Redazione
Lavori in città, che cosa si ultima, che cosa si avvia: vogliamo fare bene e in fretta per prepararci al meglio alla bella stagione.
Servizio straordinario di controllo del territorio. Una denuncia e quattro segnalazioni amministrative
Carovigno. Servizio straordinario di controllo del territorio. Una denuncia e quattro segnalazioni amministrative. I Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio svolto nel Comune di Carovigno, hanno:
‒ denunciato in stato di libertà un 51enne di Brindisi, poiché nel corso di una perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama lunga 10 cm., sottoposto a sequestro.
‒ segnalato all’Autorità Amministrativa, per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti:
. un 41enne di Carovigno, poiché nel corso di una perquisizione personale è stato trovato in possesso di 0,3 grammi di cocaina, occultati nella tasca del giubbotto, sostanza stupefacente sequestrata;
. una 20enne di Latiano, la quale, sottoposta a perquisizione personale è stata trovata in possesso di 1 grammo di marijuana, nascosto all’interno della propria borsetta, sostanza sottoposta a sequestro.
. un 29enne di San Vito dei Normanni, perché sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di 5 grammi di marijuana, nascosti all’interno della tasca dei pantaloni, sostanza stupefacente sequestrata;
. un 47enne di Carovigno, poiché alla guida della sua autovettura, nel corso di una perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di 0,3 grammi di eroina, celati nella tasca del giubbotto. Sostanza stupefacente sequestrata e patente di guida ritirata.
Complessivamente sono stati eseguiti 11 controlli a persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, identificate 40 persone, controllati 25 automezzi, 5 perquisizione eseguite, 3 esercizi pubblici controllati ed elevate 16 contravvenzioni al Codice della Strada.
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Stabilizzazione LSU Comune di Villa Castelli
Dopo anni di precariato è arrivata la stabilizzazione negli organici del Comune di Villa Castelli per 8 ex Lavoratori socialmente utili.
La CGIL ha seguito tutto il percorso e ha sollecitato parte politica per traguardare il risultato.
E’ del 18 marzo 2021 la determina con cui il Comune di Villa Castelli ha disposto per gli 8 lavoratori interessati , 5 di Area A e 3 di Area B, la sottoscrizione del contratto di lavoro con decorrenza 29 Marzo 2021.
Per il momento si tratta di un part tim.
L’impegno della CGIL è quello dell’aumento progressivo dell’orario di lavoro di questi dipendenti.
Intanto prendiamo atto positivamente della volontà politica del Comune di Villa Castelli a porre fine ad anni di precariato per questi lavoratori.
IL SEGRETARIO GENERALE LA SEGRETERIA TERRITORIALE
ANTONIO MACCHIA Patrizia Stella
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Senza zone gialle fino al 30 aprile restano chiusi per il servizio al tavolo o al bancone i 22mila bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi presenti in Puglia con un crack da 500 milioni di euro per l’intero mese. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla possibilità di una Puglia rossa o arancione per tutto il prossimo mese emersa al termine della cabina di regia Covid sul nuovo decreto.
Una situazione insostenibile – sottolinea la Coldiretti regionale - dopo il lockdown di Pasqua che rappresenta un momento importante per ristoranti e per i 900 agriturismi presenti in Puglia particolarmente apprezzati dalle famiglie nei weekend di primavera. Ristorazione ed alberghi sono i settori più colpiti dalla pandemia Covid che ha tagliato i consumi del 40,2% nel corso del 2020 con un effetto a valanga che - sottolinea la Coldiretti – ha travolto interi settori dell’agroalimentare Made in Italy con vino e cibi invenduti.
“La spesa alimentare è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 nonostante che in termini percentuali si sia verificato un aumento rispetto alle altre spese. I consumi alimentari dei pugliesi fanno segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica, mentre si sono ingenerate le speculazioni sui prezzi dei beni di prima necessità, che vanno fermate per difendere la capacità degli pugliesi di rifornire le dispense di casa con cibo e bevande e garantire un giusto compenso agli agricoltori”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo, la ristorazione e l’agriturismo – precisa la Coldiretti regionale – rappresentano addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa – conclude la Coldiretti Puglia - devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy.
