Redazione

Emessi dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, 15 provvedimenti di DASPO nei confronti di tifosi della Virtus Francavilla Calcio. 
I fatti si riferiscono allo scorso febbraio allorquando, a fine partita, disputatasi tra le compagini della Virtus Francavilla Calcio e Giugliano Calcio 1928, un nutrito gruppo di sostenitori della squadra locale avevano forzato i presidi di sicurezza e tentato di raggiungere i supporters ospiti al fine di avere uno scontro fisico. 
Solo grazie al pronto e immediato intervento dei militari della locale Compagnia Carabinieri, impiegati nei servizi di ordine pubblico, si era riusciti a contenere la pericolosa azione violenta, fermando e isolando i facinorosi, riuscendo in tal modo ad impedire qualsiasi contatto tra le due opposte tifoserie.
Successivamente, le indagini svolte dai militari dell’Arma consentivano di individuare e identificare buona parte di coloro che si erano resi responsabili di tali comportamenti violenti, alcuni dei quali venivano deferiti all’A.G., altri segnalati al Questore per le conseguenti valutazioni di carattere amministrativo.
L’approfondita istruttoria esperita dalla Divisione Anticrimine della Questura ha consentito di verificare come alcuni di essi fossero recidivi in comportamenti violenti connessi allo svolgimento di competizioni sportive.
L’emissione dei provvedimenti di DASPO, inibitori dell’accesso alle manifestazioni sportive è stata quindi articolata e modulata seguendo criteri di progressività e maggiore fermezza verso coloro che avevano assunto atteggiamenti particolarmente aggressivi e pericolosi nonché recidivi.
In stretta applicazione della normativa vigente i divieti hanno infatti durata da uno a tre anni e, in tre casi, è stato aggravato ulteriormente con l’obbligo di firma presso un ufficio di Polizia.

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Brutta sorpresa per molti mesagnesi cui ieri non è stato ritirato il rifiuto relativo alla carta. Il motivo è stato spiegato con un cartello affissa davanti all’ecocentro di via Marangio in cui era scritto: “Eco Centro chiuso per motivi tecnici”. Ed i motivi tecnici erano legati al crollo di una pensilina in ferro che è andata a sbattere su molti carrellati in cui scaricare i rifiuti. Fortunatamente nel momento del crollo non vi erano operai o cittadini intenti a conferire i rifiuti differenziati. Il crollo si è verificato ieri mattina quando una delle pensiline presenti sui cassoni dei rifiuti differenziati, per cause in fase di accertamento, sono crollati. Sembra che a piegare uno dei pilastri in ferro sia stata qualche manovra errata nella gestione dei cassoni dei rifiuti differenziati.

Subito dopo il crollo l’ecocentro comunale è stato chiuso e inibito l’ingresso a chiunque. La zona interessata dal crollo è stata delimitata e resa off limits. Successivamente sono stati avvisati gli organi tecnici-ambientali del comune di Mesagne. Nelle prossime ore la ditta che ha la gestione della struttura dovrà prima mettere in sicurezza l’intera area e poi procedere allo smontaggio della pensilina e al suo ripristino tecnico. Pertanto, al momento, non si conoscono i tempi della sua funzionalità. A margine di questo episodio c’è da far notare che da tempo alcuni operai impegnati nell’ecocentro comunale, la cui gestione è affidata ad una ditta che ha vinto il relativo appalto, si lamentavano della staticità delle pensiline in ferro presenti nell’area. In ogni modo saranno gli accertamenti condotti dalla ditta appaltatrice e dal comune di Mesagne ad accertare la causa del crollo e a valutare l’entità del danno.     

