Redazione

INCENDI: COLDIRETTI PUGLIA, RISCHIO ALTO ANCHE DA RIFIUTI ABBANDONATI; ECCO VADEMECUM.

La Puglia  che è al terzo posto per reati ambientali a causa dello sversamento nelle campagne di rifiuti di ogni genere spesso anche tombati e incendiati, pari al 10% delle infrazioni accertate sul totale nazionale.

Cresce l’emergenza in Puglia con il rischio incendi che aumenta anche a causa dei rifiuti abbandonati, con la Puglia  che è al terzo posto per reati ambientali a causa dello sversamento nelle campagne di rifiuti di ogni genere, spesso anche tombati e incendiati, pari al 10% delle infrazioni accertate sul totale nazionale. E’ quanto afferma la Coldiretti che ha elaborato un vademecum per prevenire i roghi nell’estate 2023 segnata dagli incendi anche nelle mete tradizionali delle vacanze in Puglia.

In provincia di Foggia i campi sono in balia delle ecomafie, con lo sversamento di rifiuti di ogni genere nei campi – insiste Coldiretti Puglia - anche provenienti da regioni limitrofe, poi bruciati, con un danno economico e ambientale incalcolabile, ad Andria nella BAT rifiuti di ogni genere vengono abbandonati negli oliveti arrecando un danno all’ambiente e all’immagine di rilievo, in provincia di Brindisi si moltiplicano le segnalazioni dello scarico notturno di rifiuti nei campi, compreso Eternit e copertoni.

Tra i consigli elaborati da Coldiretti, la prima regola da seguire nel bosco è quella – afferma la Coldiretti – di evitare di accendere fuochi non solo nelle zone boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.

Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili.

Dal momento che – continua la Coldiretti –  6 roghi su 10 si stima siano causato volontariamente anche per opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.

Ci vorranno almeno 15 anni – ricorda la Coldiretti – per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.

Proprio per garantire una funzione di controllo e monitoraggio ed intervenire tempestivamente Coldiretti e Vigili del Fuoco, con il supporto dell’Associazione A.B.-Agrivenatoria Biodiversitalia, hanno sottoscritto un protocollo per le attività di lotta attiva agli incendi di bosco o per rischi idrogeologici. L’accordo prevede che gli agricoltori mettano a disposizione – conclude Coldiretti – spazi per i mezzi di pronto intervento e partecipino a progetti mirati per lo sviluppo di procedure per l’allertamento delle squadre operative Vvf in caso di emergenze.

 

L’assessore ai Servizi Sociali Anna Maria Scalera: <<Sospensione del Reddito di Cittadinanza, i Comuni non c’entrano: l’ufficio Servizi Sociali resta disponibile per i chiarimenti possibili>>. Domanda del RdC sospesa come previsto dall’art. 13 del dl 48/2023 convertito dalla legge n.85/2023. In attesa dell’eventuale presa in carico dei servizi sociali”: migliaia di persone, in tutta Italia, in queste ore stanno ricevendo questo messaggio fuorviante che le informa della sospensione del Reddito di Cittadinanza. L'sms chiama implicitamente in causa i Comuni, su decisioni che fanno capo al Governo centrale, su controlli che verranno effettuati dall’Inps e su sviluppi dei quali i Comuni sono completamente ignari, non avendo alcun ruolo circa la conferma o l'interruzione dell'erogazione della misura. Mi sembrava doveroso e soprattutto corretto chiarire. 

L’ufficio comunale ai Servizi Sociali, come è già accaduto nei giorni scorsi, resta comunque a disposizione dei cittadini per ogni ulteriore e possibile chiarimento (Palazzo Piazzo, via Castello, 10, contatti telefonici: 0831.732295 – 0831.732297).

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L'amministrazione Marchionna (destra) tutela le multinazionali e i portatori di interesse a discapito dei cittadini di Brindisi e delle nuove politiche economiche derivate dal cambiamento climatico.

L'amministrazione ha prima rinunciato al ricorso sul deposito di GNL in favore di EDISON che quindi occuperà una banchina infrastrutturata e attiva del porto di Brindisi invece di cercare un altro sito, decretando così la morte del porto, ridotto a un distributore di carburanti fossili.

