Redazione

Marijuana e Hashish occultati in un’abitazione di campagna. Un arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Nel pomeriggio del 20 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Mesagne e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno arrestato in flagranza di reato un 57enne per il delitto di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In particolare, nel corso di una perquisizione domiciliare e veicolare, sono stati rinvenuti nella disponibilità dell’uomo:

-       8 Kg. di sostanza stupefacente del tipo marijuana occultata all’interno di sacchi e contenitori vari;

-       200 grammi di hashish suddivisa in due panetti;

-       2 bilancini elettronici di precisione funzionanti;

-       vario materiale per il confezionamento dello stupefacente;

-       la somma contante di 1.000,00 euro.

Nel corso delle operazioni si è avuto modo di rilevare come l’uomo, al fine di eludere le investigazioni e rendere difficoltoso il loro rinvenimento, avesse nascosto le diverse tipologie di stupefacente in più punti della sua abitazione ubicata nelle campagne di Ceglie Messapica, distante dal centro abitato, ritenendo, probabilmente, che la zona fosse poco attenzionata dalle Forze di Polizia; lo stupefacente è stato occultato nella veranda e in un deposito dell’abitazione, nonché all’interno di un’autovettura del tipo fuori strada.

In considerazione del quantitativo e delle diverse tipologie di sostanze stupefacenti rinvenute nella disponibilità dell’uomo, tenuto conto, tra l’altro, del possesso di bilancini di precisone e di materiale per il confezionamento, è apparso evidente che le stesse fossero destinate allo spaccio. A suffragare tale ipotesi, la somma contante di oltre 1.000,00 euro in banconote di vario taglio trovata in suo possesso, da ritenersi ragionevolmente il provento dell’attività di spaccio.

Quanto rinvenuto, unitamente allo smartphone in uso al 57enne, è stato sottoposto a sequestro.

Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, lo stesso è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa, in modo particolare contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, SOTTO ACCUSA BARRIERE COLABRODO UE PER INFEZIONE NUOVO BATTERIO KILLER; IL 26/2 MANIFESTAZIONE A BRUXELLES

La Xylella fastidiosa sottospecie fastidiosa può colpire anche le piante di vite causando quella che viene definita la malattia di Pierce

Il caso di infezione da Xylella fastidiosa fastidiosa, il nuovo ceppo del batterio killer rinvenuto in un mandorlo in agro di Triggiano, mette nuovamente sotto accusa il sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari, causando danni da miliardi di euro in Puglia con 21 milioni di ulivi secchi e l’interro settore olivicolo in ginocchio in Salento. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che manifesterà a Bruxelles il 26 febbraio contro una politica europea troppo permissiva che consente l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta.

La Xylella fastidiosa sottospecie fastidiosa può colpire anche le piante di vite causando quella che viene definita la malattia di Pierce, una fitopatia che porta al disseccamento dei vigneti come accaduto in California – spiega Coldiretti Puglia -  esattamente come avviene per gli oliveti a causa della Xylella fastidiosa sottospecie pauca.  

“Contro IL nuovo ceppo di Xylella che attacca i vigneti non va messa la testa sotto la sabbia, sostenendo il monitoraggio capillare, la divulgazione, l’informazione e stanziando indennizzi ad hoc per le aziende agricole che risulteranno colpite dalla malattia”, afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia nel sottolineare che “l’UE dovrà farsi carico del disastro che da oltre 10 anni si è compiuto in Puglia, anche per colpa dei mancati controlli del materiale vegetale importato in Italia, ma anche per il sostegno comunitario che è totalmente mancato in Salento, dove vanno espiantati tutti gli alberi secchi e rigenerato il territorio, dopo un danno ambientale, economico e paesaggistico di miliardi euro”.

