Redazione

Ai tempi del COVID, i cicloamici non rinunciano a partecipare a Benvenuta Vendemmia l’evento dove è protagonista il vino, l’uva, la vendemmia i suoi territori.
Così l’evento organizzato da Movimento Turismo del Vino e Cicloamici diviene un incoraggiamento a viticoltori e vinificatori per affrontare questo momento impegnativo.
Il percorso dei cicloamici si svolge lungo 62 km di paesaggio agrario tra Mesagne-Latiano Oria e Manduria quasi completamente composto di strade secondarie in asfalto, anche se non mancheranno brevi tratti di sterrato.
Giro Lungo da Mesagne a Manduria
Raduno e partenza da MESAGNE (Br) ore: 08:30 in Piazza 04 Novembre, partenza ore 09:00 (saremo puntuali, perchè la giornata è molto ricca)
Arrivo previsto a Manduria alle 11:00 alla stazione.
Giro breve da Manduria
alle 10:00, per visitare il centro storico.
Il punto d’incontro a Manduria è la stazione ferroviaria.
Alle ore 11:00 visitiamo le “cantine Pliniana”
(Una Cooperativa di produttori delle pregiate uve del Primitivo di Manduria)Alle ore 12:30 visitiamo il “consorzio produttori vini produzione vini e mosti rossi manduria”
Maestri in Primitivo dal 1932. In occasione dell’evento “Cantine aperte” sarà possibile:
Visita guidata al Museo
Degustazione dei vini di produzione, con acquisto bicchiere MTV a €5 (facoltativo)
Degustazione di 4 etichette seguita da sommelier, accompagnata da tarallini, formaggio, salame, focaccia rustica e dolci tipici del territorio + sconto del 10% su bottiglie acquistate presso il punto vendita, costo 15 € (facoltativo)Alle 13:30 visitiamo i Castelli e Cuturi.
Alle 15:30 partenza per Mesagne, arrivo previsto 17:30 circa
NOTE TECNICHE
distillatore vinoPercorso:
Facile e pianeggiante e tranquillo, 75 Km andata e ritorno. Si inizierà a pedalare lungo l’itinerario cicloturistico denominato “La via Bizantina” realizzato nel 2006 dal comune di Mesagne nell’ambito del progetto “Mesagne da vivere a piedi e in bicicletta”. Immersi, mimetizzati tra uliveti e vigneti si arriva al santuario dei SS Cosimo e Damiano dove si sosta per un caffè. Si transita dall’antica Masseria Case Grandi e si giunge a Manduria attraverso strade scavate nel tufo.E’ obbligatorio partecipare con biciclette in buona condizione, dotate di cambio e freni efficienti. Controllate la vostra bici in anticipo, munitevi di almeno una camera d’aria di riserva e del necessario per le riparazioni d’urgenza.
Ognuno per sé e tutti per il capogita.
E’ consigliabile munirsi di mantellina per la pioggia e di un cambio di riserva.
Ricordate che il buon senso impone l’uso del casco e che il viaggiare in bici non ci esime dal rispetto del codice della strada. Inoltre, va rispettato il regolamento di gita.
L’associazione non si assume alcuna responsabilità per incidenti e danni a persone o cose che dovessero verificarsi nel corso della giornata. L’iscrizione costituisce autodenuncia di buone condizioni fisiche e mentali.
L’itinerario è a cura dell’associazione Fiab Cicloamici Mesagne,
Iscrizione:
Come per tutti gli altri eventi in presenza post covid occorre prenotarsi e fare le necessarie dichiarazioni di essere immuni:
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Costi pro capite:
Assicurazione (per i non soci FIAB): € 2,00
Info e capigita:
Giuseppe Busco 3930026772
Antonio Licciulli 3333744725
Piergiorgio Mossi 3805165099

 

 

