Redazione

NAVE FANTASMA: COLDIRETTI PUGLIA, PRESIDIO AD OLTRANZA AGRICOLTORI AL PORTO DI BARI; DOPO CONTROLLI SU CARICO GRANO TURCO

Secondo informazioni circoliate la nave ALMA era già stata respinta dai porti tunisini

Gli agricoltori di Coldiretti stanno presidiando ad oltranza il porto di Bari, dopo i controlli delle forze dell’ordine sulla nave ‘fantasma’ carica di grano turco, a seguito del blitz all’arrembaggio in mare aperto in rade della nave. A darne notizia è Coldiretti Puglia dopo che con l’azione del Governo sono stati effettuati i controlli sulla nave Alma, battente bandiera maltese, con un carico di 26mila tonnellate di grano di origine turca, che secondo le informazioni circolate sin dalla settimana scorsa era stata respinta dalla Tunisia,.

Occorre fermare le importazioni sleali, introducendo con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno. Una concorrenza sleale che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole.

La ennesima asta turca riguarda l’esportazione di oltre 75mila tonnellate di grano che salperanno attorno alla metà di giugno, con il capitombolo registrato negli ultimi mesi delle quotazioni del grano, mentre nei porti pugliesi continua il via vai di navi mercantili provenienti dalla Turchia, con un fenomeno che ormai sembra inarrestabili del boom delle importazioni di grano dai Paesi Extracomunitari dell’800% dalla Turchia, di oltre il 1000% dalla Russia, del 170% dal Kazakistan, nel 2023 rispetto all’anno precedente, mentre solo nei primi 2 mesi del 2024 dalla Turchia sono stati importati quasi 35 milioni di chili di frumento duro, quasi lo stesso quantità registrato in tutto il 2022. Ma crescono del 47% anche le importazioni di grano duro dal Canada, aggiunge Coldiretti Puglia, trattato con glifosato, secondo modalità vietate a livello nazionale, che rappresenta un grave pericolo per la salute dei cittadini, a partire dalle mamme in allattamento, mettendo a rischio l’alimentazione dei loro bambini.

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Maximum Srl in data 03 Giugno 2024 ha inviato una lettera via PEC alle autorità competenti della
Regione Puglia, sollecitando un’audizione urgente per porre fine alle lungaggini burocratiche che
ostacolano l'apertura della struttura Domus Ada. Nonostante sia pronta e accreditata da quasi un
anno, la struttura non può ancora iniziare le sue attività.
Si riporta la nota in extenso:
Egregi,
facendo seguito alla precedente Ns del 3 agosto 2023, con la presente siamo a significare quanto
segue:
Nonostante l’avvenuto accreditamento della comunità residenziale socio-educativa-riabilitativa
denominata “Domus Ada” ubicata in Mesagne con determinazione regionale n. 00205 del
18/7/2023, nonostante l’avvenuta assunzione di tutti i 14 dipendenti così come richiesto
obbligatoriamente per l’inizio dell’attività che rimangono congelati da settembre 2023 e non
possono prestare la propria attività lavorativa altrove;
nonostante i costi supportati per la realizzazione della predetta struttura pari a circa €
1.000.000,00 ai quali vanno aggiunti circa € 20.000,00 mensili per gli investimenti finanziari di cui
l’Azienda si è fatta carico compresi gli impegni assunti con le varie banche, ad oggi la nostra
struttura rimane CHIUSA.
Tutte le promesse e/o rassicurazioni fatte dalle S.V. Ill.me nel corso dell’ultimo anno non
hanno trovato alcun seguito effettivo; le famiglie dei pazienti affetti da DSA rimangano prive di
qualsivoglia supporto e/o servizio e continuamente chiedono il nostro sostegno, sostegno che siamo
impossibilitati a fornire a causa del mancato stanziamento dei fondi più e più volte promesso e mai
ottenuto, sebbene anche l’ultima Delibera Regionale n. 186 Reg. Deliberazioni Seduta pubblica del
20/12/2023 avente ad oggetto “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2024 e
bilancio pluriennale 2024-2026 della Regione Puglia (Legge di stabilità regionale 2024)” la quale
all’art. 76 ha stanziato una ulteriore somma pari ad € 1.000.000,000 da destinare alle strutture già
autorizzate all’esercizio e accreditate nel corso dell’anno 2023, come la sottoscritta Società.
Come a tutti Voi ben noto, ciò rappresenta una evidente e oramai non più accettabile
compromissione dei L.E.A. di cui all’art. 60, Capo VI, del D.P.C.M. del 12/01/2017.
In conclusione, nel ribadire il gravissimo danno non solo economico ma anche all’immagine
della scrivente società che, che negli ultimi sette anni ha pedissequamente adempiuto al complesso
iter burocratico richiesto dalla normativa, con la presente si rinnova la richiesta di un incontro
urgentissimo che possa essere risolutivo al fine di poter continuare a offrire i servizi alla persona
che caratterizzano la mission aziendale di Maximum S.r.l., nel rispetto dei nostri dipendenti e,
MAXIMUM SRL - Via Po, 53 72023 Mesagne (BR) - Telefono: 388-5657446 P.IVA: 02439000742 -
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
soprattutto nel rispetto dei pazienti affetti da DSA e delle loro famiglie, che, siamo pronti a
sostenere anche intraprendendo le dovute battaglie legali.
DOMUS_ADA_MESAGNE_interno_1.jpg

