Redazione

Dopo 3 anni di attesa a motivo della pandemia, da venerdì 7 a domenica 23 luglio si sono svolti nuovamente in presenza alla Fiera del Levante di Bari i tre congressi dei Testimoni di Geova dal tema “Siate pazienti”. Agli eventi hanno partecipato gli oltre 22.000 fedeli e simpatizzanti delle diverse provincie di Bari, Lecce, Brindisi, Taranto, Foggia, Matera, Potenza e Chieti che si aggiungono ai circa 20 milioni di persone che partecipano allo stesso evento in tutto ilmondo. I Sabati 8, 15 e 22 sono stati fra i momenti più attesi con il battesimo di un totale di 187 nuovi fedeliper immersione completa in acqua, seguendo il modello descritto nei Vangeli del battesimo diGesù, che fu immerso nel fiume Giordano. Lo scorso anno i nuovi battezzati in Italia sono stati circa 3.200 e nel mondo oltre 145.000. Giuseppe Carbonara, portavoce dei Testimoni di Geova per la Puglia e Basilicata, spiega: “Ilbattesimo è una scelta personale. A battezzarsi non sono i bambini ma uomini e donne, giovani eanziani. Prima di prendere questa decisione, che comporta anche grandi cambiamenti, hanno studiatola Bibbia sicuramente per molti mesi, spesso per anni”. Maria, avvocato 55enne, dichiara: “Mi sono avvicinata allo studio della Bibbia per curiosità intellettuale e culturale, non immaginando la ricchezza di contenuti che avrei poi trovato. La Pazienza, tema del congresso di quest’anno, è una qualità introvabile nel mondo odierno ove tutti pretendonotutto e subito, spesso ignorando i prìncipi giuridici. Sapere che presto Dio ristabilirà la Giustiziasecondo i suoi prìncipi mi conforta e rassicura.”

L’emozione è stata palpabile anche per le migliaia di presenti che hanno osservato i “nuovi fedeli”immergersi completamente nella piscina per il battesimo.“Avvicinarsi alla fede oggi è una scelta controcorrente, spesso coraggiosa, e la gioia dei nuovi fedeliche si sono battezzati ha avuto un notevole effetto sugli oltre 22.000 partecipanti”, conclude GiuseppeCarbonara. “Tutto il programma del congresso ‘Siate Pazienti’, presentato sotto forma di discorsi,video, interviste e musica, ha dato a tutti noi molti motivi di riflessione. La pazienza è una parola cosìpoco di moda in questi giorni frenetici, ma abbiamo compreso che può aiutarci ad avere fiducia in Dioe a migliorare la nostra vita”.Da oltre 100 anni i Testimoni di Geova tengono congressi in stadi, arene, centri fieristici e teatri in tuttoil mondo. Ad aprile 2020 erano stati sospesi gli eventi in presenza a causa della pandemia. Dopo averripreso le riunioni e il ministero pubblico nel 2022, l’estate 2023 segna la prima volta in cui i Testimonidi Geova si riuniscono in grandi eventi in tutto il mondo.Per ulteriori informazioni sul programma dell’evento o per trovare altre date e sedi dei congressi (sonoben 75 quelli organizzati in Italia, in altre 13 città oltre a Bari) visitate il sito jw.org e navigate nellascheda “Chi siamo”.

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Nel corso dell’Assemblea ordinaria tenutasi ieri, 26 luglio 2023, presso lo studio legale De Guido in Mesagne, l’Avv. Cataldo Lolli, civilista di San Donaci classe 1982 e già tesoriere di AIGA Brindisi nei bienni 2019-2021 e 2021-2023, è stato eletto, all’unanimità e per acclamazione, nuovo Presidente della sezione AIGA - Associazione Italiana Giovani Avvocati di Brindisi per il biennio 2023-2025.
 
La scelta si pone in continuità con i precedenti mandati che hanno visto brillantemente guidare la sezione AIGA di Brindisi, nell’ordine, dagli Avv.ti: Domenico Attanasi, Nadia Albanese, Stefania Spina, Francesco Monopoli, Silvio Molfetta e Samuele De Guido.
 
