Redazione

SuperEnalotto, la fortuna fa tappa in Puglia: centrato un “5” da oltre 18 mila euro. La Puglia si conferma vincente grazie al SuperEnalotto: nel concorso del 1 ottobre, come riporta Agipronews, è stato centrato un “5” da 18.775,93 euro. La giocata vincente è stata centrata nel tabacchi di viale Magna Grecia 331 a Taranto. Intanto il Jackpot cresce ancora tanto da toccare quota 282,4 milioni di euro che saranno in palio nella prossima estrazione. L'ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone (FM), mentre in Puglia l’ultimo "6" è quello da 26 milioni di euro realizzato a gennaio del 2014, a Bari.

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Prenderanno il via il prossimo venerdì 7 ottobre presso il CiaiaLab – Laboratorio Urbano di Fasano, una serie di tre incontri aperti, denominati “SUI GENERIS”, sul tema della maternità, organizzati dall’assessorato alle Pari Opportunità.

«Con impegno e perseveranza riprendono in città gli incontri afferenti alla collana "Sui Generis" su tematiche sensibili al fine di offrire pari opportunità di accesso ad informazioni utili nonché ad una rete di contatti necessari per affrontare momenti delicati della propria vita -  ha dichiarato l’assessore Cinzia Caroli - Gli incontri saranno diversi e strutturati in vari cicli, si parte (sulla scia anche di molte richieste che provengono dai cittadini) con  tre incontri dedicati alle giovani mamme ed ai giovani papà su  temi relativi alla prima infanzia. L'obiettivo è quello di supportare i genitori ed in particolare le mamme in dolce attesa in un periodo bello ma anche molto complesso per loro. Si continuerà con altri incontri su temi sensibili che annunceremo a breve.

Gli incontri, organizzati dall'amministrazione comunale, sono rigorosamente gratuiti ed aperti a tutti.

Ringrazio di vero cuore tutti gli esperti che a loro volta gratuitamente hanno messo a disposizione di tutti la loro professionalità ed esperienza».

Questo il calendario del primo ciclo di eventi SUI GENERIS:

  • venerdì 7 ottobre presso il CiaiaLab – Laboratorio Urbano alle 18:00 il primo incontro dal titolo «L’ALLATTAMENTO. UN DONO DA RISCOPRIRE E CONDIVIDERE. Interverranno l’assessore alle Pari Opportunità Cinzia Caroli, il pediatra Franco Mastro, l’ostetrica del Consultorio familiare di Fasano Filomena Olive, la «mamma alla pari» Benedetta Olive e la logopedista Cristina Milella.
  • Venerdì 4 novembre presso il CiaiaLab – Laboratorio Urbano alle 18:00 il secondo incontro dal titolo AUTOSVEZZAMENTO O SVEZZAMENTO TRADIZIONALE. Interverranno l’assessore alle Pari Opportunità Cinzia Caroli, il pediatra Franco Mastro, la logopedista Cristina Milella e la dietista e nutrizionista Doriana Loprete.
  • venerdì 2 dicembre presso il CiaiaLab – Laboratorio Urbano alle 18:00 il terzo incontro dal titolo ALIMENTAZIONE INFANTILE TRA FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE. Interverranno l’assessore alle Pari Opportunità Cinzia Caroli, il pediatra Franco Mastro, la dietista e nutrizionista Doriana Loprete e lo psicologo Orazio Rubino.

CARO BOLLETTE: COLDIRETTI PUGLIA, ENERGIA (+220%) COSTA 1,4 MLD AD AGRICOLTURA; AUTUNNO CALDO PER AZIENDE, FRANTOI E SERRE. A rischio chiusura oltre 20mila le aziende agricole pugliesi, quasi un terzo del totale (34%). L’aumento dei costi energetici e delle materie prime spinto dalla guerra in Ucraina ha determinato l’impennata dei costi di produzione per l’insieme delle aziende agricole che supera 1,4 miliardi di euro, con una stangata del +220% della bolletta di energia elettrica ed il rischio chiusura per oltre 20mila le aziende agricole pugliesi, quasi un terzo del totale (34%), che si trovano oggi costrette a produrre in perdita a causa dei rincari e delle speculazioni. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, con le aziende agricole e agroalimentari della trasformazione messe alle strette dalle bollette di luce e gas e dai costi di produzione ormai più che raddoppiati da mesi.