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"Produrre progetti per realizzare opere pubbliche, utilizzando gli assi di finanziamento istituzionali, sarà il nostro impegno nella prossima amministrazione comunale". Lo dichiara il candidato sindaco avv Claudio Ruggiero riflettendo sulla colpevole inattività, in questo campo, dell'attuale amministrazione comunale. "Siamo a pochi giorni dal voto e il tempo di fare Politica non è mai abbastanza. Non mi stancherò mai di parlare e approfondire concretamente il programma che attuerò per la Latiano di tutti.
Intendo sin da subito porre l’attenzione su bandi e finanziamenti pubblici contestualizzandoli con le esigenze della nostra comunità latianese. Nell'immediato, ad esempio, la prossima Amministrazione parteciperà al bando “Sport e periferie 2020”, con scadenza ad ottobre prossimo, per dare finalmente la possibilità a chiunque di praticare lo sport preferito nel proprio paese. La coalizione delle forze politiche che mi sostiene vuole garantire finalmente anche a Latiano quello che dovrebbe essere l’ordinario: un Palazzetto dello Sport. Duole a tutti prendere atto che, nei cinque anni appena trascorsi, non è stato intercettato nessun finanziamento. Per questo motivo saremo costretti a partire nuovamente dall’anno zero lavorando senza soluzione di continuità.
Ormai siete tutti a conoscenza del fatto che quando siamo stati al governo della città abbiamo ampiamente dimostrato di essere stati in grado di portare a Latiano un’enorme quantità di finanziamenti. Per questo creeremo tutte le condizioni necessarie affinché ci sia un adeguato impiego di risorse umane preposte solo ad intercettare bandi e finanziamenti contestualizzandoli alle esigenze del territorio.
Su questo aspetto ci spenderemo ogni giorno affinché Latiano e i Latianesi possano essere fieri e orgogliosi di chi li rappresenterà. Questa è una promessa da chi, avendo dimostrato nel tempo di essere un uomo di parola, chiede la vostra fiducia". 

 
 

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, PUGLIA AL TOP IN ITALIA PER PRODUZIONE BIO; SPINTA SALUTISTA PER EFFETTO COVID. La spinta salutista per effetto della preoccupazione causata dal Covid ha portato ad un aumento dei consumi dei prodotti agroalimentari biologici, con la Puglia che rappresenta il 13% delle superfici coltivate a bio, al secondo posto della classifica nazionale. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati “Bio in cifre 2020” presentato dell’Ismea all’incontro organizzato dalla Coldiretti per la presentazione del rapporto annuale del SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’agricoltura biologica) che registra i principali numeri del settore anche in Puglia, dal mercato alle superfici, con le tendenze e gli andamenti storici.

La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia, con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori, dove – aggiunge Coldiretti Puglia - nonostante la contrazione dei consumi, sono aumentati nei primi 5 mesi del 2020 i consumi familiari di alimenti biologici.

“E’ cresciuta di un ulteriore 1% la superficie biologica in Puglia e dell’1,1 di produttori e preparatori, dopo un processo di stabilizzazione e normalizzazione rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni. Continua l’aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell’agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. Proprio a Villa Castelli (Brindisi) c’è l’unico agriturismo del Sud Italia dotato di una piscina biologica.

“Altro punto centrale del nostro progetto sul biologico – continua il presidente Muraglia – è l’attenzione alla sicurezza alimentare nei servizi di ristorazione collettiva, divenuto un preciso dovere degli enti locali (Comuni, Province e Regioni). Il settore biologico può diventare uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini”, conclude Muraglia.

Le pratiche bio interessano tutti i comparti agricoli olivo (29%), cereali (23%), vite (6%), ortaggi (6%), dove anche rispetto al segmento dell’acquacoltura biologica 3 impianti sono pugliesi, aggiunge Coldiretti Puglia.

La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l’imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dal Codiv e soprattutto dagli scandali alimentari, si sono tradotti – insiste Coldiretti Puglia - in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.

L’Italia è uno dei maggiori importatori di alimenti biologici da Paesi extracomunitari da dove nel 2019 ne sono arrivati ben 210 milioni di chili di cui quasi 1/3 dall’ Asia – denuncia Coldiretti – per cui occorre dare al più presto seguito alla raccomandazione della Corte dei Conti europea che invita a rafforzare i controlli sui prodotti biologici importati che non rispettano gli stessi standard di sicurezza di quelli Europei. E’ necessario intensificare le attività di controllo e certificazione del prodotto biologico in entrata da paesi extracomunitari – conclude Coldiretti - anche con un maggiore coinvolgimento delle autorità doganali, al fine di garantire sia i consumatori finali rispetto alla qualità delle produzioni, sia una corretta concorrenza tra produttori intra ed extra Ue perché l’immissione di prodotti biologici sia subordinata non solo a verifiche documentali, ma anche a ispezioni fisiche e controlli analitici.

