Redazione

CIBUS: COLDIRETTI PUGLIA, SOS CIBO MADE IN ITALY; DAL SEMAFORO AI FAKE
I fronti ancora aperti in Europa che minacciano l’agroalimentare nazionale

L’olio extravergine di oliva come quello pugliese marchiato con il bollino giallo, etichette allarmistiche sul vino che dopo l’Irlanda arrivano anche in Belgio, esportazioni di frutta e verdura di IV gamma messe a rischio dalla direttiva sul packaging e prodotti importati dall’estero che diventano magicamente italiani grazie a minime lavorazioni. Sono questi gli attacchi al Made in Italy a tavola, denunciati da Coldiretti al Cibus di Parma, il Salone Internazionale dell’Alimentazione a Parma (Padiglione 8 Stand K024).

Dall’olio extravergine d’oliva ai formaggi fino ai salumi sono solo alcuni dei prodotti di qualità del Made in Italy a tavola bocciati senza appello dall’etichetta a colori nutriscore che rischia di affermarsi in Europa, con i bollini allarmistici che, basandosi sulla presenza di determinate sostanze calcolate su 100 grammi di prodotto e non sulle effettive quantità utilizzate, favoriscono prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta e finiscono per escludere paradossalmente alimenti sani e naturali – afferma Coldiretti Puglia – con un grave danno per il sistema agroalimentare tricolore proprio in un momento in cui potrebbe essere l’elemento di traino di un piano strategico di internazionalizzazione per far crescere la presenza del Made in Italy sui mercati stranieri. Alcuni gioielli del made in Italy a tavola sono classificati con la lettera “E” in rosso (il “rating” peggiore”) ma lo stesso olio extravergine d’oliva, riconosciuto da tutti come elisir di lunga vita, può vantare appena una “C” mentre bevande gassate e cibi ultraprocessati di cui spesso non è nota neppure la ricetta vengono promossi a pieni voti col bollino verde e la lettera “A”. Un rischio anche per la salute dei consumatori che la prossima Commissione Europea dovrà scongiurare definitivamente.

Nonostante i risultati ottenuti da Coldiretti con le mobilitazioni a Bruxelles, dal ritiro della direttiva agrofarmaci alla semplificazione della Pac, solo per citarne alcuni, sono diversi i fronti ancora aperti che minacciano i record dell’agroalimentare italiano. Un esempio è il sistema Nutriscore, l’etichetta a semaforo che sembrava congelata, ma alla quale il Portogallo ha recentemente aperto le porte andando ad aggiungersi a Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Un sistema sostenuto dalle multinazionali che penalizza prodotti simbolo della Dieta Mediterranea, non fornendo informazioni ma facendo scattare l’allarme su alcuni prodotti per condizionare le scelte alimentari dei cittadini. E infatti vengono utilizzati i colori del semaforo, giallo, rosso e verde per indicare la salubrità dell’alimento, concentrandosi solo su alcune sostanze nutritive come zucchero, grassi e sale, ma senza tener conto delle quantità assunnofakeinitaly.jpegte.

Ma la nuova Unione che uscirà dalle urne di giugno è chiamata anche ad assicurare maggiore trasparenza su quanto i suoi cittadini portano in tavola, sostenendo la proposta di legge europea promossa dalla Coldiretti per introdurre l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta su tutti i cibi in commercio. Al Cibus Coldiretti ha portato alcuni esempi dei prodotti scoperti nel corso della Mobilitazione al Brennero, dove diecimila agricoltori hanno verificato assieme alle forze dell’ordine il contenuto di tir e autobotti. Si va dai pomodori San Marzano olandesi alle cosce di maiale danesi pronte a diventare prosciutti tricolori, fino al formaggio che richiama le Alpi ma prodotto nel Nord Europa. Il tutto sfruttando la norma dell’ultima trasformazione prevista dall’attuale codice doganale dei cibi che permette ai prodotti esteri di diventare 100% italiani con lavorazioni anche minime.