Un bilancio pesante che nell’estate ha gravato sugli agriturismi e sulle spese per la gestione e l’irrigazione di fattorie e stalle, ma che con l’arrivo dell’autunno pesa in maniera preoccupante su frantoi e serre anche per il l’aumento esponenziale dei prezzi del gas – denuncia Coldiretti Puglia - con la bolletta del bimestre schizzata alla stelle, mentre le aziende agricole, agrituristiche e agroalimentari fanno i conti con spese di energia, carburante, mangimi per l’alimentazione degli animali ormai insostenibili.

Il risultato è che – sottolinea la Coldiretti Puglia - più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo le elaborazioni del Crea.

Uno tsunami si è abbattuto sulle aziende agricole con rincari delle bollente dell’energia elettrica, per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari che stanno mettendo in crisi i bilanci. Nelle campagne – continua la Coldiretti regionale – si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. In difficoltà è però l’intera filiera che si è trovata a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi come il vetro, che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.

I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola come evidenziato anche dalla studio di Confindustria. Nel sistema agricolo – spiega la Coldiretti - i consumi diretti di ener­gia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiret­ti ci sono quelli che derivano da fitosani­tari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti Puglia – in­genti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origi­ne animale e vegetale, funzionamen­to delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle e capannoni rurali fino alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano che va sostenuto adeguatamente.

Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro anche con lo sviluppo di alternative energetiche che offre il settore agricolo, dal fotovoltaico su tetti di stalle, serre e aziende agricole, senza consumo di suolo al biometano, quando – conclude la Coldiretti Puglia - la produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali.

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I ministeri della Cultura e dell’Istruzione nei giorni scorsi hanno pubblicato l’elenco dei vincitori del Bando nazionale “Il cinema e l’Audiovisivo a Scuola”. Tra i 150 soggetti promossi, il “Meff School Lab” di Mesagne ammesso a finanziamento con un ottimo punteggio e per un importo di oltre 65mila euro.

Il progetto - ideato da Floriana Pinto, direttrice artistica del MEFF - Messapica Film Festival e realizzato dall’associazione culturale Blue Desk in partenariato col Comune di Mesagne – ha vinto la sezione “Bando di Rilevanza Territoriale” con una proposta di percorso formativo che collega due scuole secondarie della Puglia e due del Lazio per l’anno scolastico 2022/23. Le iniziative si svolgeranno in Puglia presso l’istituto superiore “Epifanio Ferdinando” e la Scuola media “Materdona-Moro” di Mesagne e nel Lazio presso l’istituto superiore “Giorgio Ambrosoli” e la Scuola media “La Giustiniana” di Roma.

“Questa notizia è per noi motivo di grande orgoglio - dice Floriana Pinto - innanzitutto perché ci permette di dare continuità a un percorso che abbiamo iniziato un anno fa e in cui con l’Amministrazione Comunale abbiamo fortemente creduto, e poi perché viene riconosciuta la qualità e la continuità con cui Blue Desk realizza progetti cinema nelle scuole da oltre quindici anni”. Tra attività che vedranno protagonisti studenti e studentesse, laboratori di alfabetizzazione al linguaggio audiovisivo, proiezioni, incontri con professionisti del settore, workshop di scrittura, realizzazione di cortometraggi, giuria giovani, un’arena estiva interamente curata dai più giovani. “La notizia è doppiamente positiva – spiega il sindaco Antonio Matarrelli -  perché incide sulla crescente credibilità di un festival che nasce e si svolge a Mesagne e perché permette di arricchire con esperienze di scambio interregionale le azioni del Meff orientate a promuovere la didattica del linguaggio cinematografico tra i ragazzi, un target che ci sta particolarmente a cuore”.

