Settembre 19, 2024

Redazione

Dopo il temporaneo accorpamento funzionale alla Chirurgia generale, che si era reso necessario per carenza di medici dovuta ad assenze per malattia e ferie già programmate, saranno riattivati già da sabato i posti letto di Chirurgia plastica e Chirurgia senologica e ricostruttiva.

La direzione generale ha disposto il ripristino della preesistente organizzazione delle Unità Operative coinvolte, con conseguente allocazione dei pazienti nelle rispettive degenze. La decisione è stata adottata dopo una riunione in cui sono state valutate le esigenze dei responsabili dei reparti e analizzata la situazione dell’organico insieme agli uffici del Personale.

Fino al completo rientro in servizio dei medici ancora assenti e in attesa di assunzione di personale aggiuntivo, resta confermata la collaborazione tra le diverse unità operative afferenti al Dipartimento chirurgico, compreso il Centro Ustioni, finalizzata a consentire il miglior funzionamento delle varie discipline.

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Il CPIA Centro Provinciale Istruzione Adulti “Anna Lorenzetto” di Brindisi con la dirigenza della dott.ssa Rosetta Carlino ha presentato lo scorso anno il progetto “CinemaS.C.O.P.E. Sperimentazione, Comunicazione, Osservazione, Produzione, Esplorazione” all’avviso pubblico “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione” - A.1 “CinemaScuola LAB – azione destinata alle scuole secondarie di primo e secondo grado”, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il Bando intende promuovere attività didattiche, anche sotto forma laboratoriale/seminariale, finalizzate al contrasto dell’analfabetismo iconico, al potenziamento delle competenze, alla formazione di un pubblico consapevole e all’erogazione di elementi di conoscenza teorico/pratica di una o più fasi in cui si articola la realizzazione di un prodotto cinematografico.

La proposta del CPIA di Brindisi è stata vagliata da una commissione ad hoc assieme ad altri ben 475 progetti giunti dal territorio nazionale e si è utilmente posizionata al diciannovesimo posto, ottenendo un punteggio fra i più altri tra le iniziative finanziate.

Un nuovo traguardo importante per un’istituzione scolastica che negli ultimi anni ha realizzato diverse ed importanti iniziative, tra le quali spicca la collaborazione per FIERIDA SMART 2024, il più importante evento nazionale dedicato all’istruzione degli adulti organizzata da RIDAP, Rete azionale dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti, portando l’evento a maggio scorso proprio a Brindisi.

Il progetto “CinemaS.C.O.P.E.”, elaborato con la collaborazione dell’esperto dott. Maurizio Ciccolella, riconosce il cinema quale parte integrante della cultura e di intere generazioni che in esso si rispecchiano. Il titolo, altresì, intende richiamare  il fatto che attraverso il progetto si vuole promuovere un nuovo interesse verso il cinema, guardando alla sua storia e al suo enorme sviluppo, attraverso la visione critica di grandi film e la produzione di un cortometraggio.  Tutte le iniziative rivolte agli studenti del partenariato saranno a titolo gratuito e coordinate dall’Associazione Culturale ed Artistica S.M.T.M. APS ETS e dirette dal Responsabile Scientifico dott. Paolo Tosini.

Il progetto –dichiara la DS Rosetta Carlino- mira a utilizzare il linguaggio cinematografico come strumento educativo per affrontare alcune sfide socio-culturali presenti nelle scuole coinvolte nella rete. L’iniziativa si concentra principalmente sui seguenti obiettivi del bando: contrasto al bullismo; dispersione scolastica; educazione alla legalità; pari opportunità con un particolare focus sull’inclusione studenti in situazione di disabilità e alunni stranieri.

La scuola capofila di progetto può senz’altro ritenersi luogo strategico e di eccellenza nel quale agire in un’ottica realmente inter e multiculturale.”

Il CPIA di Brindisi ha posto un forte accento a varie iniziative di scambio culturale: infatti  è stato l’unico selezionato in Italia a partecipare all’inaugurazione dell’anno scolastico regionale celebrato a Mesagne, classificandosi tra le prime posizioni con un progetto che ha unito danze e musiche dall’Africa al Salento.

