Redazione

Bando di gara e capitolato d’oneri per l’affidamento in gestione dei servizi di inclusione sociale: Centro di contrasto a tutte le povertà - Pronto Intervento Sociale - Contrasto alla violenza di genere e gestione del CAV Crisalide In una città come Brindisi che si candida a futura capitale italiana della cultura, oggi al contrario collocata al terz’ultimo posto in Italia per mancanza di laureati e per il basso tasso di occupazione (Sole 24 ore, maggio 2024), le politiche sociali dovrebbero orientare l’azione della Pubblica Amministrazione verso il benessere dei cittadini e delle cittadine, garantendo la promozione dei diritti sociali e un adeguato impiego delle risorse economiche rese disponibili anche dal PNRR. Di contro, si assiste a scelte dell’amministrazione locale che mortificano i servizi esistenti e propongono, attraverso nuovi bandi di gara, un assetto di interventi ancorchè rivolti a garantire la sicurezza sociale, ma che di fatto non prevedono risorse sufficienti per assicurarne il reale compimento, gravando sulla responsabilità dei lavoratori e lavoratrici degli enti del terzo settore che si candidano a gestire i servizi programmati. Dalla lettura del bando di gara relativo ai cd. Servizi di Inclusione Sociale (CIG B1D6544D52) si rileva un complesso di prestazioni e interventi richiesti non compatibili sia con le risorse umane che con le risorse economiche che il bando predispone. La medesima dotazione di personale che fino a precedente incarico doveva occuparsi di due servizi organizzata in un’unica équipe, oggi smembrata in due equipe differenti, viene destinata al funzionamento di 3 servizi che necessitano, per essere realizzati, di interventi capillari complessi e in orari ben più ampi e non congrui, né adeguatamente riconosciuti nel bando:

1. Per quanto riguarda gli interventi richiesti all’interno del servizio PIS è prevista una disponibilità delle operatrici h24 (pag. 5 art. 4 punto B) per attività di immediato intervento sul posto della segnalazione o presso il domicilio dell’utente, accompagnamento verso le strutture di accoglienza con rischi per l’incolumità personale delle operatrici, per i quali non è espressamente contemplato il riconoscimento del costo della reperibilità e dell’indennità di rischio. In altri comuni tale attività costituisce apposito Servizio con equipe esclusivamente dedicata e finanziata da specifici fondi. 2. La stessa equipe impegnata nel servizio di cui sopra dovrà occuparsi anche della gestione del Servizio Contrasto alla Povertà per il quale non sono pienamente delineate le azioni in quanto si prevede che per alcune di esse verranno “dettagliate in uno specifico protocollo da sottoscrivere nella fase di aggiudicazione definitiva del presente bando”. Inoltre viene prevista una attività di “rilevazione, sistematizzazione e mappatura scientifica e informatizzazione dei dati e la realizzazione di un applicazione utilizzabile dai cittadini per la rilevazione e segnalazione di situazione di povertà sul territorio” che prevedono competenze e professionalità che non possono essere ridotte alle qualifiche con cui si intende inquadrare il personale e che aggiungono carichi di lavoro che esigerebbero personale addetto o una estensione riconosciuta dell’orario di lavoro dell’equipe in forze (pag. 5 art 4 punto A) 3. Per quanto attiene al CAV “Crisalide” colpisce l’estrema semplificazione con cui l’amministrazione scrivente riconduce il fenomeno della violenza di genere strettamente alla povertà (“la povertà è sia conseguenza che causa della violenza di genere”, pag. 1) , mentre è acclarato quanto tale problema sia trasversale a tutte le classi sociali e a tutti i contesti socio culturali ed economici, così come ben documentato nella letteratura e ampiamento verificato in 25 anni di attività del Centro Crisalide al servizio di questa comunità. Per il funzionamento del CAV il bando prevede che “il quadro normativo di riferimento è precettivo e vincolante con riguardo al Centro Antiviolenza Crisalide ed è individuato nell’articolo 107 del R.R. n.4/2007” (pag.3) ribadendo che “il richiamo alle norme è specifico con riferimento alla gestione del centro pubblico Crisalide”, argomentazione con cui, pochi mesi fa, l’amministrazione di Ambito ha ritenuto di escludere l’utenza minorenne. Nonostante ciò, tra le azioni contemplate nel bando, si prevede “l’organizzazione di spazi protetti tramite apposita richiesta del servizio sociale professionale, a seguito di provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria competente” che inevitabilmente porteranno le operatrici ad occuparsi dei minori e delle loro famiglie (pag. 6 punto C). Sempre in ottemperanza a quanto previsto al succitato art. 107, il CAV deve garantire una reperibilità h24 dell’equipe dedicata, anche qui senza prevedere un riconoscimento di tipo economico. 4. Rispetto alla modalità di erogazione dei tre Servizi (art. 6 pag. 9), il bando specifica, in maniera anomala, che saranno fornite “ulteriori e più dettagliate indicazioni operative che verranno condivise con l’impresa aggiudicataria mediante l’elaborazione di un disciplinare di servizio”, lasciando nell’incertezza le operatrici stesse rispetto all’effettivo carico di lavoro e l’organizzazione delle attività. 5. Nella previsione della clausola sociale si rileva una notazione (pag. 11) in cui si specifica che “l’inquadramento considerato ai fini del calcolo del costo della manodopera espresso nel disciplinare di gara, non corrisponde necessariamente con quello attuale del personale storico, in quanto è stato rimodulato per essere compatibile con il “nuovo fabbisogno”, aprendo spazi di dubbia interpretazione non rassicuranti né tutelanti la platea storica. 6. La riduzione dell’orario dell’addetta all’amministrazione a 20 ore (pag. 10) in contrasto con la clausola sociale. L’analisi di queste criticità evidenzia una disattenzione ai principi di tutela previsti dai contratti collettivi nazionali del lavoro, aggravando con sovraccarico, indeterminatezza e sfruttamento, la condizione già patita di precarietà delle operatrici.

