Redazione

Ci sono due circostanze che non quadrano nell’accordo siglato mercoledì scorso presso il Comune di Mesagne per porre fine alla protesta degli operatori ecologici precari. La prima è relativa a un elenco di lavoratori precari esistente presso l’ente: 20 soggetti. L’accordo siglato, invece, parla di 16 lavoratori. Ciò vuol dire che 4 sono rimasti fuori. Logico chiedersi il perché. Nel momento del subentro la nuova azienda ne ha assunti 7 con contratto fino al 31 dicembre 2020. La seconda incognita è data dal punto 2 dell’accordo. In particolare è scritto nel documento che “la Te.Kra Srl, considerate le ragioni di carattere sociale emerse nel corso dell’incontro, manifesta la volontà di procedere, alla scadenza dei contratti delle unità assunte a tempo determinato fino al 31 dicembre p.v., ad assumere ulteriore personale tra quello a tempo determinato alle dipendenze della precedente azienda proseguendo con un’equa rotazione”. Quindi, niente di più o di meno di ciò che sta già facendo dal 1° ottobre scorso e che le aziende precedenti hanno sempre fatto.

Ma è nel proseguo che la Te.Kra Srl ha fissato dei paletti ben definiti. “Tale situazione – è scritto nell’accordo – ha carattere provvisorio nelle more del raggiungimento del numero di dipendenti come previsto da Capitolato speciale di appalto”. Ed è in quest’ultimo passaggio che l’azienda chiarisce bene i termini dell’accordo: “In merito alla proposta di eventuali stabilizzazioni di tutto il personale indicato con diverse forme contrattuali, la Te.Kra Srl dichiara che l’organizzazione del lavoro sarà valutata esclusivamente dagli organi tecnici aziendali in base alle esigenze di servizio e, comunque, sempre nel rispetto del numero di dipendenti previsto dal Csa, nel pieno rispetto delle previsioni normative in materia”. Perciò alla luce della lettura dell’accordo sembra che tutto sia rimasto come prima. Cioè assunzioni a turnover a secondo del bisogno. In ogni modo su questa vicenda è intervenuto anche Pancrazio Tedesco, segretario provinciale della Cgil Fp.

“L'accordo raggiunto al Comune di Mesagne tra i sindacati e la Tekra srl rappresenta un evento storico, non solo per la città e per gli operatori, ma poiché si è creato un importantissimo precedente secondo il quale il precariato non sarà più la via maestra da seguire, come purtroppo è spesso accaduto e accade tuttora”, ha esordito il sindacalista della Cgil -. La vertenza chiusa nelle scorse ore ha messo, quindi, un punto dal quale non si può più recedere anche quando situazioni simili a quella della Tekra srl dovessero presentarsi, tanto a Mesagne quanto altrove: l'assunzione dei lavoratori nel passaggio di un appalto tra due aziende deve essere un principio automatico e così sarà d'ora in poi”. “La Tekra srl – ha proseguito Tedesco - al termine dell'incontro, ha accettato le richieste dei sindacati e ha firmato un documento che la impegna ad assumere i 16 lavoratori precedentemente impegnati con la Asv spa e che, al passaggio di consegne tra le due ditte, erano rimasti temporaneamente senza impiego. La Cgil Fp ha raccolto le rivendicazioni dei lavoratori e, insieme alle altre sigle sindacali, ha chiesto urgentemente un incontro all'azienda subentrante “per sanare quella che, evidentemente, rappresentava un'ingiustizia sociale: i 16 operai, ora, saranno assunti con priorità dalla Tekra srl la quale dovrà valutare anche la loro stabilizzazione con eventuali assunzioni part-time anche alla luce delle potenziali agevolazioni di varia natura previste dalla normativa in vigore”.