In complesso – sottolinea Coldiretti Puglia - quasi 15000 ristoranti, bar, mense, 6.500 pizzerie e gli agriturismi operanti in Puglia sviluppano un fatturato annuale di oltre 5 miliardi di euro che ora è praticamente azzerato, con i pesanti effetti che si trasferiscono direttamente – conclude Coldiretti Puglia - lungo tutta la filiera a causa del taglio delle forniture di alimenti e bevande colpendo le aziende agricole ed alimentari per le quali è necessario prevedere adeguati ristori.
Si calcola che 300 milioni di chili di carne bovina, 250 milioni di chili di pesce e frutti di mare e circa 200 milioni di bottiglie di vino – precisa la Coldiretti – non siano mai arrivati nel 2020 sulle tavole dei locali con decine di migliaia di agricoltori, allevatori, pescatori, viticoltori e casari che soffrono insieme ai ristoratori. Anche alla luce dell’avanzare della campagna di vaccinazione – conclude la Coldiretti regionale – è importante quindi iniziare a pensare alle riaperture in sicurezza dei locali della ristorazione dove sono state adottate importanti misure, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso.
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La CGIL Camera del di Lavoro di Mesagne, esprime con convinzione solidarietà alle lavoratici e lavoratori agricoli
“La CGIL Camera del di Lavoro di Mesagne, esprime con convinzione solidarietà alle lavoratici e lavoratori agricoli, sostenendo senza se e senza ma, tutte le iniziative che le organizzazioni sindacali metteranno in campo, a partire da quelle già programmate il 31 marzo, con presidio davanti al Senato e il 10 aprile, con manifestazione davanti le Prefetture di tutta Italia, per chiedere ad alta voce che gli venga riconosciuta pari dignità. Il governo deve sapere che non ci sono lavoratrici e lavoratori di seria B”.
Le segreterie nazionali di Fai LAI e Uila si sono riunite nei giorni scorsi per esaminare i contenuti del decreto Sostegni e lo stato dei rinnovi dei contratti provinciali agricoli.
Per quanto riguarda il decreto Sostegni, Fai, FLAI e Uila sottolineano le gravi discriminazioni perpetrate a danno di un milione di lavoratori agricoli che sono stati, ancora una volta, esclusi dal diritto a qualsiasi “sostegno”, malgrado abbiano subito la perdita di milioni di giornate di lavoro a causa dell’emergenza COVID. A ciò si aggiunge la preoccupazione dei sindacati per il riemergere, attraverso interviste e dichiarazioni di stampa, della tentazione di modificare, semplificandola, l’attuale normativa sui voucher in agricoltura che ha garantito finora trasparenza e regolarità nell’uso di questo strumento.
Sul fronte dei rinnovi contrattuali, Fai, FLAI e Uila hanno evidenziato come le trattative si stiano trascinando in quasi tutte le province italiane, in particolare nel meridione, senza trovare una soluzione positiva.
A fronte di questa situazione, Fai, FLAI e Uila hanno deciso di attuare una serie di iniziative di mobilitazione della categoria e di chiedere un incontro con i ministri del lavoro e dell’agricoltura Andrea ORLANDO e Stefano PATUANELLI, con le commissioni lavoro, bilancio e agricoltura di Camera e Senato.
Il primo pacchetto di iniziative prevede, per mercoledì 31 marzo, un presidio di lavoratori davanti al Senato e una conferenza stampa per spiegare le richieste di modifica e di integrazione al decreto sostegni; mentre sabato 10 aprile si svolgeranno manifestazioni davanti alle prefetture di tutta Italia.
Si tratta di una prima serie di iniziative che verranno ulteriormente implementate se, nelle prossime settimane, non si dovessero trovare risposte positive alle richieste dei lavoratori agricoli.