Le lavoratrici: Rosanna Antonante Antonella Aportone Rosa Bellanova Giulia Leone Veronica Pesari Anna Solidoro Carla Torsello

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La scena musicale italiana si prepara a accogliere il ritorno di DEG con il lancio del suo nuovo singolo "Chi non si arrende non perderà mai", accompagnato da un videoclip girato in un luogo suggestivo e carico di storia: le cave di bauxite di Otranto, nel cuore del Salento.

Il video si apre con una panoramica aerea della cave, con il sole che filtra attraverso le pareti di roccia rosse, creando giochi di luce e ombra suggestivi. Mentre la musica di Deg inizia a suonare, lo spettatore viene portato in un viaggio visivo attraverso i labirinti naturali della cave, con il cantautore che cammina determinato attraverso i passaggi stretti e tortuosi.

Le immagini si alternano tra scene del cantante che canta con passione davanti alle imponenti pareti di roccia e momenti in cui si trova in cima a una scogliera, guardando verso l'orizzonte con determinazione e fiducia. L'atmosfera del video si carica di energia e determinazione, trasmettendo un senso di sfida e resilienza.

Man mano che la canzone raggiunge il suo apice, il video culmina in un'esplosione di colori e luci, simboleggiando la vittoria di chi non si arrende mai. L'ultima scena mostra Deg che alza il pugno al cielo, con lo sfondo della cave di bauxite che si staglia maestoso dietro di lui, mentre il messaggio del brano risuona forte e chiaro: "Chi non si arrende non perderà mai".

DEG, artista noto per la sua sensibilità artistica e la capacità di trasmettere emozioni attraverso la musica, ha scelto questo scenario unico non solo per motivi stilistici, ma anche per valorizzare la bellezza e l'energia della Puglia, e in particolare il salento.

La regia del videoclip è stata affidata al talentuoso giovane francavillese Carmine D'Angela, che con la sua visione creativa ha saputo catturare l'essenza della canzone e tradurla in immagini suggestive e coinvolgenti.

DEG ha annunciato che il nuovo singolo "Chi non si arrende non perderà mai" sarà presentato in ogni tappa del "Ciccio Riccio in Tour 2024", un evento atteso dai suoi numerosi fan in tutta Italia. Questa scelta conferma l'importanza che l'artista attribuisce non solo alla musica, ma anche alla dimensione visiva e alla capacità di raccontare storie attraverso l'arte.

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Ormai è una questione di ore: le prime due opere che raggiungeranno Mesagne per essere collocate nelle sale espositive del castello Normanno - Svevo sono state impacchettate e pronte per essere spedite. Si tratta dei lavori di Raffaello e Alberto Burri: «l’eleganza del colore» e le «nuove frontiere dell’informale». Arrivano da Pisa e da Roma le prime due opere della mostra «G7: Sette secoli di arte italiana», evento che, organizzato da Puglia Walking Art e dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, vede il patrocinio di Regione Puglia e Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi e Aeroporti di Puglia.

