Redazione
Covid a Mesagne. Oggi sono 73 i casi positivi
Emergenza epidemiologica, gli aggiornamenti.
Covid - 19. Oggi 1.248 casi positivi in Puglia di cui 157 in provincia di Brindisi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, giovedì 11 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 10.372 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.248 casi positivi: 431 in provincia di Bari, 157 in provincia di Brindisi, 58 nella provincia BAT, 216 in provincia di Foggia, 72 in provincia di Lecce, 304 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 5 provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 33 decessi: 13 in provincia di Bari, 9 in provincia BAT, 3 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.408.642 test.
84.760 sono i pazienti guariti.
44.178 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 132.459, così suddivisi:
50.237 nella Provincia di Bari;
14.417 nella Provincia di Bat;
9.672 nella Provincia di Brindisi;
27.470 nella Provincia di Foggia;
11.258 nella Provincia di Lecce;
18.710 nella Provincia di Taranto;
555 attribuiti a residenti fuori regione;
140 provincia di residenza non nota.
Comune di Mesagne e Lions piantumano le querce in villa. Pronto uno studio di rigenerazione arborea della stessa
Le antiche querce disseccate da alcuni anni nella villa comunale di Mesagne, ed estirpate, a breve saranno rimpiazzate da altrettante essenze arboree. Il progetto è targato Comune di Mesagne e Lions club international. Il tempo di predisporre i progetti e poi 17 lecci, ossia i Quercus Ilex, saranno piantumati nei 550 metri del perimetro del giardino pubblico. Di questi alberi, dell’altezza di ben 4 metri, 15 saranno donati dai Lions mentre 2 piante saranno donate dai proprietari del nuovo chioschetto collocato in via Tenente Ugo Granafei angolo via Boemondo Normanno. La decisione è stata presa poiché da tempo lo stato vegetativo del più grande polmone verde della città impensierisce i cittadini. Pertanto l’Amministrazione comunale ha fatto redigere dallo studio agronomico del dottor Vito Briamonte per conoscere esattamente la situazione patologica delle piante e gli interventi necessari a debellare le numerose sacche di secco presenti poiché lo stato vegetativo non è dei migliori. La villa comunale è stata realizzata negli ultimi decenni dell’Ottocento in largo Scarano, una zona all’epoca poco salubre, su una superficie di 15 mila metri quadrati.
Negli anni si è andata arricchendo di ben 390 piante di diverse tipologie tanto da essere classificata “giardino storico” per l’interesse pubblico offerto dalle essenze vegetali, alcune delle quali superano il secolo di vita, e dalle pertinenze architettoniche presenti. Il patrimonio arboricolo della villa comunale è composto per circa il 90% da piante arboree sempre verdi e per il restante 10% da piante arbustive allevate a cespuglio o ad alberello. La vetustà delle piante, diverse delle quali secolari, le potature non corrette, il rifacimento della superficie calpestabile ed altre cause hanno portato alla morte di diversi esemplari ed hanno compromesso in maniera irreversibile molte altre piante ancora in vita. Lo studio agronomico di Vito Briamonte ha confermato che a “contribuire all’alta percentuale di piante in pessimo stato e di piante ormai secche è stata certamente la drastica potatura generalizzata eseguita nel 2015. Pertanto si suggerisce la piantumazione di specie arboree sempreverdi, possibilmente autoctone, laddove lo spazio disponibile lo consente e piante arbustive a fiori colorati al fine di creare macchie di colore all’interno del verde”.
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Richiesta aiuti olivi secolari
Salvaguardia olivi secolari Puglia: proroga dei termini per la richiesta di aiuti.
Denunciato genitore per falsa attestazione al Covid
Francavilla Fontana. A scuola, genitore attesta falsamente di non essere stato a contatto con positivi al Covid–19, denunciato.