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Il Santuario della Vergine del Carmelo di Mesagne il giorno dopo il furto degli ori devozionali della Madonna. Il convento è chiuso mentre la chiesa è aperta per le preghiere dei fedeli. Nel convento al primo piano il priore, padre Enrico Ronzini rientrato da Roma, è impegnato nello stilare una lista dei monili rubati e nel trovare delle fotografie che possano aiutare gli investigatori nelle indagini. Impossibile, al momento, quantificare il valore degli ori. Già nella serata di mercoledì il parroco aveva formalizzato la sua denuncia presso il locale commissariato riservandosi di produrre la documentazione relativa ai monili. Gli investigatori su questa vicenda hanno le bocche cucite. Il riserbo è totale.

Già nella giornata di mercoledì hanno prodotto varia documentazione che hanno riepilogato in un’informativa già avviata in Procura. Per la verità non c’è tanto per rintracciare i ladri che hanno scelto i preziosi da prendere e i monili da lasciare. Sul posto solo l’impronta di un guanto e qualche altra traccia biologica da analizzare per vedere se potrà essere utile per estrarre il Dna. Non vi sono, al momento, immagini di impianti di videosorveglianza. I ladri, infatti, hanno ben studiato il percorso da seguire per non essere intercettati dall’occhio del Grande fratello. Tuttavia, gli investigatori non disperano. In queste ore diversi negozi di acquisto di oro, presenti nella regione, sono stati meta dei poliziotti. Infatti, nelle varie piste che stanno seguendo c’è anche quella dei ricettatori. I malviventi, infatti, potrebbero aver già venduto il “malloppo” a qualche ricettatore che in poco tempo fonde l’oro e lo trasforma in lingottini. Impossibile, a quel punto, riuscire a trovare i preziosi. Intanto, in città c’è tanta amarezza per la “profanazione” degli ori devozionali. In molti si chiedono perché i frati Carmelitani non avessero una cassaforte degna di questo nome per custodire gli ori. Perché nel convento e nella basilica non c’è un sistema di allarme collegato con le sale operative delle forze dell’ordine. Tanti i perché che non trovano risposte. Comunque, al di là delle diverse considerazioni resta la proposta fatta da don Pietro De Punzio sui preziosi devozionali che molte chiese custodiscono. “Le nostre comunità religiose – ha confidato - devono attrezzarsi sul fronte della sicurezza per evitare che accadano episodi come quello del furto degli ori”.

Il parroco, infatti, intende suggerire di dotare le chiese e gli ambienti ad esse collegati di impianti antintrusione, che siano allarmi sonori collegati con le forze dell’ordine e impianti di video sorveglianza con drive che registrano virtualmente su cloud esterni. Inoltre, per evitare spiacevoli episodi ha suggerito alla sua comunità parrocchiale e alla confraternita di Mater Domini di alienare qualsiasi oggetto di valore appartenente alla Vergine. “La Madonna non ha bisogno di questi ori devozionali – ha spiegato – meglio venderli e investire il ricavato in opere di bene, opere caritatevoli. Infatti, la devozione più bella è di condividere questi oggetti devozionali con coloro che hanno bisogno di un aiuto, di un pasto caldo, di un letto, di indumenti puliti e quant’altro possa lenire i loro disagi”. Il furto è avvenuto nella notta di mercoledì, quando i malviventi, approfittando di una temporanea assenza del parroco, sono entrati nel convento e hanno forzato una cassaforte, ubicata in una cella dei frati, rubando gli ori in essa contenuti. A compiere il furto sono stati dei professionisti che non hanno lasciato nulla al caso.

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Il Sindacato Cobas di Brindisi aderisce alla manifestazione promossa dalla Comunità Africana  per  sabato 3 Giugno alle ore 16 in Piazzale Crispi (stazione ferroviaria)  sul tema delle condizioni di vita all’interno del dormitorio di via Provinciale San Vito.

 Gli aspetti drammatici  del dormitorio per il Cobas sono  solo la punta di un iceberg sulle condizioni di vita di migranti unitamente a quella  dei meno abbienti della città.

