Ugo Calò: se le istituzioni non ci tutelano faremo da soli

Marzo 01, 2016 5242

calò ugo 1L’ultimo furto perpetrato dai malviventi a Mesagne

ha abbassato in maniera esponenziale la sicurezza. Fattore che ha fatto scattare nel cittadino la consapevolezza di dover difendere da se i propri beni e i propri cari. E’ il caso di Ugo Calò, giovane bancario, mesagnese che da anni vive con la sua famiglia in campagna in una zona residenziale dove vi sono molte altre famiglie. E’ proprietario, insieme alla moglie, del maneggio “Olympus park”. Tipo gioviale che in ogni modo questo episodio l’ha messo in crisi. La paura che poteva capitare qualcosa d’irreparabile alla sua famiglia è tanta. Com’è tanta la voglia di auto proteggersi. “Ormai abbiamo capito che ci dobbiamo proteggere da soli – ha detto – le istituzioni, anche se sono state sollecitate in tutte queste settimane non hanno fatto nulla. Noi cittadini ci sentiamo impotenti davanti a questi episodi che sono più grandi di noi. L’unica cosa che possiamo fare è di proteggerci da soli”. Ed ha, quindi, aggiunto: “Adesso voglio andare dal sindaco, incontrarlo, partecipargli le nostre preoccupazioni affinché anche lui sia partecipe dei nostri disagi. Stessa cosa farò con le forze dell’ordine. Tutti devono comprendere che abbiamo bisogno di una mano. Questi episodi abbassano notevolmente il livello di civiltà della nostra Mesagne. Lo so che non è giusto dire che vigliamo difenderci da soli ma davanti a questi episodi cosa dobbiamo fare? Inutile dire che in questa lotta ci sentiamo soli”. L’amarezza di Ugo Calò, che ha avuto il coraggio di esternare i suoi pensieri, è la stessa di tutte le altre vittime di questi malviventi che operano con estrema tranquillità. Un commando composto da diversi giovani che arriva, colpisce e svanisce nel nulla. Almeno per ora. Ne sanno qualcosa gli imprenditori della zona industriale e le famiglie che in questi anno sono state vittime di questi individui. E’ ancora vivo l’episodio capitato al medico radiologo, Raffaele De Vincenti, dove tre malviventi lo aspettarono all’uscita della sua abitazione in contrada Torretta e lo sequestrarono per lunghi minuti . Dopo avergli depredato tutto fuggirono senza lasciare traccia.