Redazione

Sono anni che in questo territorio si organizzano iniziative, convegni, giornate dedicate, interventi nelle scuole, che si svolgono progetti, con l’unico obiettivo di superare la cultura del patriarcato. Ma potremmo dire che è stato tutto inutile ad osservare ciò che è accaduto a Latiano dopo l’ultimo episodio di violenza domestica. Nessuna presa di posizione ufficiale da parte delle Istituzioni, nessuna iniziativa pubblica a sostegno della vittima, utile ad alimentare la consapevolezza solidale della comunita' nei confronti di un atto così grave. Provocatoriamente potremmo dire che la vittima e suo figlio hanno la sola colpa di essere dei sopravvissuti, altrimenti avremmo avuto le solite scene di cordoglio accompagnate da una delle frasi più abusate “MAI PIÙ!”.

Ma ha del paradossale se, come comunità tutta, non si è in grado di cogliere i forti segnali di pericolo e non si crei un contesto favorevole per aiutare e sostenere chi ha corso il rischio di essere ammazzata, al di là degli interventi istituzionali dovuti. Com’è possibile che ciascuna e ciascuno di noi, qualsiasi sia il ruolo svolto nel contesto sociale, non provi un minimo di empatia e non si chieda “ se fosse mia figlia, mia madre o mia sorella la donna vittima di violenza fisica e psicologica…” e anche “se fosse mio figlio o mio nipote il ragazzo vittima di violenza assistita…” cosa farei? Se a queste domande la risposta sarebbe “nulla” allora non serve a niente l’impegno per cambiare la cultura dell’oppressione in cultura di libertà. Ecco perché come Coordinamento Donne dello Spi Cgil della provincia di Brindisi abbiamo molto apprezzato la costituzione del “Collettivo donne contro la violenza” a livello comunale, e condividiamo le richieste fatte all’Amministrazione Comunale affinchè si garantisca tutto il sostegno necessario alla vittima sul piano sanitario, legale, economico e lavorativo. Il Collettivo, con la denuncia pubblica di quanto sta accadendo, anzi, di quanto non è accaduto, ha lacerato quella cappa omertosa che rende a tutte noi l’aria irrespirabile quando constatiamo che fatti così gravi si lasciano scivolare nel silenzio, perpetrandone così l’inevitabilità. Continuiamo a ribellarci a tutto questo e siamo solidali con le donne del Collettivo che supporteremo in ogni azione utile a cambiare, nei fatti, comportamenti ed atti che continuino a lasciare sole le vittime di violenza.

Il Coordinamento Donne dello Spi Cgil Brindisi

Fucilieri della Brigata Marina San Marco sulla portacontainer Jolly Oro: esercitazione congiunta Marina Militare-Assarmatori-Ignazio Messina & C.

Sospetto di un carico illegale a bordo. Sulla base di questa simulazione si è svolta lo scorso 9 luglio, a bordo della portacontainer Jolly Oro in navigazione nel Mediterraneo Orientale alla volta del porto di Salerno, l’esercitazione di ispezione congiunta fra Marina Militare, Assarmatori e la Ignazio Messina & C.

L’attività addestrativa, condotta sotto l’egida del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), ha visto coinvolti gli assetti operanti nell’ambito dell’Operazione Mediterraneo Sicuro (OMS).

Fra gli obbiettivi dell’esercitazione anche la verifica del corretto scambio di informazioni fra gli attori coinvolti (nave, compagnia e controparti militari e governative). In seguito all'acquisizione e condivisione di informazioni tra la Centrale Multidominio della Marina Militare di Santa Rosa (Roma) e lo staff in mare, il cacciatorpediniere Francesco Mimbelli è stato incaricato di condurre un'ispezione su un natante sospetto cui hanno preso parte anche i fucilieri della Brigata Marina San Marco.