“Il filo conduttore – continua la DS Carlino- sarà quello dell’intreccio e della reciproca influenza, promuovendo un luogo di scambio tra le scuole in rete, al fine di creare congiuntamente un prodotto filmico. L’idea che abbiamo proposto non riguarda solo la presentazione di una cultura (quella italiana) ad altre culture (le molteplici presenti nei CPIA), ma una fusione delle diverse culture e delle diverse età in campo, che possano diventare patrimonio comune.

L’obiettivo principale è quello di dare spazio alle diversità, all’alterità, al talento e alla creatività”.

Il partenariato del progetto è così composto: Comune di Brindisi, Comune di Mesagne, Ditta Carmelo Grassi, I.I.SS “Don Milano – Pertini” di Grottaglie, I.C. “De Amicis – Milizia” di Oria, I.C. “Sant’Elia – Commenda” di Brindisi, I.C. “Cappuccini” di Brindisi, C.D. “Carducci” di Mesagne, I.C. “Falcone-Borsellino” di Soleto, Zollino, Sternatia (Le), Scuola S. Antonio da Padova di Brindisi, Liceo Moscati di Grottaglie, I.T.E.T. “Carnaro-Marconi-Flacco-Belluzzi” di Brindisi, Associazione Culturale ed Artistica S.M.T.M. APS ETS.

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Mesagne Estate 2024, gli eventi di musica live di venerdì 30 agosto.

L’omaggio a De Gregori nell’atrio del Castello comunale, lo spettacolo di Franco Cosa in piazza Commestibili: start ore 21.30, entrambi ad ingresso gratuito.

Ancora musica a Mesagne nella serata di venerdì con un doppio appuntamento in piazze diverse a partire dalle ore 21.30.

In piazza Commestibili è atteso l’evento Franco Cosa show live. Il cantante tarantino torna in città, dove si è esibito più volte, con uno appuntamento che rispecchia uno stile coinvolgente e poliedrico. Tra canzoni, battute e spunti ironici, l’intrattenimento e la buona musica saranno gli ingredienti ideali per assicurare il divertimento agli spettatori di ogni età. Insieme alla sua band, Franco Cosa eseguirà un repertorio Made in Italy, spaziando dalla musica d’autore ai tormentoni estivi. Il format che l’artista pugliese ha consolidato,  grazie ad una lunga esperienza e con centinaia di spettacoli in giro per la penisola, diventa la garanzia migliore per un’altra gradevole serata estiva targata “Mesagne Estate 2024”.

Cambio di location e ancora musica in piazza Commestibili con lo spettacolo “Guarda che non sono io”, l’appassionato tributo acustico - tra piano, chitarra e armonica - che il cantautore Luigi Mariano sta portando in giro per l’Italia. Vincitore di prestigiosi premi nazionali di musica d’autore, Mariano omaggia Francesco De Gregori, lo straordinario cantautore romano autore e interprete di autentici capolavori della musica italiana. La scaletta dello spettacolo abbraccia i grandi classici del repertorio di De Gregori, da “Alice” a “Titanic”, da “Buonanotte fiorellino” a “Bufalo Bill”, includendovi i pezzi storici che hanno visto nel pianoforte lo strumento principale della composizione: “La storia”, “La leva calcistica della classe ‘68”, “Guarda che non sono io”, “Sempre e per sempre” e ovviamente “La donna cannone”. I retroscena dei brani e le storie che stanno dietro le canzoni, accompagnano la musica, rendendo lo spettacolo vivo e dinamico, ma al contempo intimo e confidenziale, certo poetico e di sicuro emozionante.

I due appuntamenti sono inseriti nel cartellone estivo promosso dall’Amministrazione comunale.

 

Un'auto è andata a fuoco per cause accidentali sulla statale 379 mentre era ferma per un incidente verificatosi sull'arteria viaria. Sul posto i vigili del fuoco che hanno spento l'incendio e messo in sicurezza l'area.

