Mesagne. Un pò di pioggia e la zona Pip va in tilt In evidenza

Marzo 20, 2016 3444

zona industriale - area da adibire a parcheggio pubblico 2La zona industriale di Mesagne scollegata dal mondo nell'era della fibra ottica,

di un mondo che corre veloce, al passo con i tempi, che con un click riesce a fare cose meravigliose. Appunto, si parla, ma la realtà non è questa. Per lo meno nella zona industriale di Mesagne dove è sufficiente un semplice acquazzone per mandare in tilt una centralina telefonica e far saltare il collegamento con il resto del mondo per tante aziende. Per non parlare della strada che diventa un pantano. "L’azienda per la quale lavoro, una importante realtà locale del settore medicale, è senza linea telefonica e priva di linea internet", ha spiegato Cristian Parabita, responsabile del sistema informatico dell'azienda medicale che a seguito della pioggia dei giorni scorsi ha aperto con celerità la pratica di segnalazione di disservizio dal momento in cui ha avuto inizio. "Dopo due giorni, nonostante i ripetuti solleciti, la situazione non è cambiata", ha precisato il responsabile secondo cui "questa situazione non riguardi solo la nostra azienda ma riguardi anche diverse altre piccole realtà allocate nella zona industriale e vicinanze". La conseguenza? "Danni non indifferenti alla produttività legati ai disservizi, per molte aziende - ha continuato l'esperto -. Non è certo la prima volta che succede. Un problema che perdura da anni, e si alternano periodi di funzionamento a periodi con problematiche tecniche varie. Sembra una maledizione ma in realtà è altro". Ed ha, quindi, precisato: "Basta una pioggia o un temporale per far crollare la rete. Probabilmente perché cabine, collegamenti e cavi sono fragili e insufficienti a garantire servizi qualitativamente alti". Così, se da una parte il Paese chiede di produrre, per uscire dalla crisi, dall’ altra non si offrono gli strumenti minimi per produrre oltre tutto strumenti che “nel nostro Paese “privatizzato” si pagano, e costano più di quello che in realtà valgono", ha fatto notare Parabita per i quali i servizi dovrebbero essere all’avanguardia. "Invece - ha concluso - non possono esserlo perché gli investimenti non ci sono stati per anni. Soldi buttati al vento per servizi di qualità elevata forniti solo a parole. Gli impianti sono sempre gli stessi. Tante parole ma i fatti raccontano che abbiamo impianti paragonabili a quelli del terzo mondo o forse anche peggiori".