I risultati finali del percorso, che include un approccio teorico e pratico al mondo dell’ audiovisivo, saranno presentati in occasione della V edizione del Messapica Film Festival in programma il prossimo luglio a Mesagne. Sono partner Apulia Film Commission e Istituto Luce.

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Dati del giorno: 02 ottobre 2022

954
Nuovi casi
16.273
Test giornalieri
5
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 295
Provincia di Bat: 40
Provincia di Brindisi: 120
Provincia di Foggia: 105
Provincia di Lecce: 267
Provincia di Taranto: 109
Residenti fuori regione: 16
Provincia in definizione: 2
12.173
Persone attualmente positive
110
Persone ricoverate in area non critica
6
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.481.065
Casi totali
12.733.034
Test eseguiti
1.459.801
Persone guarite
9.091
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 477.256
Provincia di Bat: 127.485
Provincia di Brindisi: 140.004
Provincia di Foggia: 209.390
Provincia di Lecce: 305.092
Provincia di Taranto: 201.147
Residenti fuori regione: 15.641
Provincia in definizione: 5.050

FESTA NONNI: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCONO PIÙ CHE NEL RESTO D’ITALIA +36%; SOSTENGONO BILANCIO DOMESTICO. 

Al Villaggio a Milano e nei mercati di Campagna Amica a Monopoli e a Lecce ecco i trucchi taglia bollette. 

​Dalle antiche ricette antispreco ai consigli per la casa fino ai segreti dell’orto arrivano i trucchi dei nonni contadini per aiutare a risparmiare e fronteggiare il caro bollette che impatta sul carrello della spesa, aumentata a settembre dell’11,5%.​ E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione della Festa dei Nonni celebrata al Villaggio di Milano e nei mercati di Campagna Amica a Monopoli in provincia di Bari e a Lecce,​ dove sono stati svelati i segreti della tradizione rurale per affrontare la crisi a tavola e non solo.​ In Puglia il numero di anziani cresce più che nel resto d’Italia – aggiunge Coldiretti Puglia - con 891mila residenti con più di 64 anni, mentre i grandi anziani con 85 anni e più che passano da 96 mila a 131 mila con +36,1%, un patrimonio di esperienza da tutelare.

Oltre a sostenere il bilancio domestico in più di una famiglia su tre – sottolinea Coldiretti – l’esperienza degli over 70 può essere di grande aiuto per affrontare un momento di drammatica difficoltà come quella attuale.

Le numerose ricette antispreco della tradizione contadina italiana sono una ottima soluzione, ad esempio, per non gettare nella spazzatura gli avanzi. Molti dei piatti più tradizionali afferma la Coldiretti – hanno origine proprio dall’esigenza di non sprecare cibo come – prosegue la Coldiretti – la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta. Si possono preparare delle ottime polpette – sottolinea la Coldiretti – recuperando della carne rimasta semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio oppure la frittata di pasta per rivitalizzare gli spaghetti del giorno prima e ancora la pizza rustica per consumare le verdure avvolgendole in croccante sfoglia. Se avanza del pane, si può optare per la classica panzanella mettendo semplici ingredienti presenti in ogni casa, come pomodoro olio e sale per arrivare alla tradizionale ribollita che utilizza elementi poveri come fagiolo, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo. Anche la frutta – ricorda la Coldiretti – può rivivere se caramellata o diventare marmellata oppure macedonia.

Ma la tradizione rurale insegna anche a usare come ingredienti anche quelle parti della preparazione dei cibi che solitamente si gettano. L’acqua della pasta, soprattutto se abbiamo cotto paste ripiene come gli agnolotti, è acqua arricchita dagli amidi e dalle proteine del grano. Si può dunque conservare in frigo per usarla come base per il brodo per risotti, carni, verdure in padella. L’acqua della bollitura delle verdure ha lo stesso utilizzo. E che dire del brodo delle carni e dei pesci lessati? Questi sono i liquidi più preziosi perché sono brodi ricchi delle proteine delle carni e del pesce. Vanno congelati e utilizzati per cotture successive o per piatti liquidi come le minestre.