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Al via domenica le preaperture caccia. Enpa: “Tortora selvatica, specie sempre più rara, simbolo dell’accanimento venatorio. Governo e regioni complici”

 

È la tortora selvatica il simbolo del  sanguinario rituale dell'apertura anticipata della caccia nel nostro Paese, nonostante la Commissione Europea, qualche mese fa, abbia  chiesto all'Italia di sospendere gli spari, perché questa specie si trova in una situazione gravissima. E, nonostante il “timido” intervento del ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin, che ha fatto solo appello alle regioni e alla loro "sensibilità"- per evitare una procedura di infrazione europea- domenica 1° settembre - e non solo - alla tortora selvatica - e ad altre specie - si sparerà nelle Marche, in Basilicata, in Umbria, nel Lazio, in Calabria, in  Puglia, in  Sicilia.

“Vista la mala politica del Governo nei confronti della  vita selvatica, ridotta ormai allo stremo con atti e decisioni serie, l’Enpa e le associazioni ambientaliste e animaliste sono costrette a ricorrere ai TAR. I primi risultati sono arrivati:  il Veneto e l'Umbria hanno dovuto sospendere gli spari alla tortora selvatica e la Campania non potrà effettuare l'apertura anticipata.”

La legge quadro pone precise condizioni per “concedere” la preapertura della caccia: necessario il parere ISPRA – notoriamente contrario - e un piano faunistico venatorio regionale adeguato di cui alcune regioni, dopo 32 anni dalla nascita della legge 157, non si sono ancora dotate, come la Lombardia e la Sardegna . “Oltretutto, non solo siamo in violazione delle direttive “Uccelli” e “Habitat” - ma anche del Regolamento Europeo 57 /2021 che vieta l'uso del piombo nei proiettili, grave causa di inquinamento e morie di selvatici.”

È molto grave che, nonostante la recente messa in mora da parte dell’UE, che anticipa sanzioni,  il Governo sfidi l’Europa, continuando a sparare sulla legge 157 del 1992 sulla protezione della fauna selvatica, per concedere sempre di più ai cacciatori: strada intrapresa  dal ministro Lollobrigida e dal parlamentare Bruzzone(Lega), una “caccia selvaggia” criticata persino da alcuni esponenti venatori.

È paradossale e grave, poi, che regioni come la Sicilia, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza per le terribili condizioni climatiche e gli incendi che hanno distrutto interi habitat, regalino ai cacciatori la facoltà  di uccidere specie anche rare, come appunto la Tortora, dal 1° settembre. 

Ci chiediamo dove sia il rispetto dell’art. 9 della Costituzione, che ha affermato la tutela dell’ambiente e della biodiversità come dovere dello Stato, dove sia il rispetto per la natura, la scienza, le leggi e il rispetto della maggior parte dei cittadini e dei turisti, contrari alla caccia ma costretti a  subire una pericolosa  presenza  nel territorio di persone armate.

L’Europa e la scienza ci impongono di diminuire la pressione venatoria per tutelare la fauna selvatica - in profonda crisi nell’era dei cambiamenti climatici, della cementificazione, dell’inquinamento. l’Italia, invece, continua a regalare concessioni e stragi di specie anche rare per accontentare l’interesse privato del mondo venatorio. Eppure, la caccia non è un diritto:  il vero obbligo di ogni Stato, sancito dalle direttive, dalla Costituzione e dalle leggi, è proteggere e tutelare quel prezioso bene pubblico rappresentato dalla fauna selvatica: si arriverà al punto di far pagare a noi cittadini, con nuove tasse, i conti salati delle sanzioni in sede europea causate dal malgoverno della fauna in nome della caccia?

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A seguito di un incontro svoltosi ieri presso il Comune di Brindisi, alla presenza del Sindaco Giuseppe Marchionna, della Presidente della STP Alessandra Cursi, del Vice Presidente Pasquale Dagnello e delle rispettive strutture tecniche, si è stabilito che da domani - venerdì 30 agosto 2024 - partirà il collegamento via mare tra il centro della città (Stazione marittima) e il porticciolo turistico “Marina di Brindisi”.
 
In concomitanza con la festa patronale, si è deciso di attuare – fino a lunedì 2 settembre – i seguenti orari:
 
Partenze dal Centro (stazione marittima) – ore 17.00, ore 18.00, ore 19.00
 
Partenze dal porticciolo turistico – ore 17.25, ore 18.25, ore 19.25
 
Nella sola giornata di sabato 31 agosto è prevista una corsa aggiuntiva in partenza alle ore 22.00 dal centro (stazione marittima) e diretta al porticciolo turistico.
 
