in fase finale di costruzione nell’area dell’ex campo sportivo, è stato già sfregiato dai soliti imbecilli che con colore a spray di colore nero hanno siglato uno dei percorsi di legno presenti nell’area rigenerata. Un atto deplorevole che va ad aggiungersi a quelli perpetrati nelle settimane scorse in altre zone di Mesagne. I vigili urbani stanno facendo di tutto per individuare i colpevoli. Così, come per le volte precedenti qualche aiuto potrebbe giungere dalle telecamere private presenti in zona. Una cosa però è certa: l’ondata di atti vandalici, che si somma a quella della criminalità diffusa, stanno creando in città una situazione sociale piuttosto critica. Sfregiare i manufatti di un parco pubblico prima di essere inaugurato è un’offesa alla città e, naturalmente, una sfida alle istituzioni che sono i garanti dei valori civili di una comunità. L’episodio è stato condannato con fermezza sui social network. “Contro gli incivili non c’è recinzione che tenga – ha scritto Toni - forse è il caso di recintare coloro che commettono questo scempio che, a mio dire, è un reato e come tale deve essere punito”. Preoccupata da questi atti vandalici è Patrizia che ha detto: “Che tristezza, non è possibile, non vorrei essere genitore di questi vandali, non saprei dove nascondermi per la vergogna di aver generato tanta pochezza”. “Il vandalismo è un atteggiamento di autodistruzione, un atto contro la società cui si appartiene e di cui si disconosce in un certo senso l’appartenenza – ha spiegato Giancarlo - atti di vandalismo crescenti denotano che la nostra società non fa abbastanza per i nostri figli tanto che quei figli per “farsi notare” sfasciano, deturpano, schiamazzano”. Ed ha, quindi, concluso: “Non basta recriminare contro i vandali occorrono azioni di prevenzione e di educazione a più livelli: famiglia, scuola, istituzioni. Purtroppo l’esempio che diamo ai nostri ragazzi, ammettiamolo, non è il più delle volte esemplare. Si raccoglie sempre quel che si semina”.
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