Redazione

“Come presidente dell’Amministrazione provinciale di Brindisi non farò mancare la collaborazione al sindaco del Comune capoluogo nel rispetto delle scelte democratiche dei cittadini e della sacralità delle istituzioni”: lo ha dichiarato il presidente della Provincia, Toni Matarrelli, durante un incontro con il neo eletto sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna. L’occasione è stata determinata dalla formalizzazione delle dimissioni di Marchionna dalla carica di amministratore unico della Santa Teresa Spa, con conseguente convocazione per l’assemblea per la nomina del nuovo amministratore unico.
“Ho rinnovato al sindaco Marchionna - dichiara Matarrelli - le congratulazioni per il risultato conseguito, nella convinzione che esse saranno condivise dai sindaci di tutti gli altri Comuni della Provincia di Brindisi, in un clima di massima collaborazione che esula dalle appartenenze politiche e che spero prosegua in un percorso di crescita all’interno del quale il Comune capoluogo non può che avere un ruolo da protagonista”.

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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, OLTRE 15 TEMPESTE A MAGGIO, GRANDINE E NUBIFRAGI.

Dall’inizio di maggio si sono abbattuti sulla Puglia oltre 15 tempeste tra bufere di vento, grandinate e violenti temporali che hanno colpito a macchia di leopardo le città e le campagne con danni alle coltivazioni, dalla frutta alla verdura, ma anche grano, ulivi e le vigne. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in relazione all’ondata di maltempo con bombe d’acqua e tempeste di fulmini in Salento, tra Leverano e Copertino e una improvvisa e violenta grandinata in provincia di Taranto con epicentro a Manduria.

Solo a maggio in Puglia sono caduti oltre 1200 millimetri di pioggia in 34 comuni, una ondata di maltempo che – sottolinea la Coldiretti regionale - ha tra l’altro strappato i teli dell’uva da tavola, ha fatto crollare dell’80% la produzione di miele e del 100% le ciliegie primizie come le Bigarreau, ma ha provocato anche frane ed alluvioni in una regione dove 9 comuni su 10 pari all’89% del totale sono a rischio idrogeologico anche per effetto del cambiamento climatico che aggrava lo stato di salute di un territorio già molto fragile per la cementificazione e l’abbandono.

A causa del maltempo delle ultime settimane con le bombe d’acqua che hanno allagato le campagne – insiste Coldiretti Puglia - è andato perso il 50% del foraggio per alimentare gli animali nelle stalle, perché è stato allettato dalle violenti piogge e snaturato per cui risulta duro e privo delle sostanze nutritive, con ritardi di oltre 15 giorni nella raccolta. Si tratta – sottolinea la Coldiretti regionale - di un brusco cambiamento climatico dopo che il primo quadrimestre del 2023 aveva fatto segnare il 15% di precipitazioni in meno rispetto alla media storica. 

Sui terreni resi fragili per la siccità si sono abbattute vere e proprie bombe acqua che hanno provocato frane, smottamenti e alluvioni con molti fiumi in piena che preoccupa i territori circostanti. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne..

A fronte di questa situazione climatica – conclude la Coldiretti – è strategico intervenire immediatamente per aiutare le aziende colpite ma anche realizzare progetti di lungo respiro che vadano oltre l’emergenza come il piano elaborato dalla Coldiretti con Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, aiutando anche la regimazione delle piogge in eccesso nei momenti di maggiori precipitazioni come quello attuale.

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Recuperate dai Carabinieri tre autovetture rubate. Due arresti e due denunce.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno intensificato i controlli del territorio per prevenire e contrastare il fenomeno dei furti di autovetture. Proprio nell’ambito di tali servizi, i militari dell’Arma, in due distinte circostanze, hanno recuperato altrettante autovetture rubate, restituendole poi ai legittimi proprietari. Nel primo caso, a Oria, in piena notte, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile si è insospettita per la strana presenza di due uomini – entrambi noti alle Forze dell’Ordine – mentre si trovavano a bordo di un veicolo, in qualità di conducente e passeggero, che viaggiavano a velocità sostenuta. Immediatamente fermati tra le vie del centro storico oritano e sottoposti a controllo, i due soggetti, un 43enne e un 37enne, mostrando evidente insofferenza, non hanno saputo fornire spiegazioni in merito al possesso dell’auto, la cui portiera lato passeggero presentava chiari segni di effrazione. Durante le verifiche effettuate sul posto, i militari hanno notato che il conducente, con un movimento repentino, aveva appena sfilato un coltellino dal quadro di avviamento del veicolo, risultato di proprietà di un pensionato. Dagli ulteriori accertamenti, è emerso che la citata auto sarebbe stata rubata appena pochi istanti prima del controllo, asportata presso un’autofficina dove si trovava in riparazione. I due uomini sono stati arrestati in flagranza di reato per furto aggravato in concorso e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposti agli arresti domiciliari.

