Redazione

“Gli uomini passano, ma le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini” affermava Giovanni Falcone con la disperata speranza di chi sa di correre incontro alla fine ogni giorno più velocemente. Ma il suo pensiero era lungimirante: le idee sono rimaste e altri uomini le hanno fatte proprie nel corso degli anni. E lunedì 29 maggio, quei pensieri e quelle idee saranno ancora una volta motore e cammineranno sulle gambe dei giovani uomini e donne dell’Istituto Comprensivo “Commenda” di Brindisi e del I Circolo “Carducci” di Mesagne.

In quella giornata, infatti, un lungo immenso corteo attraverserà il centro della città di Brindisi

gridando a gran voce l’idea di futuro che i ragazzi vogliono e pretendono: un futuro fatto di pace e di rispetto della legalità, mentre, nel pomeriggio, lo stesso rumore si innalzerà nel centro della città di Mesagne, dove la giornata si concluderà in piazza Orsini del Balzo.

La manifestazione, patrocinata dalla Provincia di Brindisi e dai Comuni di Brindisi e Mesagne, s’intitola “A scuola di Legalità: Il rumore della Pace” e rappresenta la conclusione di un progetto omonimo che si è svolto nei due comprensivi nel corso dell’anno scolastico, e che è stato realizzato grazie alla collaborazione di tutte le forze dell’ordine. “Si è trattato di un lungo percorso seguito dai bambini e dai ragazzi con entusiasmo – afferma il Dirigente Scolastico, Patrizia Carra – e che abbiamo fortemente voluto, consapevoli che la scuola debba essere portatrice di un messaggio deciso in merito e che, proprio tra i banchi, debba nascere e consolidarsi una positiva idea di legalità e una convinta opposizione a tutti i comportamenti che limitano o peggio annullano, la libertà del singolo”.

Alle 9.30 il corteo partirà da piazzale Crispi e attraverserà i corsi principali fino a giungere alla Scalinata Virgilio, dove si terrà l’incontro con don Antonio Coluccia, che ha fatto della sua vita una lotta quotidiana contro lo sfruttamento dei deboli, contro le ingiustizie sociali e in costante opposizione con chi vuole distruggere e non creare. Negli anni don Antonio Coluccia è diventato, per le sue battaglie, obiettivo della criminalità, prima nel Salento, dove la sua rivoluzione è cominciata e poi a Roma, dove ha fondato l’Opera don Giustino combattendo il degrado e lo spaccio nel quartiere di San Basilio.

Interverranno il Prefetto di Brindisi, il Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi e i rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine; sarà allestita, inoltre, un’esposizione dei mezzi speciali e sarà presente l’Unità Cinofila. Si esibiranno poi il Coro “Commenda-Carducci”; il gruppo coreografico “Commenda” e gli studenti del Liceo Coreutico “E. Ferdinando” di Mesagne.

Nel pomeriggio a Mesagne, a partire dalle 18.30, ci sarà la conclusione della giornata con don Antonio Coluccia che dialogherà con gli studenti e l’intervento del maestro Mino Profico. L’intero evento sarà presentato da Antonio Celeste.

Una lunga giornata perché, come affermava Paolo Borsellino “Possiamo sempre fare qualcosa”.

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Riabilitazione. Amati: “A Ceglie un centro regionale d’eccellenza a gestione pubblica per tutte le attività. Basta proroghe. Proposta di legge” 

“Abbiamo depositato oggi una proposta di legge per istituire a Ceglie Messapica un Centro regionale di riabilitazione pubblica ospedaliera, utilizzando il personale attualmente in servizio. Una proposta che rompe ogni indugio, ritardo e riporta la struttura alla missione assistenziale e gestionale originaria;  la proposta di legge è stata ispirata da una visita recente alla struttura per far visita a Mattia (forza, ce la faremo), con l’ingresso in ogni camera, lo sguardo su ogni malato e la guida di professionisti con competenza e cuore. 

