Redazione

CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA,  CON -25% ORZO ANCHE IN PUGLIA È SOS BIRRA MADE IN ITALY; SICCITA’ TAGLIA RACCOLTI

Con la siccità che ha tagliato il raccolto di orzo anche in Puglia di oltre il 25%, è a rischio la birra made in Italy, per cui risultano sempre più necessarie misure di sostegno alle imprese per tutelare un settore dalle elevate potenzialità. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia, sulla base dei dati ISTAT, in occasione della Giornata nazionale del luppolo italiano organizzata da Coldiretti e Consorzio Birra Italiana, con produttori provenienti da tutta Italia giunti a Palazzo Rospigliosi a Roma, dove è stata allestita una grande esposizione sulle tante varietà di luppolo coltivato nelle regioni italiane, simbolo della biodiversità e dell’agricoltura Made in Italy.

Il 2024 ha confermato le preoccupazioni sugli effetti del clima sui raccolti, con l’assenza di pioggia che ha penalizzato l’orzo, facendo drasticamente calare le rese, pur se il prodotto si presenta comunque di ottima qualità. Un fattore che rischia di diventare strutturale, mettendo in pericolo la crescita della filiera della birra 100% italiana dal campo alla tavola che sul territorio nazionale sta già vedendo lo sviluppo di esperienze importanti. Basti pensare al caso della Sardegna dove è stato avviato il primo progetto di filiera della birra, voluto da Coldiretti e dal Consorzio Birra Italiana per rilanciare la produzione brassicola sull’isola e creare un modello replicabile in altre regioni, con il coinvolgimento di 20 birrifici locali, un produttore di luppolo e una cooperativa di produttori di cereali.

Con l’Italia costretta ad importare il 65% del suo fabbisogno di malto d’orzo, ci sono dunque le condizioni per sostenere la crescita della filiera agricola dando alle aziende agricole una opportunità di diversificazione colturale delle produzioni, come sta avvenendo nel caso del luppolo, l’altro ingrediente fondamentale e simbolo della della birra. Nell’ultimo periodo si sta, infatti, assistendo a una sempre maggiore professionalizzazione di questo tipo di coltivazione, grazie anche all’azione del Consorzio Birra Italiana con il coinvolgimento di cooperative specializzate nella lavorazione.

Per fare ciò, servono adeguate misure di sostegno a favore delle aziende, colpite dalle avversità atmosferiche ma anche da un aumento dei costi che è diventato strutturale nonostante la discesa dell’inflazione, riducendo i margini di reddito. Importante in tale ottica sarebbe il ripristino della riduzione sull’accisa per i microbirrifici, decaduto lo scorso anno. Occorre poi sviluppare soluzioni di Agricoltura 5.0 per contenere gli impatti del cambiamento climatico, anche sviluppando la ricerca genetica per sperimentare nuove varietà più resistenti.

La filiera della birra italiana artigianale vede oggi quasi 1200 birrifici in tutta Italia, di cui circa ¼ è agricolo, ovvero produce da sé le materie prime necessarie, secondo l’analisi del Consorzio Birra Italiana, con una percentuale in costante crescita.

Al netto delle difficoltà causate da clima e dall’impatto delle crisi internazionali sui costi di produzione, la birra artigianale è entrata sempre più nelle case degli italiani, con una produzione di 48 milioni di litri, di cui quasi 3 milioni di litri destinati all’export e, un valore di oltre 430 milioni di euro sul mercato del fuori casa, garantendo 92.000 posti di lavoro tra addetti diretti e indiretti.

Peraltro, secondo l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, il 60% degli intervistati preferisce birra prodotta con ingredienti 100% Made in Italy, e in particolare il luppolo italiano risulta particolarmente apprezzato tra chi sceglie prodotti sostenibili. Da qui la necessità di comunicare ai consumatori i valori insiti nel prodotto italiano, estendendo la presenza della birra artigianale sui mercati, dalla grande distribuzione così come nei ristoranti e negli agriturismi.