Ed ancora, un 38enne, anch’egli noto alle Forze dell’Ordine, è stato denunciato per ricettazione dai Carabinieri di Francavilla Fontana e della Stazione di Oria, poiché in due occasioni, a seguito di accertamenti, è risultato avere il possesso di due autovetture recentemente rubate. Anche in questo caso, entrambi i veicoli sono stati recuperati dai militari dell’Arma.

Proseguiranno ancora i servizi preventivi e di contrasto ai furti di autoveicoli, al fine di limitarne il verificarsi e rassicurare la popolazione. Tale attività rientra in un progetto di intensificazione dei controlli, in un’area in cui il fenomeno in passato è stato particolarmente diffuso.

Carabinieri NAS Taranto: chiusure e sanzioni per attività alimentari non a norma.

Nel corso di mirati controlli attuati nel comparto della sicurezza alimentare eseguiti tra le province di Taranto e Brindisi, i Carabinieri del N.A.S. di Taranto hanno riscontrato diverse irregolarità presso alcune attività alimentari.

In particolare, presso un deposito di alimenti e bevande ubicato nella provincia di Brindisi, hanno riscontrato la presenza di ragnatele in diversi punti del soffitto e sporco diffuso e stantio sui pavimenti. Le gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali hanno determinato la chiusura immediata del deposito.

In un centro cittadino della medesima provincia, i militari, congiuntamente ai colleghi dell’Arma territoriale e del Servizio veterinario della Asl di Brindisi, hanno accertato l’abusiva vendita ambulante di prodotti ittici che ha comportato il conferimento allo zoo “Safari” di Fasano di circa 80 kg di prodotti ittici sequestrati, poiché privi delle informazioni riconducibili alla loro tracciabilità. L’attività ambulante è stata immediatamente sospesa e al titolare sono state contestate violazioni amministrative pari a 4.500 euro.

Presso una caffetteria-gelateria ubicata in Manduria, i militari hanno proceduto al sequestro amministrativo di circa l 00 kg di semilavorati per gelateria con termine minimo di conservazione superato (per alcune confezioni anche da qualche anno). Nella circostanza sono state accertate carenze igienico-sanitarie nel deposito alimenti che hanno comportato la sospensione dell’attività da parte della Asl e al titolare sono state elevate sanzioni per un totale di 3000 euro.

Infine, in un’altra attività della provincia di Taranto dedita alla vendita di alimenti etnici, sono stati sequestrati, in via amministrativa, 276 confezioni di alimenti vari in quanto le confezioni non riportavano le indicazioni e le informazioni alimentari in lingua italiana, per cui il titolare è stato sanzionato amministrativamente.

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Porto Villanova. Amati: “Comune sceglie gestione pubblica. Presto contributo per progettazione. Quasi pronti per dragaggio”

Dichiarazione del Presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati. 

“Il comune di Ostuni ha scelto di realizzare in proprio tutte le opere per migliorare la funzionalità del porto di Villanova e per questo scopo la Regione Puglia erogherà al più presto un contributo di 300mila euro per la progettazione relativa alla messa in sicurezza delle opere marittime esistenti.

"Sulle opere di dragaggio, invece, il procedimento di autorizzazione ambientale è alle battute finali: si attende solo il deposito di documentazione tecnica integrativa, per poi avviare il cantiere, il cui avvio a pieno regime è previsto a breve e comunque non più tardi del prossimo settembre. 

"Ringrazio il Sindaco di Ostuni Angelo Pomes per la risolutezza e la chiarezza nell’affrontare la questione,  così come ringrazio i dirigenti regionali e del comune per la collaborazione sempre tempestiva e attenta.”

