Redazione

TRUFFE: COLDIRETTI PUGLIA, BENE OPERAZIONE ‘OLIO ALLA CLOROFILLA’; CON 26MLN EURO PUGLIA PRIMA IN CLASSIFICA DOP ECONOMY ITALIANA

Bene l’operazione dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità a Cerignola contro l’olio colorato con la clorofilla e spacciato come extravergine di oliva, mentre il crollo della produzione mondiale ha esposto il mercato alle fluttuazioni delle produzioni estere, alle speculazioni dei mercati internazionali e alle truffe. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione all’operazione ‘salva olio’ dei NAS a Cerignola in provincia di Foggia che ha già portato al sequestro di 71 tonnellate di sostanza oleosa e 623 litri di clorofilla, quando con 26 milioni di euro di valore la Puglia si posiziona al primo posto della classifica della DOP Economy italiana della filiera dell’extravergine DOP e IGP, con l’export che ha segnato un balzo del 23%, performance di prestigio per la più grande fabbrica green del Sud Italia.

“L’azione di contrasto delle forze dell’ordine è importante in una situazione in cui sono straniere 3 bottiglie su 4 consumate in Italia”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo nel sottolineare che “le frodi a tavola sono un crimine particolarmente odioso perché mettono a rischio la salute delle persone, si fondano sull’inganno e colpiscono soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo”.

“Il valore dell’olio Evo made in Puglia è noto in tutto il mondo, per le sue qualità organolettiche, nutrizionali, funzionali e paesaggistiche. Per questo non può costare 3 euro a bottiglia e per questo nonostante l’aumento dei prezzi nel 2024 – aggiunge il direttore regionale Pietro Piccioni – i consumi di olio extravergine italiano sono cresciuti del 3% a dimostrazione del fatto che i consumatori apprezzano la qualità e il prodotto tracciato made in Italy”.

L’ulivo in Puglia è presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato dove si producono anche 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva.

Anche per sostenere l’economia ed il lavoro, il consiglio di Coldiretti è di scegliere le produzioni Made in Italy verificando attentamente l’etichetta. Infatti sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati – denuncia Coldiretti Puglia – non sempre è messo in evidenzia e ben leggibile che si tratta di “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva per garantire ai consumatori una maggior consapevolezza su quello che acquistano.

Occorre quindi – insiste Coldiretti Puglia - guardare con attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive. In tale ottica i contratti di filiera con i fondi del Pnrr sono fondamentali per lo sviluppo di prodotti 100% italiani per dare opportunità di lavoro, sostenendo ambiente e cultura, con l’olio extravergine d’oliva che è una delle componenti fondamentali della Dieta Mediterranea e della cucina italiana – conclude Coldiretti - candidata a diventare patrimonio dell’Unesco come riconoscimento di un legame fra enogastronomia, storia, società e lavoro che rappresenta ormai un asset determinante per il Paese.

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Alle prime luci dell’alba, al termine di intense ed accurate attività d’indagine coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Brindisi, gli investigatori del Commissariato di P.S. di Mesagne, con la collaborazione della Squadra Mobile di Brindisi, del Commissariato di P.S. di Ostuni, dei Reparti Prevenzione CriminePuglia, dei Cinofili dell’Ufficio Polizia di Frontiera di Brindisi, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale (operazione “PIAZZA PULITA”) emessa dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Brindisi, su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di 17 soggetti (di cui 5 sottoposti a custodia cautelare in carcere, 9 agli arresti domiciliari e 3 sottoposti al divieto di dimora). (Clicca qui per guardare il video dell'operazione Piazza pulita:  https://youtu.be/fWtCN-Vd0kQ)

Il provvedimento rappresenta l’esito di un’articolata attività d’indagine che ha consentito di disvelare e disarticolare una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, ben ramificata e operante nel centro storico di Mesagne e composta principalmente da soggetti locali e di Torre Sanata Susanna.

Nello specifico l’attività di indagine trae le sue origini da un episodio avvenuto nella notte dell’undici settembre 2022, nel cuore del centro storico di Mesagne, luogo dove tra l’altro si svolge la “movida” dei giovani mesagnesi e dell’intera provincia di Brindisi. Si trattava di un’aggressione avvenuta nei confronti di uno degli odierni indagati, come risultava immediatamente dalla visione di filmati acquisiti dai sistemi di video-sorveglianza installati nella zona. Inoltre, si aveva modo di osservare che un’attività commerciale, di cui uno degli indagati ne era di fatto l’effettivo gestore, ubicata nel luogo della lite, era considerata dai giovani che frequentano il centro storico di Mesagne uno dei punti di riferimento per acquistare sostanza stupefacente, prevalentemente cocaina.