Si tratta de «Il miracolo degli impiccati» un olio su tavola di centimetri 36,5 x 62,5, di Raffaello, custodito nel museo nazionale di Palazzo reale a Pisa, e di «Nero bianco nero 1955», Cerniera lampo, tessuti, plastiche, olio e bianco di zinco su tela di iuta, centimetri 150 x 250 x 3,5, proveniente dalla Galleria Nazionale di Arte moderna e Contemporanea di Roma. La mostra mesagnese si colloca come evento collaterale al summit internazionale di Borgo Egnazia, la mostra sarà inaugurata il 13 giugno prossimo e andrà ben oltre i giorni di permanenza in terra pugliese dei Grandi della Terra, perché chiuderà i battenti il 30 novembre prossimo. Essa propone al visitatore un viaggio nella storia dell’arte italiana fra XIV e XX secolo, fra arte medievale ed espressioni artistiche contemporanee emerse in Italia. Sotto la guida scientifica del prof. Pierluigi Carofano, che ha già curato l’esposizione su «Caravaggio e il suo tempo» realizzata lo scorso anno da Micexperience, sempre nel castello mesagnese con lusinghieri consensi di pubblico e di addetti ai lavori, la mostra sarà articolata in sette sezioni, che faranno cogliere il momento iniziale della storia dell’arte italiana e «il primo Rinascimento», quindi «il pieno Rinascimento, verso la “maniera moderna”» ed ancora «il Naturalismo caravaggesco» ed «Esempi di Neoclassicismo», nonché il «Romanticismo e la pittura di storia» ed in conclusione esempi di «Liberty, Futurismo, Informale e Concettuale».

Un sapiente equilibrio fra opere scultoree e pittura è alla base di questa mostra, con 51 opere d’arte in esposizione e con la possibilità di ammirare, unico evento di questo livello nell’intero Meridione d’Italia, l’evolversi di una presunta identità nazionale geograficamente e temporalmente circoscritta. «Pensando ad ogni sezione come macroarea con un artista identitario e gli altri a declinare i singoli aspetti del periodo, è sempre emozionante notare vada prendendo concretezza l’idea progettuale, man mano che le opere giungono al castello di Mesagne - spiega il prof. Carofano -. Ecco, in queste ore l’eleganza del colore e le nuove frontiere dell’informale, riferendoci all’opera di Raffaello Sanzio e a quella di Alberto Burri». Particolarmente entusiasta Pierangelo Argentieri, presidente di Puglia Walking Art: «Attendiamo Luca Signorelli e Andrea del Verrocchio, Tiziano e Ludovico Carracci, mai esposto; Leonardo e Artemisia (Gentileschi, n.d.r.) e Guido Reni. Si tratta di una mostra che abbiamo costruito secondo un percorso nuovo, fino a farne la più grande mostra d’arte, probabilmente da Napoli, che sia stata mai ideata, progettata e organizzata nel Sud Italia ed in Puglia, in particolare. Sono convinto che sarà una mostra che cambia completamente gli scenari e che espone tutti alla responsabilità di organizzare eventi, che devono sempre crescere sia nella qualità, sia nel contenuto scientifico». Ed a proposito di Meridione d’Italia e di Puglia, non tarderanno a giungere «i nostri».

Parliamo dei «meridionali» Mattia Preti e Salvator Rosa, dei pugliesi Francesco Fracanzano, Corrado Giaquinto e Giuseppe De Nittis, dei contemporanei Pino Pascali e Roberto Ferri, il 46enne artista tarantino, che già lo scorso anno fu posto in dialogo con le opere di Caravaggio. A proposito del 46enne artista tarantino, una sua opera sarà all’inizio del percorso espositivo assieme ad una scultura di un allievo di Nicola Pisano, offrendo al visitatore i limiti cronologici della mostra mesagnese, che si candida a buon diritto ad essere l’evento culturale clou del 2024 in Terra pugliese.

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L’ottava edizione della campagna per le scuole Grande!, dal titolo “Uno splendido ritratto: scopri l’economia con le opere d’arte” si è conclusa registrando una partecipazione sempre più ampia di alunni. L’iniziativa di BPER è rivolta alle classi III, IV e V della scuola primaria e ha l’obiettivo di promuovere l’educazione finanziaria nelle scuole attraverso un percorso ludico-formativo.