Ha poi accettato pochi spiccioli da SNAM che poco o nulla potranno fare rispetto al costo di urbanizzazione di un intero quartiere: con 400 mila euro a malapena si riusciranno ad asfaltare e illuminare due strade. Durante la campagna elettorale, le populiste promesse elettorali fatte alla gente di Torre Rossa e Tuturano erano ben altre. C'è da sperare che SNAM non giochi a ribasso anche sui restanti compensi già spettanti in base ad accordi presi prima della costruzione del TAP, compensi che invece dovrebbero essere rialzati dato che non era stato calcolato il danno ambientale dell'abbassamento delle falde acquifere con la conseguente intrusione salina delle acque del mare e l'innalzamento del cuneo salino.

Di ieri, invece, la scelta di aumentare le tasse attraverso l’addizionale comunale IRPEF per ovviare alla modifica della bozza di accordo tra il Governo e l'amministrazione Rossi che prevedeva una tassa d’imbarco aeroportuale.

L'amministrazione Marchionna ha voluto tassare i soli residenti di Brindisi, anche i meno abbienti (coloro che guadagnano circa 850€ al mese), a fronte di una tassa di circa un euro che sarebbe stata pagata da chiunque avesse usufruito dell'aeroporto di Brindisi/aeroporto del Salento, inclusi i tantissimi turisti in transito verso Brindisi o altre località. La tassazione IRPEF prevede picchi massimi che possono arrivare anche a circa €160 all'anno, in un periodo in cui l'inflazione raggiunge record mai visti prima. Tutto ciò per agevolare compagnie aeree low cost che usufruiscono già di finanziamenti pubblici annuali da parte della Regione Puglia attraverso Aereoporti di Puglia per attivare dei voli con costi in promozione. D'altra parte, per anomalie nazionali nell'aumento del costo dei biglietti, è stata attivata un'indagine da parte del Garante per la sorveglianza dei prezzi, argomento già discusso in varie interrogazioni palamentari.

L'amministrazione, oltre che accondiscendere alle compagnie low cost, favorisce implicitamente altri aereoporti pugliesi e ha voluto semplicisticamente togliere la tassa aeroportuale per una questione di promesse elettorali. Realmente paventava che una delle compagnie aeree low cost lasciasse l'aeroporto di Brindisi / aeroporto del Salento (ovvero uno dei due grandi aereoporti di Puglia) a causa della tassazione di un euro a passeggiero?

Si chiede pertanto all'amministrazione di destra Marchionna di ripensare a quanto approvato e di non vanificare l'ottimo lavoro svolto dalla passata amministrazione soprattutto riguardo alla gestione finanziaria del Comune di Brindisi. Si chiede, inoltre, di pensare alla città di Brindisi e ai suoi cittadini prima che alle multinazionali e ai portatori di interessi, cercando di essere più corretti e meno populisti, diversamente da quanto dimostrato dalla destra brindisina e da molti suoi esponenti negli ultimi anni.
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Co-portavoce prov. Europa Verde Brindisi

Domenico Turrisi

 

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Ragazzo di 13 anni ha rischiato di annegare nel mare mosso dello Jonio se non fosse stato per un poliziotto fuori servizio, Davide D’Aloisio, che si è accorto che il ragazzo stava annaspando e non riusciva più a ritornare a riva. Il giovane poliziotto, nativo di Mesagne, si è gettato tra le onde e dopo oltre mezz’ora è riuscito a portare a riva il ragazzo esanime, ma salvo. L’episodio si è verificato nella marina di Torre Lapillo, frazione di Porto Cesareo, intorno alle ore 19, quando in spiaggia c’erano ancora un bel po' di persone. Il mare, a causa del vento che soffiava alquanto forte, era piuttosto mosso. Chi si è avventurato in un bagno lo ha fatto a riva per evitare pericoli.  Tra i tanti bagnanti c’era anche Davide D’Aloisio, giovane poliziotto di Mesagne che presta servizio presso l’ufficio scorte della questura di Torino, in compagnia della ragazza. Davide è a Mesagne per qualche giorno di ferie e ne ha approfittato per trascorrere una giornata nella marina jonica particolarmente frequentata dai mesagnesi.

