Redazione
Il Pd di Mesagne chiede la convocazione della commissione Ambiente per la vertenza dei precari
I consiglieri comunali Giuseppe Indolfi e Rosanna Saracino, d’intesa con la locale segreteria del partito democratico, hanno protocollato nella mattinata di oggi una richiesta di convocazione della III commissione consiliare che si occupa di solidarietà sociale, sanità e politiche ambientali. La richiesta è scaturita dalla necessità di un approfondimento sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani attraverso l’audizione in commissione della TEK.RA Servizi Ambientali s.r.l., società che dal 1 ottobre gestisce il servizio in parola. La vicenda dei precari, che ormai manifestano da diversi giorni davanti al comune, e l’opportuno confronto generale sul suddetto servizio, che costa qualche milione di euro ai cittadini mesagnesi, rendono quanto meno necessario il coinvolgimento e l’impegno di tutto il consiglio comunale, a partire dalla competente commissione consiliare.
Gruppo consiliare e Segreteria del PD di Mesagne
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, NUOVI CONTAGI, SCOMPARSO 1/3 ULIVI MONUMENTALI EPIDEMIA SI ESTENDE A NORD NELLA PIANA DELLE PIANTE SECOLARI
L’epidemia si estende con altre 136 piante infette situate anche nella Piana degli Ulivi Monumentali dove è scomparso per sempre 1/3 degli storici esemplari, privando l’Italia di un patrimonio di inestimabile valore sul piano storico, ambientale, economico ma anche occupazionale. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia in occasione della scoperta dei nuovi focolai anche nelle campagne di Monopoli (Bari) proprio in occasione dell’inizio della raccolta delle olive sugli alberi sopravvissuti alla Xylella che sta devastando la Puglia
Una zona cuscinetto a Nord. dove la normativa prevede la rimozione anche delle piante circostanti nel raggio di 50 metri, situata nel cuore della Piana degli Ulivi, dove è altissima la concentrazione di ulivi millenari con ben 250mila esemplari di pregio straordinario. Si stima che alcuni potrebbero addirittura avere un'età fino a 3.000 anni, con circonferenze che superano i 10 metri. Una ricchezza dal punto di vista storico e turistico sino ad oggi mantenuta in vita soprattutto grazie all’impegno di generazioni di agricoltori, anche a prezzo di sacrifici considerevoli. La gestione di un ulivo monumentale è, infatti – rileva la Coldiretti -, molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento.
Un impegno che rischia ora di essere vanificato dall’epidemia di Xylella che dal 2013 ad oggi ha colpito 8mila chilometri quadrati, con un danno stimabile di 1,6 miliardi euro, secondo un’analisi della Coldiretti.
“Secondo lo studio e il monitoraggio dell’andamento della malattia del CNR di Bari, la diffusione della malattia è passata dagli 8mila ettari del 2013 agli 8mila chilometri quadrati dell’attuale area demarcata, numeri che spaventano la Puglia ma anche il resto d’Italia. La numerosità delle infezioni riscontrate a Fasano, Ostuni, come già avvenuto a Carovigno disegnano uno scenario oscuro già visto a Oria e Francavilla. Intervenire tempestivamente è un richiamo allarmato che abbiamo ripetuto in questi anni per non mandare in fumo l’enorme patrimonio olivicolo, economico e paesaggistico della Puglia”, sostiene il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Una vera e propria tempesta perfetta con gli agricoltori senza reddito da ormai 7 anni, milioni di ulivi secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia e 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva, e un trend che – rileva Coldiretti – rischia di diventare irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ nel Salento e rilanciare la più grande fabbrica green italiana.
Se non esistono cure per salvare gli ulivi infetti da Xylella, unica strada – spiega la Coldiretti - è la convivenza con il batterio attraverso la pratica dell’innesto con varietà resistenti per salvaguardare almeno gli ulivi millenari. Si tratta di una speranza confortata da alcune evidenze empiriche rilevate dopo anni di sperimentazione che hanno consentito di individuare cultivar capaci di reggere gli attacchi della malattia.