A Brindisi sono risultate vincitrici la III A e la III B della Scuola Primaria Bozzano Centro, Plesso di via Austria. Nell’ultima iniziativa l’intento è stato quello di spiegare attraverso l’arte i principali elementi di economia, utilizzando un linguaggio semplice e colorato, grazie a La Galleria, corporate collection dell’Istituto che per il secondo anno consecutivo ha proposto uno sguardo originale delle opere d’arte, anche appartenenti alla Collezione BPER Banca. L'apprendimento è facilitato grazie al kit didattico realizzato in collaborazione con Librì Progetti Educativi. Prodotto sia in forma cartacea (con materiali ecosostenibili) che digitale e provvisto di testi inclusivi e attenti alle tematiche di genere, il kit include tracce audio per consentirne la fruizione anche a bambini e bambine con disabilità visive ed è scritto con un carattere che ne facilita la lettura nel caso di dislessia.

Il percorso ha anche visto la realizzazione di tre webinar sui temi di educazione finanziaria e risparmio per supportare gli insegnanti nel percorso educativo. I video sono fruibili gratuitamente sul canale YouTube della Banca.

I numeri del progetto Grande! hanno registrato per questa edizione la partecipazione da 17 regioni di oltre 700 scuole, 1.400 classi e più di 37.000 alunni. Le dieci classi più meritevoli sono state selezionate da una giuria interdisciplinare e riceveranno materiale didattico utile nell’attività quotidiana scolastica, quali lavagne multimediali, libri per la biblioteca, PC e stampanti. Novità di quest’anno è la possibilità per la prima classificata di realizzare un murales di street art insieme ad un writer professionista all’interno di un laboratorio didattico, per far vivere sulle pareti della scuola il progetto dei bambini.


Dichiara Serena Morgagni, responsabile Direzione Communication di BPER: “Siamo orgogliosi del progetto Grande!, col quale da 8 anni BPER promuove l’educazione finanziaria per i bambini e le bambine delle scuole primarie. Siamo felici del numero sempre maggiore di alunni coinvolti e anche i feedback ricevuti sono incoraggianti ed emozionanti. Coniugare l’educazione finanziaria con suggestioni legate al mondo dell’arte e alle sue opere ha rappresentato una sfida davvero importante, che è stata accolta con grande entusiasmo da docenti e più piccoli”.

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Ad Ostuni, il 6 giugno 2024, alle ore 18:30, presso l'Hotel Paragon 700, in Largo Michele Ayroldi Carissimo, 14, sarà inaugurata la mostra d’arte “Edge of Hope”, con le meravigliose opere di due fotografi pluripremiati, Anthony Dawton e Jim McFarlane. La mostra, il cui ingresso sarà gratuito, rimarrà esposta fino al 6 agosto 2024. Chi vorrà, mentre visiterà la mostra, potrà usufruire dell'area bar o della prelibata cucina dell'Hotel. I due artisti saranno presenti il 6 giugno all'Hotel Paragon 700 per un incontro con i partecipanti all'evento.Un evento fatto di storie dietro le evocative immagini delle opere dei due artisti, che darà vita ad una fusione tra arte e beneficenza, tra il bello negli occhi e il bello nel cuore. Questo, perché “Edge of Hope” è un progetto di sensibilizzazione e raccolta fondi legata al Progetto Speranza, che supporta il lavoro della Fondazione Amal nel campo profughi Rohingya di Cox’s Bazar, il più grande al mondo, con oltre 900.000 persone di cui quasi il 65% bambini. Questo progetto fotografico, con gli scatti dei fotografi internazionali Anthony Dawton dal Regno Unito e Jim McFarlane dall’Australia, mette in evidenzia una situazione di sofferenza e disagio, ma anche di dignità, vita e speranza di riscatto, per i rifugiati del campo, in particolare per i più giovani.Le fotografie

