Redazione

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 19 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.717 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 108 casi positivi: 40 in provincia di Bari, 12 in provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi,  43 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

E’ stato registrato 1 decesso nella provincia Bat.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 372.288 test.

4.278 sono i pazienti guariti.

2.088 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.944, così suddivisi:

2.680 nella Provincia di Bari;

563 nella Provincia di Bat;

756 nella Provincia di Brindisi;

1.649 nella Provincia di Foggia;

749 nella Provincia di Lecce;

493 nella Provincia di Taranto;

53 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 19.9.2020 è disponibile al link: undefined

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DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:

Dichiarazione del Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il Dipartimento di Prevenzione oggi ha registrato 40 nuovi contagi. La positività al Sars-Cov 2 riguarda in particolare 31 contatti stretti collegati a casi isolati in precedenza e sottoposti a sorveglianza epidemiologica, mentre per i restanti 9 casi sono in corso i necessari accertamenti”.

Dichiarazione del Dg Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone: “In provincia di Brindisi il Dipartimento di prevenzione ha individuato, attraverso l'attività di contact tracing, tre persone positive, collegate a casi già noti”.

Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “12 i casi registrati oggi nella Provincia Bat. Si tratta di contatti stretti di altri casi positivi registrati nei giorni scorsi e solo in 3 casi sono ancora in corso le indagini epidemiologiche a cura del Dipartimento di prevenzione”.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Sono 43 le nuove positività al COVID 19 registrate in data odierna in provincia di Foggia. Di queste: 31 sono contatti di casi già noti; 8 sono persone sintomatiche, 4 sono cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale.

La ASL Foggia sta monitorando costantemente la situazione di una residenza per anziani dove, al momento, sono stati registrati 8 casi positivi al COVID 19. 

Immediatamente sono stati attivati tutti i protocolli per la messa in sicurezza degli ospiti e degli operatori. Il Dipartimento di Prevenzione ha effettuato un sopralluogo all'interno della struttura.

Il servizio di Igiene sta ricostruendo la catena dei contatti.

Oggi pomeriggio saranno sottoposti al tampone i restanti ospiti e tutto il personale per un totale di 80 persone.

La rete anti COVID della ASL Foggia è attiva anche con le USCA, per l'assistenza a domicilio dei pazienti positivi, e con l'unità del Servizio di "Malattie dell'Apparato Respiratorio" qualora ve ne fosse la necessità”.

Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “Sono 6 i casi registrati oggi dalla Asl Lecce: 4 sono contatti stretti di casi già noti, uno è un residente rientrato dalla Sardegna, l’altro un residente su cui sono in corso le indagini epidemiologiche del nostro Dipartimento di prevenzione”.

Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “Due dei tre casi di Covid rilevati in provincia di Taranto sono da attribuirsi a contatti stretti di casi di positività; invece, una donna negativa in precedenza al primo tampone si è positivizzata ed è ricoverata presso il reparto infettivi del Moscati, anche a seguito delle patologie pregresse”.

 

 

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Autorizzare subito in area infetta da Xylella fastidiosa gli impianti di mandorlo e ciliegio dolce per garantire la necessaria diversificazione colturale e non condannare il Salento a una monocoltura, con il rischio che un virus alieno azzeri il patrimonio produttivo del territorio, come già avvenuto con la Xylella. E’ quanto chiede Coldiretti Puglia, sollecitando una decisione immediata alla luce delle evidenze scientifiche documentate dal CNR di Bari alla Regione Puglia.

Le indagini diagnostiche sulle piante delle varietà di ciliegio dolce e soprattutto di mandorlo selezionate, a seguito dell’esposizione sia all’inoculo artificiale sia ad adulti di sputacchina con elevata incidenza di infezioni di Xylella fastidiosa, hanno dimostrato – rileva Coldiretti Puglia sulla scorta dello studio scientifico dell’IPSP del CNR di Bari – che la presenza del batterio risulta in media inferiore all’11% su mandorli e ciliegi. Questo dato confrontato con quanto ottenuto nelle tesi con piante di olivo, con la media di piante infette del 74,43%, indica una percentuale significativamente più bassa di infezione di mandorlo e ciliegio.

