Redazione
I ristoratori scrivono ai cittadini: non vediamo l'ora di coccolarvi e riabbracciarvi
La Polstrada ferma un camion ed eleva multa per circa 6 mila euro
Una pattuglia della Polstrada in servizio di vigilanza stradale fermava in zona industriale di Francavilla Fontana un autoarticolato scarico condotto da R.R. di anni 71 residente a Oria.
Nella circostanza il personale rilevava che il suddetto conducente era sprovvisto di patente di guida idonea per la conduzione del “mezzo pesante”, in quanto titolare solo di patente di categoria B anziché della “C-E”. Nell’immediatezza R.R. dichiarava che era comunque in grado di condurre il camion.
Purtroppo la guida con patente di categoria diversa ha comportato per R.R. la sanzione amministrativa di euro 5.000,00, il fermo amministrativo del mezzo per tre mesi nonché la decurtazione di 10 punti sulla patente. Inoltre R.R. è stato sanzionato per ulteriori 866 euro per mancato uso del foglio di registrazione utile a verificare tempi di guida, di riposo e di velocità di cui all’art.179 CdS. A cascata sarà sanzionato, per incauto affidamento del veicolo, il proprietario in corso di identificazione.
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I Carabinieri inseguono i ladri e recuperano la refurtiva
Carovigno. Inseguimento e recupero refurtiva. A Carovigno, nell’ambito di un servizio per la repressione dei furti nelle aree rurali tra San Vito dei Normanni e Carovigno, i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni, nel corso di un appostamento in località Specchiolla, hanno agganciato un Suv di colore scuro con targa illeggibile, che viaggiava a fari spenti con un carrello appendice al seguito. Il Suv, nonostante l’alt intimatogli, si è dato alla fuga e ha imboccato un sentiero di campagna nei pressi di una masseria abbandonata dove erano stati appositamente collocati dei massi per bloccare il transito. Nel superare i massi il citato fuoristrada ha riportato alcuni danni ma è comunque riuscito ad allontanarsi, mentre il carrello appendice si è ribaltato, sganciandosi. A bordo del carrello è stato rinvenuto un forno professionale, verosimilmente oggetto di furto i cui proprietari sono in corso di identificazione.
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Indagata per atti persecutori
Carovigno. Indagata per atti persecutori, disposta la misura del divieto di avvicinamento. I Carabinieri della Stazione di Carovigno hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento emessa dal Tribunale di Brindisi nei confronti di una 20enne del luogo, indagata per atti persecutori nei confronti di tre persone (fra le quali un minore), residenti in un altro Comune della provincia, per fatti accaduti continuativamente a partire dall’agosto 2020.
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Detiene in casa della droga. Arrestata
Villa Castelli. Detiene in casa marijuana, materiale per pesatura e il confezionamento e un libro contabile dell’attività di spaccio, oltre a denaro contante ritenuto provento illecito, arrestata.
I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, a conclusione degli accertamenti, hanno tratto in arresto una 37enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, la donna, nella mattinata dell’11 febbraio, a seguito di una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione, è stata trovata in possesso di 20 grammi di marijuana e vario materiale per la pesatura e il confezionamento, il tutto occultato all’interno della camera da letto, successivamente sequestrato. Nel medesimo contesto, nel locale soggiorno, è stato rinvenuto un libro contabile dell’attività di spaccio e la somma contante di 375,00 euro ritenuta provento dell’attività illecita, posti sotto sequestro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, la donna è stata rimessa in libertà.
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Vizzino. Per il vaccino over 80 si attiveranno tutte le strutture Asl
COVID - VIZZINO: PARTE LA CAMPAGNA VACCINALE. SARANNO ATTIVATE TUTTE LE STRUTTURE DISPONIBILI IN PROVINCIA.
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Uil pensionati. Finalmente il semaforo è giallo
Finalmente il Semaforo ci dà il giallo. Abbiamo vissuto modalità confuse. Tutto è dovuto al Covid -19. Il 2020 è stato un anno drammatico per la salute del cittadino e quindi di tutti i nostri anziani.
Coldiretti. Nel 2020 persi 968 milioni di finanziamenti per i Consorzi di bonifica
Sono 968 i milioni di finanziamenti arrivati al sistema consortile nell’ultimo quinquennio che non sono stati utilizzati dai Consorzi di Bonifica commissariati per dare il via alle opere irrigue vitali allo sviluppo rurale della Puglia, con 39 miliardi di euro di fondi della PAC 2021-2027 e della Next Generation EU per le risorse idriche e la tutela del territorio, oltre ad ulteriori risorse dai fondi di sviluppo e coesione, che vanno strategicamente impiegati per ridare forma e sostanza alla bonifica integrale in Puglia. Chiede una stretta Coldiretti Puglia sullo spinoso e annoso tema dei Consorzi di Bonifica commissariati in Puglia, con una piattaforma di proposte operative elaborate di concerto con l’ANBI nazionale.
“Vanno sfruttate al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare la bonifica integrale in Puglia, dove sono drammatici gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica sul territorio, tanto tangibili che siamo riusciti a documentarli. Si sono consolidate nel tempo nuove e inevitabili esigenze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non devono essere scaricate sull’incolpevole platea di utenti, i quali hanno, loro malgrado, già subito nell’ultimo ventennio innumerevoli danni per mancata manutenzione”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Coldiretti Puglia e ANBI chiedono la determinazione dell’ammontare complessivo per ciascun Consorzio commissariato delle passività per opere e servizi strettamente connessi alla bonifica, delle esposizioni debitorie per prestiti e mutui e dei crediti effettivamente esigibili, perché solo dalla fotografia reale della situazione si deve ripartire per consentire alla Giunta regionale di predisporre un piano di intervento finanziario da parte della Regione Puglia diretto all'azzeramento della massa passiva netta gravante sul bilancio di ciascun Consorzio, articolato in più misure e graduato nel tempo.
