Redazione

“Sportello Sovraindebitamento”: il nuovo servizio del Coordinamento “Dalla Parte del Consumatore”. Il Coordinamento istituito dall’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, Osservatorio LIDU sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento, la Confconsumatori Brindisi e l’ACU Calabria ha avviato una campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza sul fenomeno del sovraindebitamento e, soprattutto, sugli strumenti che l’ordinamento giuridico prevede, qualora ne ricorrano i presupposti, per uscire dalla crisi.

Dato il notevole interesse e la partecipazione che l’iniziativa ha riscosso, l’Associazione ha attivato un apposito servizio, a livello nazionale, denominato “Sportello Sovraindebitamento” al fine di offrire ai cittadini informazioni ed analisi in merito al singolo caso di sovraindebitamento.

Lo “Sportello Sovraindebitamento” è un servizio “pilota”, coordinato, a livello nazionale, dall’avv. Vincenzo Scaglione e dall’avv. Monica Laforgia, esperti del settore e responsabili della Delegazione Emilia Romagna dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”.

«Nell’attuale contesto economico finanziario caratterizzato dall’emergenza sanitaria in corso, la conseguente crisi economica delle famiglie si sta facendo sentire settimana dopo settimana» affermano l’avv. Vincenzo Scaglione e l’avv. Monica Laforgia «Riteniamo, quindi, che la disciplina sul sovraindebitamento, conosciuta come legge salvasuicidio, possa costituire un’ancora di salvezza, soprattutto alla luce delle importanti novità entrate in vigore il 25 dicembre 2020.

Queste ultime prevedono, ad esempio, la semplificazione delle procedure, una definizione più estesa di consumatore, la possibilità di rinegoziare e/o stralciare anche i crediti fiscali e falcidiabilità e ristrutturazione dei debiti derivanti da contratti di finanziamento con cessione del quinto, del trattamento di fine rapporto o della pensione nonché quelli derivanti da operazioni di prestito su pegno»

Per l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile Nazionale del Coordinamento “Dalla Parte del Consumatore”, lo “Sportello Sovraindebitamento” risponde a un’esigenza sempre più pressante. «La crisi economica colpisce e colpisce duro – spiega l’avv. Graziuso –  Sono tante, troppe, le famiglie  che non riescono ad arrivare alla fine del mese e e si ritrovano in una situazione di sovraindebitamento. Come coordinamento riteniamo, quindi, che informare i cittadini in merito alle caratteristiche di questo importantissimo strumento giuridico, il quale offre una possibilità concreta per uscire da una situazione di sovraindebitamento, costituisca una battaglia sociale ed una priorità per la nostra Associazione».

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 347 – 0628721.

Potete inoltre visitare le Pagine Facebook dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”.

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Il Cobas di Brindisi , unitamente al Cobas di Lecce, ha svolto una intensa attività in questa settimana a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori della integrazione scolastica pugliese rivolta a migliorare una situazione a dir poco insostenibile per il numero di ore assegnate che vengono ridotte sempre più ,dalle  regole dettate dalle cooperative che tagliano i già  miseri salari,   con sospensione del lavoro che non viene retribuito durante i mesi estivi ed altro ancora  .

-Mercoledì 10 Marzo incontro in videoconferenza con il nuovo assessore regionale al Welfare ,Rosa Barone.

-Giovedì 11 Marzo il Cobas ha incontrato di persona  a Brindisi  l’Assessore Regionale al Welfare , Rosa Barone, dove ha continuato ad illustrare le nostre idee di miglioramento del servizio .

Il Cobas propone il superamento della gestione del servizio di integrazione scolastica  da parte delle cooperative con la costituzione di una società pubblica ,una società cosiddetta in house , che metta dentro  tutte le diverse figure di sostegno presenti nella scuola .

L’Assessore Barone ha recepito la proposta pur nelle more delle difficoltà ad essere realizzata per i numerosi ostacoli che si frappongono alla sua realizzazione.