 

 

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Inizierà venerdì 2 ottobre a San Pietro Vernotico il ciclo di incontri informativi sul mondo della pesca e dell’acquacoltura.

Quattro appuntamenti organizzati dal GAL Terra dei Messapi con l’obiettivo di elevare la qualificazione degli operatori del settore ittico migliorando le conoscenze e rafforzando le loro competenze attraverso un confronto diretto con i referenti delle istituzioni (ASL, Capitaneria di Porto, CoNISMa e INAIL) e che si svolgeranno nei due comuni costieri di San Pietro V.co e Torchiarolo.

Attraverso questi incontri, il GAL intende dare una risposta concreta alle esigenze di aggiornamento e di informazione espresse dalla comunità locale valorizzando il ruolo degli stessi operatori nelle comunità costiere, incentivando processi di certificazione e stimolando gli operatori ittici a partecipare ai prossimi bandi.

Le tematiche individuate dal GAL Terra dei Messapi, con il contributo dei relatori, oltre a trasferire informazioni serviranno per aprire un confronto diretto tra la comunità dei pescatori e le istituzioni.

Il primo appuntamento si terrà il 2 ottobre presso la sala consiliare del Comune di San Pietro Vernotico a partire dalle ore 15:30 e vedrà come relatore il Prof. Terlizzi, delegato del CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare) e rappresentante italiano, dell'EMBRC (European Marine Biological Resource Centre).

Il tema del primo appuntamento, “SPECIE ALIENE, RISCHI E RICONOSCIMENTO. SOSTENIBILITÀ DEGLI ATTREZZI DA PESCA E TAGLIE MINIME”, aprirà il ciclo di incontri.

Gli altri appuntamenti vedranno sul tavolo dei relatori rappresentanti si ASL, INAIL e Capitaneria di Porto per trattare le seguenti tematiche:

  • “Normative e buone prassi igienico-sanitarie di Conservazione del pesce a bordo, tracciabilità etichettatura e vendita diretta” – A cura di ASL Brindisi;
  • “Controlli sulla pesca professionale, a tutela dei consumatori e dei pescatori professionisti. Adempimenti amministrativi ed applicazione delle normative nella pratica della pesca professionale Giornale di pesca elettronico e cartaceo, sbarco del pescato”- A cura di Capitaneria di Porto di Brindisi;
  • “Salute e sicurezza dei lavoratori a bordo; malattie professionali degli operatori della pesca” – A cura di Inail.

Il GAL aggiornerà sul proprio sito (www.terradeimessapi.it) le date e i luoghi degli incontri non appena saranno calendarizzati.

 

 

 

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Nella giornata del 29 settembre 2020, nei locali della sede dello SPI/CGIL di Brindisi in Via Palestro 11 si è riunita l’Assemblea Generale della Fisac-CGIL di Brindisi, per l’elezione del nuovo segretario della categoria.

Alla presenza e su proposta dei centri regolatori della CGIL, la Segretaria generale della Fisac-CGIL Puglia Lia Lopez, ed il Segretario generale della Camera del Lavoro di Brindisi, Antonio Macchia, l’Assemblea ha eletto all’unanimità la compagna Rosa Maffei, dipendente della BNL e già componente di segreteria, quale nuova Segretaria generale della Fisac-CGIL di Brindisi.

La neo-eletta Segretaria generale ha immediatamente proposto l’elezione della nuova segreteria della Fisac-CGIL di Brindisi, anche questa votata all’unanimità dall’Assemblea generale, composta da Elisa Vergari, dipendente di Intesa Sanpaolo e da Danilo Gianniello del Monte dei Paschi di Siena.

Alla nuova segreteria della Fisac-CGIL di Brindisi vanno gli auguri di buon lavoro da parte dell’intero gruppo dirigente della categoria.

 

 

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Flop della vendemmia verde, mentre la distillazione di crisi in Puglia ha assorbito solo il 16% delle risorse nazionali messe a disposizione per il settore del vino in crisi a causa della lunga chiusura di ristoranti e della paralisi dell’export per il lockdown causato dal Covid.  E’ il bilancio di Coldiretti Puglia sulla ‘risposta’ delle cantine pugliesi alle misure predisposte per sostenere il settore vitivinicolo dopo l’emergenza Coronavirus.