“E’ indispensabile liberalizzare i reimpianti con l'adeguata diversificazione colturale per una ricostruzione efficace dal punto di vista economico e paesaggistico. L’Osservatorio Fitosanitario regionale ha la facoltà di derogare al divieto di impianto delle piante ospiti della Xylella Fastidiosa nell’area dichiarata infetta. La ricerca ha dimostrato che il ciliegio e soprattutto il mandorlo, per cui il territorio salentino è vocato, hanno caratteri di resistenza non dissimili da quelle delle varietà di olivo resistenti”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“Nel caso del mandorlo è stata osservata sia una minore suscettibilità alle infezioni, che un ridotto impatto sintomatologico delle infezioni, dato che la  manifestazione dei sintomi fa riferimento principalmente a bruscature fogliari, che non evolvono in disseccamenti delle branche, come invece accade per le infezioni su olivo o altre specie ospiti. Basta farsi un giro in provincia di Lecce e osservare che laddove gli ulivi sono completamente secchi, i mandorli si presentano floridi e rigogliosi”, conclude il presidente Muraglia.

Incontrovertibile lo scenario della filiera olivicola a Lecce – denuncia Coldiretti Puglia - dove si stima anche nella campagna olearia 2020 il crollo dell’85% di olio rispetto alle medie storiche, perché la produzione di olive Cellina e Ogliarola è azzerata e risultano produttive solo le piante di Leccino e qualche impianto di ‘Fastidiosa’ messo a dimora vent’anni fa.

“La Xylella ha provocato effetti più disastrosi di un terremoto con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica, lavorativa, con esigenze di contenimento, di ricostruzione, di sostegno che vanno affrontate in maniera corale, rendendo i procedimenti fluidi e fruibili”, insiste Muraglia.

La diversificazione colturale è un passaggio fondamentale per una ricostruzione efficace dal punto di vista economico e paesaggistico, puntando oltre che sulle due varietà resistenti di ulivo Leccino e FS17, sempre con il supporto della scienza, su altre varietà tipicamente mediterranee come il mandorlo o il fico, perché bisogna ridare agli agricoltori le chiavi delle loro aziende e il loro futuro – conclude Coldiretti Puglia - attraverso i reimpianti, gli innesti e la sperimentazione, privilegiando tutte le piante ospiti appartenenti a varietà per le quali vi sia una evidenza scientifica, anche se non definitiva, su tolleranza e resistenza al batterio.

 

 

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Nel corso della notte, a Francavilla Fontana, i Carabinieri della locale Compagnia, a conclusione degli accertamenti, hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, SIENA Giosuè, 28enne, MAGGIORE Vincenzo, 32enne, CIRACÌ Cosimo, 31enne e DI NOI Michele, 37enne, tutti residenti a Francavilla Fontana. In particolare, nella tarda serata di ieri, a seguito di un prolungato servizio d’osservazione, i militari operanti hanno eseguito una perquisizione domiciliare in un’abitazione del centro abitato, sorprendendo i quattro intenti a confezionare dosi di droga e rinvenendo occultati:

-   16 grammi di cocaina;

-   2 grammi di cocaina suddivisi in dosi;

-   30 grammi di hashish;

-   denaro contante pari a 1.875 euro;

-   materiale per la pesatura e il confezionamento,

il tutto successivamente sequestrato. Al fine di eludere i controlli, era presente un sistema di videosorveglianza. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Brindisi.

 

 

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C’è grande apprensione a Mesagne per il passaggio del Giro d’Italia che, all’ultimo momento, potrebbe decidere di bypassarla a causa del percorso che presenta delle insidie. Il manto stradale, infatti, avrebbe bisogno di un restyling che non sarà fatto. Niente tappetino di asfalto. I tempi ristretti e la disponibilità finanziaria potrebbero far saltare la “volata messapica”. Il percorso che i ciclisti faranno è il seguente: dalla statale 7 prenderanno lo svincolo di “Mesagne Ovest” e proseguiranno lungo la bretella stradale, supereranno il sovrappasso ferroviario e si immetteranno sulla provinciale 45, via Latiano.