STP informa che i titoli di viaggio sono disponibili presso il PuntoSTP (Via Cappellini) e presso le rivendite autorizzate, a bordo con emettitrici automatiche e su smartphone con app MooneyGo.

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Da anni ormai il Comune di Brindisi si misura con l’emergenza abitativa dei migranti che vivono nel Dormitorio di via Provinciale per San Vito dei Normanni ed altre strutture puramente informali.

Negli anni per superare l’emergenza abitativa di queste strutture-ghetto, l’Unione europea ha messo a disposizione ingenti risorse, molte delle quali non sono mai state utilizzate e quando sono state usate, sono state utilizzate male finendo per accrescere disagi ed allargare i ghetti, finendo così per aggravare anziché risolvere la situazione.

«Questi finanziamenti, usati in maniera distorta - dice Gabrio Toraldo Segretario Generale Flai Brindisi - stanno contribuendo ad aggravare, anziché risolvere, lo stato di ghettizzazione, vulnerabilità e segregazione dei lavoratori migranti nelle aree rurali, consolidando le loro condizioni di vita precarie». Negli anni passati il Ministero del Lavoro – con l’allora Ministro Orlando – decise di finanziare con fondi del PNRR, 200 milioni di euro rivolti al superamento dei “ghetti”, a Brindisi sono destinati fondi per 2,1 milioni di Euro.

Oggi in seguito alla nomina di sua eccellenza il dottor Maurizio Falco, a Commissario straordinario in materia di superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura - avvenuta su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e deliberata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri il 4 giugno 2024 - sorge l'urgente esigenza:  di incardinare le necessità, di esplorare linee condivise di intervento e di presa in carico delle situazioni oggettive e soggettive negli insediamenti informali oggetto di finanziamento relativa al superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.

A Brindisi dei 2,1 milioni di euro, nessuno finora ha saputo cogliere l’occasione che da tempo avrebbe già potuto consentire di risolvere, tra le altre, anche la questione del Dormitorio di via Provinciale San Vito ancora incardinata in problematiche burocratiche dove a pagarne sono sempre gli stessi che già soffrono il disagio.

«Vorremmo essere informati dall’Amministrazione su quali sono le problematiche che ritardano il trasferimento dei lavoratori nelle tendo strutture climatizzate e contemporaneamente sull’operazione di messa in sicurezza sia strutturale che sanitaria del centro di accoglienza notturno», dichiara ancora Gabrio Toraldo.

Oggi c’è un’altra possibilità per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il sistema del caporalato, la quale include tra gli obiettivi dichiarati quello di fornire soluzioni abitative ai lavoratori migranti che vivono negli insediamenti informali. «Abbiamo avviato con l’Amministrazione un discorso di condivisione di soluzioni che sicuramente andranno valutate in tutta la loro complessità impegnandola alla riqualificazione di strutture già esistenti, dove al momento risultano in piena stagione lavorativa fino ad un centinaio di lavoratori».

Flai Brindisi da sempre accanto ai braccianti agricoli vuole lanciare un appello al Comune capoluogo e al prefetto ad impegnarsi ad usare l’importante leva offerta in particolare sui temi trasporti e residenza fittizia come strumenti fondamentali per togliere alla malavita l’intermediazione illecita della manodopera nei campi.

Nell'incontro con la Commissione parlamentare d’inchiesta avvenuta in Prefettura  sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro - guidata dal presidente, sen. Tino Magni -  abbiamo espresso tutte le nostre criticità in merito alla legge Bossi-Fini e sugli insediamenti abusivi. Il senatore Magni ci ha dimostrato tutta la volontà di venire incontro alle nostre proposte: partendo dagli immigrati e finendo al fenomeno dell’immigrazione locale di donne e uomini che, per lavorare, si alzano alle 2 del mattino recarsi fuori provincia e/o regione, per un salario che sicuramente non sarà quello contrattuale.

Per sfruttare pienamente i fondi “anti-ghetto”, prima di perdere la possibilità di usarli, per risolvere i problemi del Dormitorio di via Provinciale per San Vito, e tutta la serie di ragioni sopra specificate,   la Flai chiede un nuovo incontro al Comune su questi temi, in modo da  progettare e realizzare le soluzioni più idonee ai tanti problemi esposti.