 

 

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   Prot. 27700

   Oggetto: Avviso di convocazione del Consiglio Comunale           

                                                      Mesagne, 16 ottobre 2020

              

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Visto il D.Lgs. 267/2000;

            Visto lo Statuto Comunale;

            Visto il Regolamento per il funzionamento e l’organizzazione del Consiglio Comunale;

            Sentita la Conferenza dei Capigruppo in data 15 ottobre 2020;

                            C O N V O C A

 

                        il Sindaco Antonio MATARRELLI,

                        i Consiglieri Comunali Vincenzo CARELLA, Alessandro CESARIA, Antonio COLUCCI CARLUCCIO, Cataldo CRUSI, Salvatore Carmine DIMASTRODONATO, Carlo FERRARO, Giuseppe INDOLFI, Pompeo MOLFETTA, Emanuele PEREZ, Mauro Antonio RESTA, Francesco Michele ROGOLI, Rosanna SARACINO, Sante Vincenzo SICILIA, Antimo SPORTELLI, Luigi VIZZINO                  

per il Consiglio Comunale che si terrà nell’Aula Consiliare di Palazzo di Città giovedì 22 ottobre 2020 alle ore 16.00  per discutere gli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

  • Comunicazioni del Presidente del Consiglio comunale
  • Comunicazioni del Sindaco
  • Comunicazioni dei Consiglieri comunali
  • Approvazione processo verbale seduta consiliare del 30 giugno 2020
  • Ratifica deliberazione di Giunta Comunale n. 155 del 7 agosto 2020: “Partecipazione all’Avviso Pubblico per l’organizzazione di iniziative di ospitalità di giornalisti e opinion leader finalizzate alla conoscenza del territorio e dei suoi attrattori materiali ed immateriali promosse dai Comuni o Unioni di Comuni della Regione Puglia – Annualità 2020. Variazione, in via d’urgenza, al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2020-2022, per l’esercizio 2020 (art. 175, comma 4, del TUEL)
  • Ratifica deliberazione di Giunta Comunale n. 170 dell’11 settembre 2020: “Variazione, in via d’urgenza, al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2020-2022, per l’esercizio 2020 (art. 175, comma 4, del TUEL) – Regione Puglia – riparto del “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, concernente “Contributo alle biblioteche per acquisto libri. Sostegno all’editoria libraria” misura prevista dal decreto del MIBACT n.267 del 04.06.2020”
  • Ratifica deliberazione di Giunta Comunale n. 184 del 5 ottobre 2020: “Variazione, in via d’urgenza, al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2020-2022, per l’esercizio 2020 (Art.175, comma 4, del TUEL) – 103° Giro d’Italia – Apporto di Agenti di Polizia Locale da altre Amministrazioni Comunali”
  • Revisione delle partecipazioni ex art. 24, D.Lgs 19 agosto 2016 n.175 – Ricognizione partecipazioni possedute
  • Dichiarazione di interesse pubblico relativo al progetto di recupero, restauro e cambio di destinazione d’uso dei fabbricati ubicati tra via L.A.Resta – Corte dei Figheroia e Via Manfredi Svevo ai sensi del comma 1 bis dell’art. 14 del DPR n.380/2001 (permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici, così come modificato dall’art. 10 comma 1 lett. f) del D.L n.76/2020 – D.L. semplificazioni. Approvazione schema di convenzione
  • Giornata commemorativa in onore del Maresciallo D'Italia Giovanni Messe e individuazione sito per la collocazione del busto
  • Esame osservazioni ed approvazione definitiva del documento di integrazione alla delibera di Consiglio comunale n. 6/2012 di individuazione di nuovi Sub Comparti nelle zone “C” di espansione. Approvazione del provvedimento di variante per introdurre nel PRG vigente le integrazioni e le modifiche all’art. 48
  • Modifica Regolamento procedure di gestione del Patrimonio Immobiliare
  • Esternalizzazione del Servizio di Trasporto Scolastico. Atto di indirizzo ai sensi dell’art. 42 del T.U.n.267/2000

                   Si invia p.c. al Segretario Generale, agli Assessori Comunali Semeraro Giuseppe, D’Ancona Roberto, Mingenti Antonio, Saracino Maria Teresa, Scalera Anna Maria, ai Sigg.ri Consulenti del Sindaco: Antonio Calabrese, Marco Calò, Maurizio Piro, Domenico Stella, al Collegio dei Revisori, alla Prefettura, al Commissariato di P.S., al Comando Stazione Carabinieri, al Comando Vigili Urbani, alle R.S.U aziendali, agli Organi di stampa locali, ai Responsabili delle Aree e dei Servizi, all'Ufficio Messi.