Dopo aver stabilito un contatto radio con il portacontainer Jolly Oro, il cacciatorpediniere ha dichiarato le proprie intenzioni e ha richiesto al Comandante del mercantile di procedere all'abbordaggio di un team ispettivo per un'operazione VBSS (visit, board, search, and seizure).

A mezzo di un barbettone, i fucilieri della Brigata Marina San Marco si sono calati a bordo per ispezionare la nave e verificare la regolarità dei documenti. Al termine dell’esercitazione, la Jolly Oro ha ripreso regolarmente la sua navigazione.

“Il rapporto di collaborazione fra la Marina Militare, la nostra associazione e le compagnie è ormai ampiamente collaudato – commenta il Presidente di Assarmatori Stefano Messina – e nel corso degli anni esercitazioni come questa si sono fatte sempre più frequenti. Si tratta di attività fondamentali per la tutela della sicurezza degli equipaggi e del carico su rotte a rischio. Particolarmente efficace si è confermato l’addestramento degli equipaggi, il tempo di reazione delle parti coinvolte e il ruolo svolto dalla Marina Militare, prezioso e insostituibile a protezione anzitutto delle vite umane e della sicurezza della navigazione”.

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Prende forma la conduzione tecnica del Brindisi Football Club. Sono infatti già state individuate le figure che affiancheranno l’allenatore Alessandro Monticciolo nella guida della compagine biancazzurra: si tratta del vice Gaetano Ungaro, originario di Reggio Calabria e con una lunga militanza da difensore alle spalle, una presenza in serie A e due in Coppa Italia proprio con la maglia della Reggina; dal 2021 nello staff tecnico di Aglietti prima, di Filippo Inzaghi poi, sempre in riva allo Stretto. Il prof. Mino Martinelli sarà invece il preparatore atletico, brindisino già più volte titolare del ruolo nella prima squadra con la quale ha vinto i campionati 2017-18 e 2018-19; infine, Mirko Silipo, preparatore dei portieri, due stagioni a Nardò con Roberto Taurino, poi Casarano e lo scorso anno Gelbison al fianco di Monticciolo: un passato da calciatore anche nel Brindisi, prima con Mimmo Renna nel 2000-01 e l’anno successivo con Gigi Boccolini, quello della storica promozione in serie C2.

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Caro direttore, queste sono le condizioni delle periferie della città della cultura, abbandonati da tutti vedi via Pola,via Isonzo ecc. Non c'è nessuno che pulisce non vedi mai un ombra della macchina pulitrice,  sono tutti impegnati al centro storico per farlo splendere, ma come si vede dalle fotonon è tutto oro quello che luccica. Spero che il sindaco di tutti possa intervenire per far sì che questa situazione non si ripeta anche perché noi cittadini paghiamo le tasse.

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Monica Priore, nuotatrice con diabete, sarà la madrina della Traversata dello Stretto di Messina organizzata dai medici diabetologi, che nuoteranno insieme ai loro pazienti.

La celebre nuotatrice Monica Priore, nota per le sue straordinarie imprese in mare aperto e la sua lotta contro il diabete, sarà la madrina dell’evento conclusivo del congresso AMD (Associazione Medici diabetologi) intitolato “DIABETE, SPORT E TECNOLOGIA – Un tuffo nell’innovazione”. L’evento scientifico si terrà domani, 13 luglio 2024, presso il Salone delle Bandiere del Palazzo Zanca in Piazza Unione Europea a Messina.

La Traversata dello Stretto di Messina è un’emozionante sfida non competitiva che affascina molti sportivi, copre una distanza di 3,5 chilometri tra la costa calabrese e quella siciliana. Quest’anno, si cimenteranno in questa sfida 5 medici diabetologi, 11 ragazzi/e con diabete tipo 1 e 6 “amici della diabetologia”, per lanciare un messaggio di speranza ed evidenziare come la collaborazione, possa portare al raggiungimento di obbiettivi apparentemente complessi. La nuotata avrà luogo Domenica 14 Luglio con partenza alle ore 08:30 dalla Spiaggia di Torre Faro.

