Redazione

Emergenza epidemiologica: oggi a Mesagne si registrano 5 nuovi  contagi e si contano 7 guariti. Sono 57 le persone attualmente positive, 3 di loro sono ricoverate in ospedale, una è in condizioni critiche.

Il pronto intervento dei vigili urbani hanno evitato un potenziale incidente a una signora 90enne che al buio camminava, munita di passeggino per disabili, lungo la provinciale per Latiano. Gli agenti sono giunti sul posto e hanno messo in sicurezza la nonnina che era in stato confusionale. Poi l'hanno accompagnata presso la sua abitazione e affidata alle cure del figlio.

 

L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale da sostenere con il Recovery Plan, ma anche un nuovo welfare in campagna con gli agriasilo, le fattorie didattiche e quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile. E’ quanto afferma  Coldiretti Puglia, in occasione della audizione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati sui progetti da finanziare con il Recovery Plan, a cui ha partecipato la leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa, la pugliese Floriana Fanizza.

“La mancanza di parità di genere è ancora più accentuata in campagna con le donne nelle aree rurali che subiscono uno svantaggio maggiore per quanto riguarda l’uguaglianza rispetto alle loro omologhe urbane. In media, le donne trascorrono 22 ore a settimana in attività lavorative non retribuite, mentre gli uomini ne trascorrono meno di 10”, ha argomentato la responsabile nazionale Fanizza. 

Il Gender Equality Index per l’Unione europea – calcolato su dati del 2017 – è di 67,4 punti su 100, migliorato di soli 5,4 punti dal 2005. L’Italia – spiega Coldiretti - si colloca a metà classifica, con 63 punti nell’indice complessivo, poco al di sotto della media UE. Il dato positivo è che il nostro Paese è migliorato di en 12 posizioni dal 2005, quando era tra i peggiori, con meno di 50 punti.

In parole povere, nel 2020 ancora nessuno Stato membro dell'UE ha realizzato la parità tra donne e uomini. I progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni.

Coldiretti ha chiesto investimenti seri nelle infrastrutture di supporto alle imprenditrici femminili nelle aree rurali. “Sotto questo aspetto va sottolineata l’esigenza di rafforzare il nuovo welfare nelle aree interne per consentire di mettere un argine allo spopolamento. Pensiamo agli agriasilo per consentire alle donne di non rinunciare alla maternità e coniugarla con il lavoro – ha aggiunto la responsabile Fanizza - alle fattorie didattiche e a quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile. Crediamo che la multifunzionalità dell’impresa agricola possa essere una chiave da un lato di creazione di lavoro, dall’altro di risposta al tema dell’inclusione sociale che anche nel Piano viene raccomandata”.

Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio extravergine di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per la crescita sostenibile del Paese,  perché “come donne di Coldiretti siamo pronte a dare il nostro contributo anche nelle progettualità presentate dalla nostra organizzazione, insieme a Filiera Italia, che sono pronte a diventare cantieri e a creare opportunità di lavoro”, ha concluso Floriana Fanizza.

Basti pensare che in controtendenza rispetto all’andamento generale nel 2020 sono 24mila le aziende al femminile in agricoltura in Puglia, dove l’esperienza dell’emergenza coronavirus ha anche dimostrato che – precisa la Coldiretti – con una adeguata formazione e semplificazione l’agricoltura nazionale può offrire agli italiani in difficoltà i posti di lavoro che oggi sono affidati necessariamente a centinaia di migliaia di lavoratori stranieri stagionali che ogni anno attraversano le frontiere per poi tornare nel proprio Paese. L’allarme globale provocato dal Coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per creare nuovi posti di lavoro, difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 1 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 4.122 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 379 casi positivi: 126 in provincia di Bari, 36 in provincia di Brindisi, 19 nella provincia BAT, 85 in provincia di Foggia, 82  in provincia di Lecce, 32 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione è stato riclassificato ed attribuito.

