Redazione

Open day per la vaccinazione contro Pneumococco ed Herpes Zoster. Partita la campagna di vaccinazione contro Pneumococco ed Herpes Zoster con cinque giornate di Open day ad accesso libero in alcuni centri vaccinali della provincia. L’iniziativa è stata promossa dal Servizio di Igiene di Igiene e Sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione per ridurre il rischio di sviluppare queste malattie e prevenire le gravi complicanze.

Lo pneumococco è un germe presente frequentemente nella gola e nel naso. Può causare spesso infezioni non gravi (all'orecchio), alcune più impegnative (ai bronchi e ai polmoni), altre invece molto gravi che richiedono il ricovero in ospedale e sono pericolose per la vita (meningiti, setticemie). L’herpes zoster invece, noto più comunemente come "fuoco di Sant'Antonio", è una patologia frequente e dolorosa, dovuta alla riattivazione del virus della varicella. Una delle complicanze più temute è la nevralgia post erpetica, condizione piuttosto invalidante, che può significativamente peggiorare la qualità della vita.

Hanno diritto alla vaccinazione gratuita tutte le persone a partire dai 65 anni di età e tutti i soggetti dai 18 anni particolarmente fragili, come ad esempio persone con patologie oncologiche, diabete, malattie respiratorie, renali, cardiovascolari.

Le giornate di vaccinazione sono state organizzate nei comuni di Brindisi, Fasano, Francavilla Fontana, Mesagne, Ostuni e San Pietro Vernotico, dal 21 al 28 settembre. Chi non ha la possibilità di aderire agli Open day nelle date prefissate può rivolgersi al proprio medico di medicina generale o prenotare telefonicamente chiamando i centri vaccinali della Asl Brindisi.

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Ridurre il consumo di plastica, valorizzare l’acqua pubblica, educare alla sostenibilità ambientale. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi degli erogatori dell’acqua installati nelle scuole cittadine grazie al progetto “L’acqua che insegna alla sete” sposato dall’Amministrazione Comunale su iniziativa della società STEI con il contributo delle attività produttive francavillesi.

Mercoledì 20 settembre il Sindaco Antonello Denuzzo e gli Assessori Domenico Attanasi e Sergio Tatarano hanno incontrato alunne, alunni ed il personale scolastico per inaugurare il distributore del plesso Sant’Orsola del Secondo Istituto Comprensivo.

“Diminuire la plastica in circolazione – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo – è un investimento importante in termini di economia circolare. Abbiamo il dovere di educare i nostri ragazzi ad un uso consapevole delle risorse, per questo ho accolto con gioia l’invito ad essere presente a questa iniziativa che, tra le altre cose, valorizza l’ottima qualità dell’acqua pubblica.”

Tutte le studentesse e gli studenti hanno ricevuto gratuitamente una borraccia che potrà essere riempita di acqua purificata in qualsiasi momento della giornata senza sostenere alcun costo.

“Era da tempo – conclude l’Assessore Sergio Tatarano – che volevamo dotare gli Istituti Comprensivi di borracce per sensibilizzare ad un uso responsabile della plastica e ridurre il consumo sfrenato di bottiglie, stimabile in circa 400mila l'anno per i soli Istituti Comprensivi. Poter ottenere questo risultato senza costi per il Comune ma con un coinvolgimento virtuoso della classe imprenditoriale attribuisce un senso ancora più denso di significato all'iniziativa.”

I numeri sul consumo della plastica in Italia sono allarmanti. Nel 2019 il nostro Paese si è classificato al primo posto in Europa per l’uso di bottiglie in plastica pet con quasi 10 miliardi di unità utilizzate.