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Il Sindacato Cobas ha svolto una riunione in Confindustria ieri , lunedì mattina del 3 Giugno , con la ditta SIR relativa alla procedura di licenziamento per 76 lavoratori che svolgevano attività per lo scarico del carbone.

La ditta Sir ci ha comunicato che rinuncia alla applicazione della cassa integrazione per cessata attività della durata di un anno e continua sulla strada dei licenziamenti;atteggiamento gravissimo dopo  gli impegni presi nelle scorse settimane nell’incontro a Bari presso la Task Force Regionale sulla occupazione , guidata dal Presidente Leo Caroli.

Di fronte a tutto questo il Cobas ha chiesto immediatamente alla Task Force la riconvocazione  del tavolo a Bari , informando dei contenuti della riunione  la Presidenza del tavolo barese.

L’atteggiamento di SIR si configura come una grossa provocazione , forse attuata al fine di strumentalizzare a scopi  aziendali la situazione  ma a pagare non possono essere i lavoratori.

Negli incontri precedenti il Cobas aveva rifiutato la loro proposta che consisteva che lavoratori rimasti in attività dovevano rinunciare ai buoni pasto ed altri emolumenti.

L’azienda sosteneva che i costi della cassa integrazione erano elevati e da qualche parte li dovevano recuperare.

Questo comportamento può creare pregiudizio anche nelle altre aziende di Cerano ed è la fine per tutti.

Il Cobas ha affermato nel corso dell’incontro che la situazione di Cerano abbisogna di tempo, a cui non possiamo rinunciare.

La lotta per recuperare investimenti alternativi deve continuare , anche alla luce della propaganda elettorale di Salvini che promette per Brindisi quello che in parte era già nostro e che ci era stato tolto.

La pressione esercitata dai lavoratori del Cobas è stata forte , continuerà nonostante gli atteggiamenti che riteniamo fortemente negativi delle altre organizzazioni sindacali che escludono di fare lotte unitarie  di fronte ad una situazione a dir poco disastrosa.

Brindisi 04.06.2024

Per il Cobas Roberto Aprile

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-  Nel mese di maggio i passeggeri in arrivo e in partenza dagli aeroporti di Bari e Brindisi sono stati 1.025.404, in crescita del +11,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Di questi 697.057 i passeggeri di Bari (+12,5%) e 328.347 quelli dell’aeroporto del Salento di Brindisi (+8,9%). Eccellente il dato riferito alla linea internazionale che, complessivamente, tra Bari e Brindisi si attesta a quota 482.564 passeggeri, con un incremento del +21,4% rispetto allo stesso a maggio 2023. Buona performance per l’aeroporto Gino Lisa di Foggia che a Maggio ha accolto 4.841 passeggeri, in crescita del 26,3% rispetto a maggio dello scorso anno.

Complessivamente tra Bari, Brindisi e Foggia nei primi cinque mesi i passeggeri, tra arrivi e partenze, sono stati 3.601.236, dei quali 2.462.742 su Bari (+6,1%), 1.120.564 (+4,1%) su Brindisi e 16.930 (+22,7%) su Foggia.