                  

             Ai sensi dell’art. 38 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, gli atti e la documentazione inerenti gli argomenti iscritti all’ordine del giorno, sono depositati presso l’Ufficio di Segreteria.

                  Distinti saluti.                                                                

                                                                                            Il Presidente del Consiglio Comunale

                                                                                                  Dott. Omar Salvatore TURE

COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE NUMERO INDIGENTI IN PUGLIA (+34%), TORNA LA ‘SPESA SOSPESA’ PER AIUTARE I NUOVI AFFAMATI.

E’ salito del 34% il numero di nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto in Puglia per mangiare per effetto della crisi economica e sociale provocata dall’emergenza Covid e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, presentata in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione, una ricorrenza che si celebra ogni anno in tutto il mondo il 16 ottobre per ricordare l'anniversario della data di fondazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, comunemente conosciuta come FAO, istituita a Québec il 16 ottobre 1945.

Al mercato contadino di Piazza del Ferrarese i contadini di Campagna Amica e i consumatori hanno fatto una corsa alla solidarietà per raccogliere pacchi alimentari da consegnare alla mensa dei poveri della Cattedrale di Bari.

“In Puglia ci sono ormai 200mila affamati che sono costretti a chiedere aiuto per mangiare. Il problema alimentare non riguarda solo il terzo mondo ma anche i Paesi più industrializzati dove le differenze sociali generano sacche di povertà ed emarginazione. Tra le categorie più deboli degli indigenti in Puglia si contano 30mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno avuto bisogno di essere assistiti”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Fra i nuovi poveri – sottolinea la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Presso i centri di distribuzione dei pacchi alimentari e alle mense della solidarietà si presentano persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche e ai centralini arrivano decine di telefonate al giorno con richieste di aiuto perché padri e madri non sanno come sfamare i figli e si vergognano di trovarsi per la prima volta in questo tipo di difficoltà.

Con la ‘Spesa Sospesa’ degli agricoltori di Campagna Amica vengono raccolti e donati alle famiglie indigenti frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, olio e legumi, attraverso le parrocchie, i Comuni e gli enti caritativi. Si tratta di un risultato ottenuto grazie alla generosità degli agricoltori e dei frequentatori e sostenitori delle fattorie e dei mercati di Campagna Amica che continuano dove possibile a lavorare, anche con consegne a domicilio, per non far mancare cibi di qualità sulle tavole dei pugliesi.

In pratica, si mutua l’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo.

La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo ha fatto attraverso la consegna di pacchi alimentari – conclude Coldiretti – che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 15 ottobre 2020 in Puglia, sono stati registrati 5346 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 257 casi positivi: 144 in provincia di Bari, 12  in provincia di Brindisi, 27 nella provincia BAT, 25 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Lecce, 40 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Sono stati registrati 7 decessi: 4 in provincia di Bari e 3 in provincia di Foggia.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 473161 test.

5387 sono i pazienti guariti.

4409 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 10.421, così suddivisi:

4.308 nella Provincia di Bari;

969 nella Provincia di Bat;

829 nella Provincia di Brindisi;

2.487 nella Provincia di Foggia;

919 nella Provincia di Lecce;

825 nella Provincia di Taranto;

80 attribuiti a residenti fuori regione;