Un’esperienza umanamente forte e amministrativamente istruttiva, per ambire al meglio e smetterla con le proroghe, le incertezze e il servizio limitato rispetto al potenziale. E il tutto in attesa di poter avere al più presto, anche l’ampliamento per il centro risvegli, così da istituire nella nostra regione un luogo di ragionevole speranza.” 

Lo dichiara Fabiano Amati, promotore e primo firmatario della proposta di legge “Istituzione del Centro regionale di riabilitazione pubblica ospedaliera di Ceglie Messapica”, sottoscritta dai Consiglieri regionali Mauro Vizzino, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea. 

“Un notevole motivo di tipo assistenziale, consistente nell’attribuire alla struttura tutte le attività previste per i diversi codici di classificazione riabilitativa, congiunto al ripristino dell’originaria scelta sulla modalità di gestione pubblica e alla volontà di attribuire caratteristiche di alta specializzazione a caratura regionale, muovono ogni disposizione della proposta di legge.

L’alta specializzazione nella gestione pubblica, la valorizzazione del personale attualmente adibito, l’apertura al supporto delle altre aziende sanitarie o ospedaliere universitarie, l’accoglienza delle nuove tecnologie per allungare i periodi di presa in carico, la priorità nell’attribuzione dei posti letto e la rilevanza clinica e umana di questa struttura, potrebbero mettere a punto l’avvio di una stagione nuova, affinché anche alla Puglia possa essere riconosciuto in pienezza il ruolo di regione all’avanguardia nell’obiettivo più alto e complicato del risveglio dalla condizione di stato vegetativo e coscienza meno che minima, così tragica ma altrettanto ricca di mistero scientifico e ragionevole speranza.

Nel dettaglio.

L’articolo 1 istituisce il “Centro regionale pubblico di riabilitazione ospedaliera di Ceglie Messapica – CRRiPOCeM”  di proprietà e gestione interamente pubblica, incardinato nell’organizzazione funzionale della Azienda Sanitaria Locale di Brindisi, corredato da tutte le unità operative, relativi day hospital e per tutti i livelli, regimi e fasi delle attività riabilitative. Per il raggiungimento dello scopo l’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi potrà avvalersi nella gestione sanitaria del CRRiPOCeM e previa sottoscrizione di protocollo d’intesa, di altre Aziende Ospedaliere Universitarie o Aziende Sanitarie Locali della Regione.

L’articolo 2 detta norme speciali di operatività per il raggiungimento o mantenimento dell’eccellenza riabilitativa, facendo in modo che la tenuta in carico del paziente avvenga per l’intero percorso riabilitativo, stabilito sulla base della normativa, le linee guida e relative prescrizioni cliniche di carattere soggettivo, anche utilizzando tecnologie di tele-monitoraggio, tele-medicina, robotica, intelligenza artificiale, ovvero tecnologie aventi il medesimo obiettivo.

L’art. 3 tratta norme transitorie e finale per meglio regolare tutte le attività di passaggio dall’attuale gestione a quella esclusivamente pubblica e per migliorare la continuità assistenziale con il telemonitoraggio domiciliare.”

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Martedì 30 maggio 2023 alle ore 17 presso il SAI (Sistema di Accoglienza ed Integrazione) a Tuturano in via Leonardo 15 si terrà l’evento pubblico di presentazione e disseminazione dei risultati del progetto REInSER.

L’appuntamento sarà l’occasione per  mostrare gli arredi urbani realizzati dai rifugiati e richiedenti asilo che hanno partecipano al laboratorio di falegnameria con legno riciclato.

Il progetto REInSER, finanziato dal Programma Interreg ADRION 2014-2020, di cui il Comune di Brindisi è partner, ha l’obiettivo di favorire l’inserimento dei rifugiati e richiedenti asilo presenti nei paesi dell’area Adriatico-Ionica coinvolti.

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SALUTE: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA 300 CAMPI SCUOLA IN CAMPAGNA. Estate in campagna antistress, 70% genitori la sogna per i propri figli.