Monica Priore la prima nuotatrice con diabete tipo 1 al mondo ad attraversare a nuoto quel tratto di mare, sarà presente per ispirare e accompagnare gli atleti in quest’avventura e per sensibilizzare ancora una volta, sulle possibilità per le persone con diabete di perseguire attività sportive.

“Quando sono stata invitata dal Dott. Paolo Di Bartolo ad effettuare nuovamente questa traversata non ho saputo dire di no. Per me è un’emozione tornare dopo 17 anni in quel mare, dove tutto è iniziato.”- ci confessa Monica. “Fare da madrina a questa iniziativa è un vero piacere, nuotare con altri atleti con diabete tipo 1, insieme ad alcuni medici diabetologi, mi lascia ben sperare. Probabilmente tutto il lavoro fatto nel corso degli anni per promuovere l’importanza dell’attività fisica sta portando i suoi frutti! Ora non ci resta che aspettare Domenica nella speranza che le correnti dello Stretto siano dalla nostra parte.” conclude.

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Buongiorno (Uila Puglia): "Per sconfiggere il caporalato: partire dalle aziende sane e
rinnovare subito i contratti di lavoro degli operai agricoli per aumentare salari e tutele"
 
La Uila Puglia congiuntamente alle altre organizzazioni sindacali dei lavoratori e alle organizzazioni di rappresentanza delle imprese firmatarie del CCNL degli operai agricoli e florovivaisti, attraverso un documento congiunto, ha chiesto un incontro al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al fine di attivare una strategia comune di contrasto al fenomeno del caporalato ed avviare un percorso collaborativo teso alla definizione di un Protocollo d’intesa in materia di contrasto  allo sfruttamento lavorativo in agricoltura. 
Nella missiva indirizzata al Governatore Emiliano ed inviata ad ARPAL, INPS, INAIL e ITL Pugliesi si è chiesta l’attivazione “di un percorso teso al rafforzamento dell'attività di incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo, contrastando così il lavoro sommerso e cogliendo le peculiarità del settore, con il coinvolgimento dell’ARPAL e degli Enti Bilaterali Agricoli Territoriali.
“Il fenomeno del caporalato è un argomento complesso e come tale va trattato, cercando di porre in essere azioni corali e strategie di medio/lungo termine che agiscano su più livelli e variabili - spiega il Segretario Generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno - innanzitutto bisogna riflettere sul fatto che il fenomeno del caporalato non riguarda solo gli immigrati, ma anche i cittadini italiani. Dobbiamo agire, quindi, su un doppio livello, perché quando parliamo di lavoratori irregolari parliamo di gente che non è in possesso di documenti e di permesso di soggiorno. È chiaro quindi che il caporale riesce a far presa ponendo le sue condizioni, perché gli immigrati non hanno altre alternative e vengono quindi sfruttati con condizioni di lavoro pessime, orari disumani, paghe da fame e condizioni abitative e di sicurezza inaccettabili. Dall’altro lato anche i lavoratori italiani sono ostaggio di questi personaggi assoldati da aziende compiacenti in disprezzo alle leggi sociali e ai contratti di lavoro, che non solo si occupano di trovare una occupazione, ma mettono a disposizione i mezzi di trasporto per raggiungere i campi. In entrambi i casi il caporale soddisfa un bisogno di quelle aziende che competono in maniera impari con le tante aziende regolari presenti nella nostra regione, che sfruttano diverse condizioni ovvero: reperire in poco tempo manodopera sottopagata, costretta a rivolgersi caporali per lavorare con orari di lavoro spesso molto diversi dalle 6 ore e 30 previste dal contratto di lavoro".
Buongiorno, afferma: “Bisogna sicuramente inasprire i controlli, perché i mezzi dei caporali partono sempre dalle stesse piazze, percorrono le stesse strade e arrivano nelle stesse aziende. Certamente un ringraziamento va alle forze dell’ordine che presidiano il territorio, ma è necessario un rafforzamento in termini di uomini e mezzi per contrastare efficacemente il fenomeno.  Sia chiaro - continua Buongiorno - come organizzazione sindacale non siamo sordi ai richiami di un giusto prezzo ai prodotti agricoli a dispetto di pratiche di svendita sottocosto della GdO, così come a livello europeo non ci sottraiamo alla nostra responsabilità di sensibilizzazione verso i policy maker nel contrastare il dumping sociale sui nostri prodotti, ma le aziende devono fare di più, non possono far leva solo sul costo del lavoro dipendente per far quadrare i conti. Su Le Monde nei giorni scorsi è stato pubblicato un dossier-inchiesta sulle condizioni nei campi di pomodoro marocchini con lavoratori costretti a lavorare per 12 ore a 8 euro al giorno e in quei casi non si parla di condotte eccezionali, bensì di normalità. Per questo prima parlavo di complessità del fenomeno: è troppo facile cadere nella trappola degli slogan quando parliamo di caporalato. E’ giusto che si parli di un maggiore controllo e di una maggiore presenza ispettiva attraverso un aumento della pianta organica degli enti preposti, è giusto che si parli di applicare la legge contro le pratiche sleali della distribuzione; ma ognuno, per la sua parte, deve fare di più: partiamo dal rinnovo dei Contratti provinciali di lavoro del settore agricolo scaduti il 31 dicembre scorso, le cui trattative in alcune province sono ferme al palo, restituendo dignità ai lavoratori del settore che più di altri hanno sentito sulla propria pelle l’aumento dell’inflazione. Per sconfiggere il caporalato dobbiamo partire dall’agricoltura sana del nostro territorio, valorizzando le professionalità dei lavoratori e aumentando i salari attraverso il rinnovo dei contratti di lavoro, per mettere all’angolo le aziende che sfruttano i lavoratori".

