Redazione
Brindisi. Sorpreso alla guida di un’autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica, rifiuta di sottoporsi agli accertamenti sanitari per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti, denunciato e segnalato all’Autorità Amministrativa per possesso di stupefacente per uso personale. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Casale, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 42enne di origine albanese residente a Brindisi, per rifiuto di sottoporsi agli accertamenti sulla guida in stato di alterazione psico-fisica per uso sostanze stupefacenti.
L’uomo, controllato in una via del centro abitato alla guida di un’autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica, ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari presso il locale ospedale per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. Nella circostanza, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di 1 grammo circa di cocaina, contenuto in una bustina di cellophane occultata nel vano portaoggetti della portiera anteriore destra del veicolo e pertanto è stato anche segnalato all’Autorità Amministrativa. Lo stupefacente è stato sequestrato, come anche il veicolo.
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Brindisi. Sorpreso di notte con un cacciavite lungo 30 cm, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà un 23enne del luogo per porto di armi od oggetti atti a offendere. Il giovane, controllato in una via del centro abitato nel corso della notte dell’1 aprile, è stato trovato in possesso di un cacciavite in metallo della lunghezza complessiva di 30 cm, di cui non sapeva giustificare il possesso, sottoposto a sequestro.
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COLDIRETTI PUGLIA, SPESA DI 55 EURO PER MENÙ FESTE; PRANZO IN SOLITUDINE PER 5% PUGLIESI
PASQUA: COLDIRETTI PUGLIA, SPESA DI 55 EURO PER MENÙ FESTE; PRANZO IN SOLITUDINE PER 5% PUGLIESI. Se in oltre 1 abitazione su 5 (21%) si tratta di una Pasqua in coppia, nel 51% delle abitazioni il pranzo vede riunite da 3 a 4 persone, mentre c’è una fetta del 5% della popolazione che, per forza o per scelta, festeggia da sola, magari collegandosi in videochiamata con parenti o amici, con il distanziamento sociale alla base delle misure per il contenimento del contagio che ha ridotto il numero delle persone a tavola in Puglia per la festa, con una media di poco superiore alle 3 per ogni casa con le mega riunioni di famiglia con zii, cugini, parenti e amici che restano un ricordo del passato. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti/IXE’ dalla quale si evidenzia che l’emergenza pandemia ha ristretto le tavole e impoverito i menu della festa ma anche contagiato la solidarietà.
Un conto salato che – sottolinea Coldiretti Puglia – colpisce un sistema già in grande difficoltà dopo settimane di chiusura, dove già a Pasqua saranno 80mila persone tra pugliesi e stranieri che dovranno rinunciare quest’anno alla tradizionale gita per il pranzo nelle strutture agrituristiche che tra Pasqua e Pasquetta sono ormai diventati la meta preferita delle feste.
Con la Pasqua blindata – sottolinea la Coldiretti regionale – gli italiani cercano di trovare soddisfazione nel cibo, in cucina e a tavola, con una spesa di 55 euro a famiglia in aumento del 15% rispetto allo scorso anno ma ben al di sotto dei valori del passato con ristoranti, trattorie e agriturismi aperti.
Non si ferma e non si arrende l’agriturismo di Campagna Amica, con i cuochi contadini che stanno portando a domicilio pasta fatta in casa, crostate, pizze di ricotta, agnelli e capretti, piatti della tradizione di Pasqua in Puglia, oltre a salumi, formaggi e uova per non rinunciare al ‘Benedetto’, l’immancabile antipasto sulle tavole di pugliesi, la scarcella, il dolce tipico arricchito di uova sode e l’agnello di pasta di mandorle, ma anche orecchiette, strascinati di farina di grano arso ‘Cappelli’ e laganari per i tradizionali pranzi di Pasqua e pasquetta, per quanti hanno dovuto rinunciare alle gite fuori porta in agriturismo, ma hanno deciso di non privarsi degli irrinunciabili sapori della tradizione contadina pugliese.
Ma ci sono circa 210mila pugliesi in povertà assoluta costretti spesso a chiedere aiuto per mangiare in queste feste di Pasqua, con migliaia di nuovi poveri - sottolinea la Coldiretti Puglia – che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. A portare serenità sulle tavole di 20mila famiglie l’iniziativa promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese con l’offerta di un pacco di oltre 50 chili con prodotti 100% Made in Italy.