4  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

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«Ci vogliono coraggio e determinazione per affrontare il giro d’Italia a vela a 91 anni. Mario Battilanti con la sua impresa ci sta dimostrando che il mare e lo sport della vela, non hanno barriere e che l’inclusione nasce dalla solidarietà» così Roberto Galasso, presidente della sezione della Lega Navale di Brindisi, una delle più antiche d’Italia (è stata fondata nel 1917), ha commentato l’incontro con l’equipaggio di #Forza91.
Arrivati a Brindisi in tarda serata di ieri, spinto da un libeccio sostenuto che è entrato dopo capo d’Otranto, Mario e il suo equipaggio di soci della Nave di Carta sono stati accolti dalla Lega Navale brindisina che da anni è impegnata in attività di sport del mare inclusivi: insieme all’associazione di vela solidale GV3 A Gonfie vele verso la vita organizza Conoscersi in regata, una sfida velica di equipaggi misti, abili e diversamente abili; recentemente ha acquistato una deriva per classe paraolimpica Hansa 303, e non mancano tra i soci dei gruppi sportivi (canottaggio, vela e pesca sportiva) gli over 60 che, dice Galasso: «Si fanno onore nelle competizioni.»
Questa mattina presto Mario e i suoi hanno ripreso il mare: prossima tappa Manfredonia. All’equipaggio si è aggiunto anche Cristiano Fontana, socio dell’associazione di vela solidale Marinando di Rimini, si allarga così la rete di velisti che stanno dedicando il loro tempo per aiutare il veterano del mare a realizzare il suo sogno. Una staffetta velica che arriverà fino a Circolo velico Ravennate di Marina di Ravenna dove il viaggio si concluderà.

Mario Battilanti e il suo viaggio via mare attorno all’Italia.
Nato a Taranto nel 1929, Mario Battilanti a soli 15 mesi arriva alla Spezia al seguito del padre, sottufficiale dell’Esercito, artigliere, esperto artificiere e di balistica. In piena guerra la famiglia si trasferisce nuovamente in Puglia dove resta fino alla fine del conflitto. Poi di nuovo il trasferimento al Nord, destinazione Torino dove il giovane Mario deve fare i conti con le diffidenze che ogni emigrante doveva affrontare a quel tempo. Fa di tutto, dal venditore di rossetti e caramelle al manovale, fino a quando non riesce ad entrare alla Fiat come “persona di fiducia”, in pratica uomo delle pulizie. «Pulivo gli uffici dei dirigenti, da Valletta in giù» ricorda. Però vuole anche studiare e prendere il diploma di perito elettrotecnico. Lo ferma la tubercolosi, due anni di sanatorio. Lui va oltre. I polmoni sono danneggiati, ma lui non rinuncia a fare apnea. Il fisico è provato, ma lui va in barca appena può. Il mare è il suo banco di prova. Non si arrende e continua a studiare e a lavorare in Fiat. Riesce a prendere il diploma di geometra e a fare carriera, diventa uno dei responsabili della gestione del personale. Ma il mare lo chiama continuamente. Scuola di vela a Caprera: «Dovevo diventare istruttore, ma non mi piacevano le derive. Mi annoiavo a morte», ricorda. Estati a Pianosa dove lo zio è direttore del carcere, navigazioni in Mediterraneo e con la pensione riesce finalmente a dedicarsi a tempo pieno alla sua passione: il mare.
A settembre 2020 decide di realizzare un sogno: fare il giro d’Italia a vela e chiede di accompagnare un amico, Paolo Zannini (56 anni) nel trasferimento di Lumiere III dal Golfo della Spezia a Marina di Ravenna. I due sono soci dell’associazione di vela solidale La Nave di Carta e della Lega Navale di Lerici. Le due organizzazioni decidono di aiutare Mario a realizzare il suo sogno. La presidenza Nazionale della Lega Navale Italia mobilita le sue sezioni sul territorio, velisti esperti della Nave di Carta e della LNI si organizzano per accompagnare il veterano del mare. Il viaggio, nato dal sogno di un “diversamente giovane” viene battezzato #Forza91 in omaggio all’età di Mario e ben presto diventa il simbolo di un’Italia della gente di mare che non vuole fermarsi, non vuole avere paura del futuro e non vuole escludere gli anziani. Migliaia di velisti di tutta Italia stanno facendo il tifo per Mario e i suoi compagni sui social. L’hastag è, ovviamente, #Forza91.
Il diario di viaggio è on line sulla pagina FB di La Nave di carta e sul sito www.navedicarta.it.