Peraltro i problemi causati dalla Xylella si aggiungono quest’anno a quelli climatici che hanno causato un calo stimato del quantitativo di olio del 22% a livello nazionale che sale addirittura al 48% proprio in Puglia dove si produce circa la metà dell’extravergine Made in Italy. Complessivamente si prevede – sottolinea la Coldiretti – una produzione nazionale di circa 287 milioni di chili rispetto ai 366 milioni di chili della campagna precedente. Un risultato che mette a rischio il futuro del settore in un anno segnato dall’emergenza Covid che – conclude la Coldiretti - ha ridotto le opportunità di mercato in Italia e all’estero e aumentato i costi delle imprese per garantire la sicurezza dei lavoratori.
Con l’82% degli italiani che con l’emergenza coronavirus sugli scaffali cerca prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio, il consiglio è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove – ricorda la Coldiretti – è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.
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ARRIVA L’OLIO NUOVO IN PUGLIA; DIMEZZATA PRODUZIONE (-48%) MA QUALITÀ ECCELLENTE. Al via ufficialmente la campagna olivicola in Puglia, caratterizzata dalla produzione di olive di qualità eccellente ma dimezzata del 48% a causa del clima pazzo, dal maltempo alla siccità, senza dimenticare gli effetti della Xylella che ha di fatto devastato gran parte degli uliveti del Salento. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia e Unaprol, in occasione del via alla raccolta delle olive in Puglia nella Piana degli Ulivi Monumentali, a Monopoli nell’azienda agricola Barnaba dove è stato presentato il rapporto “L’olio pugliese al tempo del Coronavirus”, con l’arrivo del primo olio nuovo Made in Puglia del 2020, particolarmente atteso in un anno segnato dall’emergenza coronavirus che ha sconvolto produzione e mercati.
“Il settore oleario è forse quello che ha resistito meglio all’emergenza sanitaria, con un calo solo del 2% delle esportazioni di olio extravergine pugliese all’estero nei primi 6 mesi del 2020, quando la domanda estera di olio imbottigliato è arrivata soprattutto dagli Usa (+28) e dalla Francia (+42%)”, ha affermato il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, presentando le previsioni della campagna olearia 2020/2021 con il direttore regionale, Pietro Piccioni e il nuovo Assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.
Anche se bisognerà fare i conti con il clima, si stima – sottolinea Coldiretti Puglia – una produzione di circa 101mila tonnellate rispetto alle 194mila tonnellate dell’annata precedente, in una regione dove si concentra oltre il 50% della produzione olearia nazionale.
“La sensibile flessione quantitativa della produzione è accompagnata da ottima qualità e ciò deve portare – ha insistito il presidente Muraglia - ad un recupero dei prezzi che l’anno scorso sono stati spesso deludenti. A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l’olio extravergine. Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia”, aggiunge Muraglia.
Nella culla della produzione olivicola e olearia delle province di Bari e BAT la siccità e il maltempo – stima Coldiretti Puglia - hanno ridotto le produzioni rispetto all’anno scorso del 30% nella zona costiera di Barletta, Trani, Bisceglie e il calo del 60% nella zona interna di Andria, Palo del Colle, Bitetto, con qualità alte.
Qualità straordinaria in termini di qualità – aggiunge Coldiretti - ma con un calo della produzione del 50% in provincia di Foggia, dove le olive risultano decisamente più grandi rispetto alla media e sono giunte a maturazione in leggero anticipo rispetto al consueto.
Si profila una ottima annata in provincia di Brindisi con un aumento del 40% della produzione di olive – insiste Coldiretti Puglia - nonostante l'avanzamento verso nord della Xylella, con piante positive e sintomatiche, che in alcune zone della parte sud della provincia sono già particolarmente evidenti.
La provincia di Taranto risente in alcun aree degli effetti della violenta grandinata del 4 luglio, mentre nei restanti comprensori la qualità è buona e la produzione non ha subito variazioni rispetto allo scorso anno.