Quindi, l’esercizio pubblico, oltre ad essere un luogo dove diversi assuntori si recavano per consumare la cocaina, si è rivelato essere il fulcro dello spaccio della medesima sostanza, sia da parte di soggetti mesagnesi che di altri dei vicini comuni di Torre Santa Susanna e Cellino San Marco.

Tra i soggetti mesagnesi attivi nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti è emerso anche un noto giovane pregiudicato, ilquale, unitamente ad altri soggetti, si è reso responsabile di due gravissime aggressioni (in una delle quali armato di pistola el’altra in pieno centro cittadino, nelle pertinenze di un’attività commerciale, alla presenza anche di minori) provocando alle vittime gravi lesioni.

Le indagini si sono poi sviluppate in una serie di attività di osservazione, eseguite anche mediante telecamere, appostamenti e pedinamenti, riscontrate da diversi sequestri e la conseguente segnalazione di numerose persone alle competenti Autorità Amministrativa, oltre che gli arresti in flagranza di taluni indagati(in occasione dei diversi episodi di trasporto ed illecita detenzione di cocaina).

Gli indagati, per eludere le investigazioni della polizia, utilizzavano piattaforme social con scambio di messaggi caratterizzati da frasi e parole convenzionali come: “sigarette”, “carica batteria”, oppure “medicina” per indicare la rispettiva sostanza stupefacente od anche “il dottore” per indicare il rispettivo approvvigionatore.

Infine, nel corso dell’esecuzione della citata ordinanza, venivano rinvenute e sequestrate diverse dosi di sostanza stupefacente per un peso complessivo di circa 240 grammi, tra cocaina e hashish, e circa 10.000 euro in contanti. E quindi, due dei soggetti già destinatari di misura cautelare sono stati anche arrestati in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio.

 

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Clicca qui per guardare il video dell'operazione Piazza pulita:  https://youtu.be/fWtCN-Vd0kQ

Operazione antidroga a Mesagne: gratitudine dell’Amministrazione Comunale

L’operazione antidroga condotta questa mattina dal Commissariato di Polizia di Mesagne sotto la guida del Dirigente Vice Questore Giuseppe Massaro con la collaborazione della squadra mobile di Brindisi, del commissariato di Ostuni, dei reparti prevenzione crimine Puglia, dei cinofili dell'ufficio polizia di frontiera di Brindisi, restituisce alla nostra comunità l’igiene pubblica e la rispettabilità che ha saputo conquistare negli anni attraverso l’onestà e la laboriosità della stragrande maggioranza dei cittadini mesagnesi. Perciò intendo manifestare plauso e gratitudine a nome dell’intera città alle forze di polizia e alla magistratura inquirente, che svolgono quotidianamente un’eccezionale opera di tutela e controllo del territorio.

Dalla Residenza Municipale, lì 11.07.2024

Il Sindaco

On.le Dott. Antonio Matarrelli

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A nome di Avviso Pubblico desidero esprimere un plauso a tutti gli uomini e a tutte le donne delle Forze dell’Ordine e della magistratura che hanno lavorato quotidianamente e silenziosamente per mettere in atto l' operazione antidroga di questa mattina, condotta dal Commissariato di Polizia di Mesagne, diretto dal dott. Giuseppe Massaro, con la collaborazione della squadra mobile di Brindisi, dei reparti prevenzione crimine Puglia, dei cinofili dell'ufficio polizia di frontiera di Brindisi, del Commissariato di Ostuni. 