Sono circa 300 le fattorie didattiche presenti nelle campagne pugliesi che collaborano con le scuole e possono accogliere durante l’estate i bambini in sicurezza con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in relazione alla riapertura dei campi estivi in campagna con la chiusura delle scuole in Puglia il 10 giugno prossimo.

Nelle fattorie didattiche – spiega la Coldiretti Puglia – si impara “facendo”, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare. Le attività proposte dalle aziende sono moltissime, si va dal laboratorio del bio pittore per dipingere con i colori estratti da foglie, fiori e ortaggi a quello dei baby chef dove imparare a cucinare risparmiando fino a quello dei più esperti dove allenare i sensi dell’olfatto, del gusto, del tatto e della vista ed imparare a riconoscere le piante aromatiche o assaporare i diversi tipi di miele.

Un fenomeno trainato – rileva Coldiretti – anche dalla straordinaria crescita dell’agriturismo, sia in termini numerici che di qualità dell’offerta. Non a caso il 60% delle fattorie didattiche fa anche attività agrituristica. La Coldiretti con il progetto “Educazione alla Campagna Amica” collabora da oltre 20 anni con le scuole in un percorso di esperienze a contatto con la ricchezza e la diversità dell’agricoltura dei suoi prodotti, dei suoi paesaggi ma anche, e soprattutto, per fa conoscere il ruolo dell'agricoltore, i saperi della cultura rurale, la passione dei contadini per questo lavoro e l'amore per la terra.

Nelle fattorie didattiche i più piccoli vanno alla scoperta del mondo delle api, dell’orto sensoriale e della pet therapy ma nella scuola in campagna - sottolinea la Coldiretti - i piccoli ospiti imparano anche a cucinare, mungono le mucche nella stalla o danno da mangiare ai pulcini e agli animali da cortile senza dimenticare i laboratori del gusto. L’obiettivo – precisa la Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.

Una offerta che attraverso il progetto Educazione alla Campagna Amica ha coinvolto negli ultimi venti anni in Puglia circa 600mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni.

“Sono aperti i cancelli di masserie e fattorie – afferma Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile regionale di Coldiretti Donne Impresa - i percorsi naturalistici, le aree con gli animali e la pet therapy, con gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Italy per grandi e piccini, perché la salute viene mangiando a partire dalle giovani generazioni”, conclude Rinaldi.

Non è un caso che il 70% dei genitori vorrebbe iscrivere i propri figli in una agricolonia, per trascorrere le vacanze estive in sicurezza con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta, secondo l’indagine Coldiretti/Notosondaggi  Le fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte possono rappresentare un valido supporto alle politiche di sostegno dei bambini e delle loro famiglie, dando spazi alla didattica innovativa in campagna. Per sostenere i genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo ci sono fattorie che hanno realizzato – conclude Coldiretti – percorsi di formazione, recupero e apprendimento garantendo opportunità che in molte aree non sarebbe possibile offrire.

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Il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio fortemente voluto dal Questore di Brindisi Annino GARGANO continua a fare sentire i suoi effetti sullattività di prevenzione e repressione dei reati in genere.

Le Volanti dellUPGSP, nel corso di un controllo delle aree comuni del garage di un grosso complesso edilizio del rione Sant'Elia, spesso frequentato da consumatori di sostanze stupefacenti, hanno rinvenuto una pistola semi automatica nascosta in un incavo del muro. I fatti risalgono al tardo pomeriggio di domenica 21 maggio.
L'arma, una pistola a salve adeguatamente modificata e dotata di potenzialità lesiva, era stata avvolta in un involucro di plastica insieme ad un altro involucro contenente 40 cartucce. Al momento del rinvenimento la pistola aveva il caricatore inserito e rifornito, a dimostrazione del fatto che doveva essere immediatamente utilizzabile da coloro che l'avevano occultata con ogni cura.
Molto efficace si è rivelata l'attività di ricerca degli agenti della Polizia di Stato che hanno sequestrato sia la pistola sia le cartucce, ma non prima dei rilievi eseguiti sul posto dagli operatori della Polizia Scientifica che hanno ultimato il tutto negli Uffici della Questura.
Sono in corso ulteriori accertamenti  da parte della Squadra Mobile per identificare coloro che avevano in custodia la pistola e per verificare se l'arma sia stata già utilizzata per commettere altri reati.
Tutto il materiale sequestrato è stato messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.   