A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 75% della produzione di olio di oliva anche nell’annata 2020. E’ il risultato dell’analisi elaborata da Coldiretti Puglia che fotografa uno scenario a tinte fosche, dove il crollo produttivo ha subito un crollo incontrovertibile dal 2015 ad oggi. Agricoltori senza reddito da ormai 7 anni, milioni di ulivi secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile – denuncia Coldiretti Puglia – se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ nel Salento e rilanciare la più grande fabbrica green italiana.
“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”, tiene a precisare il presidente Muraglia.
“E’ un percorso virtuoso che va alimentato e implementato ed è per centrare l’obiettivo - necessariamente corale - della promozione dell’olio che è nata la Evoo School Italia – ha spiegato il presidente Muraglia - la scuola dell’olio promossa da Unaprol, Coldiretti e Campagna Amica a Roma in via Nazionale, dotata di una sala panel per l’analisi sensoriale degli oli conforme alle linee guida del C.O.I., aule corsi, sale riunioni e tutte le attrezzature tecniche e logistiche necessarie allo svolgimento delle attività formative, per poter diffondere la conoscenza dell’olio, formare professionisti del settore, supportare lo sviluppo delle aziende olivicole e dialogare con le istituzioni e con i consumatori, un nuovo centro di riferimento per tutti gli operatori della filiera olivicola”.
A questo scopo l’Ismea è impegnata in una campagna di comunicazione, promossa dal Ministero delle Politiche agricole e che vedrà proprio negli ultimi mesi dell’anno – conclude Coldiretti Puglia - un grande dispiegamento di azioni e risorse per valorizzare presso il grande pubblico questo prodotto simbolo del Made in Italy.
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Brindisi. Sorpreso nuovamente senza patente, denunciato
Brindisi. Sorpreso nuovamente senza patente, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 53enne del luogo, per reiterazione nella guida senza patente poiché mai conseguita. L’uomo, nella mattinata del 5 ottobre scorso, nel corso di un controllo alla circolazione stradale è stato fermato alla guida di un’autovettura di proprietà di un familiare, ed è risultato sprovvisto di patente guida poiché revocata, reiterando nella medesima condotta contestata dal citato reparto in data 23 ottobre 2018.
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Latiano. Non si ferma all’alt innescando un inseguimento, arrestato
Latiano. Non si ferma all’alt innescando un inseguimento, arrestato. A Latiano, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza di reato TAURISANO Davide, 25enne del luogo, per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi. In particolare, i militari operanti impegnati in un servizio di pattuglia hanno notato il giovane a bordo di un’autovettura, intimandogli l’Alt. Alla vista dei Carabinieri, il TAURISANO ha avviato repentinamente la marcia, innescando un inseguimento per il centro abitato, venendo raggiunto e bloccato dopo diversi minuti di fuga. Sottoposto a perquisizione personale e veicolare, è stato trovato:
- in possesso di un bastone in legno occultato sotto il sedile;
- sprovvisto di patente di guida poiché mai conseguita (recidiva biennale);
- alla guida di un veicolo intestato a terzi e sprovvisto di assicurazione R.C. Auto.
L’arma bianca è stata sequestrata e il mezzo sottoposto a fermo amministrativo. Il 25enne è stato denunciato anche per la violazione al codice stradale e, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.
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Covid - 19. Oggi 180 casi positivi in Puglia, 1 a Mesagne
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 13 ottobre 2020 in Puglia, sono stati registrati 5.588 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 180 casi positivi: 92 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 18 nella provincia BAT, 40 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Lecce, 18 in provincia di Taranto, 2 casi con provincia di residenza non nota, 2 casi fuori regione.
Sono stati registrati 2 decessi: 1 in provincia di Bari e 1 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 461.971 test.
5.235 sono i pazienti guariti.