 

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Energia elettrica a carico del Comune, ma l’esercizio commerciale è di un privato: denunciato dalla Polizia. Nel corso di un controllo presso uno stabile contiguo ad un presidio della protezione civile, gli agenti della Divisione Amministrativa della Questura hanno accertato l’esistenza di una attività commerciale (sulla cui relativa autorizzazione sono in corso verifiche) che esercitava ristorazione.

Quello che ha sorpreso gli operanti è la circostanza che uno dei contatori di energia elettrica che alimentava l’esercizio (si tratta di una pizzeria) fosse in carico alla struttura adiacente, che ospita un presidio della Protezione Civile.

In pratica, come acclarato dal personale della compagnia elettrica erogante, le salate bollette relative ai consumi della citata pizzeria finivano nel bilancio comunale.

Oltre a provvedere alla denuncia alla Procura della Repubblica del titolare dell’esercizio in argomento, gli agenti provvedevano ad avvertire i funzionari responsabili dello stesso Comune, anch’essi evidentemente sorpresi da tale comportamento truffaldino.

Quest’ultimi ora stanno valutando, carte alla mano, il relativo danno economico.

 

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l messaggio di allerta meteo riferito al territorio comunale di Mesagne, diramato dalla Regione Puglia, sezione Protezione Civile, prevede un livello di codice arancione per  precipitazioni da sparse a diffuse. I fenomeni potrebbero essere  accompagnati da rovesci a carattere temporalesco.
 
Il Centro Operativo Comunale - C.O.C. assicurerà nell'ambito del territorio del Comune di Mesagne la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione. Il servizio ha sede presso il Comando di Polizia Municipale in via Galvani, tel. e fax 0831/771893.
 
Si raccomanda di prestare maggiore attenzione alla guida di autoveicoli e di procedere a velocità moderata.
 

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“La visita istituzionale alla città di Mesagne del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sen. Prof. Mario Turco, prevista per domani 16 ottobre, può rappresentare l’inizio di un percorso teso a coinvolgere tutti gli attori istituzionali ed economici del territorio in merito alla sfida comune che il Recovery Plan e i Contratti Istituzionali di Sviluppo ci impongono. Con il Sottosegretario, che a Palazzo Chigi ha la delega alla programmazione economica e agli investimenti pubblici, ci confronteremo alla presenza del sindaco della città ospitante, Toni Matarrelli, e di altre figure istituzionali, nonché ai responsabili provinciali di due importanti organizzazioni economiche come Confindustria e CNA, che hanno accolto il mio invito al confronto.” È quanto afferma Giovanni Luca Aresta, parlamentare del M5S, alla vigilia della visita del sottosegretario di Stato sen.Turco alla città di Mesagne.

“Si tratta – spiega ancora il parlamentare – dell’inizio di un “percorso possibile” che vuole includere e non escludere nessuno, che vuole valorizzare il lavoro già compiuto e non certo ostacolarlo tra i comuni capoluogo e il Governo. Nel nostro concetto d’inclusione ci stanno tutti i comuni del territorio e tutte le categorie produttive e le organizzazioni rappresentative dei lavoratori. Abbiamo bisogno, per rispondere alla sfida che è davanti a noi, di tutta la creatività e di tutte le energie di cui il nostro territorio dispone.”

“L’obiettivo – precisa Aresta – è quello di cominciare a individuare i “temi guida” degli interventi da fare sul territorio per recuperare il gap con altre zone d’Italia sul campo delle infrastrutture, sulla digitalizzazione, sulla rivoluzione verde, sul sostegno e potenziamento delle piccole e medie imprese, sullo sviluppo del settore agroalimentare, culturale e del turismo. Vogliamo mettere al centro la costruzione di una rete sanitaria di prossimità che sia capace di fare del diritto alla salute un fatto concreto e non una declamazione retorica. Lotta alla disoccupazione e alla povertà sono tra le nostre principali priorità. Finalmente, per esempio, potremmo chiedere risorse adeguate per fare quel salto di qualità, che auspichiamo da tempo, alla Cittadella della Ricerca di Mesagne, per le capacità d’innovazione e di formazione che questo centro può dare e per una maggiore relazione con le università di Lecce e di Bari.”