Da qui proseguiranno su via Guglielmo Marconi, l’importante arteria stradale che divide in due la città, via Brindisi e attraverso la rampa riprenderanno nuovamente la statale 7 verso la città di Brindisi. L’attraversamento sarà una manciata di minuti che, in ogni modo, saranno storici per la città che in un passato non troppo lontano ha avuto la fortuna di accogliere tra le sue vie il Giro d’Italia e il Giro di Puglia. Intanto, in questi giorni sono ore frenetiche anche per il comando della polizia locale che sta approntando un piano di sicurezza, anche in ossequio alle misure anti Covid per l’eventuale assembramento di persone lungo il percorso urbano.

L’ufficio Tecnico comunale, da parte sua, sta predisponendo l’iter burocratico per acquistare le transenne da installare lungo il percorso. In ogni modo, al di là della pianificazione c’è la grande incognita del manto stradale da rivedere poiché presenta buche e tombini traballanti. La situazione stradale potrebbe non ottenere l’autorizzazione da parte della commissione del Giro. “Abbiamo chiesto al prefetto di Brindisi un incontro per comprendere i lavori che ci sono da fare – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona -. Ad oggi la commissione esaminatrice del percorso non ha convocato nessun tavolo tecnico. Posso solo dire che sul manto stradale faremo solo degli interventi di rattoppo. Nulla di più”.

 

 

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Domenica 4 ottobre in Puglia tornano gli eventi di MTV Puglia, con la ventiduesima edizione di Cantine Aperte in Vendemmia. Mai così attesa la nuova edizione di Cantine Aperte in Vendemmia: l’uva chiama a raccolta ancora una volta e riapre la stagione degli eventi in cantina dopo il lungo stop dei mesi scorsi.

L’appuntamento in Puglia è per domenica 4 ottobre, per salutare la fine dell’estate e la vendemmia brindando con i produttori soci in tutta la regione. «Cantine Aperte in Vendemmia è l’occasione per noi vignaioli di far vivere agli enoturisti la dinamica della frenetica vita di cantina – dichiara la presidente di MTV Puglia Maria Teresa Basile Varvaglione. – Sono i giorni più importanti, in cui si raccoglie il frutto del duro lavoro di un anno in vigna. L’esperienza della visita in cantina durante i giorni di vendemmia è memorabile, soprattutto per i più piccini e per i neofiti del vino, che per la prima volta provano questo fascino antico. È un momento speciale per l’aspetto didattico, cardine delle iniziative del Consorzio, in quanto si ha la possibilità di assistere “live” alle fasi che solitamente vengono descritte e raccontate, all’insegna dell’intramontabile motto “vedi cosa bevi!”.»

Ad aprire nella zona di Castel del Monte e dell’Alta Murgia, Botromagno a Gravina (Ba), Mirvita Opificium ArteVino Tor de' Falchi a Minervino Murge (Bt), Rivera ad Andria. Nell'area della Magna Grecia apriranno a Lizzano Cantine Lizzano e a Manduria Produttori Vini Manduria e Pliniana. In Salento invece apriranno Leone de Castris a Salice Salentino e Tenuta Corallo a Otranto. Sarà un’occasione imperdibile per visitare i territori del vino di Puglia, scenari incantevoli così diversi fra loro e a cui sono imprescindibilmente legati da sempre i relativi vitigni autoctoni. Dai sassi della Murgia, tra Nero di Troia, Bombino Nero e Bombino Bianco, alla terra rossa della Magna Grecia, casa del Primitivo, fino ai terreni sabbiosi immersi nella macchia mediterranea del Salento, culla del Negroamaro, l’enoturista potrà conoscere il vino e il suo processo produttivo, il tutto nel clima magico della vendemmia, quando i vigneti splendono con le sfumature rosso-dorate dell’autunno.