Se l’azione Coldiretti ha salvato dalla scure bottiglie di vino e vasi per i fiori, resta in bilico l’ortofrutta di IV Gamma, dove il futuro di insalata in busta o confezioni di pomodorini è affidato a deroghe a livello nazionale. Il rischio è una miriade di posizioni differenti che potrebbe danneggiare soprattutto le esportazioni di frutta e verdura tricolore.

Rischia peraltro di allargarsi anche la follia delle etichette allarmistiche sul vino dopo che l’Irlanda ha ottenuto il via libera dalla Commissione Europea ad adottare sulle bottiglie di vino e birra avvertenze terroristiche che non tengono conto delle quantità e con il Belgio che ha annunciato l’intenzione di seguire la stessa strada.

Coldiretti si batte a tutti i livelli per frenare alcune storture Ue che minacciano il futuro dell’agroalimentare nazionale, facendo crollare la produzione e mettendo in contrapposizione agricoltura e ambiente, auspicando che la futura Commissione faccia scelte più consapevoli e non ideologiche, risolvendo le problematiche ancora aperte che pesano ancora sui bilanci delle imprese agricole europee, ma anche affermando i principi della reciprocità delle regole e della trasparenza verso i cittadini su quanto portano in tavola. Un obiettivo che Coldiretti sostiene con una grande raccolta di firme per una legge di iniziative popolare che imponga l’obbligo dell’indicazione di origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nella Ue.

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Il regista Tonio De Nitto, l’attrice Monica Morini, lo scrittore e professore Giancarlo Visitilli sono alcuni degli ospiti della prima programmazione della nuova biblioteca. Il Mediaporto di Brindisi comincia il suo viaggio nel mondo delle storie, dei libri, della ricerca più sensibile legata alla narrazione con un cartellone di eventi che traccia già una rotta che guarda lontano.


Si tratta di un ricco cartellone frutto della sinergia tra Regione Puglia, Polo BiblioMuseale di Brindisi, Provincia di Brindisi, Teatro Pubblico Pugliese e Santa Teresa spa, e che si affianca alle altre azioni di sistema che sono in corso in questi mesi tra le quali, la principale, la creazione del Ministero dei Sogni, l’osservatorio di innovazione culturale ed educativa che proprio in questi mesi muove i primi passi.


QUESTO MARE È PIENO DI VOCI E QUESTO CIELO PIENO DI VISIONI è il titolo visionario del cartellone che attraversa già alcuni campi della ricerca che il Mediaporto intende sviluppare.

Si comincia il 14 maggio con l’incontro TUTTE LE STORIE DEL MONDO. Protagonisti il regista Tonio De Nitto e l’attore Fabio Tinella, autori con Factory Compagnia Transadriatica di una delle più interessanti ricerche nazionali sul teatro con persone con disabilità. Racconteranno nell’incontro proprio di questa ricerca a conclusione della più partecipata rassegna di teatro per le nuove generazioni che si svolge in città da oltre due anni.

A Monica Morini invece, autrice e attrice fondatrice della Casa delle Storie di Reggio Emilia e curatrice da anni del Festival Reggio Narra, è assegnato nell’incontro del 17 maggio il compito di inaugurare nel Mediaporto il cammino sulla lettura ad alta voce, come esperienza di incontro, benessere, scoperta dell’altro, ma anche della tenerezza, della cura, della vita delle parole.

 

Il 22 maggio è la volta dello scrittore e professore Giancarlo Visitilli, una vita dedicata a raccontare il mondo dei ragazzi, delle loro fragilità, dei loro amori senza misura con una profondità con pochi pari in Italia. Al Mediaporto, Visitilli sarà ospite di un incontro dedicato al tema quanto mai attuale del benessere a scuola: si può essere ancora felici a scuola? Sarà un dialogo aperto, senza mezze misure e schietto tra adulti e ragazzi.