“Se i viticoltori francesi hanno potuto destinare alla distillazione sia i vini comuni che quelli con le denominazioni di origine come lo champagne, in Italia il provvedimento ha riguardato solo i vini comuni ed è stato accompagnato da interventi previsti dal Dl rilancio come la diminuzione volontaria delle rese per ridurre le rese di quelli di qualità. Interventi che non hanno sortito i risultati sperati, con lo scarso ricorso dei vitivinicoltori alle misure anticrisi”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“In Puglia sono stati utilizzati 8 milioni di euro della distillazione di crisi – spiega Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia - anche grazie al contributo aggiuntivo disposto dalla Regione Puglia, mentre la vendemmia verde si è rivelata un insuccesso. Restano inutilizzati 100 milioni di risorse nazionali che chiediamo possano essere ridestinati alla distillazione di crisi allargando l’intervento anche ai vini DOP e IGP, allo stoccaggio dei vini di qualità e a contributi forfettari alle cantine, per non far tornare indietro - perché inutilizzate - risorse indispensabili alla piena ripresa del settore”.

Durante il lungo lockdown è stato registrato il crollo del 90% delle disdette degli ordini di vino destinato al canale Ho.Re.Ca – ricorda Coldiretti Puglia - per la chiusura di ristoranti, bar, pizzerie, la riduzione del 15% degli ordini dalla Grande Distribuzione Organizzata, mentre per quanto attiene la commercializzazione sui mercati internazionali si sono accumulati ritardi negli ordini sottoscritti prima della pandemia e il rinvio di circa il 30% degli ordini in conferma durante la pandemia, con il rinvio del pagamento delle fatture per ordini di vino già consegnato.

“Va immediatamente attivata anche in Puglia la cosiddetta Misura 21 Covid – insiste Cantele - in modo da ristorare le cantine che hanno subito un danno dimostrabile attraverso le fatture di vendita, in modo da dare sostegno ulteriore alle imprese vitivinicole, oltre al top-up sulla distillazione di crisi”.

“Urgenti le campagne promozionali regionali, nazionali e internazionali perché bisogna recuperare spazi e rapporti con i mercati esteri che hanno subito una battuta d’arresto durante il lungo lockdown a causa del Covid. Intanto, Il bonus ai ristoranti che utilizzano prodotti 100% Made in Italy è stato importante per sostenere l'intera filiera agroalimentare nazionale dal campi alla tavola che subisce una perdita stimata in 8 miliardi nel 2020 per mancati acquisti di cibi e bevande, a partire dal vino che ha risentito del crollo del turismo e del drastico ridimensionamento dei consumi fuori casa provocati dall’emergenza coronavirus”, conclude Cantele.

La riapertura di ristoranti, trattorie, osterie, agriturismi, cantine e bar e la ripresa delle esportazioni – insiste Coldiretti Puglia - hanno riattivato gli sbocchi di vendita del vino pugliese che nel canale Ho.Re.Ca., nell’enoturismo e nell’export vale oltre 1 miliardo di euro l’anno, a regime. La Puglia è una delle 5 regioni dove si registra un incremento sensibile – conclude Coldiretti Puglia - delle performance delle Indicazioni Geografiche del vino, pari a 142milioni di euro, con la provincia di Taranto che aveva tirato  la volata - fino al periodo pre-covid - con 42 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente.

 

 

 

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Tragedia ieri mattina a Mesagne dove un ex segretario scolastico è morto tra i passanti mentre era intento ad acquistare un po' di frutta. Si tratta di Antonio Vincenzo de Vincentis, alias Beppe, di 86 anni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia locale e due unità del 118. Inutile il massaggio cardiaco effettuato dai soccorritori. L'uomo era piuttosto conosciuto in città poiché per lunghi anni aveva svolto la professione di segretario della scuola media "Guglielmo Marconi". Gli amici lo chiamavano simpaticamente Beppe. Dunque, la tragedia si è consumata ieri mattina poco dopo le ore 8 nella centralissima via Marconi. De Vincentis aveva posteggiato la sua Fiat Punto e aveva raggiunto a piedi la bancarella di un venditore ambulante di frutta e verdura. Aveva intenzione di acquistarne un po' per i bisogni del giorno. Davanti al fruttivendolo c’era altra gente quando, per cause ancora in fase di accertamento, si è accasciato per terra. I passanti hanno cercato di rianimalo, purtroppo inutilmente, Hanno chiesto, quindi, l’intervento del 118 che è giunto poco dopo. I sanitari gli hanno gli hanno praticato un massaggio cardiaco e qualsiasi altro protocollo medico atto a rianimarlo, senza successo. Beppe è deceduto davanti alla scuola media, lì dove per diversi lustri aveva ricoperto il ruolo di segretario.