“La lettura dei dati di maggio e dei primi cinque mesi dell’anno rappresentano un riscontro immediato e evidente dell’ottimo stato di salute degli aeroporti pugliesi”, sottolinea il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile. “Un risultato che ci inorgoglisce, ottenuto anche grazie a una sinergia sempre più forte con la Regione Puglia affinché, sulla base di una mirata programmazione strategica, si determinassero le migliori opportunità per favorire la crescita del traffico. Uno sviluppo della rete dei collegamenti che ha privilegiato, ovviamente, il traffico internazionale, con il potenziamento di destinazioni del nord Europa e su quei mercati che in questi anni hanno dato prova di grande vitalità, Francia, Svizzera, Polonia su tutti. La crescita del traffico, fondamentale per l’industria del turismo che beneficia della migliore accessibilità aerea dai mercati esteri strategici per questo comparto è sostenuta anche dalla crescente qualità dei servizi a passeggeri e vettori e da una maggiore capacità delle infrastrutture aeronautiche che sono elemento fondamentale per garantire le necessarie condizioni di safety e operative richieste dai vettori”.

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VERTICE G7: IL MINISTRO DELL’INTERNO A BRINDISI PER PRESIEDERE UN COMITATO PROVINCIALE PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi presiederà domani 4 giugno alle ore 16.00, nei saloni di rappresentanza di Palazzo Montenegro, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. All’incontro parteciperanno, oltre alle Autorità territoriali, il Capo della Polizia Vittorio Pisani, il Capo di Gabinetto del Ministro Maria Teresa Sempreviva, il Capo del Cerimoniale della Presidenza del Consigli dei Ministri Francesco Piazza, il Capo della Delegazione per la Presidenza Italiana del G7 Nicola Lener, il Commissario Straordinario per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7 Fulvio Maria Soccodato, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Capo Centro del Comando Operativo di Vertice Interforze Francesco Marras nonché i Prefetti e i Questori di Bari e Taranto. 

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Lo stato di salute delle nostre dighe pugliesi è buono e gli invasi sono pronti per affrontare la stagione estiva in condizioni che, al momento, non fanno intravedere criticità. Un dato che emerge grazie ai rilievi effettuati con nuove tecnologie satellitari, che consentono di effettuare previsioni puntuali utili ad intervenire con maggiore celerità in caso di necessità. È quanto emerso nel corso degli eventi organizzati nell’ambito del Dam Day 2024, iniziativa nazionale organizzata da ITCOLD alla quale hanno preso parte i vertici della Protezione Civile Regionale. L’evento, organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Idraulica del Politecnico di Bari, è stato l’occasione per fare il punto sulla condizione delle dighe nel nostro territorio e per promuovere una maggiore informazione sulla loro funzione strategica, un tema che interessa in modo particolare i pugliesi e che combina aspetti ambientali, economici, energetici e di sicurezza. In Puglia il Dam Day si è celebrato con tre eventi, tra cui due open day organizzati alle dighe di Occhito e Locone.

L’occasione è stata importante per fare riflettere sulle nuove opportunità offerte dalla tecnologia satellitare utile a prevedere, per esempio, eventuali crisi idriche. Di questo e di altri aspetti connessi al ruolo dell’innovazione per la tutela dei rischi idrogeologici si è parlato nell’ambito del terzo evento previsto dal calendario del Dam Day e dal titolo “L’importanza della Risorsa Idrica Invasa nel quadro dei cambiamenti climatici”. L’incontro si è tenuto al Politecnico di Bari ed ha visto, tra gli altri, la partecipazione dei nostri luminari di ingegneria idraulica, il Prof. Ferruccio Piccinni, il Prof. Vito Iacobbellis, il Prof. Andrea Gioia e, per la Regione Puglia, dell’ingegner Barbara Valenzano, responsabile della Sezione Protezione Civile della Puglia, intervenuta sul tema del monitoraggio del territorio e sui piani di laminazione delle piene.

L’evento è stato introdotto dall’ingegner Leonardo Damiani di DICATECh- Politecnico di Bari e dall’ing. Pierluigi Loiacono della Regione Puglia.

“Il Dam Day – ha commentato l’ing. Barbara Valenzano - rappresenta una importante occasione per condividere con le nostre comunità il valore delle infrastrutture strategiche per il nostro territorio come le dighe, il valore della qualità delle nostre acque utilizzate nel potabile e nell'irriguo, il valore dell'acqua, bene comune da tutelare in ogni sede. In particolare, la regolazione delle infrastrutture Idrauliche, nella Puglia, viene esercitata in sicurezza grazie ai nostri Consorzi di Bonifica e, di fatto, consente a tutti i cittadini di poter fruire della preziosa risorsa idrica con una maggiore consapevolezza del valore pubblico di un elemento vitale quale l’acqua è”.