Ecco il programma completo a seguire: martedì 28 maggio, PATTO PER LA LETTURA, l’incontro della rete cittadina, scolastica, istituzionale, bibliotecaria e informale dei lettori di Brindisi in collaborazione con il Comune di Brindisi; mercoledì 29 maggio, PER UN PUGNO DI LIBRI… generazione Z, la finale del gioco a quiz sui libri per ragazzi più divertente della Città in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Santa Chiara di Brindisi; la bella collaborazione con il FESTIVAL DELLE LETTURE IN MOVIMENTO – BRINDISI LEGGE, il primo importante festival sulla promozione della lettura ad alta voce condivisa di Brindisi che ridisegna la città su una mappa di letture, libri, storie e promosso da CEPELL, Comune di Brindisi, Case di Quartiere Brindisi, Palazzo Guerrieri e ancora PAESAGGIO MARINO, PAESAGGIO COSTIERO, PAESAGGIO PORTUALE, la mostra per tutto il mese di maggio presso gli spazi del Mediaporto degli elaborati del concorso di disegno rivolto agli studenti nell'ambito del tema proposto dalla Federazione Italiana degli Amici dei Musei – FIDAM e in collaborazione con AMICI DEI MUSEI Brindisi.

Un programma per tutti e per tutte le età, un progetto culturale curato da Luigi D’Elia, consulente per Santa Teresa spa e al servizio del sistema istituzionale della nuova biblioteca che comincia a caratterizzare il Mediaporto come “porto della parola” e del suo potere trasformativo.



TRANSUMANZA: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA ANTICA PRATICA IN PUGLIA; A MAGGIO GREGGI IN VIAGGIO PER STAZIONI DI POSTA

Al via la transumanza in Puglia, dichiarata patrimonio dell’Umanità dal Comitato intergovernativo dell’Unesco, una grande opportunità di tutela e promozione dell’antica pratica ancora viva sul Gargano. E’ quanto annuncia la Coldiretti Puglia nel sottolineare il valore della tradizionale migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che, insieme ai loro cani e ai loro cavalli, si spostano dalla pianura alla montagna, percorrendo le vie semi-naturali dei tratturi, con viaggi di giorni e soste in luoghi prestabiliti, noti come "stazioni di posta".

La transumanza avviene a maggio – spiega Coldiretti Puglia  - perché gli animali hanno bisogno di partire, avvertono il caldo, lo patiscono, abbisognano di temperature più fresche dell’alpeggio. Sul Gargano il viaggio dura 4 giorni con 3 soste per riposare a San Paolo Civitate, Santa Croce di Magliano, Ripalimosani e Frosolone. Restano a casa solo gli animali più piccoli, perché non ce la farebbero. La transumanza si snoda attraverso i vecchi tratturi de L’Aquila-Foggia, il famoso ‘tratturo del re’, incrociato a San Paolo di Civitate, del Celano-Foggia e del Lucera-Castel di Sangro, con tratturelli e bracci tratturali da raccordo e tratti di strade statali, provinciali e comunali”. Per questo il camminamento è scortato dalla Polizia stradale preallertata, perché la mandria invade le strade, ricreando scenari da amarcord, aggiunge Coldiretti.

Il riconoscimento Unesco tutela un’attività ad elevato valore ecologico e sociale poiché – continua la Coldiretti – si concentra nelle zone svantaggiate e garantisce la salvaguardia di ben 38 razze a vantaggio della biodiversità del territorio, dalla rustica pecora sarda alla pecora Sopravissana dall’ottima lana, dalla Brogna con testa e gli arti privi di lana alla pecora Comisana con la caratteristica testa rossa, dalla gigantesca Bergamasca fino a quella massese dall’insolito manto nero che rappresentano un patrimonio di biodiversità il cui futuro è minacciato da un concreto rischio di estinzione.

La transumanza conferma il valore sociale, economico, storico e ambientale della pastorizia – aggiunge Coldiretti Puglia - in un momento di difficoltà per gli allevamenti ed il settore zootecnico, un mestiere ricco di tradizione, ma molto duro con gli allevatori che accompagnano per lunghi percorsi tra gli antichi tratturi le mandrie che beneficiano di clima, alimentazione e uno ‘stile di vita’ tornato alle origini.