Sempre per acclamazione, l'Assemblea ha altresì eletto il nuovo Consiglio Direttivo, così composto: Avv. Cataldo Lolli (Presidente), Avv. Vincenzo Valente (Vice Presidente), Avv. Carola Delli Santi (Segretario), Avv. Giorgia Quarta (Tesoriere), Avv. Samuele De Guido (Consigliere Nazionale), Avv. Emanuela De Francesco (Consigliere), Avv. Silvio Molfetta (Consigliere), Avv. Stefania Ester Spina (Consigliere), Avv. Domenico Attanasi (Consigliere), Avv. Francesco Monopoli (Consigliere), Avv. Luigi Memmola (Consigliere).
 
L’assemblea si è aperta con i saluti del Presidente uscente, l’Avv. Samuele De Guido - il quale ha ripercorso con una sintetica relazione i due intensi anni trascorsi alla guida del prestigioso sodalizio forense - ed è proseguita con l’elezione per acclamazione del nuovo Presidente Avv. Cataldo Lolli - che, con un breve discorso, ha ringraziato tutti i soci per la fiducia ed il sostegno ed ha sinteticamente illustrato gli obiettivi futuri della sezione brindisina - e del Consiglio Direttivo.
 
Al nuovo Presidente, all’Ufficio di Presidenza ed al Consiglio Direttivo di AIGA Brindisi si porgono, dunque, i migliori auguri per un proficuo lavoro.

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Un vasto incendio si è sprigionato in dei campi presenti lungo la circonvallazione nei pressi della via vecchia per Latiano. Sul posto diverse squadre di vigili del fuoco e protezione civile Ser per cercare di domarlo e mettere in sicurezza le villette presenti nell'area.

Vasto incendio si è sviluppato ieri pomeriggio nell’estrema periferia della città di Mesagne interessando diversi ettari di terra in cui erano presenti anche alcune abitazioni. Le fiamme sono arrivate fin sotto i muri perimetrali delle ville tanto che i residenti sono usciti in strada e si sono allontanati. Sul posto sono giunte le squadre della Protezione civile-Ser di Mesagne i cui volontari non riuscendo a domare la vastezza delle fiamme hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Dopo alcune ore l’incendio è stato domato e le abitazioni messe in sicurezza. Solo allora la gente è rientrata in casa. L’episodio si è verificato intorno alle ore 14, quando in alcuni terreni ubicati tra la circonvallazione e la strada comunale per Latiano, per cause in fase di indagine, si sono elevate delle fiamme che ben presto alimentate dal forte vento di tramontana si sono propagate velocemente in tutto il circondario in cui sono presenti diverse abitazioni. La gente impaurita ha lanciato l’allarme e sul posto sono giunte le squadre della Protezione civile-Ser di Mesagne e la polizia locale. I volontari si sono messi a lavorare a ridosso dei muri perimetrali delle abitazioni poiché le fiamme erano giunte a pochi metri. Un lavoro duro su un fronte di fuoco abbastanza lungo e disarticolato.

Tuttavia, i volontari sono riusciti a tenere sotto controllo queste fiamme mentre un altro fronte si apriva nel vasto terreno. A quel punto è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco di Brindisi che sono giunti sul posto con un’autobotte. Ma anche i vigili si sono resi conto che il fronte era talmente vasto da non riuscire a coprirlo tutto, pertanto hanno richiesto l’intervento di un’altra autobotte. Intanto il fumo nero e acre ha invaso la carreggiata di marcia della circonvallazione. Qui sono intervenuti i vigili urbani che hanno regolamentato il traffico al fine di evitare sinistri stradali. Dalle villette presenti nei pressi dell’incendio i residenti sono usciti in strada e si sono allontanati temendo che le fiamme potessero inglobare le loro abitazioni. Il timore per la loro vita era piuttosto alto. Fortunatamente i volontari e vigili del fuoco, con grande abnegazione hanno aggirato le fiamme fino a stringerle a tenaglia e spegnerle del tutto. Un’operazione che è durata alcune ore. Solo al termine dell’intervento, quando è cessato l’allarme, le persone sono rientrate nelle loro abitazioni. Intanto, la polizia locale ha avviato le indagini per verificare se l’incendio è di natura accidentale o dolosa. Di certo questi incendi stanno causando la desertificazione del territorio. Per questi motivi andrebbe rafforzato il sistema antincendio del territorio che da tipo emergenziale dovrebbe trasformarsi in tipo preventivo.