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90 annunci di lavoro per 189 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal  3 al 10 giugno relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 78 posti vacanti nel settore ristorazione su Brind

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isi e provincia, tecnico 21,  edilizia 18, commercio 15, turismo 12, amministrativo 9, vigilanza 6, pulizie 6,   trasporti 5,  servizi 3, metalmeccanico 3, alimentari 3, servizi alla persona 2, sanità 2, manutenzione 2, logistica 2 e contabile 2.

 

Prevedere il rischio vascolare attraverso la Telemedicina e l’Intelligenza artificiale è l’obiettivo del progetto sviluppato dal Distretto sociosanitario di Mesagne con l’Isbem, l’Istituto scientifico biomedico euro-mediterraneo, arrivato tra i finalisti agli Award dell’Associazione italiana ingegneri clinici.

L’iniziativa, che si avvale della piattaforma di telecardiologia Dirai, diagnostica per immagini da remoto AI based, è stata presentata nel corso del convegno nazionale Aiic che si è tenuto a Roma dal 15 al 18 maggio, ed è stata selezionata come case study per il 2024 dall’Osservatorio sanità digitale del Politecnico di Milano.

“Il Distretto sociosanitario 4 - spiega Salvatore Distaso, responsabile dell’ambulatorio di cardiologia del Presidio territoriale di assistenza di Mesagne - è referente per dieci comuni sul territorio, ha un bacino di utenza di 100 mila abitanti e 250 mila accessi annui per l’attività poliambulatoriale. Per quanto riguarda la cardiologia ogni anno ci sono circa 12 mila accessi: l’obiettivo del progetto è sottoporre i pazienti a un triage più rapido con strumenti diagnostici di primo livello - elettrocardiogramma, ecocardiogramma e doppler dei tronchi sovraortici – e integrare i dati in una piattaforma di telemedicina. Tutto questo allo scopo di assicurare una migliore presa in carico del paziente, gestire nel modo più efficace la lista d’attesa delle prestazioni e ridurre gli accessi al pronto soccorso”.

La piattaforma di telecardiologia Dirai consente di raccogliere i dati provenienti dagli strumenti diagnostici e dai sensori domiciliari e di gestirli e archiviarli in un unico cruscotto. La piattaforma garantisce anche le principali funzioni della telemedicina: televisite, teleconsulto e telerefertazione con una cooperazione tra specialisti, nell’ottica di una interoperabilità con le soluzioni già presenti a livello aziendale.

“Con la piattaforma – prosegue Distaso - sono stati seguiti 830 pazienti e già nella fase pilota, con 250 persone, è stato possibile ottenere i punteggi di rischio per i vari cluster: ipertensione, scompenso cardiaco e cardiopatia ischemica. Un altro aspetto innovativo del progetto, che si è svolto in collaborazione con il responsabile della Cardiologia del Distretto di Brindisi, Giuseppe Strano, è l’applicazione della Intelligenza artificiale: i dati dei pazienti servono a elaborare modelli di analisi predittiva con le metodiche del machine learning. Tra gli sviluppi futuri, quello di estendere ai medici di medicina generale lo strumento per una più completa raccolta di dati sul paziente e un suo maggior coinvolgimento nel processo di cura”.

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Si conclude mercoledì 05 giugno a partire dalle ore 9.00, con la visita presso i tre poli produttivi di Scandiuzzi Steel Construction Spa di Brindisi, il percorso formativo degli studenti del Polo Messapia sede “Ferraris” Indirizzo “Manutenzione e Assistenza Tecnica”, durato 6 mesi.

Un importante investimento di Scandiuzzi Steel Constructions Spa, azienda leader nel settore della carpenteria metallica pesante, che ha individuato lo storico Istituto Professionale “Ferraris”, per formare 35 giovani studenti di 4^ e 5^ anno nel settore della saldatura e della carpenteria metallica; un percorso virtuoso di alto valore qualitativo per preparare i ragazzi all’ inserimento nella classe dei tecnici specializzati e qualificati della grande famiglia Scandiuzzi, presso gli stabilimenti di Brindisi e Volpago di Montello.

Strategiche le competenze di Antimo Termite, formatore nei percorsi di saldatura e Franco Manzatto, tecnico specializzato in carpenteria della società Scandiuzzi, che hanno letteralmente galvanizzato i ragazzi trasformando la loro passione per la meccanica in importanti successi: tutti gli studenti delle classi 5^ hanno conseguito la certificazione di Saldatura TÜV AUSTRIA e realizzato prodotti di carpenteria in attuazione delle competenze acquisite.