Ma cresce anche il fenomeno del birraturismo con quasi un viaggiatore su cinque che ha visitato un birrificio o partecipato a eventi dedicati nell’ultimo anno, secondo un’indagine di Coldiretti e del Consorzio Birra Italiana. Una nuova frontiera del turismo esperienziale trainato proprio dalle birre artigianali.

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In continuità con quanto proposto negli anni precedenti, prosegue anche quest’anno l’appuntamento con “Le Vie di San Martino a Francavilla Fontana”. La Manifestazione, a cura del DUC Città degli Imperiali, è organizzata in stretta collaborazione con il Comune di Francavilla Fontana e con il sostegno delle associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio, tutti soggetti promotori del Distretto Urbano del Commercio.In continuità con quanto proposto negli anni precedenti, prosegue anche quest’anno l’appuntamento con “Le Vie di San Martino a Francavilla Fontana”. La Manifestazione, a cura del DUC Città degli Imperiali, è organizzata in stretta collaborazione con il Comune di Francavilla Fontana e con il sostegno delle associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio, tutti soggetti promotori del Distretto Urbano del Commercio.Il tutto si svolgerà nella giornata di San Martino, ovvero lunedì 11 novembre, a partire dalle ore 17.00, lungo le vie commerciali del centro, in particolare su Via Roma e Corso Umberto.La novità di quest’anno è il coinvolgimento attivo dei negozi del centro, i quali ospiteranno al loro interno un percorso alla scoperta delle calde note di gusto offerte dai vini delle cantine del Territorio. Ad ogni tappa i visitatori incontreranno un sommelier dell’Ais Puglia, pronto a guidarli fra gli aromi, i sapori e le sfumature delle degustazioni enologiche offerte dal DUC.Il percorso fra shopping e vino avverrà in una cornice più ampia di intrattenimenti per famiglie, le degustazioni saranno disponibili anche all’esterno e il tutto sarà accompagnato dall’immancabile animazione per bambini con mascotte, truccabimbi e tanto divertimento per passare insieme una lieta serata di San Martino nel cuore della città.

Segue l’elenco delle attività commerciali dove sarà possibile vivere le esperienze enologiche:

•OTTICA PADULA – VIA ROMA 108•TECNONET COMPUTERS – VIA ROMA, 77•LO SPAZIO DEL CUORE – VIA ROMA, 96•MARISA GIOIELLI – VIA ROMA, 47•CURTO PROFUMERIA – VIA ROMA, 94•SORBINO – VIA ROMA, 69•AR GIOIELLI – VIA ROMA, 14•OTTICA ZULLINO – VIA ROMA

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Nella serata del 7 novembre, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza della provincia di Brindisi hanno effettuato una incisiva attività di prevenzione e repressione dei reati, con un potenziamento dei dispositivi di sicurezza nei Comuni di Cisternino e Villa Castelli.

L’attività rientra nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio, fortemente voluti negli ultimi mesi dal Questore Giampietro Lionetti e condivisi dal Prefetto Luigi Carnevale e dai Comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, al fine di garantire una presenza sempre più pregnante delle forze dell’ordine in tutti i Comuni della provincia di Brindisi.

Al fine di prevenire il compimento di azioni illegali, personale della Questura, della Polizia Stradale, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con la collaborazione dell’ASL e dell’Ufficio dei Monopoli, ha controllato 9 attività commerciali ed identificato quasi 200 persone. Durante il controllo di circa 100 veicoli, sono state contestate 7 sanzioni al codice della strada e ritirata una patente di guida per guida in stato di ebrezza.

Ad alcune attività commerciali sono state elevate sanzioni amministrative e contestate violazioni previste dal Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza. Sono, inoltre, al vaglio della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura le licenze di alcune attività gestite da soggetti privi dei requisiti morali previsti dalla normativa di settore.