“La tempestività con cui il Servizio Fitosanitario della Regione Puglia ha individuato il nuovo ceppo grazie ad un monitoraggio in 134 siti soprattutto nelle aree indenni la dice lunga sulla necessità di non abbassare la guardia e di collaborare in ogni modo per creare una cintura di sicurezza che blocchi immediatamente l’avanzata del batterio Xylella fastidiosa fastidiosa”, afferma Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di virus e insetti che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – conclude Coldiretti – anche con l’avvio di una apposita task force.

Un autentico flagello è stato il batterio della Xylella sottospecie pauca che è stato introdotto con molta probabilità dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam ed ha devastato gli uliveti del Salento dove sono andate irrimediabilmente perse quasi 3 olive su 4 in provincia di Lecce, dall’autunno 2013, anno in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – continua Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando fino a Bari.

Solo nell’area infetta risultano contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata in provincia di Bari sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione –  ricorda Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.

La diffusione della Xylella fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, mentre in Italia, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata, l’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro – conclude Coldiretti Puglia - sulla base dello studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) sulla valutazione dell'impatto di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna, studio realizzato nell'ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell'Università di Wageningen (Olanda).

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Venerdì 23 febbraio alle ore 18 avrà luogo presso il ristorante sociale XFOOD di San Vito dei Normanni Career Sips, il primo di una serie di incontri formativi, tenuto dal Progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Brindisi e rivolto ai giovani del territorio. Durante l’evento, i Giovani Dottori Commercialisti illustreranno i tre principali bandi a supporto della creazione d’impresa giovanile. L’evento è gratuito e aperto a tutti.

Lavoro, networking e opportunità nel nostro territorio, questi i principali temi che saranno trattati in un interessante incontro pubblico che si terrà venerdì 23 febbraio, alle ore 18.00, presso il ristorante sociale XFood a San Vito dei Normanni. Un’occasione per illustrare le finalità del Progetto Policoro, iniziativa che si rivolge soprattutto ai giovani in cerca di occupazione che, attraverso iniziative di formazione volte alla divulgazione di una nuova cultura del lavoro in un’ottica di sussidiarietà, solidarietà e legalità, secondo i principi della Dottrina Sociale della Chiesa, tenta di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione in Italia, promuovendo e sostenendo l’imprenditorialità giovanile. Durante la serata interverranno la Dott.ssa Irene Falconieri, Responsabile della formazione UGDCEC Brindisi, che parlerà approfonditamente del bando NIDI della Regione Puglia, il Dott. Cosimo Orlandino, Vicepresidente UGDCEC Brindisi, che illustrerà il bando Resto a Sud, e il Dott. Luca Verardi, Consigliere UGDCEC Brindisi, per il bando Minipia della Regione Puglia. All’evento parteciperà Silvana Errico, sindaco del Comune di San Vito dei Normanni, che ha offerto il proprio patrocinio, unitamente all’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Brindisi.

L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

Il nuovo Questore di Brindisi è il Dirigente Superiore della Polizia di Stato dott. Giampietro LIONETTI, nato a Cirò Marina (KR) il 13 agosto 1968. Sarà lui a gestire l'ordine pubblico in occasione del prossimo G7. Ricco il curriculum professionale del nuovo questore di Brindisi che questa mattina si è presentato ai media.

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In un contesto già critico per la sanità pubblica, l'Asl Brindisi ha assunto una decisione che aggrava ulteriormente la situazione. La Direzione strategica ha, infatti, interrotto il contratto con la società che forniva l'unità mobile di risonanza magnetica nucleare presso l'Ospedale ‘Camberlingo’ di Francavilla Fontana, invocando la necessità di razionalizzare la spesa e riorganizzare i servizi. Una mossa che solleva forti preoccupazioni e seri dubbi sulla gestione delle risorse e sulla priorità attribuita alla salute dei cittadini. La domanda sorge spontanea: chi garantirà il recupero urgente di esami di risonanza magnetica all’utenza afferente al presidio di Francavilla, rimasta in standby? Si viene a conoscenza di una mole di liste di attesa non indifferente e un diritto alla salute e all’assistenza momentaneamente negata, con almeno 150/200 pazienti, bisognosi di tempestività e celerità d’intervento.