Una giornata di festa da celebrare in tutta sicurezza, grazie alla “Carta dell’Enoturismo ai tempi del Covid-19”, stilata dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con Unione Italiana Vini. Un importante strumento di autoregolazione, per garantire alle aziende socie e ai partecipanti lo svolgimento in completa sicurezza di attività ed eventi in cantina. Per partecipare, è sufficiente acquistare in una qualsiasi delle aziende aderenti all’iniziativa il calice in vetro con tasca portabicchiere di Cantine Aperte in Vendemmia, al costo di 5 €. Movimento Turismo del Vino Puglia | Ufficio stampa | www.mtvpuglia.it | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Facebook: @movimentoturismodelvinopuglia | Instagram: @mtvpuglia Presentandolo nelle cantine partecipanti, i visitatori avranno diritto a una degustazione di benvenuto e a una visita guidata nella cantina e nei vigneti dell’azienda. E per ricreare l’atmosfera di festa che per tradizione accompagna la vendemmia, saranno tante le attività e le sorprese ideate dai vignaioli, con degustazioni speciali, mercatini di prodotti tipici, esclusivi abbinamenti cibo vino. Per scegliere dove andare e cosa degustare, sul sito www.mtvpuglia.it e sugli account social (Facebook, Twitter e Instagram) del Movimento sono disponibili l’elenco delle cantine partecipanti e tutti gli ultimi aggiornamenti sui programmi delle aziende. E con la mappa di Cantine Aperte in Vendemmia in Puglia su Google Maps (undefined) tracciare il proprio itinerario è ancora più facile: selezionando la singola cantina compariranno orari di apertura, programma delle attività, oltre alle coordinate esatte per raggiungere l'azienda senza sbagliare strada. Basta connettersi da tablet o smartphone al sito www.mtvpuglia.it, cliccare sulla mappa in homepage e scegliere di aprirla con l'app di Google Maps. L’evento, che quest'anno festeggia la sua ventiduesima edizione, è ideato e organizzato dal Movimento Turismo del Vino, ed è realizzato in collaborazione con l'Assessorato all'Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia. Cantine Aperte in Vendemmia è inserito in una più ampia programmazione progettuale dal titolo “Puglia: cultura del vino scoperta di un territorio” presentata dal Consorzio Movimento Turismo del vino Puglia a valere sul fondo di sviluppo e coesione - FSC -2014-2020 “Patto per la Puglia”, avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti le attività culturali, promosso dall’Assessorato all’Industria turistica e culturale. 

 

 

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Il Comune di Mesagne risulta assegnatario di un contributo di 40mila euro stanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del Piano Regionale del Diritto allo Studio 2019 per l’acquisto di uno scuolabus. “Il rapporto di proficua collaborazione istituzionale instaurato in questi anni con la Regione continua a dare buoni frutti: si tratta di un altro esempio di risorse preziose, in questo caso destinate al diritto all’istruzione e all’inclusione sociale”, ha commentato il sindaco Toni Matarrelli.

Il mezzo potrà essere utilizzato a partire dal nuovo anno scolastico per il trasporto di 10 alunni della Scuola dell’obbligo e materna ed è dotato di un elevatore di carrozzelle per l’accompagnamento di studenti diversamente abili non deambulanti.

 

 

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Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 18 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.773 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 84 casi positivi: 35 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi; 11 in provincia BAT, 23 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Sono stati registrati 2 decessi: 1 in provincia di Bari, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 368.571 test.

4.273 sono i pazienti guariti.

1.986 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.836, così suddivisi:

2.640 nella Provincia di Bari;

551 nella Provincia di Bat;

753 nella Provincia di Brindisi;

1.606 nella Provincia di Foggia;

743 nella Provincia di Lecce;

490 nella Provincia di Taranto;

52 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

 I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:

Dichiarazione Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Sono 35 i nuovi casi di contagio da Sars-Cov 2 rilevati nella giornata odierna dal Dipartimento di Prevenzione. 25 positività riguardano contatti stretti collegati a casi già isolati precedentemente e sottoposti a sorveglianza epidemiologica, mentre per i restanti 10 casi è in corso l’attività di tracciamento”.