Chiusi 2 circoli ricreativi per l’accertata grave situazione igienico-sanitaria ed elevata a carico del titolare di un pub una sanzione amministrativa di €10mila per la presenza di derrate alimentari scadute.

Durante i controlli sono stati sequestrati circa 20 grammi di marijuana, bilancini elettronici di precisione ed altro materiale destinato al confezionamento dello stupefacente, denunciando, in stato di libertà, il detentore: un pregiudicato di Cisternino.

Vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più. Ma per la Polisportiva Bozzano Brindisi, questa stagione potrebbe essere quella della definitiva consacrazione a livello nazionale di un progetto che finora ha già regalato tante soddisfazioni.  L’unica società brindisina presente nel panorama Fip regionale, infatti, si presenta ai nastri di partenza dei campionati U14 e U15, forte di trionfi che, di fatto, saranno solo il punto di partenza per migliorarsi ancora. Tra pochissimi giorni si torna in campo, e le due formazioni biancazzurre allenate entrambe da coach Rosaria Balsano saranno, di fatto, le squadre da battere. La novità di quest’anno è nella formula: abolito il girone unico (che consentirà di eliminare le alcune infrasettimanali trasferte, dispendiose a livello fisico ed economico) si ripartirà il campionato in due gironi con partite all’italiana di andata e ritorno, e poi playoff incrociati tra le squadre classificatesi ai primi posti dei due raggruppamenti. L’Under15 è formata prevalentemente dalle ragazze che, nel giugno scorso, si laurearono campionesse regionali U14 al termine di una Final Four perfetta, che mise in mostra le buone individualità brindisine, e il lavoro in palestra e soprattutto nella testa compiuto dalla vulcanica trainer. La squadra biancazzurra esordirà lunedì 11 sera al PalaMelfi contro il quotato Nardò. Le più piccole, invece, saranno quest’anno nel campionato Under 14, e dopo i buoni risultati a livello regionale conseguiti nella stagione appena passata, sono pronte  a ricominciare a stupire. Per un gioco del destino, il calendario ha voluto mettere come primo match stagionale, quello che è stato l’ultimo match del torneo scorso: Polisportiva Bozzano – SBL Lecce, infatti è stata la finalissima per il titolo che Lafuenti e compagne, conquistarono al termine di una partita tiratissima. Risultati importanti che, tra l’altro, sono confermate dall’attenzione dei tecnici federali. Infatti, le giovanissime Matilde De Lorenzis, Helena Lafuenti e Ginevra Marinelli faranno parte della rappresentativa pugliese che dal 15 al 17 novembre parteciperà alla prestigiosa “Umbria Academy Cup”, torneo nazionale che mette in vetrina i migliori talenti del basket femminile italiano. Un inizio di stagione sotto i migliori auspici, per la società presieduta da Antonio Manfreda.

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Dal 14 al 16 novembre nell’hotel Monte Sarago di Ostuni in programma l’ottava edizione dell’evento “Update in malattie respiratorie. La pneumologia nella città bianca”. Presidenti del congresso sono Dario Olivieri, docente nella Scuola di specializzazione in Malattie respiratorie dell’Università di Parma e Giuseppe Valerio, già primario di Pneumologia a Ostuni e San Pietro Vernotico e docente nell’Università di Bari. Responsabile scientifico dell’evento è Pietro Pierluigi Bracciale, direttore Unità operativa di Pneumologia e terapia semintensiva respiratoria dell’ospedale di Ostuni.

All’inaugurazione giovedì 14 novembre alle 15.30 interverranno il direttore generale della Asl Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli e il direttore amministrativo Loredana Carulli. Nella tre giorni saranno trattate le principali malattie respiratorie - patologie ostruttive bronchiali e infettive polmonari, interstiziopatie polmonari, neoplasie polmonari, insufficienza respiratoria - attraverso un approccio interattivo e multidisciplinare. Uno spazio sarà dedicato alla pandemia da Coronavirus e ai cambiamenti che ha portato nello stile di vita.   