“La decisione di sospendere l'unità mobile di risonanza magnetica è estremamente preoccupante e potrebbe avere conseguenze gravi sulla salute dei cittadini” - afferma il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone. "In un momento in cui la tempestività delle diagnosi è cruciale, questa sospensione rischia di compromettere gravemente l'accesso ai servizi diagnostici essenziali. La carenza di personale sanitario è un problema noto, ma non può giustificare la sospensione di servizi vitali per la salute della comunità. Il personale interessato dell’Azienda è pronto a contribuire al recupero delle attività sospese".

“Bisogna affrontare con urgenza questa situazione, garantendo l'accesso tempestivo e adeguato alle procedure diagnostiche essenziali per la salute della comunità. Per questo - conclude Carbone – nelle more dell’acquisto con i fondi del PNRR di un nuovo macchinario come paventato dall’Azienda, si chiede che il personale possa recuperare le liste d’attesa”.

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Sarà presentato lunedì 26 febbraio, alle ore 17.00, presso il Castello di Mesagne il Dossier Statistico Immigrazione 2023, il rapporto annuale che illustra il panorama migratorio dell’Italia attraverso un’analisi ragionata dei dati statistici più aggiornati. L’iniziativa è organizzata dalle associazioni Mesagne Bene Comune e Street View, in collaborazione con Arci Brindisi, APS Comunità Africana di Brindisi e provincia, Emergency-Gruppo Provincia di Brindisi, Forum Per Cambiare l'Ordine delle Cose-Provincia di Brindisi, con il sostegno del CSV Brindisi-Lecce e il patrocinio del Comune di Mesagne.

Come ormai avviene da cinque anni, anche quest'anno le suddette organizzazioni si fanno promotrici della divulgazione dei contenuti del Dossier insieme a tutti coloro che intendono partecipare e contribuire alla realizzazione di un momento di dibattito, incontro e conoscenza con i soggetti che sono portatori di culture altre, con i quali si vogliono condividere e approfondire gli aspetti sociali e culturali dei paesi di provenienza. Una chiamata a raccolta per tutti coloro che si impegnano per i diritti umani e per una società interculturale più coesa e solidale.

Il Dossier Statistico Immigrazione rappresenta una lettura aggiornata e articolata dell'immigrazione che vuole contribuire ad elevare il grado di conoscenza e consapevolezza da parte di un pubblico sempre più ampio, affinché, con l'aiuto dei numeri e di una loro corretta lettura, si possa pervenire ad un approccio quanto più ancorato alla realtà che, abbandonando visioni ideologiche e preconcetti, contribuisca a promuovere politiche in grado di migliorare la vita e il futuro di tutte le persone che vivono in Italia.

L'incontro, che si aprirà con i saluti del vice presidente del CSV Brindisi-Lecce Rino Spedicato, vedrà l’intervento del presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS Luca Di Sciullo il quale offrirà la possibilità di comprendere i punti salienti della trentatreesima edizione del Dossier e si arricchirà del contributo di Valeria Taurino, direttrice generale dell'organizzazione umanitaria SOS Mediterranee, con un intervento da remoto. Seguirà l’intervento di Drissa Kone, presidente dell'APS Comunità Africana di Brindisi e provincia e un momento artistico con l’attore e regista Gino Cesaria. Ai partecipanti sarà distribuita gratuitamente una copia del Dossier. Inoltre, durante l'evento sarà possibile effettuare gratuitamente il download del rapporto integrale dal sito www.dossierimmigrazione.it.

A conclusione dell’evento seguirà una serata conviviale con musica e cibo dal mondo presso le Officine Ipogee, in Piazza Sant’Anna dei Greci n. 14.

