Redazione

Dalla fine della prossima settimana,  vaccini permettendo, inizierà a Mesagne la vaccinazione degli over 80 e personale scolastico. Il centro di vaccinazione sarà presso la scuola "Falcone ". L'ASL, infatti, ha scartato la struttura del polivalente Bardicchia.

Gli studenti e i docenti dell'IISS Ferdinando di Mesagne parteciperanno domani​ all’incontro con​ l’onorevole GERO GRASSI,​ che​ riferirà​ sulle risultanze delle inchieste svolte in questi anni dalle Commissioni parlamentari istituite​ per indagare sul rapimento e poi sulla uccisione dell’Onorevole Aldo Moro,​ allo scopo di addivenire ad una “verità storica” su una delle pagine più buie della nostra recente storia.

Celebrata in Italia dal 2008, la Giornata delle Malattie Rare si svolge ogni anno l'ultimo giorno di febbraio, un mese noto per avere un numero "raro" di giorni. Quest’anno ricorre domenica 28 febbraio, con eventi limitati a causa della pandemia in atto. 

La comunità scientifica e quella dei malati rari, hanno tuttavia rispettato l’impegno di promuovere iniziative con l’obiettivo principale di sensibilizzare l'opinione pubblica e i responsabili delle decisioni sulle diverse patologie rare e sul loro impatto sulla vita dei pazienti. La Regione Puglia, tramite l’AReSS ha organizzato il 23 un evento in modalità webinar dal titolo: "Genetica e nuove terapie in epoca Covid-19, Ripensare la rarità” che ha coinvolto il tessuto della comunità delle persone e dei professionisti. 
“Il numero di malattie rare conosciute e diagnosticate è superiore a 7.000 - commenta il dottor Giuseppe Pesole, responsabile del Centro Malattie Rare della Asl Brindisi -  ma è una cifra che aumenta di anno in anno con l’avanzare della ricerca scientifica e, in particolare, con i progressi della ricerca genetica. Ad oggi, circa il 6-8% della popolazione europea è colpita da una malattia rara, parliamo dunque non di pochi malati ma di milioni di persone”. 
Secondo i Registri regionali ed il rapporto MonitoRare 2020, in Italia i soggetti affetti da malattie rare sono circa 700 mila e molti in età pediatrica. Si tratta di patologie gravi, spesso croniche e talvolta progressive, che possono presentarsi già dalla nascita o dall'infanzia, oppure, come accade in più del 50% delle malattie rare, comparire nell'età adulta. Nella maggioranza dei casi ancora oggi non è disponibile una cura efficace, ma numerosi trattamenti appropriati possono migliorare la qualità della vita e prolungarne la durata. In alcuni casi sono stati ottenuti progressi sostanziali, dimostrando che non bisogna arrendersi ma, al contrario, perseguire e intensificare gli sforzi nella ricerca e nella solidarietà sociale.
“In Puglia continua Pesole - il Coordinamento Regionale Malattie Rare ha messo in atto in pochi anni diverse azioni su più fronti: ha avviato il nuovo Portale delle Malattie Rare, allestiti i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) destinati alle persone affette da SLA e CIDP, avviata la piattaforma Hcasa per i servizi di telemedicina e individuate soluzioni di integrazione col Sistema Informativo Malattie Rare di Regione Puglia (SIMaRRP) a favore dell’assistenza sul territorio”.
In ogni Asl pugliese, con delibera di Giunta regionale del 2017, è stato istituito un Centro Territoriale per la facilitazione di accesso delle persone affette da malattie rare e delle famiglie “Il filo di Arianna”. Il Centro è punto di riferimento aziendale per tutti gli stakeholders per le Malattie Rare, assumendo il ruolo di punto di indirizzo ed orientamento, facilitatore delle comunicazioni fra i vari attori del processo assistenziale. Il team lavora in collaborazione con i Distretti Socio-Sanitari di residenza degli assistiti. Nella Asl di Brindisi il Centro ha sede nell’ex Ospedale Di Summa, telefono 0831 510416.

Fiumi di finanziamenti per il Comune di Mesagne, 3 milioni di euro in arrivo e un progetto di 1 milione e 885 mila euro dichiarato ammissibile. 