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Porto di Torre Canne. Approvato in giunta il progetto di rifacimento della piazzetta in via Eroi del Mare
FASANO: UN ALTRO PASSO PER L’AMMODERNAMENTO DEL MOLO DOPO IL FINANZIAMENTO REGIONALE DI 659MILA EURO. IL SINDACO ZACCARIA: «FASANO CAMBIA CON I SUOI CANTIERI E NON SI FERMA NEMMENO DAVANTI AL COVID».
Secondo step per l’ammodernamento dell’area del porto di Torre Canne. Oggi l’Amministrazione ha approvato in giunta il progetto esecutivo per il rifacimento della pavimentazione della piazzetta prospiciente il porto.
Un altro passo verso la riqualificazione dell’area dopo l’ufficializzazione del finanziamento regionale di 659mila euro per la sistemazione del molo e l’installazione degli arredi (arrivata qualche giorno fa).
Il progetto approvato dalla giunta prevede la sostituzione della pavimentazione in doghe di legno, installata secondo il progetto del 2012 e rivelatasi inadeguata, con un nuovo basolato in pietra lavica. L’area sarà così liberata dagli accumuli di alghe e sabbia e il canale di scolo delle acque sarà disostruito:
«Un lavoro che vogliamo fare bene – dice il sindaco Francesco Zaccaria – perché duri nel tempo e non faccia spendere altri soldi ai contribuenti fasanesi. Un’altra opera pubblica prende quindi il via, tra le tante che abbiamo avviato dall’inizio del mandato. Ringrazio, come sempre, la struttura dell’assessorato ai lavori pubblici e l’assessore alle Opere pubbliche Antonio Pagnelli. Fasano cambia con i suoi tanti cantieri e non si ferma neanche davanti al Covid».
«La riqualificazione della piazzetta aggiunge un altro tassello importante all’ammodernamento di tutta l’area – dice l’assessore Pagnelli – che in questo modo sarà più fruibile e, soprattutto, più funzionale, nell’ottica di un rilancio del porto di Torre Canne che, insieme alla riqualificazione del porto di Savelletri in fase di completamento, renderà le marine di Fasano più moderne e vivibili».
New Basket Brindisi, il GM Marino: “Un pugno in testa ai danni di un nostro giocatore ma nessuna espulsione per l’Hapoel Holon. Final Eight? La qualificazione dipende solo da noi”.
Ai microfoni di SuperNews è intervenuto il general manager della New Basket Brindisi Tullio Marino. Il team brindisino, secondo in classifica nel campionato di Lega Basket Serie A, si prepara ad affrontare il Pinar Karsiyaka nella giornata di martedì 6 aprile, nel match di ritorno valido per l’accesso alle Final Eight di Basket Champions League, dopo l’amara sconfitta subìta da coach Vitucci e i suoi ragazzi nella gara di mercoledì scorso disputata contro l’Hapoel Holon. Marino si è espresso sui prossimi impegni della New Basket Brindisi, sugli obiettivi di questa stagione e sulla decisione di non far partecipare la propria squadra giovanile a nessun campionato per motivi di sicurezza sanitaria.
Mercoledì scorso, Brindisi è stata sconfitta dall’Hapoel Holon nella Basket Champions League. Sul Quotidiano di Puglia, il presidente Marino ha dichiarato: “C’è tanta delusione ovviamente, anche perché abbiamo avuto tra le mani il pallone della possibile vittoria e lo abbiamo sprecato. La chiave della partita? I tre falli fischiati subito a Thompson”. A questo punto, chiedo: la partita l’ha persa Brindisi o l’ha vinta l’Hapoel Holon?
C’è delusione perché si trattava di un importante match point per approdare alle Final Eight. La partita in Israele è stata durissima. Per la prima volta in stagione abbiamo incontrato una squadra che ha giocato con il supporto del pubblico, e questo non è scontato in un momento così difficile. Siamo molto amareggiati, perché quest’anno siamo molto sfortunati con l’arbitraggio. Non voglio fare polemica, ma mercoledì ci sono stati degli episodi particolari: oltre ai tre falli fischiati a Thompson, un nostro giocatore ha subìto un pugno in testa e il provvedimento disciplinare non è stato in linea con quanto ci aspettavamo, ovvero l’espulsione del giocatore. Siamo molto rammaricati per quanto successo. In ogni caso, Hapoel ha vinto un match durissimo, che valeva tanto e che si è deciso nell’overtime.
