un importante incontro informativo a dibattito aperto che approfondirà lo stato dell'arte sulle problematiche della nota vicenda “ARNEO”. A relazionare sarà, assieme ad alcuni professionisti esperti di diritto tributario, il consigliere comunale del gruppo misto Carmine Dimastrodonato. Quest'ultimo, nei mesi scorsi, si è reso protagonista di un lavoro certosino durante il quale ha alzato le palizzate avverso il primo avviso di pagamento ricevuto dai proprietari terrieri e contro il sollecito giunto, questa volta tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Le modalità, per quasi 400 cittadini che hanno aderito all'iniziativa, si articolano secondo due diverse contestazioni formali: la prima contro l'ARNEO S.p.A. per non essersi costituito contro il primo ricorso formulato dal consigliere comunale nel giugno 2015, la seconda chiama in causa con formale diffida sia l'ARNEO che la SOGET S.p.A. sulla scorta del precedente ricorso. Un lavoro gratuito in cui i cittadini hanno pagato semplicemente e personalmente solo le spese di spedizione della documentazione tramite raccomandata e che ha accusato l'immobilismo di alcune associazioni di categoria le quali, secondo voci di corridoio, hanno scelto di non “sbilanciarsi” in tale vicenda. I cittadini quindi, si sarebbero sentiti disorientati o, peggio, trascurati, e si sarebbero “canalizzati” verso la “mosca bianca” Dimastrodonato per cercare di far valere i propri diritti abbondantemente approfonditi (magari calpestati) su tutta la stampa e in vari incontri anche istituzionali (parziale o totale mancanza di servizi erogati dal consorzio a fronte di un illegittimo “balzello” sui piccoli e grandi proprietari terrieri). Consultato personalmente il protagonista di questa “crociata anti-tasse”, ha espresso tale pensiero: “Mesagne ha la fortuna, o forse la sfortuna, di essere rappresentata a tutti i livelli – locale, regionale, parlamentare - da esponenti con la medesima radice politica: ora attendiamo di conoscere se e come intendono muoversi per scongiurare ai cittadini questa specie di sopruso amministrativo che intacca una già asfittica economia locale” ha confermato Dimastrodonato. Pare uno scatto di reni per opporsi a chi, in maniera serafica e rassegnata, sostiene che “bisogna pagare” una tassa iniqua. Non costerà nulla ascoltare alcuni esperti per approfondire la questione tormentata che insiste in maniera lugubre sulle risorse economiche della Città.
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