatare il rispetto del protocollo anti Covid. Una parrucchiera con cliente son state beccate in flagranza di reato e sanzionate. L’attività commerciale di parrucchiera, hair style, è stata chiusa per 5 giorni e l’ingresso sigillato. Proseguono senza sosta i controlli da parte dei carabinieri di Mesagne per far rispettare le norme anti Covid nella zona rossa. Durante tali controlli i militari si sono accorti che un’attività di parrucchiera era aperta e stavo svolgendo regolarmente il suo lavoro. Gli uomini dell’Arma, quindi, si sono fermati a debita distanza e senza farsi accorgere hanno fotografato sia l’attività sia la cliente che al suo interno era intenta a farsi acconciare i capelli. La parrucchiera, infatti, era intenta a colorare i capelli bianchi della sua cliente. A quel punto i carabinieri, acquisite le prove del reato, sono entrati nell’attività commerciale. Le due donne appena hanno visto che i militari si dirigevano verso la porta d’ingresso sono fuggite per non farsi trovare e hanno trovato come nascondiglio un ripostiglio attiguo alla sala. Gli uomini della Benemerita non si sono fatti ingannare da un tale stratagemma e aperta la porta hanno invitato le due donne a uscire. Una volta fuori hanno chiesto loro i documenti di riconoscimento e le hanno identificate. Si tratta di una parrucchiera 42enne, titolare di un’attività commerciale, e di una sua cliente 64enne. Le due sono accusate di non aver rispettato le vigenti norme relative al rischio di contagio da Covid-19. Pertanto sono state sanzionate. Nella circostanza, anche alla luce di recenti segnalazioni, i militari hanno effettuato una serie di specifici servizi di osservazione al fine di contrastare il fenomeno dei servizi per la persona, vietati dalle vigenti normative per il contenimento delle infezioni. Al termine del controllo i carabinieri hanno emessa la sanzione accessoria con la chiusura per giorni 5 dell’attività di coiffeur femminile. Infine, all’ingresso del salone sono stati posti i sigilli per evitare la reiterazione del reato.

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Mesagne. Ruba energia elettrica grazie a un allaccio abusivo alla rete nazionale che bypassava il contatore Enel installato presso la propria abitazione, arrestato un uomo. I militari della Stazione Carabinieri di Mesagne, a conclusione di accertamenti, hanno proceduto all’arresto di un 71enne del luogo, per furto aggravato di energia elettrica. In particolare, i militari hanno eseguito uno specifico servizio con l’ausilio di personale della Società E–Distribuzione, riscontrando che l’uomo aveva abusivamente allacciato l’impianto elettrico di due ville con piscina di sua proprietà con la rete elettrica nazionale, bypassando il contatore della Società Enel ivi installato. Tale stratagemma ha consentito all’uomo di asportare illecitamente dell’energia elettrica quantificata complessivamente in circa 50.500,00 euro. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Nella giornata di Pasquetta la Polizia Locale, insieme alle Forze dell'Ordine, sta controllando il territorio per la sicurezza di tutti.
Purtroppo non è un giorno di festa come siamo stati abituati in passato a vivere, ma è un momento critico in cui dobbiamo avere un comportamento responsabile e rinunciare alle scampagnate e ai raduni per tutelare la salute nostra e degli altri.
L'augurio è che sia l'ultimo grande sacrificio richiesto, parallelamente la campagna di vaccinazione ci prospetta un futuro migliore.
Siate responsabili.

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Sono stati completati e consegnati i lavori di ampliamento del cimitero di Mesagne in cui è stata costruita anche una tomba comunale con 224 loculi. Adesso si tratta di dare vita ad altre iniziative come la costruzione di un’ampia sala dove accogliere dignitosamente i parenti dei defunti, un parcheggio, un secondo ingresso e un forno crematorio. Su quest’ultimo progetto ci sono già delle richieste di joint venture con alcune aziende private. A sovrintendere alla gestione del cimitero comunale c’è, da diversi anni, l’assessore, Antonello Mingenti, che ha ricevuto in varie legislature la delega sindacale per il luogo sacro. Una delega, per la verità, tutt’altro che semplice poiché giornalmente sono diversi i problemi da affrontare. “Finalmente abbiamo completato l’ampliamento nella parte retrostante e possiamo fare fronte, con le tombe comunali, alla richiesta di loculi”, ha spiegato il consigliere Mingenti. Infatti, nelle tombe comunali costruite nella zona di ampliamento sono stati realizzati 112 loculi grandi e 112 loculetti per ossari. “La richiesta di loculi – ha continuato Mingenti – è una vera e propria emergenza.

