Redazione
Mesagne. Domani si asterranno dalla Dad alcune classi del 1° Circolo
Oggi 22 Febbraio entra in vigore l’Ordinanza n. 56 della Regione Puglia che prevede la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Giovane trovato con la droga. Denunciato
San Michele Salentino. Sorpreso mentre preleva da un vano contatore un bilancino di precisione e un involucro contenente marijuana, denunciato.
I Carabinieri di San Michele Salentino, a conclusione di attività di indagine, hanno denunciato in stato di libertà un 19enne del luogo per detenzione illecita di sostanza stupefacente. In particolare i militari hanno sorpreso il giovane nel mentre prelevava un involucro da un vano contatore dell’acquedotto installato in una via di quel centro, appurando che conteneva 9,98 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e un bilancino elettronico di precisione, sottoposti a sequestro e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. (Foto archivio)
80enne aggredisce una coppia e minaccia i carabinieri. Arrestato
Ceglie Messapica. Aggredisce una coppia, poi inveisce contro i Carabinieri intervenuti, arrestato.domiciliari I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, al termine degli accertamenti, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un pensionato, 80enne del luogo, per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. In particolare, i militari intervenuti su richiesta di una donna 28enne del luogo, hanno appurato che lei e il suo compagno 27enne erano stati aggrediti, per futili motivi, dal pensionato. Quest’ultimo, improvvisamente, ha inveito contro i militari operanti proferendo nei loro confronti frasi oltraggiose, spingendo uno dei due e cercando di sottrargli la pistola d’ordinanza; infine, ha simulato di cadere per terra e di accusare un malore. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
Xylella, importante la prevenzione
Bene il richiamo alla responsabilità dell’Assessore regionale all’Agricoltura affinché nessuno si senta escluso dalle pratiche di prevenzione fitosanitaria anti Xylella che gli agricoltori devono svolgere in campagna, ma devono essere realizzati anche in tutte le aree pubbliche e demaniali dai Comuni, dai Consorzi di Bonifica, dall’Anas e da ogni altro ente pubblico. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, alla luce dell’incontro convocato dall’Assessore Pentassuglia per arrestare la diffusione della malattia che ha già colpito il 40% della Puglia con un piano di azione stringente e finanziato con risorse del bilancio regionale, che Coldiretti ha chiesto di destinare anche alle imprese agricole, che dovrà essere concluso entro il 30 aprile 2021.
“Negli anni passati Coldiretti Puglia ha chiamato alle armi anche ANAS, Demanio, Sindaci e Assessori dei Comuni delle aree di contenimento e cuscinetto, perché nelle zone delimitate infetta, cuscinetto e di contenimento sono obbligatorie le pratiche di prevenzione fitosanitaria per la lotta all’insetto vettore, la sputacchina, mentre nella zona indenne sono fortemente raccomandate. La prevenzione non può essere obbligatoria e a carico dei soli agricoltori, rimasti soli dal 2014 a creare un fronte contro l’avanzata della Xylella”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Coldiretti Puglia ha scritto nuovamente ai Sindaci dei 258 Comuni pugliesi perché il tempo stringe ed il batterio è trasmesso da insetti (emitteri) che si nutrono succhiando la linfa dei vasi xilematici. In Puglia sono stati accertati 3 insetti vettori Philaenus spumarius, Philaenus italosignus e Neophilaenus campestris. Il più efficace è il Philaenus spumarius (noto come "sputacchina media"). L’insetto si alimenta succhiando la linfa dalla vegetazione tenera della pianta (germogli, polloni), si infetta (acquisisce il batterio) esclusivamente nutrendosi da pianta infetta e trasmette il batterio alle altre piante con le punture di alimentazione (analogamente alle modalità di propagazione della malaria attraverso la zanzara anofele).
“Siamo a disposizione degli enti pubblici – continua il direttore regionale, Pietro Piccioni - attraverso la Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio”.
La sputacchina nasce sana e si infetta (acquisisce il batterio) esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte. La vastità del problema, la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e l’obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena, impongono scelte e provvedimenti oltremodo urgenti, anche in considerazione – aggiunge Coldiretti Puglia - della diffusione della malattia che, dopo aver causato il disseccamento degli ulivi leccesi ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando in provincia di Bari, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione.