“Ribadiamo la necessità di cristallizzare il pagamento degli oneri di contribuenza, in attesa che sia rideterminata una misura equa dei contributi di bonifica, vincolati alla sola manutenzione ordinaria – insiste il presidente Muraglia - in modo che i contribuenti siano chiamati a pagare in termini sostenibili e per servizi di cui finalmente e realmente beneficiano”.
La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione – aggiunge Coldiretti Puglia – comporta che lo stesso costo dell’acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale.
“E’ indispensabile che il Consorzio di bonifica Centro – Sud Puglia si faccia carico, attraverso un piano organico pluriennale, di tutti gli interventi di manutenzione straordinaria - precisa il direttore regionale, Pietro Piccioni - al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente, che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria”.
La Regione Puglia, l'assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia, dovranno assicurare ai cittadini sicurezza ambientale, contrasto al dissesto idrogeologico e acqua per l'agricoltura, tramite risorse economiche adeguate dovrà assicurare al Consorzio risorse economiche adeguate – incalzano Coldiretti Puglia e ANBI - per poter iniziare un necessario, serio, preventivo, concreto, programma di manutenzione delle opere di bonifica idraulica, solo in questo modo infatti sarà possibile riprendere appieno l’attività istituzionale con l’esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche che giustificherà l’imposizione della contribuenza consortile, imposizione attraverso l’applicazione del nuovo piano di classifica, come sopra definito.
L’ANBI resta disponibile ad assicurare “la propria collaborazione – ribadisce il Direttore Nazionale Gargano - al fine di consentire finalmente ai Consorzi da anni commissariati di tornare a svolgere il proprio ruolo insostituibile di ente pubblico economico ad autonomia funzionale e di autogoverno delle categorie interessate, alla luce del principio di sussidiarietà e nel rispetto dell’accordo Stato-Regioni stipulato il 18 settembre 2008 e quale punto di riferimento rispetto alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Da rilanciare il percorso già costruito con il Commissario Borzillo che, facendo leva sullo strumento della Legge di Orientamento in Agricoltura, attraverso un albo di imprese agricole, consentirà di gestire tempestivamente le attività di manutenzione ordinaria delle reti idrauliche dagli stessi tutori del territorio che conoscono nel dettaglio punti critici e zone più problematiche.
Fotovoltaico selvaggio, nuova minaccia nella terra dei vini salentini
“Stop alla colonizzazione selvaggia del nostro territorio da parte dei giganti del fotovoltaico. Questa volta siamo pronti alle barricate contro un nuovo impianto che minaccia di divorare una vasta fetta di terra del Parco del Negroamaro, tra Campi Salentina, Cellino San Marco e Squinzano, proprio dove inizia la murgia salentina e i vigneti esprimono la parte migliore di sé, dando vita a vini importanti per grandi marchi di numerose cantine italiane. Daremo battaglia per difendere la nostra terra”. Così il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani insieme a Mauro di Maggio, presidente del Consorzio del Primitivo di Manduria dop, Damiano Reale, presidente del Consorzio Salice Salentino e ad Angelo Maci, presidente del Consorzio dei vini doc Brindisi e Squinzano.
“Già da tempo – rivendica Pagliaro – siamo in prima linea per bloccare nuove autorizzazioni all’installazione di campi fotovoltaici: su nostra richiesta si è tenuta a fine gennaio una prima audizione in Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, da cui è emersa la volontà, condivisa con il mondo accademico, gli ambientalisti e molta parte del territorio, di alzare le barricate contro questa vera e propria invasione di pannelli solari nelle campagne del Salento. E abbiamo già richiesto una seconda audizione, questa volta congiunta con la Commissione Ambiente, per passare alla fase 2: la definizione delle modifiche da apportare al PEAR, il Piano Energetico Ambientale della Regione, per fissare paletti invalicabili contro la minaccia di nuovi insediamenti d’impianti fotovoltaici ed eolici”.
“Dobbiamo fermare l’avanzata delle lobby delle finte energie pulite, che stanno approfittando del disastro xylella per accaparrarsi i nostri terreni. E vogliamo smascherare la farsa dell’agro fotovoltaico, perché i nostri vigneti non possono produrre sotto le strutture fotovoltaiche”, sottolineano di Maggio, Reale e Maci.
“Le nostre terre – aggiungono – sono ricche di storia vitivinicola e hanno nel lungo tempo portato avanti la tradizione della vigna con amore e dedizione, invitando clienti ed esportatori esteri a guardare dal vivo le lunghe distese di terra coltivate e lavorate con fatica e sudore e mantenendo viva la storicità del territorio”.
Pe la promozione del territorio salentino colpito dalla xylella sono stati stanziati con un progetto del MIPAF presentato dal Distretto Agroalimentare Jonico Salentino ben 98 milioni di euro, di cui 62 a fondo perduto. Di questi, 3 milioni sono stati affidati ai consorzi di tutela per promuovere il territorio salentino.
“Con una mano si punta a riqualificare l’immagine del territorio del vino e dell’olio, con l’altra si autorizzano le lobby del fotovoltaico a distruggere il Salento. Questa volta faremo le barricate e inviteremo i produttori a scendere in campo”, concludono i tre presidenti dei Consorzi.
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Anche Mesagne sarà centro per vaccinarsi
Vaccino anti- Covid: al via la prenotazione per ottantenni e ultraottantenni, sarà somministrato a partire dal 22 febbraio. Sarà coinvolto anche il centro vaccinale di Mesagne