I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 44enne del luogo, per falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale sull’identità o su qualità personali proprie o altrui. In particolare, l’uomo, nella giornata dell’8 febbraio, ha dichiarato falsamente, sottoscrivendo un’autocertificazione, presso un istituto scolastico, di non essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con positivi al Covid–19 e/o di non essere stato posto in isolamento o quarantena, contrariamente a quanto accertato, poiché il figlio minore convivente è positivo al virus Covid–19 e in isolamento presso l’abitazione familiare di residenza.
29esima Giornata mondiale del malato
FASANO – L’Assessore alle Politiche Sociali Angela Carrieri comunica quanto segue: «Nella 29° Giornata Mondiale del malato, come Amministrazione vogliamo essere vicini a tutti i cittadini fasanesi che lottano contro una malattia. Con l'avanzare dell'età media, sono sempre più numerose le patologie croniche legate all'età adulta come Alzheimer, Parkinson, etc., ma purtroppo molti ancora sono i casi di giovani, bambini, adulti, affetti da cancro, SLA e molto altro ancora. A tutti loro oggi va il nostro pensiero. Un grande abbraccio va anche ai caregiver (assistenti familiari), coloro cioè che assistono un proprio familiare affetto da patologia. Assistere qualcuno a cui si vuol bene, significa spesso mettere da parte il proprio tempo, i propri sogni e progetti, le proprie energie per metterle a disposizione dell'ammalato affinché egli possa ricevere le migliori cure possibili. Spesso ci si annichilisce pur di "salvare" la vita della persona a cui si vuol bene.
A tutti i caregiver va il nostro supporto: gli uffici delle politiche sociali, il segretariato sociale è sempre a disposizione anche per le diverse richieste in ambito assistenziale. A tutti coloro che in questo momento sono affetti da COVID-19 va il nostro "in bocca al lupo" con la speranza di riuscire a superare questo brutto momento nel migliore dei modi: l'amministrazione, gli uffici, i volontari sono a vostra disposizione per qualsiasi vostra esigenza, non siete soli! Infine un pensiero va a tutte le associazioni fasanesi che si occupano della persona in ogni sua sfaccettatura e che da quasi un anno sono ferme a causa della pandemia: non è un momento facile, non lo è per tutti ma vi chiedo di resistere con coraggio, sfruttando questo tempo per dar forma a idee e progetti sempre più originali e creative al fine di mettere al centro la persona, la famiglia, la vita stessa come avete sempre fatto con grande passione e tenacia negli ultimi anni».
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“Archeologi alla scoperta della Torre Guaceto antica”
Non solo ambienti naturali e animali, Torre Guaceto è anche un importante sito archeologico e, da anni, il Consorzio investe nella ricerca di settore. Negli ultimi giorni, la riserva ha ospitato docenti universitari e studenti degli atenei di Lecce e Bologna arrivati nell’area protetta per una due giorni dedicata all’approfondimento di alcune delle indagini in corso.
Le evidenze archeologiche documentate a partire dal 2019 nel territorio protetto, grazie ad un intervento voluto dall’allora soprintendente Maria Piccarreta, hanno condotto il professore dell’Università del Salento e responsabile del laboratorio di archeologia di Torre Guaceto, Teodoro Scarano, all’identificazione di una necropoli a cremazione dell’età del Bronzo sepolta da oltre 3mila anni in un’area della riserva.
La scoperta e le ricerche tutt’ora in corso hanno dato nuovo impulso alle attività condotte nell’ambito della convenzione siglata tra il Consorzio di Torre Guaceto, la Soprintendenza ABAP per le provincie di Lecce e Brindisi e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento. Non solo, è stato anche avviato un rapporto di collaborazione scientifica con il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna.
Da qui, l’arrivo in riserva di Claudio Cavazzuti, ricercatore di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna per uno specifico approfondimento degli studi in corso sulla necropoli che ha visto anche coinvolti alcuni studenti iscritti al primo anno del Corso di Laurea triennale in Beni Culturali del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento.