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La giunta Marchionna ha approvato con delibera lo schema di bilancio previsionale ed il piano per le opere pubbliche anni 2023-25. Come prevedevamo, con la scelta di non istituire la tassa di imbarco aeroportuale prevista per legge dal Governo, abbiamo un bilancio previsionale lacrime e sangue in cui si prevedono  zero assunzioni e tagli indiscriminati di cui parleremo ampiamente nei prossimi giorni.
Vogliamo subito denunciare l'assenza in bilancio e nel piano di opere pubbliche del tanto pubblicizzato contributo Snam per le opere di urbanizzazione dell'insediamento di Torre Rossa a Tuturano 
Negli scorsi anni il centro destra aveva accusato l'amministrazione Rossi di rifiutare i contributi di Snam, il consigliere regionale Amati ne fece una campagna quotidiana.
Per arrivare a giugno 2023 , subito dopo le elezioni per scoprire che Snam era disponibile a contribuire con   ben 400.000 euro per le opere di urbanizzazione . Cifra che all'epoca definimmo ampiamente insufficiente, occorrono vari milioni di euro per le opere previste.
Siamo arrivati a settembre e scompaiono dal bilancio e dal piano delle opere pubbliche anche i 400.000 euro annunciati a Giugno. 
Dove sono finiti i pur piccoli impegni presi? 
Svaniti nel nulla cosmico delle affermazioni e delle promesse del centro destra e del consigliere Amati.
Vadano adesso dagli abitanti di Torre Rossa a spiegare che si erano sbagliati e che non hanno alcun contributo da parte di Snam.
 
Brindisi Bene Comune
Alleanza Verdi-Sinistra

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Mettere in sicurezza è il primo e più importante comandamento in ogni attività produttiva. Il Sindacato, il nostro Sindacato, ha sempre avuto nella Sicurezza una stella polare irrinunciabile della propria azione. Lavorare in sicurezza, in ambienti e spazi strutturalmente sicuri, è fondamentale premessa per scongiurare ogni sorta di incidente ed infortunio e per garantire standard di servizi adeguati ad un Paese evoluto come l’Italia.

Questo è vero non solo in officina o in Azienda ma anche per i moltissimi edifici utilizzati per Pubblici Servizi come le sedi di Enti, Scuole e luoghi di aggregazione. Se nel caso delle realtà private è il singolo proprietario o Datore di Lavoro a dover dar seguito alla severa Normativa di settore, nel caso di strutture e servizi pubblici sono gli Enti di turno – Comuni, Province, Regioni, Stato – a dover garantire la massima sicurezza agli ambienti di lavoro ed aggregazione e questo, purtroppo, non sempre avviene.

Sul tema della sicurezza degli edifici di servizio pubblico la UIL e la FENEAL di Brindisi erano già intervenute congiuntamente negli scorsi mesi evidenziando l’importanza dell’argomento per garantire condizioni di Sicurezza a centinaia di lavoratori ed avventori di spazi pubblici. Fra tutti: gli edifici scolastici e la loro particolare e delicata utenza di giovanissimi, minori e infanti. Inoltre investire nella Sicurezza strutturale degli edifici rappresenta una importante opportunità di lavoro per molte realtà locali del settore edile locale, quindi la messa in circolo nella economia del territorio di importanti risorse.

Gli Stati generali della Sicurezza – che si svolgono in questi giorni a Roma ed ai quali la UIL e la FENEAL di Brindisi partecipano attivamente con propri delegati – vogliono ribadire proprio questo concetto: la Sicurezza è un obbligo di Legge ma soprattutto una primaria necessità per garantire salute e buon funzionamento dei Servizi ed una opportunità di ciclo economico notevole.

Il territorio di Brindisi è vasto ed articolato e presenta molte situazioni precarie per le quali gli interventi sono urgenti da tempo. La UIL e la FENEAL di Brindisi chiedono con forza che gli Enti Locali preposti pongano la massima attenzione a questo tema nelle progettazioni con fondi PNRR che si stanno portando avanti in questi mesi. Il PNRR e la sua necessità di «spendere subito e bene» risorse notevoli può essere una occasione imperdibile per mettere in sicurezza molti edifici, dare lavoro, generare indotto e garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti di molti servizi pubblici.

La UIL e la FENEAL di Brindisi solleciteranno personalmente i principali protagonisti della progettazione PNRR perché considerino la priorità della messa in sicurezza strutturale degli edifici a servizi pubblico – fra i quali Scuole, Presidi Sanitari e molti altri – a beneficio dell’intero territorio.

Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi                        Il Segretario Provinciale FENEAL UIL Brindisi 

  Fabrizio Caliolo                                              Giovanni Librando

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Di seguito una nota dal consigliere Alessandro Leoci:

“Grazie all’assessore Anita Maurodinoia per aver potenziato i servizi minimi per il territorio provinciale di Brindisi, iniziando dalle tratte scolastiche. Con l’ok ricevuto in queste ore, in base alle richieste avanzate dai Comuni, potranno anche essere inserite nuove corse sperimentali cercando di modulare quelle esistenti. Così è stato dato seguito a quanto anticipato nel corso di un incontro da me promosso lo scorso 4 luglio, durante il quale il presidente di Stp, Salvatore Tommasselli ed il direttore generale dell’azienda Maurizio Falcone, presentarono un elenco di criticità che, una dopo l’altra, grazie alla collaborazione dell’assessore Maurodinoia cercheremo di risolvere. Il trasporto è un settore fondamentale per lo sviluppo di un territorio e la nostra maggioranza l’ha inserito tra le priorità. Agevolare i nostri studenti, inoltre, e rendere più semplice gli spostamenti verso gli istituti scolastici è un dovere da parte nostra. Ed è quello che stiamo facendo e che continueremo a fare”. 

Oggi pomeriggio un'auto è andata a fuoco sulla statale 7. Mentre stava viaggiando in direzione Brindisi e giunta all'altezza dell'uscita Mesagne est dall'auto è iniziato a uscire del fumo. Il conducente ha avuto il tempo di accostare in una piazzola di sosta che il veicolo ha iniziato a prendere fuoco. Il ragazzo che era alla guida è sceso e si è messo in sicurezza. Poi ha allertato i vigili del fuoco che sono giunti sul posto e hanno spento le fiamme. La sterpaglia attigua la piazzola di sosta ha preso fuoco. Si è trattato, quindi, di un incendio accidentale. Sul posto è giunta una volante della polizia.

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Grano kazako deprezza quello italiano. Cia Puglia: “Una vergogna”

Dopo il frumento turco, nei porti carichi dal Kazakistan, la base del made in Italy viene svenduta

Sicolo: “Ai consumatori chiediamo di acquistare solo pasta realizzata al 100% con grano italiano”

Miano (CIA Capitanata): “Con queste quotazioni, i nostri produttori non coprono neanche le spese”

De Noia (Cia Levante Bari-Bat): “I cerealicoltori pugliesi sono uniti, se necessario torniamo in piazza” 

Il grano canadese venduto a oltre 500 euro alla tonnellata, il duro italiano che alle Borse Merci di Bari e di Foggia continua ad attestarsi attorno o addirittura sotto i 400 euro con quotazioni da fame. Poi ci sono le navi cariche di frumento kazako a prezzo stracciato (dopo quello turco) che continuano ad arrivare nei porti italiani per tenere basso il valore riconosciuto ai produttori italiani. “C’è un’inaccettabile situazione di stallo sulle quotazioni del grano duro italiano, col segno in ribasso a campeggiare ormai da oltre 12 mesi in maniera quasi interrotta”, dichiara Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “La nostra”, rivendica Sicolo, “è stata e continua a essere l’organizzazione che con più determinazione si sta battendo in difesa della filiera italiana grano-pasta, a tutela sia dei produttori del Paese sia dei consumatori”. “Una pressione che ha portato in questi giorni ad alcune promesse e dichiarazioni d’intenti da parte del Governo, due in particolare: la prima riguarda la definitiva istituzione della CUN, la Commissione Unica Nazionale sul prezzo del grano; la seconda è una generica disponibilità a valutare, nelle prossime settimane, l’attivazione delle misure previste nel quadro di Granaio Italia”, aggiunge Sicolo, “il tempo, però, è inesorabile, e concretamente la situazione non accenna a migliorare. Ai consumatori chiediamo di leggere bene le etichette e di acquistare e consumare esclusivamente pasta realizzata al 100% con grano italiano. La sovranità alimentare si difende innanzitutto a partire dalle nostre scelte consapevoli al supermercato”.