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“La Puglia è una torcia. É una tragedia che si ripete ogni anno. Così va in fumo il nostro futuro e avanza una devastante desertificazione del territorio. Vanno ripensati e rafforzati tutti gli elementi del sistema anti-incendio che da emergenziale va trasformato in preventivo”.

É Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, a intervenire nel dibattito successivo alle giornate più drammatiche per la Puglia, con decine di incendi e migliaia di ettari di boschi, macchia mediterranea, campi e perfino zone urbane in fiamme. “Sul Gargano sono stati distrutti 900 ettari di alberi e vegetazione, l’Alta Murgia sta affrontando un’emergenza che non è da meno, a Ginosa si sono vissuti momenti drammatici, mentre ciò che è accaduto in Salento, dove è dovuto intervenire perfino l’esercito, deve farci prendere lucidamente coscienza di quanto si sia sfiorata la tragedia e di come il pericolo non sia affatto cessato. Donne e uomini dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile regionale, di Arif e delle associazioni dei volontari di protezione civile e dei canadair meritano il nostro plauso: ogni anno, queste persone affrontano una lotta impari, non solo contro la follia criminale di chi appicca gli incendi ma anche con condizioni climatiche sempre più estreme che favoriscono lo scatenarsi del fuoco. Tra queste persone ci sono anche tantissimi agricoltori: spesso sono proprio loro a intervenire per primi, a dare una mano con trattori, mezzi per l’irrigazione e serbatoi d’acqua messi a disposizione per spezzare il fronte delle fiamme”, aggiunge Sicolo.

“Ci sono pochi canadair, i mezzi a disposizione sono insufficienti, non ci sono una rete e strutture logistiche adeguate a questo nuovo scenario ‘californiano’, in cui le temperature folli raggiunte ormai su tutta la Puglia, unite a forti venti di scirocco e all’azione sempre più criminale di piromani senza scrupoli, mettono a repentaglio la vita delle persone, con le fiamme che arrivano ad avvolgere edifici e case, come accaduto nel Salento, o a mandare in fumo 900 ettari di boschi e vegetazione in un solo giorno, che è quanto accaduto nel Parco Nazionale del Gargano”. “É una situazione nuova, almeno in parte, dunque per la scarsa prevenzione e l’insufficiente dotazione degli interventi non è il caso di additare nessuno, ma è chiaro che occorre una svolta. In questo senso, torniamo a ricordare e a ribadire che – se adeguatamente supportati e nell’ambito di un più vasto e articolato nuovo piano straordinario di prevenzione – anche le aziende agricole possono dispiegare i propri mezzi, la conoscenza del territorio e la propria esperienza al servizio di una vasta e capillare opera di difesa delle aree più a rischio. Facciamo qualcosa subito. Non possiamo permettere che la Puglia sia ridotta a un deserto di cenere”.

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Ci sembra di rivedere l’esilarante sketch di Totò nel film “Totò truffa” quando riuscì a vendere la fontana di Trevi ad un ingenuo italiano oriundo trasferitosi dall'America in Italia.

E così è la storiella delle compensazioni di Snam.

C’è qualcuno che con fastidiosa petulanza sta insistendo per far realizzare a Snam le opere di urbanizzazione in località Torre Rossa a Tuturano e far passare l'operazione come compensazione di Snam.

Probabilmente vorrebbe farla passare come una lodevole iniziativa da parte di Snam, magari farla passare come una gentile concessione che Snam ha voluto fare al territorio, quasi a lenire il “disturbo” arrecato nella realizzazione del gasdotto di interconnessione TAP/Snam.

La precedente amministrazione non ha mai preso sul serio una simile proposta, forse perché aveva validi motivi.