Adesso vi giocherete tutto martedì prossimo, sul campo del Pinar Karsiyaka, in un vero e proprio dentro o fuori nella corsa della Final Eight di BCL. Da quali consapevolezze ripartirete, alla luce della partita persa contro l’Hapoel Holon? Che Brindisi scenderà in campo?
Una Brindisi che a marzo, nel mese più impegnativo della stagione, ha chiuso con 6 partite vinte e 2 perse, quindi una squadra consapevole della propria forza e del fatto che la qualificazione dipende unicamente da se stessa, non dipende dal risultato di nessun’altro. Scenderemo in campo per vincere la partita e per accedere al prossimo turno.
In campionato Brindisi è seconda in classifica, a soli 4 punti di distanza dalla capolista Olimpia Milano, che affronterete domenica 11 aprile. Lo scudetto è a portata di mano?
Direi di no. Dal punto di vista della classifica, quello che stiamo vivendo in campionato è una sorta di miracolo. Non dobbiamo concentrarci su chi abbiamo davanti, dal momento che Olimpia Milano è una squadra di tutt’altra categoria e che, a meno che non ci siano ribaltoni, dovrebbe chiudere agevolmente la stagione al primo posto. Al contrario, dobbiamo preoccuparci dei club che sono dietro di noi, come Sassari, Virtus Bologna e Venezia, squadre che hanno un budget più importante del nostro, giocatori più esperti e che sicuramente cercheranno di recuperare su di noi per migliorare la loro classifica. Per questo motivo, non parlerei di “scudetto a portata di mano”. Noi siamo secondi e cercheremo di mantenere questa posizione per avere una griglia favorevole.
La società ha deciso di non partecipare a nessun campionato giovanile per motivi di sicurezza sanitaria. E’ una decisione che, in qualche modo, potrebbe ripercuotersi sulla squadra e sulla società?
Dal punto di vista societario e del settore giovanile, non potevamo esimerci dal prendere una decisione di questo tipo. La salute viene prima di tutto, e non ce la sentivamo di rischiare, di mandare i nostri ragazzi nei campi più disparati. Con tutto il rispetto per le società che affrontano i campionati giovanili, credo che il rigore nei controlli sanitari presente in Serie A non possa essere paragonato a quello che riguarda tutto il mondo giovanile: non abbiamo la certezza che tutto sia fatto secondo norme stringenti.
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A Pasqua si iniziano le vaccinazioni a Mesagne
VACCINAZIONI A MESAGNE: SI COMINCIA PRIMA DEL PREVISTO, A PASQUA E PASQUETTA.
Questo pomeriggio la Sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina è intervenuta al convegno online “La consapevolezza sull’autismo e i bisogni educativi speciali come vaccino per la comunità”, organizzato dall’associazione “Autismiamo” in occasione della Giornata mondiale di consapevolezza sull’autismo. “In questo giorno così importante – ha detto Macina - voglio rinnovare l’impegno delle istituzioni a tutelare i diritti dei soggetti affetti da autismo e lavorare per migliorare i servizi erogati dallo Stato in loro favore. Siamo ormai ad oltre un anno dall’inizio della pandemia e dell’applicazione delle prime misure restrittive. Le conseguenze della limitazione della socialità hanno purtroppo interessato anche i nostri cittadini affetti da autismo. È fondamentale sostenere le famiglie e per questo per il 2021 abbiamo aumentato di 50 milioni il fondo per la cura di soggetti con autismo per la cura, il potenziamento del personale, il miglioramento delle strutture residenziali e semi-residenziali, e la ricerca. Quanto ai vaccini, con una circolare di inizio marzo del Ministero della Salute, abbiamo inserito i ragazzi affetti da autismo fra le categorie da vaccinare in via prioritaria. Siamo consapevoli – puntualizza Macina – che quanto è stato fatto non è sufficiente. L’obiettivo è fare sempre meglio e per questo è vitale la collaborazione fra le istituzioni a tutti i livelli e le associazioni. Solo in questo modo potremo realizzare un’integrazione sociale più efficace, alleviando le sofferenze dei nostri cittadini. Da questo punto di vista offro sin da subito la mia disponibilità ad interloquire con tutti i soggetti interessati per affrontare le problematiche del settore e migliorare la qualità della vita dei soggetti affetti da autismo” conclude.