A pesare sono i bassi prezzi pagati ai pastori, il moltiplicarsi degli attacchi degli animali selvatici dai cinghiali ai lupi, la concorrenza sleale dei prodotti stranieri spacciati per nazionali ma anche la deriva del cibo sintetico, con Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione, con la Coldiretti che sta dando battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci si può fare mangiare.

Per quanto riguarda la carne da laboratorio ad esempio – aggiunge la Coldiretti – la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore e non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato.

La sostituzione del cibo naturale coltivato nei campi con quello creato in laboratorio attraverso chimica e bioreattori mette in pericolo il made in Italy a tavola a partire proprio dalla Dieta Mediterrenea – conclude Coldiretti - giudicata universalmente come la migliore soprattutto dal punto di vista della salute dell’organismo. Un primato che trova un riscontro pratico nel fatto che l’alimentazione degli italiani basata sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale.

Ma a pesare c’è anche il massiccio consumo di suolo che ha ridotto drasticamente gli spazi e i tradizionali percorsi usati proprio per la transumanza delle greggi con pesanti ripercussioni sull’economia nazionale ma anche sull’assetto ambientale del territorio perchè quando un allevamento chiude si perde – conclude Coldiretti Puglia – un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado spesso da intere generazioni.

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Successo nazionale per il Piccolo cinema “Ken Loach” inaugurato a Mesagne solo qualche giorno fa e gestito interamente dai ragazzi. Una perla di cultura che gratifica il titolo di “Mesagne prima Capitale della Cultura di Puglia”, assegnatole lo scorso anno dalla Regione Puglia. Prima il progetto e poi la realizzazione nascono all’interno del Meff School Lab, giunto alla sua terza edizione, in cui si sviluppa il percorso formativo di cinema dedicato alle scuole secondarie di primo e secondo grado del Meff, il Messapica Film Festival, giunto alla sua sesta edizione, che si svolge a Mesagne nel mese di luglio. In progetto è nato nel solco della formazione al linguaggio audiovisivo che Floriana Pinto e Simone Amendola, fondatori di Blue Desk, realizzano in tutta Italia da quindici anni. “Durante il Meff – ha spiegato Floriana Pinto - i ragazzi gestiscono il Meff Young la prima arena cinematografica gestita da teenagers e hanno aperto un canale Instagram - Meff School Lab -, in cui recensiscono film, scrivono i video, li girano e li montano loro stessi”.piccolo_cinema_la_saletta_cinematografica_ken_loach_1.png

“L’arena Meff Young costituisce il progetto propedeutico al Piccolo Cinema dove i ragazzi sono diventati gestori di un’arena cinema, gratuita, aperta a bambini, ragazzi e genitori. Hanno ricoperto tutti i ruoli organizzativi e creativi, invitato ospiti a dialogare con loro”, ha aggiunto Simone Amendola. Solo lo scorso anno sono stati ospiti del Meff il regista Massimiliano Bruno, gli attori Mariachiara Di Mitri e Andrea Venditti, il produttore di “Notte prima degli esami”, Gianandrea Pecorelli e l’esperta di economia dei media, Federica D’Urso. Nel cortometraggio realizzato lo scorso anno, raccontano la storia di un gruppo di ragazzi che spinti dalla voglia di riportare il cinema nella loro città, decidono di impegnarsi in prima persona e chiedono al sindaco di aiutarli: se dimostreranno di essere capaci e di trovare tutto il necessario il Comune metterà a disposizione uno spazio. I ragazzi riescono a trovare quello che serve e il cinema torna a vivere. Dal corto però si passa alla realtà perché si fanno promettere davvero dal sindaco Toni Matarrelli di mettere a disposizione un luogo se avessero dimostrato di essere in grado di allestire e gestire un cinema. Il 27 Aprile scorso il sogno si avvera con l’inaugurazione del “Piccolo Cinema Ken Loach”, dedicato al famoso regista inglese che ha promesso di venire a Mesagne quanto prima, nella centralissima piazza Criscuolo nel cuore della città barocca. Purtroppo la nota negativa è che la città di Mesagne non ha più un suo cinema, salvo l’esperienza di qualche mese che fa Carmelo Grassi nel teatro comunale proiettando film di prima visione. “Mesagne – ha sottolineato Floriana Pinto - ha avuto delle sale cinematografiche in passato, ma i nostri ragazzi le conoscono solo dai racconti di nonni e genitori. Tra l’altro è questa la riflessione dai cui si è partiti per realizzare il cortometraggio “La tessera mancante” all’interno del Meff School Lab lo scorso anno e che è stato il motore per il Piccolo Cinema”.