I sanitari hanno coperto il corpo con un telo e sono andati via. Il riconoscimento è stato fatto dal figlio Amerigo. Beppe lascia la moglie e tre figli. La salma è stata trasferita presso l’obitorio del cimitero a disposizione della famiglia. La morte dell’uomo ha sconcertato Mesagne poiché egli era abbastanza conosciuto. Grande tifoso della Juventus e del Mesagne calcio. Da giovane si era diplomato presso il liceo Classico di Mesagne, istituito grazie al sindaco Santo Semeraro, e successivamente aveva fatto il doposcuola a diversi studenti. Poi aveva iniziato a lavorare svolgendo la professione di rappresentante di testi scolastici. La grande passione per la scuola lo aveva portato a fare un concorso per segretario e lo aveva vinto. Indimenticabile l’impegno che profuse a favore dei disabili, favorendo gli ingressi nel plesso, e degli stessi studenti. Egli, infatti, era un appassionato di viaggi e non mancava ad organizzarli per la scuola. Piccole escursioni di cui ancora oggi i ragazzi ricordano piacevolmente. Come, ad esempio, quella a scopo didattico fatta presso lo zoo di San Cosimo alla Macchia di Oria. I funerali di Beppe de Vincentis si svolgeranno oggi pomeriggio alle 17 presso la chiesa del cimitero, in cui saranno rispettate le disposizioni anti Covid-19 disposte dal Dpcm.  

 

 

 

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Alla fine del mese di settembre lascerò l’Amministrazione dell’Interno per raggiunti limiti di età.

         Si conclude così un’esperienza unica che mi ha portato a conoscere realtà molto differenti, persone e territori della nostra amata Italia, arricchendomi sia sotto il profilo professionale che umano.

          Ho sempre improntato la mia attività al rispetto assoluto della legalità e dell’etica dei comportamenti ed ho vissuto il mio ruolo di Prefetto cercando di promuovere la più ampia sinergia tra i diversi livelli istituzionali nell’intento di fornire risposte efficaci alle esigenze della collettività, con la ferma convinzione che la leale collaborazione ed il dialogo costante tra i vari attori istituzionali costituiscono la strada più adeguata per perseguire il bene comune.

         Sono consapevole della complessità del momento che sta affrontando il Paese e dell’importante ruolo affidato al Ministero dell’Interno.

         Ringrazio i cittadini di questa bella e accogliente città e dell’intera provincia dove ho avuto l’onore di terminare il mio percorso professionale, tutte le Autorità civili, militari e religiose, la Magistratura, cui rinnovo sentimenti di ammirazione e gratitudine, le Forze di Polizia per l’encomiabile lavoro svolto, i Sindaci per il loro impegno civile, i Vigili del Fuoco e tutte le componenti del sistema di Protezione Civile sempre operativi nelle tante emergenze affrontate, le rappresentanze politiche, amministrative, economiche e sindacali, le associazioni della cultura, del volontariato e della stampa costantemente  attenta e sensibile.

         Un pensiero speciale agli operatori della sanità e del volontariato che tanto hanno dato e continuano a dare in questo periodo di emergenza.

         Grazie ai dirigenti e a tutto il personale che nel corso della mia carriera mi hanno affiancato, supportandomi ed aiutandomi con la preziosa attività di collaborazione ad affrontare le difficoltà di ogni giorno. Un ricordo commosso anche a quanti non sono più tra noi.  

         Colgo l’occasione per rivolgere il mio benaugurante saluto ai giovani ricordando i numerosi incontri ed i percorsi di legalità attivati dai dirigenti scolastici con grande entusiasmo e senso civico.

         E’ con questi sentimenti che formulo i miei migliori auspici per un futuro prospero e sereno.