Dichiarazione del Dg Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone: “Dei quattro positivi registrati oggi in provincia di Brindisi, due sono contatti stretti di casi già individuati e due sono persone sottoposte a tampone dopo aver manifestato sintomi collegabili al Covid”.

Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “11 i casi registrati oggi nella provincia Bat. Di questi 6 si sono rivolti al Pronto Soccorso con sintomi lievi, 4 sono contatti stretti di positivi registrati nei giorni scorsi. Su un ultimo caso sono in corso indagini epidemiologiche”.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla Delle 23 nuove positività registrate nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia 17 sono contatti di casi già noti; 3 sono persone sintomatiche. Gli ultimi 3 sono cittadini asintomatici, individuati durante le attività di screening.

Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “I 5 casi registrati oggi dal Dipartimento di prevenzione riguardano 3 contatti stretti di casi già noti e due residenti in provincia di Lecce sottoposti a tampone di screening”.

Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi : “I 6 casi di Covid rilevati in provincia di Taranto sono da attribuirsi a contatti stretti di casi di positività, già registrati, di lavoratori di un'azienda di un'altra provincia interessata da un focolaio”.

 

 

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E’ cresciuto l’export della pasta tricolore fatta in Puglia con un balzo nei primi 6 mesi del 2020 del +25%, ma sono al contempo aumentate le importazioni di grano canadese del 34% nel secondo trimestre del 2020. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi dei dati Istat su esportazioni di pasta e importazioni di grano.

“A crescere sono le esportazioni della pasta con un vero e proprio picco di richieste, associato all’aumento degli acquisti della pasta tricolore che utilizza solo grano nazionale per effetto dell’emergenza Coronavirus che ha spinto i consumatori a privilegiare prodotti Made in Italy per sostenere l’occupazione e l’economia nazionale”, rileva Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il raccolto Made in Italy però anche in Puglia – sottolinea la Coldiretti – subisce la concorrenza sleale delle importazioni dall’estero di prodotti che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale vigenti nel nostro Paese come il grano duro canadese trattato con l’erbicida glifosato in preraccolta, secondo modalità vietate sul territorio nazionale dove la maturazione avviene grazie al sole.

“Dopo il crollo delle importazioni registrato nel 2018, è stato inaccettabile il balzo delle importazioni di grano importato dal Canada, dove viene fatto un uso intensivo del diserbante ‘glifosato’ proprio nella fase di pre-raccolta per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato, uso che in Italia è vietato”, è la denuncia del presidente Muraglia.

E’ aumentata, infatti, del 59% nel primo trimestre e del 34% nel secondo trimestre – aggiunge Coldiretti Puglia - la quantità di grano duro importato nel 2020 dal Canada con il quale l’Unione Europea ha siglato l’accordo di libero scambio CETA.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 346.500 ettari coltivati e 9.990.000 quintali prodotto e valore della filiera della pasta in Puglia pari a 542.000.000 euro. La Puglia è, d’altro canto, la regione che paradossalmente che ne importa di più, tanto da rappresentare un quarto del totale del valore degli arrivi di prodotti agroalimentari nella regione, denuncia Coldiretti Puglia.

Alla perdita economica e di posti di lavoro si aggiunge il rischio ambientale – insiste Coldiretti Puglia - in un Paese che con l’ultima generazione ha perso oltre un quarto della terra coltivata per colpa dell’abbandono, della cementificazione e delle speculazioni che sottopagano i prodotti agricoli.