A un tratto si è accorto della concitazione di alcuni bagnanti che erano intenti a guardare in mare. Infatti, a circa una trentina di metri dalla battigia c’era un ragazzino che non riusciva a rientrare a riva ed era spinto al largo. La risacca era talmente forte da non permettere il ritorno a riva del ragazzino. Un giovane aveva tentato di raggiungerlo, ma non ce l’aveva fatta a causa delle correnti. Davide ha visto il ragazzo che annaspava ed era in grave difficoltà e, senza pensarci troppo, si è gettato in acqua e bracciata dopo bracciata ha raggiunto il ragazzino. Lo ha preso, lo ha rassicurato e dopo con una manovra a zig zag, imparata nel corso di salvamento per bagnino che aveva tenuto anni prima, lo ha riportato a riva tra la gioia dei presenti. Una vita strappata al mare e alla morte certa.

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INFLAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, VOLANO PREZZI CIBO MA CONTADINI PAGATI IL 21% IN MENO; CRESCE NUMERO POVERI.

La Ministra della Solidarietà Sociale dell’Egitto, Nivine El Kabbag, in visita al mercato di Campagna Amica di Brindisi.

Volano i prezzi del cibo per la spesa delle famiglie nei diversi continenti ma ai contadini i prodotti agricoli vengono pagati il 21% in meno. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti, in occasione della visita di Nivine El Kabbag, Ministra della Solidarietà Sociale dell’Egitto al mercato di Campagna di Brindisi, dove ha potuto toccare con mano la generosità dei contadini e dei cittadini che hanno raccolto la ‘spesa sospesa’ per donarla agli indigenti attraverso il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta di Brindisi.

Se i prezzi pagati ai contadini sono crollati, nell’ultimo anno è cresciuta l’inflazione alimentare sia nei paesi ricchi che in quelli poveri, con i prezzi del cibo che sono aumentati su valori che vanno dal +6,7% in Usa al +13,8% nell’Unione Europea, dove in Italia l’incremento è stato dell’10,7%, ma la situazione più difficile si registra nei Paesi poveri con balzi per fare la spesa alimentare che vanno dal +48% del Burundi al +49% del Pakistan fino al +52% del Ghana, secondo l’analisi della Coldiretti a giugno.

La guerra in Ucraina, con il conseguente aumento dell’inflazione che colpisce i prezzi del carrello della spesa e mette a rischio la sicurezza alimentare, ha avuto pesanti ricadute in Puglia dove è raddoppiato il numero delle famiglie in povertà relativa, balzate oramai a 440mila, ma è tutta la popolazione mondiale - salita a 8 miliardi di persone - ad essere in difficoltà. Per sostenere i redditi degli agricoltori, soprattutto nelle zone più povere del pianeta dove sono più vulnerabili, e garantire gli approvvigionamenti alimentari ai cittadini – consumatori è nata l’alleanza tra il CIHEAM BARI e la Coalizione Mondiale dei Farmers Market promossa da Coldiretti e Campagna Amica.

Più di 1 su 10 (828 milioni) soffre la fame aggravata dalle conseguenze del mix micidiale dei cambiamenti climatici, della pandemia Covid e della guerra. L’agricoltura familiare è una risposta, a livello locale, a questa grave situazione, in grado di garantire una distribuzione più equa delle risorse, salvaguardare i territori e migliorare la vita delle comunità. Un modello – aggiunge Coldiretti Puglia - capace di coniugare diritto al cibo e dignità dell’uomo, in grado di restituire il diritto di produrre, prima di tutto, gli alimenti necessari al proprio sostentamento e poi ad avviare un processo di economia territoriale.

Un’esperienza che ha fatto da base alla nascita della prima Coalizione Mondiale dei Farmers Market, promossa proprio per rispondere alla richiesta di cibi sani e locali da parte dei consumatori e alla necessità di garantire gli approvvigionamenti alimentari in tutto il mondo A livello globale già un Paese su cinque (20%) può contare su sistemi di vendita diretta che possono trovare nella nuova “World Farmers Market Coalition” un punto di riferimento per crescere.

“Tra i promotori della Coalizione Mondiale dei Farmers Markets, insieme all’Italia ci sono – spiega  Carmelo Troccoli, direttore Fondazione Campagna Amica – Usa, Norvegia, Australia, Danimarca, Giappone, Canada, Cile, Ghana, Sud Africa, Georgia, Inghilterra e altri hanno già dichiarato il loro interesse ad aderire.  La coalizione è uno strumento per la diffusione dei mercati contadini nel mondo con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo, accompagnando da una parte i governi verso l’adozione di un quadro normativo specifico e dall’altra assistendo le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di reti come quella di Campagna Amica in Italia, della Farmers Market Coalition negli Stati Uniti o in Canada, con supporto a livello tecnico-legale, di comunicazione e di formazione per manager e agricoltori”, insiste Troccoli.