La crisi delle sale non ha risparmiato e non risparmia nessuno, né il piccolo centro né la grande città. “A Roma dove vivo – ha proseguito la professoressa -, il numero di cinema che hanno chiuso è impressionante. Con la differenza che in una grande città hai comunque la possibilità di avere una serie di sale più o meno lontane da casa. Per i mesagnesi è diverso, bisogna andare in un’altra città, a Brindisi, e per quanto la percorrenza sia breve, comporta comunque un’organizzazione e una spesa in più. Quello che abbiamo cercato di fare con i ragazzi è quello di rendere il Piccolo Cinema un posto che si avvicina di più ai cineclub di un tempo dove si respirava la passione per il cinema e dove si poteva stare tutti insieme a parlare del film che si era appena visto. Principi in cui si riconoscono e che hanno trovato nella filmografia di Ken Loach, il regista cui il cinema è dedicato”.

Ken Loach è un famoso regista inglese che ha all’attivo numerosissimi film. Il prossimo 17 giugno compirà 88 anni e non è escluso che possa festeggiarli proprio a Mesagne giacché il regista ha promesso di venire nella prima città d’Italia che gli ha titolato un cinema, anche se per ragazzi. Loach nasce in una famiglia di operai e crescendo decide di studiare legge presso la prestigiosa università di Oxford. È qui che inizia ad abbracciare l’idea di impegnarsi nel mondo cinematografico. Negli anni ’60, dopo aver fatto l’attore e il regista nella Bbc, fonda una società con Tony Garret producendo diversi documentari. Nel 1968fonda una società cinematografica tutta sua, la Kestrel film, con la quale inizia a produrre film con sfondo sociale e politico tutti suoi. Nel 1967 esordisce come regista con il film “Poor Cow”. Successivamente è impegnato sul piccolo schermo per poi ritornare negli anni Ottanta al grande cinema producendo “Black Jack”. Tra i vari premi ricevuti meritano di essere ricordati le due Palme d'oro vinte al Festival di Cannes nel 2006, per Il vento che accarezza l'erba, e nel 2016 con Io, Daniel Blake, il Pardo d'onore al Festival di Locarno nel 2003 e il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia nel 1994. Tra i suoi ultimi lavori si ricorda “The Old Oak” del 2023, Sorry we missed you” del 2019, “Io Daniel Blake” del 2016, “Jimmy’s Hall” del 2014 e “La parte degli angeli” del 2012.

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Sopralluogo dei carabinieri del Nas di Taranto e degli ispettori dell'Asl Br1 di Mesagne presso uno studio odontotecnico di Mesagne. Durante l'ispezione i militari e gli ispettori hanno riscontrato l’assenza di qualsivoglia atto che certifichi il possesso dei requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e abilitanti dell'amministratore unico della società proprietaria del laboratorio. Hanno, quindi, disposto la chiusura "immediata" del laboratorio a tutela della salute dei pazienti.

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Mattia Stabile, pugile della Boxe Iaia di Brindisi capitanata dal maestro Carmine Iaia, vince il Torneo Regionale “Young Èlite” nella categoria 71 kg  del 3-4-5 maggio indetto dal comitato Puglia-Lucania, organizzato dalla Accademia Pugilistica Portoghese di Bari del Maestro Antonio Portoghese e tenutosi nella palestra Portoghese all’interno dello Stadio della Vittoria nel Capoluogo regionale. 
 