-Venerdì 12 Marzo sit in alle 9,00 a Bari con incatenamento simbolico davanti la Regione Puglia come protesta per una sorta di caporalato moderno e di riduzione in schiavitù per  stipendi che spesso non superano le 400 euro , per  tagli apportati da regolamenti regionali e  dalle stesse cooperative.

Il Cobas ha subito dopo incontrato il Presidente della Task Force Regionale sulla occupazione, Leo Caroli,al quale ha illustrato che l’accordo quadro ottenuto attraverso numerose proteste  lo scorso anno per la provincia di Lecce che migliorava un po' le condizioni di lavoro è stato letteralmente ignorato dalle cooperative; dall’altra la necessità di un superamento delle condizioni attuali attraverso la costituzione di una società in house e politiche regionali per un  sostegno maggiore dei soggetti deboli interessate dalla integrazione scolastica.

Il Presidente Leo Caroli ha mostrato particolare interesse per la proposta Cobas che parla dei lavoratori e delle persone svantaggiate oggetto del servizio , rimane amareggiato per la mancata attuazione dell’accordo quadro leccese realizzato con la task force lo scorso anno, apripista  di un possibile miglioramento per i lavoratori di tutta la Regione Puglia .

Il Presidente Caroli pur rappresentando le difficoltà di attuazione della proposta di realizzare una società in house ammette che è sempre la Regione Puglia ad essere la protagonista assoluta del servizio erogando le sostanze economiche ai comuni, quindi in grado di poter dare un indirizzo alle stesse.

La Regione Puglia affida la realizzazione di una ricognizione sul campo a due componenti della Task Force per rivedersi tra 20/30 giorni di nuovo in Regione.

L’impegno del Cobas continua per eliminare una situazione a dir poco intollerabile.

Brindisi 13.03.2021

Per il Cobas Roberto Aprile

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C’è un’insidia che minaccia l’ecosistema della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto ed è l’abbandono di rifiuti lungo la complanare che costeggia la riserva. Ma l’area protetta non è sola, il Consorzio di Gestione e Anas fanno fronte comune nella lotta all’illecito.

La presenza di rifiuti lungo la strada che segna il passaggio dalla zona agricola a quella naturalistica è una problematica annosa.

Periodicamente incivili abbandonano sacchi di materiale di ogni genere tra cui flaconi di fitofarmaci e plastica. Oltre al danno provocato dalla mera presenza dei rifiuti, i rischi maggiori ai quali tali soggetti espongono la riserva sono due: la contaminazione degli habitat tutelati e gli incendi.

Nel primo caso, si tratta di un danno silenzioso e letale per la fauna selvatica che trova rifugio a Torre Guaceto, nel secondo di un pericolo potenzialmente devastante, vista la facilità con la quale, in caso di rogo, i rifiuti in plastica gettati vicino alla vegetazione provocherebbero un’accelerazione della propagazione delle fiamme.

Non avendo alcuna autorità per l’intervento di merito, il Consorzio di Gestione della riserva ha fatto appello ad Anas affinché venissero rimossi i rifiuti abbandonati lungo la complanare e sotto il ponte limitrofo.

Anas ha risposto tempestivamente alla richiesta di aiuto e, in queste ore, gli operatori dell’ente stanno provvedendo ad un’accurata rimozione.

Ma intervenire con azioni di pulizia sistematiche non basta.

“Ringraziamo Anas per la tempestività con la quale ci assicura sempre il suo supporto – ha commentato Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto -, Occorre risolvere il problema all’origine e per mettere la parola fine alla piaga dell’abbandono di rifiuti, proporremo ad Anas di metterci al lavoro per l’installazione di un sistema di videosorveglianza che ci permetta di beccare i ‘furbetti’ in flagrante”. 

C’è un’insidia che minaccia l’ecosistema della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto ed è l’abbandono di rifiuti lungo la complanare che costeggia la riserva. Ma l’area protetta non è sola, il Consorzio di Gestione e Anas fanno fronte comune nella lotta all’illecito.

La presenza di rifiuti lungo la strada che segna il passaggio dalla zona agricola a quella naturalistica è una problematica annosa.