“Le malattie respiratorie – spiegano gli organizzatori - sono ai primi posti per morbidità, mortalità e costi sociali. Negli ultimi anni la comunità scientifica pneumologia è stata sempre più orientata nello studio dell’interazione tra apparato respiratorio e organismo in toto rispetto allo studio del polmone come organo singolo. Lo scopo di questa iniziativa è proprio quello di fare il punto sulle reali possibilità diagnostiche, terapeutiche, sulle possibilità applicative future per poter meglio comprendere l’insorgenza ed il divenire delle malattie broncopolmonari e poter intervenire in modo tempestivo ed efficace sia in termini di prevenzione che di terapia”.  

L’evento ha il patrocinio di Asl Brindisi, Associazione italiana pneumologi ospedalieri, Chest (American College of Chest Physicians), Ordine dei medici di Brindisi e Comune di Ostuni.

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Sarà presentato oggi presso il Gazometro di Roma il Calendario 2025 della Polizia di Stato, alla presenza del Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi  e del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani.

Il progetto fotografico di quest’anno porta la firma di Eolo Perfido, maestro della street photography e fotografo di fama internazionale, che ha immortalato con il suo obiettivo il lavoro quotidiano della Polizia di Stato.

In un suggestivo bianco e nero, Perfido ha saputo raccontare non solo le attività operative, ma anche  momenti più intimi,  gli scambi di sguardi e le interazioni con i cittadini, che rafforzano il legame della Polizia con la comunità. Un lavoro che celebra il motto dell’istituzione: “esserci sempre”, come parte integrante e attiva del tessuto sociale.

L'intero ricavato delle vendite sarà destinato a scopi benefici: una parte sosterrà il Piano Marco Valerio, un progetto che aiuta le famiglie dei poliziotti con figli affetti da gravi patologie, mentre l’altra contribuirà a finanziare l'iniziativa “School in a Box” del Comitato Italiano per l'UNICEF finalizzato a garantire il diritto all’istruzione anche nei contesti di crisi, fornendo strumenti  essenziali per l’apprendimento.

L'evento  condotto da Eleonora Daniele, vedrà la partecipazione di illustri personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Bruno Vespa, Beppe Vessicchio, Gigi Marzullo e Alessandro Siani.

La novità di quest'anno è la possibilità di acquistare il Calendario 2025  sulla piattaforma Amazon.

Per maggiori informazioni  è possibile visitare il sito ufficiale.

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SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, PIOGGIA È MIRAGGIO CON -72% ACQUA NEGLI INVASI; CLIMA TAGLIA DIETA MEDITERRANEA

Continua ad essere un miraggio la pioggia in Puglia, con i quantitativi di acqua negli invasi artificiali scesi a 36,76 milioni di metri cubi d’acqua, pari a  -72% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, uno scenario che si aggrava pesantemente ai danni dell’agricoltura pugliese che perde così quasi il 50% del cibo e dei prodotti simbolo della Dieta Mediterranea. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio sulle risorse idriche dell’ANBI, che registra una ulteriore perdita di acqua nei 4 invasi artificiali del foggiano, ma è altrettanto grave la situazione nelle altre aree della regione dove non piove e i campi sono a secco.

Anche ottobre è risultato – aggiunge Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Copernicus climate change service (C3s) - il secondo più caldo mai registrato a livello globale dopo quello del 2023, con temperature superiori di 1,65°C rispetto ai livelli preindustriali, diventando così il 15esimo mese degli ultimi 16 in cui le temperature medie hanno superato il limite di +1,5°C.

Preoccupa molto l’allungamento della fase vegetativa delle piante a  causa del caldo perdurante fuori stagione – sottolinea la Coldiretti regionale - con il rischio di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile successivo abbassamento delle temperature e la conseguente diminuzione del potenziale produttivo delle coltivazioni, ma danni sta causando anche l’umidità su verdure e ortaggi.