Mattia Stabile si conferma campione dopo aver battuto in finale il pugile Marco Valerio della Società Dragon Fitness di Barletta. Dal punto di vista tecnico Stabile ha impostato il match all’attacco anche in ragione della sua statura, il brindisino è infatti più basso dell’avversario di almeno 5 cm. La prima ripresa se la è aggiudica Stabile, nella seconda ripresa gli attacchi frequenti dell’atleta della Boxe Iaia hanno costretto l’avversario a legare e prendersi un richiamo ufficiale, nella terza ripresa un destro di incontro di Mattia Stabile ha mandato al conteggio il pugile di Barletta. Al termine dell’incontro risultato unanime, il brindisino vince così la finale aggiudicandosi tutte e tre le riprese. 
 
Con questo risultato, Stabile, oltre ad allargare la personale striscia di vittorie nel suo palmares, 5 match su 5, risultando ancora imbattuto per gli anni 2023-2024.
 
“Lavoro duro e perseveranza, queste sono state le parole chiave dei 20 giorni di preparazione propedeutici al torneo regionale elite che abbiamo svolto a Bari. – sono le dichiarazioni a caldo di Mattia Stabile - Siamo partiti con l’intenzione di vincere, ma di vincere alla grande e così è stato. Adesso avanti tutta per affrontare a testa alta il prossimo obbiettivo.”
 
 “Sono contento per Mattia, - dichiara il maestro Carmine Iaia -, perché è un atleta con la A maiuscola. Cercheremo di combattere di più per fare esperienza. Ora si merita un paio di giorni di pausa e poi subito sotto per il prossimo match”.

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Un weekend quello appena concluso, 03-05 maggio 2024, pieno di soddisfazioni per i cavalieri e le amazzoni del centro di equitazione AcquadueO DI Mesagne (Br).

Tra i partecipanti iscritti nell’A2* “Memorial Ida Andrisano” presso l’Horse Club Terra Jonica l’istruttore di AcquadueO Valerio Ostuni in sella a Chanel Argentinus, ha concluso tre giorni di C115 con un ottimo piazzamento in classifica.

Anche la giovane Francesca Musa su Stellina, dopo un venerdì un pò deludente ha concluso il sabato con 8 penalità in B90 e la domenica si è piazzata terza in B90 con 0 penalità in 58,29, pochi secondi al minuto.

E poi la giovanissima Federica Marseglia su Ambrogio Ruralis, sono scesi campo in LB80 ed hanno concluso  due bellissimi percorsi netti che valgono una 4° e una 3° posizione e la conquista delle firme per ottenere il Brevetto. A detta degli istruttori si è trattato di due percorsi da manuale, Federica ed Ambrogio sono un binomio affiatato costruito su una base di tanta dedizione, pazienza, amore puro e incondizionato, un ottimo esempio per chi va a cavallo.

Valerio, Marcello e Davide Ostuni, gli istruttori del centro ippico Acquadueo hanno gioito con i loro allievi per questi nuovi e ambiziosi risultati, al loro fianco l’immancabile papà Bruno Ostuni, esperto maniscalco, senza il quale, nessuno di loro, sarebbe salito sul podio del meraviglioso campo gare dell’Horse Club Terra Jonica.

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Continua la campagna di promozione del marchio Attività Storiche della Confesercenti di Brindisi. 