E per combattere i rincari tornano anche gli “orti di guerra” – continua la Coldiretti – con i nonni a insegnare ai più giovani la coltivazione in proprio di frutta e verdura a chilometri zero in giardini, terrazzi, orti urbani e piccoli appezzamenti di terreno per garantirsi cibo in una situazione di grande difficoltà e incertezza. I giardini e i balconi delle abitazioni possono così lasciare spazio così ad orti per la produzione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere, trasformare o conservare all’occorrenza.​ Un fenomeno che, oltre a far risparmiare, aiuta anche a trascorrere momenti di relax e allentare le ansie.

La festa dei nonni – conclude la Coldiretti – è stata istituita in Italia nel 2005 e riguarda nel nostro paese circa 12 milioni di persone mentre in America esiste dal 1970 e cade la prima domenica di settembre grazie all’idea di Marian Mc Quade, una casalinga del West Virginia mamma di 15 figli e nonna di ben 40 nipoti, anche se è nel 1978 che viene proclamato Grandparents Day dall’allora presidente americano Jimmy Carter poi Premio Nobel per la Pace.

BOLLETTE: COLDIRETTI PUGLIA, TORNA FAI DA TE IN CUCINA PER 8 CONSUMATORI SU 10.

​Il caro bollette nel carrello spinge oltre 8 italiani su 10 (81%) a preparare in casa dalle conserve al pane, dalla pasta alla salsa di pomodoro per risparmiare e ridurre gli sprechi, ma anche per garantirsi un’alimentazione più genuina, naturale e 100% nazionale. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti-Ixe’ diffusa in occasione della festa dei Nonni al Villaggio Coldiretti di Milano, con i consigli per fronteggiare la crisi risparmiando a tavola senza rinunciare al gusto, ma anche a Monopoli e a Lecce nei mercati contadini di Campagna Amica con le ricette anti spreco raccontate dai senior che tramandano ‘trucchi’ e tradizioni rurali per non buttare il cibo avanzato.

In cima alla classifica dei prodotti più preparati dagli italiani in casa c’è la pizza, seguita da pasta, salsa di pomodoro, pane, conserve e marmellate, ma sulla spinta del caro carrello c’è anche chi sceglie il fai da te anche per lo yogurt e il gelato, secondo Coldiretti.

Se fare in casa la pizza consente di non rinunciare ad uno dei simboli del Made in Italy senza andare a cena fuori in pizzeria, con il prezzo della pasta rincarata del 25,8% nel giro di un anno, anche preparare tagliatelle, tortellini, lasagne o ravioli in casa è tornato di grande attualità di fronte ai rincari shock. Se in passato erano peraltro soprattutto i più anziani ad usare il matterello adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione, grazie anche alle nuove tecnologie e all’arrivo sul mercato di farine da grani antichi che consentono di portare in tavola un prodotto di alta qualità. Un’opportunità anche per fare in casa il pane, soprattutto dopo che il costo di panini e pagnotte non è mai stato così alto nell’Ue, trasformando il prodotto più presente sulle tavole degli italiani quasi in un bene di lusso.

Ma l’inflazione spinge anche la preparazione delle conserve in casa secondo una tradizione del passato sembrava destinata a perdersi. La preparazione più gettonata – spiega Coldiretti - è quella della trasformazione del pomodoro. Una pratica che prevede semplici, ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l’asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l’imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie. Non meno diffusi sono i sott’oli cioè con ortaggi di stagione come zucchine e melanzane che vengono precedentemente lavati e scottati in acqua, aceto o vino, fatti asciugare, messi in vaso con diversi aromi e sterilizzati. Immancabili poi tra le conserve fatte in casa sono le marmellate.

Una volta scelta, la frutta preferita va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso. Una opportunità che consente di utilizzare frutta molto matura che, proprio per tale motivo – informa la Coldiretti – si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare sprechi che quasi tre italiani su quattro (71%) si sono impegnati a ridurre o annullare nell’ultimo anno secondo le elaborazioni Coldiretti/Ixe’.

L’attività di trasformatori “fai da te”, comunque – conclude la Coldiretti – comporta l’osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma che devono valere anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione. 