Nella prima giornata di incontro gli studenti hanno partecipato al seminario “Metodi della bioarcheologia applicati allo studio dei contesti funerari della protostoria italiana” tenuto dal professore bolognese, successivamente sono stati guidati alla scoperta del laboratorio archeologico della riserva e, con gli specialisti del Consorzio, hanno visitato il centro visite Al Gawsit, il centro di recupero tartarughe marine, l’allestimento museale a tema storico-archeologico di età Romana della torre di guardia di Torre Guaceto, oltre che alcune delle aree di interesse archeologico presenti lungo il territorio costiero della stessa riserva, quali l’insediamento dell’età del Bronzo di Torre Guaceto e lo stesso sito della necropoli.
“Tutelare e promuovere il nostro patrimonio storico-archeologico è importante tanto quanto proteggere il nostro ecosistema – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Corrado Tarantino -, siamo stati ben lieti di ospitare il professore Cavazzuti e gli studenti, e, ovviamente siamo orgogliosi del lavoro che portiamo avanti con il professore Scarano. Andiamo avanti così, sono certo che nel prossimo periodo otterremo nuove e grandi soddisfazioni”.
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Attivate le sedi per vaccinarsi. Non c'è Mesagne
Vaccino anti Covid-19: da domani le prenotazioni, dal 22 febbraio partono le somministrazioni.
Cgil. Le professionalità dei “Navigator” continuino ad essere centrali per il sistema d’impiego in Italia
Il prossimo 30 aprile scadrà il contratto di collaborazione per 2700 lavoratori, di cui ben 248 operativi nella regione Puglia, 21 nella provincia di Brindisi, assunti a seguito di selezione pubblica a partire dal 30.07.2019 da Anpal Servizi S.p.a.
Come NIdiL CGIL Brindisi riteniamo fondamentale, per la professionalità di questi Lavoratori, diffondere un differente punto di vista rispetto alla narrazione che si sta facendo a media unificati, a maggior ragione quando si tratta di “persone che lavorano per le persone” in ogni ambito del difficile panorama attuale, nel caso specifico l’elevare lo status di persone espulse o mai entrate nel mondo del lavoro è un impegno che queste figure professionali hanno preso anche oltre il loro mandato.
Si tratta di figure tecniche all'interno dei servizi per l'impiego che potrebbero avere un ruolo chiave nell'alveo delle politiche attive del lavoro e che invece, sin dalla loro assunzione, si sono trovati e si trovano costantemente a doversi difendere da incessanti attacchi da parte dei mass media ed esponenti politici. Le statistiche illustrano che tali lavoratori, denominati “Navigator”, sono tutti laureati, per il 54% donne ed in larga maggioranza under 35.
Peraltro, proprio l'emergenza legata al Covid-19 ha reso difficile il loro lavoro che, sebbene le criticità riscontrate nel dover operare da remoto nella gestione dei beneficiari di Reddito di Cittadinanza, hanno continuato nell'attività di presa in carico degli stessi, seguendoli nel percorso di profilazione delle competenze e reinserimento lavorativo; si è di fatto ripreso un dialogo tra domanda ed offerta che in molte occasioni ha dato risultati anche al di fuori dei sistemi riducendo la platea dei percettori e riportando nel mondo del lavoro profili non sempre specializzati, che poi è una delle sfide principali sul nostro territorio.
Guardando i dati Anpal e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la provincia di Brindisi ha risultati superiori alla media regionale una delle più alte in Italia, la migliore fra le Regioni del Mezzogiorno, per il numero di beneficiari che sono riusciti a sottoscrivere almeno un contratto di lavoro, rapportato al numero totale dei beneficiari occupabili, numeri vicini al 40% rispetto a quasi 10.000 beneficiari. Si tratta di performance importanti, che dovrebbero spingere a strutturare la misura piuttosto che dileggiarla e che smentiscono la narrazione del reddito come strumento unicamente assistenziale.
Appare paradossale poi che la data di scadenza del contratto dei Navigator coincida con la fine del blocco dei licenziamenti previsto dal Governo, al termine del quale è verosimile ritenere che la platea di beneficiari di misure di sostegno al reddito si amplierà a dismisura, moltiplicando il carico di lavoro dei Centri per l’impiego e rendendo di fatto indispensabile la prosecuzione delle attività di questi lavoratori, nonché imprescindibile la loro figura.