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È il compleanno di Francesco Fracanzano, visite guidate comprese nel costo del bigliettodomenica 14 luglio a «G7: Sette secoli di arte italiana».È il compleanno di Francesco Fracanzano, visite guidate comprese nel costo del bigliettodomenica 14 luglio a «G7: Sette secoli di arte italiana».

Se – come dicono – le opere d’arte dialogano fra loro al pari dello spirito degli artisti, è da pensare che fuori dagli sguardi dei visitatori, nella mostra «G 7: sette secoli di arte italiana», allestita nel castello normanno-svevo di Mesagne (Brindisi), per la cura del prof. Pierluigi Carofano e organizzata - nell’ambito del Protocollo d’Intera Puglia Walking Art - da Micexperience Rete d’Impresa, con enti promotori il Comune di Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero della Cultura, qualcuno si sia ricordato che il 9 luglio scorso ricorreva il 302° compleanno di Francesco Fracanzano, il fratello minore di Cesare, anch’egli pittore di fama.

Nato, infatti, a Monopoli (Bari) il 9 luglio 1612, Francesco Fracanzano si trasferì a Napoli con la famiglia nel 1625 e, ventenne, si sposò con la sorella di Salvator Rosa, e sempre a Napoli, stando ad alcuni storici dell’arte, si sarebbe formato assieme al fratello nella bottega di Giuseppe de Ribera, l’arcinoto Spagnoletto. «Il Caravaggismo in provincia», dice di Fracanzano il prof. Pierluigi Carofano, curatore della mostra mesagnese e, nella organizzazione dell’esposizione, per ragioni cronologiche e non solo, ha collocato l’opera del Fracanzano accanto al Mario davanti alle rovine di Cartagine, opera di Salvator Rosa conservata nel Museo di Palazzo Costa a Piacenza.

Francesco Fracanzano è presente invece nella mostra mesagnese col Filosofo, olio su tela del 1630 circa, prestato dalla Pinacoteca Metropolitana di Bari “Corrado Giaquinto” (inv. 1873/1368). Lo sguardo assorto nel pensare e ad un tempo vigile nella luminosità degli occhi è sufficiente a descrivere pienamente il soggetto ritratto e conferma la temperie culturale ed artistica sviluppatasi nella capitale del Regno di Napoli nella prima metà del Seicento.