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Messaggio da ISBEM, Impresa Sociale e da COMEPER, Organismo di Volontariato
Organizzazioni senza scopo di lucro iscritte al RUNTS (Registro Unico del Terzo Settore)

Il Monastero del Terzo Millennio (M3M) di Mesagne è un incubatore culturale reso fruibile da ISBEM e COMEPER come punto di incontro per Cittadini attivi e generosi oltre che culla di iniziative intraprese sempre per il Bene Comune. Ad esempio:

  • Progetti di ricerca, di formazione e di servizi per la Comunità;
  • Conferenze, eventi culturali multidisciplinari;
  • Prevenzione, screening e seconda opinione medica, per malattie che richiedono nuove tecnologie;
  • Orientamento per far acquisire ai giovani le competenze strategiche europee, con la ricerca e lo studio;
  • Progetti per combattere la povertà educativa, mediante la coesione e l’innovazione sociale;
  • Borse di studio triennali ai giovani per avviarli ai percorsi di crescita scientifica e spirituale.

Chiediamo, gentilmente, di prestare attenzione e dare supporto ad ISBEM e COMEPER magari facendo girare le INFO che arrivano da queste due istituzioni che non hanno scopi di lucro e sono aperte a tutti.
Saremmo felicissimi di guardare avanti insieme per generare una comunità capace di accettare le tante sfide che ci aspettano. In sintesi, con impegno, volontà e speranza operativa, sforziamoci di costruire il futuro con le nostre stesse mani !!!

Perché non destinare il 5x1000 agli istituti scientifici del territorio, quindi ad ISBEM?
Nella ricerca, cioè nei progetti innovativi e nella formazione qualificata che genera nuove competenze
ci sono le ragioni per potenziare al meglio il PIANETA SALUTE sia nel Mezzogiorno che altrove.
Costituito a Brindisi il 25 Maggio del 1999 grazie a istituzioni pubbliche e private,
in 24 anni, ISBEM ha formato tanti giovani come Ricercatori Biomedici
poiché è noto che senza Ricerca e Formazione, l’Assistenza langue.

Esiste un'opportunità di destinare saggiamente il proprio 5x1000 ad ISBEM: come?
Scrivere il CF 01844850741 e firmare nel quadro Finanziamento Enti Ricerca Scientifica e Università
della dichiarazione annuale dei redditi (CU, 730 e UNICO) che ogni Cittadino deve compilare.

In quasi 5 lustri con le somme ricevute dal 5x1000 e con i progetti vinti, ISBEM ha speso
circa 2,5 milioni di € per formare i giovani ad introdurre innovazioni nel PIANETA SALUTE.
Ad esempio, con duemila destinazioni di 5x1000 si attiva una borsa triennale di Dottorato di Ricerca.
Perché non aiutare ISBEM a svolgere la sua missione territoriale, qui ed ora?

Grazie! Alessandro

Prof. Alessandro DISTANTE, Presidente ISBEM e COMEPER
Fondatore di EUROECHO - European Society Cardiology
Già Professore di Cardiologia della Università di Pisa
Già Direttore della Sezione IFC-CNR di Lecce
Ex Convento dei Cappuccini, via Reali di Bulgaria, snc
72023 Mesagne (Puglia, Brindisi, Italy)

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Tumori professionali e certificazioni, corso di formazione all’Ordine dei Medici. I tumori professionali legati all’attività lavorativa e gli obblighi di certificazione a carico dei medici sono l’argomento di un corso di formazione in programma il 10 giugno a Brindisi, nella sala conferenze dell’Ordine dei medici, in via Togliatti, a partire dalle 8.30. Responsabile scientifico Nicola Dipalma, direttore dello Spesal.