Questa volta, grazie alla preziosa collaborazione dell’Amministrazione comunale di Cisternino, la 
presentazione del Bando per entrare nell’Elenco Regionale delle Attività Storiche della Regione Puglia si 
terrà nella bellissima cornice offerta da uno dei Borghi più Belli d’Italia, abitato da una realtà commerciale 
ed artigianale densa di passato, tradizione e cultura. 
Richiedere l’iscrizione nell’Elenco Regionale delle Attività Storiche della Regione Puglia, istituito con 
la Legge Regionale n. 30/2021, è un’opportunità che la Confesercenti Provinciale di Brindisi continua a 
divulgare nei vari comuni del territorio nella ferma convinzione che valorizzare gli aspetti storici e tradizionali 
delle attività di vicinato, costituisca un passo fondamentale per la loro tutela. 
Per diventare ATTIVITÁ STORICA, la legge prevede un requisito minimo consistente nell’aver 
compiuto almeno trenta anni di attività senza interruzione di continuità dell’insegna, simbolo della 
riconoscibilità verso la clientela. Possono inoltrare l’istanza di riconoscimento i negozi, le botteghe e i locali
di somministrazione. 
Confesercenti incontrerà tutti gli imprenditori interessati, lunedì 13 maggio alle ore 15:00, presso 
la Sala Consiliare del Municipio di Cisternino, il meeting informerà gli operatori dell’area commerciale 
cistranese sui requisiti e sulle modalità di ottenimento del riconoscimento di Attività Storica, nonché sui 
vantaggi del distinguersi mediante l’uso di un marchio identificativo, testimone di storicità.
Saranno presenti il sindaco di Cisternino Lorenzo Perrini, l’assessore alle Attività Produttive, Roberto 
Pinto e il presidente provinciale di Confesercenti Brindisi, Michele Piccirillo, insieme ad un componente del 
CAT Confesercenti di Brindisi, centro di assistenza tecnica autorizzato dalla Regione Puglia ad offrire supporto 
gratuito agli operatori interessati, possessori dei requisiti richiesti, per l’inoltro delle istanze di 
riconoscimento all’Ente regionale. 
Per informazioni contattare il Centro Assistenza Tecnica – Confesercenti di Brindisi al n. 0831 523190 o 
scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Confesercenti Provinciale di Brindisi

Un incidente stradale si è verificato nella mattinata di oggi lungo il canale Patri di Brindisi dove due mezzi, una Fiat 500 e un ciclomotore si sono scontrati. Nell'urto l'uomo, di 58 annni, alla guida della moto è andatao a finire nel canale. Per tirarlo fuori sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi. L'uomo è stato condotto presso l'ospedale Perrino dai soccorritori del 118. Indaga la polizia locale di Brindisi. 

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Per la prima volta, il festival culturale e letterario della Città Bianca, “Un’emozione chiamata libro”, sarà in vetrina a Torino al Salone del Libro.

L’iniziativa, nata nel 1995, compirà i suoi primi trent’anni di attività nel 2025, ed è per questo che l’associazione culturale “Una Valle di Libri”, che produce il festival per il terzo anno consecutivo, ha deciso, in accordo con l’amministrazione comunale e l’assessorato alla cultura, di candidare e successivamente superare la selezione per presentare la manifestazione nella sezione 'Luci sui festival' del Salone del Libro di Torino, che andrà in scena dal 9 al 13 maggio 2023.

Il claim utilizzato per la promozione della rassegna già da quest’anno vuole celebrare i “trent’anni di emozioni'”, che ricadranno ufficialmente nel 2025. Il progetto dell’associazione “Una Valle di Libri” punta a realizzare per i prossimi tre anni una serie di eventi collaterali che vanno oltre ai classici talk-show con ospiti e autori; tra le iniziative ci saranno mostre, masterclass, showcase e tanto altro.

"Siamo felici che questa lungimirante iniziativa culturale sia finalmente approdata al Salone del Libro di Torino - afferma il sindaco di Ostuni Angelo Pomes - "Un’emozione chiamata libro è da quasi trent’anni l'evento culturale di punta della Città Bianca, oggi affidato all’associazione 'Una Valle di Libri', che porta avanti la missione iniziata con passione e determinazione nel 1995, quando alla guida della nostra città c’era il Prof. Lorenzo Cirasino. Insieme al compianto Renato Santomanco, diedero vita a questa iniziativa culturale, guidata per 18 anni da Anna Maria Mori. Oggi - conclude il sindaco Angelo Pomes - l’obiettivo che ci poniamo come amministrazione è farlo crescere sempre di più in stretta sinergia con l’associazione che lo organizza ormai da diversi anni".