La precedente amministrazione avrà senz'altroesaminato la situazionein quella località, avrà senz’altro verificato lasussistenza o meno delle condizioni per sanare eventuali criticitàemerse dal punto di vista legale.

E se ha ritenuto di non dare corda a questa strana trovataè perché avrà avuto la paleseevidenza che non sussistono le condizioni per permettere a Snam di procedere a realizzare le opere di urbanizzazione a Torre Rossa.

Evidentemente laprecedente amministrazione si sarà guardata bene dal legittimare atti illegittimi e determinare un pericoloso precedente.

Anche noi auspichiamo di trovare in tempi rapidi la soluzione per gli abitanti di Torre Rossa ma riteniamo che la soluzione non potrà mai passare attraverso forzature e/o attraverso canali inappropriati e inopportuni come questo.

Seguiamo le vicissitudini di Snam su tutto il territorio nazionale e conosciamo queste sue dinamiche.

Per quel che ci risulta, in nessuna parte Snam ha elargito compensazioni al territorio, nemmeno dove gli impatti ambientali sono stati di una certa rilevanza.

Figuriamoci se Snam dovesse farlo proprio ora, proprio a Torre Rossa, dopo che durante i lavoridella posa in opera del gasdotto si è causato il prosciugamento della falda che alimenta il Canale Li Siedi che passa nel Sito di Interesse Comunitario (SIC), Riserva Naturale Regionale Orientata, del Bosco di Tramazzone.

L'interruzione del canale e il suo prosciugamento non solo hanno lasciato diverse aziende senz'acqua, ma rischiano di compromettere il delicato equilibrio del bosco di Cerano/Tramazzone, che proprio grazie alla presenza di quel canale ha un microclima umido che permette la presenza di piante che negli altri boschi salentini non si trovano.

In quella occasione Snamsi sarebbe potuta prontamente proporre per riparare il danno alla falda ma non ci risulta che l’abbia fatto.

Ha pensato bene di rendersi disponibile offrendosi a “sollecitazione stimolata” per elargire un’elemosina, ma di riparare il danno alla falda non se ne parla.

Immaginate se Snam dovesse dare compensazioni e/o ristori ovunque sia passata, ovunque le sue opere impattano sull’ambiente del territorio attraversato, vi pare che potrebbe continuare a fare gasdotti a costi così elevati?

Lo abbiamo visto di recente a Piombino quali sono state le compensazioni di Snam alla città che è costretta ad ospitarenel porto una sua nave rigassificatrice, la Golar Tundra, a poche centinaia di metri dal centro abitato con una procedura di autorizzazione che lascia molto perplessinon solo nella forma ma soprattutto nella sostanza: procedura che è tuttora oggetto di discussione nelle aule dei Tribunali. 

Snam a Piombino non ha dato nulla, neppure un solo centesimo.

Ovunque le compensazioni ai territori sono sempre state sbandierate come annunci, come promesse buttate lì, con lo scopo di imbonire i cittadini e indurli ad accettare supinamente qualsiasi megarealizzazione sotto le proprie abitazioni.

E purtroppo questo non vale solo per Snam.

Va chiaramentedetto e ricordato che oggi TAP è sotto processo per i gravissimi danni ambientali correlatialla realizzazione del gasdotto a Melendugno.

Il gasdotto Snam, quello durante i cui lavori si è prosciugata la falda che alimenta il Canale Li Siedi, è la diretta conseguenza di quel danno ambientale fatto all'origine.

Stiamo parlando ovviamente del gasdotto di interconnessione TAP/Snam che è lo stesso tubo che parte da San Basilio a Melendugno e arriva a Matagiola a Brindisi.

E’ certo che se Snam, oggi dovesse dare un solo centesimo e farlo passare implicitamente come “compensazione” trovando un accordo con la Pubblica Amministrazione, non farebbe altro che dare una buona immagine di sé nell’ipotesi di futuri contestazioni e contenziosi.