Il Coordinatore
(Cosimo ZIZZA)
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Cgil: basta al precariato, “la risposta occupazionale non può’ arrivare da ulteriori assunzioni precarie”
Non solo occorre svincolare la spesa investendo in assunzioni a tempo indeterminato,
ma occorre concentrare le assunzioni in settori strategici sanitario e sociale e nei servizi educativi per affrontare la pandemia e per gestire i servizi all’ utenza. Gli strumenti e le risorse, osserva il sindacato, “possono e debbono essere trovate”.
Lo dimostra anche l’ultima legge di bilancio che per la prima volta, apre una prospettiva di sostegno permanente all’occupazione negli enti in settori come i servizi sociali e quelli educativi.
Si tratta di risorse che dimostrano che con un adeguato sostegno da parte dello Stato gli enti possono invertire la tendenza all’invecchiamento e alla riduzione del proprio personale precario.
Uomini e donne in trincea che meritano stabilità occupazionale, dopo tante reiterazioni di
proroga, personale indispensabile per garantire i servizi, integrato e formato.
Peculiare appare il quadro invece apparso in controtendenza secondo l’orientamento
normativo nazionale generale quanto riguarda il personale sanitario della ASL Brindisi ed
in particolare quello dei 141 operatori socio sanitari, anche suscettibili in svariati casi
del decreto milleproroghe e prossimo al requisito dei 36 mesi per essere stabilizzato.
Non hanno ricevuto invece rinnovi contrattuali per essere sostituiti con altro personale
precario e con nomine a tempo determinato di 4 mesi.
“PRECARIATO SU PRECARIATO” riteniamo sia condizione illogica, inaccettabile ed indignitosa per i nostri lavoratori, ma anche in antitesi a quanto il quadro normativo nazionale potrebbe indicare al contrario per loro. Una decisione quella di mandare a casa chi ha affrontato ed affronta la pandemia che riteniamo inaccettabile.
La frustrazione, la precarietà vissuta dai nostri lavoratori per noi diviene anche un servizio precario per pazienti ed utenti. Come FPCGIL BRINDISI chiediamo alle istituzioni di recepire tutte le misure a garanzia della salvaguardia occupazionale, garantendo lavoro stabile e sicuro anche in questo territorio.
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Anpi. Celebriamo degnamente il 25 Aprile
Appello della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI alle amministrazioni comunali, ai dirigenti scolastici.
CELEBRIAMO DEGNAMENTE IL 25 APRILE.
Si avvicina il 25 aprile, festa nazionale che ricorda il coraggio, la lotta e il sacrificio di tante donne, uomini, giovani contro la dittatura e l'occupazione. Un evento che porterà nelle case e nelle coscienze di tutta Italia la centralità della Resistenza nella conquista della libertà e nel processo di ricostruzione materiale, democratica, civile del Paese dopo gli incalcolabili danni – guerra, miseria, leggi razziste, stragi contro innocenti – provocati dal fascismo e dal nazismo. Ideologie di violenza e prevaricazione che ancora oggi sopravvivono nelle frequenti espressioni e azioni di odio e razzismo in particolare nella comunicazione web e social. Siamo ancora nel vivo del dramma pandemico – con una nuova accelerata dei contagi che ha prodotto la necessaria chiusura di non poche regioni - e non sappiamo se e quando il futuro prossimo potrà riservarci un ritorno alla vita normale. Il 25 aprile può e deve costituire ancora uno stimolo alla speranza, alla vitalità delle idee, alla partecipazione, un battito generalizzato, insomma, del cuore della memoria, foriera di buona aria di liberazione. Facciamo appello allora alle amministrazioni comunali, ai dirigenti scolastici, ai media affinché, ognuno nel proprio ambito e nel proprio senso di responsabilità, contribuiscano attivamente alla celebrazione di questo momento di unità nazionale intorno ai valori e ai principi dell'antifascismo fondativi della Repubblica e della Costituzione. Nel pieno rispetto delle normative anticovid, tutta l'ANPI sarà impegnata a costruire iniziative nei territori - e sui social - e a collaborare con tutti i soggetti istituzionali, e non, per avviare percorsi di celebrazione di una Festa della Liberazione degna di questo nome e del suo straordinario significato.