3.998 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 9.849, così suddivisi:
3.995 nella Provincia di Bari;
914 nella Provincia di Bat;
804 nella Provincia di Brindisi;
2.407 nella Provincia di Foggia;
900 nella Provincia di Lecce;
748 nella Provincia di Taranto;
77 attribuiti a residenti fuori regione;
4 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
A Mesagne c'è un caso positivo. Si tratta di uno scolaretto. Su questa vicenda è intervenuto il sindaco Matarrelli: "Nella tarda mattinata di oggi sono stato informato della positività al test Covid di un alunno della scuola elementare “Giovanni Falcone”. Mi sono premurato di informarmi sulle condizioni del bambino, sono buone. Per i compagni di classe e i docenti la Asl ha disposto il tampone e sono stati posti in isolamento fiduciario. Si tratta di un momento delicato, per la comunità scolastica interessata e per tutti noi. È più che mai necessario continuare ad assumere comportamenti responsabili, utili a contenere la diffusione del virus: uso delle mascherine di protezione, mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro, lavaggio e igiene frequente delle mani. Ma è anche il momento di allontanare, come abbiamo imparato a fare, tentazioni allarmistiche e irrazionali, prestando attenzione solo alle comunicazioni ufficiali dell’autorità sanitaria. L’Amministrazione Comunale continuerà a monitorare la situazione. Come sempre, vi terrò aggiornati".
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Commissione Unesco a Mesagne per la via Appia Antica
Una commissione dell’Unesco, nei giorni scorsi, è stata segretamente a Mesagne per valutare la candidatura dell’antica Via Appia a patrimonio dell’umanità. Ha effettuato vari sopralluoghi, sia alla necropoli messapica urbana sia al museo. Infine, ha terminato il suo tour esplorativo a Muro Tenente dove ha fotografato, catalogato e constatato i resti di quella che si ritiene essere il tratto brindisino della “Regina Viarum”, che collegava Roma a Brindisi. La commissione, volutamente, non ha incontrato nessun amministratore poiché questo sarà materia del secondo step dei lavori. L’unica cosa certa è che gli esperti dell’Unesco sono rimasti piacevolmente colpiti dall’enorme patrimonio storico culturale presente nella cittadina messapica e la sinergia di lavoro esistente tra le due amministrazioni, Latiano e Mesagne, per la gestione del Parco archeologico. La visita della commissione dell’Unesco segue a pochi giorni quella del direttore del Parco archeologico dell’Antica Via Appia di Roma, Simone Quilici, responsabile del progetto di valorizzazione dell’antico tracciato viario che collegava Roma con Brindisi.
Dunque, la commissione Unesco sta valutando la candidatura della via Appia antica a divenire patrimonio dell’umanità. Il parco archeologico di Muro Tenente, ricadente con la Via Appia in proprietà comunali, potrebbe rientrare nello studio di fattibilità. Tutti gli altri tratti di via Appia individuati, infatti, ricadono per gran parte in proprietà privata e non sono gestiti, mentre altri ricadono in aree per lo più compromesse dal punto di vista paesaggistico. Fin dal 2006 la Via Appia Antica, la prima e più importante delle grandi strade costruite dai romani, si trova nella “tentative list” dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) con lo scopo di entrare di diritto nel registro delle aree riconosciute come patrimonio dell’umanità.
Oggi, la procedura per la candidatura della Via Appia Antica a patrimonio mondiale dell’Umanità entra nel vivo tanto che alcuni componenti dell’ufficio Unesco del Mibact, la commissione che gestisce le richieste di nuove candidature italiane per l’iscrizione dei siti nella lista del patrimonio mondiale, assieme ad alcuni funzionari della Soprintendenza di Lecce, hanno visitato Mesagne e, in particolare, il Parco archeologico di Muro Tenente accompagnati dall’archeologo Christian Napolitano. L’antica arteria di collegamento tra Roma e Brindisi fu realizzata a partire dalla fine del IV secolo a.C., nel 312, per volere dal censore Appius Claudius Caecus, da cui prese il nome. I lavori per la costruzione della Via Appia Antica si conclusero in un momento non meglio precisabile del II secolo a.C., quando la Via completò il suo percorso raggiungendo Brindisi. Grazie alla Tabula Peutingeriana, un itinerario stradale del IV secolo d.C., sappiamo che la Via Appia, nel suo ultimo tratto, uscendo da Taranto si dirigeva verso una stazione di sosta nota come Mesochorum, in territorio di Grottaglie, attraversava il territorio attualmente amministrato da Francavilla Fontana, passava da Oria e continuava verso Brundisium dopo aver superato un’ultima stazione di sosta riportata con il nome di Scamnum, comunemente identificata con l’area archeologica di Muro Tenente, in territorio di Mesagne.