“Nelle indicazioni del governo e che abbiamo approvato proprio ieri in parlamento sul Recovery Plan – prosegue Aresta – viene confermata l’attuazione del Piano Sud 2030, presentato nel febbraio scorso, ancora prima dell’emergenza generata dalla pandemia da Covid-19, dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e divenuto parte integrante del Programma Nazionale di riforma (PNR). Il Piano prevede una destinazione esclusiva di risorse al Sud per circa 123 miliardi di euro, le cui percentuali più consistenti provengono dai fondi strutturali e di investimento europei (SIE) e dal Fondo nazionale di sviluppo e coesione 2021-2027. Fondi che quindi si aggiungono alla percentuale del Recovery fund che verrà destinata al meridione.”

“Non sprecare questa occasione – conclude Aresta – è il monito che ci siamo dati ed è il senso profondo che ci guiderà nell’incontro di domani a Palazzo della Città di Mesagne.”

 

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Le nuove restrizioni imposte dal Governo nazionale con l’ultimo DPCM sono certamente dettate da un vistoso peggioramento delle condizioni sanitarie, ma è evidente che la situazione economica in cui versano le imprese della provincia di Brindisi richiede una attenzione particolare, adeguando le restrizioni alle effettive situazioni di pericolo di contagio e tenendo in considerazione anche le aspettative degli operatori economici.
Il settore che ha subito maggiori danni dall’entrata in vigore del nuovo DPCM è quello che abbraccia i locali da ballo, le sale per ricevimenti, i bar, i pub ed i ristoranti (con le rispettive filiere). 
Ci sono impegni già da tempo contrattualizzati che inevitabilmente salteranno se non si individueranno immediate soluzioni-tampone. 
In provincia di Brindisi, al momento, la situazione dei contagi non è critica e quindi appare particolarmente penalizzane la restrizione a 30 partecipanti per le cerimonie, mentre c’è il via libera per la presenza di pubblico negli impianti sportivi e si possono tranquillamente svolgere congressi (senza limiti di partecipazione). 
Sarebbe necessario immaginare di concedere delle deroghe a chi dispone di sale adeguate al rispetto delle norme di distanziamento. E’ possibile rimediare ad un provvedimento che pone gli stessi limiti a chi ha un locale di 80 metri quadrati e chi ne ha uno dieci volte più grande?
E non è tutto: per i gestori di tantissimi pub della provincia di Brindisi i limiti imposti (divieto di vendita di bevande alcoliche da asporto dopo le ore 21 e chiusura del locale entro le ore 24) rischiano di determinare la chiusura dell’attività. 
Spetta alla Regione Puglia, sollecitata da una nota di Confcommercio Puglia antecedente l'emanazione del decreto, far rilevare al Governo nazionale che l’Italia è un paese in cui le abitudini dei cittadini sono assai diverse da regione a regione. Nel centro-nord si cena alle 19 e quindi è immaginabile che le 21 siano un orario consono per bere un drink. In Puglia (e nel resto del Mezzogiorno) si cena a quell’ora e quindi il termine per le chiusura dei locali a mezzanotte risulta dannoso e inaccettabile (oltre che poco utile per limitare il contagio).
Insomma, oggi più che mai occorrono scelte di giudizio, senza le quali un intero settore farà fatica a rialzarsi. Un motivo in più perché la Regione riattivi immediatamente forme di sostegno economico, così come ha già fatto con successo nei mesi scorsi.
 
Dott.ssa Anna Rita Montanaro – Presidente Confcommercio della provincia di Brindisi

 

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COVID: COLDIRETTI PUGLIA AD ASSESSORE PENTASSUGLIA “STRETTA SU SPESA 32MLN EURO PSR PER SOS AGRICOLTURA”.  Su Xylella subito espianti chirurgici e monitoraggi a tappeto anche su piante asintomatiche e insetto vettore.