Periodicamente incivili abbandonano sacchi di materiale di ogni genere tra cui flaconi di fitofarmaci e plastica. Oltre al danno provocato dalla mera presenza dei rifiuti, i rischi maggiori ai quali tali soggetti espongono la riserva sono due: la contaminazione degli habitat tutelati e gli incendi.

Nel primo caso, si tratta di un danno silenzioso e letale per la fauna selvatica che trova rifugio a Torre Guaceto, nel secondo di un pericolo potenzialmente devastante, vista la facilità con la quale, in caso di rogo, i rifiuti in plastica gettati vicino alla vegetazione provocherebbero un’accelerazione della propagazione delle fiamme.

Non avendo alcuna autorità per l’intervento di merito, il Consorzio di Gestione della riserva ha fatto appello ad Anas affinché venissero rimossi i rifiuti abbandonati lungo la complanare e sotto il ponte limitrofo.

Anas ha risposto tempestivamente alla richiesta di aiuto e, in queste ore, gli operatori dell’ente stanno provvedendo ad un’accurata rimozione.

Ma intervenire con azioni di pulizia sistematiche non basta.

“Ringraziamo Anas per la tempestività con la quale ci assicura sempre il suo supporto – ha commentato Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto -, Occorre risolvere il problema all’origine e per mettere la parola fine alla piaga dell’abbandono di rifiuti, proporremo ad Anas di metterci al lavoro per l’installazione di un sistema di videosorveglianza che ci permetta di beccare i ‘furbetti’ in flagrante”. 

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Emergenza epidemiologica: la situazione a Mesagne e le misure in vigore da lunedì 15 marzo in Puglia. 

 
Nella nostra città si contano 6 nuovi casi e 4 guariti. Sono 69 le persone attualmente positive, di cui 4 in ospedale.
 
Puglia zona rossa, 
misure in vigore da lunedì 15 marzo 2021:
 
Coprifuoco dalle 22 alle 05
È vietato ogni spostamento, salvo che per motivi di lavoro, situazioni di necessità, motivi di salute (è sempre obbligatoria l'autocertificazione) 
 
Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Nel caso in cui il proprio comune non disponga di punti vendita, e un comune contiguo al proprio offra specifica disponibilità di acquisti, anche in termini di maggiore convenienza economica o di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito. 
La spesa potrà essere effettuata da un solo componente per nucleo familiare.
 
VIETATO fare visite ad amici o parenti, anche all’interno dello stesso comune.
CHIUSE le SCUOLE ed  i servizi educativi di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido.
CHIUSI i negozi, ad eccezione degli generi alimentari e di prima necessità, farmacie, tabaccai, edicole. 
 
Chiudono centri estetici, parrucchieri, barbieri. 
 
Mercati sospesi, ad eccezione dei generi alimentari. 
 
BAR e RISTORANTI CHIUSI. 
Consentito solo l’asporto e la consegna a domicilio fino alle 18. Per i ristoranti l’orario si estende alle 22.
sono sospese le attività sportive di base e le attività motorie presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. È possibile svolgere attività motoria esclusivamente nei pressi della propria abitazione, all’aperto ed in forma individuale. 
Non è consentito lo spostamento tra comuni, ad eccezione degli allenamenti di atleti di livello agonistico, professionisti e non, partecipanti agli eventi e alle competizioni di rilevanza nazionale e internazionale consentiti dalla norma e nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa vigente e dei protocolli delle federazioni sportive. 
 
 VIETATO raggiungere le seconde case.

LAVORO: INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA – A MESAGNE INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELL’AGENZIA ANPAL PARISI. 

 Un confronto proficuo, finalizzato a conoscere gli sviluppi delle  dinamiche del mercato del lavoro per poter mettere in campo ogni possibile iniziativa a vantaggio della nostra comunità cittadina.
E’ stato questo il filo conduttore dell’incontro, svoltosi oggi in Municipio a Mesagne, a cui ho partecipato insieme al Sindaco Toni Matarrelli ed al Presidente dell’Anpal (Agenzia Nazionale delle politiche attive del Lavoro) Mimmo Parisi (appena rientrato da Roma ci ha raggiunto anche l’on. Gianluca Aresta). 
Sono emersi spunti particolarmente interessanti riguardanti la rete dei servizi per le politiche sul lavoro e il sistema della domanda.
Dal Presidente Parisi, in ogni caso, abbiamo ricevuto ampia disponibilità a proseguire sulla strada della piena collaborazione con una struttura importante come l’Anpal.