                                                                  (Umberto Guidato)

 

 

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GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, PREZZO A FOGGIA RESTA INVARIATO PER SECCO ‘NO’ A RIBASSI; IN 1 MESE 19 NAVI HANNO ‘SCARICATO’ AL PORTO DI BARI. A 7 giorni dallo strappo in commissione alla Camera di Commercio di Foggia, resta invariato il prezzo del grano definito 2 settimane fa dopo il secco ‘no’ di Coldiretti all’ennesimo tentativo unilaterale di commercianti e industriali di abbassare la quotazione del grano duro della Capitanata, mentre in 1 mese dal 1° agosto al 1° settembre 19 navi alcune provenienti da Canada, Ucraina, Thailandia, Albania hanno scaricato prodotto estero al porto di Bari. “La commissione prezzi della Camera di Commercio di Foggia funge da punto di riferimento per le quotazioni del grano in Puglia, pertanto vanno salvaguardati corretti ed equi rapporti all’interno della filiera, in una campagna che tra l’altro segna minori quantità e qualità apprezzata dal mercato”, afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.

“Non ci stiamo ad assistere alle proposte di abbassamento dei prezzi del grano duro che mortifica il lavoro e gli investimenti dei nostri agricoltori e vanifica anche i tentativi di creare accordi di filiera che dal campo alla tavola garantiscano ai consumatori di acquistare pasta 100% made in Italy, senza che alcuno degli anelli della filiera ci rimetta”, aggiunge Piccioni.  

Il raccolto Made in Italy in Puglia – sottolinea la Coldiretti – subisce tra l’altro la concorrenza sleale delle importazioni dall’estero di prodotti che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale vigenti nel nostro Paese come il grano duro canadese trattato con l’erbicida glifosato in preraccolta, secondo modalità vietate sul territorio nazionale dove la maturazione avviene grazie al sole.

E’ aumentata, infatti, del 59% nel primo trimestre e del 34% nel secondo trimestre – aggiunge Coldiretti Puglia - la quantità di grano duro importato nel 2020 dal Canada con il quale l’Unione Europea ha siglato l’accordo di libero scambio CETA.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 346.500 ettari coltivati e 9.990.000 quintali prodotto e valore della filiera della pasta in Puglia pari a 542.000.000 euro. La Puglia è, d’altro canto, la regione che paradossalmente che ne importa di più, tanto da rappresentare un quarto del totale del valore degli arrivi di prodotti agroalimentari nella regione, denuncia Coldiretti Puglia.

Alla perdita economica e di posti di lavoro si aggiunge il rischio ambientale – insiste Coldiretti Puglia - in un Paese che con l’ultima generazione ha perso oltre un quarto della terra coltivata per colpa dell’abbandono, della cementificazione e delle speculazioni che sottopagano i prodotti agricoli.

In questo contesto - sottolinea la Coldiretti - un segnale positivo viene dal moltiplicarsi di marchi e linee che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, impensabile fino a pochi anni: da La Molisana ad Agnesi, da Ghigi a De Sortis, da Jolly Sgambaro a Granoro, da Armando a Fabianelli, da Alce Nero a Rummo, da Antonio Amato a Voiello, da FdAI – Firmato dagli agricoltori italiani fino a Barilla che proprio quest’anno ha annunciato di rinnovare la sua pasta classica con grani 100% italiani. L’Italia è il paese con il piu’ elevato consumo di pasta per un quantitativo di 23,5 chilogrammi a testa contro i 17 chili della Tunisia, seconda in questa speciale classifica seguita da Venezuela (12 kg), Grecia (11 kg), Cile (9,4 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina e Turchia a pari merito (8,7 kg). Durante il periodo di lockdown necessario per combattere l pandemia si è verificato un aumento degli acquisti del 17% per i derivati dei cereali come la pasta secondo Ismea mentre sono stati completamente azzerati i consumi nella ristorazione con i locali chiusi. L’Italia – continua la Coldiretti - è prima in Europa e seconda nel mondo nella produzione di grano duro destinato alla pasta con una stima dell’Istat di 1,23 milioni di ettari seminati nel 2020 in aumento dello 0,5% con una produzione attorno ai 4,1 miliardi di chili.

 

 

 

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 30 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati  4.577 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 99 casi positivi: 32 in provincia di Bari, 30 nella provincia BAT, 33 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto, 1 caso residente fuori regione.

Sono stati registrati 3 decessi: 1 in provincia BAT e 2 in provincia di Foggia.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 409.364 test.

4.675 sono i pazienti guariti.

2.516 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 7.786, così suddivisi:

3034 nella Provincia di Bari;

694 nella Provincia di Bat;

773 nella Provincia di Brindisi;

1887 nella Provincia di Foggia;

797 nella Provincia di Lecce;

540 nella Provincia di Taranto;

60 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota (1 caso eliminato da database).

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

 

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