Le lotte del Cobas   sotto il comune a sostegno di cittadini che hanno dormito nei cartoni e nelle macchine ci insegnano molte cose, tra cui quella fondamentale che nonostante il contributo del Comune nessuno affittava a loro la casa.
Molti  migranti del dormitorio , cittadini ormai brindisini a tutti gli effetti ,  non riescono ad uscire da quel posto perché nessuno affitta a loro una casa.

Per risolvere il problema del dormitorio e della emarginazione di tante persone ci vuole innanzitutto  una idea di città nuova;capire se c’è posto per un diritto di cittadinanza per i migranti che si sono stabiliti qui da diversi anni e dei “nostri soggetti fragili” che per fortuna hanno trovato nel reddito di cittadinanza una scialuppa  di salvataggio per non affondare completamente.

Il Cobas  chiede quindi  di costruire  una città con politiche  inclusive ;dobbiamo essere capaci  di costruire un futuro a questa città che perde sempre più giovani da una parte e mortifica tante persone sempre più dall’altra.

Nei prossimi giorni il Cobas chiederà un incontro al nuovo Sindaco di Brindisi ;in questo incontro faremo  la proposta di coinvolgere tutti in un momento collettivo di discussione, per la costruzione di politiche cittadine inclusive .

Così come  40 anni fa costruimmo dal basso la prima conferenza sulla emarginazione cittadina ,che rimase lettera morta  per colpa delle istituzioni ma che diede un grande  slancio partecipativo a tanti cittadini  .

Questa situazione non può continuare ad andare avanti così, va fatto uno sforzo per  cambiare le cose .

Brindisi 02.06.2023

Per il Cobas Roberto Aprile

77° anniversario della fondazione della Repubblica. Coltivate con cura i principi dei nostri padri costituenti che dalle tragedie della guerra hanno saputo regalarci la speranza di un futuro migliore e fate in modo di proteggere questo scrigno prezioso e di farlo vivere quotidianamente declinandolo nelle vostre azioni!

Con questo messaggio rivolto ai numerosi studenti presenti, il Prefetto Michela La Iacona ha concluso il discorso pronunciato durante la cerimonia dell’Anniversario della proclamazione della Repubblica tenutasi oggi a Brindisi.

Le celebrazioni hanno avuto inizio con un momento di raccoglimento in Piazza Santa Teresa in cui il Prefetto, accompagnato dal Sindaco di Brindisi, dal Presidente della Provincia e dal Comandante del Presidio Militare, ha deposto una corona di alloro davanti al Monumento ai Caduti.

La manifestazione è poi proseguita nella splendida cornice del lungomare Regina Margherita dove, dopo il passaggio in rassegna degli schieramenti e l’alzabandiera, è stata data lettura del tradizionale messaggio che il Presidente della Repubblica, in occasione del 2 giugno, rivolge ai Prefetti.

A seguire, l’allocuzione del Prefetto che, nell’esprimere il proprio orgoglio di essere un Prefetto della Repubblica e di poter “servire” la Repubblica con assoluta dedizione per essere garante, unitamente alle altre Istituzioni, delle conquiste faticosamente raggiunte e celebrate nella nostra Costituzione, ha sottolineato quanto sia significativo  ricordare, tutti insieme, il cammino che abbiamo percorso come Repubblica e quello che dobbiamo ancora fare.

Il Prefetto ha evidenziato come sia assolutamente indispensabile rafforzare l’impegno collettivo, lavorando insieme con passione civile, con responsabilità, con senso etico e morale, con coerenza, nel nome dei principi fondamentali di democrazia, libertà, uguaglianza, rispetto dei diritti umani, invitando tutti a non disperdere questo patrimonio di grande valore e a trasmetterlo con entusiasmo alle giovani generazioni.

La cerimonia è stata impreziosita dall’intervento di Arianna, Andrea e Alessio, 3 alunni in rappresentanza delle quinte classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Sant’Elia-Commenda che, con la spontaneità che contraddistingue i bambini, hanno letto delle brevi ma profonde riflessioni sul significato di questa giornata.