Sono stati registrati 36 decessi: 11 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 12 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.316.798 test.

67974 sono i pazienti guariti.

52084 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 123.286, così suddivisi:

46.892 nella Provincia di Bari;

13.659 nella Provincia di Bat;

8882 nella Provincia di Brindisi;

26.047 nella Provincia di Foggia;

10.426 nella Provincia di Lecce;

16.683 nella Provincia di Taranto;

587  attribuiti a residenti fuori regione;

110  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Sono partiti i lavori di manutenzione in piazza Ottone Rosai, al quartiere Sant’Elia, in cui è in programma la rimozione di tutti i manufatti stradali che compongono la piazza. È prevista, inoltre, la sistemazione degli spazi pedonali ed anche della parte carrabile, con una nuova organizzazione della piattaforma stradale e dei parcheggi per consentire una migliore mobilità interna. Per ragioni di sicurezza saranno rimossi gli alberi che presentano condizioni di instabilità e che non sono adeguati al contesto circostante.

“Si tratta di una parte dei lavori che riguardano la sistemazione di alcune piazze cittadine - spiega l’assessore ai lavori pubblici Elena Tiziana Brigante -; tra queste, oltre a piazza Rosai, anche piazza Apulia e largo Palermo. Sono stati investiti circa 400mila euro per la manutenzione e i nuovi arredi”.

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“Per l’infrastrutturazione turistica, cioè interventi a rendimento duraturo, è previsto lo stanziamento di almeno 40 milioni di euro per finanziare 33 progetti esecutivi di altrettanti comuni, che si aggiungeranno ai quasi 7 milioni per 4 progetti già finanziati. È un impegno encomiabile degli assessori Piemontese e Bray, a valere sull’art. 4 della Legge di bilancio regionale per il 2021, contenente norme per il finanziamento di opere pubbliche demaniali e patrimoniali”.
Lo comunica il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Investire risorse su progetti esecutivi e per programmi a rendimento duraturo mi pare un metodo che andrebbe seguito sempre. In questo senso spicca l’intento della Giunta regionale, comunicato dagli assessori Raffaele Piemontese e Massimo Bray, di voler far scorrere la graduatoria degli interventi previsti con il bando sulla fruizione di aree e infrastrutture destinate al miglioramento della qualità dei servizi di accoglienza nel settore turistico.
La graduatoria di merito di quel bando aveva visto il finanziamento di soli 4 programmi per i comuni di Alberobello (3 milioni di euro), Ginosa (1.420.000 euro), Polignano (1.220.000 euro) e Galatone (1.258.000 euro) a causa della progressiva restrizione del finanziamento originario. Ciò aveva determinato il mancato finanziamento di numerosi programmi ammissibili.
Con l’indirizzo assunto si procederà dunque allo scorrimento ulteriore della graduatoria per almeno 40 milioni, che saranno dunque in grado di finanziare 33 programmi per altrettanti comuni.
È chiaro che l’ulteriore ampliamento del finanziamento disponibile, ovviamente auspicabile, comporterebbe la possibilità di finanziare molti altri comuni.
Su 40 milioni disponibili, i programmi finanziati dunque saranno i seguenti:
Cisternino (1.300.000 euro);
Castellana Grotte (1.400.000 euro);
Monte Sant'Angelo (3.000.000 euro);
Muro Leccese (1.400.000 euro);
Alessano (1.400.000 euro);
Fasano (1.400.00 euro);
Racale (500.000 euro);
Accadia (500.000 euro);
Alliste (721.400 euro);
Tricase (1.400.400 euro);
Latiano (936.500 euro);
Massafra (659.674,15 euro);
Ruvo di Puglia (1.400.000 euro);
Ostuni (1.500.000 euro);
Gravina di Puglia (1.484.590,67 euro);
Carovigno (1.400.000 euro);
Molfetta (1.500.000 euro);
Ruffano (1.391.900 euro);
Bitonto (1.265.000 euro);
Cavallino (1.130.000 euro);
Torricella (950.000 euro);
Castrignano dei Greci (1.400.000 euro);
Bisceglie (1.400.000 euro);
Pietramontecorvino (1.192.954,45 euro);
Carosino (1.400.000 euro);
Maglie (1.400.000 euro);
Matino (1.400.000 euro);
Lecce (1.500.000 euro);
Casarano (1.400.000 euro);
Otranto (680.000 euro);
Alberona (788.900 euro);
Melendugno (1.399.996 euro);
Terlizzi (1351.310,21 euro)”.