In occasioni come queste, in cui l’impegno costante e qualificato delle forze dell'ordine porta risultati concreti, è giusto dar voce pubblicamente a questo sentimento di gratitudine. Ma non basta. Di fronte alla criminalità, in ogni forma, occorre essere uniti come territorio – cittadini, istituzioni e politica - per dare una risposta univoca, senza se e senza ma, sul piano della repressione ma anche della prevenzione.         Anna Maria Scalera - coordinatrice provinciale Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni contro Mafie e Corruzione
 
Anna Maria Scalera
 
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-Clicca qui per guardare il video dell'operazione Piazza pulita:  https://youtu.be/fWtCN-Vd0kQ

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Centoventi secondi ci sono voluti alla commissione elettorale del tribunale di Brindisi per proclamare il nuovo Consiglio comunale di Mesagne. Alle 18,11 è stata data lettura del decreto di nomina dei consiglieri e alle 18,13 tutto era terminato. Prossimo appuntamento dei consiglieri è per il 19 luglio alle ore 9 per il primo Consiglio comunale della nuova legislatura del sindaco Matarrelli. Le assise saranno convocate dal consigliere anziano Antonello Mingenti, dove per anziano si intende la lista che ha ottenuto più voti. All’ordine del giorno ci sarà il giuramento del sindaco e l’elezione del presidente del Consiglio comunale. Secondo alcune indiscrezioni il prossimo presidente del consiglio sarà Giuseppe Semeraro. Non ci sarà la surroga con i primi dei non eletti poiché i consiglieri che hanno ricevuto la delega assessorile si sono dimessi. Pertanto il nuovo Consiglio comunale sarà così composto: per La mia città ci saranno Roberto D’Ancona, Miriam Solimeo e Miro Devicienti; per la Lista civica Vizzino siederanno Antonello Mingenti, Mauro Vizzino, ieri assente per impegni istituzionali in Regione, e Marcella Crusi; per Mesagne al centro ci sono Antonio Franco e Mauro Resta; per Avanti Mesagne, Pier Luigi Librato e Marco Calò; per la Città solidale e riformista, Stefano Mattia e Vincenzo Carella; per Mesagne popolare ci saranno Giuseppe Semeraro e Maria Teresa Saracino, ed infine per il Partito democratico, Rosanna Saracino e Francesca Faggiano. Intanto, ieri pomeriggio in aula erano diversi i consiglieri neofiti che si erano portati appresso i familiari per fargli da supporters. Altri hanno preferito farsi fotografare sullo scranno prescelto. Poi tutti a postare le foto sui social. Dopo la proclamazione il sindaco Matarrelli ha invitato i consiglieri e gli assessori presenti ad accomodarsi nel suo studio per un momento ufficiale di benvenuto. Nominato il consiglio adesso non resta che completare gli step istituzionali con la nomina dei consiglieri delegati, i consulenti politici e il suo staff. Le deleghe più ambite sono quella di vice sindaco, ai Lavori pubblici, al Cimitero, al Pnrr, al Bilancio alla polizia locale, allo sport al canile ed altre che saranno decretate dal primo cittadino per accontentare politicamente la sua coalizione. Poi ci sono i suoi consulenti. Oltre a Maurizio Piro, Mimmo Stella e Tonino Calabrese qualcosa sarà concessa anche al Movimento 5 stelle.

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L'Aurora Volley Brindisi presenta Il primo rinforzo stagionale in attacco,parliamo di Anna Paola Greco , da tutti conosciuta come Apa, classe 1983 opposto di grande esperienza, in arrivo dal Monteroni fresca di vittoria Coppa Puglia. Rinforzo in attacco quindi per mister Polimeno grazie al Presidente Ercole Saponaro e al Patron Roberto Antoniolli. APA è una giocatrice di assoluto valore tecnico e morale, seria professionista che oltre a portare qualità, sarà un esempio di abnegazione, spirito di sacrificio, dedizione al lavoro,un vero leader soprattutto per le più giovani. "Siamo contenti di questa operazione perché Anna Paola è una giocatrice molto apprezzata e lo siamo ancora di più perché con tante offerte ricevute ha scelto noi,questo ci lusinga molto e non ci fermeremo sul mercato,faremo di tutto per allestire un organico di tutto rispetto,siamo attenti e non ci faremo scappare le occasioni che si presenteranno" dichiara il Vice Presidente Daniele De Leonardis, aggiunge poi il Presidente Ercole Saponaro "Mi ha stupito subito al primo incontro la naturalezza e la capacità di fare gruppo,caparbia ,elegante e di forte personalità ...non potevamo scegliere di meglio",intanto aspettando l'inizio della preparazione atletica Anna Paola esordisce “ Ringrazio la società tutta ed il Mister Andrea Polimeno per avermi scelta e voluta in squadra. È un onore far parte di un roster ambizioso, costruito per raggiungere obiettivi importanti. Sono carica e determinata, certa che il lavoro paghi sempre. Non vedo l'ora di incontrare le mie compagne e di sentire il calore del pubblico brindisino, per provare insieme a rendere entusiasmante questa stagione “.