La World Farmers Market Coalition è uno strumento per la diffusione dei mercati contadini nel mondo con un’attenzione  particolare ai Paesi in via di sviluppo. Essa accompagna, da una parte i governi verso l’adozione di un quadro normativo specifico e, dall’altra, assiste le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di reti come quella di Campagna Amica in Italia, della Farmers Market Coalition negli Stati Uniti o come in paesi che in tutti i continenti danno vita a sistemi del cibo locale, offendo supporto a livello tecnico-legale, di comunicazione e di formazione per manager e agricoltori.

L’Italia – spiega Coldiretti – è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 15.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. Un sistema organizzato da nord a sud del Paese che – continua Coldiretti – non ha solo un valore economico ma anche occupazionale ed ambientale. Sono circa 25 milioni gli italiani che hanno acquistato cibo dai contadini trainati da una nuova sensibilità verso i cibi salutari ma anche dalla volontà di recuperare un contatto diretto con chi coltiva i prodotti che portano in tavola.

A spingere la spesa dall’agricoltore è soprattutto la possibilità di trovare prodotti stagionali, a km zero e di qualità. Nei mercati dei contadini di Campagna Amica è possibile anche trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte. Ma le vendite dirette con gli acquisti a km zero tagliano anche del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali secondo l’Ispra e garantiscono un contributo importante alla lotta contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici che provocano danni e vittime in tutto il mondo.

Movida selvaggia e non rispettosa dei diritti dei residenti. Pubblichiamo uno sfogo di Antonio Bardaro che risiede nel cuore del centro storico di Mesagne. "Eppure tutti noi del Centro Storico siamo stati accoglienti , tolleranti , ospitali verso chi voleva svolgere una attività commerciale , addirittura abbiamo cambiato le nostre abitudine ,quello di uscire solo in certe ore con l'auto  e se facciamo un po' tardi  per non disturbare,  invece di riportarla in garage la posteggiamo in punti lontani ,rischiando una multa o qualche  finestrino rotto come  è  successo .  Uscire la spazzatura quanto  più tardi possibile se non a volte la mattina prestissimo , andare a letto il più tardi possibile ma, tutto questo non basta a far capire a questi titolari di Bar e ristorazione  e in particolare alla nostra Amministrazione che nell'ordinanza oltre all'orario della musica occorre anche l'orario di chiusura . Come anche quella di  installare dei bagni chimici , questo per evitare che la mattina oltre alle varie bottiglie e bicchieri di plastica ci troviamo con l'odore di piscio e anche qualche escremento . In oltre  mi rivolgo anche ai  funzionari pubblici , guidati dalle leggi ma, fatevi guidare anche  dal buon senso,  in quanto  operate sul campo e questo significa valutare  direttamente i pro e i contro . Bene    questa mattina alle ore tre , sono stato costretto ad affacciarmi alla finestra per richiamare un gruppo di ragazzi e ragazze seduti di fronte ad una pizzeria,  per  sedare i loro toni abbastanza elevati e fastidiosi . Adesso io dico, va bene che questi ragazzi e ragazze non hanno più orario di rientro alle loro case , va bene che bevano alcolici per sentirsi più allegri , va bene i loro scontri verbali che creano disturbo e fastidio ma, dovete capire cari ragazzi e ragazze che nelle case adiacenti dove voi vi fermate a chiacchierare ci sono persone che la mattina presto si alzano per lavorare come, ci sono persone anziane e persone ammalate che hanno bisogno del riposo notturno . E anche voi cari gestori , noi capiamo i vostri impegni economici e sociali che non sono da poco ma , dovete capire che  anche noi abbiamo il diritto di vivere nelle nostre case".

Il 30 luglio celebriamo l’essenza stessa dell’umanità: l’amicizia. Questa giornata speciale è dedicata alla riconoscenza e alla celebrazione dei legami che ci uniscono, che vanno al di là delle barriere culturali, linguistiche e geografiche. L’amicizia è un sentimento universale che arricchisce le nostre vite e ci aiuta a superare le sfide che incontriamo lungo il cammino.