Serve una stretta per attivare il piano straordinario per l’emergenza Covid nelle campagne in Puglia con un contributo forfettario fino a 7mila euro per agricoltore e 50.000 per le piccole medie imprese agroalimentari. E’ quanto ha chiesto Coldiretti Puglia al nuovo Assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia che ha preso parte alla Giunta dei presidenti dell’Organizzazione, in merito allo stato di attuazione regionale della nuova misura semplificata dello Sviluppo rurale introdotta dalla Commissione Ue per aiutare le imprese agricole e agroalimentari a superare l’emergenza economica e la crisi di liquidità provocate dal Covid 19.

“In Puglia la Misura 21 vale 32 milioni di euro, pari al 2% dell’intero ammontare del PSR Puglia 2014-2020, di risorse non ancora impegnate da destinare ai settori che maggiormente hanno risentito della crisi, dall’agriturismo al vitivinicolo fino al florovivaismo”, ha affermato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il settore florovivaistico ha perso durante il lungo lockdown milioni di euro di fiori andati al macero e piante rimaste invendute – aggiunge Coldiretti Puglia – quello agrituristico è stato bloccato per la chiusura delle strutture ricettive e l’incoming, mentre si sono registrate punte fino al 90% di mancate vendite di vino per la chiusura di ristoranti e bar, con un rinvio del 30% degli ordini dall’estero.

“Se è vero che agricoltura, industria di trasformazione e distribuzione hanno tenuto duro – ha detto ancora il presidente Muraglia - non si può negare che molte filiere siano in profonda crisi. Sono migliaia le attività e quei servizi forniti al settore dell'Horeca che hanno bisogno vitale di interventi concreti. Ma è Sos anche per molte attività che rientrano tra quelle che integrano la produzione, meglio note come "attività connesse". L'agriturismo in primis, ma non solo, ci sono anche le masserie didattiche. Le nostre imprese non possono essere lasciate sole, devono essere sostenute. Sono fondamentali sul piano economico e sociale”, ha insistito il presidente Muraglia.

Sul fronte Xylella, a Monopoli sono in totale 62 gli ulivi su cui è stata confermata la malattia Xylella fastidiosa dalle analisi molecolari – hanno denunciato i presidenti della Giunta di Coldiretti Puglia - di cui 61 in zona cuscinetto e 1 ricadente in area indenne, una virata grave e preoccupante della malattia per cui deve essere organizzata subito una lotta senza quartiere al batterio con l’eradicazione delle piante malate e all’insetto vettore la ‘sputacchina’.

“Come ripetutamente segnaliamo e denunciamo da anni, il monitoraggio degli ulivi non può essere esclusivamente visivo, perché la Xylella è come il Covid, la malattia è asintomatica per un lasso di tempo imprecisato, per cui le piante appaiono sane alla vista. Per accertare la presenza della malattia nell’area a forte rischio vanno effettuati campionamenti e analisi anche di ulivi apparentemente sani, senza che sia ancora ben visibile alcun segno di disseccamento”, ha detto il direttore regionale, Pietro Piccioni.

Sarà ridemarcata l’area infetta, considerato che la presenza dell’ulivo infetto in area indenne – aggiunge Coldiretti Puglia - farà ‘salire’ la zona cuscinetto e serve un ragionamento serio circa le misure da attuare, anche rispetto al nuovo regolamento comunitario che ha ridotto da 100 a 50 metri il raggio entro cui andrebbero tagliate anche le piante non infette da Xylella fastidiosa e anche la riduzione dell'ampiezza della zona cuscinetto”.

Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – continua Coldiretti Puglia – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, fino ad arrivare in provincia di Bari.

Monitoraggi delle piante e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, restano – aggiunge Coldiretti Puglia - l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L'efficacia e sistematicità – aggiunge Coldiretti Puglia - sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.

La Xylella è certamente la peggior fitopatia che l'Italia potesse conoscere – conclude Coldiretti Puglia - che ‘cammina’ ad una velocità impressionante, considerato che in 7 anni il danno del patrimonio olivetato ha superato 1,6 miliardi di euro.