L’evento, organizzato dalla Asl Brindisi in collaborazione con l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia, è rivolto a medici di tutte le discipline per un massimo di 50 partecipanti e prevede 4 crediti Ecm.

Obiettivo principale è sensibilizzare, in primis i medici di famiglia, all’obbligo di denunciare agli organi competenti i tumori di sospetta origine professionale. Nelle relazioni si porterà l’attenzione sulle origini di alcune patologie tumorali legate al contesto lavorativo, sull’importanza della individuazione delle cause e sugli strumenti esistenti per lo studio e il monitoraggio della casistica.      

“Tra tutte le malattie professionali – spiega Nicola Dipalma - le neoplasie sono quelle che destano maggior preoccupazione sia per le difficoltà nel riconoscerne l’origine lavorativa, sia per le eventuali conseguenze nell’attribuzione di responsabilità. Ad oggi persiste una rilevante differenza tra i casi denunciati rispetto a quelli attesi, il che evidenzia una preoccupante sottostima del reale numero di tumori professionali. Questa situazione potrebbe essere attribuita a una inadeguata conoscenza da parte dei medici delle esposizioni professionali e dei lunghi periodi di latenza prima dell’esordio della malattia”.

Dopo i saluti del commissario straordinario della Asl, Giovanni Gorgoni, e del presidente dell’Ordine dei medici, Arturo Oliva, seguiranno interventi di professionisti aziendali, dell’Inail e dell’Università degli Studi di Bari.

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Feste Patronali, Laricchia: “Contributi aggiuntivi per le Feste che richiedono piani sanitari e di sicurezza, selezionate sulla base di criteri oggettivi”

“Come Regione abbiamo il dovere di tutelare le Feste Patronali e sostenere i comitati organizzatori, purtroppo spesso lasciati soli. Ritengo indispensabile che la proposta di legge, in via prioritaria dia una definizione di ‘Festa Patronale’ e che, oltre ad avere un contributo di base legato ad aspetti culturali, luminarie e riti legati al Santo, preveda ulteriori contributi per le Feste Patronali che per storia, tradizione e spettatori devono avere piani sanitari e di sicurezza, che sappiamo essere costosi e richiedere competenze altamente qualificate. Una esigenza che ho ribadito con forza anche in Commissione, dove sono stati ascoltati il presidente e la segretaria del Comitato Feste Patronali di Adelfia - San Trifone, che come confermato anche dalle responsabili del 118 per i piani sanitari, assieme a San Nicola è la festa più importante della provincia di Bari, che richiama ogni anno visitatori sia dal resto d’Italia che dall’Estero. Ci sono criteri oggettivi per individuare in ogni provincia feste per cui prevedere contributi ulteriori per la sicurezza e abbiamo il dovere di farlo per non rendere la norma sulle Feste Patronali un testo a metà. Auspico nelle prossime sedute di audire i rappresentanti delle Prefetture  per avere ancora più chiari tutti gli obblighi a cui devono adempiere gli organizzatori. Aspetti come sicurezza piano sanitario non vanno dimenticati perché sono la spesa che scoraggia il rinnovamento dei Comitati e rischia di far saltare le Feste, con danni enormi per le comunità”.  Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia a margine della seduta della VI Commissione in cui è si sono tenute le audizioni sulla proposta di legge a tutela delle feste patronali.

“Sarà importante - continua Laricchia - ascoltare anche i referenti delle Curie Diocesane pugliesi per definire la componente cattolica delle feste e quello che concerne i Santi Patroni, dal momento che ci sono Comuni in cui le feste non si celebrano per il Patrono, ma fanno parte comunque della tradizione. Dobbiamo arrivare all’approvazione di una norma che sia davvero efficace e dobbiamo farlo nel più breve tempo possibile. Salvando le feste patronali, oggi a rischio perché la loro organizzazione è diventata insostenibile per i volontari, salviamo il patrimonio storico - culturale della nostra Puglia”.