Infine, la mattina di martedì 27 febbraio Luca Di Sciullo incontrerà gli studenti e le studentesse della Scuola Secondaria di I Grado “M. Materdona – A. Moro” di Mesagne per un importante momento di conoscenza e confronto sui contenuti del rapporto e sulle migrazioni, un fenomeno imprescindibile per comprendere il nostro tempo.

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Due furti e un tentativo di furto è il bilancio del raid delinquenziale perpetrato da parte di una banda di malviventi nel quartiere Sant’Antonio che ha colpito anche a Mesagne. In effetti sembra che si tratti di una banda proveniente da fuori provincia che viaggia a bordo di auto di grossa cilindrata, con targhe taroccate perché prese da altri mezzi, e che preferisce razziare le abitazioni che si trovano in periferia per avere una via di fuga veloce. Sulle loro tracce vi sono polizia e carabinieri, dell’intera area jonico-salentina, nella speranza che prima o poi incappino nella rete tesa per acciuffarli. La banda viaggia e colpisce indiscriminatamente tra la provincia di Taranto, Lecce e Brindisi. I furti, infatti, si stanno svolgendo con la stessa dinamica anche in altre realtà del brindisino, come, ad esempio, San Vito, Latiano, Ceglie, Carovigno, con una sequenza che inizia a preoccupare non poco le forze dell’ordine. A Mesagne la banda ha colpito in via Bologna e in via Etna, mentre ha fallito, fortunatamente, in via Salvo D’Acquisto. La dinamica è sempre la stessa. Arrivano a bordo di auto di grossa cilindrata, quasi sempre nella fascia oraria tra le ore 7 e le ore 9, scelgono un’abitazione di periferia che gli aggrada, suonano e se non apre nessuno forzano l’ingresso e in pochi minuti fanno man bassa di tutto ciò che trovano a portata di vista. Poi fuggono e svaniscono nel nulla. Gli ultimi due furti hanno fruttato ai delinquenti qualche piccolo monile in oro e una ventina di euro. La banda di razziatori più volte è stata immortalata dalle telecamere di video sorveglianza sia private sia pubbliche per cui gli investigatori hanno tra le mani diversi elementi utili a poterli, prima o poi, inchiodare alle loro responsabilità. Il cerchio, infatti, presto si potrebbe stringere intorno a loro. È solo una questione di tempo, quello necessario a mettere insieme le tessere di questo puzzle che si sta componendo pur tra non poche difficoltà ambientali.

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Sia la polizia sia i carabinieri hanno individuato gli autori di alcuni furti che si sono verificati in attività commerciali del centro storico mesagnese. Si tratta, come già si sospettava, di ragazzini che spesso sono stati visti in zona, distintisi anche per gli atti vandalici commessi. Nei loro confronti sono stati già emessi i relativi provvedimenti giudiziari.

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Con nuove tariffe parcheggi impatto devastante su famiglie e commercianti”.

 La decisione di aumentare il pass residenti da 70 euro a 300 euro (addirittura quasi 500 euro per la seconda auto) merita una riflessione critica.
Ancora di più vanno stigmatizzati gli aumenti delle tariffe orarie: 
- la zona rossa, che sarà ampliata ai corsi, costerà 1,50 €/h per la prima ora e 2,50 €/h per le ore successive alla prima; 
- le altre zone del centro passeranno da 1,00 €/h ad 1,30 €/h;
- in periferia, dove adesso di paga 0,50 €/h, il costo del parcheggio verrà raddoppiato ad 1,00 €/h.
È comprensibile che le amministrazioni locali debbano bilanciare i propri conti, ma occorre considerare che, in un contesto economico già di per sè complesso, un tale incremento delle tariffe avrà un impatto significativo non solo sulle finanze delle tante famiglie residenti in centro ma anche sui commercianti. Infatti l'aumento del costo orario pare rappresentare un vero e proprio regalo ai centri commerciali ed alla grande distribuzione esistente nella prossima periferia. Per non parlare del nuovo costo del pass per lavoratori, anche questo salito alle stelle. 
Mi aspetto che il Comune di Brindisi fornisca una chiara spiegazione riguardo alle ragioni dietro questa decisione e se ci siano progetti o miglioramenti correlati che giustifichino l'aumento delle tariffe. 
Mi sembra ovvio che non sia sufficiente disegnare le nuove zone rosse, arancioni, blu e verdi per garantire ai cittadini ed ai commercianti servizi che legittimino tali aumenti.
La trasparenza in queste questioni è fondamentale per instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadini.
Pertanto invito il Comune di Brindisi a considerare la possibilità di rivedere queste tariffe, cercando soluzioni più equilibrate per bilanciare le problematiche di bilancio e le esigenze finanziarie dei residenti e dei commercianti. 
Allo stesso tempo, sarebbe auspicabile coinvolgere attivamente i cittadini nel processo decisionale, garantendo una partecipazione democratica e un dialogo aperto sulla gestione delle risorse pubbliche.
 