In questo contesto - sottolinea la Coldiretti - un segnale positivo viene dal moltiplicarsi di marchi e linee che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, impensabile fino a pochi anni: da La Molisana ad Agnesi, da Ghigi a De Sortis, da Jolly Sgambaro a Granoro, da Armando a Fabianelli, da Alce Nero a Rummo, da Antonio Amato a Voiello, da FdAI – Firmato dagli agricoltori italiani fino a Barilla che proprio quest’anno ha annunciato di rinnovare la sua pasta classica con grani 100% italiani. L’Italia è il paese con il piu’ elevato consumo di pasta per un quantitativo di 23,5 chilogrammi a testa contro i 17 chili della Tunisia, seconda in questa speciale classifica seguita da Venezuela (12 kg), Grecia (11 kg), Cile (9,4 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina e Turchia a pari merito (8,7 kg). Durante il periodo di lockdown necessario per combattere l pandemia si è verificato un aumento degli acquisti del 17% per i derivati dei cereali come la pasta secondo Ismea mentre sono stati completamente azzerati i consumi nella ristorazione con i locali chiusi. L’Italia – continua la Coldiretti - è prima in Europa e seconda nel mondo nella produzione di grano duro destinato alla pasta con una stima dell’Istat di 1,23 milioni di ettari seminati nel 2020 in aumento dello 0,5% con una produzione attorno ai 4,1 miliardi di chili.

 

 

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Con ordinanza sindacale, firmata nella giornata di ieri (17 settembre) è stato disposto che da oggi,  18 settembre 2020 e fino all’1 novembre 2020, dalle ore 20,00 alle ore 02,00 dei giorni di venerdì, sabato e domenica:

- È vietato il transito  a tutti i veicoli, ad esclusione dei mezzi di soccorso, di forza pubblica, titolari di passo carrabile, di quelli a servizio delle persone diversamente abili e dei residenti delle zone interessate dalla chiusura al transito veicolare, autorizzati mediante pass già rilasciato dall’Ufficio Traffico con le Ordinanze n. 64/2020 e n. 66/2020, che dovranno procedere a passo d’uomo. Inoltre  è istituito il divieto di sosta,   con  rimozione a tutti  i veicoli,  dalle ore 20,00 alle ore 02,00 dei giorni feriali e festivi, eccetto i mezzi di soccorso, di forza pubblica e di quelli a servizio delle persone diversamente abili, sulle seguenti vie del centro cittadino:

Piazza Matteotti, via Santi, via Casimiro, via Palma, Largo della Concordia, via Duomo, Vico Seminario, via Dè Muscettola, Via San Nicolicchio, via Assennato, via dei de Balzo, vico Tarantafilo, via Colonne ,piazza Dante, via Tarantini, piazza della Zecca, piazza Duomo, via Montenegro, via De Leo, Vico De Dominicis, Vico De Moricino, piazza Santa Teresa (ad esclusione del tratto compreso tra la via Ercole Brindisino e la via Dè Vavotici), via Santa Teresa.

- È consentito il transito dei soli veicoli presenti nell’area in uscita fino alle ore 21.00 nei giorni  indicati al punto precedente.

Dal giorno 18 settembre 2020  e fino a nuova disposizione:

  • Sulla piazza Cairoli viene soppresso il divieto di fermata ad eccezione di quello esistente sul tratto stradale compreso tra via A. Cappellini e Corso Umberto (direzione Stazione Ferroviaria) aperto a tutto il traffico veicolare, istituendo il parcheggio parallelamente al senso di marcia lato destro previo pagamento con  tariffazione di 1,00 €/h o frazione dalle ore 8,00 alle 14,00 e dalle 16,00 alle 21,00 dal lunedi al sabato, escluso i festivi,  sono validi i pass per residenti e domiciliati e tutti gli abbonamenti previsti dal Piano della Sosta approvato con delibera Commissario straordinario n° 32 del 31-01-2018.
  • Inoltre si conferma l’istituzione della “zona 30”, nel centro storico cittadino delimitato dalle seguenti vie comprese anch’esse nella zona: Via Dè Carpentieri, Via Bastioni San Giorgi, Via Bastioni Carlo V, Via Bastioni San Giacomo, Via del Mare, Piazza Vittorio Emanuele, Viale Regina Margherita, Piazza San Teodoro D’Amasea, Piazzale Lenio Flacco, Largo Sciabiche, Via Scarano, Via Sant’Aloy, Via dei Mille, Via della Libertà. All’intero della suddetta area definita “zona 30”, i veicoli possono procedere ad una velocità massima di 30 km/h.