Due giovani calciatori mesagnesi dell'Asd Accademia calcio Mesagne di Mister Carlo Carvignesi sono approdati nelle scorse settimane nel calcio Professionistico. Entrambi hanno firmato per due società ambiziose di serie C. Il primo porta il nome di Antonio Artone classe 2008 attaccante centrale, ingaggiato dal Settore Giovanile del Taranto calcio Football Club, già domenica scorsa ha esordito nel Campionato Nazionale Under 15. Artone è cresciuto nelle fila gialloblu avendo militato nell'Accademia calcio Mesagne per 7 anni: dalla categoria Primi Calci fino a quella degli Allievi Under 16. Nella scorsa stagione sportiva 2021/22 insieme ai suoi compagni del 2007, ha vinto il Campionato Provinciale accedendo alla fase Regionale del Campionato Under 15, disputatando anche, in primavera, il Campionato Under 16 (2006) sotto età, realizzando complessivamente in tutta l'annata sportiva 16 goal e moltissimi assist preziosi per i suoi compagni di squadra. Antonio Artone, ragazzo umile ed educato, frequenta con ottimo profitto il secondo anno di scuola Secondaria all'istituto Tecnico Commerciale di Mesagne.
L'altro ragazzo porta il nome di Gabriele Marseglia, classe 2009 esterno sinistro dal mancino micidiale, ingaggiato dal Settore Giovanile del Virtus Francavilla calcio, disputerà il Campionato Nazionale Under 14 e frequenta da quest'anno il Primo Alberghiero. Marseglia, anche lui come Artone è cresciuto nell'Accademia calcio Mesagne fin dal 2015 categoria Piccoli Amici, voce del coro dell'inno ufficiale dell' Accademia calcio Mesagne "CUOREGIALLOBLU, è reduce del campionato Esordienti a 9, ma è riuscito a mettersi in evidenza nella Stagione Sportiva 2021/22 nel Campionato Regionale Under 15, giocando sotto età, esordendo anche nella scorsa primavera nel Campionato Provinciale Under 16.marseglia_serie_c.jpg
"Siamo orgogliosi" afferma Mister Carlo Carvignesi, fondatore dell' Asd Accademia calcio Mesagne, "che all'alba del 10° anno di attività di Scuola Calcio abbiamo raggiunto l'obiettivo prefissato nel 2013, che prevedeva e prevede la crescita globale individuale (educativa, educativa allo sport, di valori morali, sociali, caratteriale, il senso di appartenenza, tecnico-tattica) del bambino/ragazzo, facendogli indossare dal primo giorno di allenamento la maglia dei gloriosi colori gialloblù della città di Mesagne". Tutto lo Staff Tecnico-dirigenziale è contento che due nostri atleti siano sbarcati in altrettanti Settori Giovanili di rilievo. "Il nostro augurio è che Antonio e Gabriele possano realizzare tutti i propri sogni e che presto possano dare soddisfazioni alle loro famiglie, a Lorenzo e Mattia, a Giuseppe e Catia, genitori di Antonio e Gabriele, da sempre presenti e vicini "positivamente" alle dinamiche della nostra Scuola Calcio. A loro va anche il mio ringraziamento personale per aver supportato sempre le strategie e la filosofia di questa agenzia educativa, di essere stati pazienti e composti anche nei momenti poco felici, senza mai creare all'interno del gruppo genitori e di riflesso nei ragazzi, destabilizzazioni in genere". Un grosso in bocca a lupo ad Artone e Marseglia per questa nuova esperienza, ora dovranno mettercela tutta per confermarsi in un calcio diverso, seguendo una nuova strada, secondo valori edificanti.