Oreste Pinto delegato al commercio della segreteria cittadina Pd Brindisi 
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Tariffe parcheggi un salasso sui cittadini

Oggi in conferenza dei capigruppo ci è stata consegnata la proposta di piano industriale della Brindisi Multiservizi che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale.

All'interno sono presenti le nuove tariffe per i parcheggi che vedono aumenti notevolissimi.

Ne cito alcuni l'abbonamento annuale residenti passa da 70 euro all' anno a 350, la seconda auto a 480 euro sempre annuale.

La tariffa oraria in centro da 1 euro ora a 1.30 euro ora. In periferia da 50 centesimi di euro a 1 euro.

La discussione del piano industriale sarà preceduta da una delibera di giunta che introdurrà le nuove tariffe.

Ancora una volta il centrodestra a livello locale così come il Governo Meloni smentisce le promesse elettorali: non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini

Una volta al Governo si fa esattamente il contrario.

Si aumenta l'addizionale IRPEF comunale del 50% ed adesso si incrementano a dismisura le tariffe dei parcheggi .

Il tutto per non aver voluto inserire la tassa di imbarco aeroportuale provocando una voragine nel bilancio del comune.

A dicembre , in sede di approvazione del bilancio, ci fu detto dal Sindaco Marchionna che la Bms avrebbe predisposto un piano innovativo basato su nuove tecnologie per incrementare gli incassi dei parcheggi.

Oggi abbiamo visto in cosa consiste l'innovazione: incremento del 30 per cento in centro e raddoppio in periferia del costo orario, e incremento del 500 per cento dell'abbonamento annuale.

Risanare i conti in questo modo è facile , anche la mia amministrazione avrebbe saputo farlo, ma abbiamo invece mantenuto inalterate le tariffe incrementando solo quella del parcheggio presso l'aeroporto .

La misura è colma. Invitiamo Sindaco e Giunta a ritirare questa proposta e procedere con un bilancio che non può essere solo fatto di nuove tasse e balzelli per i cittadini.

Cittadini che ogni giorno scoprono di essere stati presi in giro da chi ha raccontato cose non vere e oggi non ha alcuna idea su come gestire il comune se non: Tasse per Tutti!

Riccardo Rossi

Consigliere Comunale Brindisi Bene Comune Alleanza Verdi e Sinistra

 