Prendersi del tempo per riflettere sulla profondità dei temi e dei valori sociali che gli scatti di Dawton e McFarlane trattano. Questo l'obiettivo che i due autori vogliono raggiungere e che ha portato alla mostra “Edge of Hope”, l'antitesi dell'immediatezza attuale. Questo approccio permette di dar vita ad immagini particolarmente curate nei dettagli, in grado di rappresentare la reale condizione dell’individuo fotografato.Le immagini della mostra sono in bianco e nero, stampate in grande formato e a mano, secondo gli standard qualitativi migliori. Si tratta di opere d’arte, visivamente sbalorditive e profondamente stimolanti. Ogni immagine esprime una profonda comprensione della condizione umana dei Rohingya e della crudeltà e dell’ingiustizia che hanno dato origine alla travolgente tragedia del campo di Cox’s Bazar. Le immagini di Dawton e McFarlane rappresentano un’eredità e una testimonianza silenziosa della difficile situazione del popolo Rohingya, nonché della straordinaria gentilezza e ospitalità del popolo del Bangladesh.Anthony Dawton è un pluripremiato fotografo commerciale con sede a Londra. Ha anche lavorato a lungo con ONG in tutto il mondo, tra cui: Niger, Kashmir (in seguito al terremoto), Gaza, Camp Zaatari (il campo profughi siriano), la valle della Beqaa, i campi palestinesi a Beirut. Recentemente ha fotografato i senzatetto per le strade di Londra e il suo libro NOTLondon è stato pubblicato da Pallas Athene nel 2021.Jim McFarlane è un fotografo australiano che lavora nel settore commerciale da oltre 35 anni. La sua esperienza copre la pubblicità e una vasta gamma di argomenti tra cui cibo, danza e persone. McFarlane ha insegnato fotografia al Victorian College of the Arts e alla Deakin University. Il suo lavoro con Anthony Dawton lo ha portato a Gaza, al campo Zaatari e ai campi palestinesi di Beirut.Queste le parole di Anthony Dawton «La scelta di fare questa mostra è dovuta al voler far capire, in parte, il mondo dei rifugiati, delle persone povere. La scelta della location, questo posto molto turistico, molto ricco, vuole sottolineare ancor di più il contrasto tra la povertà delle persone che sono state fotografate e noi, la gente che ha maggiori possibilità in termini economico-sociali. Tutto il nostro lavoro è in vendita e i ricavi verranno donati all’organismo di beneficenza “Amal”».

Spiega Ulrike Bauschke, responsabile dell'Hotel Paragon 700 «A noi piace portare il mondo dei beni culturali fuori dai confini nazionali, contribuendo ad una visione della Puglia verso il mondo».

 Il Director of Sales & Marketing Vincent Sergi aggiunge: «Il Paragon 700 Boutique Hotel & SPA continua a segnare con decisione il suo percorso nell’Hospitalitá di Lusso in Puglia, guardando anche al Glamour, all’arte e alla multiculturalità. Edge of Hope è uno dei tanti eventi che caratterizzeranno l’Estate 2024 del Paragon 700 Boutique Hotel & spa».

Prosegue «Questa mostra fotografica, tratta la tematica dei rifugiati dal mondo, che tocca anche l'Italia. Perciò vogliamo sensibilizzare la gente sul tema.»

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Disinfestazione larvicida e adulticida contro mosche e zanzare, gli interventi del mese di giugno. L’ufficio Ecologia e Ambiente della città di Mesagne informa: venerdì 7 giugno, l’intero territorio comunale sarà interessato dagli interventi di disinfestazione larvicida e adulticida da mosche e zanzare.

L’intervento adulticida sarà eseguito a partire dalla tarda serata e fino alle prime ore del giorno successivo, si consiglia pertanto di: mantenere chiuse porte e finestre con affaccio diretto su strada; non lasciare animali domestici e biancheria nei giardini e sui balconi delle abitazioni; non conservare all’esterno frutta, verdura o altri generi alimentari. Tutto ciò in via precauzionale, in quanto il prodotto che verrà utilizzato è un insetticida che nelle concentrazioni usate è innocuo per persone e animali domestici.