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Valorizzazione Grotte preistoriche salentine e Castello di Oria. Pagliaro: “Il punto su mie mozioni in Commissione cultura, maggiore impegno dalla Regione”  

 
Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani
 
 
“Oggi in Commissione Cultura abbiamo ricevuto finalmente riscontro sullo stato di attuazione di due nostre mozioni approvate nel 2022. Avremmo voluto averle dalla neo assessora Viviana Matrangola, anche per poter aprire un dialogo su tutti i temi del settore cultura che abbiamo portato all’attenzione del Consiglio regionale in questi quattro anni di attività. Un dialogo solo rinviato, visto che l’assessora ha affidato alla presidente di Commissione, Lucia Parchitelli, la lettura di una sua nota in cui annuncia la volontà di condividere presto la sua visione di cultura per la nostra regione. 
Ma intanto, dal direttore del dipartimento Cultura, Aldo Patruno, abbiamo ricevuto le prime risposte sui passi compiuti dalla Giunta e dagli Uffici regionali per dare seguito agli impegni contenuti nelle nostre due mozioni.  
“La prima, approvata a febbraio 2022, impegna la Giunta ad attivarsi per chiedere alla Soprintendenza che venga avviato il procedimento per la dichiarazione d’interesse eccezionale della Cittadella in cui è inserito il Castello di Oria, in modo da renderlo nuovamente fruibile al pubblico come avvenuto per circa settant’anni fino al 2007, quando è diventato di proprietà privata. Si tratta di uno dei monumenti storici, architettonici e culturali di più alto pregio della Terra d’Otranto. Il direttore Patruno ha spiegato che già nel 2022 la Regione ha presentato una richiesta formale in linea con il mandato della mozione, ma ha ribadito che lo scoglio maggiore è dovuto alla proprietà privata del castello. Problema che avrebbe soluzione proprio attuando la mozione, e cioè inserendo il bene in un progetto di valorizzazione complessivo della Cittadella di Oria, in cui il Castello è incastonato. Dopo il recente post del vicepremier Matteo Salvini – che elogia la bellezza del Castello di Oria e commenta «Ahimé chiuso da troppi anni, stiamo lavorando per riaprirlo» – si fa più forte la speranza che il Governo Meloni si impegni per questo risultato. La prossima visita del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano in Puglia sarà occasione per riproporre con forza la questione, e questo impegno del direttore Patruno diventa per noi un nodo al fazzoletto, per tornare con forza a chiedere conto degli ulteriori passi verso l’attuazione della nostra mozione.  
“Si è fatto il punto anche su un’altra nostra mozione importante, che impegna la Giunta a fare pressing per il riconoscimento delle grotte preistoriche salentine come Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. L’obiettivo è tutelare e valorizzare un eccezionale giacimento storico archeologico pressoché sconosciuto, che merita invece di essere reso fruibile al pubblico. Il primo step – ha spiegato il direttore Patruno – è l’inserimento della tentative list italiana, un elenco di candidature nazionale. Poiché quelle inserite sono tutte fondate sul patrimonio storico, la candidatura delle grotte preistoriche salentine – che invece promuove il patrimonio paleontologico e quindi si distingue dalle altre – avrebbe possibilità assai più significative di essere presa in considerazione. Ma è necessario predisporre un dossier di candidatura che ha un costo stimato fra gli 80mila e i 100mila euro. Di fronte a questa prospettiva, ho sollecitato l’impegno comune, con il coinvolgimento della Commissione Cultura, per lo stanziamento di queste risorse. La via individuata è un emendamento da inserire nella prossima legge di bilancio regionale, e le premesse perché venga approvato ci sono tutte. 
Su entrambe le mozioni continueremo a sollecitare atti concreti e in tempi rapidi dalla Regione”. 