Con le temperature sopra la media per gli ortaggi e le semine – denuncia Coldiretti Puglia – sono balzati alle stelle i costi di carburante per l’irrigazione e in difficoltà per l’allarme siccità fuori stagione sono in realtà tutte le colture in campo a causa della maturazione contemporanea delle verdure.

Una situazione preoccupante in Puglia – sottolinea la Coldiretti Puglia - dove a causa della siccità grave del 2024  si registrano raccolti dimezzati dalle ciliegie al grano, dal miele fino alle olive. Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare è l’andamento della campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo di oltre il 40% delle quantità rispetto all’anno scorso.

Ma nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche – precisa la Coldiretti Puglia – per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo, come avviene peraltro nelle città dopo sono ancora diffuse zanzare e mosche. Una conferma del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola.

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Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di non colpevolezza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

 

La Polizia di Stato di Brindisi, la scorsa notte, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Lecce, a carico di 2 soggetti ritenuti responsabili del reato di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore locale.

 

Il provvedimento cautelare eseguito rappresenta l’epilogo degli ulteriori approfondimenti investigativi che, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, la Squadra Mobile della Questura di Brindisi e la S.I.S.C.O. di Lecce, hanno effettuato a seguito degli arresti avvenuti lo scorso 11 ottobre nei confronti di 4 soggetti, 3 dei quali noti esponenti del “clan dei mesagnesi”, sodalizio riconducibile alla Sacra Corona Unita, che avevano avvicinato un locale imprenditore avanzando una richiesta estorsiva, pena l’impossibilità di proseguire la propria attività lavorativa nel territorio assoggettato al loro controllo.

 

Ai fini dell’accertamento dei fatti, di fondamentale importanza era stata la collaborazione dell’imprenditore, il quale, nonostante la caratura criminale dei soggetti che lo avevano intimidito, si era rivolto agli investigatori della Polizia di Stato sporgendo formale denuncia. Gli elementi forniti dallo stesso, opportunamente suffragati da servizi di osservazione, anche mediante l’utilizzo di telecamere, nonché per il tramite di attività d’intercettazione telefonica, avevano permesso di cristallizzare il verificarsi di tre incontri, presso l’abitazione di campagna dell’intermediario, nel corso dei quali gli indagati avevano rappresentato all’imprenditore che per continuare a svolgere la propria attività lavorativa avrebbe dovuto corrispondere la somma di duecentomila euro oltre che assumere una persona da loro indicata, poiché anche loro “dovevano stare bene”. Il giorno fissato per la consegna di una prima tranche della somma di denaro, pari a ventimila euro, a fronte della mancata presentazione all’incontro da parte dell’imprenditore presso l’abitazione dell’intermediario, gli indagati, inconsapevolmente monitorati a distanza dagli investigatori della Polizia di Stato, si erano recati presso il cantiere ove l’imprenditore stava svolgendo la propria attività lavorativa, effettuando diversi transiti, con brevi soste, a bordo di un’autovettura con chiaro atteggiamento intimidatorio.

 

Al fine di rafforzare il quadro probatorio a carico degli odierni arrestati, già ampiamente coinvolti nelle fasi dell’avvicinamento all’imprenditore e dei successivi incontri, di fondamentale importanza sono risultate le attività di intercettazione grazie alle quali sarebbe stato possibile accertare la loro consapevolezza in merito alla richiesta estorsiva esplicitamente avanzata all’imprenditore dai quattro soggetti già arrestati lo scorso 11 ottobre.

 

Il percorso investigativo tracciato dalla Polizia di Stato in una ulteriore informativa di reato, ha permesso alla D.D.A. di Lecce di ottenere le misure cautelari in carcere eseguite nella giornata odierna.

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ECCO LA VALTUR BRINDISI: GRANDE REAZIONE DI SQUADRA NELLA NETTA VITTORIA A CREMONA.