Il contagio della Xyella ha già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi, lasciando un panorama spettrale e il danno del settore olivicolo è stato stimato per difetto in 1,6 miliardi di euro, quanto non esiste una cura per la malattia – insiste Coldiretti Puglia - ciò che è possibile fare è contenerla, attraverso le lavorazioni superficiali del terreno o trinciatura ed interramento della vegetazione spontanea, le pratiche obbligatorie di prevenzione fitosanitaria anti Xylella, a cui devono provvedere gli agricoltori nei propri fondi, ma anche gli enti pubblici, a partire dai Comuni che devono immediatamente programmare le attività di pulizia di fossi, canali e pratiche di prevenzione fitosanitaria nelle aree pubbliche e demaniali dove abbonda in maniera incontrollata la vegetazione spontanea su cui si nutre la sputacchina in fase giovanile.
Ecco le date di pagamento delle pensioni
La Uil pensionati Stu Appia informa i propri iscritti che anche per il mese di marzo, presso gli uffici postali, è possibile il pagamento delle pensioni, anticipato e scaglionato dal 23 febbraio al 1° marzo, secondo il seguente ordine alfabetico:
Primo giorno di vaccinazione anti Covid nella scuola
È partita oggi la campagna di vaccinazione della Asl per gli operatori scolastici: a Brindisi, nell'ambulatorio allestito nel Centro anziani di via Spagna, le vaccinazioni hanno interessato il personale degli istituti Cappuccini e Casale, e a Fasano, nella sede del Pta, quello delle scuole Collodi e Galilei.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 21 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 7.083 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 758 casi positivi: 336 in provincia di Bari, 46 in provincia di Brindisi, 78 nella provincia BAT, 99 in provincia di Foggia, 78 in provincia di Lecce, 118 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione.
Sono stati registrati 6 decessi: 3 in provincia di Bari, 2 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.494.986 test.
103.496 sono i pazienti guariti.
33.198 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 140.459, così suddivisi:
53.384 nella Provincia di Bari;
15.099 nella Provincia di Bat;
10.368 nella Provincia di Brindisi;
28.636 nella Provincia di Foggia;
11.907 nella Provincia di Lecce;
20.330 nella Provincia di Taranto;
582 attribuiti a residenti fuori regione;
153 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Due rapine nello stesso giorno. Arrestato
Brindisi. Due rapine nello stesso giorno, una al supermercato e l’altra in un tabaccaio. Le indagini lo incastrano e viene arrestato. I Carabinieri della Compagnia di Brindisi, al termine degli accertamenti, hanno arrestato D’AMICO Antonio, 21enne del luogo, per rapina aggravata. Nello specifico, la mattina del 18 febbraio il giovane, nel tentativo di rubare generi alimentari dal banco di vendita di un supermercato del luogo, scoperto dal responsabile di vendita, è riuscito ad uscire dal supermercato e a portare via merce per un valore di poche decine di euro. Per assicurarsi la fuga, il giovane mostrava il possesso di una pistola tenuta nella cintura dei pantaloni. Nella stessa giornata, intorno alle ore 20.10, lo stesso giovane, con il volto travisato da un cappuccio e una mascherina, armato di pistola, si è introdotto in una tabaccheria del luogo, dopo avere minacciato la vittima, rapinava la somma di 400,00€, per poi dileguarsi a piedi per le vie circostanti.
Le indagini, immediatamente partite, consentivano di raccogliere elementi di riscontro a carico del D’AMICO, ed in ragione dei gravi indizi di colpevolezza, i Carabinieri hanno fermato il giovane e al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi.
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Aperto il concorso di idee finalizzato alla progettazione e realizzazione di un'opera che celebri gli artigiani di Fasano
– L’Amministrazione comunale ha dato il via all’avviso pubblico per un concorso di idee finalizzato alla progettazione e realizzazione di un'opera che celebri gli artigiani di Fasano nel 70° anniversario della prima Mostra dell'artigianato fasanese e della 50ª edizione della stessa.
È possibile prendere visione della determina dirigenziale, degli elaborati grafici e della Manifestazione di interesse sul portale del Comune di Fasano. Nel suddetto indirizzo è presente anche il modulo per presentare la domanda di partecipazione.