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Domani, il Cobas incontra Tekra Srl al municipio di Mesagne, per la protesta dei lavoratori
Il Sindacato Cobas incontrerà domani ,Mercoledì 14 ottobre, alle ore 12,00 presso il Comune di Mesagne la ditta Tekra, ditta che ha vinto la gara della raccolta dei rifiuti urbani del Comune di Mesagne,per discutere delle regole contrattuali e da capitolato d’appalto relativa ai lavoratori stagionali.
I lavoratori stagionali che sono sotto il municipio di Mesagne da 2 settimane , esclusi dal lavoro al momento della partenza della gara , nutrono la speranza di una svolta decisiva relativamente a questo incontro.
La battaglia per il lavoro è duplice:
Il primo motivo è quello di un rientro a lavoro al più presto.
Il secondo motivo è quello del superamento della precarietà lavorativa come stagionale che dura da oltre 10 anni.
Questi motivi il Cobas li esporrà all’azienda domani nel corso dell’incontro.
Il Cobas ha svolto in mattinata insieme ai lavoratori esclusi un incontro con il Sindaco di Mesagne Matarrelli e l’assessore alla Ecologia Saracini dove hanno continuato a trovar sostegno e solidarietà nel promuovere iniziative rivolte a sconfiggere le forme di precarietà lavorativa.
I lavoratori tutti della raccolta dei rifiuti , oltre agli esclusi , hanno quindi trovato un ottimo alleato per il rispetto delle regole contrattuali e da capitolato , per allargare sempre più gli spazi di legalità affinchè nessuno venga ricattato dalle condizioni di vita attuali.
Confidiamo in una buona soluzione domani nell’incontro per i lavoratori esclusi e per i cittadini mesagnesi che chiedono buone attività da parte della nuova ditta, visto il costo del servizio.
Brindisi 13.10.2020
Per il Cobas Roberto Aprile
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Venerdì a Mesagne il sottosegretario Turco
Su invito del deputato Giovanni Luca Aresta, venerdì 16 alle ore 16,30 è prevista la visita istituzionale del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sen. Prof. Mario Turco. Il Sottosegretario, che a Palazzo Chigi ha la delega alla programmazione economica e agli investimenti pubblici, a margine dell'incontro terrà una conferenza stampa sul tema “I Recovery Fund e i Contratti Istituzionali di Sviluppo per rilanciare l’economia del territorio: una occasione da non sprecare”.
Alla conferenza stampa, che comincerà alle ore 17.00, presso il Palazzo di Città di Mesagne parteciperanno inoltre:
on. Giovanni Luca Aresta, deputato;
on. Toni Matarelli, Sindaco di Mesagne;
Omar Ture, Presidente del Consiglio Comunale di Mesagne;
Mauro Vizzino, consigliere regionale;
Angelo Guarini, direttore generale Confindustria della provincia di Brindisi;
Franco Gentile, Presidente provinciale CNA di Brindisi.
Per le restrizioni derivanti dalle norme di contenimento dei contagi da Covid-19, nella sala della conferenza saranno ammessi, mantenendo rigorosamente il distanziamento di sicurezza, solo gli oratori e la stampa. Il pubblico potrà seguire l’evento in streaming collegandosi attraverso i canali social delle testate giornalistiche locali.
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Torre Guaceto arriva il finanziamento regionale: l'area distrutta con un atto doloso rinascerà
La Regione Puglia ha approvato e ammesso a finanziamento il progetto per il rimboschimento e l’aumento del livello di naturalità di due aree afferenti alla Riserva Naturale dello Stato ed Area Marina Protetta di Torre Guaceto.
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