In un mondo sempre più connesso e interconnesso, l’amicizia ha la capacità di abbattere le divisioni e promuovere la comprensione reciproca. Essa supera le differenze di razza, religione e nazionalità, creando ponti di dialogo, tolleranza e rispetto. L’amicizia ci insegna a guardare oltre le apparenze e a trovare un terreno comune in cui condividere momenti di gioia, tristezza, avventure e successi.

La Giornata internazionale dell’amicizia è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2011 con l’obiettivo di promuovere l’amicizia tra le persone, le nazioni e le culture di tutto il mondo. L’idea di una giornata dedicata all’amicizia è stata proposta inizialmente dalla Federazione Mondiale degli Amici (World Friendship Federation) e successivamente adottata dalle Nazioni Unite per diffondere il messaggio di amicizia e solidarietà a livello globale.

La Giornata Internazionale dell’Amicizia è stata proposta per la prima volta nel 1958 da un medico paraguaiano di nome Ramón Artemio Bracho. Il dottor Bracho credeva fermamente che l’amicizia fosse un fattore cruciale per costruire ponti tra le persone e che attraverso l’amicizia si potessero superare i confini culturali e promuovere la pace. La sua iniziativa ha iniziato a guadagnare popolarità, e nel 2011, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ufficialmente designato il 30 luglio come la Giornata Internazionale dell’Amicizia.

Nel mondo di oggi, caratterizzato dalla globalizzazione e dall’interconnessione, è essenziale promuovere l’amicizia come strumento per superare i conflitti e le divisioni. Ci sono molte azioni che ciascuno di noi può intraprendere per promuovere l’amicizia nel nostro ambiente quotidiano. Ad esempio, possiamo cercare attivamente di costruire relazioni positive con le persone che incontriamo, mostrando gentilezza, empatia e rispetto. Possiamo anche partecipare a eventi culturali e sociali che favoriscono l’incontro e lo scambio tra persone di diverse origini.

I volontari de La Via della Felicità da più di 30 anni in Italia promuovono la guida al buon senso per una vita migliore, scritta dall’umanitario L. Ron Hubbard che tra i 21 consigli, il numero 20 ci suggerisce “Cerca di Trattare gli Altri come Vorresti che gli Altri Trattassero Te”.

L’autore scrisse: “Cosa pensi succederebbe se una persona trattasse quelli che si trovano attorno a lei con giustizia, lealtà, spirito sportivo, correttezza, onestà, gentilezza, considerazione, comprensione, autocontrollo, tolleranza, clemenza, benevolenza, fiducia, rispetto, cortesia, dignità, ammirazione, cordialità, amo e lo facesse con integrità?”

[…]

“Si può influenza la condotta di chi ci circonda. Se una persona ha già queste qualità, ci può arrivare molto facilmente scegliendo semplicemente una virtù al giorno e dedicandosi ad essa per quel giorno. Facendolo, alla fine le possederà tutte.”

“A parte i benefici personali, è possibile offrire il proprio contributo, per quanto modesto, all’inizio di una nuova era nei rapporti umani.”

“Un ciottolo, gettato in acqua, può provocare onde fino alla spiaggia più lontana.”

In celebrazione della Giornata Mondiale dell’Amicizia i volontari de La Via della Felicità vogliono informare che è possibile ordinare gratuitamente il Kit Informativo al sito undefined .

Per maggiori informazioni visita il sito www.laviadellafelicita.org o scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

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Il sinistro si è verificato lungo la provinciale che collega le città di Oria e Manduria. Intorno alle ore 18,40 stanno viaggiando due auto, quando a circa un chilometro da Oria, per cause ancora in fase di accertamento da parte della polizia locale, si sono scontrate. Nell’urto sono rimaste ferite due persone. Una, in particolare, ha destato subito preoccupazione poiché incastrata tra le lamiere. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Francavilla Fontana che hanno estratto il ferito e lo hanno consegnato ai soccorritori del 118 che lo hanno stabilizzato e trasferito insieme all’altro ferito in ospedale per gli accertamenti. Sulla provinciale sono rimasti i vigili urbani, che hanno rilevato l’incidente, e i vigili del fuoco che hanno bonificato i mezzi e li hanno messi in sicurezza. 

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Slow Food Europe celebra la tradizione alimentare e l'eccellenza locale nella Marina di Ostuni. Intervento del Presidente della Pro loco Ostuni Marina.  Slow Food Europe agisce a livello di Unione Europea, concentrandosi sulle principali politiche che disciplinano i diversi aspetti della produzione alimentare, dell’agricoltura, della pesca e sui loro effetti sulla biodiversità e sul cambiamento climatico.