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Conto alla rovescia per la terza edizione del “Premio Letterario Nazionale Città di Ceglie Messapica”, promosso dalla locale Amministrazione comunale e che, lo scorso anno, ha visto quale vincitore l’autore Cosimo Argentina con il suo libro “Vicolo dell’acciaio” (Hacca edizioni). Un’edizione – quella targata 2024 - che già si presenta come un successo senza precedenti, considerate le prestigiose case editrici presenti, ben 37 in totale. Intanto, proprio in queste ore, è stata resa nota dagli organizzatori la lista della decina finalista per il 2024:

-Ritanna Armeni, Il secondo piano, Adriano Salani Editore, Milano

-Lia Celi, Carolina dei delitti, 2023, Adriano Salani Editore, Milano

-Giovanni Dozzini, Il prigioniero americano, Fandango Libri, Roma

-Antonio Forcellino, Il cielo di pietra, HarperCollins, Milano

-Lorenza Foschini, L’attrito della vita, La nave di Teseo, Milano

-Carlo Greppi, Un uomo di poche parole, Laterza, Roma

-Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico, Laurana editore, Milano

-Diana Ligorio, Occhi Di Lupo, Cuore Di Cane, La vita invisibile di un agente della DIA, Bompiani, Firenze-Milano

-Daniele Petruccioli, Si vede che non era destino, Terrarossa, Bari

-Gregorio Scorsetti, La gara di ritorno. Cile 1973, 66thand2nd, Roma

 

La cinquina finalista, invece, sarà comunicata il 20 luglio prossimo.

Tema dell’edizione 2024 del Premio è il romanzo storico: il premio sarà conferito a un romanzo storico in cui le combinazioni di realtà e finzione permetteranno ai lettori di recuperare il passato come chiave di lettura del nostro presente. L'opera vincente riceverà un premio in denaro di 5000 euro.

Una giuria esperta, composta da membri del Comitato Scientifico, ha valutato le opere letterarie edite nel 2022 e 2023 in lingua italiana e regolarmente in commercio, scegliendo il vincitore dell'anno.

Quest'anno, per la Giuria degli Studenti, è stato individuato il Liceo Polivalente Don Quirico Punzi di Cisternino, diretto da Giovanni Mutinati. Venti alunni di questo istituto avranno il compito di segnalare al Comitato Scientifico una rosa di cinque libri.

Oltre al premio principale, saranno assegnati premi speciali, incluso un premio di 500 euro nella sezione "Narrativa per ragazzi". Inoltre, il "Premio Ippocrate" e il "Premio Andrea Camilleri" riconosceranno rispettivamente gli sforzi nel campo della medicina e degli studi critici sull'opera dello scrittore.

Tutte le opere pervenute saranno conservate nelle biblioteche di Ceglie Messapica e di Brindisi.

La serata di premiazione si terrà il 1° agosto, alle ore 20, presso il MAAC (Museo Archeologico e di Arte Contemporanea) di Ceglie Messapica: in quella occasione, sarà annunciato il vincitore del Premio Letterario Nazionale "Città di Ceglie Messapica" e il premio dovrà essere ritirato personalmente, tranne in casi eccezionali.

Per ulteriori informazioni, si prega di visitare il sito web istituzionale del Comune di Ceglie Messapica: www.comune.ceglie-messapica.br.it.

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Un incidente stradale si è verificato oggi lungo la provinciale che collega Ceglie Messapica con Cisternino. Su questa arteria viaria stavano viaggiando un autocarro carico di pedane di blocchi tufacei e un'ambulanza, quando per cause ancora in fase di accertamento si sono scontrati. Nell'urto tutti gli occupanti dei mezzi sono rimasti feriti. In particolare un medico con infermiera che viaggiavano a bordo dell'ambulanza sono stati soccorsi e trasferiti presso l'ospedale "Perrino" di Brindisi in codice rosso. Sul luogo dell'incidente sono giunti i vigili del fuoco che hanno estratto il conducente del camion dall'abitacolo e lo hanno trasferito in ospedale. Indaga la polizia locale. 

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Sud Sound System, la leggendaria band salentina, pioniera del raggamuffin e del dancehall style, torna per sorprendere, ancora una volta, i fan con un nuovo singolo "El Sonido de l'Alma" ft. Puccia - degli Après La Classe - disponibile da martedì 4 giugno per Salento Sound System in distribuzione Believe.

El sonido de l'alma celebra la libertà autentica della musica reggae, esplorando nuovi orizzonti musicali e avvicinandoli alle sonorità mediterranee distintive della band salentina. La collaborazione con Puccia, che contribuisce con la sua fisarmonica e il ritornello in spagnolo dal sapore gitano, dimostra la capacità dei Sud Sound System di amalgamarsi con altri artisti e influenze, pur mantenendo salde le proprie radici.

Fin dai loro esordi negli anni '90 i Sud Sound System hanno rivoluzionato il panorama musicale italiano, portando il sound e l'energia della dancehall giamaicana nel cuore della cultura musicale italiana. Con testi che spaziano dall'impegno sociale alla celebrazione della vita, i Sud Sound System hanno dato vita a un genere unico che ha ispirato molti artisti.