“Le infrastrutture e la logistica del territorio – dichiara il Direttore dell’azienda brindisina Nicola Parisi-  agevola lo sviluppo di settore, ma occorre attuare politiche aziendali di investimento sulle risorse umane qualificate per affrontare le nuove sfide del mercato dove i giovani saranno gli attori principali. Sono sicuro che i ragazzi risponderanno in maniera efficace consapevoli della grande opportunità che l’azienda offre loro in questo momento”.

E per un gruppo di 12 studenti selezionati, dopo gli esami di stato, si apriranno le porte di uno stage intensivo presso la sede centrale di Volpago di Montello e lo stabilimento di Brindisi che i ragazzi visiteranno mercoledì 05 giugno per conoscere, de visu, le fasi di produzione nella sede centrale in via E. Fermi, l’assemblaggio di piattaforme offshore presso la sede di via Curiè e presso l’area portuale dove potranno visionare l’impianto per la produzione di idrogeno con destinazione Marghera e i pali briccole da 90 mt.

L’istituto Professionale “Ferraris” di Brindisi ringrazia il Cav. Renzo Scandiuzzi per aver condiviso questo importante progetto che conferma il Polo Tecnico Professionale “Messapia” Scuola di alta formazione tecnico-specialistica e volano per motivare i nostri giovani ad investire sul loro futuro e quello del nostro territorio.

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 SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, SOS ACQUA A LOCONIA A RISCHIO FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE; IN PUGLIA INVASI A SECCO -143MLN METRI CUBI.

A rischio frutta e verdura di stagione in agro di Loconia per la mancata distribuzione di acqua necessaria all’irrigazione di campi e colture, mentre in Puglia il deficit di acqua negli invasi ha raggiunto – 143 milioni di metri cubi d’acqua. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia in una lettera al commissario del Consorzio di bonifica Centro Sud, Francesco Ferraro e all’Assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia, con l’andamento siccitoso della stagione che sta mettendo in crisi le produzioni locali, evidenziando che per la maggior parte del territorio non è stata ancora fatta alcuna distribuzione di acqua, con gravi ripercussioni per l’importane comprensorio produttivo e in particolar modo frutticolo ivi insistente.

Produzioni di alta qualità, frutta in primizia, o tardiva e, ancora, tendoni di uva da tavola e importanti superfici a pomodoro, un patrimonio agricolo – insiste Coldiretti Puglia - che è costato fatica e investimenti alle numerose aziende agricole, rischia di saltare, con gravissime ripercussioni non solo di carattere economico, ma anche sociale, se si considera la quantità di mano d’opera che viene impiegata

Ma il problema riguarda anche la provincia di Taranto, dove non si contano più le segnalazioni quotidiane – aggiunge Coldiretti Puglia - perché arrivi l’acqua e nei tempi giusti. Dall’invaso di San Giuliano in Basilicata dovrebbero essere erogati ogni giorni 1000 litri di acqua che spesso non arrivano proprio e l’erogazione o risulta a singhiozzo o non viene attivata proprio, mentre nei campi si registra una siccità prolungata che si è manifestata già dall’inverno scorso ed è mancata una programmazione da parte del Consorzio di Bonifica. Così i campi seccano e le colture muoiono, deve essere rivista necessariamente dal Consorzio la pianificazione della erogazione dell’acqua.

Per lo scenario di crisi idrica causato dalla siccità la Coldiretti Puglia ha segnalato anche la condizione dei pozzi malfunzionanti e guasti o a mezzo servizio per la mancanza di personale, per cui sollecita ARIF all’immediato ripristino del funzionamento dei pozzi artesiani in agro di Noci, a Toritto e Palo del Colle.

In Puglia le aree a rischio desertificazione sono pari al 57% del territorio regionale – aggiunge Coldiretti Puglia - per i perduranti e frequenti fenomeni siccitosi, dove per le carenze infrastrutturali e le reti colabrodo viene perso l’89% della pioggia caduta. Uno spreco inaccettabile per un bene prezioso anche alla luce dei cambiamenti climatici che – continua la Coldiretti - stanno profondamente modificando la distribuzione e l’intensità delle precipitazioni anche sul territorio nazionale.

Servono – sostiene la Coldiretti – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull’uso corretto dell’acqua e un piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n’è poca. Gli agricoltori – conclude la Coldiretti - stanno facendo la loro parte con un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.