“A FOGGIA NON SVENDIAMO”. “Il quadro resta estremamente negativo”, conferma Angelo Miano, presidente provinciale di CIA Capitanata. “Con le attuali quotazioni, i produttori cerealicoli pugliesi e quelli italiani in generale tendono a non vendere, a ritardare l’immissione sul mercato del grano duro made in Italy. Il problema, infatti, sono i costi di produzione. Nelle zone collinari, in special modo, e in tutti i terreni che per le loro caratteristiche portano a rese quantitative limitate, il valore attualmente riconosciuto al grano duro italiano è ben lontano non solo dal poter assicurare redditività ma anche dal coprire almeno i costi di produzione”.

ANCHE BARI E BAT IN DIFFICOLTÁ. Non solo il Foggiano, “anche nell’Area Metropolitana di Bari e nella provincia Barletta-Andria-Trani i produttori cerealicoli sono in grandissima difficoltà”, spiega Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante, “per la tempesta perfetta che si è abbattuta sul settore: basse rese quantitative dovute ai cambiamenti climatici, costi di produzione esorbitanti, quotazioni al ribasso e insufficienti a garantire una pur minima redditività”. “Ed è per questo che sia a Foggia nelle scorse settimane, sia al Porto di Bari alcuni giorni fa, i cerealicoltori pugliesi riuniti dalla nostra organizzazione hanno manifestato compatti, esprimendo non solo una forte e civilissima protesta ma anche una serie di proposte per affrontare la situazione. Se la situazione resta quella attuale, torneremo a protestare ancora con più forza”.

FERMARE LE SPECULAZIONI. “Porteremo le nostre proposte, l’indignazione e la dignità della cerealicoltura italiana davanti al Parlamento”, annuncia il presidente regionale Sicolo, “non ci fermiamo, non possiamo farlo, perché se il Governo continua a ignorare il grido d’aiuto che proviene dall’agricoltura italiana rischiamo che il fior fiore del made in Italy di questo Paese, che deriva innanzitutto dal comparto primario, venga impoverito e diventi qualcosa di contraffatto dalla concorrenza al ribasso di tante nazioni alle quali si permette di produrre con standard di lavoro, sicurezza e qualità nettamente più bassi di quelli italiani”.

LA PETIZIONE. “La nostra petizione nazionale (undefined) ha superato le 72mila firme. Esortiamo i cittadini a firmare questa petizione, arriviamo a 100mila firme per dare forza alla piattaforma di misure che assicurino trasparenza sui mercati, tracciabilità vera e puntuale della provenienza e la sicurezza alimentare del grano utilizzato per produrre la pasta. Non molliamo, perché la battaglia è lunga ma dobbiamo continuare a combatterla per la salute e il futuro dei nostri figli, l’avvenire della nostra agricoltura, la nostra sovranità alimentare concreta, reale, non soltanto sbandierata sulla targhetta di un Ministero”.

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Dragaggio porto Villanova, Amati: “Pronta l’autorizzazione ambientale. Spero comincino subito i lavori” 

Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati. 

“È pronta l’autorizzazione ambientale per il dragaggio del porto di Villanova. Siamo riusciti in pochi mesi a mutare in positivo un destino compromesso, ossia la perdita del finanziamento e l’ennesima delusione, sulla base di continui incontri e aggiornamenti, finalizzati al coordinamento dei procedimenti, svolti in Commissione regionale Bilancio. 
Ora c’è la necessità che il Comune avvii subito i lavori, così da terminarli entro il 31 dicembre 2023, pena la perdita del finanziamento.
Con il completamento di quest’importante opera, unita ad altra simile riguardante il porto di Savelletri, il nord della provincia di Brindisi potrà dotarsi di approdi all’altezza dei tempi e delle necessità. 
Ringrazio per la decisa collaborazione prestata l’assessore Anita Maurodinoia, il direttore del dipartimento ambiente Paolo Garofoli e, per professionalità rara, le funzionarie Cecilia Rossini e Ljuba Tornese. Un segno di gratitudine per il lavoro svolto dal dirigente del Comune di Ostuni Giovanni Spalluto.
Ringrazio per le sollecitazioni e il continuo sostegno la Leganavale di Ostuni e le associazioni degli operatori portuali”.