Al salone del libro il presidente dell’associazione “Una Valle di Libri”: “L'obiettivo che ci siamo prefissati come associazione è quello di valorizzare i trent'anni di uno dei festival più longevi d'Italia e della Puglia - sottolinea il presidente dell'Associazione Una Valle di Libri, Flavio Cellie - Ci sono numerose novità che nelle prossime settimane porteremo alla conoscenza del nostro pubblico. La prima è la partecipazione al Salone del Libro; il festival di Ostuni è stato selezionato ed è già in vetrina sui canali del Salone del Libro nella sezione 'Luci sui Festival'. Proprio durante i giorni del Salone a Torino - conclude Flavio Cellie - comunicheremo le prime novità della prossima edizione, quella del 2024, che ci condurrà alla celebrazione dei trent'anni del festival nel 2025”.

Soddisfatto dell’iniziativa e della presenza a Torino della manifestazione l’assessore alla cultura Niki Maffei: "L'obiettivo della nostra amministrazione è continuare a valorizzare i marchi che hanno reso la nostra città famosa - ha dichiarato l'assessore Niki Maffei - la presenza del festival “Un'emozione chiamata libro” al Salone del Libro di Torino è motivo di grande orgoglio per noi. Crediamo fermamente in questa manifestazione che ha contribuito significativamente alla storia culturale della nostra città. Il prossimo anno, l'evento celebrerà trent'anni di attività, confermandosi così come una delle più longeve rassegne letterarie e culturali d'Italia – conclude l’assessore Maffei - il festival negli anni ha continuato ad evolversi e ad adattarsi ai cambiamenti e alle varie tematiche che sono state affrontate nel tempo".

Nei giorni del Salone del Libro, verranno rese note proprio da Torino le prime novità del festival “Un’emozione chiamata libro 1995 - 2025: Trent’Anni di Emozioni”, che si svolgerà tra giugno e luglio 2025.

 

Il Festival “Un’emozione chiamata libro”

 “Un’emozione chiamata libro” è una rassegna letteraria che vanta una consuetudine trentennale, resa tale grazie alla sensibilità di autori il cui prestigio letterario è unanimemente riconosciuto. (Luciano De Crescenzo, Dacia Maraini, Corrado Augias, Margaret Mazzantini, Susanna Tamaro, Domenico Starnone, Sebastiano Vassalli, Leonardo Mondadori, Cristina Comencini, Melania Mazzucco, Daria Bignardi, Simonetta Agnello Hornby, Magdi Allam, Marino Bartoletti, Marco Travaglio, Nicola Gratteri, Gaia Tortora, Antonio Caprarica… e tantissimi altri, per un totale di oltre trecento autori), pertanto, rappresenta l'evento più significativo della programmazione culturale della città di Ostuni. Il festival “Un'emozione chiamata libro” nasce nel lontano 1995, per volontà dell'amministrazione comunale dell'epoca che ebbe l'illuminazione di affidare la direzione artistica alla giornalista Anna Maria Mori, essa stesa autrice di best-seller nonché giornalista di punta de “La Repubblica”. Dal 2022 il Festival letterario è curato dall’associazione “Una Valle di Libri”.

L’organizzazione l’associazione “Una Valle di Libri”

Il Festival “Una Valle di Libri” nato nel 2020 è un format letterario itinerante che si svolge in un contesto territoriale circoscritto ma di ampio respiro paesaggistico: la Valle d’Itria (Ostuni, Carovigno, Ceglie Messapica, Cisternino, Martina Franca, Locorotondo e Alberobello).

L'associazione culturale “Una valle di libri” nata nel marzo del 2022 grazie a un'idea di Flavio Cellie, subito condivisa con un gruppo di amici ‘bibliofili’, ha nel proprio statuto fondativo la sua essenza e la sua finalità: promuovere eventi letterari condividendone l'organizzazione con autori e moderatori.

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