E se per assurdo dovessimo parlare di compensazioni piuttosto di ristori vorrà dire come minimo che le stesse dovranno essere estese a tutti i comuni, da Melendugno a Brindisi, in cui il gasdotto di interconnessione TAP/SNAM passa.

Di certo questa “provvidenza” di SNAM non potrà mai valere solo per Torre Rossa per le evidenti ragioni che non stiamo qui a spiegare.

Non vorremmo, a questo punto, che quello che era uscito dalla porta della precedente amministrazione possa rientrare dalla finestra della nuova amministrazione.

Non vorremmo cheil Sindaco di Brindisi si faccia condizionare da chi ora sta cavalcando l’onda della nuova configurazione politica del Consiglio Comunale e ne vuole approfittare per indurre la nuova amministrazione comunale a legittimare atti illegittimi.

Altrimenti diremo al Sindaco non sarà più credibile quando in città, nel Consiglio Comunale e in ogni luogo, sarà chiamato a parlare di rispetto della legalità.

Movimento NO TAP/Snam Brindisi

WWF Brindisi

Medicina Democratica Brindisi

Salute Pubblica Brindisi

Italia Nostra Brindisi

NO al Carbone Brindisi

Forum Ambiente e Salute Brindisi

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Proposta di Otan valida alternativa da valutare. O nuova ordinanza o regolamento, ma si faccia in fretta”. Alla luce della decisione, viste le premesse ampiamente prevedibile, del TAR di non anticipare la camera di consiglio per la discussione nel merito del ricorso del comitato cittadino “Civilmente in centro” che ha portato alla sospensiva dell’ordinanza del Sindaco per la deroga alle emissioni sonore, urge una decisione che tenga conto delle esigenze dei residenti e delle attività di somministrazione. Seppure resta tuttora incomprensibile il motivo per il quale non si è inteso utilizzare l’ordinanza dello scorso anno, partorendone invece una differente che, come era facilmente pronosticabile, è stata poi sospesa dal TAR ed il cui successivo ricorso d'urgenza non ha sortito gli effetti sperati confermando a settembre la discussione, a nostro avviso la proposta lanciata dal movimento Ora tocca a noi può essere un’ulteriore soluzione da valutare. Definire mediante un regolamento le modalità di svolgimento e l’esercizio di attività accessorie come previsto dall’articolo 42 della legge regionale 24 del 2015, Codice del Commercio, pensiamo possa rappresentare un altro percorso amministrativo da approfondire con estrema attenzione anche convocando un consiglio comunale d’urgenza, nel giro di pochi giorni, per la sua adozione. Auspichiamo che l’amministrazione comunale possa dare immediato riscontro a queste sollecitazioni. Qualunque sarà la decisione e lo strumento utilizzato, nuova ordinanza sulla scorta delle decisioni assunte lo scorso anno, che rimane la più immediata, o regolamento, è fondamentale che si faccia in fretta. L’estate è già nel pieno, e forse compromessa, e con un cartellone estivo carente si rischia di danneggiare ulteriormente le attività del centro.

Partito Democratico Brindisi

EVENTI ESTREMI: COLDIRETTI PUGLIA, TROMBA D’ARIA STRAPPA VIA SERRE A BRINDISI

Una improvvisa tromba d’aria ha strappato via la coperture delle serre in provincia di Brindisi con danni agli ortaggi, mentre il caldo africano sta bruciando i prodotti in pieno campo. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento agli eventi estremi che si abbattono sulla Puglia in questa caldissima estate, con le serre scoperchiate a Pezze di Greco di Fasano, dove sono a dimora ortaggi estivi, come cetrioli, fagiolini e melanzane.

A preoccupare le campagne è anche l’insopportabile ondata di caldo da bollino rosso, dove sta letteralmente “bruciando” la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano la perdita del raccolto che in alcune aziende arrivano al 90%, dai peperoni ai meloni, dalle angurie all’uva, dai pomodori alle melanzane. Le scottature da caldo – spiega la Coldiretti Puglia – danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili.

Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o – continua la Coldiretti – si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione. Il caldo africano di questi giorni – continua la Coldiretti – taglia anche le produzioni di uova, latte e miele, Le api stremate dal caldo hanno smesso di volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline con un calo del raccolto di miele stimato pari del 70% rispetto allo scorso anno. Con il termometro sopra i 40 gradi ci sono forti ripercussioni con la produzione di latte scesa di oltre il 15% per le mucche nelle stalle mentre le pecore – sottolinea la Coldiretti regionale – sono costrette a migrare in altura per cercare pascoli verdi. Nelle stalle sono in funzione a pieno ritmo ventilatori e doccette refrigeranti.

L’ondata di calore africana – sottolinea la Coldiretti – è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che – continua la Coldiretti- è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali.

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Una bimba di due anni ieri pomeriggio è rimasta chiusa in macchina dalla madre che aveva dimenticato all’interno le chiavi. Infatti, le sicure automatiche si sono attivate appena chiuso lo sportello, chiudendo all’interno la piccola. La mamma ha iniziato ad agitarsi e a chiedere aiuto fino a quando una volante di polizia si è trovata a transitare davanti. Gli agenti si sono subito accorti del problema e senza pensarci due volte hanno rotto il finestrino anteriore destro e hanno aperto il mezzo. Così, la mamma ha potuto riabbracciare la sua piccola. L’episodio si è verificato ieri pomeriggio intorno alle ore 16 in via Guglielmo Marconi nel tratto attiguo la villa comunale, quando una Volkswagen Tiguan, di proprietà di due giovani professionisti, ha posteggiato negli stalli presenti. Dietro nel seggiolino la loro bimba di due anni. In quel momento alla guida del mezzo c’era la madre che è scesa dall’auto e ha chiuso lo sportello. Sua intenzione era aprire lo sportello posteriore per prendere la bimba. Solo che non ha fatto in tempo poiché la chiusura automatica dell’auto ha bloccato gli sportelli inserendo la sicurezza. Purtroppo la signora nella fretta di scendere aveva dimenticato all’interno le chiavi e, quindi, non ha potuto riaprire la Tiguan. Immediatamente è andata nel panico. Il suo pensiero era alla bimba che con il caldo poteva rischiare qualche malanno. Ha chiesto aiuto ad alcuni passanti, ma ogni tentativo è stato vano. Fortunatamente in quel momento è passata una volante della polizia che ha notato il gruppo di persone intente ad armeggiare davanti al mezzo. Gli agenti si sono fermati e si sono avvicinati per vedere cosa stesse accadendo. La signora con concitazione gli ha spiegato il problema. A quel punto gli agenti anno rotto il finestrino anteriore, non prima di essersi assicurati che le schegge non raggiungessero la bimba, e aperto la portiera tra la ritrovata serenità della mamma e un’ovazione di ringraziamento dei presenti.  

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Importanti novità in arrivo per i servizi educativi dell’infanzia.

L’Amministrazione Comunale nei giorni scorsi ha dato il via libera all’istituzione di due nuove sezioni Primavera che apriranno i battenti nel Secondo e Terzo Istituto Comprensivo e che si aggiungeranno al corso già avviato e confermato anche nel prossimo anno scolastico nel plesso di via D’Annunzio (Terzo Comprensivo). La Sezione Primavera è un particolare percorso formativo rivolto a bambini tra i 24 e i 36 mesi con lo scopo di facilitarne il passaggio dal nido alla scuola d'infanzia.

“Insieme alla Preside D’Amelia e all’Ambito Territoriale Br3 – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo avviato lo scorso anno la prima Sezione Primavera cittadina. Il buon riscontro all'iniziativa ci ha spinto a potenziare l’offerta formativa introducendo due nuovi corsi che saranno avviati nel Terzo Comprensivo, che ne avrà così due, e nel Secondo Comprensivo.”

Le risorse necessarie per l’avvio delle due nuove realtà sono il frutto di un finanziamento di circa 180 mila euro ottenuto dall’Amministrazione Comunale dai Ministeri "dell’Economia", "dell’Istruzione e del Merito", "degli Affari Europei, il Sud, Politiche di Coesione e PNRR" e "della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità". L’obiettivo della misura è incrementare il numero di posti disponibili per l’utenza residente in Città.