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COPERNICUS: COLDIRETTI PUGLIA, CON GIUGNO PIU’ CALDO SI AGGRAVA SICCITA’, PREVISIONI DA PROFONDO ROSSO PER LE OLIVE

Il giugno più caldo di sempre sul pianeta ha contribuito ad aggravare la siccità in Puglia, dove si fa sempre più drammatica la conta dei danni in campagna con le produzioni che in molte aree sono state addirittura azzerate, mentre nelle stalle è lotta contro il tempo per reperire il foraggio e l’acqua necessari a salvare gli animali. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia, in merito ai nuovi dati dell'Osservatorio europeo Copernicus, secondo i quali il giugno 2024 è stato il tredicesimo mese consecutivo a stabilire un record con una

In Puglia è da profondo rosso la stima della produzione di olive che si prevede risulterà dimezzata, mentre sono già in calo di oltre il 50% le produzioni nei campi che rischiano di svuotare gli scaffali, dalle ciliegie al grano fino al miele. Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno – incalza Coldiretti Puglia -  ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato – spiega Coldiretti Puglia - un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare sono le previsioni della prossima campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto all’anno scorso, con effetti altrettanto gravi sulla produzione di olio extravergine.

La siccità grave e perdurante  sta costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il caro gasolio – spiega Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi di acqua con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani  che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando.

Una situazione drammatica dinanzi alla quale la Coldiretti rilancia la proposta di un piano invasi con pompaggio sul quale sono arrivate le prime risposte nell’ultimo Dl Agricoltura. Si tratta di un progetto immediatamente cantierabile per una rete di bacini di accumulo. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere la pioggia e utilizzarla in caso di necessità. L’obiettivo è raddoppiare la raccolta di acqua piovana garantendone la disponibilità per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, contribuendo anche alla regimazione delle piogge in eccesso e prevenendo il rischio di esondazioni.  Fondamentale in tale ottica il recupero degli invasi già presenti sul territorio attraverso un’opera di manutenzione.

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Il Sindacato Cobas insieme alle altre organizzazioni sindacali  ha svolto una giornata di protesta unitamente ai  lavoratori e delle lavoratrici della BMS oggi, mercoledì 10 Luglio 2024, per il  persistente mancato pagamento dello stipendio ed ancor più perché preoccupati di un futuro sempre più difficile .

Una giornata di denuncia per  i ritardi che sta  accumulando  il piano di salvataggio della BMS, situazione resa ancora più grave dalla crisi amministrativa che sta attraversando  il Comune di Brindisi .

Il primo che abbiamo incrociato in questa giornata è stato il Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna ;

 ci è venuto incontro per le scale del Comune  a spiegarci la sua posizione sulla BMS quando ha saputo che era nostra intenzione occupare simbolicamente la Sala della Giunta .

Ha confermato che è sua intenzione riunire il Consiglio Comunale giorno 19 Luglio dove approvare il piano industriale della BMS, convinto fortemente della solidità della maggioranza a votare sì.

Ci ha poi lasciato la strada libera per salire sopra ed occupare simbolicamente la sala della Giunta, dove abbiamo illustrato le difficoltà che possiamo incontrare a causa dei ritardi.

Ci siamo spostati successivamente nella sala Mario Marino Guadalupi .

 Dopo  una introduzione delle organizzazioni sindacali abbiamo lasciato la parola a chi ha aderito  al nostro invito al confronto con rappresentanti del Comune di Brindisi.

Sono intervenuti: Ercole Saponaro, Roberto Quarta ,Gabriele Antonino,  Pierpaolo Strippoli, Francesco Cannalire, Diego Rachiero.

E’ stato uno tra i momenti di confronto tra i migliori mai avvenuti al Comune di Brindisi, dove ognuno ha potuto esprimere liberamente ciò che pensa in riguardo al futuro della BMS, accomunati  nella comune idea che i lavoratori devono essere salvaguardati.

Si è deciso come organizzazioni sindacali  di svolgere una giornata di sciopero il 19 Luglio in occasione del Consiglio Comunale ;

la votazione per il piano industriale della BMS diventa   l’appuntamento principe per il tentativo di salvataggio della BMS  e dei lavoratori, noi ci saremo tutti.

Brindisi 10.07.2024

Per il Cobas Roberto Aprile

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Il recente laboratorio di partecipazione per l’elaborazione del dossier di candidatura di Brindisi a Capitale Italiana della Cultura 2027 svoltosi negli scorsi giorni ha avviato, si spera, un confronto con la cittadinanza che deve essere permanente e non deve rappresentare il solito ‘sfogatoio’ utile ad accontentare qualcuno con un coinvolgimento, nei fatti, secondario. La città di Brindisi, con la sua morfologia, le sue bellezze e la sua storia offre tantissimi spunti di riflessione ed è attrezzata per costruire una candidatura seria e convincente.