 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 12 marzo in Puglia, sono stati registrati 11.604 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.774 casi positivi: 714 in provincia di Bari, 75 in provincia di Brindisi, 119 nella provincia BAT, 281 in provincia di Foggia, 220 in provincia di Lecce, 352 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, 10 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 32 decessi: 12 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 4 in provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.672.408 test.

120.773 sono i pazienti guariti.

37.306 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 162.316 così suddivisi:

63.130 nella Provincia di Bari;

16.697 nella Provincia di Bat;

11.780 nella Provincia di Brindisi;

31.451 nella Provincia di Foggia;

14.121 nella Provincia di Lecce;

24.286 nella Provincia di Taranto;

618  attribuiti a residenti fuori regione;

233 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Basket pugliese: settimane tribolate in casa New Virtus Mesagne. La società cestistica messapica, militante nel Campionato Regionale di C Gold, decide di rompere il silenzio e rende noti i motivi che hanno portato alla sofferta decisione di non partecipare al campionato in corso, per voce del Presidente Ivano Guarini.

Facciamo un passo indietro: lo scorso 28 ottobre, in seguito al DPCM del 25 ottobre e nel rispetto delle indicazioni ivi contenute in materia di sport e Covid19, il comitato FIP Puglia aveva comunicato lo spostamento dell'inizio dei campionati a gennaio 2021, rimandando a quella data maggiori informazioni circa la riformulazione dei calendari e la struttura del campionato stesso.
In data 18 febbraio, quindi, lo stesso comitato aveva comunicato la struttura del nuovo torneo di C Gold, che avrebbe visto la partecipazione di squadre non solo pugliesi, ma anche campane e calabre. Dopo una prima fase giocata nel territorio di appartenenza, infatti, le fasi successive si sarebbero sviluppate con scontri interregionali. 
Allo stato attuale delle cose, il comitato FIP Campania, che ha organizzato e gestisce il campionato, non ha illustrato in via definitiva le regole e le indicazioni circa questa seconda fase, rimandando il tutto ad un successivo comunicato ufficiale.
Queste le parole del Presidente Ivano Guarini, che ci spiega le motivazioni della faticosa decisione: "Non è stato facile arrivare a questa risoluzione. Come New Virtus, abbiamo passato intere giornate a confrontarci con le altre società pugliesi e con il comitato, nella speranza di raggiungere condizioni migliori per tutti. Quindi, supportato dal parere prezioso dei miei dirigenti, ho deciso di non rinnovare la partecipazione della mia società al torneo 2020-21. Le ragioni sono principalmente di natura sanitaria. Affrontare trasferte fuori regione, soprattutto in terra campana, attualmente una tra le più colpite dal Covid, avrebbe messo a rischio la salute dei giocatori, dello staff e della dirigenza tutta. La nostra priorità, al momento, non è quella di partecipare ad un campionato che non si sa se potrà essere concluso, ma difendere la salute di chi orbita intorno al pianeta Virtus. Ancora prima dell'inizio delle gare ufficiali, alcune società sono state colpite da Covid in seguito ad alcune amichevoli giocate in queste settimane. Noi ne sappiamo qualcosa, perché abbiamo vissuto sulla nostra pelle questa esperienza ad ottobre, quando eravamo in fase di preparazione. Durante l'amichevole contro il Monopoli, infatti, alcuni dei nostri tesserati furono contagiati e dovettero affrontare notevoli problemi di natura personale. Non dimentichiamo che la maggior parte dei giocatori che praticano in C Gold non sono professionisti della pallacanestro, hanno cioè un’attività lavorativa principale che consente loro di sostenersi e mantenere le famiglie. Un contagio, o anche solo una determina di quarantena, inevitabilmente finirebbe per avere ripercussioni sulle vite dei nostri atleti: c’è paura di perdere il lavoro, c’è il timore di contagiare le proprie famiglie, in alcune delle quali ci sono anche situazioni di fragilità. Siamo fiduciosi di poter riprendere, la prossima stagione, in condizioni diverse. Al momento abbiamo deciso di fare un passo indietro, nel rispetto di chi lavora per noi e di chi gravita, anche solo indirettamente, intorno alla nostra società”.