Sono stati presentati stamattina, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta al Comune di Mesagne, i tre progetti finanziati dal ministero dell’Interno del valore complessivo di 3 milioni di euro.

La realizzazione dei lotti approvati consentirà la messa in sicurezza del territorio attraverso opportune opere di riqualificazione del Canale Capece, a ridosso di via Brodolini. In queste aree è previsto un intervento di naturalizzazione che servirà a convogliare il drenaggio delle acque meteoriche verso il sottosuolo.

Gli altri due progetti prevedono la sostituzione di due pozzi assorbenti in via Emilia e in Piazza San Michele Arcangelo: la collocazione di nuovi collettori di acqua bianca e il potenziamento di griglie per la raccolta delle acque piovane inciderà in modo significativo sui rischi idrogeologici legati alle gravi criticità derivanti dalle piogge torrenziali.

“Le risorse stanziate saranno investite per dare corso ad opere di fondamentale importanza per la città di Mesagne: erano state inserite nel piano triennale delle opere pubbliche del nostro Comune, in un programma destinato ad assumere sempre più i contorni della fattibilità”, ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli, commentando il ruolo decisivo assunto dall’ufficio Tecnico comunale, rappresentato dall'ingegnere Claudio Perrucci e dal suo staff.

“Un incarico esterno di 16mila euro oggi ci restituisce investimenti per milioni di euro: si rivela vincente la scelta di ricorrere, quando serve, a professionisti preparati e motivati”, ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici, Roberto D’Ancona. Durante l’iniziativa, il primo cittadino e l’assessore hanno annunciato l’ammissione a finanziamento del progetto di 1milione e 885mila euro presentato dal Comune di Mesagne al ministero dell’Interno. La proposta avanzata ha l'obiettivo di ridurre la vulnerabilità sismica della Scuola Elementare “Giovanni XXIII”.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 25 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 10256 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.154 casi positivi: 420 in provincia di Bari, 85 in provincia di Brindisi, 78 nella provincia BAT, 235 in provincia di Foggia, 99 in provincia di Lecce, 233 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione e 1 provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 27 decessi: 9 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 3 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.532.395 test.

107.933 sono i pazienti guariti.

31.972  sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 143.770, così suddivisi:

54.847 nella Provincia di Bari;

15.393 nella Provincia di Bat;

10.648 nella Provincia di Brindisi;

28.974 nella Provincia di Foggia;

12.222 nella Provincia di Lecce;

20.949 nella Provincia di Taranto;

577 attribuiti a residenti fuori regione;

160 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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COLDIRETTI PUGLIA E FORGREEN FIRMANO PRIMO ACCORDO PER ENERGIA AGRICOLA A KM0. 

La firma dell’accordo consente di far crescere la prima comunità agro energetica 100% rinnovabile con il contributo essenziale della Puglia, una delle regioni più green d’Italia, dove sarà prodotta, raccolta e ridistribuita energia agricola a Km0. Ad affermarlo è il presidente della Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, in  occasione della firma dell’intesa tra ForGreen SpA Società Benefit e Coldiretti Puglia.

In Puglia le imprese agricole socie della Coldiretti, con più di 700 impianti a fonte rinnovabile, per lo più fotovoltaici istallati sulle coperture dei fabbricati agricoli, producono energia rinnovabile soddisfacendo il bisogno annuo di oltre 15 mila famiglie, scongiurando l’immissione in atmosfera di circa 8 milioni di kg di CO2 equivalente ogni anno.

“Allo stato attuale sono coinvolti 189 produttori di energia agricola per un totale di 283 impianti superiori ai 20 KW. L’agricoltura pugliese è una risorsa strategica per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e occupazionale. La nostra agricoltura è la più green d’Europa ed è all’avanguardia di un nuovo modello economico circolare in cui si produce valorizzando anche gli scarti con una evoluzione energetica che possa rappresentare una parte significativa degli sforzi per modernizzare e trasformare l’economia pugliese ed italiana. L’iniziativa, non è solo occasione per risparmiare sulla bolletta elettrica e condividere un’energia a km0, ma uno stimolo a tutto il Paese che questa nostra grande forza di Comunità diventi di tutti”, commenta il presidente Muraglia.