PUNTEGGIO FINALE 81-97 IN FAVORE DEI BIANCOAZZURRI AL PALA RADI DI CREMONA.
Reazione doveva essere e grande reazione di squadra è stata. Il segnale che tutto il mondo biancoazzurro attendeva è arrivato nella trasferta a Cremona, dove la Valtur Brindisi ha dominato il match sin dalla palla a due mostrando il suo miglior volto da inizio stagione. Tutti protagonisti per una prestazione pressoché perfetta, sei uomini in doppia cifra a referto, vittoria ipotecata nel primo tempo in cui il team di coach Bucchi realizza ben 61 punti, quasi al pari dei 66 totali di pochi giorni fa in occasione della sconfitta di Cento. Fermata la striscia di quattro sconfitte consecutive, Brindisi centra la seconda vittoria in campionato. MVP del match Ivan ‘El Condor’ Almeida a segno con 20 punti, 5/8 da tre, 6 assist, 2 rimbalzi e un recupero in 30 minuti di gioco.  
 
Calzavara-Allen-De Vico-Almeida-Del Cadia il quintetto iniziale scelto da coach Piero Bucchi. I primi sei punti dei biancoazzurri sono a firma di De Vico a cui segue Almeida, a segno con due triple consecutive per il mini break sul 12-21 dopo sei minuti di gioco. La reazione dei padroni di casa arriva da Brown autentico trascinatore con quattro canestri dalla lunga distanza dando vita ad un primo quarto ad alto ritmo e percentuali molto alte dal campo. L’atleta americano realizza 14 punti ma Brindisi risponde colpo su colpo trovando dalla panchina l’ottimo apporto di Radonjic (8 punti personali) chiudendo il primo quarto a spron battuto a quota 30. Arletti apre il secondo parziale con ben sette punti consecutivi permettendo alla Valtur di raggiungere la doppia cifra di vantaggio (25-39). Arriva anche il momento di Allen per il grande allungo Valtur fino al +20 sul finire dei primi venti minuti giocati alla perfezione (41-61). Al rientro in campo Almeida si fa apprezzare per assist e giocate spettacolari che valgono il massimo vantaggio di +27 (45-72). La Juvi di puro orgoglio reagisce per un break 14-7 di fine terzo periodo chiuso sul 59-81. Ultimo quarto di gestione per la Valtur che può finalmente tornare a sorridere e gioire per una meritata vittoria.
 
Prossimo turno di campionato, domenica 10 novembre ore 18:00 in casa al PalaPentassuglia contro l’Apu Old Wild West Udine. Biglietti in vendita a partire da €14 al New Basket Store, online su Vivaticket e nei punti vendita abilitati.
 
IL TABELLINO
 
JUVI CREMONA-VALTUR BRINDISI: 81-97 (23-30, 41-61, 59-81, 81-97)
 
JUVI CREMONA: Brown 23 (2/4, 4/8), Polanco 18 (3/4, 1/3, 1 r.), La torre 3 (1/1, 0/1, 4 r.), Barbante 7 (2/5, 1/3, 4 r.), Morgillo 16 (7/12, 4 r.), Tortu 12 (5/8, 0/1, 9 r.), Massone 10 (2/3, 4/8, 6 r.), Bertetti (0/2, 0/1, 1 r.), Zampogna 2 (1/2, 0/1, 1 r.), Massone (0/2, 0/1, 1 r.), Giombini (0/1, 2 r.), Frigerio ne. Coach: Bechi.
 
VALTUR BRINDISI: Laquintana 10 (3/5, 0/3, 3 r.), Arletti 12 (2/2, 2/2, 4 r.), Del Cadia 11 (4/5, 4 r.), Fantoma (0/1, 1 r.), De Vico 10 (4/6, 0/2, 4 r.), Radonjic 8 (1/1, 2/4, 2 r.), Calzavara 7 (1/6, 1/4, 2 r.), Allen 11 (4/7, 1/1, 7 r.), Ndzie 6 (2/3, 7 r.) Ameida 20 (0/2, 5/8, 2 r.). Coach: Bucchi.
 
