che ruota intorno al progetto Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, e alla gestione dei fondi messi a disposizione, 750 mila euro, è all'attenzione delle forze politiche di opposizioni di governo di Mesagne che in questi mesi hanno chiesto al sindaco Pompeo Molfetta di fare chiarezza. Ecco perché oggi pomeriggio alle ore 18,30 i gruppi consiliari “Pd - Io ci credo”, Gruppo misto e “Mesagne per Guarini Sindaco” unitamente alle segreterie politiche di Pd, Progettiamo Mesagne e all’associazione Civico 26, hanno convocato, presso palazzo Piazzo, un incontro con la città per esplicitare dubbi e perplessità sull'intero progetto. "Sarebbe doveroso da parte del sindaco chiarire se è a conoscenza dei motivi per cui la cooperativa assegnataria, “Rinascita” di Copertino, peraltro unica ad aver partecipato alla gara, abbia prima presentato un elenco di cinque immobili da destinare a centri di accoglienza, per un totale di 40 posti letto, salvo poi comunicare successivamente una modifica delle strutture di accoglienza, passando dalle cinque originarie ad altre tre, con una conseguente riduzione di tre posti letto", si è domandato Francesco Rogoli, segretario del Pd. Alla luce di queste incertezze il Partito democratico nel giugno scorso aveva presentato un'interrogazione al sindaco affinché potesse dipanare i dubbi. Incertezze, tuttavia, espresse anche dal primo cittadino che nel settembre scorso ha chiesto, ed ottenuto, un accertamento interno per una vicenda che non gli sembrava chiara. Alla base dell'indagine ci sarebbe un approfondimento amministrativo di una vicenda legata alla gestione delle strutture che dovrebbero ospitare i migranti. Il sindaco, infatti, ha svolto un'indagine interna, affidata alla segretaria generale Giorgia Vadacca, per verificare alcuni documenti emessi dagli uffici comunali e che porterebbero la sua firma. Risultanze che saranno rese note questa sera dai gruppi di minoranza.
Breaking News :