Ogni giorno, infatti, ci sono delle estumulazioni e molte volte non si sa dove mettere le ossa dei defunti. Attualmente sono depositati nei due ossari pubblici, uno ubicato in un salone al di sotto della chiesa e l’altro al di sotto della tomba comunale in cui riposa anche Melissa Bassi. Contestualmente il Comune sta realizzando un altro ossario prefabbricato in cui ci sono altri 104 loculetti. “Quella della carenza di loculetti per ossari è un vero problema – ci ha confidato l’assessore - perché i parenti non possono portare nemmeno un fiore sulla tomba dei propri cari”. Nella zona di ampliamento sono state già realizzate l’80% delle cappelle gentilizie. “Con gli uffici stiamo predisponendo un progetto per costruire una sala per accogliere i parenti e gli amici dei defunti, anche perché sono aumentate le messe nella chiesa del cimitero a causa della pandemia”, ha spiegato l’assessore. Nota dolente del cimitero è la mancanza di un impianto di videosorveglianza che possa offrire una certa sicurezza al luogo. “Nel cimitero ci sono sempre stati i furti, ma si è trattato di cose minime. Poi è arrivata la profanazione di qualche settimana fa che ha fatto accelerare i tempi sul fronte della sicurezza. Al momento ci sono alcune telecamere di un impianto che funziona in maniera altalenante. La ditta che ha in gestione il cimitero a breve collocherà un nuovo impianto di video sorveglianza con 12 telecamere che saranno collegate con il comando della polizia locale. Inoltre, sarà potenziato il sistema di allarme che sarà esteso all’intero cimitero”, ha precisato Mingenti che nella sua agenda dei lavori ha annotato anche la costruzione di un cimitero per animali e l’acquisizione di alcuni terreni limitrofi al camposanto per realizzare un parcheggio e una seconda entrata di sicurezza. Ed ancora un forno crematorio e la costruzione di altre cappelle, pubbliche e private, in terreni da espropriare. Infine, sarà ripristinato il patrimonio arboreo che in questi anni si è ridimensionato.  

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Nelle ultime ore continuano ad arrivare segnalazioni per quanto concerne la difficoltà di accesso al Pronto Soccorso.
La carenza e le difficoltà nel reperire medici da impiegare comporta un ritardo notevole sulle prestazioni nei confronti dei cittadini.
Nella giornata odierna e non solo, recarsi in Ospedale per un urgenza potrebbe significare dover attendere diverse ore prima di essere visitati.
Un solo medico effettivo per la gestione degli accessi non è sufficiente.
Occorre trovare soluzioni immediate in quanto il nosocomio brindisino riceve i pazienti dell'intera provincia.
Allo stato attuale, malati Covid e non Covid rischiano di passare ore e forse l'intera giornata sulle barelle senza poter essere curati.
Per questo ho interessato il Presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia alla Regione Puglia Stefano Lacatena e il Vice Presidente della Commissione Sanità Paride Mazzotta per chiedere urgentemente un incontro con il D.G. Pasquale al fine di trovare le possibili soluzioni sulla questione.

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Il Sindacato Cobas avrà un incontro con la cooperativa Amani, cooperativa impegnata nei servizi sociali del Comune di Brindisi, Martedì 6 Aprile 2021 per discutere del taglio del 20% delle ore di lavoro che vorrebbe applicare ai propri dipendenti .

Il motivo , secondo la cooperativa, è da attribuire alla riduzione  economica del 20% ricevuto dal Comune per   continuare in proroga  fino a Giugno 2021  a gestire i servizi sociali che gli erano stati affidati fino ad oggi

E’ l’ultima cooperativa ad alzare bandiera bianca dopo gli incredibili provvedimenti della Amministrazione Comunale che stanno di fatto massacrando i servizi sociali; servizi  che  rappresentano l’ultima ancora di salvataggio per  tanti cittadini bisognosi .

Il Sindacato Cobas continua nella sua opera di opposizione a questo disastro sociale ,  dichiara  lo stato di agitazione  del personale  che gestiscono   i diversi servizi sociali affidati alle cooperative dal Comune di Brindisi  programmando già da adesso una serie di giornate di proteste per la prossima settimana.

Il Cobas si lamenta inoltre  del comportamento avuto dal Sindaco Rossi in questi mesi che continua ad eludere un confronto con i dipendenti delle cooperative.

 Nell’incontro ottenuto in seguito alle proteste sotto il Comune i dipendenti dei servizi sociali avevano fatto al Sindaco Rossi la proposta di collaborare con il Comune di Brindisi.

L’obiettivo era quello  di cercare , anche grazie alla loro professionalità, soluzioni di finanziamento nuovi che rimettessero in piedi una rete di servizi dignitosi che stanno subendo un pericoloso degrado a causa del taglio delle ore di lavoro.

Il Sindaco si era mostrato d’accordo ma questo nuovo appuntamento non è mai arrivato, nonostante richieste di incontro fatte da mesi.

Assistiamo invece ad  una  incredibile intervista dell’Assessore al Welfare Isabella Lettori che è una presa  in giro ai dipendenti , ritenendoli dei grandi cretini .

Invita le cooperative a mantenere l’orario pieno pur sapendo che i soldi che l’Amministrazione ha dato loro  non bastano assolutamente .

L‘Assessore Lettori parla di realizzare un Consorzio che risolverebbe questo disastro , ma dice che ci vuole tempo perché non è una cosa semplice da fare.

Questo benedetto Consorzio  invece ci veniva presentato come attuabile fin dalla estate scorsa.
Insomma , falsità su falsità per coprire scelte scellerate del Comune di Brindisi

Il Sindacato Cobas chiede al Comune di Brindisi di eliminare questi odiosi tagli ai servizi sociali che colpiscono i cittadini e costruire insieme ai dipendenti delle cooperative nuovi percorsi , nuove progettualità, rivolte a migliorare la qualità degli stessi servizi.

Per il Cobas Roberto Aprile

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