"È evidente come - dichiara il parlamentare brindisino - attraverso l'accoglimento di questo documento, il nostro territorio si qualifichi maggiormente in direzione di una evoluzione delle operazioni internazionali. Obiettivo importante in una contingenza storica difficile e drammatica". L'ONU, come le altre organizzazioni regionali che operano nel settore della sicurezza si è progressivamente adattata a nuove situazioni di conflitto e post-conflitto, sviluppando capacità nel campo del peace-building e institution-building di cui non disponeva nelle tradizionali operazioni di interposizione del secondo dopoguerra. Per quanto riguarda il nostro territorio, la base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi acquista, pertanto, un ruolo centrale e diventa un centro di servizi globale, svolgendo un ruolo chiave sia come centro di comunicazioni satellitari delle Nazioni Unite, che di addestramento professionale e di supporto tecnico ai mezzi impegnati nei collegamenti con le missioni di pace. Per questo motivo l'ordine del giorno approvato dalla Camera ha voluto impegnare il Governo a "valutare gli effetti applicativi dei vari accordi internazionali al fine di considerare l’opportunità di emanare eventuali, ulteriori, provvedimenti volti a fornire maggiori delucidazioni, rispetto al Protocollo di emendamento del Memorandum d'intesa fra Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite, relative al tipo di materiali che verranno convogliati nelle installazioni esistenti nella base operativa di Brindisi che dedicherà la maggior parte della propria attività, e delle proprie strutture, ad attività di preparazione e organizzazione di operazioni, da realizzarsi sotto l’egida dell’ONU, finalizzate sia al mantenimento della pace che a missioni umanitarie".
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