Siamo lieti di annunciare che nell'approssimarsi del 25 aprile saremo in grado di “inaugurare” il Memoriale della Resistenza italiana, da noi promosso col contributo dello SPI-CGIL, e curato da Gad Lerner e Laura Gnocchi, che già oggi ha raccolto 500 video-testimonianze di partigiane e partigiani e che viene messo su una piattaforma online a disposizione di tutta la cittadinanza. Un lavoro lungo e intenso con cui intendiamo esprimere a quelle donne e a quegli uomini la nostra riconoscenza e per fornire al pubblico, in particolare quello giovanile, racconti preziosi, spesso inediti, sulla lotta di Liberazione. Appuntamento, quindi, ad una grande mobilitazione della creatività e dell'entusiasmo per ritrovarci ancora una volta insieme e resistenti.
PRESIDENZA E SEGRETERIA NAZIONALI ANPI
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Covid - 19. Oggi 1788 i casi positivi in Puglia di cui 155 in provincia di Brindisi con 2 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 28 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 9473 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.788 casi positivi: 561 in provincia di Bari, 155 in provincia di Brindisi, 125 nella provincia BAT, 286 in provincia di Foggia, 296 in provincia di Lecce, 355 in provincia di Taranto, 7 casi di residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 14 decessi: 5 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.839.926 test.
137.164 sono i pazienti guariti.
46.880 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 188.737 così suddivisi:
74.063 nella Provincia di Bari;
18.558 nella Provincia di Bat;
13.671 nella Provincia di Brindisi;
35.124 nella Provincia di Foggia;
17.509 nella Provincia di Lecce;
28.819 nella Provincia di Taranto;
678 attribuiti a residenti fuori regione;
315 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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VACCINI: da lunedì al via le prenotazioni dai 60 ai 79 anni
La campagna vaccinale in Puglia procede per età e per fragilità.
LA PUGLIA TI VACCINA – PER ETà
Per le persone da 79 a 60 anni il sistema sanitario regionale definisce il calendario di offerta vaccinale, procedendo in ordine di anzianità e sulla base della disponibilità dei vaccini.
Non è necessario prenotare: chi vuole vaccinarsi deve soltanto accedere al servizio e confermare la propria adesione per visualizzare data e luogo dell’appuntamento.
Le adesioni partono da lunedì 29 marzo alle ore 14.00.
Ci sono tre modi per aderire alla campagna vaccinale, attraverso:
- la piattaforma lapugliativaccina.regione.puglia.it che sarà attiva da lunedì 29 marzo alle ore 14.00; accedendo al servizio online, si compila il modulo con i dati richiesti e si visualizza data e luogo del proprio appuntamento. È possibile stampare il promemoria e il modulo di consenso informato.
- il numero verde 800.71.39.31 sarà attivo da lunedi 29 marzo alle ore 14. Proseguirà poi seguendo questi orari: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20.
Chiamando il numero verde la persona che intende vaccinarsi (o una persona delegata) riferisce i dati richiesti e l’operatore comunica l’appuntamento fissato. Se si desidera stampare il promemoria ci si può recare in una farmacia accreditata al servizio FarmaCUP.
- farmacie accreditate al servizio FarmaCUP, da lunedi 29 marzo alle ore 14. Inseriscono i dati della persona che vuole aderire alla vaccinazione e comunicano data e luogo della somministrazione. Possono anche stampare il promemoria dell’appuntamento o modificare l’appuntamento.
Come detto, si procede per ordine di anzianità: le fasce di età che possono aderire alla campagna vaccinale vengono sbloccate man mano che i vaccini arrivano da Roma.
Dal 29 marzo si parte con le adesioni di 79enni e 78enni, ovvero dai nati dal 1 gennaio 1942 al 31 dicembre 1943.