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Una dichiarazione veloce per la stampa nella notte del lunedì, quando le prime proiezioni davano il centrodestra vincente e Fratelli d’Italia primo partito storico con % mai registrate prima. Così si è congedata dai microfoni Giorgia Meloni, prima donna italiana primo ministro in pectore della Repubblica. Un altro finto primato della sinistra delle donne impegnate in politica, quote rosa e parità di genere è stato messo a tacere per sempre. Purtroppo nelle ultime ore registriamo una caduta di stile della giornalista Rula Jebreal. Se ne faranno una ragione a sinistra, politici ed intellettuali, per questa sconfitta che non ammette alcuna attenuante. Grande senso di responsabilità anche da parte di tutta la classe dirigente di Fratelli d’Italia. Non ci sono state manifestazioni, esternazioni e ogni altra situazione​ di gioia oltre le righe. Un segno doveroso dei tempi. Un lungo silenzio comunicativo e tutto all’insegna della sobria responsabilità, quello di Giorgia Meloni. Mentre scriviamo questa nota stampa sono in corso le consultazioni non ufficiali da cui prenderà forma il nuovo governo. Siamo fieri e soddisfatti noi di Mesagne di aver contribuito localmente al risultato nazionale. Di contro dobbiamo registrare il fallimento dell’appello al voto del nostro sindaco Matarrelli e di Mauro Vizzino alla lista del PD ( la scusa era il sostegno al mesagnese Rogoli in realtà era per il suo esponente Stefanazzi) per puro ordine di scuderia del presidente Emiliano. Colui che aveva profetizzato la nostra Puglia come la sua Stalingrado. Niente sangue sputato ( seppur metaforicamente), ci ha pensato la forza della matita di tanti elettori a respingere la pessima battuta di Emiliano. L’eventuale risultato positivo sarebbe stato​ strumentalmente utile al lancio della sua candidatura a segretario nazionale.​ Cosa che non può più avvenire per la debacle registrata. L’elettorato ha dimostrato la maturità nello scindere il voto locale, condizionato dal quieto vivere e dalle logiche di convenienza, da quello nazionale dove si esprime un giudizio sull’operato dei partiti e del governo. Abbiamo atteso nel lanciare questa seconda nota per capire meglio alcune dinamiche del voto. Il popolo del centrodestra ha mantenuto fede alla sua appartenenza. Ascoltando per contro gli umori di diversi amici, questi ci hanno confermato che pur di non votare a destra perché di sinistra, hanno preferito esprimere la loro preferenza al M5S anche per la debolezza dell’altro candidato di coalizione Mino Carriero che non ha scaldato il cuore dell’elettorato di area di riferimento.​ ​ Un chiaro voto contro il principale partito, il PD, motivato molto dalla voglia di esprimere il dissenso, a vario livello, al governatore Emiliano e all’appello al voto di​ Matarrelli​ che stranamente ha perso la sua verve comunicativa nel commentare il voto nazionale e da cui la stampa locale si è astenuta dal sollecitarlo. Nelle ultime ore sono arrivate anche le dimissioni anche della Dello Monaco dalla presidenza Apulia Film Commission. Di certo non un bel momento per tutta la sinistra nazionale e pugliese.

 
Coordinamento cittadino​
Fratelli d'italia Mesagne

Questa mattina, presso il Salone di rappresentanza della Provincia, conferenza stampa di tutti i sindaci del territorio. Dall’iniziativa è emersa la necessità di sollecitare il Governo centrale e gli enti preposti a intervenire per mitigare gli effetti devastanti procurati dal rincaro energetico al territorio in tutte le sue articolazioni sociali ed economiche. Di seguito il testo della comunicazione che sarà inviata nelle prossime ore.

 

Al Governo centrale
Agli enti preposti

I Sindaci dei Comuni della Provincia di Brindisi, a fronte della drammatica crisi economica originata dai rincari del costo dell’energia, disponibili ad assolvere alla propria responsabilità compiendo ogni sforzo necessario al superamento di una così grave vertenza, sollecitano il Governo a un intervento immediato e risolutivo per sostenere gli enti locali, i cui bilanci sono strutturalmente privi di risorse utili; per aiutare le famiglie del territorio che già si barcamenano tra enormi difficoltà materiali e morali; e per costituire le condizioni normative e finanziarie affinché le piccolissime, piccole e medie imprese siano e restino competitive sui mercati. Al contempo, chiedono esplicitamente di non distogliere fondi da quelli già destinati attraverso la programmazione del PNRR alle Regioni del Mezzogiorno.