Slow Food difende il sapere tradizionale quale fonte di saggezza e conoscenza e cuore stesso della conoscenza tecnica e scientifica. Con la direzione di Francesco Ghionda e con l’aiuto delle eccellenze locali può diventare un elemento vitale dei sistemi economici locali e contribuire alla diffusione di metodi ecologici di produzione e consumo alimentare.

L’iniziativa delle tre giornate organizzate nella Marina di Ostuni rappresentano un buon motivo di orgoglio per il territorio, con una sola pecca, avrebbero potuto coinvolgere la Pro Loco Ostuni Marina che con tanti sacrifici in questi anni hanno promosso tanti eventi sulla Marina di Ostuni. Nessuna polemica comunque e noi diciamo ed affermiamo il motto di slow food: Buono, pulito e giusto.

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Nel corso del Consiglio Comunale appena concluso, la maggioranza ha approvato la nuova proposta di piano di riequilibrio sottoposta al vaglio del Governo, con voto contrario mio e del resto dell’opposizione. Nel corso del Consiglio Comunale appena concluso, la maggioranza ha approvato la nuova proposta di piano di riequilibrio sottoposta al vaglio del Governo, con voto contrario mio e del resto dell’opposizione. L’analisi della detta proposta ha evidenziato come tutte le promesse e le rassicurazioni da sempre profuse dal Sindaco - in ordine a positive prospettive di una rimodulazione del riequilibrio vantaggiosa per la città - sono rimaste una pia illusione.

L’ennesima per noi brindisini, quasi certamente non l’ultima.Il rientro quasi trionfale dal vertice al MEF del 27 giugno u.s. aveva lasciato intendere una possibile revisione del detto piano che escludesse un incremento della tassa d’imbarco aeroportuale, senza ovviamente poter indicare misure compensative diverse da quelle previste dal “decreto aiuti” e con il solo auspicio di un sostegno a livello governativo ad oggi non pervenuto. Abbiamo infatti avuto modo di apprendere quale sia, per ora, l’unica e sola strada individuata da Codesta Amministrazione per perseguire un difficile riequilibrio: un incremento della addizionale comunale IRPEF di ben il 50% della attuale aliquota (che passerà quindi dallo 0,8 al 1,2%) dall’anno 2023 per tutti i cittadini con reddito superiore ai 10.000,00 euro annui.

Si parla, come stimato dalla amministrazione comunale, di un incremento della fiscalità locale a carico esclusivo di noi brindisini di € 3.100.000 circa, che probabilmente non sarà di per sé neppure sufficiente a consentire la chiusura del bilancio.* Paradossalmente all’interno dello stesso Consiglio Comunale, tutta la maggioranza ha bocciato l’emendamento proposto dai Consiglieri del Movimento 5 Stelle, avente ad oggetto la previsione di un tetto massimo di €.1.000,00 agli eventuali compensi (gettoni di presenza) dei singoli consiglieri comunali ed una presenza minima del 75% del tempo in Commissioni per maturare il diritto al gettone. Ho provveduto a manifestare il mio pieno consenso e voto favorevole a tale proposta. Sono infatti fermamente convinto che tutti i componenti dell’assise comunale, con una rimodulazione e limitazione dei propri compensi, avrebbero potuto lanciare un segnale di svolta ai cittadini brindisini, che vivono un momento storico di difficoltà crescente.

Le decisioni governative (soppressione Fondo Affitti e morosità incolpevole, transizione da reddito di cittadinanza ad assegno di inclusione e supporto per la formazione, ecc…) e le prospettive a livello locale (aumento addizionale IRPEF, appunto) rischiano di innescare una vera e propria bomba sociale che come classe politica ed espressione della cittadinanza, noi tutti abbiamo il dovere di intercettare. I brindisini hanno assoluto bisogno – nella difficile, per molti quasi impossibile, gestione anche solo della quotidianità - di un inversione di tendenza, di un nuovo corso in cui davvero percepiscano la vicinanza dei propri rappresentanti e la visione della politica per quello che dovrebbe naturalmente essere: un servizio reso alla collettività ed una vocazione.

Diego RachieroConsigliere ComunaleLISTA ROBERTO FUSCO SINDACO

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