E poi via via verranno sbloccate le altre fasce di età in base alla disponibilità dei vaccini.
Per effettuare l’adesione è necessario essere muniti di tessera sanitaria, codice fiscale e recapito telefonico.
Le vaccinazioni partiranno dal 12 aprile e saranno fissate nell’hub più vicino alla residenza del cittadino.
Chi intende modificare l’appuntamento può recarsi in farmacia.
Le persone che risiedono in Puglia ma non sono iscritte nell’anagrafe sanitaria possono rivolgersi alle farmacie dal 12 aprile.
Le persone che intendono aderire ma si trovano in ritardo rispetto alla data prefissata, possono recarsi in farmacia per riprogrammare l’appuntamento.
LA PUGLIA TI VACCINA – PER FRAGILITà
L’avvio delle vaccinazioni per le persone con elevata fragilità è previsto dal calendario vaccinale il 29 marzo. In Puglia sono già partite.
Le persone con elevata fragilità
Sono le persone, dai 16 anni in su, individuate dal Piano nazionale vaccini antiCovid-19 come particolarmente fragili per rischio elevato di sviluppare forme gravi di Covid-19, a causa di un danno d’organo preesistente, per una malattia rara o per una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 (estremamente vulnerabili) e per grave disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica), ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3.
Le persone in condizioni di fragilità seguono un percorso dedicato:
- attendono la chiamata da parte del centro specialistico di cura se sono estremamente vulnerabili o da parte del medico;
- se hanno una grave disabilità ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3, contattano il proprio medico.
Le persone estremamente vulnerabili che vengono contattate per la vaccinazione dai centri specialistici di cura sono quelle con le seguenti patologie:
- Insufficienza renale/patologia renale
Persone sottoposte a trattamento dialitico cronico - Patologia oncoematologica
Pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure.
Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi - Trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche
Pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido
Pazienti in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (CSE) dopo i 3 mesi e fino a un anno quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva
Pazienti trapiantati di CSE anche dopo il primo anno, nel caso che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in terapia immunosoppressiva.
Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi. - Emoglobinopatie
Persone con talassemia o anemia a cellule falciformi - HIV
Persone con diagnosi di AIDS o con conta dei CD4 inferiore a 200.
Per le persone con le precedenti patologie che hanno grave disabilità ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3 il centro di cura prende in carico anche conviventi e caregiver.
Le persone estremamente vulnerabili che vengono contattate per la vaccinazione dai propri medici di medicina generale sono quelle con le seguenti patologie:
- Malattie respiratorie
Persone con fibrosi polmonare idiopatica
Persone con altre patologie che necessitino di ossigenoterapia compresi pazienti in CPAP (OSAS) - Malattie cardiocircolatorie gravi
Persone con scompenso cardiaco in classe avanzata (III-IV NYHA)
Pazienti post shock cardiogeno - Malattie neurologiche
Pazienti con sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone
Persone con sclerosi multipla
Persone con distrofia muscolare
Persone con paralisi cerebrali infantili
Persone in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive e i loro conviventi. Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi
Pazienti con miastenia gravis
Pazienti con patologie neurologiche disimmuni: sindrome di Guillain-Barré e sue varianti (sindrome di Miller Fisher); poliradicoloneuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP) (un tempo considerata la variante cronica della Guillain-Barré); neuropatia motoria multifocale (MMN); neuropatie associate a vasculiti; neuropatie associate a gammopatie monoclonali - Diabete/altre endocrinopatie severe come il morbo di Addison
Tutte le persone con diabete di tipo 1 e 2
Persone con il morbo di Addison
Persone con panipopituitarismo - Fibrosi cistica
Persone da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base - Malattia epatica
Persone con diagnosi di cirrosi epatica - Malattie cerebrovascolari
Persone che hanno subito uno stroke nel 2020 e per gli anni precedenti con ranking maggiore o uguale a 3 - Patologia oncologica
Pazienti oncologici in fase di attiva di nuova diagnosi
Pazienti in trattamento chemio/radio-terapico o che hanno sospeso la terapia immunosoppressiva e/o mielosoppressiva da meno di sei mesi. Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi
Pazienti con patologia tumorale maligna in fase avanzata non in remissione - Sindrome di Down
Persone con sindrome di Down, in ragione della loro parziale competenza immunologica e della molto frequente presenza di cardiopatie congenite - Grave obesità
Persone con BMI maggiore di 35 - Malattie autoimmuni - Immunodeficienze primitive
Pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza
Pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico.
Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi
Le persone con disabilità grave ai sensi della legge 104 del 1992 art.3 comma 3 possono contattare il proprio medico di medicina generale per la vaccinazione:
- Disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica
Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa.
In caso di minori che rientrano nella definizione di estremamente vulnerabili e che non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia d’età, è prevista la vaccinazione per i genitori, i tutori o gli affidatari.
La persona che intende vaccinarsi attende la chiamata del proprio medico di medicina generale o del centro specialistico di cura (per esempio, centro dialisi, centro di cura della talassemia, ecc.).
La presenza di familiari conviventi e caregiver può essere comunicata al medico o al centro di cura, in modo che prendano in carico anche la loro vaccinazione.
La vaccinazione delle persone in condizione di elevata fragilità a cura dei medici di medicina generale avviene in ordine di anzianità.
Le categorie vaccinali sono individuate dal Piano nazionale vaccini anti-Covid.
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Prosegue incessante l’attività della Polizia di Stato per la verifica del rispetto della normativa in vigore sul contenimento dell’emergenza epidemiologica, con particolare attenzione al divieto di assembramento e al divieto di spostamento se non per comprovate esigenze.
Nel corso del fine settimana, in Brindisi e nei comuni di Mesagne e Ostuni, il personale della Questura e dei Commissariati ha provveduto a controllare oltre 2000 persone e circa 10 esercizi commerciali.
I controlli effettuati hanno consentito di rilevare violazioni delle prescrizioni anti-Covid, da parte del titolare di un bar ma soprattutto da parte di giovani poco inclini al rispetto delle vigenti misure, comminando 20 sanzioni per non aver ottemperato alle disposizioni di legge.
Proprio nel cuore della notte appena trascorsa, personale della Polizia di Stato, nel corso dei controlli straordinari del territorio volti alla verifica delle prescrizioni previste dal D.L. 19/2020 e successive modifiche per il divieto di assembramento e di spostamento senza comprovate esigenze, con particolare attenzione alle contrade, oggetto in questi giorni di possibili luoghi di aggregazioni, individuava e sanzionava 7 ragazzi intenti festeggiare in una casa di campagna.
Nello specifico verso le 04:00 di questa notte, la volante del locale Commissariato, nel mentre effettuava mirati servizi di verifica e controllo nelle contrade notava diverse autovetture in una strada interpoderale in agro di Mesagne. Gli operatori di polizia, immediatamente procedevano ad un controllo, all’atto del quale sorprendevano 7 ragazzi intenti a festeggiare dopo aver finito di fare una “grigliata”.
Tutti i sette ragazzi venivano controllati e sanzionati amministrativamente in base alla normativa vigente e sono in corso di identificazione altri giovani che approfittando del buio e della fitta vegetazione sono riusciti a nascondersi sottraendosi al controllo.
La Questura di Brindisi, a seguito del recente Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, ha tenuto un tavolo tecnico con la partecipazione delle altre Forze di Polizia a competenza generale e dei Comandanti le Polizie Locali di tutti i comuni della provincia.
All’esito degli incontri sono stati predisposti ulteriori servizi mirati e rafforzati per tutto il periodo pasquale.
Difatti, sin dalla serata di giovedì santo vi sarà un’intensificazione del controllo del territorio che si protrarrà fino a tutta la giornata di Lunedì dell’Angelo.
Inoltre, per il fine settimana pasquale, gli spostamenti saranno monitorati anche dall’alto grazie al supporto di un elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato di Bari.
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