Festeggiando il suo compleanno, dunque, si celebrano contemporaneamente i fasti di un periodo unico nella storia dell’arte meridionale e nell’ambito di «G 7: sette secoli di arte italiana», mostra organizzata da Puglia Walking Art e dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, col patrocinio di Regione Puglia e Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi e Aeroporti di Puglia, si vuole aderire a questo momento celebrativo. Domenica 14 luglio prossimo, infatti, per rendere ancora più bello l’evento sono previste visite guidate incluse nel biglietto d’ingresso con appuntamenti (capienza massima 30 persone) alle ore 19,00 e 20,30. «Crediamo sia il modo migliore per rendere la mostra ancora più fruibile e interessante – ha detto il presidente di Puglia Walking Art, Pierangelo Argentieri –. Vogliamo che ci sia un “dopo” alla bellezza goduta nella sale e le visite guidate servono a far sì che restino impresse nella memoria particolari di questi momenti di alta cultura».

E a breve, per il 16 luglio prossimo, sarà annunciata un’altra gradita sorpresa per i visitatori della mostra, in occasione della Festa patronale nella cittadina messapica.

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Nel corso della serata dello scorso 11 luglio 2024 a Taranto e Carosino (TA), i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica (BR) hanno eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi nei confronti di tre persone, nell'ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi. In particolare, il citato G.I.P. ha applicato la custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre indagati, ai quali è addebitato il concorso di persone nel reato di “furto aggravato”.

Nel provvedimento cautelare è evidenziata, allo stato, la sussistenza di gravi indizi a carico degli indagati, perché ritenuti responsabili del furto aggravato avvenuto a Ceglie il 12 aprile 2024. In dettaglio, gli indagati, dopo aver raggiunto a bordo di un autoveicolo Ceglie Messapica, si sarebbero presentati presso l’abitazione di residenza di un’anziana signora, qualificandosi quali dipendenti di una società di erogazione di energia elettrica, affermando di dover effettuare un controllo sul misuratore di energia elettrica, e quindi s’impossessavano di alcuni gioielli che la vittima custodiva nel cassetto del comodino della camera da letto. Mentre un indagato entrava per primo nell’abitazione e, attraverso il suddetto stratagemma, intratteneva la persona offesa all’interno della sua cucina (per visionare il contatore e le bollette), il correo, sceso dal veicolo, entrava in casa e si dirigeva nella camera da letto ove asportava i gioielli, mentre il terzo presunto complice restava all’esterno dell’abitazione per avvisare gli altri dell’eventuale arrivo di ospiti ovvero parenti della persona offesa; subito dopo, quest’ultimo raggiungeva il primo indagato, fingendosi suo collega ed esortandolo ad ultimare i necessari controlli, poi uscendo dall’appartamento unitamente agli altri indagati.

Gli elementi probatori raccolti dai militari della Stazione di Ceglie Messapica, che hanno svolto le indagini, sono consistiti nella:

  • analisi, visione e comparazione delle immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza delle zone limitrofe all’evento reato;
  • analisi dei tabulati telefonici degli indagati;
  • analisi delle fattezze fisiche descritte dalla persona offesa;
  • individuazione fotografica dei predetti.

Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, due indagati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Taranto mentre l’altro resterà recluso nel medesimo carcere in cui si trovava già detenuto per altra causa.

Dopo l’avvenuta esecuzione dell’ordinanza cautelare si svolgeranno gli interrogatori di garanzia degli indagati, che potranno difendersi ed offrire la loro eventuale versione dei fatti

Avviso di convocazione degli eletti al Consiglio Comunale.