Coldiretti Puglia ritiene indispensabile il contributo del settore al percorso di transizione energetica della regione, orientato alla sostenibilità ambientale con la produzione di energia green, la tutela del suolo, dell’acqua e dell’aria e del corretto consumo energetico di matrice agricola, quale leva di competitività e nel contempo di presidio e salvaguardia dei territori, in particolare nelle aree più a rischio del Paese.

Per questo Coldiretti Puglia ritiene indispensabile promuovere e diffondere la distintività delle produzioni e dei processi di trasformazione del cibo, la costituzione di filiere agroalimentari, anche attraverso un sostegno finanziario pubblico, a cui corrispondano tavoli tecnico-scientifici ad hoc per allineare il mondo della produzione alle nuove richieste di mercato, con l’innovazione di prodotto e di processo.

“Al via già la fornitura di energia agricola a Km0 presso 91 sedi della Coldiretti in Puglia con un percorso di valorizzazione della filiera energetica, dalla produzione al consumo – insiste Pietro Piccioni, direttore regionale - passando per la gestione amministrativa e tecnica degli impianti. L’economia circolare è un pilastro strategico nel percorso di decarbonizzazione delle nostre attività e per garantire un futuro di minori emissioni occorre condividere le nostre competenze nel settore dell’energia con tutti i principali attori dei sistemi economico e sociale, come il mondo agricolo”.

“ForGreen e Coldiretti Puglia hanno danno vita alla versione 2.0 del progetto” dichiara Vincenzo Scotti, Amministratore Delegato di ForGreen SpA Società Benefit. “Energia agricola a km 0 rappresenta un grande punto di svolta nel ruolo che l’energia può assumere all’interno di un modello che punta alla sostenibilità. Il suo innesto in questo territorio, dove è già presente e fortemente sentito lo sviluppo delle Comunità Energetiche, giocherà un ruolo strategico e avrà tutte le caratteristiche per affermarsi. Ringrazio Coldiretti Puglia per aver riconosciuto nel nostro modello uno strumento di collaborazione per fornire ai produttori di energia rinnovabile propri associati, l’insieme dei servizi che li aiuti a valorizzare al massimo la propria produzione diventando nodi strategici della comunità Energia agricola a km 0”.

“Energia Agricola a km0 nasce come contributo del settore agricolo alla lotta ai cambiamenti climatici – spiega Luca D’Apote, responsabile Servizio Energia dell’Area Economica di Coldiretti Nazionale - anticipando gli indirizzi del Piano nazionale integrato per l’energia ed il clima. Ha come finalità la crescita di una nuova cultura energetica che sensibilizzi le imprese agricole e i cittadini nella valorizzazione e utilizzo di energia verde prodotta localmente dalle imprese agricole. Persegue lo sviluppo di comunità energetiche traguardando l’attuazione delle direttive sul “mercato interno dell'energia elettrica” e “Red2” per coniugare i modelli di Comunità di cittadini e piccole imprese con le Comunità Rinnovabili”.

Si tratta infatti di un patto sociale in grado di offrire le migliori garanzie ai cittadini che hanno il diritto di essere protetti e di ricevere informazioni accurate sui prodotti che scelgono di acquistare, conoscendo, oltre al luogo di raccolta e trasformazione degli alimenti, l'origine degli ingredienti ed i metodi di produzione e lavorazione, anche le azioni di sostenibilità ambientali adottate dall'impresa agricola che produce i beni e della Comunità in cui opera.

Torchiarolo. Omettono di far impartire l’istruzione scolastica obbligatoria al loro figlio minore, denunciati. I Carabinieri della Stazione di Torchiarolo hanno denunciato due coniugi 40enni del luogo, per inosservanza degli obblighi di istruzione di minori. In particolare, i due genitori hanno omesso di far impartire al loro figlio minore l’istruzione scolastica obbligatoria senza giustificato motivo, consentendo il superamento del limite massimo del 25% di assenze durante l’anno.