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Come accaduto per il piano di riequilibrio, anche il piano industriale 2024 – 2026 dellaCome accaduto per il piano di riequilibrio, anche il piano industriale 2024 – 2026 dellaBRINDISI MULTISERVIZI passa per le tasche dei cittadini brindisini.Dopo l’aumento dell’addizionale IRPEF, questa mattina abbiamo avuto modo diapprendere che l’Amministrazione ha rimodulato il piano urbano della sosta con aumentispropositati dei costi di abbonamenti (che salgono ad €.500,00 annui per i full e ad €.300,00annui per i light con fascia oraria 8:00 – 14:00), pass residenti (che volano a €.300,00, pariad oltre il quadruplo del costo attuale) e delle tariffe orarie (che raddoppiano in periferia eaumentano di un terzo in centro).A ciò si aggiungano: l’estensione ai corsi della zona rossa, l’eliminazione della pausa sostaa pagamento dalle 14:00 alle 16:00, l’eliminazione delle agevolazioni per auto elettriche edibride, eliminazione delle agevolazioni per le strutture alberghiere.L’indiscutibile necessità di far quadrare i conti dell’Amministrazione prima e della BMSoggi non può richiedere solo e soltanto sacrifici ai cittadini, per i quali il parcheggio rischiadi diventare un costo insostenibile.L’impatto di tali misure sui bilanci familiari sarà ovviamente significativo, ma altrettantogravi potrebbero essere le conseguenze su commercio, ristorazione e strutture ricettive.Si auspica che l’Amministrazione – anche alla luce delle già accese reazioni dellapopolazione – possa ritornare sulle proprie scelte e ricercare quelle “misure innovative”annunciate in Consiglio Comunale in relazione al Piano Industriale BMS ed al pianourbano della sosta.In mancanza appare doveroso quanto meno rimodulare gli incrementi dei costi diabbonamenti e pass e delle tariffe orarie in misura estremamente più graduale e piùrazionaleConsigliere Comunale“ATTIVA BRINDISI”Diego Rachiero

I lavori per il “completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile Petrolchimico e Costa Morena est” procedono secondo programma e in perfetta armonia con la Direzione Lavori e con gli uffici dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale. La collaborazione e la sinergia tra i diversi attori coinvolti nel progetto sono la chiave del successo in questa fase cruciale dello sviluppo infrastrutturale.

Infatti, a seguito della sottoscrizione del Contratto Repertorio n. 929 del 27 settembre 2023 e della consegna del 13 ottobre 2023, si è dato concreto avvio ai lavori il 25 gennaio scorso, per le attività di bonifica bellica subacquea da parte dell’impresa subappaltatrice, previa autorizzazione del Comando della Marina e dell’ordinanza della Capitaneria di Porto di Brindisi.

Al momento, quindi, un'attenzione particolare è rivolta alle operazioni di bonifica degli ordigni bellici sia in area marina che terrestre, un'attività essenziale per garantire la sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente circostante.

Parallelamente, sono in corso dal 19 febbraio scorso, regolarmente autorizzate, approfondite indagini geologiche e il rilievo di prima pianta in modalità multibeam, volte a mappare in dettaglio la composizione del fondale e del sottosuolo, elemento fondamentale per la progettazione e la realizzazione delle strutture portuali in modo sicuro ed efficiente, nel rispetto delle prescrizioni ambientali imposte.

Tali operazioni di bonifica bellica e le indagini geologiche sono ovviamente svolte seguendo i più alti standard di sicurezza e rispetto per l'ambiente, garantendo la protezione dell'ecosistema marino e terrestre.

Il progetto, di grande rilievo e complessità sia nella fase progettuale sia in quella realizzativa – che può essere considerato la vera opera regina dello sviluppo portuale - sta avanzando secondo i tempi previsti dal cronoprogramma del PNRR, rispecchiando il nostro impegno per l'eccellenza e la collaborazione efficace tra tutte le parti coinvolte.

L'obiettivo principale è quello realizzare la cassa di colmata, che consentirà di migliorare significativamente le capacità operative del porto mediante lavori di dragaggio che porteranno i fondali a una profondità di meno quattordici metri - consentendo così l'accesso a navi di maggior dimensione e migliorando le operazioni logistiche portuali.

La realizzazione di quest'opera infrastrutturale porterà a numerosi benefici, tra cui l’incremento della capacità e dell'efficienza portuale: l'approfondimento dei fondali permetterà, appunto, l'accesso a navi di maggiori dimensioni, aumentando così la capacità di traffico del porto e migliorando l'efficienza delle operazioni di carico e scarico merci. L'ampliamento e il potenziamento del porto stimoleranno l'economia locale, creando nuove opportunità di lavoro e favorendo lo sviluppo di attività commerciali, logistiche e turistiche. La realizzazione della colmata retrostante e del banchinamento contribuirà a migliorare le infrastrutture portuali, rendendo il porto più accessibile e funzionale.

Il progetto di completamento della infrastrutturazione portuale rappresenta un'importante pietra miliare verso il miglioramento e l'espansione delle capacità logistiche e operative del nostro porto, con significativi ritorni in termini di sviluppo economico, rispettando i principi di sicurezza e  sostenibilità ambientale, assicurando che tutte le fasi dei lavori siano realizzate con il minimo impatto sull'ecosistema marino e costiero.

Va anche detto che insieme alla realizzazione della nuova cassa di colmata nello specchio acqueo ubicato tra il Pontile Petrolchimico, ad est, e Costa Morena, ad ovest, è prevista:

- la realizzazione di una nuova duna lungo il limite sud-orientale della cassa di colmata;

- la riqualificazione del tratto di costa posto immediatamente a tergo della cassa di colmata, ricadente nell’ambito della circoscrizione demaniale marittima di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale ed esteso lungo un tratto di via Enrico Fermi e di via Albert Einstein.

Gli interventi di mitigazione e di inserimento paesaggistico ambientale dell’opera infatti comprendono:

  • la ricostruzione di un ambiente naturale di ricucitura ambientale all’interno del litorale del porto fortemente frammentato dal punto di vista ambientale;
  • la riqualificazione del verde esistente in corrispondenza dell’”attacco a terra” della cassa di colmata corrispondente al tratto di costa che si sviluppa lungo via Enrico Fermi e la ricucitura dello stesso con le nuove opere di mitigazione;
  • integrazione e aumento della massa arbustiva della fascia litoranea attraverso nuovi rimboschimenti e realizzazione di ampie zone di macchia mediterranea;
  • la sistemazione ambientale della risagomatura della sponda occidentale della nuova foce del Fiume Grande attraverso nuovi impianti di macchia mediterranea.

Il progetto prevede la mitigazione della cassa di colmata con l’inserimento di vegetazione autoctona, tipica della macchia mediterranea, col fine di riproporre la naturalità del luogo e ricucire il territorio.

Concludiamo riportando le significative dichiarazioni del Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi che sottolineano l'importanza e il valore aggiunto dell'opera in corso.

"La realizzazione dell’opera non solo ci permetterà di dragare il porto, non solo darà casa alla Marina Militare con il suo nuovo naviglio e alle tante imprese che oggi cercano spazi nel porto, ma offrirà a cittadini e turisti un parco su un magnifico fiordo in cui passeggiare, trascorrere qualche ora di relax, fare attività fisica, passare piacevolmente del tempo godendo dello spettacolo dell’insenatura e del porto intero e magari – se ci saranno dei privati che vorranno investire – sorseggiando un aperitivo al tramonto”. Il Presidente evidenzia anche il significativo impatto economico dell'opera: “Altro aspetto rilevante è il coinvolgimento della manodopera locale. Questa opera sarà in grado di incidere positivamente sul PIL della città di Brindisi e della sua provincia, andando a sopperire alla riduzione o eliminazione degli incentivi che nel tempo sono venuti meno. È un assioma evidente: ogni euro investito in infrastrutture ne genera tre. Questa è la buona economia, sostenibile e virtuosa per il territorio”.

Queste parole riflettono non solo l'ambizione del progetto ma anche la sua importanza strategica e il suo valore aggiunto per la comunità e l'economia locale, confermando l'impegno dell'Autorità di Sistema Portuale verso uno sviluppo infrastrutturale sostenibile e inclusivo che noi, come realtà imprenditoriale impegnata nel territorio, non possiamo che condividere e mettere in pratica.

Angelo Contessa – Amministratore Consorzio stabile BUILD