Ad arricchire la solenne ricorrenza, gli abiti dedicati all’Italia e alla città di Brindisi, realizzati dagli alunni dell’Istituto Professionale Morvillo-Falcone del capoluogo e indossati da due studentesse, che hanno conferito una particolare suggestiva immagine alla Festa Nazionale.

Sono state, inoltre, consegnate 13 onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e 4 Medaglie d’Onore, conferite a cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti durante il secondo conflitto mondiale.

Al termine della cerimonia è stata inaugurata, sempre sul lungomare Regina Margherita, la mostra espositiva “77 anni della nostra Repubblica” con lo schieramento di mezzi istituzionali e stand allestiti a cura della Questura, dei Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della Brigata Marina San Marco, del Gruppo di Supporto dell’Aeronautica Militare, dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto, della Polizia Locale, della Protezione Civile Comunale, della Croce Rossa Italiana, della Croce Rossa Militare e del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.

I festeggiamenti ufficiali si sono conclusi con il dispiegamento a cura del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di un grande bandierone tricolore dal terrazzo di Palazzo Montenegro, sede di rappresentanza della Prefettura, contestualmente allo sparo di 21 salve di saluto dalla batteria del Castello Svevo.

Sempre nell’ambito dell’iniziative promosse dalla Prefettura per la Festa della Repubblica, è stata allestita dall’Archivio di Stato di Brindisi e resa visitabile dal 24 maggio scorso ad oggi la mostra “Verso la Repubblica – 2 giugno 1946”, ricca di interessanti documenti riferibili a quell’importante momento della storia italiana.

Infine, con la collaborazione delle Associazioni Confcommercio e Confesercenti le vetrine dei negozi della città sono state adornate con il simbolo del tricolore.

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Centri per l’impiego di Brindisi e provincia: 132 annunci di lavoro sul portale regionale “LavoroXTe”.  

Brindisi, 2 Giugno 2023 - 132 annunci di lavoro per 321 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 2 al 9 giugno relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 107 posti vacanti nel settore ristorazione su Brindisi e provincia, turismo 60,   edilizia 44, commercio 19, metalmeccanico 13,  artigianato 12, trasporti 11,  pulizie 9, servizi 8, servizi assicurativi e finanziari 5, logistica 5, informatico 5, meccatronico 4, impiantistica elettrica 4, energetico 3, termoidraulico 2, tecnico 2, industria 2, alimentari 2, sociale, fiscale,  amministrativo e agricoltura e zootecnia 1.

Si segnala, inoltre, un’opportunità lavorativa riservata alle categorie protette ex art 1 L. 68/99 (es: invalidi civili, invalidi da lavoro, non vedenti, sordi).

Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete EURES sono numerose: si ricerca personale soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione.

Opportunità anche in ambito internazionale: la Disney Cruise Line, la Remy Disney Cruise Line e il Parco Disney di Orlando offrono diversi posti di lavoro per vari profili professionali.

Sempre aggiornata, inoltre, la sezione dedicata ai corsi di formazione per diplomati e disoccupati, cui si uniscono le opportunità offerte con i programmi Garanzia Giovani e NEET.

Per qualunque supporto, richiesta o informazione, i cittadini e le imprese possono rivolgersi agli operatori di ARPAL Puglia dei tre Centri per l’impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi (Brindisi, Francavilla Fontana, Ostuni), i cui contatti si trovano in coda al comunicato.

Si consiglia di consultare quotidianamente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, per rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative.

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La Puglia, il Salento e questo territorio sono una componente importante e fondamentale della Repubblica Italiana a cui oggi dedichiamo la Giornata.

Una “Repubblica fondata sul lavoro” come ricorda la nostra Costituzione repubblicana e come ogni giorno ricordano le donne e gli uomini del Sindacato mentre accompagnano le sfide di tutti i lavoratori, di tutte le persone, nell’intera Repubblica.

