Bruno: “I giovani rifiutano di lavorare per il reddito di cittadinanza? Narrazione falsa e scorretta. I ragazzi non sono stanchi di lavorare, ma di essere schiavizzati”

Maggio 31, 2021 1364

Nota del Consigliere regionale del PD, Maurizio Bruno Presidente del Comitato regionale Permanente Protezione Civile.
“C’è Giorgia che fa la cuoca per 2 euro l’ora.  C’è Marco che faceva il cameriere 12 ore al giorno anche se il contratto parlava di 6 ore al giorno e ha dovuto mollare perché esausto, distrutto, svuotato. C’è Luigi che doveva accontentarsi di 40 euro al giorno per 14 ore di lavoro: ‘Se ti sta bene resti se no te ne vai’.
E ci sono mille e mille storie di giovani schiavizzati, umiliati, sfruttati, e poi criticati perché osano dire di no a tutto questo. Con l’avvio della stagione turistica ricomincia la solita storiella dei giovani pugliesi che non hanno voglia di lavorare in locali e stabilimenti. Che ‘preferiscono stare a casa col reddito di cittadinanza a fare nulla’.
Ma è una narrazione ingiusta verso le nostre ragazze e ragazzi che al contrario hanno tantissima voglia di lavorare, ma semplicemente non accettano più di essere schiavizzati.  Sia chiaro: meritoriamente la nostra regione è piena zeppa di imprenditori onesti e corretti che seguono le regole, oltre che il cuore. E rispettano i propri dipendenti. Ma tanti, ancora, sono coloro che prima schiavizzano i giovani e poi si lamentano se non trovano dipendenti. 
Nel 2019 il 75% dei controlli effettuati nel settore turistico dall’Ispettorato del lavoro ha riscontrato irregolarità. Ragazzi messi a lavorare in nero o in grigio, oppure sottopagati all’inverosimile. Se vogliamo ripartire e ripartire col piede giusto allora puntiamo sui giovani. Che sono i nostri figli, non i nostri muli. Volete pagarli 2 euro l’ora? Volete farli lavorare in nero 14 ore al giorno?
Allora non lamentatevi se vi sbattono un no in faccia.
Le difficoltà, se ci sono, non si superano scaricandole sui nostri figli. Siamo migliori di così, dimostriamolo, ripartiamo col piede giusto”.

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