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Giornata conviviale, a sorpresa, quella che sta vivendo l'Auser di Mesagne per festeggiare i 77 anni del suo presidente, Vito Marchionna. Questo, naturalmente, non fa dimenticare gli impegni sociali cui giornalmente l'associazione di volontariato è impegnata per cercare di arginare la povertà che è presente nella comunità locale. Più volte i soci dell'Auser hanno, letteralmente, fatto salti mortali per cercare di non far mancare ai concittadini indigenti quegli alimenti di prima necessità utili per sopravvivere. E  Vito Marchionna è sempre in prima linea a spronare i suoi soci e l'intera comunità locale a impegnarsi su questo fronte di solidarietà. A Marchionna e a tutta l'Auser i nostri auguri. 

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ANCE BRINDISI: AUGURI DI BUON LAVORO AI NUOVI SINDACI: MASSIMA DISPONIBILITA’ PER COLLABORARE SU URBANISTICA E PNRR. 

ANCE Brindisi formula i migliori auguri di buon lavoro ai sindaci neo eletti dei comuni della provincia di Brindisi: Giuseppe Marchionna (Brindisi), Massimo Lanzillotti (Carovigno), Antonello Denuzzo (Francavilla Fontana), Cosimo Ferretti (Oria), Angelo Pomes (Ostuni), Giancarlo Miccoli (San Donaci), Maria Lucia Argentieri (San Pietro Vernotico) e Michele Saccomanno (Torre Santa Susanna).

Le sfide da affrontare sono indubbiamente molte e sicuramente tra le priorità delle nuove amministrazioni rientreranno la pianificazione urbanistica e il raggiungimento degli obiettivi Pnrr, che potranno rappresentare un volano di sviluppo per l’economia del territorio.

ANCE Brindisi garantisce, fin da ora, la massima disponibilità e supporto tecnico e giuridico.

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AL “DE BELLIS” LA NUOVA TERAPIA PER IL TRATTAMENTO DEL REFLUSSO GASTROESOFAGEO. Effettuati i primi tre interventi con il Prof. Jorg Zehetner dell’Università di Berna.

Stop al reflusso gastroesofageo. Ora anche in Puglia, all’Istituto Nazionale di Gastroenterologia “S. de Bellis” di Castellana Grotte è possibile eseguire il rivoluzionario intervento chirurgico mininvasivo con tecnica laparoscopica che prevede l’inserimento di un dispositivo medico chiamato “RefluxStop” realizzato dalla società svizzera “Implantica”.

 “Questa innovativa procedura chirurgica – spiega il direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Irccs “De Bellis” dottor Leonardo Vincenti – permette di curare il reflusso gastroesofageo ripristinando la normale fisiologia del giunto esofagogastrico. E’ una tecnica che non agisce in senso costrittivo, non limita il passaggio di cibo ed evita l’insorgenza degli effetti collaterali più comuni delle attuali procedure chirurgiche (difficoltà di deglutizione, gonfiore, vomito, difficoltà di eruttazione). Così si può ottenere un miglioramento significativo nei risultati e nella qualità di vita di questi pazienti che con le tecniche tradizionali arrivava al 50% di possibilità di successo. I primi tre anni di studio di questa metodica – prosegue il dottor Vincenti –  ci consegnano risultati che arrivano al 95% di successo con due vantaggi non indifferenti: il ritorno, già dopo una settimana, ad una qualità di vita soddisfacente e l’abbandono della terapia con gli anti acidi inibitori di pompa e questo si può tradurre in un notevole risparmio economico perché si tratta di terapie costose, protratte a lungo termine, con effetti collaterali anche importanti”. Inoltre i farmaci trattano solo i sintomi della malattia, ma non risolvono il difetto anatomico della naturale barriera antireflusso.de_bellis_INCONTRO_CHIRURGO_SVIZZERO.jpg

Nel corso di un incontro con i chirurghi del “De Bellis” la metodica è stata illustrata da uno dei massimi esperti in Europa, Jorg Zehetner: il professore dell’Università di Berna poi in sala operatoria ha coordinato come tutor l’equipe del dottor Vincenti che ha eseguito con successo le procedure “RefluxStop” sui primi tre pazienti pugliesi: una donna di 62 anni e due uomini di 50 e 42 anni con problemi di ernia iatale e incontinenza cardiale.