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Storia del Grande Salento
Dalle radici di Terra d’Otranto ai cento anni delle Province di Brindisi, Lecce e Taranto
Lino De Matteis
Edizioni Grifo, Luglio 2023
Pagg. 240, illustrato

L’opera Il libro si apre con le prefazioni dell’on. Giacinto Urso, del giornalista leccese Adelmo Gaetani, dell’ammiraglio tarantino Fabio Caffio e dello storico brindisino Gianfranco Perri. Dopo la premessa dell’autore “Dalle radici di Terra d’Otranto al Grande Salento”, il libro si compone di quattro parti: l’Età antica (Dai nativi salentini alla Calabria romana), l’Età di mezzo (Dal Thema di Longobardia alla Terra d’Otranto), l’Età Moderna (Dalla Provincia di Lecce a quelle di Taranto e Brindisi) e l’Età contemporanea (Dalla divisione fascista allo spirito confederativo). Alle conclusioni dell’autore “Un progetto confederativo per il Grande Salento” segue un’appendice con l’ultimo protocollo d’intesa “Terra d’Otranto: dalle radici il futuro”, sottoscritto, nel 2020, dai sindaci dei tre comuni copoluogo Brindisi, Lecce e Taranto, dai rispettivi presidenti di Provincia e dal rettore dell’Università del Salento. Chiude l’indice dei nomi e una breve bibliografia. Il libro è corredato da una ricca serie di foto e xilografie d’epoca.

Il tema Il Grande Salento è l’erede naturale di Terra d’Otranto, della quale rappresenta oggi la sintesi lessicale, storica e geografica, con una continuità che emerge dalla rilettura degli eventi storici, dalle origini ai giorni nostri. La penisola salentina è sempre stata un’unica regione storico-geografica, divisa dal fascismo con la creazione delle province di Brindisi, Lecce e Taranto. La tripartizione del territorio, se, da una parte, ha alimentato i provincialismi, dall’altra, non è riuscita però a cancellare quel sentimento unitario, che, sopravvissuto alle tortuosità storiche, si è di continuo riproposto, dall’Assemblea costituente ai recenti accordi tra gli Enti locali. Un sentimento che non scaturisce solo dalle comuni radici storiche ma, anche, dalla consapevolezza di dover affrontare insieme le sfide della crescita e della modernità. La “città polivalente ionico-salentina” rappresenta, infatti, la dimensione ottimale per costruire un sistema di “reti urbane intelligenti”, in grado di ridare al Salento quel ruolo centrale che, in passato, ha avuto nel Mediterraneo. Sulle radici di Terra d’Otranto, innegabile collante storico-culturale del territorio, si è innestata la volontà di ritrovare una comune identità attraverso lo spirito confederativo emerso, negli ultimi decenni, con gli accordi di partenariato e la firma dei protocolli d’intesa tra le Istituzioni delle tre Province salentine.

L’autore Lino De Matteis, giornalista e scrittore, direttore della rivista ilGrandeSalento.it. Tra i fondatori del Quotidiano di Lecce Brindisi Taranto, poi Nuovo Quotidiano di Puglia, è stato direttore di Paese Nuovo, caporedattore della Tribuna del Salento e direttore di Progetto. Già collaboratore della Repubblica e dell’Espresso, ha fondato la Glocal Editrice e scritto libri di saggistica e attualità.

Lotto, a Mesagne (BR) vinti oltre 50 mila euro. Puglia a segno con il Lotto. Nell'ultima estrazione, come riporta Agipronews, a Mesagne (BR) vinti 50.596 euro. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per circa 7,7 milioni di euro, per un totale di circa 836 milioni di euro dall’inizio del 2023.

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