I Sud Sound System presenteranno il nuovo singolo con Gianluca Ziza in diretta radio e social su Ciccio Riccio, vi aspettiamo in presenza dagli studi di Lab Creation, centro storico di Mesagne, questo giovedì alle 18,30 per incontrare i Sud Sound System.

 Per informazioni si può contattate l’Associazione MusicArte al numero 3920060788, oppure inviare una email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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INVESTIMENTI NEL FOTOVOLTAICO FERROVIARIO A CERANO:
 PER IL GOVERNO NAZIONALE BRINDISI È UN «NODO»
E NON LA PROTAGONISTA DI UNA FILIERA PRODUTTIVA.
QUALE VISIONE DALLE ISTITUZIONI LOCALI?

Qualsiasi investimento si possa prevedere per la città ed il territorio di Brindisi è da considerarsi una manna dal cielo ed ogni singolo investimento per il Sindacato non può che essere considerato positivo in quanto portatore di lavoro, economia e benessere sociale. Per queste ragioni l’annuncio del ministro Salvini sulla volontà di far divenire Brindisi – e l’area di Cerano in particolare - un nodo importante nella filiera di produzione di pannelli fotovoltaici per la rete ferroviaria è considerato dal Sindacato una novità non trascurabile.

Non nascondiamo che per le dimensioni ed il valore che rappresenta la vicenda Enel-Cerano ci saremmo aspettati che Brindisi potesse ospitare l’intera filiera di produzione-assemblaggio-logistica del settore mentre al contrario apprendiamo che tale investimento sarà in comune con l’area di Catania. Siamo costretti ad accontentarci prendendo atto che Brindisi è considerata dal Governo Italiano un «nodo», non un territorio capace di darsi una identità propria, autonoma, caratterizzante nella Transizione Green.

Ci auguriamo che l’annuncio del ministro Salvini si concretizzi anche se conosciamo bene la distanza che esiste fra idee, progetti, annunci ed investimenti concreti. Le numerose vertenze che abbiamo seguito nel corso degli anni ci fanno essere cauti – per non dirci completamente scettici - sulle brevi tempistiche annunciate dal ministro entro cui tale processo sarà avviato. Quelle prospettate sembrano previsioni fin troppo generose ma ci auguriamo di essere smentiti dai fatti ad iniziare dal veder concretamente realizzato l’investimento senza doverlo aggiungere al lungo elenco dei «sogni per Brindisi».

Il ministro non ha voluto sbilanciarsi sui numeri ovvero su quanti lavoratori saranno effettivamente necessari a sviluppare ed animare l’investimento. Cautela? O consapevolezza che questa progettualità impiegherà un numero esiguo di lavoratori, ben lontano dalle diverse centinaia di maestranze che perderanno il proprio lavoro con (quasi) certezza nei prossimi mesi?

Ancora: ci chiediamo quale sia il ruolo delle Istituzioni e dei rappresentanti Locali in questa proposta che mette d’accordo Governo e grosse società come Rete Ferroviaria ed Enel. Cosa ne pensano i rappresentanti istituzionali a livello Comunale, provinciale, regionale? Quale è la loro visione di Brindisi e del polo di Cerano? Non ci è dato ancora saperlo ma sarebbe quanto mai urgente conoscere la posizione di chi amministra il territorio in quanto Brindisi ha già abbondantemente pagato le conseguenze di progetti calati dall’alto senza parere e visione di chi vive ed appartiene a questa terra. Partecipare ai Tavoli per Brindisi può essere l’occasione di far valere la voce di questo territorio o al contrario a fungere da notai dell’ennesima decisione a tavolino subìta passivamente.

Il Sindacato proseguirà la sua battaglia per la difesa del lavoro e dei lavoratori attualmente impegnati in modo diretto e nell’indotto della Centrale Enel di Cerano. Una attenzione che proseguirà fino a quando anche l’ultimo lavoratore non avrà la certezza di un futuro stabile e dignitoso. Ben venga se a dare questa prospettiva saranno, tra gli altri, gli investimenti strategici e green sul fotovoltaico: il Sindacato seguirà in modo puntuale la vicenda e non mancherà di far sentire la sua voce a tutela del lavoro che c’è e di quello che potrà venire.

il Coordinatore provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo