Redazione

L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana si è aggiudicata un finanziamento di 105 mila euro per la realizzazione della messa in sicurezza di via Ceglie nel tratto di strada compreso tra l’Ospedale Dario Camberlingo e lo Stadio Giovanni Paolo II.

“Ad un anno dalla candidatura del progetto al bando promosso dalla Regione Puglia, abbiamo ottenuto questo importante finanziamento che coprirà circa il 40% dei costi dell’opera. Si tratta – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – di un ulteriore passo in avanti per la risoluzione delle criticità presenti su questo tratto di strada. Inoltre, rientreranno nella nostra disponibilità 105 mila euro che potremo destinare ad altre progettualità.”

Il progetto, redatto dall’Ufficio Tecnico comunale, prevede la realizzazione di marciapiedi, attraversamenti pedonali rialzati e un rondò che rallenti il traffico in entrata e uscita dalla Città.

Sono trascorsi più di vent’anni dalla presentazione della prima ipotesi di messa in sicurezza di questa strada. Nel frattempo, la zona ha subito ulteriori trasformazioni urbanistiche. La presenza dell’Ospedale, dello Stadio e la nascita dei complessi residenziali, hanno comportato un aumento della popolazione residente e del traffico.

“Nonostante la pandemia il lavoro dell’Amministrazione Comunale e degli uffici non si è mai fermato – prosegue il Sindaco – l’intervento che sarà realizzato in via Ceglie è indispensabile per garantire la sicurezza dei residenti e dei pedoni. A beneficiarne maggiormente saranno i residenti della Periferia Nord che da tempo lamentano i pericoli legati all’assenza di strumenti per la regolazione del traffico veicolare.”

I fondi erogati dalla Regione Puglia, che copriranno parte dei 270 mila previsti per la realizzazione dei lavori, rientrano nel IV Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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A partire da oggi, 16 aprile, a Torre Guaceto sarà vietato pescare. Il blocco avrà durata di un mese e l’obbiettivo che il Consorzio si prefigge di raggiungere con questa misura è una più stringente tutela della fauna ittica. Per la prima volta sarà fermata anche l’attività amatoriale da terra. 

Come è noto, la politica di gestione della pesca attuata a Torre Guaceto prevede un protocollo puntuale che supera la regolamentazione nazionale sul fronte della tutela delle risorse marine. 
In mare, possono operare solo in zona C, l’area più esterna dell’Area Marina Protetta, esclusivamente i pescatori professionali residenti nei comuni di pertinenza, Brindisi e Carovigno, con reti da posta a maglia larga e una volta a settimana, previa autorizzazione dell’ente. 
Da terra, possono pescare con canna i pescatori ricreativi, nel periodo che va da settembre a maggio, solo in zona C, per un massimo di 5 chili di catture, e, come da prassi, solo con regolare autorizzazione dell’ente. 
La vera novità introdotta con questo blocco pesca è lo stop imposto all’attività ricreativa, è la prima volta che il Consorzio allarga il fermo a questa tipologia di cattura. Le ragioni della decisione sono da ricondurre alla necessità di proteggere il maggior numero possibile di specie marine, poiché, quelle suscettibili a cattura a riva sono ben diverse rispetto a quelle che invece popolano il mare a largo. 
Nel dettaglio, in questo periodo si stanno preparando alla riproduzione la triglia di scoglio e il sarago maggiore, la prima specie è oggetto di cattura da parte dei pescatori in mare, la seconda viene pescata anche dagli hobbisti.
In questo periodo di blocco, i pesci adulti avranno modo di riprodursi e di conseguenza aumenterà notevolmente la popolazione ittica della riserva e non solo.
I dati scientifici dimostrano, infatti, che le larve che nascono a Torre Guaceto, grazie alle correnti marine discendenti che caratterizzano questo tratto di costa, si disperdono per tutto il Salento, sino ad arrivare al mar Ionio. 
Perciò, quel che è certo è che lo stop alla pesca permetterà di ripopolare un vasto tratto di mare, poi, da qui a un anno, i frutti dati dall’azione saranno ben visibili e rilevabili dalle operazioni di monitoraggio scientifico condotte dal Consorzio in collaborazione con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare.
“Proteggere l’ambiente e gli animali è la nostra prerogativa – ha commentato il presidente del Consorzio, Corrado Tarantino -, e siamo fiduciosi che con questa azione di blocco pesca permetteremo alla fauna ittica di riprodursi in abbondanza. Solo un aspetto del blocco ci spaventa, il rischio che in questo periodo aumentino i tentativi di pesca di frodo. Per questo motivo facciamo appello agli uomini della guardia costiera e della guardia di finanza affinché venga incrementata l’azione di controllo che esercitano sulla riserva. Siamo certi che la nostra richiesta non cadrà nel vuoto, vista l’attenzione che da sempre le forze dell’Ordine dedicano alla riserva aiutandoci a proteggerla”.

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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, PER OLTRE 5MILA GIOVANI SCATTA CORSA A OSCAR GREEN. Un concorso per l'innovazione e la transizione ecologica nell’era del Covid. 

Scatta la corsa all’Oscar per oltre 5mila giovani pugliesi che hanno scelto di impegnarsi in agricoltura, con un aumento del 14% rispetto a cinque anni fa, in controtendenza rispetto all’andamento generale, con la crisi provocata dal Covid. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Puglia sulla base di dati Unioncamere, in occasione del via all’Oscar Green 2021, il premio all’innovazione per le imprese che creano sviluppo e lavoro per rilanciare l’economia dei propri territori danneggiati dall’emergenza sanitaria.

 Il rinnovato fascino della campagna per i giovani – continua Coldiretti – si riflette nella convinzione comune che in tempi di pandemia l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche grazie alle grandi possibilità di innovazione che il settore offre sul piano produttivo, ambientale e della sicurezza alimentare. Al premio Oscar Green, promosso da Coldiretti Giovani Impresa, sarà possibile iscriversi fino al 15 maggio 2021 direttamente sul sito undefined nella sezione Oscar Green in una delle sei categorie di concorso. Giunto alla sua quindicesima edizione, dal 2006 ad oggi il premio promosso da Coldiretti ha visto decine di migliaia di imprese giovani presentare i propri progetti. 

 La prima, “Sostenibilità e transizione ecologica”, premierà quelle imprese che lavorano e producono in modo ecosostenibile, che tutelano, valorizzano e recuperano, e che, rispondono ai principi di economia circolare e alla chimica verde, riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano l’ambiente. La categoria “Campagna Amica” – continua Coldiretti – promuove e valorizza i prodotti Made in Italy attraverso la realizzazione di nuove forme di vendita e di consumo volte a favorire l’incontro tra impresa e cittadini. “Creatività” è la parola d’ordine di quelle esperienze imprenditoriali orientate alla introduzione di innovazioni produttive e distributive, anche in grado di creare opportunità lavorative, e alle capacità di raccontarle. “Impresa Digitale” – spiega la Coldiretti – mette sotto i riflettori le aziende che coniugano tradizione e innovazione attraverso l’applicazione di nuove tecnologie e l’introduzione dell’innovazione digitale quale leva strategica per garantire maggiore competitività all’agroalimentare, anche attraverso nuove modalità di comunicazione e vendita quali l’e-commerce o il web marketing.

 “Fare Rete” prende in esame i progetti promossi nell’ambito di partenariati variegati, che coniugano agricoltura e tecnologia così come artigianato tradizionale e mondo digitale, arrivando fino agli ambiti del turismo, del design e di ricerca accademica.

“Noi per il sociale” premia – rileva Coldiretti – le iniziative volte a rispondere a bisogni della persona e della collettività, grazie alla capacità di trasformare idee innovative in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al tempo stesso creare valore economico e, soprattutto, etico e sociale. Oltre alle imprese agricole, possono partecipare enti pubblici, cooperative e consorzi capaci di creare sinergia con realtà agricole a fini sociali.

 “Le imprese che corrono per l’Oscar Green sono una straordinaria presenza green che ha di fatto rivoluzionato il lavoro della terra dove sette imprese under 35 su dieci operano in Puglia – spiega Benedetta Liberace, leader dei Coldiretti Giovani Puglia - in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili, storie di creatività e innovazione che nascono tanto dall’esigenza di rendere reale un sogno individuale d’impresa quanto dalla voglia di dare risposte alle necessità di una collettività, realizzando prodotti originali o arricchendo il territorio di servizi altrimenti impossibili da garantire”, conclude Liberace.  

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Francavilla Fontana. Minaccia con un coltello un automobilista, denunciato. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 62enne di origine marocchina residente a Francavilla Fontana, per minaccia e porto abusivo di arma bianca. In particolare, l’uomo, nella giornata di ieri, nel corso di un diverbio, dovuto a questioni stradali, ha minacciato un 26enne del luogo, con un coltello a serramanico, successivamente sequestrato.

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Francavilla Fontana. Deve espiare 3 anni, 4 mesi e 7 giorni di reclusione per truffa e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana hanno eseguito l’ordine per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di ROSSINI Maurizio, 41enne del luogo, dovendo espiare la pena di 3 anni, 4 mesi e 7 giorni di reclusione, per truffa e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, commessi in Francavilla Fontana e Brindisi, tra gli anni 2011 e 2019. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Brindisi.

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Mesagne. Sottoposto agli arresti domiciliari viola le prescrizioni imposte, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno proceduto all’arresto di un 48enne di Erchie, per il reato di evasione dagli arresti domiciliari. In particolare, l’uomo, dopo essere uscito dal SERT di Mesagne, dove è autorizzato a recarsi, è stato notato dai militari, allontanarsi dal Comune di Mesagne, lungo un itinerario inconsueto e diverso da quello previsto per rientrare presso la propria abitazione. Gli operanti lo hanno, quindi, fermato all'ingresso del Comune di Torre Santa Susanna unitamente ad altri due uomini con i quali si era intrattenuto a conversare, violando le prescrizioni imposte dalla misura cautelare. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato accompagnato presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari così come disposto dall'Autorità Giudiziaria.

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Importante vittoria dell’ADOC-UIL Brindisi su OPERAZIONI BANCARIE FRAUDOLENTE. Rimborso integrale delle somme sottratte illecitamente c.d. smishing dal conto corrente postale

Con recente sentenza del 14 aprile 2021 n. 517/2021 il Giudice di Pace di Brindisi nella persona della Dott.ssa Maria ROMANAZZI, ha accolto la domanda di un cittadino brindisino tramite atto di citazione proposto dagli Avv.ti Marco ELIA e Marco MASI dell’ADOC–UIL Brindisi.

Si è trattato di un giudizio riguardante l’ormai diffusa truffa consistente in un finto sms di Poste Italiane a mezzo del quale si chiede di aggiornare i propri dati in funzione del cambio Iban e mediante un link presente nel testo del messaggio.

Tecnicamente si tratta del c.d. smishing (phishing via SMS), proveniente da numeri sconosciuti al fine di rubare i dati di accesso (nome utente, password, OTP) e sottrarre denaro dal conto.

Nel caso di specie i malfattori informatici richiedevano i dati mediante un sms del seguente contenuto: “Gentile cliente, Poste Italiane invita a convalidare i suoi dati al seguente link”. In particolare, a differenza di altri casi analoghi, in quello oggetto di sentenza il messaggio proveniva dal numero di posteInfo e, pertanto, l’utente era legittimamente convinto di aver ricevuto una comunicazione ufficiale di Poste.

Successivamente, la vittima veniva reindirizzata su un sito Web malevolo che richiamava integralmente sotto il profilo grafico (c.d. template) quello di Poste Italiane per convincerla a comunicare i dati necessari alle operazioni bancarie.

 Pertanto, i criminal hackers, in possesso di tutte le credenziali, operavano online per conto del malcapitato.

In buona sostanza, la vicenda è senz’altro una di quelle che ogni giorno coinvolge migliaia di consumatori che sempre più spesso subiscono il furto di dati bancari che comporta lo svuotamento del conto corrente.

Di notevole rilevanza è la pronunzia del Giudice di Pace di Brindisi in quanto ha testualmente stabilito che “il furto di dati costituisce un pericolo reale del sistema bancario on line e, pertanto, sia laddove tali dati siano stati carpiti al correntista, sia laddove vi sia stata un’invasione da parte di hackers del sistema bancario, l’obbligo di fornire sicurezza nelle operazioni e tutela degli interessi dei propri correntisti, in capo all’istituto bancario, quale primaria ragion d’essere del sistema bancario medesimo, ne comporta la responsabilità in caso di operazioni autorizzate senza una preventiva verifica della certezza della legittima provenienza dell’ordine di pagamento ricevuto”.

Peraltro, pur in presenza di una giurisprudenza sempre più a favore dei consumatori, nonché dinanzi a palesi falle del sistema informatico, Poste Italiane ha sempre mostrato il proprio diniego a qualsivoglia rimborso costringendo l’utente difeso dagli Avv.ti Marco ELIA e Marco MASI dell’ADOC–UIL Brindisi, ad effettuare reiterati reclami, denunce all’Autorità giudiziaria, missive di messa in mora, procedura di negoziazione assistita e, da ultimo, causa civile per ottenere il sacrosanto risarcimento.

adoc uil brindisiL’ADOC-UIL Brindisi, al fine di evitare di incorrere in tali truffe consiglia vivamente di rivolgersi al proprio Istituto di credito tutte le volte in cui si ricevono sms che potrebbero destare il benché minimo sospetto e ricordare, in generale, che Poste, come le altre banche (ma anche Inps), non chiedono mai i dati di accesso, né contattano il cliente via mail o sms per chiedergli di compiere azioni online di questo tipo.

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Nella provincia di Brindisi è stata disposta dalla ASL la riduzione dei posti letto nei reparti chirurgici di senologia con conseguente riduzione dei volumi chirurgici e la chiusura di alcuni centri per la diagnosi e lo screening senologico.
Una strategia, che evidentemente vuole far fronte alla emergenza sanitaria in questo periodo ritornata a ‘bussare’ alle porte del Servizio Sanitario Regionale, ma che rischia però di creare un disastro senza precedenti nei prossimi mesi.
Un’inversione di marcia inaccettabile causata da un governo regionale ‘semplicistico’ che non riuscendo a contenere l’emergenza sanitaria, sta di fatto creando un’emergenza dentro l’altra.
Le conseguenze a fine pandemia, soprattutto per molte donne che già devono convivere con ansie e paure, saranno devastanti. Le mancate diagnosi, l’interruzione di programmi di screening, la riduzione delle attività diagnostiche ,specialistiche e chirurgiche, provocheranno probabilmente una inversione di tendenza annullando gran parte del progresso scientifico che in questi ultimi anni aveva ridato speranza a molte donne.
Inoltre, l’arresto di queste attività e lo svilimento di anni e anni di comunicazione sull’importanza della prevenzione, provocherà anche una crescita della mobilità passiva, per cui la Regione Puglia è da qualche anno portabandiera tra i bollini neri.
Una mancata diagnosi oggi, può essere una malattia domani. E di malattie, oltre a quella legata al Coronavirus, ce ne sono purtroppo molte altre.
Chi pagherà per questo disastro? Per adesso pagheranno le Donne, le Mamme, le Mogli e le Figlie, che si vedono negare il diritto alla prevenzione e alla cura di uno dei tumori a maggiore incidenza nel nostro Paese.
Livia Antonucci
Coordinatrice cittadina FI Brindisi

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Emergenza epidemiologica, gli aggiornamenti: tra ieri e oggi a Mesagne si contano 7 nuovi casi e 11 guariti.

 
Sono 79 le persone attualmente positive, di cui 5 in ospedale.

La gestione della campagna vaccinale in Puglia passa alla protezione civile: Lerario al posto di Lopalco. 
In Puglia bisogna riorganizzare la gestione dei vaccini e, secondo l'Agenzia Dire, la giunta regionale ha affidato al capo della Protezione civile regionale l'organizzazione del piano di vaccinazioni. "Siamo passati da una campagna vaccinale con disponibilità limitata di dosi a una con target crescenti. È stata chiesta la collaborazione della Protezione civile che da sempre si occupa di grandi eventi ed è esperta di logistica. Tutto qui“, ha spiegato Mario Lerario, responsabile Protezione civile Regione Puglia. Restano a Lopalco gli aspetti scientifici e sanitari della pandemia.