La CGIL di Brindisi ha da poco analizzato i dati dello SVIMEZ 2020 facendo una fotografia dello spopolamento della nostra provincia con la situazione dei flussi migratori della nostra zona che si intersecano con il sempre minor numero dei nuovi nati, ecco unire la riflessione sullo spopolamento ad un progetto che vada oltre il compito dei “Navigator”, un nome che sin dall’inizio non ha reso giustizia alla professionalità di queste persone, utilizzando le competenze acquisite per un nuovo slancio nelle politiche del lavoro ed allargare gli orizzonti, è questo il tema.
La CGIL Brindisi ha inoltre messo in campo un ventaglio di proposte possibili, con la giusta transizione energetica come faro per un’industria finalmente sostenibile e l’idrogeno verde come auspicio per un futuro Green, lanciando l’idea di una piattaforma territoriale per intercettare i fondi europei come il Next Generation UE, i cui effetti avrebbero riflessi su tutti i comparti che generano economia e sviluppo.
In questo contesto si possono inserire le competenze di questi lavoratori, il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza nato in Italia per intercettare i fondi Next Generation EU di tutto parla fuorché di nuove generazioni, la stessa definizione “Next Gen” non viene utilizzata molto volentieri e la politica preferisce indicare i 209 miliardi ad esso riferiti, ma se queste risorse non vanno incontro alla collocazione nel contesto lavorativo allargando i cittadini attivi in Europa non saremo incisivi
Le professionalità acquisite saranno fondamentali in un progetto di riforma del “Sistema Impiego” in Italia oggi frazionato tra regioni che non comunicano tra loro, non si può più aspettare, l’occasione di far ripartire l’economia passa anche da un sistema territoriale che guardi alla questione lavoro in un’ottica generale anche attraverso queste risorse formate per migliorare tutto il complesso anche oltre il reddito di cittadinanza.
È davvero imperdonabile l'assoluta mancanza di considerazione del futuro occupazionale di questi 2700 lavoratori da parte delle Istituzioni preposte, se si consentirà che vada sprecato un capitale umano già formato e che può annoverare al suo interno varie categorie di professionisti in opera già da 18 mesi, si produrrà nel mercato del lavoro una sconsiderata perdita di competenze che risulta deprecabile, specie nell'attuale situazione pandemica la quale ha soltanto aggravato una situazione occupazionale ed economica già critica in molte aree del Paese.
Brindisi 10 febbraio 2021
Luciano Quarta
Segretario Generale NIdiL CGIL Brindisi
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Riunione in prefettura del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica
Riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: monitoraggio sull’andamento delle misure di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Si è svolta stamane, in modalità videoconferenza, una riunione presieduta dal Prefetto Bellantoni alla quale hanno preso parte, oltre ai vertici delle Forze dell'Ordine, i Sindaci dei Comuni della provincia, per monitorare l'andamento delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, alla luce della preannunciata collocazione della Regione Puglia in zona gialla, che scaturirà dall’ordinanza del Ministro della Salute di prossima emanazione.
Nel corso dell’incontro, il Prefetto ha evidenziato la necessità di potenziare i dispositivi di controllo del territorio, con il maggior concorso anche delle Polizie Locali, nel prossimo fine settimana, nelle fasce orarie di particolare affluenza e nei luoghi più frequentati dai giovani, al fine di scongiurare il verificarsi di situazioni di criticità dovute ad assembramenti che comunque non sono consentiti.
Il Prefetto ha sottolineato che i continui servizi di presidio del territorio hanno dato modo di gestire situazioni delicate, ma delicato è il passaggio fra zona arancione e zona gialla, perché ciò non dovrà significare un abbassamento della soglia di attenzione, permanendo l’esigenza della massima collaborazione di tutti, cittadini ed operatori economici.
Al termine dell’esame dell’argomento, è stato approfondito con i vertici territoriali delle Forze dell’Ordine, il grave episodio dell’incendio di un chiosco, accaduto la notte scorsa in questo Capoluogo, oggetto di accurate attività investigative.
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