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Perrino. I dati di uno studio sul Covid
Pneumologia del Perrino, bilancio di un anno in prima linea. Uno studio sugli esiti della polmonite nei pazienti Covid.
Le accuse all’ambientalismo di ostacolare il dispiegarsi dell’attività imprenditoriale e industriale sono frequenti nonostante le crisi ambientali e sanitarie siano sotto gli occhi di tutti e ci si interroghi a tutti i livelli su transizioni ecologiche e modelli di sviluppo sostenibile.
Si è persino ipotizzato che le campagne di opinione critiche sui temi in discussione, come il deposito costiero di gas e la riconversione a metano della megacentrale di Cerano, possano persino configurarsi come reati e ostacolare un diritto all’iniziativa imprenditoriale ritenuto di primaria ed assoluta rilevanza costituzionale. A tal proposito è bene rammentare che la Carta Costituzionale tutela anche il diritto al lavoro e alla salute dei cittadini, il patrimonio ambientale e paesaggistico. Non anteponendone uno rispetto ad un altro ma ponendoli tutti, ovviamente, sullo stesso piano. Ed ancora, vivere in uno Stato di diritto vuol dire che tutti i pubblici poteri, nonché gli operatori economici devono agire entro il perimetro della legge ed essere assoggettati al controllo di organi giurisdizionali.
Eppure non sembra affatto che l’industria a Brindisi, se guardiamo alla storia dalla seconda metà del secolo scorso ad oggi, non abbia operato con grande libertà nel nostro territorio. Le poche interruzioni delle attività a causa degli interventi della magistratura sono state conseguenti ad esposti dei movimenti ambientalisti così come i miglioramenti introdotti negli impianti sono stati il frutto di battaglie condotte dal basso (la copertura del carbonile).
Continuare ad accreditare nel momento di crisi attuale la narrazione di un ambientalismo che ostacola lo sviluppo ci sembra anacronistico e alquanto fuorviante.
Non dimentichiamo che Brindisi è dal 2000 per legge un Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche e che il risanamento delle falde sarà un’opera che richiederà un numero imprecisato di decenni. Questa situazione non è imputabile agli ambientalisti ma è un dato di fatto attribuibile ad una certa conduzione delle produzioni industriali.
Nello stesso Sito insiste l’area di Micorosa che non è una discarica ma un terreno di 44 ettari, peraltro all’interno di un Parco Naturale, dove per decenni sono stati sversati senza alcuna protezione i rifiuti tossici, alcuni anche cancerogeni, delle produzioni petrolchimiche.
Il sequestro da parte della Procura della Repubblica di Brindisi degli impianti della Polimeri Europa il 20 ottobre del 2010 giunse a conclusione di una autonoma indagine della magistratura.
Il processo per la dispersione della polvere di carbone dal nastro trasportatore e dal carbonile è partito per le denunce degli agricoltori. Il filone del danno sanitario di questo procedimento non è poi stato portato avanti da parte dei magistrati inquirenti. Tutti ricorderanno gli innumerevoli episodi di “uva al carbone” e di allagamenti dei campi a monte del nastro trasportatore.
Di queste attività economiche, che negli anni hanno modificato le condizioni naturali del territorio ove insistevano e che in alcuni casi ne hanno determinato la compromissione sino alla falda più profonda (vedi Microrosa), nessuna ha mai risposto né penalmente né civilmente verso la collettività tutta, sebbene le norme sulla responsabilità da parte di chi inquina siano chiare e prevedano obblighi di bonifica mai rispettati.
Così come, a differenza di Porto Marghera, a Brindisi non c’è stato un processo per le morti del petrolchimico causate dal cloruro di vinile monomero e a differenza di Mantova il processo per le morti da amianto si è concluso con assoluzioni.