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Brindisi. Rifiuta di sottoporsi all’accertamento per la verifica dello stato di ebbrezza alcolica, denunciato.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 60enne del luogo, per rifiuto dell’accertamento dello stato di ebbrezza. L’uomo, nella serata del 30 gennaio, è stato controllato in una via del centro abitato alla guida di un’autovettura, in evidente stato di alterazione psicofisica, rifiutandosi nella circostanza di sottoporsi agli accertamenti finalizzati alla verifica dello stato di ebbrezza alcolica.

Brindisi. Sorpreso con un coltello del genere proibito, denunciato.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 24enne del luogo, per porto d’armi od oggetti atti ad offendere. Il giovane, nel corso della notte, è stato controllato a bordo della sua autovettura e, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di circa 20 cm, occultato all’interno del veicolo. L’arma è stata sottoposta a sequestro.

Con la Puglia in zona arancione da 15 giorni consecutivi e per un’altra settimana è crisi nera per le attività di 15mila bar, trattorie, ristoranti, 6500 pizzerie e 876 agriturismi in Puglia con un effetto negativo a valanga sull’agroalimentare regionale, con una perdita di fatturato di 750milioni di euro per i mancati acquisti in cibi e bevande, per cui è necessaria una robusta iniziazione di liquidità e provvedimenti di sostegno al lavoro per garantire che le aziende sopravvivano alla crisi. Le misure più restrittive colpiscono 4 milioni di pugliesi che risiedono nella zona arancione, caratterizzata da ‘uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto’ per il numero di contagi registrati, con pesanti effetti sulle attività produttive che trainano l’economia regionale, secondo l’analisi di Coldiretti Puglia sull’impatto economico e sociale delle misure imposte nelle regioni arancioni.

“La spesa alimentare è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 nonostante che in termini percentuali si sia verificato un aumento rispetto alle altre spese. I consumi alimentari dei pugliesi fanno segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica, mentre  si sono ingenerate le speculazioni sui prezzi dei beni di prima necessità, che vanno fermate per difendere la capacità degli pugliesi di rifornire le dispense di casa con cibo e bevande e garantire un giusto compenso agli agricoltori”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

In zona arancione sono sospese tutte le attività di ristorazione e, quindi, anche la somministrazione di pasti e bevande da parte degli agriturismi. E’ consentita - precisa la Coldiretti - solo la consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze dei locali.

In Puglia si produce un PIL del valore di 69 miliardi di euro – aggiunge Coldiretti Puglia – con importanti segmenti economici che fanno da volano ad occupazione ed investimenti, dall’industria al commercio fino all’agricoltura che in queste aree rappresenta una realtà strategica del sistema produttivo. La spesa media mensile in Puglia è di 1.996 euro a famiglia – continua Coldiretti Puglia – mentre per la spesa alimentare i pugliesi spendono 453 euro a nucleo familiare per la tavola.

In complesso – sottolinea Coldiretti Puglia - quasi 22000 ristoranti, bar, mense e pizzerie  e gli agriturismi operanti in Puglia sviluppano un fatturato annuale di oltre 5 miliardi di euro che ora è praticamente azzerato, con i pesanti effetti che si trasferiscono direttamente – conclude Coldiretti Puglia - lungo tutta la filiera a causa del taglio delle forniture di alimenti e bevande colpendo le aziende agricole ed alimentari per le quali è necessario prevedere adeguati ristori.