“Migliorare i servizi pubblici per la formazione dei nostri giovanissimi concittadini – prosegue l’Assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Bellanova – vuol dire puntare sul nostro futuro e investire sulla qualità della vita delle famiglie con bambini piccoli. Questo è un altro passo in avanti verso una Città pensata a misura di tutti i cittadini.”

Intanto, sempre sul fronte dei servizi educativi dell’infanzia, sono stati aggiudicati i lavori per il recupero della ex scuola di via Bilotta. Per questo intervento l’Amministrazione Comunale si è aggiudicata un finanziamento di circa 830 mila euro legato al PNRR.

Il progetto dei lavori prevede la rigenerazione dell’edificio con il consolidamento strutturale, l’adeguamento antisismico, nuovi impianti idrico, fognario, elettrico, termico, la realizzazione di nuovi solai e balconi. Il tutto corredato con impianti fotovoltaici per la produzione di elettricità e acqua calda. I 640 metri quadrati della struttura ospiteranno tre sezioni scolastiche dotate di spogliatoio, aula e servizi igienici. Le aree comuni saranno strutturate con una sala per attività ludico-educative, cucina, aula insegnanti e deposito per l’attrezzatura didattica. La nuova scuola di via Bilotta si completerà con una ampia area verde attrezzata con giochi per i bambini e angoli dedicati ai momenti di svago. I lavori cominceranno nelle prossime settimane.

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La Volley Vipostore ha ufficializzato la riconferma di uno dei migliori talenti della pallavolo pugliese: Laura Tornesello

La giovane centrale, originaria di Gallipoli, si è rivelata fondamentale nella conquista della promozione in B1 nella scorsa stagione e si prepara ora a vivere una nuova avventura in maglia arancio-blu.

Classe 2004, alta 185 cm, Laura ha iniziato a scoprire la passione per il volley fin da giovanissima, ad appena 11 anni, quando ha fatto il suo ingresso nel Volley Taviano partecipando a numerosi campionati giovanili ed al campionato di serie C. 

Nel 2019, ha arricchito la sua esperienza unendosi al Mesagne Volley, dove ha preso parte ai campionati Under 16, Under 18 e alla serie C, muovendo anche i suoi primi passi nel campionato nazionale di B2.

Nel 2020, Laura ha abbracciato una nuova sfida entrando a far parte della squadra del Cutrofiano Volley, dove ha trascorso 2 anni da titolare inamovibile in serie C prima (contribuendo alla conquista dei playoff promozione), e in B1 l’anno successivo. Durante la sua permanenza a Cutrofiano, Laura ha collezionato anche numerose presenze con la prima squadra, in serie A2 femminile.

Il momento culminante della sua carriera giovanile è stata la conquista del sesto posto assoluto a livello nazionale con la rappresentativa under 17, dopo aver trionfato nella fase regionale ed interregionale. Ha ottenuto il titolo di regina di Puglia anche con la rappresentativa under 19, mettendo in luce ancora una volta il suo talento eccezionale.

Ulteriore riconoscimento delle sue abilità straordinarie e del suo grandissimo potenziale sono state le diverse convocazioni alle selezioni giovanili della nazionale italiana.

“Dopo la passata stagione  molto positiva e piena di emozioni, ringrazio la società per questa ulteriore opportunità che mi permette di essere sempre legata a questi colori e poter condividere questa esperienza con il nuovo gruppo. Punto a crescere ulteriormente dal lato tecnico e sono sicura che con mister Tisci questo sarà possibile” ha dichiarato la numero 4 della Volley Vipostore Francavilla. 

La riconferma di Laura Tornesello è un segno tangibile dell'impegno della società nel valorizzare i talenti locali e offrire loro un palcoscenico per esprimersi al massimo delle loro capacità.

La neopromossa società francavillese è al lavoro per costruire un roster competitivo e promettente per la prossima stagione di B1 femminile e la riconferma di Emanuela Morone, Martina Labianca e Laura tornesello rappresenta senza dubbio una solida base su cui costruire il futuro della squadra. 

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