                  (art.40 D.Lgs n. 267/20
     Ai sigg. Consiglieri Comunali

 

Calò Marco

Carella Vincenzo

Crusi Marcella Claudia

D’Ancona Roberto

Devicienti Miro

Faggiano Francesca

Franco Antonio

Librato Pier Luigi

Mattia Stefano

Mingenti Antonio

Resta Mauro Antonio

Saracino Maria Teresa

Saracino Rosanna      

Semeraro Giuseppe

Solimeo Miriam

Vizzino Mauro

                                                         

e,p.c. al Segretario Generale, agli Assessori comunali Sigg.ri Rogoli Francesco Michele, Scalera Anna Maria, Sicilia Sante Vincenzo, Tollis Roberta, Ture Omar Salvatore, alla Prefettura, al Commissariato di P.S., al Comando Stazione Carabinieri, al Comando Vigili Urbani, alle  R.S.U aziendali, agli Organi di stampa locali, ai Responsabili delle Aree, all'Ufficio Messi.

IL SINDACO

            A seguito della proclamazione degli eletti al Consiglio Comunale, invito la S.V. a partecipare alla prima riunione che si terrà nell’Aula Consiliare del Palazzo di Città, venerdì 19 luglio 2024 – ore 09.00 per la trattazione del seguente ordine del giorno:

  • Verifica delle condizioni di eleggibilità, ai sensi degli artt. 40 e 41, comma 1, del D. Lgs 18 agosto 2000, n.267. Convalida degli eletti nella consultazione elettorale dell’ 8 e 9 giugno 2024
  • Elezione del Presidente del Consiglio Comunale (art. 11 Statuto comunale)
  • Elezione del Vice Presidente del Consiglio Comunale (art. 11 Statuto comunale)
  • Giuramento del Sindaco (art. 50 – comma 11 D.Lgs n.267/2000)
  • Comunicazione da parte del Sindaco dei componenti la Giunta comunale (art.46 – comma 2 D.Lgs 267/2000)
  • Elezione della Commissione Elettorale Comunale ai sensi degli articoli 12 e segg. del Decreto del

Presidente della Repubblica 20 marzo 1967, n.223 (art. 41 – comma 2 D.Lgs 18 agosto 2000 n.267)

  • Nomina dei componenti la “Commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei Giudici Popolari” (art. 13 - Legge n.287/1951)
  • Presa d`atto della Determina AGER Puglia n. 410 del 09/07/2024 e della allegata relazione relativa alla procedura di validazione - Procedura di validazione dell’aggiornamento del Piano Economico Finanziario anno 2024-2025 secondo il Metodo Tariffario Servizio Integrato di Gestione dei Rifiuti 2022-2025 ex delibera n. 363/2021 cosi come modificata dalla delibera n. 389/2023 ARERA - Approvazione Piano Economico Finanziario anno 2024-2025 ex art. 8 delibera n. 363/2021 così come modificata dalla delibera n. 389/2023
  • Tari 2024: Approvazione Tariffe.

Distinti saluti     

             IL SINDACO

On. Dr. Antonio MATARRELLI

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La guerra in Ucraina, con il conseguente aumento dell’inflazione che colpisce i prezzi del carrello della spesa mettendo a rischio la sicurezza alimentare, ha avuto pesanti ricadute in Puglia dove è raddoppiato il numero delle famiglie in povertà relativa, balzate oramai a 440mila, ma è tutta la popolazione mondiale - salita a 8 miliardi di persone - ad essere in difficoltà. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione dell’Assemblea della World Farmers Markets Coalition, l’associazione che riunisce i mercati contadini del pianeta, al mercato di Campagna Amica del Circo Massimo a Roma.

E’ stata allestita la prima mostra  di centinaia di prodotti provenienti da tutto il mondo salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni di contadini di tutti i continenti, alla presenza del ministro degli Esteri Antonio Tajani, al rientro dal vertice Nato di Washington, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini, al segretario generale Vincenzo Gesmundo, a Richard McCarthy, presidente della World Farmers Markets Coalition, e a Carmelo Troccoli direttore della World Farmers Markets Coalition e della Fondazione Campagna Amica.