Una situazione di difficoltà che ha fatto chiudere il 14,4% di bar e ristoranti secondo Confcommercio e gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua la Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti Puglia – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione e l’agriturismo – precisa la Coldiretti regionale – rappresentano addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa – conclude la Coldiretti Puglia - devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy.

“Alle limitazioni alle attività di impresa devono corrispondere in tempi stretti i sostegni economici agli agriturismi e a tutte le imprese lungo la filiera agroalimentare – sollecita il presidente dell’associazione agrituristica di Coldiretti Terranostra Puglia, Filippo De Miccolis - per dare liquidità ad aziende che devo sopravvivere all’emergenza Covid, come interventi a fondo perduto per agriturismi e ristoranti per salvare l’economia ed il lavoro”. Servono dunque ristori immediati e un piano nazionale che metta in campo “tutte le azioni necessarie – insiste il presidente De Miccolis - per non far chiudere per sempre attività come gli agriturismi che rappresentano un modello di turismo sostenibile grazie ai primati nazionali sul piano ambientale ed enogastronomico”.

Per effetto delle limitazioni imposte alla ristorazione è a rischio un sistema agroalimentare che in Puglia è assicurato grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle – conclude Coldiretti Puglia - più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione che nel 2020 a causa dell’emergenza Covid è sostenuta dalle consegne a domicilio e dall’asporto.

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FASANO - C’è tempo fino al 10 marzo (ore 12) per partecipare al bando di gara per la concessione in locazione dei locali di proprietà comunale che si trovano al piano terra dell’antica residenza del Balì, dei Cavalieri di Malta, nella omonima via.

Il bando e tutti gli altri atti sono consultabili sito del Comune di Fasano.

La gara d’appalto è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di riqualificare l’antica residenza di una delle strade nevralgiche della parte antica, in un’ottica di recupero e valorizzazione del centro storico che è punto imprescindibile della giunta Zaccaria.

I locali oggetto del bando hanno una superficie totale lorda di circa 258 metri quadrati e sono dotati di 6 accessi: potranno ospitare un ristorante, un caffè o altra «attività di economico-commerciale del tipo somministrazione di alimenti e bevande» e quindi potranno rendere ancora più attrattivo da un punto di vista commerciale il centro storico di Fasano.

L’appalto prevede l’affitto dei locali per 9 anni (rinnovabili) e sarà aggiudicato mediante procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

«La valorizzazione del nostro centro storico non può prescindere da una strada nevralgica come via del Balì – dice l’assessore al Patrimonio, Giuseppe Galeota –.  Attraverso il recupero di questi locali in stato di abbandono puntiamo a restituire alla collettività un centro antico attrattivo e finalmente riqualificato».

«Riqualificazione della parte antica di Fasano, valorizzazione del nostro centro storico, miglioramento dell’attrattività commerciale: sono questi i punti cardine che hanno caratterizzato e continueranno a caratterizzare l’impegno della nostra amministrazione  – dice il sindaco, Francesco Zaccaria –. Questo bando che si pone in continuità con le altre iniziative di riqualificazione già approvate».

Come, ad esempio, il recupero dell’Ala dei Portici delle Terasiane dove si sta realizzando la Biblioteca di Comunità (grazie al finanziamento regionale di 2 milioni di euro del programma SMARTin Puglia – Community library), il rifacimento di piazza Mercato Vecchio e di via Fogazzaro che diventeranno pedonali e la manutenzione di via Forcella, dove sarò interdetto il parcheggio e sarà creata una fascia pedonale che consentirà di passeggiare in sicurezza durante lo shopping: «La nuova visione del centro cittadino passa attraverso il recupero dei nostri beni artistici. È una nuova modernità che però non dimentica la tradizione. Anzi, si attua nel recupero e nella valorizzazione dell’antico per una città sempre più vivibile e accogliente».