ARBITRI: Foti – Berlangieri – Castellano. 
NOTE - Tiri liberi: Cremona 21/24, Brindisi 22/27. Perc. tiro: Cremona 27/60 (6/19 da tre, ro 9, rd 20), Brindisi 32/62 (11/24 da tre, ro 12, rd 25).
 

Ieri mattina la città di Mesagne era una bolgia di auto a causa dei lavori stradali che stanno interessando gran parte del tessuto urbano. In particolare le maggiori criticità si stanno verificando su via Nino Bixio, dove il transito dei mezzi resta spesso bloccato a causa dei posteggi selvaggi. Tante le imprecazioni da parte degli automobilisti contro chi, pur essendo preposto istituzionalmente, ha difficoltà a gestire la viabilità alternativa. Ieri la coda andava da via Marconi a piazzale San Michele Arcangelo. A causa dei lavori che si stanno svolgendo su via Marconi, chi entra in Mesagne e viaggia in direzione Brindisi all’altezza del plesso scolastico “Carducci” deve svoltare a sinistra per prendere via Nino Bixio, immettersi su via Carmine, proseguire su via Ugo Granafei e infine raggiungere piazza Vittorio Emanuele per proseguire verso Brindisi. Ed è proprio su via Bixio e piazzale San Michele che si creano le maggiori difficoltà con intralci di traffico, piuttosto pericolosi, a causa della auto che posteggiano sia su entrambi i lati sia in maniera selvaggia. In parole povere dove capita. Peraltro, questa zona è altamente frequentata poiché vi sono gli avventori del locale presente in villetta Europa, i clienti di una banca, i soci del polivalente Bardicchia, i clienti degli ambulanti e commercianti, l’utenza dell’ufficio postale e come se non bastasse vi sono tre plessi scolastici. Nello scorso mese di settembre la polizia locale aveva disposto il divieto di parcheggio su un lato di via Bixio e di piazzale San Michele Arcangelo per permettere alle auto di avere un maggiore spazio di transito ed evitare ingorghi. Ma i soliti incivili posteggiavano ugualmente le auto sul tratto inibito dal divieto di posteggio tanto che gli agenti della polizia locale erano intervenuti più volte multando gli automobilisti poco attenti alle norme comportamentali.

Questi a loro volta avevano protestato in Comune per essere stati redarguiti economicamente dagli agenti. Il risultato è stato che i divieti di posteggiare nel tratto di via Bixio sono stati tolti e di conseguenza si sono riformati gli ingorghi. Il tutto alla faccia della civiltà. Dove l’ingordigia di pochi ha prevalso sul bene comune. “Mesagne è ingovernabile per il traffico – hanno spiegato alcuni cittadini che ieri mattina si sono trovati nella bolgia del traffico -. Su via Marconi i lavori proseguono e sono ormai davanti al bar Fantasia, quindi il traffico è deviato su via Bixio, dove incomprensibilmente hanno rimosso il divieto di sosta sul lato destro creando delle code interminabili”. Non è tutto poiché anche su via Irpinia, via Pacinotti si procede su una corsia di marcia regolata da un semaforo. “Ad aggravare la situazione – hanno aggiunto alcuni pedoni – ci sono i parcheggi selvaggi nei luoghi cruciali che determinano delle situazioni veramente critiche.  Naturalmente in queste situazioni di emergenza si constata la totale assenza di chi è preposto al controllo della viabilità. È una vergogna”. Sulla vicenda è intervenuta la consigliera comunale con delega ai Lavori pubblici, Miriam Solimeo. “Sono lavori urgenti che devono essere completati quanto prima – ha spiegato la consigliera Solimeo – purtroppo si creano queste situazioni imbarazzanti che dobbiamo cercare di risolvere al meglio”.

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