L'ordinanza nel 2007 del Sindaco Mennitti, che vietava la coltivazione nei pressi del nastro trasportatore, ha colpito più l'agricoltura che l'industria.
La denuncia presentata nel 2014 dai malati di leucemia e linfomi residenti intorno al petrolchimico, pur avendo anticipato di tre anni le risultanze dello “studio Forastiere” che attribuiva numeri precisi di malattie e decessi ad alcune emissioni industriali, non ha avuto ad oggi nessun seguito giudiziario, come ci hanno ricordato gli interessati proprio in questi giorni. E lo stesso “studio Forastiere”, commissionato dalla Regione Puglia nel 2013 dopo una raccolta popolare di 10.000 firme nel brindisino, molto dettagliato e inequivocabile (anche se stranamente silente sullo stato della salute materno infantile) non ha prodotto nessun effetto sul piano concreto se persino l’AIA di Versalis è stata rinnovata qualche settimana fa senza una previsione certa di un monitoraggio delle emissioni degno di questo nome (e che quindi finora non c’è mai stato).
Anche lo studio prodotto da ricercatori del CNR sull’impatto sanitario delle emissioni di Cerano pubblicato nel 2015 non ci pare abbia intralciato minimamente la produzione energetica da fossili.
Questo breve e lacunoso excursus di storia industriale e di storia giudiziaria ambientale narra una verità completamente diversa da quella che si vorrebbe tratteggiare per favorire qualsiasi investimento purché sia. Il ridimensionamento del polo industriale di cui patiscono le conseguenze localmente solo l’indotto ed i lavoratori della nostra area (le multinazionali hanno trasferito altrove le loro produzioni o diversificato i loro investimenti) non è dovuto agli ambientalisti ma al “mercato” od alla “capacità” di saper fare impresa da parte dei soggetti economici presenti sul nostro territorio, di cui i detrattori di ogni ambientalismo non smettono di tessere continuamente le lodi.
Inoltre la pretesa di uno statuto “speciale” che si è pure avanzata in questi giorni per le imprese, che a differenza dei comuni cittadini potrebbe essere oggetto di denuncia solo a particolari condizioni, oltre ad essere molto probabilmente incostituzionale, cela una visione del diritto all’impresa anch’esso estraneo alla nostra Costituzione che all’art. 41, giova forse ricordarlo, recita: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.”
Se non si concertano i fini sociali di ogni produzione difficilmente si potranno evitare i danni alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana che hanno caratterizzato il passato.
Brindisi, 2 aprile 2021
FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
ITALIA NOSTRA
SALUTE PUBBLICA
LEGAMBIENTE
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Libertà per Patrick Zaki. Mesagne aderisce alle iniziative per chiederne la liberazione
Il Comune di Mesagne aderisce alle iniziative per chiederne la liberazione di Patrick Zaki (lo studente egiziano dell’Università di Bologna che da oltre un anno è detenuto nello spaventoso carcere di Tora, a sud del Cairo)
“Ho contattato i referenti dell’associazione "InOltre - Alternativa Progressista" per manifestare interesse e disponibilità a condividere le espressioni di solidarietà promosse a sostegno di Patrick. La risposta non si è fatta attendere: l’associazione ha già provveduto ad inviarmi il ritratto di Zaki insieme all’autorizzazione alla stampa. L’immagine ricevuta in formato digitale è il risultato dell’opera commissionata dall’associazione a Francesca Grosso, artista romana di calligraphy art.
L’immagine, che a partire dai prossimi giorni sarà esposta nella Casa Comunale di Palazzo dei Celestini, riporta le parole in 16 lingue della lettera di solidarietà firmata da diverse personalità del mondo politico e culturale. L’appello dei firmatari è che il Governo italiano si impegni ancora di più nelle negoziazioni e Zaki possa tornare libero in Italia. “Non mollare”: vogliamo che questo grido giunga al giovane ricercatore anche da Mesagne affinchè la sua drammatica vicenda abbia un epilogo fondato sulla giustizia e, finalmente, sul rispetto dei diritti umani".
Vincenzo Sicilia - consigliere comunale con delega alle Politiche Giovanili della città di Mesagne
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