 

 

                                                           Gabrio Toraldo

                                                           Segretario generale

                                                           Flai-Cgil Brindisi

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Il dispositivo ATM è stato attivato nell’immobile del Comune di Fasano ubicato in via Durazzo angolo via Spalato. Attivato prima di ferragosto il primo sportello Bancomat ATM nella frazione di Savelletri.

La Banca Intesa ha risposto all’avviso pubblico per la concessione di una porzione dell'immobile facente parte del patrimonio indisponibile per finalità istituzionale del Comune di Fasano ubicato in via Durazzo angolo via Spalato a Savelletri, aggiudicandosi la possibilità di installare un Bancomat ATM.

«Finalmente – dice il sindaco Francesco Zaccaria – anche Savelletri è stata dotata di uno sportello Bancomat, grazie all’avviso pubblico che metteva a disposizione per 6 anni parte dell’immobile di proprietà comunale. Ringrazio Banca Intesa per aver scelto di investire ancora una volta nella nostra città fornendo Savelletri di un servizio fondamentale per residenti e turisti».

«Con l’installazione di questo bancomat – dice l’assessore al Patrimonio e Rapporti con le frazioni Luana Amati -abbiamo dato seguito ad una richiesta antica proveniente dalla marina di Savelletri e che si faceva ancora più impellente nei mesi estivi. Sono, pertanto, grata unitamente all’amministrazione ed a tutti gli utenti a quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo importante risultato per questa frazione e fra gli altri ed in modo particolare alla Banca Intesa che ha aderito al nostro bando così come all’ufficio Patrimonio per aver seguito in maniera puntuale la questione. Con l’insediamento di questa struttura, operativa già prima di ferragosto per taluni servizi ed ora completamente funzionante, portiamo a termine con soddisfazione il recupero dell’immobile situato a Savelletri in via Durazzo angolo via Spalato e che negli anni era stato tenuto chiuso e vandalizzato. Infatti, attualmente, l’edificio comunale è divenuto pienamente funzionante sia come sede distaccata della Polizia Locale, così come previsto negli atti, limitatamente ai mesi estivi, sia come punto Bancomat ATM».

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In risposta al comunicato della Fondazione San Raffaele, la FIALS - Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità - intende chiarire la propria posizione in merito alle accuse mosse dalla Presidenza della Fondazione San Raffaele, sottolineando la coerenza e la trasparenza delle proprie azioni e scelte sindacali. La FIALS sottolinea di essere sempre rimasta fedele ai propri principi e agli interessi degli iscritti, affrontando le difficoltà con il giusto spirito critico, ma senza mai tradire la fiducia dei lavoratori. In particolare, l'organizzazione ha sottolineato che nessun sindacalista all'interno della FIALS avrebbe mai potuto opporsi a un processo di internalizzazione, un passo ritenuto fondamentale per la stabilità e il benessere del personale. “Riconosciamo i 24 anni di gestione di eccellenza della Fondazione San Raffaele, nonostante le innumerevoli criticità emerse negli ultimi anni e non risolti!
Abbiamo spesso cercato di comprendere e giustificare le difficoltà dell'imprenditore, riconoscendo che, in assenza di una gara pubblica, era prevedibile che non potesse essere incentivato a investire ulteriormente”. Fatta questa precisazione, il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone, esprime preoccupazione per il crescente clamore mediatico che sta circondando la vicenda. “Il focus – dice - dovrebbe rimanere sul benessere dei lavoratori e sulla ricerca di soluzioni concrete, piuttosto che su dichiarazioni pubbliche o battaglie mediatiche. L'organizzazione che rappresento è profondamente preoccupata dal modo in cui la questione viene strumentalizzata per fini propagandistici. Riteniamo che la vera tutela dei lavoratori si ottenga attraverso un lavoro costante sui tavoli che contano (Regione, ASL) basato sul dialogo e sulla collaborazione, piuttosto che su proclami e posizioni politiche. Ribadiamo l'approccio della FIALS, volto a evitare il rischio di trasformare una questione delicata in un terreno di scontro pubblico, preferendo invece un impegno concreto, concentrato su soluzioni reali e durature per i lavoratori”.

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