Brindisi è al centro delle vicende d’Italia: non lo dice solo la storia di questo territorio ma anche l’attenzione che viene riservata da personalità di primo piano come il Segretario Generale Uil Pierpaolo Bombardieri che solo pochi giorni addietro ha voluto fortemente essere in Terra di Brindisi per testimoniarne la vicinanza.

Da qui la Repubblica riparte: da ognuno di noi.

UIL BRINDISI

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Dopo il rinvio del 19 maggio a seguito dell’alluvione in Emilia Romagna, l’Italia si appresta a dover fronteggiare un nuovo sciopero nazionale del trasporto aereo in occasione di domenica 4 giugno. Uno sciopero che avrà pesanti ripercussioni nei passeggeri, con voli cancellati e voli in ritardo. Secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 230mila i viaggiatori italiani possono subire un disservizio per lo sciopero aereo.

Per lo sciopero di domenica 4 giugno, l’Enac ha diffuso l’elenco dei voli garantiti, che riguardano i movimenti aerei da e per l’Italia. Basta consultare il seguente link dove sono presenti tutte le tratte aeree garantite.

Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di domenica 4 giugno. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà.

In caso di sciopero aereo del comparto aereo nazionale, al contrario di quanto avviene con gli scioperi che riguardano le compagnie aeree, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.

“Risulta evidente la crescita delle ultime settimane delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – . Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company”.

L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Nei casi di sciopero del comparto aereo, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture”.

Ulteriori dettagli sul rimborso delle spese sostenute in riferimento allo sciopero aereo è possibile consultarle al seguente link: rimborso sciopero aerei.

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Rimuovere da terra oltre 50mila mozziconi di sigaretta, pari a 200 chilogrammi, in 100 appuntamenti in tutta Italia, di cui ben 12 in Puglia. È con questo ambizioso obiettivo che Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, celebra la Giornata dell’Ambiente 2023 nel weekend del 3-4 giugno. La finalità è quella di sensibilizzare tutti i cittadini, e in particolar modo i fumatori, sul corretto smaltimento e sui rischi connessi all’inquinamento e alla salute dell’incivile gesto di gettare per terra i mozziconi. I volontari di Plastic Free saranno in azione sabato 3 a Monopoli e Putignano (BA), Fasano e Villa Castelli (BR) e Gallipoli (LE) e domenica 4 ad Acquaviva delle Fonti (BA), Castrignano del Capo, Presicce-Acquarica e Taurisano (LE), Ceglie Messapica e San Vito dei Normanni (BR) e Mottola (TA).

“In Italia si stima che ogni anno finiscano nell’ambiente 14 miliardi di mozziconi di sigarette – dichiara Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Onlus – All’interno di ognuno ci sono 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Queste tossine danneggiano gravemente gli ecosistemi marini e rappresentano un rischio anche per i più piccoli che, inconsapevolmente, possono mettere in bocca un mozzicone lasciato per terra in un parco o su una spiaggia”.

Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una grande quantità invade fiumi, coste e spiagge finendo inevitabilmente in mare. Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento. Inoltre, le nanoplastiche contenute al loro interno impattano negativamente nella catena alimentare. Basti pensare che la quantità di polveri sottili prodotte da una locomotiva sono pari a quelle rilasciate da 5 sigarette nello stesso lasso di tempo.

“In pochi anni, grazie ai nostri 250mila volontari, abbiamo rimosso dall’ambiente oltre un milione di mozziconi di sigarette durante le tante iniziative sul territorio nazionale – prosegue il presidente De Gaetano – Un argomento che ci sta molto a cuore e che abbiamo inserito nella mozione Plastic Free presentata alla Camera lo scorso 30 maggio, dove chiediamo la creazione di smoking area per il rispetto dell’ambiente e delle persone, risorse per enti e associazioni per contrastare il fenomeno con controlli e sensibilizzazione nonché l’inasprimento delle multe per i trasgressori”, conclude.

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