Rispetto al provvedimento sperimentato durante l’estate, questa ordinanza è valida solo durante i weekend, resteranno aperti i corsi cittadini e sarà consentita (solo) l’uscita dall’area chiusa entro le 21.

 

 

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Briefing ieri mattina a Mesagne del sindaco Toni Matarrelli, l’assessore alle politiche Educative, Anna Maria Scalera, il deputato, Gianluca Aresta (M5S), e i dirigenti scolastici per ciò che riguarda la situazione logistica delle scuole. I dirigenti hanno illustrato le criticità ancora presenti. In città, infatti, ci sono ancora scuole che non hanno la dotazione completa dei banchi e inizieranno l’anno scolastico con quelli a due posti, utilizzandoli singolarmente. Anche sparuta è stata la dotazione ricevuta di mascherine e disinfettanti che è sufficiente per soli 5 giorni. Infine, gli scolari della “Paolo Borsellino” saranno ricevuti nel plesso da un tappeto multicolore che rappresenta un Dinodrago, opera artistica realizzata dal centro diurno “Abracadabra”, gestito dalla cooperativa “Divenire”. “I ragazzi di “Abracadabra” mi avevano manifestato il desiderio di fare un regalo ai bimbi più piccoli per il ritorno a scuola”, ha detto l’assessora Scalera -. Non potevamo non sostenerli. E devo dire che sono stati molto bravi e si sono superati.

dinodrago della borsellinoIl loro "Dinodrago", super colorato, riempirà di colore le giornate degli alunni”. Per il sindaco Matarrelli l’opera dei ragazzi “E’ uno spunto molto interessante che in futuro potrà essere allargato ad altri plessi e realtà giovanili di Mesagne”. Gli amministratori hanno, successivamente, visitato gli ambenti scolastici per assicurarsi che tutto proceda nel migliore dei modi e il 24 settembre, al suono della campanella, sia tutto pronto per accogliere i ragazzi.  “Ho colto grande attenzione degli amministratori locali nei confronti della scuola perché dalla scuola riparte l’Italia. I genitori, i ragazzi, le autorità possono stare tranquilli che tutto ripartirà in scurezza”, ha spiegato l’onorevole Aresta.

castellano marcello cosimoChi, al contrario, è preoccupato delle forniture è il dirigente scolastico del primo circolo didattico, Cosimo Marcello Castellano. “Se tutto procede regolarmente finiremo i lavori di adeguamento del plesso un paio di giorni prima dell’inizio del nuovo anno scolastico”, ha precisato il direttore, che ha aggiunto “siamo ancora in attesa dell’ulteriore fornitura di mascherine e gel poiché quelle ricevute sono sufficienti per soli cinque giorni”. Tuttavia, il dirigente ha tenuto a precisare che “noi abbiamo lavorato tutta l’estate per preparare i plessi e siamo certi che apriremo l’anno scolastico in sicurezza”. Sul fronte dell’edilizia scolastica comunale i lavori sono in pieno fermento. Attualmente è in atto un progetto di riqualificazione dei solai della “Don Milani”, con rifacimento della impermeabilizzazione con eliminazione delle infiltrazioni; il completamento dei lavori di adeguamento delle uscite di sicurezza e delle scale di evacuazione della “Aldo Moro”; la messa in sicurezza della palazzina C della “Giovanni XXIII”, con realizzazione di controsoffittatura anti sfondellamento e dei bagni. Ed ancora l’adeguamento del secondo piano alle norme antincendio della “Carducci” con piena fruibilità della stessa per utilizzo scolastico; consegna dei lavori di efficientamento energetico della scuola materna “Annibale Cavaliere”; pronto il progetto di riqualificazione edile della scuola materna “Rodari” con rifacimento dei bagni ed eliminazione delle infiltrazioni dei solai. Infine, sono stati effettuati in tutte le scuole comunali i controlli dei sistemi antincendio e degli impianti di riscaldamento.

 

 

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