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Visita del Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, al Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Nella giornata del 24 maggio 2023, il Generale di Corpo d’armata Andrea RISPOLI, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, con sede a Napoli, si è recato in visita al Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Dopo la resa degli onori, l’alto Ufficiale è stato ricevuto dal Comandante Provinciale di Brindisi, Colonnello Leonardo ACQUARO, insieme a tutti gli Ufficiali, nonché a una rappresentanza dei Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri dei vari reparti territoriali del Comando Provinciale, nonché del Gruppo Carabinieri Forestale e dei reparti speciali. Presenti anche una delegazione della rappresentanza militare e dell’Associazione Nazionale Carabinieri e Forestali, costituite da personale in congedo che continua a prestare il proprio servizio nel campo del volontariato e della protezione civile.carabinieri_Comandante_Interregionale_Carabinieri_Ogaden_a_Brindisi_3.jpg

Nella sala rapporto del Comando Provinciale ha tenuto rapporto agli Ufficiali, con i quali ha fatto un punto di situazione sul contesto territoriale e sulle problematiche emergenti in materia di ordine e sicurezza pubblica, soffermandosi sull’importanza del servizio di prossimità offerto ai cittadini con il conseguente aumento della fiducia nelle Istituzioni. Ha voluto anche intrattenersi con i militari della sede ai quali ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per il servizio svolto e per la quotidiana opera di prevenzione e repressione svolta sul territorio, ribadendo l’importanza e il ruolo di assoluta centralità ricoperto dall’Arma dei Carabinieri nel “sistema sicurezza” del Paese. Il Comandante Interregionale ha quindi fatto visita al Prefetto di Brindisi d.ssa Michela Savina LA IACONA ed al Procuratore della Repubblica dott. Antonio DE DONNO. Successivamente ha fatto visita alla Brigata San Marco di Brindisi dove è stato ricevuto dal Comandante, Contrammiraglio Massimiliano GRAZIOSO.

Nell’ambito della visita, il Generale ha incontrato i familiari del Car. Aus. M.O.V.M. alla memoria Angelo PETRACCA, caduto in servizio il 22 gennaio 1990 a Ceglie Messapica, nel corso di una sanguinosa rapina, in segno di vicinanza alle famiglie dei Carabinieri che nel corso del servizio ha

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nno sacrificato la propria vita per il bene del Paese.

Giornata della solidarietà con gli ospiti della RSSA Casa Melissa di Mesagne. Questa mattina, approfittando dei primi caldi di primavera, gli ospiti della struttura Casa Melissa, gestita dalla Cooperativa OSA, hanno consumato il pranzo nel cortile della RSSA generosamente offerto dall’Osteria del Leone di Mesagne. Marcella e Raffaele hanno preparato un menù luculliano donandolo come segno di vicinanza al gruppo di ospiti Casa Melissa. Tra i tavoli allestiti sotto i gazebo si sono alternati al servizio Antonio Russo e Giacomo Tarantino, due giovani operatori della Cooperativa OSA sempre pronti a mettersi a disposizione. Tutti gli operatori della RSSA Casa Melissa avevano preparato anche i minimi particolare delle tavole imbandite con segnaposti e menù di primavera personalizzati. Il pranzo vissuto insieme è stata l’occasione anche per inaugurare il nuovo spazio cucina della RSSA Casa Melissa completamente ristrutturato e messo a nuovo.casa_melissa_operatori_maggio23_2.jpeg

“Il pranzo offerto dall’Osteria del Leone – racconta Nicola Ciracì direttore della struttura – è stato vissuto all’insegna dell’allegria e della convivialità (oltre che della buona cucina). Una bellissima idea che riscalda il cuore di tutti noi e che speriamo possa essere imitata da tanti altri per confermare, ancora una volta, il forte legame esistente tra la Cooperativa OSA e la città di Mesagne”. Al momento di festa erano presenti anche il direttore sanitario, dr. Alfredo Sterpini, la psicologa dott.ssa Antonietta Capodieci e le educatrici coordinate da Francesca Molfetta.

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