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Il presidente della Regione Puglia, ha emanato l’ordinanza num.78 (Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19) che dispone, con decorrenza immediata e sino al 6 aprile 2021, quanto segue:

1. le disposizioni per le Province di Bari e Taranto di cui all’articolo 3 comma 1 lettera a) dell’Ordinanza n.74/2021 non si applicano alle attività dei servizi educativi dell’infanzia di cui al comma 3 dell'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65; dette attività, pertanto, non sono sospese;
2. la lettera b) del medesimo articolo 3 comma 1 dell’Ordinanza n.74/2021 è soppressa.

“L’ordinanza num. 78 – dichiara l’assessore Sebastiano Leo – accoglie le istanze arrivate dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalle organizzazioni sindacali. In particolare al punto 1 stabilisce che la sospensione delle attività in presenza non si applica ai servizi educativi dell’infanzia: i nidi e micronidi che coprono una fascia da 0 a 36 mesi, sezioni primavera e servizi integrativi. La copertura vaccinale del personale scolastico dei servizi educativi per l’infanzia è pressoché totale.
Al punto 2 si elimina la previsione della frequenza scolastica in presenza degli alunni e studenti figli di lavoratori le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione, in quanto la difficoltà di individuare in concreto le categorie di lavoratori indicate dalla circolare 1990/2020 del Ministero dell’Istruzione e anche nella successiva nota n. 243 del 4 marzo 2021, potrebbe determinare l’ammissione in presenza di un numero di studenti incompatibile con le esigenze epidemiologiche in atto”.

“Seguirà nella giornata di oggi un nuovo provvedimento con le disposizioni che entreranno in vigore da lunedì prossimo per le altre province pugliesi - aggiunge Leo - Il nuovo Dpcm prevede la didattica a distanza non solo in zona rossa, ma anche nelle altre zone se il numero di contagi supera i 250 su 100.000 abitanti, e comunque là dove la tendenza sia in forte crescita, come nel nostro caso. Le misure del nuovo Dpcm nazionale e il parere del Cts indicano come sia indispensabile intervenire anche nelle scuole, pur comprendendo i grandi disagi che questo comporta per gli studenti e le famiglie. La Puglia, insieme alle altre regioni, ha già chiesto al Governo di attivare una serie di misure a supporto delle famiglie, a partire dal rifinanziamento dei congedi parentali e dei voucher baby sitter con effetto retroattivo, a copertura quindi anche di questi giorni, e l’estensione dei ristori economici per le categorie e attività economiche colpite, con la richiesta che vengano agganciati non più ai Codici Ateco ma al fatturato reale, prevedendoli anche in caso di ordinanze regionali, e quindi per categorie prima escluse”.

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Fasano. Trovato in possesso di 380 grammi di hashish e 70 grammi di cocaina, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Fasano, a conclusione di un mirato servizio volto a infrenare lo spaccio tra i giovani, hanno arrestato PUGLIESE Cataldo, 20enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, il giovane, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 380 grammi circa di hashish, nonché 70 grammi circa di cocaina, suddivisi in dosi, occultati all’interno di un cassetto della camera da letto, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Taranto.

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San Pietro Vernotico. Sorpreso nuovamente alla guida dell’auto senza patente, denunciato. I Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 21enne di San Donaci, per reiterazione nella guida senza patente. Il giovane è stato sorpreso in una via del centro abitato alla guida di un’autovettura sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita, reiterando nella medesima condotta già contestata il 2 settembre 2020. Nella circostanza, anche al passeggero, in qualità di intestatario del veicolo, è stato contestato l’incauto affidamento di veicolo a persona senza patente. Il mezzo è stato sottoposto a sequestro amministrativo e affidato al proprietario.

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