Più di 1 su 10 (828 milioni) soffre la fame aggravata dalle conseguenze del mix micidiale dei cambiamenti climatici, della pandemia Covid e della guerra. L’agricoltura familiare è una risposta, a livello locale, a questa grave situazione, in grado di garantire una distribuzione più equa delle risorse, salvaguardare i territori e migliorare la vita delle comunità. Un modello – aggiunge Coldiretti Puglia - capace di coniugare diritto al cibo e dignità dell’uomo, in grado di restituire il diritto di produrre, prima di tutto, gli alimenti necessari al proprio sostentamento e poi ad avviare un processo di economia territoriale.

Un’esperienza che ha fatto da base alla nascita della prima Coalizione Mondiale dei Farmers Market, promossa proprio per rispondere alla richiesta di cibi sani e locali da parte dei consumatori e alla necessità di garantire gli approvvigionamenti alimentari in tutto il mondo A livello globale già un Paese su cinque (20%) può contare su sistemi di vendita diretta che possono trovare nella nuova “World Farmers Market Coalition” un punto di riferimento per crescere.coldiretti_produttori_1.jpeg

“Tra i promotori della Coalizione Mondiale dei Farmers Markets, insieme all’Italia ci sono – ha affermato Carmelo Troccoli, direttore Fondazione Campagna Amica – Usa, Norvegia, Australia, Danimarca, Giappone, Canada, Cile, Ghana, Sud Africa, Georgia, Inghilterra e altri hanno già dichiarato il loro interesse ad aderire.  La coalizione è uno strumento per la diffusione dei mercati contadini nel mondo con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo, accompagnando da una parte i governi verso l’adozione di un quadro normativo specifico e dall’altra assistendo le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di reti come quella di Campagna Amica in Italia, della Farmers Market Coalition negli Stati Uniti o in Canada, con supporto a livello tecnico-legale, di comunicazione e di formazione per manager e agricoltori”, insiste Troccoli.

La World Farmers Market Coalition è uno strumento per la diffusione dei mercati contadini nel mondo con un’attenzione  particolare ai Paesi in via di sviluppo. Essa accompagna, da una parte i governi verso l’adozione di un quadro normativo specifico e, dall’altra, assiste le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di reti come quella di Campagna Amica in Italia, della Farmers Market Coalition negli Stati Uniti o come in paesi che in tutti i continenti danno vita a sistemi del cibo locale, offendo supporto a livello tecnico-legale, di comunicazione e di formazione per manager e agricoltori.

Per Richard Mccarthy, presidente protempore della World Farmers Markets Coalition “la coalizione mondiale offre un modello di cooperazione internazionale dove si condividono buone pratiche e si studiano soluzioni. Tutto ciò per garantire un futuro dignitoso agli agricoltori di tutto il mondo che custodiscono i nostri territori e il nostro cibo in nome della salute e della cura dell’ambiente”.

Il km0 è divenuto anche uno strumento ‘salva tasche’ per i consumatori perché – aggiunge Coldiretti Puglia -  i prodotti provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto a causa del caro gasolio (36%), per il rapporto qualità prezzo (28%), perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina. Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito anche in Puglia ad oltre 850 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti. Un fenomeno reso possibile dal fatto che l’Italia – spiega Coldiretti – è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica.

Oltre a garantire la maggiore freschezza dei prodotti e tagliare gli sprechi – spiega Coldiretti regionale - la filiera corta riduce anche i tempi di trasporto e, con essi, il consumo di carburanti e le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori. Al secondo posto tra le intenzioni di acquisto degli italiani per i prossimi mesi – continua Coldiretti - ci sono peraltro i cibi 100% italiani, che precedono gli alimenti con packaging sostenibile e quelli che garantiscono il rispetto dell’ambiente, per un netto aumento complessivo della spesa green.

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