“In Italia – dichiara il sanitario Roberto Di Paola – finora questo genere di interventi viene effettuato in soli tre ospedali: il Policlinico San Donato e l’Irccs “Galeazzi-Sant’Ambrogio” di Milano e il Buonconsiglio Fatebene Fratelli di Napoli. Ora anche il “De Bellis” di Castellana Grotte è stato individuato dalla “Implantica” come centro pilota per l’acquisizione di un certo numero di casi per far parte di un registro europeo e questo ci onora”. Per il direttore generale Tommaso Stallone “si tratta di un altro, importante passo avanti nell’assistenza e nella ricerca gastroenterologica che sono la ragion d’essere del nostro Irccs”. Il presidente del Civ Enzo Delvecchio sottolinea come “la strada intrapresa sia quella giusta e i risultati crescenti del “De Bellis” siano il frutto dell’enorme lavoro di donne e uomini che hanno a cuore un’unica causa: la salute dei cittadini”.

PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, A MAGGIO ANCORA IN SALITA PER PANE E PASTA; MA GRANO DURO IN CADUTA LIBERA.

Continua il rialzo dei prezzi di pane e pasta, mentre il grano duro per produrli viene pagato a circa 34 centesimi al chilo, un valore che non copre neppure i costi di produzione ed è inferiore di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con il prezzo della pasta che è aumentato il doppio dell’inflazione. È quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base della rilevazione di maggio condotta dall’Istituto Pugliese per il Consumo che registra i prezzi medi di 3,55€ al chilo per il pane di grano duro contro i 3,47€ al kg del mese precedente e 1,57€  al chilo per la pasta di grano di duro contro 1,51€ al kg di aprile 2023.

E’ necessario adeguare da subito – sottolinea la Coldiretti - le quotazioni del grano duro per sostenere la produzione nazionale in un momento difficile per l’economia e l’occupazione. Non è accettabile che di fronte all’aumento del 18% del prezzo della pasta al consumo rilevato dall’Istat nell’ultimo anno, il grano duro nazionale necessario per produrla venga invece sottopagato agli agricoltori. La pasta – continua la Coldiretti – è ottenuta direttamente dalla lavorazione del grano con l’aggiunta della sola acqua è non trovano dunque alcuna giustificazione le divergenze registrate nelle quotazioni, con la forbice dei prezzi che si allarga e mette a rischio i bilanci dei consumatori e quelli degli agricoltori.

Siamo di fronte a manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro dal Canada dove il grano – precisa la Coldiretti - viene coltivato secondo standard non consentiti in Europa per uso del glifosate nella fase di preraccolta, con le importazioni a gennaio 2023, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che sono aumentate di sei volte, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat. Una concorrenza sleale nei confronti dei nostri agricoltori ma anche una preoccupazione per la salute dalle quali i cittadini posso difendersi scegliendo le confezioni con prodotto 100% italiano, grazie alla battaglia della Coldiretti sull’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta. E’ quindi strategico - precisa la Coldiretti - far ripartire la commissione unica nazionale (CUN) per il prezzo indicativo in Italia del grano duro come sostenuto anche dal Ministro dell’agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida.

 Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali per garantire prezzi giusti ed una più equa distribuzione del valore a tutela dei consumatori degli agricoltori contro le pratiche sleali, afferma Coldiretti nel precisare che anche per la pasta sarebbe una garanzia di stabilità ed equità dei prezzi lungo la filiera, ma che assicurerebbe anche una maggiore sicurezza alimentare ai consumatori.

Il caro prezzi – continua la Coldiretti - ha tagliato del 4,7% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani nel 2023 che sono però costretti però a spendere comunque il 7,7% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica, nel primo trimestre del 2023, secondo su dati Istat. Le difficoltà – sottolinea la Coldiretti - si estendono dalle tavole alle campagne dove oltre 1/3 delle

La Puglia è il principale produttore italiano di grano, con 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.

Le superfici seminate – conclude Coldiretti Puglia - potrebbero raddoppiare con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale.

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Incontro con l’autore al Parco “Potì”, Daniele Nicastro presenta “Lampo, il cane ferroviere”

L’Amministrazione comunale di Mesagne, Biblioteca Comunale “Ugo Granafei”, in collaborazione con “Gli amici di Snoopy odv”, invita a partecipare alla presentazione del libro di Daniele Nicastro dal titolo “Lampo, il cane ferroviere” (letteratura per l'infanzia +8 anni), dialoga con l’autore Anita Book.
L’iniziativa si svolgerà martedì 30 maggio alle ore 19 al Parco “Roberto Potì”.

Partecipano Yvonne Roberta, operatrici di interventi assistiti con gli animali, e Mirta e Mia, amiche a quattro zampe. L’appuntamento è inserito nella rassegna Il Maggio dei libri. Ingresso libero.

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