La differenza, perciò, sarà fatta dalla determinazione con cui le istituzioni locali intenderanno intraprendere questo percorso della candidatura che, seppur complesso e articolato, può e deve ricostruire un sentimento di appartenenza necessario a scelte coraggiose.

Temiamo dunque che l’instabilità politica dell’amministrazione cittadina possa danneggiare gravemente la spinta propulsiva fondamentale a percorrere un iter che vede protagoniste e candidate tante altre realtà regionali e nazionali. Fortunatamente nel comitato promotore della candidatura di Brindisi, tra tante figure di contorno, ci sono professionisti che, al netto delle vicissitudini politiche, continuano a lavorare con grande impegno.

La sfida è certamente ardua e ovviamente serve una proposta di candidatura autorevole, coraggiosa ed audace mediante il coinvolgimento di tutta la città, a partire dall’interessamento concreto e sostanziale di tutti i quartieri.

Per questo a nostro avviso il comitato promotore dovrebbe approfondire la nostra proposta di creare un museo diffuso, utilizzando teche nelle piazze o immobili comunali in disuso, in tutti i quartieri della città realizzando un percorso storico e culturale permanente, utilizzando tutti i reperti storici che attualmente sono catalogati e accatastati in un deposito di Palazzo Nervegna di cui, tanti brindisini ignorano l’esistenza e dando una adeguata rivalutazione ad importanti donazioni nella disponibilità del Comune di Brindisi come la collezione "Il Tempietto" donata dalla famiglia Vescina, e poco valorizzata, e la collezione “Armando Scivales”, attualmente fruibile a pochi.

Naturalmente sarà determinante il coinvolgimento della Soprintendenza.

Riteniamo che l’occasione della candidatura di Brindisi a Capitale Italiana della Cultura 2027 debba essere colta non solo nella contingenza degli eventi ma per creare una stabile proposta turistica culturale da valorizzare nei prossimi anni.

Maurizio Pesari

Partito Democratico di Brindisi

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Nella serata di ieri il Circolo territoriale Fratelli d’Italia Mesagne ha incontrato il professor Ugo Falcone, mesagnese residente in Friuli, componente dell’Assemblea nazionale e del Direttivo provinciale friulano e già segretario politico della città di Udine.

Durante l’incontro, aperto dal segretario sezionale Gianfranco Alibrando, si è discusso a lungo delle ultime consultazioni elettorali, sia a livello di europee che delle comunali, affrontando gli aspetti positivi e negativi legati ai risultati ottenuti.

«Risultati che in linea di percentuali non sono stati molto lontani dagli altri comuni pugliesi dove il Centro-Destra ha vinto - ha dichiarato il professor Falcone - pertanto ritengo che la corsa in solitaria di FDI Mesagne contro la corazzata Matarrelli sia da guardare con molto rispetto e attenzione, nonostante la delusione per non aver raggiunto il quorum che avrebbe consentito di eleggere un paio di consiglieri comunali nei banchi dell’opposizione; però ritengo doveroso capire con i vertici provinciali e regionali di FDI le motivazioni per cui a Mesagne non ci sia stato nessun accenno di convergenza con gli alleati di Forza Italia e Lega che comunque alle europee hanno fatto registrare la loro rispettabile presenza; alle comunali che fine hanno fatto questi partiti alleati?».

Inoltre, dal costruttivo confronto dal prof. Falcone è scaturita la volontà di non disperdere il nuovo gruppo di giovani patrioti che si è venuto a costituire durante la campagna elettorale intorno al candidato sindaco, il dott. Vincenzo Lotesoriere, base fondamentale per accrescere le attività politiche nel prossimo futuro, soprattutto perché nel 2025 ci sarà la corsa elettorale delle regionali. Difatti, a breve verranno organizzati ulteriori incontri per strutturare al meglio la presenza locale del partito ed aprire alla società civile la partecipazione a nuove iniziative di ambito socio-culturale e con proposte specifiche per rilanciare il settore agricolo e delle attività imprenditoriali locali.

  Il coordinamento cittadino di Fatelli d'Italia Mesagne

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La fortuna bacia Villa Castelli, in provincia di Brindisi, grazie al gioco del Lotto. Nell'estrazione di martedì 9 luglio, come riporta Agipronews, vinti 25.600 euro in seguito ai numeri 10-14-36-56 sulla ruota di Bari, con una giocata del valore di 1,50 euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 7,9 milioni di euro, per un totale di 664 milioni da inizio anno.

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