“L’idea dell’Amministrazione Comunale, in occasione del 50’ anniversario della Mostra Fasanese dell’Artigianato, - ha evidenziato l’Assessore Luana Amati - rimane quella di omaggiare la categoria degli Artigiani mediante l’installazione, in uno spazio pubblico della Città, di un’opera artistica che possa sopravvivere al tempo e tramandare ai posteri l’importanza dell’artigianato quale colonna portante dell'economia locale diventando, magari, anche incentivo per la riscoperta di tale attività da parte delle nuove generazioni.
L’opera, poi, oltre alla sua funzione celebrativa concorrerà all’arricchimento ed abbellimento di uno spazio urbano del centro cittadino, costituendo un ulteriore elemento di attrazione della nostra Fasano».
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COLDIRETTI PUGLIA, VIA LIBERA ABBATTIMENTO CINGHIALI; SONO OLTRE 250MILA IN PUGLIA
Arriva finalmente il via libera all’abbattimento dei cinghiali che con l'emergenza Covid si sono moltiplicati in Puglia raggiungendo i 250mila esemplari che spadroneggiano in città e campagne, mettono a rischio la sicurezza delle persone, causano incidenti stradali con morti e feriti, devastano i raccolti e sono pericolosi diffusori di malattie come la peste suina. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in seguito alla storica sentenza della Corte Costituzionale che permette di prendere parte alle operazioni di riduzione del numero degli animali selvatici anche agli agricoltori provvisti di tesserino di caccia, ai cacciatori abilitati, guardie venatorie e ambientali volontarie, guardie giurate, a patto che siano appositamente formati.
“L’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime è il risultato della incontrollata proliferazione dei cinghiali In Puglia con circa 300 l’anno gli incidenti stradali causati dagli animali selvatici, soprattutto cinghiali, uno scenario aggravato dal lungo lockdown che ha svuotato le strade rurali e di città, consentendo una più libera circolazione dei selvatici. Bisogna intervenire subito e con determinazione contro l’invasione dei cinghiali con avvistamenti continui nelle aree del Parco dell’Alta Murgia, del Gargano, nella Murgia Barese e Tarantina, nel Subappennino Dauno, nei pressi della Foresta di Mercadante, fino ad arrivare ai centri urbani”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Nel pronunciarsi sul ricorso al Tar della Toscana di alcune associazioni ambientaliste, la suprema corte ha riconosciuto – spiega Coldiretti – che l’aumento dei cinghiali e la riduzione del personale incaricato di controllarli ha aumentato il rischio di danni alle coltivazioni agricole ma anche alla stessa sicurezza dei cittadini, visto l’aumento degli incidenti stradali causati dai selvatici. Da qui la decisione di procedere a un epocale cambio di direzione rispetto all’orientamento seguito negli ultimi quindici anni che aveva portato a bocciare i provvedimenti assunti dalle varie Regioni che avevano aperto alla possibilità di ampliare l’elenco tassativo dei soggetti incaricati della caccia di selezione previsto dalla legge quadro. I cinghiali i distruggono i raccolti agricoli, causano incidenti stradali ma a preoccupare – ricorda la Coldiretti regionale – sono anche i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Particolarmente grave e ingestibile la situazione nelle aree rurali della Murgia barese e in Capitanata, soprattutto nell’area del Gargano dove l’habitat risulta particolarmente favorevole.
“Si tratta di una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali. Gli imprenditori agricoli ma anche gli automobilisti, gli autotrasportatori e gli avventori occasionali, stanno segnalando con sempre maggiore frequenza – denuncia Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia - i danni provocati da cinghiali che vivono e si riproducono principalmente nelle aree naturali protette ma che, inevitabilmente, sconfinano nelle aziende agricole, sulle strade limitrofe ed in prossimità dei centri abitati. In provincia di Foggia nel giro di dieci anni sono raddoppiati, mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita di agricoltori e automobilisti”.
La proliferazione senza freni dei cinghiali – aggiunge la Coldiretti regionale – sta compromettendo l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico. I cinghiali raggiungono i 180 centimetri di lunghezza, possono sfiorare i due quintali di peso e hanno zanne che in alcuni casi arrivano fino a 30 centimetri risultando assimilate a vere e proprie armi dalle conseguenze mortali per uomini e animali oltre a diventare strumenti di devastazione su campi coltivati e raccolti.
Oltre 6 italiani su 10 (62%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – hanno paura dei cinghiali e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata da questi animali. Una situazione arrivata al limite tanto che più di 8 italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti incaricando personale specializzato per ridurne il numero.
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