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Villa Castelli. Era rimasta coinvolta in un sinistro stradale e riscontrata positiva ai cannabinoidi, denunciata. I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà una 35enne del luogo, per guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti. In particolare, nei giorni scorsi, per cause in corso di accertamento, la donna era rimasta coinvolta in un sinistro stradale alla guida di un’autovettura di un conoscente. Gli accertamenti tossicologici hanno consentito di riscontrare la sua positività ai “cannabinoidi”. La patente di guida è stata ritirata e il veicolo restituito al legittimo proprietario.

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San Michele Salentino. Deve espiare 4 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, arrestato. I Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino hanno eseguito l’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 60enne del luogo.  In particolare l’uomo deve espiare la pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, reati commessi fino all’anno 2013 in San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Ostuni. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

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Dalla Puglia alla Capitale d'Italia. L'associazione Partite Iva Insieme per Cambiare, nata nel 2019 da un gruppo di imprenditori pugliesi, lancia lo sciopero nazionale delle partite iva per chiedere al nuovo governo Draghi risposte e azioni concrete per aiutare i lavoratori autonomi e le piccole e medie imprese messe in ginocchio dalla crisi economica generata dalla pandemia.
 
L'associazione, che raccoglie su facebook oltre 450mila adesioni, è stata fondata da sei imprenditori di Monopoli, con l'obiettivo di dare voce alle istanze di milioni di lavoratori, abbandonati e vessati dallo Stato. Un'associazione apartitica che sin dall'inizio si è strutturata in tutta Italia, con referenti e coordinatori in tutte le Regioni. Grazie a questa organizzazione capillare è stato possibile organizzare la grande manifestazione che si terrà il prossimo 10 marzo a Roma nella famosa Piazza del Popolo a partire dalle ore 10. Alla manifestazione stanno aderendo diverse di associazioni nazionali e regionali fra cui la Silb Fipe (Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo), l'Apit (Associazione Partite Iva per il Territorio Italia), l'Associazione Nazionale Dj, il M.I.O. (Movimento Imprese Ospitalità), l'Aias (Associazione Imprese e Autotrasportatori Siciliani), il Pin (Partite Iva Nazionali), la Rete delle Partite Iva, Aias (Associazione Italiana Autotrasportatori Sicilia).
 
"L’Italia è il paese europeo con il più alto numero di Partite Iva, ben 4,6 milioni di lavoratori autonomi che lo Stato italiano ha da sempre vessato con tasse inique, utilizzandole come bancomat per sanare le falle delle spese folli dovute alla burocrazia", spiega Giuseppe Palmisano, presidente dell'associazione Partite Iva Insieme per Cambiare. "Una situazione aggravata dall'emergenza sanitaria con milioni di lavoratori e imprese che stanno chiudendo perchè indennizzi e ristori non sono arrivati o sono comunque insufficienti. Per questi motivi abbiamo deciso di indire il primo storico sciopero nazionale delle partite iva che si terrà mercoledì 10 marzo a Piazza del Popolo a Roma".
 
Per il coordinatore regionale della Puglia, Angelo Petrelli, "stiamo raccogliendo adesioni da tutta Italia da parte di Partite Iva ma anche da altre categorie di lavoratori. Insieme vogliamo  chiedere al nuovo governo Draghi di ascoltarci, a differenza di chi ci ha preceduto che non si è degnato neppure di rispondere alle nostre istanze. Le micro, piccole e medie imprese, gli autonomi ed i cassintegrati, rappresentano la realtà lavorativa che più di ogni altra ha subito danni economici a causa delle restrizioni imposte dai vari Dpcm. Per questi lavoratori i sussidi si sono ridotti a mere promesse".
 
L'associazione Partite Iva Insieme per Cambiare ha lanciato da mesi una serie di proposte fra le quali maggiori indennizzi alle attività colpite, la liquidità immediata alle imprese, la riduzione del carico fiscale al 30-35%, la presunzione di innocenza in campo fiscale secondo il principio “nessuno è evasore fino a prova contraria accertata da sentenza definitiva”, il no al pagamento anticipato delle imposte come gli acconti d'imposta, la sanatoria dei debiti tributari pendenti in base all'effettiva capacità contributiva di ognuno e dilazioni lunghe (10-15 anni), il no a limiti al contante, l'introduzione di ammortizzatori sociali a protezione del reddito anche ai lavoratori autonomi e, infine, la semplificazione della burocrazia.

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